Fiorentina


Mi spiace molto non esserci, ma ancora non sono al massimo dell’efficienza ed era giusto che per una trasferta così impegnativa “giocassero” Sardelli e Loreto.

Mi spiace anche perchè per noi ragazzi degli anni sessanta il Borussia vero resta nei ricordi quello contro cui giochiamo stasera, per me in particolare il Borussia era soprattutto Gunter Netzer.

Quanto mi piaceva! Lo ammiravo al punto che mi arrabbiai parecchio quando in pratica non giocò nei Mondiali del 1974, nei miei ricordi era un centrocampista straordinario, con un tiro da far paura.

Venendo all’oggi, partiamo veramente alla pari ed è una grande occasione per verniciare la stagione con una mano di brillantezza, dopo i tanti alti e bassi del campionato.

L’incognita resta la difesa e credo lo sia anche per Sousa, perchè tu puoi prevedere tutti i moduli possibili, ma se i tuoi giocatori combinano le frittate viste ultimamente nell’area viola non hai veramente scampo.

Ovviamente ci sarà qualcuno che avrà da ridire sulla vittoria di ieri, per ché siamo incontentabili e soprattutto molto fiorentini

Sinceramente però non c’è stata partita: abbiamo vinto meritatamente semplicemente perché siamo più forti, rischiando molto poco, in pratica solo sul colpo di testa di Zapata parato bene da un Tatarusanu che pare giocare molto meglio da quando è arrivato Sportiello.

E’ stato decisivo Bernardeschi e sarà un peccato non averlo a Milano, l’ammonizione è stata sciocca e se la poteva risparmiare, ma è stata l’unica pecca di una gara in cui è sembrato prendere in mano la squadra.

Si è rivisto anche Babacar, che mi ha lasciato i soliti dubbi sul suo reale valore: è quello di ieri sera o il fantasma di Roma?

Nel dubbio, meglio ricorrere a Kalinic, che giovedì dovrebbe essere piuttosto riposato.

Ho letto i bellissimi articoli di Bocci e Poesio sul Corriere Fiorentino, l’intervista a Kalinic, e mi sembrava di respirare aria purissima.

A me questo ragazzo di 29 anni, perché nella vita a 29 anni oggi si è poco più che ragazzi, nella sua disarmante normalità pare un alieno.

Mi ha ricordato Francesco Toldo, che alle 8 di mattina si presentava in banca per fare un’operazione e che da terzo portiere della Nazionale passava il lunedì a Padova a dare una mano nella tabaccheria di famiglia.

Solo che qui c’è il dio denaro a far sembrare tutto incredibile e sarà pur vero che magari a giugno se ne andrà per guadagnare il quadruplo, ma intanto lui in questi mesi si mette in tutti i sensi a rischio e poi l’eventuale quadruplo è sempre meno della metà di quanto avrebbe preso ora dai cinesi.

I soldi non sono tutto nella vita, l’ho sempre pensato e ho coerentemente seguito questo concetto per quaranta anni, per questo sono fortemente intrigato da Kalinic, uno che se non ci fosse andrebbe inventato.

Un po’ come Totti, che ancora una volta ha dimostrato di avere un cuore dietro al portafoglio devolvendo in beneficienza il compenso di Sanremo

Abbiamo giocato per 25 minuti e non si può, davvero non si può, meno che mai all’Olimpico contro la Roma.

La tristissima sensazione è che ad un certo punto loro si siano fermati perché stava diventando una partita di allenamento ed è entrato in gioco il rispetto degli avversari

Gli unici due da salvare sono stati Tatarusanu (che ha preso quattro gol!) e un gradino più sotto Astori, per via dell’errore finale, ma il resto è stato un pianto greco.

Per far media con i propri giocatori l’improvvido Sousa arriva in sala stampa e ci prende tutti in giro parlando di un ottimo Babacar, ne parla come di un giocatore che ha fatto grandi progressi quando invece è stato un fantasma.

Non ho capito bene a che gioco stia giocando, ma se era una battuta non ha fatto ridere nessuno e se davvero lo pensava allora comincio a pensare davvero all’esonero, pur non trovando in giro tecnici in grado di darci la scossa per un’improbabile rincorsa europea.

Questa sera, se gioca, pretendo un Babacar molto diverso da Pescara: non è più un ragazzo e c’è un gran bisogno di lui, vediamo se si dà una mossa

Poi proveremo a giocarcela, anche se sono nettamente più forti in tutti i reparti, specialmente adesso che non abbia Kalinic.

