Inutile girarci intorno: l’Atalanta si qualifica meritatamente perché gioca meglio della Fiorentina e nessuno degli attaccanti viola troverebbe posto con Gasperini, nemmeno a partita in corso

Ormai siamo a fine ciclo, lasciando ai mesi che verranno la valutazione sul triennio di Italiano, molto poco amato e abbastanza sconcertante nell’affermazione per cui, visto che bisognava giocare altri trenta minuti, tanto valeva tentare di pareggiare al quinto di recupero

Scusi mister, ma pareggiare con chi? Con quali giocatori? Con Bonaventura e Nico ben oltre la riserva e gli altri che segnano come quelli cambiati, cioè mai, ma che senso ha tutto questo?

Si prova a difendere il possibile e a rubare la qualificazione ai rigori, perché da sempre il calcio è questo, non siamo mica Pantani che scattava in salita per abbreviare l’agonia della fatica

Resta l’amarezza di una finale sfumata, ma converrà interrogarsi a fondo sul miracolo Atalanta, da otto anni ai vertici nazionali e molto avanti in Europa: l’Atalanta, non Juve, Inter o Milan

Ieri sera, dopo la partita, i primi tre messaggi alla radio se la prendevano con Sottil, il quarto con Sottil e Ikone, il quinto con Sottil, Ikone e Biraghi, che non aveva messo piede in campo.

Poi c’è chi si è arrabbiato per la posizione in classifica, come se la gara di Salerno potesse dare non tre, ma otto punti, in modo da lanciarci in piena zona Champions.

A seguire, naturalmente, sono arrivati i tifosi che se la prendevano con chi se la prendeva con la squadra, società, Sottil, Ikone, naturalmente Biraghi, e compagnia cantante

Mi guardo indietro e non trovo nel glorioso passato viola una situazione del genere, come se vincere non contasse niente, come se ognuno stesse fermo sulle proprie posizioni, nel senso che pur di confermare quello che penso preferisco che la Fiorentina vada male

Anche a me è capitato di essere in piena rottura con chi era alla Fiorentina: Malesani, Corvino, addirittura Batistuta e altri, ma quando giocava la squadra prevaleva il cuore e il senso di appartenenza: dove sono finiti?

Prendiamoci un mese di sospensione e vediamo come va a finire

Ventidue anni fa eravamo più ironici e meno noiosi, anche e soprattutto nel calcio. Successe che Nervo del Bologna segnasse un gol importante e nell’impeto dei festeggiamenti sfiorasse le labbra del suo compagno Bellucci che negli spogliatoi, molto divertito, dichiarò che forse aveva sbagliato… Bellucci: lui non era Monica

Due giorni dopo non ne parlava più nessuno, ieri invece la Fiorentina è stata costretta a far uscire un comunicato ufficiale per sottolineare come Italiano non avesse baciato Vanessa Leonardi dopo la rete di Nico Gonzalez: e se anche l’avesse fatto?

Nel 2009 Prandelli a Liverpool stampò un bacio ad Alessia Tarquini e la cosa finì lì, forse perché eravamo tutti più sani mentalmente

Il passaggio alle semifinali di Conference sullo stesso piano di qualcosa che forse c’è stato e forse no e che comunque conta zero: ridatemi il calcio di una volta e insieme a quello la possibilità di avere un minimo di intelligenza per considerare cosa è davvero scorretto perché ci circonda un’ipocrisia e un buonismo senza fine

E questi rimarremo fino al termine della stagione, inutile pensare a miracoli tecnici o a chissà quali spinte propulsive esterne

In un’eventuale finale contro la Juve o l’Aston Villa partiremmo nettamente svantaggiati perché siamo più deboli, ma siccome è una partita di calcio e non un’equazione matematica a volte si sono visti risultati ancora più clamorosi

Intanto però alle finali bisognerà arrivarci, impresa niente affatto facile vista la stanchezza generale, fisica e psicologica

Il termine impresa non è scritto a caso e si riferisce anche alla passata stagione, quando in parecchi hanno poco considerato il fatto di giocarle quelle partite con in palio un trofeo: lo fanno in pochi

Guardare oggi la Fiorentina è un atto di fede: è noiosa, ripetitiva, senza sussulti, si stenta a credere che sia allenata da un tecnico che dovrebbe essere innovativo e che pare sia nella lista dei più importanti club italiani

A volte però la fede, per chi ha la fortuna di possederla, porta lontano e quella calcistica può perfino condurre alle finali

So bene che gioca la Fiorentina stasera, ma voglio comunicarvi il senso di grande smarrimento per quello che sta succedendo in Medio Oriente

Non parlo di droni, missili, intercettamenti, della dimostrazione a chi ce l’ha più duro tra Iran e Israele, non quelle sono storie di politica e diplomazia internazionale, sempre ben assistita da chi vende armi e ha interessi economici eccezionali

Ieri sera con Cristina ci siamo detti: vuoi vedere che il TG1 non spende mezza parola sui morti di Gaza, completamente superati dai videogiochi stellari, e così è stato. Nulla

E c’è un’altra cosa che mi fa profondamente arrabbiare: è mai possibile che io sia tra i pochissimi ebrei occidentali, o almeno di Firenze, a urlare basta?

