Giugno 2021


Grandissimo lavoro della coppia Bardazzi e Falciai in Calabria, l’idea è stata di Leonardo, io ho fatto solo l’editore.

Ora che abbiamo azzerato lo scorso campionato e (spero) bonificato gran parte delle polemiche dell’ultimo mese, direi che abbiamo posto le basi per costruire qualcosa di diverso rispetto al nostro recente passato.

Gattuso va benissimo, ma (purtroppo) non gioca, altrimenti saremmo quasi a posto per il centrocampo.

Resto dell’idea che si deve operare in profondità, rischiando magari di far partire qualcosa di buono, ma esiste un bisogno direi fisiologico di cambiare pagina, di ripartire da poco più da zero.

Attendiamo fiduciosi i prossimi annunci.

Tra Sarri, Pirlo e Allegri, la Juventus, che ha un  debito pari al PIL di un piccolo Stato africano, pagherà complessivamente 27 milioni di euro lordi per la propria guida tecnica. Oltre a darne 31 netti a Cristiano Ronaldo, che ha pure il broncino per come è andata la stagione.

Esattamente 19 anni fa la Fiorentina fallì per 22 milioni, visto che nessuno si presentò a rilevarla e le autorità federali, severissime, applicarono alla lettera tutte le leggi vigenti.

Tanto…chi se ne frega se fallisce la Fiorentina, guidata all’epoca da dottori commercialisti assolutamente estranei ad ogni fantasioso salvataggio costruito su plusvalenze vere e soprattutto false.

La Roma, con il deficit accumulato nell’ultima gestione, ha un patrimonio negativo di 40 milioni e la tanto decantata nuova proprietà americana ha per ora versato solo una ventina di milioni su quanto dovrebbe pagare. Però darà 14 milioni lordi a stagione a Mourinho e sta pensando, pare a Donnarumma.

L’Inter ha chiesto a tutti i suoi giocatori di rinunciare a due mesi di stipendio ricevendo risate e alzate di spalle, ma per pagare gli emolumenti ha dovuto contrarre un debito di 250 milioni di euro che dovrà essere restituito in tempi abbastanza stretti. Se qualcuno glieli compra a peso d’ora dovrà venderne almeno due di titolari inamovibili, ma intanto ha dato 15 milioni lordi a Conte non si sa a quale titolo, visto che aveva un regolare contratto ed è stato lui a volersene andare.

Il Milan…beh il Milan è il sogno realizzato dell’ex ministro Tremonti quando parlava di finanza creativa. 

In tutto questo gioco al massacro, che pare però l’orchestrina che suona sul Titanic, a Firenze, dove non si sgarra di un giorno sugli stipendi e dove si assolve sempre agli impegni presi, siamo ad aspettare il 9 giugno per sapere cosa succede con Italia Nostra e l’eventuale sospensione dei lavori al Viola Park.

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