Giorgio Chiellini giochera’ a Firenze la sua ultima partita italiana, proprio come Maldini 13 anni fa, quando venne salutato al Franchi molto meglio che a Milano.

Godo sempre quando perde la Juve, sportivamente la odio. Sportivamente.

Poi pero’ mi ricordo di chi e’ Chiellini, di cosa ha fatto nella notte e il giorno dei funerali di Astori, di quando si e’ ricordato di lui il giorno della vittoria all’Europeo e anche del fatto che ha vestito la maglia viola.

E mi piacerebbe che venisse salutato come Maldini: sono un folle visionario?

Ora sì che possiamo parlare di grande stagione, comunque finisca, era questa la prova di maturita’ che si chiedeva alla Fiorentina.

Partita dominata, rigore o non rigore, e comunque ce n’era un altro piu’ evidente sempre su Gonzalez.

Correvano di piu’ e soprattutto correvano meglio.

Tutti, nessuno escluso, segno che non erano cotti, semplicemente non reggevano le due settimane consecutive con le tre partite.

Adesso ce la giochiamo e sara’ divertente.

Nonostante tutto siamo ancora in corsa e dipende da noi.

Bisogna sbagliare il meno possibile, mandare in campo i piu’ In forma, lasciando perdere le gerarchie.

L’Europa non e’ obbligatoria, ma un fondamentale punto di partenza, se davvero vogliamo tornare a contare qualcosa.

L’ambiente e’ molto piu’ maturo di quindici anni fa, quando prendevamo con una certa sufficienza un quarto posto e qui aveva ragione Corvino a dire che avremmo rimpianto quei piazzamenti.

Animo ragazzi, senza troppa paura.

Qui si rischia di rovinare tutto con un finale da incubo.

Al di la’ dell’ennesimo grave errore individuale, stavolta di Terracciano, per onesta’ intellettuale e calcistica bisogna farsi una domanda: la Fiorentina ha meritato di perdere le ultime quattro partite?

Direi proprio e purtroppo di sì, con la sola eccezione, forse e ad essere buoni, di Torino, dove comunque al massimo potevamo pareggiare e quindi saremmo andati fuori lo stesso.

Gol fatti in quattro gare? Uno

Errori importanti dei portieri nelle medesime quattro partite? Tre

Ecco, forse prima di lanciarsi in elogi sperticati e in autocelebrazioni sulla stagione che sta finendo forse converra’ interrogarsi su questi dati: non e’ che per caso abbiamo bisogno di un attaccante da almeno 15 gol e di un portiere all’altezza dei Frey e dei Toldo dei tempi andati?

Se guardiamo il calendario, da qui alla fine facciamo (forse) solo tre punti, a Genova, a patto che si vada con un’altra grinta rispetto a Salerno.

Poiché però il calcio è molte cose, ma non certamente una scienza esatta, ecco che davvero in questo finale ci si possa aspettare di tutto.

Ci siamo clamorosamente sgonfiati, siamo meno tonici fisicamente e con poche idee, in piu’ da Torino in poi Italiano sta sbagliando le formazioni.

Il tecnico continua a definire la stagione fantastica, io sarei piu’ cauto e aspetterei l’Europa prima delle auto celebrazioni.

Se non ci andiamo resta un gran bel campionato, che e’ gia’ abbastanza, ma fermiamoci li con l’esaltazione

Potevamo anche pareggiarla, senza la colossale frittata di Igor, ma e stata una pessima esibizione e la Salernitana alla fine ha meritato la vittoria.

Siamo piu’ stanchi di testa o di gambe?

Difficile dirlo, così come non pareva che ci fosse tutta questa differenza tra il centrocampo titolare e i tre che hanno giocato oggi.

Il problema e’ complessivo, facciamo girare troppo lentamente il pallone e Gonzalez ha perso il guizzo.

Possiamo e dobbiamo ancora credere all’Europa, nulla e compromesso, ma bisogna pescare dalla riserva della benzina per rilanciare la volata

Si puo’ dire che Italiano ha precise responsabilita’ sulla sconfitta di ieri o si rischia di essere crocefissi al centro del campo davanti al Franchi gremito?

La scellerata scelta di Dragowski non ha un senso logico e sul suo errore clamoroso e’ girata la partita. Perché lo ha messo?

