Ritorno alla realtà
Un conto è Moena, un altro le partite vere.
Sarà dura, se giochiamo con la stessa rosa della scorsa stagione, più o meno.
Poi, si spera di sbagliare, ma sono passati sette giorni dalla fine del ritiro e nulla è successo: sono tutti lì e quindi delle due l’una.
O a Italiano va bene così, cioè li ha promossi tutti, oppure gli e’ stato detto di provare a fare la frittata con le nuove che ha, tanto per parafrasare il buon vecchio Sousa. E lui ha accettato.
Se poi va via, come pare quasi certo, Milenkovic e torna Nastasic, allora addirittura peggioriamo, pur aspettando San Gonzalez.
Fatico veramente a comprendere e conta il giusto la partita di ieri, che nulla toglie e nulla aggiunge ai dubbi che mi portò dentro da maggio.
Dice: ma sono tutte ferme. E’ vero, solo che dovevamo essere noi a correre perché è la Fiorentina che da tre stagioni (di cui due con Commisso/Barone/Pradè) sta facendo disperare i propri tifosi.
E se non si è capito questo, si va davvero poco lontano.