Gennaio 2015


Che facciamo con Mario Gomez?
Lo mandiamo via ora, certificando così il più grande flop della storia oppure proviamo un nuovo recupero?
Dipende dall’offerta che viene fatta alla Fiorentina, cioè da quanto ci perde la società.
E dipende anche da chi prendiamo al suo posto, perché a gennaio si compra sempre molto male e quest’anno mi pare ancora peggio.
Nel frattempo non sarebbe male se l’ormai ex SuperMario ci desse una mano giocando a Verona, perché contro il Chievo sarà certamente lui l’attaccante, una partita finalmente decente.
Anche perché la pazienza di tutti è finita.

Ad un certo punto ho avuto paura per via di quella vecchia regola per cui nel calcio vieni punito quando non concretizzi.
E invece è andata bene, al termine di una partita divertente, dove abbiamo vinto soprattutto per merito di un centrocampo spettacolare, dove tutti hanno giocato benissimo.
Resta sullo sfondo il problema di Gomez, che pare imballato atleticamente e qui è lui che deve darsi una mossa, anche se alla fine va vicini alla sufficienza, pur non centrandola, per essere entrato in almeno due azioni importanti.
Impressiona la trasformazione di Joaquin da talentuoso puro ad esterno a tutto campo, un cambio che gli fa onore.
Spettacolare il primo tempo di Borja Valero e da applausi la prova di Pasqual, un capitano vero.
Non siamo poi messi troppo male in classifica, basta crederci davvero, remare tutti insieme e magari cautelarci con un portiere che conosca bene la serie A perché per ora Tatarusanu fa rimpiangere l’ultimo Neto.

Credo che per una volta Andrea Della Valle debba abbandonare la sua naturale propensione alla comprensione dei problemi altrui.
E’ arrivato il momento della decisione, non si possono fare sconti e tutti devono essere richiamati alle proprie responsabilità, a cominciare da chi ne ha più degli altri.
Per esempio Montella, che non può esternare come se fosse un corpo estraneo alla società: vediamo cosa succederà oggi in sala stampa, ma sinceramente sempre più spesso sembra che nella Fiorentina ci siano due modi di sentire molto diversi da loro.
Due tronconi che non si parlano, oppure che se si parlano non si capiscono e quindi non trovano quindi mai un minimo comune denominatore.
Ovviamente Pradé e Macia sono coinvolti nella confusione molto preoccupante che regna sotto il cielo viola, ma a ma pare che al di là degli evidenti errori commessi durante il mercato (ma i giocatori sono stati concordati con l’allenatore?), almeno loro stiano cercando di cucire strappi e strappetti vari.
Ma deve essere ADV ad alzare la voce, per difendere i propri interessi e soprattutto per evitare spettacoli avvilenti come quello di Parma.

Si potrebbe liquidare quello che penso con una battuta ormai fin troppo nota: ho delle idee che non condivido, ma purtroppo la realtà è molto più seria e ci coinvolge tutti.
Non possiamo più permetterci l’ottimismo della ragione, pensare cioè che gli altri capiscano, che possano affrontare un dialogo tra pensieri diversi, fedi diverse, che porti veramente a qualcosa di costruttivo.
Perché gli altri non capiscono, non hanno mai capito e non capiranno.
Ci hanno dichiarato guerra, stanno entrando, anzi sono già entrati, nelle nostre case, nella nostra vita di uomini e donne mediamente perbene, persone che vorrebbero vivere pacificamente i propri affanni più o meno reali.
Bisogna prenderne consapevolezza nel più breve tempo possibile, ancora un po’ e sarà davvero troppo tardi perché loro hanno un vantaggio fortissimo: attaccano per primi, sono motivatissimi, sanno dove colpire e sanno pure che le nostre reazioni saranno sempre le solite: condannare, protestare, la presa di posizione indignata, aspettare il prossimo massacro.
Da un po’ di tempo quando vado allo stadio ci penso con un brivido: ma qui se arrivano un paio di pazzi invasati e cominciano a sparare a raffica o si fanno esplodere inneggiando ad Allah, come facciamo a neutralizzarli?
E’ successo a Parigi, ma poteva accadere in Piazza della Signoria o sotto i portici a Torino, nella sede di un giornale o di un’organizzazione cattolica (maledetti infedeli!) che aiuta i clochard.
Proviamo a pensarci seriamente e da domani, quando sarà passato lo sdegno, smettiamo di far finta che non sia successo niente.

