Piccoli appunti da questa terra fantastica.
Possibile che il casco lo mettano uno su due?
Passano davanti ai vigili, magari li salutano pure e se ne vanno tranquillamente.
Roba da non crederci: sto parlando di Catania, ma non penso che domani a Messina sia molto diverso.
Proprio adesso sono passati in tre, babbo mamma e pargoletto, tutti ovviamente senza nulla.
Ci sarà un motivo, ma mi sfugge.
Tornando al calcio, da queste parti la Fiorentina piace, ma lo sapevo già.
Niente a che vedere con le tre grandi, ma insomma ci possiamo accontentare.
Appuntamento a lunedì, dopo l’Uefa.
Maggio 2007
Il casco, questo sconosciuto
E se ci ripensano?
Sicilia splendida, vacanza lavoro da privilegiato, come in effetti siamo noi giornalisti, pagati per raccontare agli altri cose che gli altri pagano per vedere.
Detto questo, breve riflessione da una postazione internet sulla via Etnea: ma il contratto di Toni e’ gia’ stato firmato?
No, perche’ io auguro al bomber le migliori fortune, specialmente in un momento come questo in cui deve entrare in una sala operatora, ma non vorrei che qualcuno dalle parti di Monaco si stesse ponendo delle domande strane.
Tipo: ma e’ il caso di spendere in tutto una cinquantina di milioni di euro per un grandissimo giocatore di trent’anni che nell’ultima stagione ha giocvato ancora bene, ma a singhiozzo?
Ecco, se ci dovessero ripensare ci ripensiamo anche noi e ci teniamo Toni con immenso piacere fino alla fine dei suoi giorni calcistici.
P.S.
Ancora grazie per gli oltre 800 voti sul sito di Biscardi, siete incredibili e scusate per le mancate risposte, ma da qui e’ un po’ difficile dialogare.
Troppa grazia…grazie!
Se non me lo avesse scritto un frequentatore del blog non avrei mai saputo che esiste un sito in cui è possibile votare per l’ospite preferito del Processo di Biscardi.
Poi Violanews.com ha fatto il resto, scrivendolo e siccome è una tribuna mediatica visitata da un nemero impressionante di tifosi della Fiorentina eccomi lanciato in orbita.
Sono clamorosamente primo tra tutti coloro che hanno partecipato alla puntata di lunedì scorso.
Due sottolineature: sono contentissimo (perché fare il finto modesto?) e, particolare non di poco conto, si può votare una sola volta al giorno e quindi il sondaggio mi pare veritiero.
Il margine di vantaggio è perfino imbarazzante e mi domando divertito cosa stiano mai pensando della vicenda nella redazione di Roma del Processo, ma vorrei chiarire a tutti che io c’entro fino ad un certo punto.
Voglio dire che se al posto mio ci fossero stati Ferrara o Rialti (due nomi scelti non proprio a caso) il risultato sarebbe stato identico o perfino migliore.
Perché c’è la grande voglia del popolo viola di essere rappresentato sull’etere nazionale e molti passano sopra al fatto che il Processo non sia proprio il loro programma preferito.
Comunque sia, grazie a tutti coloro che hanno votato e anche a chi ha solo pensato di farlo.
Prandelli e i fiorentini
La cosa più simpatica dell’incontro avuto ieri con Prandelli nella sede del Caricentro per aiutare Matrix non la posso raccontare perché esiste un patto d’onore tra i partecipanti alla serata, ma vi posso assicurare che Cesare ha capito perfettamente come funzionano le cose qui a Firenze.
Lo ha capito talmente bene che non mi stupirei se alla fine diventasse pure lui fiorentino, come hanno fatto in passato tanti uomini di calcio.
E siccome è veramente un uomo di spessore ha compreso perfettamente che qui lui non si può limitare ad allenare (bene) la squadra, ma deve invece interpretare a tutto tondo il proprio ruolo di uomo immagine della Fiorentina, quindi un uomo con uno straordinario potere mediatico.