Ripensandoci bene, ancora è difficile comprendere come sia stato possibile vincere all’andata, eppure è andata proprio così, sia pure aiutati dalla fortuna e da un arbitraggio non proprio sfavorevole

Mi piacerebbe anche rivedere Borja Vaero, Vecino e Badelj all’altezza della loro fama, che mi pare superiore al rendimento abbastanza opaco offerto quest’anno e sono curioso chi andrà in porta: io punto su Tatarusanu

Ci è andata non bene, benissimo.

Non oso immaginare cosa sarebbe successo in caso di pareggio e non importa se alla fine abbiamo costruito di più: non si può arrivare in quel modo a conquistare i tre punti.

E comunque li abbiamo presi e a me è venuto in mente il pareggio di Baggio contro la Nigeria ai Mondiali del 1994 a tempo quasi scaduto, dopo una gara orribile e da lì siamo partiti fino ai rigori persi col Brasile.

Molto più modestamente ieri sera il nostro Baggio è stato l’inaspettato Tello e stavolta mi accontenterei di molto meno di una finale mondiale, diciamo pure un quinto posto su cui sarei pronto a firmare subito.

16 tiri in porta: tre gol e una traversa.

4 tiri in porta: 3 gol, non si può pareggiare una partita del genere, davvero non si può.

Abbiamo una difesa da brividi, divertente per gli avversari e l’esordio di Sportiello è stato mediocre.

La rincorsa all’Europa diventa maledettamente complicata, ci possiamo solo godere Chiesa, impressionante per continuità ed efficacia.

Ci girano enormemente le scatole, ma usciamo dalla logica del risultato non possiamo parlare di passo indietro perché la Fiorentina ha giocato una buona partita, a tratti pure con generosità.

Ma come scrivevo ieri, in questo gioco conta vincere, non solo partecipare.

E’ l’ultima possibilità per riagganciare il treno europeo: sei punti tra Genoa e Pescara e torniamo in corsa.

Poi le cose cominceranno a farsi complicate per via del Borussia, è adesso che va sfruttata l’occasione.

Non mi è piaciuto il dopo Napoli: troppa soddisfazione per la prestazione, poca rabbia per l’eliminazione.

Bisogna essere più “cattivi”, non accontentarsi mai, figuriamoci dopo una sconfitta.

Spiace dirlo,  ma dobbiamo imparare dalla Juve, dai calci nel sedere esageratamente minacciati da Allegri dopo la sconfitta (ai rigori) in Supercoppa, dopo che per due anni in Italia avevano vinto tutto.

In questo gioco, partecipare non basta.

Non bisognerebbe mai affezionarsi troppo ad un giocatore e se uno ha superato, si fa per dire, l’addio di Antognoni, Baggio e Batistuta, figurarsi se può farsi dei problemi con gli altri, nel caso specifico Gonzalo Rodríguez, per me addirittura superiore fino al termine della scorsa stagione al gemello Borja Valero.

Un ottimo difensore, che sa impostare e che ha segnato dei gol importanti, tantissimi se rapportati alla sterilità dei compagni di reparto.

Un ragazzo che si è sempre fatto trovare pronto fuori dal campo, che si è speso senza problemi quando gli è stato chiesto di dare una mano, che ha sposato una fiorentina e che credo voglia davvero bene a questa maglia e a questa città.

Per inciso sarebbe pure il capitano, l’unico, tanto per dire,  che sul 3 a 0 per la Juve in Coppa Italia nell’aprile 2015 continuava a giocare mettendoci la cattiveria giusta.

Possibile che non ci sia un modo per provare a tenerlo almeno un’altra stagione, pur vedendo il sensibile calo di questi ultimi mesi?

E’ proprio scritto che si debba chiudere così?

Spiace prendersela con un giocatore serio, che dà sempre tutto, ma quanti punti abbiamo perso nel corso delle stagioni per Tomovic?

Col senno di poi era meglio De Maio, col senno di poi…

Ce la siamo giocata (quasi) alla pari, senza in pratica Kalinic e con Bernardeschi sempre chiuso.

Non ho capito la scelta di Cristoforo al posto di Borja Valero, forse Sousa sperava in una maggiore freschezza che invece non c’è stata.

Dispiace molto uscire così, senza aver demeritato e con la conferma di Chiesa: questo ragazzo non sbaglia una partita dalla ripresa del campionato

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