Partiamo dalla storia: dagli anni 80 ai 90 la Fiorentina era di proprietà di una famiglia in cui il numero due era un signore, in tutti i sensi, di nome Claudio Pontello, esponente nazionale della DC e fortemente interessato alle vicende cittadine, che ovviamente seguiva sotto la propria bandiera politica
Poi abbiamo avuto come presidente un signore politicizzato, anche lui presente in Parlamento perché votato alle elezioni e non in quanto proprietario della società, sempre nell’area di centro , cioè nel Partito Popolare, che in teoria aveva preso il posto della defunta DC
Diego Della Valle ha più volte manifestato le proprie idee politichre pro o contro qualcuno (leggi alla voce Berlusconi) ipotizzando o minacciando, a seconda di come si vogliano vedere le cose, di “scendere in campo”
Ora abbiamo Commisso-Barone, che dopo essere sballottati dalla politica cittadina e soprattutto nazionale (perché è stato Franceschini a dire di no al rifacimento totale del Franchi) chiedono agli elettori fiorentini di ricordarsi delle disavventure viola prossime venture legate agli spostamenti da Firenze nel momento in cui andranno ad esprimersi sul nuovo sindaco
Lo possono fare? Certamente sì, è un loro diritto esprimere una propria opinione
E’ opportuno? Da loro punto di vista sì, anche perché non mi pare che Commisso abbia mai ostentato simpatie a sinistra
Il problema è un altro: possono gli elettori fiorentini condizionare la propria scelta su chi amministrerà la città nei prossimi cinque anni sulla base di dove giocherà la Fiorentina?
Tramvia, aeroporto, multiutility, sicurezza, traffico, caro affitti, sanità: tutto in secondo ordine rispetto a dove andremo, semmai andremo, a vedere Nico e compagni?
I miei concittadini sono a questo livello?
E chi lo sa, io mi auguro vivamente di no e comunque c’è anche il rovescio della medaglia: e quelli a cui stanno sulle scatole Commisso e Barone qualsiasi cosa facciano, nonostante gli ultimi risultati?
Se fossero di destra, che fanno? Votano a sinistra per non fare un dispetto?
E quelli a strisce che nel 2022 hanno dato la loro preferenza alla Meloni cambieranno casacca pur di non far contenti i proprietari la Fiorentina?
Forse sarò un illuso, ma spero che pur rispettando le idee e le esternazioni di tutti, la politica e l’impegno civico e civile siano qualcosa di più serio di una partita di calcio