Eccolo quindi fare pressing, insieme a chi scrive, sul povero Giani, che pensava di intervenire ad un normale incontro tra i tifosi ed invece si è trovato stretto alle corde a rispondere su problemi in cui la sua responsabilità è perlomeno parziale.
Chi non conosceva Prandelli è rimasto sorpreso, qualcuno ha tentato un paragone (umano) con Trapattoni, ma Prandelli è meno furbo del Trap e si spende di più.
E queste sono cose che si sentono e basta, in questi casi non occorrono troppe spiegazioni.
Le legge dell’auditel
In campo mediatico noi dobbiamo essere come degli “incursionisti”, l’ho capito una volta di più da Biscardi.
Dobbiamo cioè provare a farci sentire nei ritagli di spazio che riusciamo a conquistare.
Si parlava di Lazio con Lotito in diretta e Pruzzo accanto a me mi diceva: “adesso vedrai quanti spettatori perdiamo”.
Sono andato a controllare le email che arrivavano ed era effettivamente un crollo tipo Wall Street nel 1929.
Idem con patatine, purtroppo, con la Fiorentina, nonostante il caso Toni.
Il fatto triste, e di cui non possono non tenere conto gli autori di un programma sportivo nazionale, è che “tira” di più parlare per la dodicesima volta del confronto tra la finale del Milan e lo scudetto dell’Inter piuttosto che affrontare le tematiche del rinnovo a Prandelli.
Poi, certo, c’è chi esagera, come Italia 1 e la Domenica Sportiva, che mandano i gol delle altre 17 a mezzanotte.
Ma sul resto dobbiamo capire che è inutile stare tanto a protestare, anche se abbiamo ragione: qui comandano gli ascolti e non siamo tutti uguali.
Come è andata?
La sensazione, quando esci e saluti Biscardi, è la stessa del post esame scritto all’università: pensi di essere andato bene, però lo pensi te e non è detto che sia vero.
C’è una sorta di autoreferenzialità, probabilmente fuorviante.
Vi dico come l’ho vissuta: nella più assoluta tranquillità, e devo dire che sono stati tutti molto gentili.
Emozione zero e concentrazione assoluta un quarto d’ora prima che iniziasse la trasmissione.
Mi ero appuntato mentalmente alcuni argomenti che dovevano servire da cavalli di battaglia e sono riusciti ad infilarli tutti, anche se con alterna fortuna.
Volevo parlare dei punti in più che la Fiorentina aveva ottenuto sulla Roma negli ultimi due campionati, dei 10 milioni in meno che i viola prendono sui diritti televisivi rispetto alla Lazio, della mostruosità dei 45 punti di penalizzazione.
Solo su questo punto la discussione è un po’ naufragata, perché Taormina (assolutamente più simpatico rispetto a quanto appaia sui media) non mi ha risposto e Biscardi ha subito sterzato su altri argomenti.
In compenso (fuori programma) sono riuscito a rinvangare polemicamente Carnevale e la Roma nel 1993, la spalmatura dei debiti con Lotito, oltre a lanciarmi in una crociata anti Juve molto populista e con l’appoggio dello stesso romanista Taormina.
Da dentro l’atmosfera è molto meno rovente che da fuori e lo staff biscardiano funziona che è una meraviglia.
Insomma, secondo voi, come è andata?
Bravi
Pazzini in gol, contratto a Prandelli, difesa super: ce li vogliamo godere o no questi momenti?
E’ vero che abbiamo faticato più del penasabile, ma siamo a tirar su la benzina dalla riserva, un po’ come facevo io a quindici anni col betino a tre marce, quando non ne avevo uno per far due.
Continua il momento no di Mutu e bisognerà ripensare alle 13 ammonizioni prese quest’anno, che sono sinceramente un po’ troppe.