E’ inspiegabile anche, in una partita così importante, l’esperimento in viola di Ikone a centrocampo: non ha in pratica toccato palla.

Poi, certo, siamo stato sfortunati con le assenze multiple di Castrovilli, Milenkovic, Bonaventura, Odriozola e poi pure Torreira, oltre alla latitanza di Gonzalez, ma proprio per questo bisognava evitare di complicarci ancora di pi la vita con decisioni cervellotiche.

E ora vai con la lapidazione a mezzo blog e radio.

Mia naturalmente, non di Italiano.

Io devo abbastanza alla famiglia Cecchi Gori. Sono una persona che non scorda mai da dove arriva e chi mi ha aiutato ad avere tantissimo, molto di piu’ di quanto mi sarei aspettato 45 anni fa, quando ho iniziato.

Mi hanno scelto tra decine di candidati, molti dei quali blateravano contro Canale 10 dopo aver fatto le carte false per essere al mio posto o aver tentato di entrare dopo, a partita in corso. Ci sono i curricula mandati in via Machetti….

Mi hanno dato grande liberta’ e permesso di portare e lanciare giovani aspiranti giornalisti che non erano nessuno: Francesco Selvi, Leonardo Bardazzi, Luca Speciale, Niccoló Ceccarini, Ilaria Masini, in rigoroso ordine di capacità professionale.

Per alcuni anni Vittorio si era giornalisticamente invaghito delle mie radiocronache, già amate da Mario, e questo mi ha fatto diventare il suo confidente fiorentino con indubitabili vantaggi di ogni tipo abbinati all’inevitabile ostilita’ della mia categoria.

Io ho sbagliato abbastanza: mi sono spesso smarcato rifiutando ricatti radiofonici tipo l’allontanamento di alcuni opinionisti non graditi, ma ho certamente dato a Vittorio credito eccessivo. Dovevo capire nel 2000 quello che ho capito nel 2001.

Ho ritenuto di pagare onestamente questo mio errore rinunciando quando e’ fallita la Fiorentina ad un anno di contratto con Canale 10 con un compenso di ventimila euro, che non sono pochi ora ed erano ancora di piu’ vent’anni fa, soprattutto con la squadra in C2 e con gli sponsor radiofonici che scappavano.

Non ho fatto niente di eroico, ho solo preso coscienza del mio errore e siccome avevo compiti di responsabilita’ ho ritenuto giusto dimettermi.

Il fatto principale resta pero’ che la Fiorentina l’ha fatta fallire Vittorio, con le sue scelte folli e con i 70 miliardi ”distratti” dalle casse societarie. E per me quel fallimento resta un punto di non ritorno, un dolore inestinguibile che, appunto, non passera’ mai.

Tutti questi tentativi di riabilitare Vittorio mi sembrano stucchevoli ed ipocriti: ci ha mandato in C2 e farebbe bene a non parlare di Fiorentina.

E almeno nel Pentasport non lo fara’.

Tre punti pesanti, già nella testa di tutti e proprio per questo abbastanza complicati sul piano psicologico.

Vittoria meritata, un promo tempo da squadra nettamente superiore e una ripresa un po’ svagata, come se non ci fossero pi problemi: ci può stare, anche se Italiano avra’ gradito pochissimo.

Siamo piu’ in forma della Juve, ma abbiamo problemi di qualita’ a centrocampo, senza Castrovilli e quasi certamente Bonaventura.

E siamo sempre piu’ dentro la corsa europea: a questo punto se non ci arriviamo ci rimarremmo male, salvo poi applaudire tutti i protagonisti.

Spiace tornare ancora su Vlahovic, ma il fatto che Scamacca abbia rinnovato il contratto col Sassuolo fino al 2026 non puo’ che ricordarci i cinismo del serbo.

E’ chiaro che il centravanti se ne andra’, ma il Sassuolo non e’ sotto ricatto e le decisioni verranno prese insieme.

Eppure Scamacca e’ nato a Roma e non in Emilia, eppure se voleva se ne poteva andare gia’ a gennaio triplicando almeno il suo stupendio.

Sono straordinariamente bravi i dirigenti del Sassuolo o e’ molto piu’ probabilmente un ingrato che ci ha preso tutti in giro quello che faceva il bomber della Fiorentina fino a pochi mesi fa?

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