Inserito da admin il 22 Gen 2023 7:29 am. Categoria:
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Il primo, il più importante, è aver fatto delle scommesse sui due ruoli dove invece c’è da sempre bisogno di certezze: chi fa gol e chi non li prende.
Gollini e Jovic, tra l’altro arrivati in prestito, con tutte le controindicazioni del caso, sono stati due fallimenti e i risultati li vediamo tutti
Poi, l’esaltazione fuori misura di Italiano, ad un certo punto considerato un incrocio tra Conte, Guardiola, Klopp e Ancelotti.
Sette mesi fa pareva che non potessimo iscriverci al campionato se non gli si raddoppiava lo stipendio per un contratto in cui la Fiorentina aveva il coltello dalla parte del manico. Stipendio raddoppiato, scadenza allungata e risultati scarsi
Se non è colpa sua se non fanno gol (e da un anno non gli prendono un attaccante degno di questo nome), sarà stato tutto merito suo l’approdo europeo della passata stagione. Si è ripetuta la storia di 15 anni fa: se la Fiorentina vinceva era merito di Prandelli, se perdeva colpa di Corvino e Della Valle.
Certo, la società ha le sue responsabilità, prima di tutto sulla scelta dei giocatori (non ce ce n’è uno sufficiente negli acquisti estivi, forse Barak, ma siamo al limite) e anche nella determinazione del clima intorno alla squadra: prova ora a chiedere all’ambiente di restare unito quando hai sparato sempre e comunque a palle incatenate contro tutti e soprattutto hai fatto casino quando non ce n’era bisogno?
I giornalisti e gli opinionisti sono un male necessario, bisogna confrontarcisi, anche con spirito combattivo, non fare la guerra
La situazione è seria, ma non del tutto compromessa per via delle Coppe e dello spirito del popolo viola e di Commisso, che non credo sia molto contento della mediocrità per niente aurea in cui siamo precipitati.
Senza scordare un dato fondamentale, non per la classifica, ma per una valutazione generale e più approfondita: in mezzo al marciume di falsi in bilancio, plusvalenze, debiti vergognosamente spalmati siamo tra le pochissime società serie tra A e B e questo va rivendicato con orgoglio, anche se Jovic e Cabral rimangono tristemente a quota tre gol dopo un intero girone e a vedere la Fiorentina dalla ripresa del campionato non si capisce bene se in panchina ci sia Italiano o il buon vecchio e caro Beppe Iachini