Si dice spesso che il calcio sia spesso lo specchio del Paese e certamente non esiste argomento che coinvolga di più, se parametrato sul lungo periodo.
Speriamo che stavolta non sia così perché la pochezza in tutti i sensi mostrata da chi governa il pallone rasenta la follia.
Intanto non si è capito chi deve decidere, tutti alzano la voce, ognuno ha le sue ragioni, peraltro risibili se paragonate all’importanza del contesto generale.
In questi giorni Commisso sta capendo veramente e profondamente il calcio italiano, subito dopo aver conosciuto conosca significhi provare a smuovere e costruire qualcosa: mi piacerebbe molto sapere cosa gli passa davvero per la testa.