Prima giocate bene (e vincete), poi parlate
Questi giocatori sono fantastici, quelli della Fiorentina anche.
Hanno sempre dei sassolini da togliersi dalla scarpa e vanno giù diritti, tanto possono farlo e nessuno gli dice niente.
Un giorno Lirola, regolarmente stipendiato da Commisso, urla per interposta persona la sua voglia di andarsene a Marsiglia.
Oggi invece abbiamo assistito alla consueta gladiatoria presa di posizione di Biraghi, che ha giocato a fare la vittima, il cane bastonato. Un incompreso, in tutti i sensi.
Passano poche ore ed ecco Castrovilli che se la prende con chi, sempre suo soliti social, aveva avuto qualcosa da ridire sulle sue vacanze: mai letto niente sull’argomento. ma non ho le sue frequentazioni web.
Parlano e straparlano come se fossero reduci da stagioni strepitose, si sentono sempre in credito con il mondo, pensano che tutto sia loro dovuto. Coccolati e viziati.
Siamo passati dall’epopea del viale dei Mille coi poveri Desolati e Speggiorn all’accettazione di tutto quello che dicono questi giovanotti che purtroppo non comprendono un principio fondamentale: cominciate a giocare bene e magari iniziate a vincere e poi magari esternate qualcosa di polemico contro giornalisti e tifosi.