Grattando un po’ sotto l’apatia che circonda questa squadra così fragile credo che l’amore verso la Fiorentina sia sempre lo stesso, anche se indebolito dalle polemiche e da un atteggiamento della proprietà che si fatica a capire.

A quasi sei mesi dagli insulti emiliani ad Andrea Della Valle mi pare si possa ormai parlare di separati in casa, solo che noi in quella casa ci resteremo anche quando chi oggi possiede la società se ne andrà, esattamente come hanno fatto tutti i presidenti, da Ridolfi a Cognigni.

Speravo che la scintilla scattasse dalla squadra, che Pioli e i giocatori ci portassero fuori dai mari tormentati di discussioni infinite ormai diventate oziose ed invece stiamo confermando quello che pensavamo di essere alla vigilia del campionato: una squadra da metà classifica, che riuscirà a stare dalla parte sinistra della graduatoria, ma che faticherà moltissimo solo a pensare di lottare per l’Europa.

Una stagione così, molto tendente al grigio, colore mai di moda in una città e in una tifoseria come la nostra, abituata da sempre ai colori forti.

…però i tempi delle partite di calcio, in attesa di nuove regole, sono due, purtroppo.

E nel secondo è come se non ci fossimo stati sul piano atletico, pur non avendo giocato in settimana, questo è l’aspetto più preoccupante di una sconfitta che ci aspettavamo un po’ tutti, ma che speravamo di esorcizzare nell’intervallo.

Perchè abbiamo corso così poco?

La difesa balla e ondeggia sempre pericolosamente e se proprio dobbiamo trovare il bicchiere leggermente riempito direi che è da sottolineare la prova quasi commovente di Gaspar, alla fine il migliore tra quelli dietro.

Siamo in una posizione di classifica molto grigia, una situazione antipatica da cui temo usciremo a fatica a meno di evoluzioni tecniche per ora abbastanza imprevedibili.

Gaspar con la difesa a quattro mi sembra un suicidio annunciato, da quella parte ci bucherebbero raddoppiando con le sovrapposizioni.

Siamo ancora con la maledizione del terzino destro e chissà come se la ride il mio amico Carnasciali più volte messo sulla graticola, ad averlo ora…

Comunque sia, l’unica soluzione per limitare i danni di un attacco fortissimo mi pare essere la difesa con i tre centrali, cioè con Hugo, importante anche sul piano fisico per reggere l’urto giallorosso.

Poi cinque a centrocampo e Chiesa dietro a Simeone.

Forse mi sono montato la testa a disquisire di aspetti tattici, ma in fondo si è tutti un po’ allenatori…

C’è stato un momento in cui mi sono seriamente chiesto se non fosse il caso di dare un colpo di telefono a tutte quelle ragazze e donne con cui non mi sono comportato bene nella vita

Niente molestie o abusi derivanti dalla mia posizione di direttore, odio tutto questo, ma effettivamente qualche ex fanciulla e/o signora potrebbe aver sofferto nel passato a causa di amori non corrisposti o da me derubricati a semplice relazione,  piuttosto superficiale

E’ durato pochissimo, ma abbastanza per farmi capire che ne avevo fin sopra i capelli (che non ho) dei mea culpa che ci piovono ormai quotidianamente da giornali, web, radio e televisioni

Siete stati dei luridi maiali?

Avete approfittato del vostro potere economico o di posizione per farvi una scopata?

Se non avete avuto problemi con la giustizia, vedetevela almeno con la vostra coscienza, sempre ammesso che l’abbiate, ma non pensate di lavarvi l’anima con la confessione

Almeno per me, siete e resterete uomini di categoria inferiore

Ero più deluso che arrabbiato ieri pomeriggio: una squadra triste, che aveva la grande occasione di accendere un po’ di entusiasmo e che invece si è persa contro avversari assolutamente normali e neanche troppo cattivi.