Che continui da mesi a gridare che quello che sta facendo Israele, nel silenzio generale, non ha alcuna giustificazione?

34.000 morti, un terzo bambini, ma come si può accettare una cosa del genere?

Ieri in farmacia a Settignano un signore anziano ha detto di non volere un certo farmaco per non aiutare Israele: è antisemitismo?

Sinceramente non lo so, certamente l’obbrobrio della persecuzione degli ebrei ha avuto, ed è una cosa assurda, un fertilizzante eccezionale e la pianta che cresce fa sempre più paura

Tranne qualche pregevole eccezione la Fiorentina è diventata una squadra noiosa, in partite in cui non succede quasi niente

Palla da destra a sinistra, da sinistra a destra, qualche volta indietro, quasi mai in avanti, pressoché bandito il dribbling negli ultimi venti metri, lo spettacolo questo sconosciuto

Le prospettive sono le stesse di ieri alle 18.44, nel senso che il passaggio del turno è più che possibile, ma perché non riuscire a vedere qualcosa in più in attacco

Non arrivano palloni giocabili alle punte, o sedicenti tale, perché credo che mai ci sia stata una media così bassa nella storia viola tra minuti giocati e gol fatti, roba che la poco premiata ditta Sella-Pagliari meriterebbe una lettera di scuse

Non ci resta che aspettare i risultati, per il gioco meglio rimandare alla prossima stagione

Quanta manca Joe Barone alla Fiorentina oggi, dopo che è passata l’ondata emotiva che ha coinvolto un po’ tutti, anche a chi aveva litigato con lui?

Dall’esterno verrebbe da dire moltissimo, abituati come eravamo alle sue consuete esternazioni pre-partite, e personalmente a confronti duri, ma sempre nei limiti della reciproca correttezza, nella sua difesa ad ogni costo del fortino viola.

Ecco, il fortino

Non piace la comunicazione diversa della Fiorentina, non piace a noi che operiamo nei media perché ci piace il confronto, per spiegare, magari provocare, insomma avere il ruolo che abbiamo sempre avuto

Joe Barone e Rocco Commisso hanno deciso diversamente: comunichiamo noi direttamente, perché siamo convinti che molte cose che scrivete e dite non sono vere, ve lo abbiamo detto, ci siamo scontrati, ma non è servito a niente, ecco perché facciamo (quasi sempre) da soli

L’impressione è che il fortino ci sia anche senza Barone, anzi forse si è rinforzato nel ricordo di chi si è immolato alla causa viola in tutto e per tutto e forse questo potrebbe essere il segreto per vincere finalmente qualcosa

Una volta si perdeva con le reti di Anastasi, Bettega, Del Piero, Vialli, non che la cosa facesse meno male, ma almeno erano grandi giocatori che facevano valere i diritti della classe.

Adesso no, la Juve si porta a casa sei punti su sei, giocando sempre in difesa e con due reti di Miretti a Firenze e Gatti a Torino e questo induce ad una grande tristezza perché rimane nell’aria l’idea che  Fiorentina-Juventus sia diventata una partita quasi normale, che viene sopravvalutata da noi diversamente giovani, che magari eravamo a Cagliari e Avellino

Non credo che sarà mai così, ma forse sono un illuso

Siamo stati tutta la settimana a pontificare sull’astinenza di reti e assist del duo 130 milioni Chiesa-Vlahovic, manteniamo il record e poi perdiamo lo stesso, sai che soddisfazione…

Scusate, giornate strapiene: radio, firenzedintorni.it, la gestione completa di Cosimo e la normale routine

Va tutto bene, ancora meglio alla Fiorentina, molto bella con l’Atalanta, con la consapevolezza che questa squadra di fare così ne potrà fare al massimo dieci a stagione

Poi la Coppa Italia dei giovani, a cui siamo felicemente abituati

Sì, è un bel momento

La squadra più bella vista a Firenze, almeno sul piano del gioco, con la sola vicinanza del Bologna, che però ha interpreti di caratura inferiore

Meglio dell’Inter, sicuramente, della Roma di De Rossi, senza parlare della Juve, che rinunciò a giocare e vinse immeritatamente la partita

Bellissima la coreografia, toccanti i video e la poltroncina vuota di Barone, ma alla fine si gioca a calcio e il Milan è tutta un’altra cosa rispetto al Benevento di oltre sei anni fa

Hanno vinto meritatamente, più che all’andata, perché sono più forti, perché hanno Leao e noi Ikone, Pulisic in panchina e noi Kouame titolare, hanno vinto semplicemente perché sono più forti e spesso il calcio regala sentenze che tengono conto dei valori in campo

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