La scorta della vergogna
Lo avevo già scritto un po’ di tempo fa: sono ebreo per caso, solo perché nato in una famiglia di origine ebraica e sono da almeno quaranta anni molto critico nei confronti della mia Comunità di origine.
Non ho mai creduto alla storia del Popolo eletto e non sopporto la chiusura ebraica fiorentina (ma credo che riguardi un po’ tutto il mondo) verso il mondo esterno, tipo la storia che sia meglio sposarsi tra correligionari.
Per non parlare poi della politica israeliana, che a volte mi ha fatto vergognare: da decenni credo e spero nella creazione di uno Stato Palestinese che affianchi pacificamente Israele.
Fatte queste premesse, trovo vergognoso quello che sta accadendo con Liliana Segre e comincio ad essere seriamente preoccupato per il rigurgito di antisemitismo che esonda dal web, e non solo da quello.
Lei è straordinaria nella sua pacatezza, noi dovremmo riflettere sullo stereotipo degli “italiani brava gente”, perché forse tanto bravi e buoni non siamo, se costringiamo una signora di 89 anni che ha passato l’infero dei campi di concentramento a girare con la scorta.