Tacere no?
Solo in Italia si possono riempire le pagine dei giornali per una disputa politica legata ad un fatto di cronaca di cui nessuno sa esattamente come siano andate le cose
E forse non si saprà mai, perché in quasi tutte le penose vicende di violenza sessuale la parola dell’una è contro la parola dell’altro, e poco altro è comprensibile per capire cosa sia accaduto veramente: lei ci stava? Fino a che punto? Era cosciente?
Quesiti che fanno venire l’orticaria, me ne rendo conto, ma così vanno i processi
Come nel caso del figlio di Grillo, anche con il giovane La Russa si andrà per deduzioni e controdeduzioni e ognuno si farà l’idea che crede più giusta, ma quanto sarebbe opportuno se i co-protagonisti, leggi i genitori, tacessero
E invece no, parlano, straparlano e addirittura, in un Paese strambo come l’Italia, innescano il dibattito politico, perché uno è certo della verità gli altri, in questo caso gli illuminati esponenti della sinistra, mica se ne stanno zitti
No, macché, anzi ci danno dentro con forza, cavalcando l’onda mediatica e occupandosi, leggi alla voce Schlein, di cose di cui non si dovrebbero occupare, tirando in ballo la dignità delle donne e il solito campionario di frasi fatte
Domanda: ma La Russa senior e Schlein sanno come sono andate le cose? Hanno certezza di cosa sia accaduto?
Se la risposta è no, perché parlano?