Non trovo un’altra parola per esprimere il sentimento che provo verso le migliaia di persone che danno un senso al nostro impegno quotidiano.
Facciamo un lavoro che ci diverte e che ci appassiona e solo per questo dovremmo ritenerci fortunati, se poi ci accompagna anche la fedeltà di chi ci ascolta perfino il sottoscritto, incontentabile sul lavoro da sempre, può dirsi soddisfatto.
Sono usciti i dati annuali degli ascolti radiofonici nel giorno medio e Radio Bruno è a quota 109.000, con un ultimo trimestre a 116.000.
Quasi volesse chiudere una storia iniziata oltre due anni e mezzo fa, mi piace ricordare che quando lasciammo Radio Blu gli ascolti dell’emittente erano a 108.000…
Radio Bruno Toscana è la prima emittente regionale, mentre per quanto riguarda le radio che quotidianamente parlano di Fiorentina c’è Lady Radio a 54.000, Radio Blu a 51.000, Radio Toscana a 50.000 e Radio Fiesole a 6.000.
Che dire?
Solo grazie, appunto.

No, voglio dire: ci promettono tutto, ma veramente tutto e nessuno ci assicura in cambio del voto a marzo la certezza del terzo scudetto?
No, così non può andare, se ne devono essere dimenticati.
Dite che è un po’ difficile per via del trascurabile fatto che il campionato alla fine lo vince una sola squadra e che quindi fuori Firenze non sarebbero molto d’accordo?
Eh, ma una soluzione si trova, basta dare sfogo alla fantasia, che in questo periodo per i nostri leader politici pare inesauribile.
Magari avere in squadra uno di loro al posto di Saponara dietro Babacar e Simeone…

Botta bruttissima, ci hanno ridimensionato in tutti i sensi.
La mano di Pioli si è vista, ma alla rovescia, per l’atteggiamento mentale dei giocatori e per la formazione sbagliata.
Era come se fossero rimasti in vacanza, si salvano solo uno spettacolare Sportello e i dignitosi Badelj e Biraghi, che almeno sa crossare bene.
Per favore non parliamo più della media gol (con rigori) di Babacar e speriamo che dall’Argentina torni pure Pezzella.
Fa male, molto male, lo confesso: era tra gli illusi per la corsa europea.

Senza Veretout e Astori, più il primo del secondo, siamo certamente più deboli e qui si dovrà vedere la mano di Pioli.
Cosa inventerà a livello di formazione, di tattica, di approccio mentale alla partita.
Non mi pare che la Sampdoria sia più forte, semmai era più organizzata all’andata, dove nel primo tempo era come se non avessimo giocato, ma sul piano individuale, e pur considerando le due assenze, io non cambierei i giocatori.
Conterà molto anche come è stata gestita la pausa invernale, quanto si è staccato con la testa, com’era giusto fare, e sul fisico, e in questo caso invece non sono ammessi eccessi.
Una partita che potrebbe fare da spartiacque e mi piace ricordare una prestazione strepitosa a Marassi poco più di due anni fa, con un primato in classifica che sembrava quasi troppo bello per essere vero.

Ogni tanto provo a sondare il terreno per capire quanto i ragazzi siano dentro l’attualità, quanto interessi ciò che viene scritto su giornali e web a proposito di politica ed economia.
Il risultato è sconfortante: mi potrei consolare pensando che l’eccezione è chi oggi si informa su quello che avviene oltre lo smartphone, ma è il famoso “mal comune mezzo gaudio” che ho sempore rifiutato.
Come spesso avviene quando qualcosa non mi torna, mi chiedo quali errori possa aver commesso, in questo caso nel cercare di spingere ad un maggior interesse chi mi sta accanto.
Più in generale mi domando come mai il comune sentire sociale e politico della nostra gioventù ormai lontana sia così diverso dal loro: in cosa abbiamo sbagliato?
Come mai non siamo riusciti a trasmettere nessuna emozione o passione verso la “polis”?
Loro non sono certo meno intelligenti di noi e neanche meno sensibili, ma ci deve essere qualcosa che si è inceppato nel meccanismo di collegamento tra generazioni.
Una possibile spiegazione potrebbe essere il nostro più che riuscito tentativo di appianare ogni loro difficoltà, di costruirgli un mondo perennemente in discesa dove, ad esempio, nella scuola il professore non giudica, ma viene processato e condannato da studente e genitori se non risponde ai canoni richiesti, ovvero se svolge con coscienza il proprio lavoro.
Senza contare nei casi più fortunati, che sono poi la maggioranza, il possedere tutto a fatica zero, perché ci sembra che non basti mai abbastanza quello che facciamo per loro, quello che doniamo.
Credo però che non basti, magari c’è anche la nostra fatica ad insistere per spiegare da dove arrivano certe conquiste sociali di cui loro oggi beneficiano: un segno di insofferenza e ci smontiamo subito, invece di continuare.
Comunque sia, una comunità fondata sull’autoreferenzialità dei like o sul quarto d’ora di celebrità sul web mi sembra uno dei più grandi rischi per il mondo che verrà.

