Occhio, perché il Catania è per me più forte del Verona e dobbiamo quindi far tesoro dello scempio milanista.
Certo, la doppietta di Luca ci ha mandato in orbita, ma poi ci ha pensato la Juve a riportarci sulla Terra; questi sono ancora affamati, non mollano di un centimetro e Conte è veramente bravo (lo so, è dura da leggere e da scrivere, ma è così).
Concentriamoci quindi su lunedì sera perché qualcosa pagheremo fisicamente per lo sforzo di Zurigo e là in mezzo non ha senso rischiare Pizarro per cui, senza Ambrosini, uno tra Borja e Aquilani giocherà fuori posizione.
Sforziamoci tutti su neto: è il nostro portiere e va sorretto psicologicamente, al di là del fatto che mi sembra veramente incolpevole sul gol di giovedì.
Il Milan comunque sembra messo malissimo, in difesa e a centrocampo, mentre speriamo che Balotelli sia diventato una specie di secondo Chiarugi, a cui da un certo punto della carriera smisero di fischiare rigori a favore per via di una certa…tendenza ad accentuare il fallo.

Poi magari succede che rimane e che diventa il nuovo simbolo della Fiorentina prossima ventura.
Forse compra casa a Firenze e poi spiegherà al mondo intero quanto sia bello Ponte Vecchio e il Piazzale.
In attesa di questi mirabolanti eventi, mi pare giusto sottolineare alcuni aspetti della penosa vicenda Ljajic che si sta trascinando da mesi partendo da una premessa onesta che non ha nulla a che vedere con le sue qualità tecniche, peraltro espresse solo in quattro mesi su trenta: a me il ragazzo non piace a pelle, per come si muove fuori dal campo.
Magari è timidezza, ma ci ho sempre visto una grande dose di strafottenza e anche mancanza di educazione, come a Zurigo dove sembrava gli avessero fatto un torto: è uscito dagli spogliatoi, ha alzato stancamente lo sguardo ha visto che era presente la stampa fiorentina e se ne è andato senza salutare nessuno, se fosse stato mio figlio lo avrei rimbrottato ben bene.
Detto questo, che conta il giusto, a me pare che ci stia prendendo in giro: ok, aspettiamo ancora fino a lunedì (ma per cosa?) e poi vediamo cosa succede.
Le ultime proposte della Fiorentina a quanto ne so mi sembrano in linea con la situazione contrattuale che mette la società sotto schiaffo, insomma hanno fatto dei bei passi avanti rispetto alle prime battute.
Se ad una settimana dalla fine del mercato Ljajic dice di no, che ci vuol pensare, che tanto c’è tempo, mi pare chiaro che dietro ci sia il Milan, anche perché un po’ bischeri lo siamo, ma non proprio ripescati dalla piena.
Vediamo e aspettiamo, ma più passano i giorni e più il giovane Ljajic mi sembra incompatibile con l’idea che abbiamo un po’ tutti della Fiorentina attuale e futura.

Eccola lì per almeno un’ora la vecchia cara Fiorentina della passata stagione.
Quella che fa sembrare molto semplice quello che invece è molto complicato, cioè il possesso palla costruttivo.
E’ stata per me una grande partita in considerazione dell’esordio stagionale e del fatto che il Grasshopper era andato molto vicino ad eliminare il Lione.
Abbiamo costruito almeno otto palle gol e magari con un Gomez un po’ più in forma ne avremmo messe dentro altri due, ma non è il caso di preoccuparsi troppo perché il bomber salirà certamente di condizione.
Resta sullo sfondo la mezz’ora finale, con qualche paura in più del lecito, ma c’entra molto la stanchezza, fisica e mentale.
Siamo partiti benissimo ed era quello che ci aspettavamo, ma non era affatto facile.

Ho ripensato alla prima volta che mi era successo, a Madrid, nel 1989.
A bordo campo a vedere allenare Baggio che faceva imbestialire Iachini per come lo saltava in dribbling, io ero come un bambino di 29 anni nel giardino delle meraviglie.
Vogliamo parlare del fanciullino pascoliano per raccontare che 24 anni dopo la gioia di stare lì è sempre la stessa?
Glasnost Montella: tutti a seguire i lavori da vicino, tanto nessuno ha capito veramente se giocherà Rossi oppure Ljajic (per me Rossi).
Magari cambiano i retropensieri, perché avresti voluto che anche Valentina e Camilla fossero lì con te invece di andare a fare shopping con budget limitato e poi pensi che vedere i palleggi di Borja e Cuadrado è qualcosa che piace a te, mica a due ragazze di 18 e 14 anni.
Mi sono molto divertito e stasera spero di fare il bis di appagamento personale.

Bella trasferta, anche perché con me vengono Valentina e Camilla, sarnno gioni impegnativi e gratificanti.
Si respira un’aria buona intorno alla Fiorentina e mi pare a giudicare dal successo della serata di ieri (complimenti a tutti, da Carletto all’organizzazione) che le due sconfitte iberiche non abbiano lasciato tracce.
Certo, da domani sera cambia tutto in termini di concentrazione, di stress, di situazioni impreviste a cui dobbiamo dimostrare di saper rispondere senza problemi.
Sono curioso di vedere l’allenamento di questo pomeriggio, finalmente aperto alla stampa: sarà la prima volta che li osserverò dal vivo perché non sono stato a Moena e cresce la curiosità di vedere come Montella ha organizzato la squadra in funzione di Mario Gomez che è la grande novità tattica della stagione.
Per evitare equivoci: è la squadra che deve lavorare per lui e non il contrario, cerchiamo di non cadere nell’equivoco classico dell’attaccante che aiuta nella manovra.
No, Mario Gomez deve “solo” segnare, è stato comprato per quello e credo che Montella abbia le idee molto chiare sull’argomento visto il suo eccellente passato di bomber di razza.

