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Invecchiare ti insegna qualcosa, per esempio che è bene limitare le aspettative per evitare cocenti delusioni

Premesso che a me Gudmudsson piace parecchio, eviterei paragoni ingombranti, con Mutu o addirittura con Hamrin, perché 45 minuti di ottimo calcio sono un po’ pochi per lanciarci in spericolati e arditi accostamenti

Un calciatore di quel livello, per farlo entrare nella ristretta cerca di fuori categoria, e poi magari in quella di campione, ha bisogno soprattutto di continuità, che è poi quella che ci aspettiamo dall’islandese in una squadra che ha bisogno come il pane del suo talento

Ne riparliamo tra almeno quattro mesi

Non si sa bene come, ma siamo riusciti finalmente a prendere tre punti molto più importanti di quello che offre oggi la calssifica

Il gioco ancora non si vede, ma abbiamo un portiere più forte di quello già abbastanza bravo che avevamo prima, un attaccante e ora pure Gudmudsson, per questo possiamo cominciare a sperare in qualcosa di meglio

Basta Biraghi terzo centrale, e forse basta in generale, e direi anche stop all’esperimento di Bove trequartista, in attesa di vedere Colpani al meglio, perché per ora c’è veramente poco

Era una partita molto difficile, averla vinta ci regala una settimana molto più serena, che era poi che ci asepettavamo tutti

Sono affezionato a Marco Baroni: l’ho visto esordire in una di quelle due, tre giornate in cui la Fiorentina perse lo scudetto, a Milano con l’Inter, quando Casagrande sbagliò almeno due gol facilissimi e pareggiammo la partita

Ero contento quando nel 1991, dopo aver segnato il gol decisivo del secondo scudetto del Napoli, stava per arrivare a Firenze, prima di quella vergognosa caccia alle streghe di cui fece le spese il grande Moreno Roggi

Sempre gentile, mai sopra le righe, ha sempre sofferto di quella che si potrebbe chiamare “sindrome della modestia” e infatti non è mai stato considerato possibile per la panchina viola

Qualche mese fa Sandro Mencucci, che ormai dopo oltre vent’anni di calcio, si intende di allenatori me lo aveva indicato come “molto bravo e anche adatto a Firenze”

Peccato che sia fiorentino, che abbia sempre tifato per la squadra della sua città e che appunto…sia Baroni: se fosse venuto in estate: in quanti si sarebbero arrabbiati se domani sedesse al posto di Palladino?

Non è un post contro Palladino, non c’entra niente, voglio solo raccontare come viviamo a Firenze le situazioni

Oggi quelli che preferirebbero Baroni, a giugno sarebbero inorriditi

Da otto mesi firenzedintorni.it parla di Firenze e con Firenze, non abbiamo nessuna appartenenza politica, diamo voce a tutti, anche a chi non la pensa come noi, ed è per questo che siamo accanto a Fuori Binario nella battaglia per la sopravvivenza di un giornale che è da trent’anni una meravigliosa utopia editoriale in un mondo dove chiudono le edicole

Fuori Binario, racconta storie urticanti, degli ultimi e di quelli che vengono dopo gli ultimi, lo trovate fuori dai centri commerciali, qualche volta agli angoli delle strade, si regge sul volontariato di tutti, da chi scrive a chi ci lavora e cerca di trovare una fonte di sussistenza a quei volti che spesso facciamo finta di non vedere quando chiedono uno spicciolo

Fuori binario sta combattendo per la propria sopravvivenza e noi vi diamo l’iban per una donazione che serve molto più di altre spese di cui potremmo fare tranquillamente a meno: IT08G0760102800000020267506

Che partita ha visto Palladino per dirsi soddisfatto della difesa viola che nel secondo tempo ha concesso cinque nitide occasioni da gol all’Atalanta?

