Settembre 2024


Bisogna fare un bel salto in avanti nell’inventiva, nelle giocate spiazzanti, in qualcosa che non sia uno schema, per quanto efficace

E’ una delle tre cose difficili del calcio, insieme al dribbling, parente stretto della fantasia, e all’istinto del gol che ce l’hai o non ce l’hai, salvo casi rarissimi, vedi Massaro al Milan

Nella rosa precedente c’erano teoricamente tre giocatori in grado di dare il quid che cambia le partite: Nico, Bonaventura e Castrovilli, più Ikone, ma molto è sempre dipeso da come si svegliava la mattina e le giornate con la luna buona sono state davvero poche

Ora abbiamo, Colpani (forse) e Gudmudsson, più il solito Ikoné, che alla fine è rimasto, sperando in un’improbabile crescita di Sottil, che è rimasto al livello di tre anni fa: basteranno?

Chiariamo subito: non è Benalouane e quindi sarà a disposizione di Palladino, ma quando?

Poi c’è la possibile e programmata tegola di un processo dagli esiti imprevedibili, insomma un po’ di preoccupazione esiste, perché è l’acquisto più importante dell’estate

Aspettiamo fiduciosi, ma intanto pare che a Bergamo non sarà disponibile

Non la penso come Bucchioni, questa non è una rosa da Champions, ma che valga più di quella dell’anno scorso, sì

Ora tocca quindi a Palladino far giocare la Fiorentina in modo degno e non il niente, o quasi, visto nelle prime cinque partite, dove in quanto a fortuna c’è andata benissimo in Conference e benino in campionato

Si gioca talmente male che c’è molta confusione sotto il cielo viola per capire chi va bene e chi no, certo Colpani non è mai arrivato a Firenze e Kean mi sta smentendo, ma fino a quando la squadra non avrà un’identità definita si naviga a vista e perfino Ikone ogni tanto dà segnali di vita

Se a Bergamo tra due settimane continueremo a non vedere niente, allora ci sarà veramente da preoccuparsi

« Pagina precedente