Intanto siamo tornati a vincere da garnde squadra, dominando in trasferta contro una più debole, come ci ha abituato da tre anni benissimo Prandelli.
Il giochino è sempre quello: dove cominciano i meriti viola e dove finiscino i demeriti del Chievo?
Non lo sapremo mai, intanto accontentiamoci di sapere che la difesa da tre gare non prende gol e che stavolta Frey non ha dovuto fare miracoli.
Poi siamo saliti a centrocampo, dove la qualità l’hanno data Kuz ed un Montolivo di ottimo livello.
Se poi non è troppo simpatico nelle dichiarazioni fuori dal campo, questo è un altro discorso, che non deve toccare le sue prestazioni.
A me è piaciuto molto Dainelli e per la continuità pure Felipe Melo, mi spiace un po’ per Pazzini che cerca di rubare dei minuti da giocare, ma come si fa a tenere fuori anche solo per una partita un Gilardino così?
Ottobre 2008
L’abbiamo ritrovata?
Due grandi signori e…i deliri da onnipotenza
Cominciamo dai deliri da onnipotenza.
Meno male che avevo dei testimoni ieri a Radio Blu, quando ho ricevuto un’allucinante telefonata da chi crede che il mondo giri intorno alla sua illustrissima persona, altrimenti, se lo racconto agli amici con tanto di nome e cognome, mi prendono per matto.
Roba da non credere, davvero.
E tutto perché l’illustrissima persona pensava (e non c’entrava niente…) di essere al centro dell’accenno fatto nel mio post precedente e addirittura, oltre a offese varie, c’è stata la minaccia di venire sotto casa mia con i carabinieri.
E lì, lo confesso, mi sono trattenuto a stento perché mi veniva da ridere.
Mi era infatti venuto in mente Pinocchio, quando lo vanno a prendere e già vedevo la faccia di Valentina e Camilla mentre mi portano in prigione… ho quindi pensato a chi potesse essere la fatina, ma proprio sul più bello l’immagine è svanita.
E veniamo ai signori: Bergomi e Zenga.
Il loro intervento per promuovere la partita di Stefano è stato qualcosa di unico e se di Bergomi è ormai riconosciuta la serietà ed il suo impegno (con Maldini) in un’associazione milanese a favore dei bambini, beh…Zenga si porta dietro quell’immagine del campione che è stato, un po’ guascone e un po’ sopra le righe.
Ed invece quello che ha detto, e come l’ha detto, su Borgonovo è stato bellissimo.
A trasmissione conclusa, ho poi ricevuto la telefonata di Riccardo Bianchi da Como, un vecchio amico che non sentivo da almeno quindici anni e con cui ho diviso diverse trasferte sul lago.
Ora scrive sulla Provincia e conosce Stefano da una vita, mi ha raccontato delle ore passate insieme a lui e di come mi abbiano preso in giro per la mia erre moscia e per l’urlo del gol.
E’ stato emozionante, e sarà bellissimo rivedere Stefano dopo tanti anni mercoledì e, davvero, non si può mancare ad un appuntamento così con lui e tutti i suoi amici.
Pettegoli
In questo periodo non riesco a rispondere, come già altre volte mi è successo, anche a causa del gran numero di post e questo mi fa molto piacere.
Quello che mi fa meno piacere è rincorrere i messaggi che avevo approvato per andare a cancellare questo o quel gossip sulla vita privata delle persone.
Faccio riferimento a quanto mi accadde nel 2001, quando su un sito, per settimane, comparvero frasi ingiuriose e offensive sul sottoscritto.
Riassumo: non mi ero mai laureato, non ero neanche diplomato, ero stato il ruffiano del tale giornalista e solo per questo mi ero affermato, non pagavo i conti dal pizzicagnolo, ero il servo di Cecchi Gori, avevo leccato il fondo schiena di qualche potente.
Oggi leggo che il sindaco Domenici ha querelato per molto meno (e un paio di anni fa un/a simpatico/a collega che senza di me oggi farebbe un altro lavoro voleva denunciarmi all’ordine dei giornalisti solo perché su questo blog c’erano un paio di commenti negativi sulla sue capacità professionali che non gli/le piacevano…) e sinceramente, poiché non esiste scadenza al reato di diffamazione, quando in casa inciampo su quei fogli che ho conservato cado anch’io in tentazione, ma non è questo il punto.
Il punto è che non capisco questa voglia quasi sanguinaria di sapere i fatti degli altri e poi far circolare le voci.
Tutte cose che danneggiano la Fiorentina, ma a al tifoso pettegolo questo non importa.
Il tizio sa benissimo che il giocatore X si è accoppiato con al fidanzata del giocatore Y, che la moglie del centrocampista Z lo ha buttato fuori di casa e che i buttafuori delle discoteche fiorentine fanno gli straordinari per cacciare mezza rosa della Fiorentina dai loro locali alle tre del mattino.
Non saprei come definire queste persone, ma so come invece ci si sente quando soffia il venticello della calunnia: ci si sente malissimo e si ha voglia di spaccare il mondo.
Reazione d’orgoglio
Metabolizzata la sconfitta di Roma e facendo finta di aver perso anche con Genoa e Steaua (perché così sembra a fiutare l’ambiente), adesso mi aspetto una prova rabbiosa, di carattere.
Sarebbe inaccettabile a Verona una partita senza grinta, senza aiutare il compagno in difficoltà.
Insomma, vorrei che la Fiorentina mi desse ragione quando l’ho difesa martedì sera, cosa di cui non sono assolutamente pentito.
Alcuni hanno scritto cose veramente pesanti, che non condivido assolutamente, ma che ho ovviamente pubblicato.
Il simbolo di questa reazione, se giocherà, dovrebbe essere Montolivo, troppo “esangue” per essere vero.
Animo ragazzo: alla tua età Baggio e Antognoni erano titolari in Nazionale, tu, se continua così, perdi il posto anche nella Fiorentina.
Fischi ingiusti
Non è stato giusto fischiare la Fiorentina di ieri.
Stavo per scrivere che non si poteva, ma poi deve prevalere la massima libertà di ognuno e quindi , se uno vuole fischiare, lo faccia pure.
Però sono fischi ingenerosi, perché si vede che la squadra più di questo adesso non può dare, compresi Mutu e Montolivo, che continuano ad essere quelli che più ci mancano.
E poi alla prima di Champions a Firenze ci voleva un altro atteggiamento, molto più benevolente nei confronti di chi ci ha portato fino a qui.
Ero in netta minoranza in sala stampa a dire che il primo tempo non era stato male, si vede che mi ero fatto prendere dalla voglia di Champions.
Il secondo invece è andato veramente male e qualcuno dovrà spiegara ad Almiron che non può partire sempre sparato per poi calare in quel modo e un po’ vale pure per Santana, che però alla fine è stato fra i migliori.
Una domandina semplice, semplice: ma se fosse venuto Amelia al posto di Frey che diremmo adesso?