Fatti un nome…
… fai pipì a letto e diranno che hai sudato.
Non so se si usa dire lo stesso nel resto d’Italia, ma in Toscana certamente sì, ed è una frase che va benissimo per quello che sta succedendo a Veretout.
Questo signore francese, che quasi non ha imparato una parola di italiano in quasi venti mesi nel nostro Paese, gioca una prima stagione di ottimo livello, sciupata dalla follia contro il Cagliari che gli fa prendere tre giornate di squalifica e nessuno gli dice niente.
Poi si ripresenta nello scorso campionato e tra uno spostamento di ruolo e l’altro raggiunge a stento la sufficienza, non segnando mai su azione (però è molto bravo sui rigori) e facendosi cacciare ancora una volta per una follia nel finale di partita ad Empoli, con la Fiorentina ormai quasi spiaggiata in fondo alla classifica.
Ora: noi abbiamo cacciato a pedate ed insultato per anni Montolivo (e lo facciamo ancora adesso) per la pantomima del rinnovo del suo contratto tragicamente orchestrata dal procuratore-giornalista-tifoso, dimenticandoci però che ci aveva salvato col Novara e che aveva rischiato di compromettere il suo ottimo Europeo del 2012 per aver giocato quasi zoppo a Lecce.
Poi abbiamo ingaggiato una battaglia senza quartiere contro Ilicic, perché buttò per terra la fascia nera del lutto al braccio per la morte di Pirovano e per aver mimato ai tifosi di chiudere la bocca dopo un gol al Milan, e infatti se ne è andato svenduto a poco più di 5 milioni.
Per Veretout invece niente, accettiamo tutto, compreso il quasi certo certificato medico per la bua al pancino o similare.
Il perché se ne voglia andare a tutti i costi e da mesi è abbastanza misterioso, a meno che non si tratti sempre esolo di soldi, quello che è chiaro è che uno così io alla Fiorentina non ce lo vorrei più nemmeno dipinto.