Vorrei sapere chi ha deciso di far battere il rigore al tremolante Gomez: non è più tempo da gesti nobili, ma da azioni per fare punti.
Un secondo tempo indegno e non so che partita abbia visto Montella, che a fine gara pareva soddisfatto per la prestazione dei suoi giocatori.
Avremmo potuto pareggiare, ma sarebbe cambiato poco, questo inizio 2015 è stato terrificante ed il caso Gomez è ormai tracimante per tutti.
Lui va a scusarsi con i tifosi a fine gara, ma quanti punti abbiamo buttato via fino ad oggi a causa sua?
Non solo lui,ovviamente, anche Gonzalo e soprattutto Savic (completamente fuori di testa) sono sul banco degli imputati.
Stiamo scivolando nell’anonimato e alla vigilia della partita l’argomento principale è stata la polemica tra Montella e la società, certo non montata dai giornalisti, ma provocata dalle dichiarazioni puntute del tecnico: complimenti.

Che bello quando Beppe Grillo faceva ridere.
Ho in minima parte contribuito alla sua enorme ricchezza andando a vedere diversi suoi spettacoli e ogni volta quello che l’artista offriva valeva ampiamente il prezzo in verità piuttosto salato del biglietto.
Ora invece ci offre gratis questa discesa verso i livelli più bassi del circo: la donna barbuta, il nano più alto del mondo, il mostro a due teste.
L’ultima sua uscita mediatica in difesa dei vigili assenteisti di Roma si può catalogare tout court nella sezione “penosa” e non aggiungo altro per rispetto nei confronti di chi lo ha votato, chi ci credeva e magari ancora ci crede.
Molto deludente anche Matteo Renzi con la norma del 3% salva-Berlusconi.
Uno scivolone pesante, di cui si è assunto tutte le responsabilità (e questo gli fa onore), ma che mi aspettavo portasse a delle conseguenze pratiche, cioè almeno ad una poltrona saltata: quella del genio che aveva l’aveva introdotta e magari (capisco di chiedere troppo per il sistema italiano) anche quella di chi non aveva fatto i giusti controlli su ciò che sarebbe avvenuto un minuto dopo la sua introduzione.
E invece niente, rimangono tutti lì, avvinti come l’edera ad incarichi e stipendi.

P.S. Di Parma-Fiorentina parliamo a cose fatte, comunque per me gioca Neto.

Strano che ci siano dei problemi con Mutu, strano davvero.
Adrian è una delle persone più intelligenti che abbia conosciuto in decenni di militanza da cronista sulla Fiorentina, è simpatico, accattivante, con lui l’ottima serata è assicurata e non parlo di annessi e connessi come qualcuno/a più malizioso/a di voi potrebbe pensare.
Ci puoi parlare di diversi argomenti, ha una preparazione culturale eccellente, è gentile e ti mette sempre a tuo agio.
Solo che la sua affidabilità è diventata nel corso degli anni inversamente proporzionale alla sua abilità calcistica e quindi mi sembrava molto strano che improvvisamente, a quasi 36 anni, entrasse nella parte del figliol prodigo che francamente poco gli si addice.
Meglio pensare a Parma e a rinforzi più seri.

Lo teniamo in panchina?
Mah, ho molte perplessità, perché non possiamo permetterci alcun rischio nella rincorsa all’Europa e rinunciare a Neto è, almeno sulla carta, penalizzante, altrimenti Tatarusanu sarebbe già da tempo titolare.
Una vicenda che si sapeva da tempo come sarebbe andata a finire, si capiva nell’aria che il brasiliano aveva offerte a cui non poteva dire di no.
Ingrato?
No, semplicemente professionista all’eccesso in questo calcio che concede sempre meno al cuore.
Mi pare difficile ipotizzare una cessione da qui a fine gennaio perché nessuno regala soldi, neanche la Roma, che pare essere la probabilissima destinazione futura di questo ragazzo, tanto bravo quanto attento ai propri interessi.

Ma dobbiamo per forza andare a pescare tra gli ultra trentenni, magari cavalli di ritorno?
Scusate, ma non capisco il senso dell’eventuale operazione Diamanti, o anche Gilardino,figuriamoci Mutu, che però è un’altra cosa, almeno dal punto di vista romantico: lui ci prova, costa poco ese Montella dice sì, magari avvieneilmiracolo.
Ma i due “cinesi” si presume siano come minimo arrugginiti, oltre a costare come un ingaggio un sacco di soldi.
E di Babacar che ce ne facciamo?
E quando torna Bernardeschi e,speriamo davvero, Rossi?
Va bene che ci manca tanto il campionato, però andrei su cose più concrete.

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