Ovvia, ha convocato Pasqual: atto doveroso, che doveva essere compiuto prima, perché Manuel è superiore ad Antonelli e Prandelli sbagliava ad ignorarlo sistematicamente.
Però si è molto esagerato anche dalla parte viola, ho sentito un risentimento verso Cesare che non solo non condivido, ma che mi pare profondamente ingiusto ripensando ai cinque anni fiorentini del Commissario tecnico della Nazionale.
Per alcuni sembra che ci siano stati solo disastri in quelle stagioni e non quattro approdi consecutivi alla Champions, conditi da un gioco a volte davvero piacevole.
Detto senza mezzi termini: senza Prandelli, la rinascita della Fiorentina dopo la quasi retrocessione del 2005 non ci sarebbe mai stata.
Quando secondo me ha sbagliato, come nel caso Bonucci-Criscito, io l’ho detto senza problemi, così come è accaduto che avessimo divergenze di opinioni nei suoi anni fiorentini, ma l’uomo è di prima qualità e da lui comprerei certamente una macchina usata, da altri proprio no.
Ed è anche un ottimo allenatore, che ancora non ha vinto niente, ma che ha lasciato tracce importanti ovunque sia stato e forse, se guida la Nazionale, può anche essere che sia superiore a certe nostre piccole beghe da cortile, o no?

Eccolo qui l’esempio di violenza verbale, l’indirizzo mail è di una certa Elena che si permette di dire certe cose di me senza conoscermi assolutamente.
Di post così, di esaltazione del Movimento 5 Stelle, ne ricevo una ventina al giorno, ma questo mi ha colpito perché parla della mia vita senza sapere niente e mi fa venire in mente la logica brigatista, quando gli unti dal Signore degli anni settanta decidevano chi tra i loro nemici meritava di vivere e chi di morire ammazzato.
Sono chiaramente un nemico e un compagno con la pancia piena con il Mercedes sotto il culo…
Il fatto consolante è che forse non sono proprio nel loro mirino, perché sono tre anni e mezzo che ho la Mazda e comunque non sanno un tubo della mia vita, visto che non sono mai stato un compagno, ho sempre rifiutato la logica comunista e ho votato PCI-DS-PDS-DS “perché abbiamo avuto il peggior Partito Socialista d’Europa”.
Per inciso, ho la fortuna di avere la pancia piena, e con me mia moglie e i miei tre figli, perché lavoro con passione 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana, ma mi fermo qui perché altrimenti pare debba giustificarmi con gli gente che viaggia col paraocchi.
Questi sono esaltati e pericolosi e a me fanno un po’ paura, comunque per la loro felicità…ecco qui integrale il post della pasionaria grillina che viene ad occupare uno spazio per parlare pro domo sua di argomenti che non c’entrano un tubo con quanto da me proposto.
A voi le conclusioni.

PER IL COMPAGNO A PANCIA PIENA (e mercedes sooto il culo) GUETTA, capisco perchè continui a infagare chi lotta contro PD E PDL:

Al Senato si è consumata l’ennesima vergogna a favore delle lobby del gioco d’azzardo. pdmenoelle e pdl con il trucco democristiano dell’astensione hanno bocciato la mozione M5S sui danni economici e sociali da decine di miliardi di euro causati dal gioco d’azzardo patologico. La mozione che ha ricevuto solo 76 voti favorevoli (M5S, Lega, Sel, Scelta Civica, 6 dissidenti pdmenoelle e 2 dissidenti pdl) proponeva la cancellazione del condono per le società concessionarie di slot machines. Invece di pagare i 98 miliardi di multa, “scontati” dalla Corte dei Conti a 2,5 miliardi, i “signori dell’azzardo” grazie al governo Letta dovranno restituire allo Stato solo 611 milioni di euro. Il resto sarà a carico dei cittadini. Il voto contrario di pdmenoelle e pdl non ci stupisce: i conflitti d’interessi tra partiti e gioco d’azzardo sono stati denunciati in aula: nomi e cognomi!
Il M5S ha dato voto favorevole anche su tutte le altre mozioni in votazione, inclusa quella della Lega Nord che è passata a sorpresa e che prevede una moratoria di un anno sull’apertura di nuove sale slot. Il pdmenoelle ha prontamente fatto sapere di “essersi sbagliato”. Al ridicolo non c’è limite.