Non tiriamo fuori per favore la storia dei tre impegni in una settimana perché la squadra titolare doveva essere confermata e quando poi sono entrate le riserve le cose sono rimaste allo stesso modo (ma Maxi Olivera, che senso ha?).

Tristezza anche su Babacar, la sua discontinuità è ormai un marchio di fabbrica, e perplessità sul rendimento di Astori, che ha iniziato come peggio non si poteva la stagione.

Un brutto schiaffo che non ci farà affatto bene in vista della Roma.

Perchè sarebbe la quarta vittoria consecutiva

Perchè è la terza partita in una settimana e in questa stagione non siamo abituati

Perchè l’assenza di Thereau non è proprio cosa da poco

Perchè il Crotone è discretamente più forte del Benevento

Detto e scritto tutto questo, abbiamo l’obbligo di fare filotto e vincere, anche soffrendo

Secondo tre a zero consecutivo, certamente più sofferto rispetto a Benevento e per questo ancora più soddisfacente sotto molti aspetti.

Stiamo diventando una squadra, con una cifra tecnica al momento misteriosa perché non si sa davvero quanto possano valere i nuovi acquisti ed è una bella scommessa.

Sui coro anti Della Valle preferisco glissare, ognuno si esprime come meglio crede, poi conta la maggioranza, anche nel tifo, e non mi pare che quello dei padroni della Fiorentina sia in questo momento il problema più importante.

I migliori sono stati Benassi e Pezzella, ma la rete bellissima di Simeone è stato il momento più emozionante della gara perché si comincia a voler bene a questo ragazzo che in campo dà veramente tutto, a volte perfino troppo.

Una reazione da Paese civile all’idiozia laziale e comunqe non è un problema di appartenenza calcistica, ma di neuroni che girano.

Mi piacerebbe sapere che ne pensano di Anna Frank e della bravata dell’Olimpico i quattro idioti della metropolitana di Londra o il capo tifoso carismatico da cui aspetto ancora le scuse per l’ebreo di merda di sette anni fa.

In compenso sappiamo cosa pensa Mihajlovic: non pensa, perché lui non legge i giornali.

E nemmeno guarda la televisione, si presume.

O forse conosce troppo bene quella curva che rese onore ad Arkan.

Vediamo quanto dura questo slancio di civiltà, vediamo se nel cervello vuoto di qualcuno si insinua il dubbio di come prima di dire o scrivere certe cose sia bene almeno provare a cercare il neurone che vaga liberamente nel vuoto cosmico della propria mente.

Questa squadra comincia ad avere una sua logica ed il fatto di vincere le partite in cui sei obbligato a conquistare i tre punti fortifica le non molte certezze dell’ambiente.

Vittoria senza troppe discussioni, con personalità e alcuni spunti che dovranno essere confermati nel futuro immediato: i progressi di Benassi, la forza di Veretout, il rislveglio di Babacar.

Ci aspettano due partite non straordinariamente dificili e potrebbe essere il momento buono per dare uno scossone alla classifica e al pessimismo che continua ad esserci in misura secondo me eccessiva: non siamo il Real Madrid, ma neanche lotteremo per la salvezza e possiamo tranquillamente stare dalla parte sinistra della classifica.

Non proprio edificante il teatrino sul rigore, che dalle nostre parti non è purtroppo una novità e che mi riporta ai tempi della Pizzeria San Gallo, quando anch’io mi davo da fare per essere l’unico a battere dagli undici metri, solo che qui siamo in serie A e non al motovelodromo delle Cascine e certi siparietti sarebbe bene risparmiarceli.

 

Partita da vincere come e più di quella contro l’Udinese

Sarà bene ricordarci di Palermo nell’ultimo campionato per non ripetere errori micidiali, ma non solo Palermo

Mettiamoci pure le risicate è molto sofferte vittorie a Pescara e Crotone, però quella era un’altra Fiorentina, in tutti i sensi

Vi aspetto in diretta per il dopo partita su Radio Bruno e buon lavoro all’accoppiata Sardelli-Rossi

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