Quando Bersani ebbe la bellissima pensata di lanciare Marini al Quirinale dissi e scrissi che non avrei mai più votato PD.
Marini non l’hanno eletto e alle prossime eventuali elezioni mi ritroverò col dubbio di cosa fare, ma forse alcuni geni del Partito Democratico potrebbero darmi una mano.
Se infatti decidessero di trovare qualche lacchezzo per salvare insieme al PDL il senatore Silvio Berlusconi, beh quello sarebbe davvero il punto di non ritorno.
Se cade il Governo mi preoccupo, se non decade dalla carica Berlusconi mi incazzo di brutto.
E con me credo e spero che si incazzino i milioni di italiani che hanno votato PD, perché con una certa dose di conclamata ingenuità hanno pensato che fosse ancora possibile cambiare il nostro Paese con riforme oneste, togliendo qualcosa a chi ha di più (come me, per esempio) per dare a chi ha di meno.
Voglio vedere fino a che punto arriva la decenza in Italia, e sono certo che molte persone di destra la pensano come me.

Stop, fine delle discussioni: giovedì gioca Neto e quindi forza Neto.
Come promesso, adesso cercherò di dare una mano pur nel rispetto dell’esercizio di critica.
Paradossalmente la situazione si è messa al meglio dal punto di vista psicologico, nel senso che la sfiducia nei confronti di questo enigmatico e timido ragazzone brasiliano dalle grandi potenzialità è arrivata ad un livello così basso che d’ora in poi non si può che risalire.
D’altra parte, escluso Julio Cesar, io non vedo in giro gente che ci permetta di dire “con questo sì che facciamo un passo avanti”, insomma torniamo ai tempi del Frey dei primi quattro anni.
Perché in fondo è lì che ci siamo fermati: dal 2010 aspettiamo ancora il portiere che ci porti i sei, sette punti in più che ci servirebbero per sognare.

Domani e dopodomani fanno cifra tonda due personaggi che mi sono sempre piaciuti moltissimo e capisco che la cosa farà discutere perchè de gustibus ecc.
Il primo è Gianni Rivera, che compie settanta anni: io ho sempre amato alla follia la Fiorentina fin dalla prima partita allo stadio nel 1966, ma per Rivera ho sempre avuto una passione smodata.
Mi pare di averla avuta ancora prima del famoso gol alla Germania che folgoró le mie nottate di bambino di 9 anni, ma puó anche darsi che mi sbagli, che cioé quella rete sia stata decisiva.
Fatto sta che mi arrabbiai da matti quando non giocó con il Brasile e che lo abbia sempre visto come un calciatore che aveva qualcosa in piu’ e quando lo intervistai per la prima volta nell’aprile del 1979 sembravo Fantozzi con il megadirettore galattico.
Un grande, qualunque sia la passione calcistica.
Lunedì fa 60 anni Nanni Moretti e qui sento il tempo che passa, perchè ricordo i suoi inizi ed il mio entusiasmo per un cinema che, lo capisco bene, si puó anche detestare per la sua eccessiva autoferenzialità, pur essendo molto cambiato nell’ultimo ventennio.
Gianni Rivera e Nanni Moretti sono due uomino che sanno invecchiare bene, che non hanno mai abdicato ai loro principi e che per me rappresentano il meglio nella loro area di appartenenza.

Brutta tegola questa di Pizarro, ma almeno ci imporrà di pensare ad impostare la manovra senza di lui.
In Spagna e in Portogallo ho notato una preoccupante tendenza a passargli sempre di piú il pallone, forse perche’ Borja e Aquilani ancora non sono in forma.
Il fatto è che su Pek raddoppiavano sempre e tra gol presi e quelli che abbiamo rischiato di prendere abbiamo avuto almeno quattro situazioni di crisi dovute al fatto che gli avevano portato via la sfera.
Adesso dobbiamo inventarci qualcosa di alternativo, che poi potremmo adottare come soluzione numero due con Pizarro in campo.
Anche senza il cileno io credo che il Grassophers sia un ostacolo superabile, certamente il preliminare e’ piú duro di quello che ci potevamo aspettare, ma anche con il Groningen fu difficilissima, solo che ce lo siamo scordati un po’ tutti.

Ho controllato la data: era il 4 luglio 2012, non un secolo fa.
206 commenti per l’addio di Svedkaskas, passato alla Roma: tutti o quasi convinti di aver perso il Buffon del futuro, scene di quasi disperazione, dirigenti viola etichettati come incompetenti.
A distanza di 13 mesi il diciannovenne lituano Svedkaskas scende in C1 con la Paganese e può anche darsi (glielo auguro) che lo si possa vedere ancora in serie A, intanto però mi pare che la Fiorentina sia andata avanti anche senza di lui. La Roma invece un po’ meno, ma nella girandola dei portieri giallorossi non l’hanno mai minimamente in considerazione.
Ovviammente 19 anni sono niente per un portiere, ma ripensando a quell’attacco di isteria quasi collettiva non verrebbe da essere un po’ più prudenti quando pensiamo alla Fiorentina nell’analisi delle ultime due partite?

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