Eccolo lì, Federico, pronto a ribadire la scommessa dello scorso anno sugli otto gol che segnerà nella stagione che sta per partire.

Questo ragazzo ha qualcosa di speciale e devo confessare di usare una sorta di paracadute emotivo per evitare di essere troppo dispiaciuto se e quando dovesse andarsene da Firenze.

Comunque sia, per ora è nostro e ce lo godiamo noi.

I termini della scommessa li conoscete: se Chiesa farà otto o più gol pagherò ai partecipanti una ricca merenda, in caso contrario i perdenti faranno una donazione alla Fondazione Borgonovo.

Avete tempo da ora a domenica per accettare la sfida che spero proprio di perdere.
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L’imbarazzo colpevole dei vertici di Atlantia e la scena fantozziana di loro che si rimettono a sedere quando sentono l’urlo dei cameramen, rivolto però ai giornalisti.

Il tweet di Rocco Casalino che informa in diretta la stampa degli applausi genovesi ai rappresentanti del Governo.

Le proteste di “autorevoli dirigenti del PD” per il suddetto messaggio, invece di spiegare cosa è successo con i precedenti governi.

I selfie di Salvini.

La cena dei Benetton a Cortina.

La promessa di Di Maio a un bambino sul fatto che Atlantia pagherà per quello che è accaduto.

Tristezza infinita.

Contraddizioni di un sedicenne più o meno a metà degli anni settanta, di uno che leggeva molto e parlava il giusto, anche se a vedere cosa poi ha fatto nella vita si stenta a crederlo.

Cantavo Claudio Lolli, soprattutto “vecchia e piccola borghesia, per piccina che tu sia non so dirti se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia”.

Non che ne fossi davvero convinto, ma mi piaceva la musicalità delle parole, insieme alla denuncia di ciò che vedevo o leggevo e proprio non digerivo

La contraddizione era che nell’anima non ero certo un rivoluzionario e che  ad ogni notte tra il 5 e il 6 gennaio sognavo la fantastica vincita di 150 milioni di lire alla Lotteria di Capodanno per comprare quello che mi sarebbe piaciuto avere e per regalare tanto a molti, per vederli contenti.

Oggi che sono un borghese in tutto e per tutto e  che ho molto di più di quello che nemmeno avrei immaginato di avere, ho un po’ di inevitabile nostalgia per quell’albim stampato con la banconota delle cinquemila lire che ascoltavo e riascoltavo fino allo sfinimento di chi abitava con me.

Nostalgia per come eravamo (ingenui, molto ingenui), ma credo che sia normale e quindi… ho ancora tante cose da raccontare per chi vuole ascoltare  e a culo tutto il resto.

Il calcio è gioia, l’inizio di un campionato ancora di più perché si porta dietro l’attesa dell’estate, le illusioni e le passioni sopite di chi ama questo sport.

Come si fa a giocare a Genova tra quattro giorni con il senso della tragedia che ci accompagnerà ancora a lungo?

Non è una questione di ordine pubblico, ma di rispetto e buon senso: Sampdoria-Fiorentina deve essere rimandata.

Stavolta  la scommessa è doppia: oltre a quella con Chiesa che si ripete e che avrà una sua storia a sé stante, ora chi vuole fa un testa a testa con me.

Scommettiamo che facciamo più punti dell’anno scorso?

Chi vuole si iscriva qui sotto.

Se perdo, regalo una t shirt della radio preparata dal mio amico Daniele Scartabelli.

Se vinco, fate una donazione alla Fondazione Tommasino Bacciotti, con complimenti a Paolo che è appena diventato Cavaliere della Repubblica.

Chi ci sta?

Quando ho iniziato questo blog, ero in un’altra radio, avevo un’altra moglie e “solo” due figli.

Berlusconi era al potere, Renzi un più che normale Presidente di Provincia, Salvini aveva da poco smesso di lanciare le uova ai comizi avversari e Di Maio stava pensando all’esame di maturità.

Questo blog nato per l’insistenza del mio “fratello” giornalistico Saverio mi ha tenuto compagnia nella fase più difficile della mia vita.

Tra poco compie tredici anni, un’età ragguardevole nell’era mediatica del mordi e fuggi.

Questo blog ha raccontato momenti per me belli e dolorosi, gli sono molto affezionato e in qualche modo gli sono anche grato perché è stato ed è qualcosa di vero, senza alcun coinvolgimento commerciale,  una specie di diario pubblico.

