Ritorno alla Capannina del Forte, dopo una vita
Concerto di Ornella Vanoni, che ho sempre ammirato anche come donna
Si parte alle 21 con un po’ di piano bar, canzoni gradevoli e vai con la cena
Comincia il balletto e sono sessanta minuti di tortura, è da quando ero bambino e sgambettavano durante i varietà del sabato sera che non li sopporto
Poi, finalmente, alle 23.30 arriva lei e pare quasi far fatica ad entrare in scena, ma intanto noto che è scalza: a 82 anni si mette davanti al microfono scalza, comincia a cantare e ti dimentichi di tutto
Che abbia 82 anni, che ci siano volute due ore e mezzo per vederla, insomma di tutto
Una straordinaria signora, dotata di ironia e classe, con ancora la voglia di sedurre e non fatichi a capire come abbia fatto a far girar la testa a molti uomini, giovani e meno giovani
Chapeau

Va bene non farsi prendere dalla smania di comprare, d’accordo sul cercare le migliori occasioni possibili, giusto valutare i pro e i contro di ogni soluzione, ma…tra nove giorni io sarò in viaggio per Torino, dove mi pare sia in programma Juventus-Fiorentina
Non sarà il caso di provare a rinforzare la difesa?
Almeno quella…

Sarà contento Sacchi: stiamo velocemente facendo una full immersion nella cultura della sconfitta
Direi Che potremmo pure fermarci qui perché ne abbiamo abbastanza di perdere pur essendo il calcio di agosto
Passi avanti se ne vedono davvero pochi e non avendo nuovi titolari da inserire mi viene il sospetto che Sousa si stia incartando
A dodici giorni dall’inizio del campionato, e con una società che non vuole spendere, la situazione mi pare stia volgendo al grigio

Sei Borja Valero, nato in Spagna e non a San Frediano
Giochi in una squadra importante, ma che (purtroppo) mai sarà come quella dei tuoi sogni, il Real Madrid
Vivi benissimo a Firenze, a cui sei riconoscente perché ti ha adottato subito per la tua bravura e serietà
Sei un gran giocatore, ma non un campione, arriva chi gioca in Champions e ti offre il doppio dei soldi che guadagni e magari ti allunga pure il contratto, generosamente, per la Fiorentina, firmato fino al 2019
Siccome alla fine la società ti dirà che sei tu a scegliere cosa fare, ecco, se rimani da noi senza ricatti o mal di pancia entri diritto come un fuso nella mia personale Hall of Fame viola

Forse superiamo la barriera dei ventimila abbonati, una cifra che considererei un successo clamoroso alla luce degli umori nerissimi che si respirano sotto il cielo viola
Due considerazioni: non esiste nessun legame così forte tra una squadra di calcio e la propria gente, con la sola eccezione di Napoli
Ma questo amore che resiste a tutto e tutti, e qui viene la seconda considerazione, deve essere conservato come il bene più prezioso che una società possa avere
Ci pensino per favore sia nel viale Fanti che a Casette d’Ete

Non è la sconfitta, ma l’aria che si respira, quella percezione negativa che da ormai esperto frequentatore di vicende viola avverto nelle parole e nei fatti dei protagonisti
Qui manca la carica di Sousa, quel valore in più che un anno fa aveva ricompattato l’ambiente post Montelka e ci aveva fatto partire sparati
La campagna acquisti è migliore come potenzialità rispetto al 2015, forse abbiamo un Rossi in più, i migliori sono sempre qui, e allora?
Allora sembra che Sousa ci faccia un piacere ad allenare la Fiorentina, che sia rimasto qui solo per contratto e vorrei andare a fondo alla questione
Perché un tecnico si può anche cambiare a due settimane dall’inizio del campionato, piuttosto che tirarla per le lunghe tra facce tristi e mal di pancia

Non avere vincoli di tempo
Stare con le persone giuste, non troppe, perché bisogna selezionare
Non lasciarsi troppo andare a stravizi, perché poi (almeno a me) il conto arriva sempre
Portare con orgoglio in giro gli anni che si hanno senza cadere in idiozie adolescenziali
Divertirsi ed essere soddisfatti “dentro”
Buon relax a tutti

Dai, ci provo anch’io a costruire la squadra dei sogni, quella che vincerebbe il campionato a mani basse.
Certo, bisogna metterci un po’ di senso pratico e quindi non è che possa infilare tutti attaccanti, gente come Toni, Mutu, Chiarugi, Virgili purtroppo sta fuori, Hamrin, in una bestemmia calcistica, me lo porto in panchina, Toldo lo piazzo in porta ma faccio una grande fatica a preferirlo ad Albertosi, tra De Sisti e Pecci siamo lì e prevale, lo confesso, l’amicizia.
Eccolo quindi il dream team, con Bernardini ad allenare e con il modulo 3-4-3
Toldo;
Ujfalusi, Passarella, Vierchwood;
Oriali, Pecci, Antognoni (capitano), Montuori;
Julinho, Batistuta, Baggio.
Che spettacolo!!

Era una donna bellissima ed un’ottima giornalista.
Ascoltate l’addio di Letizia Leviti, inviata di Sky, alla sua redazione.
46 anni, tre figli, capace di lavorare fino a quando ha potuto e di essere anche una mamma: non riesce proprio a tutte (e a tutti).
Io non sarei stato capace di dire quelle parole, sapendo che la fine era vicino.
C’è solo da imparare, l’audio lo trovate senza nessun problema e vale la pena di impiegare cinque minuti del nostro tempo per entrare in quelle stanze e respirare l’emozione suscitata da Letizia.

Magari i milioni non sono trecento, ma qualche decina meno, però la sostanza non cambia: nessuno al mondo avrebbe speso per la Fiorentina quanto i Della Valle negli ultimi 14 anni.
Forse solo il grande Mario Ciuffi se solo avesse avuto le possibilità dei Della Valle…
Lo ha ribadito ieri Andrea e ha ragione, solo che converrebbe immediatamente dopo fare una considerazione e una domanda.
La considerazione (amara) è che con tutti quei soldi siamo diventati tra le prime cinque squadre in Italia, ma l’ultimo trofeo lo ha vinto Cecchi Gori.
La domanda che mi farei è invece sul perché questa società abbia con i suoi tifosi un’immagine così sbiadita, al limite dell’opaco.
Proverei a darmi una risposta esaustiva e come direbbe un fiorentino quarantenne di successo, cambierei verso.

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