Non ci credo e non ci voglio credere – E invece è andata proprio così
Come ho scritto più volte i miei rapporti con l’ala più intransigente del tifo viola o non esistono o sono pessimi.
Io non ho mai cercato di essere accondiscendente con loro e loro mi hanno fatto sapere a più riprese come la pensano su certe mie posizioni, vedi per esempio Heysel o contestazione sempre e comunque ai Della Valle.
Fatta questa premessa, io non credo che i duecento a Cagliari, o anche una decina, abbiano intonato il molto deprecabile “devi morire” all’indirizzo di quel povero tifoso sardo morto di infarto a soli 45 anni.
Non ci credo, perché non fa parte della costruzione mentale dell’ultrà, almeno per quello che conosco io del loro mondo, perché esiste un codice d’onore che non contempla simili schifezze.
Sarebbe interessante capire la tempistica degli avvenimenti, per controllare se ci sia stato qualcuno del Cagliari a terra per un contrasto durante il malore e comunque, lo ripeto, io non ci credo.
A meno che si sia annidato tra i duecento qualche completo decerebrato e allora in qualche caso mi arrendo anch’io, con enorme tristezza.
INVECE PURTROPPO E’ ANDATA PROPRIO COSI’, MI ILLUDEVO CHE IL FATTO NON FOSSE AVVENUTO.
NON CI SONO PAROLE, MENO MALE CHE ALMENO IL COMUNICATO DEI TIFOSI NON FA SCONTI E RICONOSCE LE RESPONSABILITA’, CHE SONO PESANTISSIME.