Eppure questa Fiorentina avrebbe un gran bisogno del Roncaglia prima maniera, quello che aveva fatto innamorare il popolo viola smarrito da due anni di niente e così voglioso di aggrapparsi a qualcosa.
Poi sono arrivati altri interpreti ed è stato meglio così, per tutti, ma uno come Facundo darebbe la scossa elettrica giusta ad un reparto a volte un po’ troppo sulle punte.
Tutto questo naturalmente se torna ad essere il difensore eclettico e feroce dei primi tre mesi dello scorso campionato e davvero non si capisce cosa sia successo e cosa glielo possa impedire.
Visto che è rimasto, un po’ tra l’indifferenza generale ad essere sinceri, cerchiamo e cerchi un rilancio che farebbe un gran comodo a Montella e alla Fiorentina.

Siamo rimasti gli stessi, dunque viva Neto.
Da adesso big-ben ha detto stop: lo sosteniamo a prescindere, anche nei momenti di difficoltà.
Ci siamo tenuti pure Vargas, che credo rimarrà a suo modo nella storia della Fiorentina perché uno così io non l’avevo mai visto a Firenze.
Da tre anni fuori forma, senza il minimo senso del pudore per quello che dovrebbe essere e per quello che guadagna, si è pure permesso di rifiutare il Livorno.
E’ nei suoi diritti, si dirà.
Bene, è nei miei diritti dire che è una vergogna dare centomila euro netti al mese di stipendio a chi non si comporta da professionista.

Stamani mi sono svegliato come al solito intontito dopo le partite in notturna, questione di metabolismo, e con la vaga sensazione di essere stato un po’ stretto nei voti sul Corriere Fiorentino.
Perché la Fiorentina di ieri è stata veramente scintillante come l’anno scorso, con l’aggiunta di Rossi e Gomez davanti, cioè quanto di meglio si possa chiedere in giro.
Potevo dare mezzo voto in più a Borja Valero e Aquilani, magnifici interpreti di un centrocampo che ha stritolato il Genoa sul piano tecnico e anche su quello dinamico.
Una serata fantastica, in cui tutto ha girato alla perfezione, a cominciare da Neto che ha fornito una prestazione rassicurante: confermo tutto, dalle 23.01 di stasera ci stringiamo intorno a lui e speriamo di parlarne il meno possibile.
Avete visto Ambrosini? A me dà l’impressione di divertirsi parecchio, nel secondo tempo è stato il migliore.
Rilassiamoci per qualche giorno e non arrabbiamoci troppo per la mancata di convocazione in Nazionale di Rossi e del solito Pasqual: la meritavano, ma Pepito sarà titolare in Brasile.

Ci vuole il turn-over, non ci sono discussioni.
Solo che non è facile scegliere chi far star fuori.
Vediamo un po’: in difesa Gonzalo è indispensabile e Tomovic sembra bello fresco, quindi dentro Compper e fuori il Savic irriconoscibile di questo inizio di stagione.
Più dura a centrocampo, dove a dirla tutta dovrebbe rimanere in panchina Borja, ma si può rinunciare a uno così?
E Pizarro regge le tre partite in sei giorni?
Dentro ad ogni modo Ambrosini e dentro pure Aquilani, poi come scegli scegli sempre bene e forse Alonso all’inizio al posto di Pasqual.
In attacco eviterei di partire con Cuadrado, se non è al meglio e mi piacerebbe rivedere Joaquin sulla destra.
Certamente Rossi in campo e ovviamente Gomez, perché è solo una questione di tempo…
Chi scrive che tanto ci deve pensare Montella verrà bannato all’istante!

Senza l’enorme sciocchezza di Neto non avremmo sofferto così tanto, questo è pacifico, anche se eravamo meno brillanti.
Poi, dopo il loro vantaggio, siamo diventati insicuri e tu puoi incoraggiare e abbracciare il tuo portiere quanto vuoi (ed è stato molto bello), ma al Franchi si respirava un’atmosfera di terrore ogni volta che il pallone si avvicinava alla nostra area.
Possiamo anche continuare tutta la stagione con Neto, però chi ama la Fiorentina non può non sperare che da qui a lunedì sera fino alle 23 si possa e debba fare qualcosa.
Dopo di che ribadisco il concetto già espresso: se rimane lui, lo aiutiamo in tutti i modi possibili.
Eravamo stanchissimi, con Borja ancora fuori giri, Ilicic deludente, Mati velleitario, mentre a me non è dispiaciuto Gomez (credo di essere stato l’unico ad avergli dato 6).
Comunque siamo dentro, anche se con molta fatica, e questa era alla fine l’unica cosa che contava davvero.