Ho fatto questa lunga premessa perché proprio non arrivo a capire la deriva che a volte  leggo nei commenti tra voi: ma davvero vi scannate per Della Valle o Corvino fino ad offendervi e minacciarvi?

A me pare folle, certe espressioni non andrebbero mai usate, figuriamoci poi per qualcosa come il calcio che dovrebbe emozionare e divertire.

Il mio grado di tolleranza e il mio senso di democrazia hanno certamente permesso che alcune cose venissero pubblicate lo stesso e probabilmente ho sbagliato, ma voi che vi offendete, nella vostra “cameretta” siete proprio sicuri di avere la coscienza a posto?

Da quando seguo il calcio, cioè oltre 50 anni, ho sempre visto e saputo che il gesto tecnico più difficile di questo gioco è il gol.

Puoi muoverti bene, mostrarti abilissimo nel dribbling, essere generoso, ma se non la butti dentro il tuo valore è certamente inferiore.

Per questo non capisco il perché si voglia arretrare di una ventina di metri Veretout, il migliore dei centrocampisti a cercare e trovare la porta, vedi lo scorso campionato.

Uno che sta davanti alla difesa lo abbiamo comprato (speriamo di non rimpiangere troppo Badelj)  e comunque è più semplice da trovare o istruire rispetto a chi fa gol.

Credo di essere (purtroppo) abbastanza esperto per paragonare la Fiorentina ad un figlio di due divorziandi che viene utilizzato al solo scopo di avventarsi contro chi non si sopporta più e a cui si fa una guerra senza quartiere.

Ci rimette solo il figlio, ovvio.

A me pare che oggettivamente con l’arrivo di Piaca e Lafont la squadra sia più forte dell’anno scorso, pur conservando tutte le perplessità per l’offerta fatta a Badelj, stimato molto più da Pioli che da Corvino.

C’è un gruppo forte, coeso come pochi, che ha un anno in più di esperienza e ottime possibilità di far diventare realtà diverse eccitanti potenzialità, leggi alla voce Chiesa, Milenkovic e Simeone.

Intorno alla Fiorentina esiste purtroppo una grande “confusione sentimentale”, usando le parole di Rialti, che nel Pentasport ha fotografato benissimo la situazione emotiva.

A me piacerebbe che per il bene della “bambina viola” i genitori, e cioè i Della Valle e parte della tifoseria, seppellissero per almeno un anno l’ascia di guerra e i rancori personali basati sul “te avevi detto”, “tu mi hai offeso” eccetera eccetera.

Mi pare l’unico modo per farla crescere serena questa splendida ragazza che amiamo e smentire così l’obiettivo del settimo posto.

Per pensare al sesto o al quinto.


Per ora Brizzi non solo è innocente, ma l’unica che aveva la possibilità concreta di agire contro di lui è la stessa che dopo la presunta molestia gli ha scritto un simptico messaggino sms.

Io non sono Brizzi e non ho certo il potere di un regista o, nello specifico del mio lavoro, di un direttore di una grande testata, ma vi assicuro che anche l’esssre a capo di una struttura come  Radio Sportiva o a suo tempo  Canale Dieci può portare ad incontri femminili molto interessati dal punto di vista della controparte.

Basta essere intelligenti  e capire che, al di là del rispetto verso la tua compagna (che dovrebbe venire al primo posto) qualsiasi avventura galante in un simile contesto sarebbe come una prestazione a pagamento.

Detto questo, io sono sempre più convinto dell’assurdità della denuncia postuma di attrici e starlette, a cominciare dalla signora Asia Argento.

E’ qualcosa che danneggia tutte le donne generando isteriche crociate senza senso.

Diverso è il discorso di chi si trova una mano sul fondo schiena dal capo o si trova ogni giorno in mezzo a discorsi odiosi e asfissianti, ma lì purtroppo non si va sui giornali.

Al massimo ci si trascina con vergogna e fatica da un avvocato o in una caserma dei Carabinieri.

Vorrei capire come può il Milan passare dallo stato di società sottoposta a provvedimenti disciplinari più o meno corretti da parte dell’Uefa a squadra in grado di comprare Higuain  e poi pagargli l’ingaggio di 15 milioni lordi.

Viene quasi da rivalutare Vittorio Cecchi Gori, che a Sconcerti, in partenza per Barcellona per trattare l’indispensabile cessione di Toldo,  disse di trattare Rivaldo.

 

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