Ormai l’ho capita perfino io che col mercato ho una familiarità pari a quella con l’inglese (chiedere a per informazioni chi ha viaggiato con me…): si prende la controparte per dfinimento, sia a comprare, che a vendere.
Tattica che fa bene al bilancio e un po’ meno alla fantasia dei tifosi che vorrebbero (giustamente) tutto e subito.
Comunque sia, mi aspetto un po’ di viavai tra partenze e arrivi, niente di trascendentale o che ci faccia cambiare il corso della stagione, semmai un “rinforzino”, per dirla alla Mascetti.
E i settori sono sempre quelli: le fasce laterali difensive e il centrocampo, mentre in attacco mi sa tanto che Babacar ce lo portiamo a dine contratto e replichiamo film già visti con Montolivo e Neto.
E’ lo svincolo, bellezza. E tu non puoi farci proprio niente.

E’ arduo fare un bilancio del mio rapporto con l’altra metà del cielo, io sono molto soddisfatto, ma bisognerebbe che parlassero loro e magari ne verrebbe fuori qualcosa di inaspettato e sorprendente, in tutti i sensi.
Nell’attesa di un improbabile sondaggio, quello di cui sono certo è ciò che penso sulla parità, che per me è assoluta, e lo penso da sempre.
Mai creduto di essere superiore in nome di qualcosa che abbiamo solo noi uomini.
Se qualche volta mi sono sentito o mi senta su un altro livello nei confronti di un’altra persona è per via, a mio parere, dell’intelligenza più o meno sviluppata dell’interlocutore o dell’interlocutrice, non certo per il suo essere maschio o femmina.
Per questo ho applaudito a scena aperta la presa di posizione di quelle donne che hanno detto basta a quasta stucchevole ondata di nuovo puritanesimo: corteggiare si può ed è pure una delle componenti più intriganti del complicato gioco di sentimenti e di corpi che magari prima o poi si uniscono.
Rivolgere complmenti, cercare di sedurre, provare a prendere la mano o fare una carezza ad una donna che ti piace e che ancora non sai cosa farà o penserà é molestia?
Ma per piacere…

Se la mia casa vale 300.000 euro o per meglio dire io ritengo che abbia questo valore per quello che ho speso nel comprarla e per ristrutturarla, posso considerare una proposta di acquisto a 150.000 euro una vera e propria offerta?
Pensiamoci prima di dire che i Della Valle non vogliono vendere, io credo che non sia arrivato nessuno con cifre considerate una base per una trattativa.
A me piacerebbe molto una nuova proprietà che ci mette dentro soldi ed entusiasmo, così come mi piacerebbero e mi sarebbero piaciute molte altre cose nella vita, ma so anche apprezzare il molto che ho e ho avuto, ecco perché relativizzo spesso la situazione viola volgendola al positivo.
La metto a confronto con il resto della compagnia e non mi sembra che, pur sottolineando cosa non va, ci sia andata così male.

Ottima partita che poteva finire malissimo e sarebbe stata una beffa insopportabile.
L’Inter è certamente più forte, ma non si è proprio visto e il pareggio ci va pure stretto.
Come col Milan, la gara l’abbiamo fatta noi, ma se centriamo la porta (non dico fare gol) un tiro ogni cinque diventa dura.
Continua la striscia positiva in campionato, peraltro infarcita di molti pareggi, e continua la contestazione, a questo punto direi abbastanza fine a se stessa.
Perché tanto la Fiorentina non la compra nessuno e i Della Valle non si smuovono dal loro stizzito aventino: non sarebbe il caso per tutti di darci un taglio?

Mi pare che ci sia un po’ di esagerazione su Borja Valero: è stato un ottimo giocatore, ma come rendimento complessivo non superiore a Gonzalo, che invece dopo pochi mesi è stato quasi dimenticato.
Applaudirlo è doveroso, ma senza strumentalizzare il suo ritorno, senza cioè utilizzarlo per contestare la Fiorentina come società e proprietà.
Ricordo a questo proposito cosa accadde nel 2001 con Batistuta, proprio un’altra cosa rispetto a Borja per quanto ha dato alla Fiorentina: quando venne con la Roma, venne omaggiato a lungo fino al fischio iniziale, poi stop.
Anzi, proprio per il bene della squadra, qualcuno nei novanta minuti lo contestò pure ed eravamo in piena era anti-Cecchi Gori, anche se oggi in molti pare si siano dimenticati di chi ci portò al fallimento.
Comunque sia, per i parametri viola Borja Valero non poteva costare così tanto di ingaggio in relazione al rendimento offerto, ma ci sono cose che vanno oltre i soldi, certamente il suo addio è stato doloroso e poteva essere gestito molto meglio da Corvino.
Ora però gioca nell’Inter e stasera gioca la Fiorentina: due buoni motivi per evitare stupidi autogol.

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