Ho qualcosa in comune con l’uomo più potente del mondo!
Il mio quasi coetaneo Barack Obama ha recentemente confessato di soffrire della sindrome del nido vuoto e lo dice ora che le sue figlie hanno 15 e 12 anni.
Poveraccio, non sa quello a cui andrà incontro…
Domani Valentina compie 18 anni e quel 30 agosto 1995 è stato uno dei giorni decisivi della mia vita perché da quando l’ho vista per la prima volta , alle 6 del mattino, nulla è stato più come prima, tanto da interrogarmi spesso di come fosse la mia vita senza figli.
Sicuramente devo averne avuta una, ma ho smarrito sensazioni e pensieri di quei quasi 35 anni vissuti con molta più leggerezza.
Certo, anche in quel giorno fondamentale è venuta fuori la mia passione/lavoro perché poi all’ora di pranzo chiesi a Letizia se le scocciasse una mia eventuale partenza quasi immediata per Ascoli dove la Fiorentina giocava la sera in Coppa Italia e lei fu grandiosa: andai, feci la radiocronaca in trance e vincemmo per due a uno.
L’ho presa larga per dire che vorrei parlare a quattr’occhi con Barack per confrontare le nostre angosce: per esempio mi piacerebbe, se potessi, comprare una piccola palazzina in cui mettere ad ogni piano un figlio…
Così, se tante volte avessero bisogno di me o della mamma…
Lui immagino che se lo possa permettere e credo che ci abbia già pensato.
Poi cerco di recuperare un po’ di quei pochi neuroni che mi girano in questa testona e capisco che è la loro vita e che la devono vivere intensamente, staccandosi da noi, facendo le loro scelte e i loro errori.
Tutto molto giusto, razionale ed educativo, ma quanto fa male…

Partiamo da un presupposto oggettivo: Corvino è stato bravissimo a comprare quei giocatori che hanno dato alla Fiorentina i soldi per cambiare la squadra: Nastasic, Jovetic, Behrami, Ljajic e aggiungerei pure in termini economici Cerci e Seferovic.
D’altra parte nessuno ha mai contestato a Corvino l’abilità nel mercato: è vero che ha sprecato e sbagliato tanto negli ultimi due anni, ma il saldo complessivo delle sue operazioni nei sette anni in viola è ampiamente positivo.
Il problema semmai è stato avergli dato in mano tutto quel potere in società e non costringerlo ad occuparasi solo di acquisti e cessioni, perchè quella è l’unica cosa che sa fare.
Lì ha debordato preso dalle sue guerre personali, dai deliri di onnipotenza, trascinando la Fiorentina in un abisso da cui ci siamo miracolosamente ripresi.
Ma se Corvino è stato molto abile ad acquistare, Pradé è stato fantastico nel vendere, perchè io sinceramente nella positiva soluzione dell’affare Ljajic ci speravo pochissimo.
Pur sapendo che dovevamo piazzare i due ingrati, con conseguente calo delle offerte, siamo riusciti a portare a casa 42 milioni di euro, una cifra che reputo fantastica per i momenti che stiamo vivendo.
Il ragazzino col cappello per traverso è uscito dalla sede e non ha salutato nessuno, niente di nuovo sotto il sole, è una questione di educazione e quella con si compra neanche con due milioni all’anno netti di ingaggio.

P.S. Avviso per i malati che continuano a mandare messaggi che non hanno nessuna possibilità di essere pubblicati: non vi converrebbe passare in modo più sereno il vostro tempo?
Grazie cari, magari fatevi vivi quando avete finito di curare i vostri scompensi mentali.

Seconda vittoria in quattro giorni, con meno gioco di Zurigo, ma anche con meno sofferenza rispetto a quanto temessi per gli ultimi venti minuti.
Gli incontentabili si possono accomodare fuori, era impossibile chiedere di più ad una squadra che cerca di migliorarsi cambiando tattica.
Gomez sbaglia ora, ma segnerà poi, intanto cominciamo a goderci Rossi, che in assoluto vale molto più di Jovetic, mentre dovremo prima o poi trovare delle alternative a Pizarro, decisivo nel bene e nel male.
Esemplare Montella con Ljajic: non l’ha visto tranquillo e l’ha rispedito a casa e nella sua decisione c’è molta meno dietrologia di quanto uno possa pensare.
Oggi siamo all’ultima curva e si scoprono le carte: se non vuole andare via siamo di fronte al Montolivo bis, ma almeno ci verrà risparmiata la sceneggiata contro la Fiorentina con il tentativo di destabilizzarla cercando di coinvolgere i tifosi più rappresentativi.

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