Gennaio 2007


Era l’estate del 1999 e Padalino non ne voleva sapere di rinnovare il suo contratto con la Fiorentina alle condizioni dei viola.
Chiedeva tre miliardi di lire nette, il suo procuratore Caliendo giocava al rialzo perché si sarebbe liberato nel giugno successivo a parametro zero ed infatti alla fine se ne andò.
Pur essendo un grande estimatore di Pasquale dentro e fuori dal campo ricordo con ancora addosso un briciolo di vergogna la sincera e appassionata battaglia mediatica che ingaggiai per impedirne la partenza.
Dal tono che usavo pareva che il calcio finisse dopo il suo addio, sembrava che la Fiorentina fosse guidata da un branco di incapaci (beh, non che sia andato troppo lontano, ma non certo per il mancato rinnovo a Padalino) e insomma proprio non mi davo pace.
Poi Pasquale partì, la società non incassò niente e la vita continuò, come sempre.
Racconto tutto questo perché non vorrei che adesso ci dividessimo su Pazzini (altro elemento che stimo moltissimo) dopo le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a Radio Blu dal suo procuratore Tinti.
Ognuno esprima tranquillamente il proprio pensiero, ma per carità non ne facciamo una questione di vita o di morte e non ingaggiamo lotte furibonde sull’opportunità di mandarlo o meno in prestito.

Nel nome del dio denaro succede anche questo.
Succede che un bastardo accusato di atti osceni nei confronti di bambine , solo perché ha gli sponsor giri ancora a piede libero tra le televisioni locali toscane a fare programmi.
Non so come e quando finirà il processo, ma ogni volta che lo sentivo mi veniva il voltastomaco.
Nei giorni scorsi mi è anche capitato di vederlo di nuovo e allora non ce la faccio più a stare zitto.
Vi prego: non scrivete dei nomi perché non ne passerà uno, ma chi sa capisce a chi mi riferisco.

P.S. Mi rendo conto di aver sollevato un vespaio, di essere passibile di critiche che mi prendo senza problemi, ma era una cosa che sentivo dentro e lo rifarei per sfogare un sentimento di nausea che mi porto dentro da tempo.
E non è assolutamente detto che abbia la tessera di giornalista o che parli di calcio, si può andare in televisione in tanti modi.

Scusate il francesismo del titolo, ma non se ne può più.
Sto parlando della diatriba fra i Poli sua chi vada il merito per il dimezzamento del fabbisogno di cassa emerso a fine 2006.
Pare che finalmente ci si stia infilando in un circolo virtuoso, anche se il nostro deficit continua ad essere da terzo mondo e negli anni scorsi l’Euro ci ha certamente salvato da una fine simile a quella dall’Argentina.
Pur pagando personalmente più tasse dell’anno scorso, io sono completamente d’accordo con TPS (Tommaso Padoa Schioppa) sul non allentare la presa per non perdere l’occasione della ripresa economica.
Insomma, pare che l’economia stia finalmente cominciando a girare bene e quelli sono lì a becchettarsi per attribuirsi il merito del rilancio, peraltro appena accennato.
Ho come la sensazione che nessuno tra TPS, Tremonti, Prodi e Berlusconi si aspettasse la buona notizia, ma ora si mettono tutti a fare campagna elettorale postuma (o anticipata, a seconda dei punti di vista).
In questo la politica assomiglia davvero molto al calcio e mi fa venire in mente un’epica litigata di dieci anni fa a Canale Dieci tra Nassi e Corsi.
Oggetto del contendere, chi avesse portato Baggio a Firenze.
Naturalmente, se l’immenso Baggio avesse continuato a rompersi i due si sarebbero completamente dimenticati della trattativa col Vicenza.

Nessuno o quasi ha fatto caso ad un dato molto particolare che riguarda Pazzini: da quando è arrivato a Firenze, il suo valore è aumentato.
E’ un dato inoppugnabile che ha due spiegazioni: la serietà ed affidabilità del giocatore da un lato, la bravura di Prandelli dall’altro.
Fateci caso, Bojinov e Pazzini sono arrivati insieme, il primo pagato 15 milioni di Euro, il secondo 6 ed etichettato da Zoff come un ragazzo che si sarbbe formato solo in un futuro neanche vicinissmo.
Eppure adesso Pazzini vale 10 milioni di Euro (lasciamo stare quanto vale Bojinov per non farci del male…), e non è che abbia giocato e segnato più del bulgaro, ma è una questione di immagine.
Io credo che raramente si verfichi nel calcio un evento del genere, cioè di un giocatore che pur scendendo in campo una volta sì e due no aumenti, e neanche di poco, la propria quotazione.
Fosse stato così bravo Cimoli in Alitalia…

Buon anno a tutti, queste sono informazioni di servizio per i tanti che mi hanno chiesto quali saranno le novità del 2007 di Radio Blu a proposito del Pentasport.
Eccole qui:
1) Ogni giorno, da giovedì prossimo, avremo tre edizioni di un quarto d’ora ciascuna del Pentasport: alle 11.15, alle 13 e alle 16.15. Questo vuol dire che un giornalista resterà in redazione dalla mattina alla sera, pronto ad intervenire non appena ci fossero novità importanti in qualsiasi momento della giornata e non solo negli orari prestabiliti. Scompare pertanto il vuoto che avevamo dalle 20 alle 18 e che veniva interrotto solo dalla pillola di tre minuti delle 13.
2) Entro, spero, il mese di gennaio Radio Blu sarà ascoltabile con grande facilità via internet e quindi la partita (che sarà trasmessa in esclusiva regionale almeno fino al 2009) e le varie edizioni del Pentasport potranno essere seguite senza problemi dai tifosi viola di tutto il mondo.
3) Dal mese di febbraio alle 22 e alle 2 di notte andrà in onda il “Meglio del Pentasport”, con dentro le fasi più importanti della trasmissione.
4) Finalmente non staccheremo più per tutto il mese di agosto, ma saremo fermi solo nella settimana che comprende il 15 e per farvi capire che abbiamo aumentato il passo sabato prossimo (6 gennaio) saremo regolarmente in onda alle 18 con l’inviato in Spagna ed il giorno 10 trasmetteremo la partita di Algeri.
Sono impegni importanti ed estremamente stimolanti, io non vedo l’ora di iniziare.

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