Ma sì, prendiamocela pure col tecnico: da cambiare subito, meglio se anche prima.
Colpa sua se Pezzella è out da venti giorni e non abbiamo un cambio all’altezza in difesa, se Chiesa e Castrovilli si prendono lunghe pause di riflessione tra una giocata e l’altra neanche fossero due fidanzati in crisi.
Colpa sua (come lo era di Montella) se i nostri giovani attaccanti fanno un gol ogni quattro clamorose occasioni davanti alla porta, se Caceres quest’anno dimostra davvero i suoi 33 anni suonati e se per settimane siamo stato tutti storditi da stadio, scavi e mercato.
Sì, lui è davvero scarso e noi invece siamo una società e una squadra fortissima, che solo le congiunzioni astrali e il PD al governo hanno bloccato nell’ascesa alla Champions o, se proprio va male, all’Europa Leagues.
Qui di europeo c’è solo la passione del popolo viola, come dimostrato dall’accompagnamento dei tifosi dall’albergo alla stadio.
E se lo dice uno che proprio niente ha a che vedere col facile populismo di chi vuol piacere a tutti…