Luglio 2019


In confronto a loro, e soprattutto a uno di loro, Matteo Renzi, che pure esagerava nelle esternazioni e nell’egocentrismo, era un introverso.

Ma ce lo volete dare almeno un giorno di silenzio assoluto, ventiquattro ore in cui non si leggano o ascoltino esternazioni di Salvini e/o Di Maio?

Certo, essere logorroici, esternare ogni giorno su tutto e su tutti paga elettoralmente, essendo la Lega in crescita continua, ma sono convinto che il vecchio adagio per cui il troppo stroppia abbia un suo fondamento e alla fine ci sarà un effetto booemerang

Salvini è ovunque, uno e molto più che trino: è ecumenicamente predisposto verso i media a cui non nega mai un pensiero, a volte neanche troppo articolato, eppure capace di strappare un titolo oppure avanzare spedito nella scaletta dei notiziari.  

L’altro prova ad inseguirlo, ma sembra quello che accompagna il più ganzo alle feste di classe e cerca di fare a fatica un po’ di figura, insomma non c’è confronto.

Qui non si discute l’efficacia del Governo, ma si chiede una tregua negoziata di almeno un giorno per rifiatare.

E se poi diventasse un giorno al mese non credo che qualcuno si metterebbe a piangere.

… fai pipì a letto e diranno che hai sudato.

Non so se si usa dire lo stesso nel resto d’Italia, ma in Toscana certamente sì, ed è una frase che va benissimo per quello che sta succedendo a Veretout.

Questo signore francese, che quasi non ha imparato una parola di italiano in quasi venti mesi nel nostro Paese, gioca una prima stagione di ottimo livello, sciupata dalla follia contro il Cagliari che gli fa prendere tre giornate di squalifica e nessuno gli dice niente.

Poi si ripresenta nello scorso campionato e tra uno spostamento di ruolo e l’altro raggiunge a stento la sufficienza, non segnando mai su azione (però è molto bravo sui rigori) e facendosi cacciare ancora una volta per una follia nel finale di partita ad Empoli, con la Fiorentina ormai quasi spiaggiata in fondo alla classifica.

Ora: noi abbiamo cacciato a pedate ed insultato per anni Montolivo (e lo facciamo ancora adesso) per la pantomima del rinnovo del suo contratto tragicamente orchestrata dal procuratore-giornalista-tifoso, dimenticandoci però che ci aveva salvato col Novara e che aveva  rischiato di compromettere il suo ottimo Europeo del 2012 per aver giocato quasi zoppo a Lecce.

Poi abbiamo ingaggiato una battaglia senza quartiere contro Ilicic, perché buttò per terra la fascia nera del lutto al braccio per la morte di Pirovano e per aver mimato ai tifosi di chiudere la bocca dopo un gol al Milan, e infatti se ne è andato svenduto a poco più di 5  milioni.

Per Veretout invece niente, accettiamo tutto, compreso il quasi certo certificato medico per la bua al pancino o similare.

Il perché se ne voglia andare a tutti i costi e da mesi è abbastanza misterioso, a meno che non si tratti sempre esolo di soldi, quello che è chiaro è che uno così io alla Fiorentina non ce lo vorrei più nemmeno dipinto.

Conclusa la suggestione De Rossi credo convenga aspettarsi un mercato “funzionale”, pensato per il gioco di Montella e non per le nostre suggestioni,

È certo che Pavoletti simili non accendano la nostra fantasia, ma lo facevano Borja Valero e Gonzalo sette anni fa?

Di buono, di molto buono, c’è che ora esiste un fondo a cui attingere di cui non si conosce l’entità, ma che si andrà ad aggiungere a quanto incassato dalle cessioni più Rebic e forse Hagi.

Insomma, bisognerà spendere bene, che detto così sembra facile ed invece non lo è affatto, come dimostrato dagli ultimi anni viola.

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