Se davvero crede in quello che ha detto, e non è un modo per tenere alto il morale della truppa viola, c’è davvero da preoccuparsi

Perché in difesa si fa acqua da tutte le parti, non esiste un giocatore che abbia una media sufficiente dall’inizio della stagione, con l’eccezione dei portieri e forse Quarta, se si considera la fase offensiva, ma anche a Bergamo è andato vicino all’ennesima “quartata”

L’altro aspetto preoccupante è che la squadra è durata solo un tempo, giocato certamente bene, ma che non basta a fare quei punti in classifica, che oggi sono veramente pochi

Conosco il meccanismo e ormai l’ho smascherato: se quelli che pensi siano dalla tua parte sbagliano, mi arrabbio molto di più e magari perdo pure un po’ di lucidità

Succede nel calcio, perché quando sento i deficienti fare cori razzisti o inneggiare all’Heysel mi va il sangue alla testa, se sono sedicenti tifosi viola: per me sono idioti e basta e non conta l’antisemitismo che una parte di loro ha da sempre nei miei confronti, più per imbecillità che per convinzione

Succede, ed è molto più serio e drammatico, con quello che da mesi sta facendo Israele, con il consenso più o meno esplicito del mondo occidentale

Ovviamente i massacri di Gaza non giustificano la caccia all’ebreo, ma gli oltre 40.000 morti, di cui almeno un terzo bambini, sono qualcosa per me di intollerabile, anche al netto dell’orrore del 7 ottobre, a cui si è risposto nel peggiore nei modi

Vivo tutto questo con l’angoscia dell’ebreo ateo, che in questi mesi è completamente contro Israele e che non sa cosa fare, se non cancellarsi dalla Comunità ebraica fiorentina, e non è stato facile, fino a quando i miei correligionari usciranno dal guscio e diranno, semmai lo diranno, che è una porcheria quello che sta accadendo a Gaza

Temo che tutto questo, così come la fondamentale creazione dei due Stati, sia solo una mia speranza molto illusoria

Non entusiasmerà certamente l’intervista di Commisso alla Gazzetta dello Sport, in cui si parla molto di gestione sana della società e poco delle future ambizioni viola, ma intanto è un doppio segno importante, perché finalmente si sente la voce di Rocco, a distanza di cinque mesi dalla tragedia Barone

La doppia valenza dell’intervista è a chi l’ha rilasciata, la Gazzetta dello Sport, che significa la fine della guerra mediatica con il più importante giornale sportivo italiano e certifica pure l’ottimo lavoro dell’ex responsabile delle relazioni esterne attuale direttore generale Alessandro Ferrari per tornare ad avere un clima più “normale” tra le parti

Nessuno può sapere lo stato d’animo di Rocco verso la Fiorentina, se sia stanco o meno, ma intanto si sente la sua voce, in attesa di vederlo al più presto a Firenze: poi ovviamente ognuno è libero di contestare o meno il suo operato, basta averlo nei limiti dell’educazione e del buonsenso, anche perché mi pare che nel passato certe manifestazioni non abbiano sortito effetti straordinari

Bisogna fare un bel salto in avanti nell’inventiva, nelle giocate spiazzanti, in qualcosa che non sia uno schema, per quanto efficace

E’ una delle tre cose difficili del calcio, insieme al dribbling, parente stretto della fantasia, e all’istinto del gol che ce l’hai o non ce l’hai, salvo casi rarissimi, vedi Massaro al Milan

Nella rosa precedente c’erano teoricamente tre giocatori in grado di dare il quid che cambia le partite: Nico, Bonaventura e Castrovilli, più Ikone, ma molto è sempre dipeso da come si svegliava la mattina e le giornate con la luna buona sono state davvero poche

Ora abbiamo, Colpani (forse) e Gudmudsson, più il solito Ikoné, che alla fine è rimasto, sperando in un’improbabile crescita di Sottil, che è rimasto al livello di tre anni fa: basteranno?

Chiariamo subito: non è Benalouane e quindi sarà a disposizione di Palladino, ma quando?

Poi c’è la possibile e programmata tegola di un processo dagli esiti imprevedibili, insomma un po’ di preoccupazione esiste, perché è l’acquisto più importante dell’estate

Aspettiamo fiduciosi, ma intanto pare che a Bergamo non sarà disponibile

Non la penso come Bucchioni, questa non è una rosa da Champions, ma che valga più di quella dell’anno scorso, sì

Ora tocca quindi a Palladino far giocare la Fiorentina in modo degno e non il niente, o quasi, visto nelle prime cinque partite, dove in quanto a fortuna c’è andata benissimo in Conference e benino in campionato

Si gioca talmente male che c’è molta confusione sotto il cielo viola per capire chi va bene e chi no, certo Colpani non è mai arrivato a Firenze e Kean mi sta smentendo, ma fino a quando la squadra non avrà un’identità definita si naviga a vista e perfino Ikone ogni tanto dà segnali di vita

Se a Bergamo tra due settimane continueremo a non vedere niente, allora ci sarà veramente da preoccuparsi

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