Continua invece il momento sì di Montolivo, ormai mi ha definitivamente conquistato e se poi segna almeno 4 reti a stagione è quasi perfetto nel ruolo.
E adesso trasferta a Messina, per me particolare: vado via infatti tre giorni con Valentina, per godermi la Sicilia e per vedere anche se stando a contatto con la squadra le si attacca un po’ di viola addosso; tifa Fiorentina, ma continua a dirmi che il più bello di tutti è Kaka, si può?
Ci avvantaggiamo?
Spiego meglio il titolo: voglio dire che potremmo sfruttare la gara di domani, e anche le prossime due, per capire bene come si deve giocare con l’accoppiata Pazzini-Mutu là davanti.
Guardiamo di fare dei passi in avanti e certo sarebbe meglio se Giampaolo segnasse, ma continuo a pensare che non è questa al momento la cosa più importante.
Se alla fine fosse Uefa matematica, mi piacerebbe che ci fosse un giro di campo con Prandelli alla guida del gruppo e standing ovation di tutto lo stadio.
Un mezza notizia di mercato: non è così certo che Dainelli se ne vada.
Magari la Roma e la Juve non sono così pronte ad offrire un triennale da un milione di Euro netti a stagione, oppure lui ci sta un po’ ripensando.
Comunque sia, a me non dispiacerebbe affatto che rimanesse qui.
Vado da Biscardi
Ecco una notizia in esclusiva per gli affezionati frequentatori di questo blog: lunedì andrò da Biscardi, nella telearena più famosa d’Italia.
Poiché un po’ mi avete trascinato voi, ecco che vi considero parte integrante della “missione” e allora vi chiedo, con chiaro accento populistico (meglio essere chiari), quali siano gli argomenti che dovrei provare a lanciare nella mischia.
Ribadisco il verbo provare, perché ci sono già stato altre due volte e non è assolutamente detto che riesca a tirare fuori qualcosa di interessante per la causa viola.
Io comunque ci tenterò, animato dalla migliore volontà.
Siate clementi sul giudizio finale, perché sono poco allenato.
GRAZIE DEI SUGGERIMENTI E SCUSATE SE NON HO RISPOSTO A TUTTI, MA NON HO PROPRIO IL TEMPO (SPERO CHE NESSUNO SI OFFENDA)
Diritto di replica
giusto dare lo stesso spazio di quando furono messi alla gogna.
Attendiamo sviluppi…
ROMA – Il Tribunale del Riesame di Roma ha deciso la scarcerazione di cinque delle sei persone arrestate per la vicenda dei presunti abusi su almeno 16 bimbi della scuola materna di Rignano Flaminio: sono la maestra Patrizia Del Meglio, suo marito, l’autore televisivo Gianfranco Scancarello, le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e il benzinaio cingalese Kelum Da Silva. Motivo della decisione: secondo i magistrati, non ci sarebbero “gravi indizi” a loro carico.
La posizione della sesta arrestata, la bidella Cristina Lunerdi sarà esaminata dalla stesso tribunale il 15 maggio prossimo.
Intanto, subito dopo che si è diffusa la notizia della scarcerazione, ci sono state scene di gioia, da parte dei parenti degli indagati, davanti al Municipio del paese.
Suonando i clacson dalle auto uno di loro ha urlato: “Ce le andiamo a riprendere, ce le andiamo a riprendere”.
Il collegio di magistrati chiamato a decidere, presieduto da Bruno Scicchitano, ha finito l’udienza nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver ascoltato la replica del pm Marco Mansi, che ha ridabito la gravità dei vari indizi raccolti a carico degli indagati.
Le difese avevano puntano le loro argomentazioni sull’infondatezza e sull’inconsistenza delle accuse contestate, che vanno dall’associazione per delinquere (anche se per questo reato il gip non aveva dato il via libera all’arresto) ai maltrattamenti, dalla violenza sessuale agli atti osceni in luogo pubblico.