Fiorentina


Ho molta comprensione per il lavoro di Corvino perchè gli è stato chiesto di ridurre del 40% il monte ingaggi, portare una plusvalenza significativa e allestire una squadra buona per traguardi europei.
Dura per tutti, soprattutto per il terzo obiettivo, che è poi l’unico che interessa veramente chi ama la Fiorentina.
Ne ho molta meno di comprensione per Pantaleo quando invece riparte con il vecchio refrain dell’ostilità ambientale.
Ci sono modi e tempi per le uscite mediatiche e Corvino spesso sbaglia gli uni e gli altri.
Dopo una sconfitta umiliante come quella contro il Verona non ha senso parlare ancora una volta dei nemici interni, i vecchi rosiconi di Diego Della Valle, oppure, per dirla in salsa pugliese, “quelli che la mattina si alzano pensando a come fare del male alla Fiorentina”.
Ci sono e ci saranno, ma non giocano e non c’entrano proprio niente col disastro delle ultime due partite.
Quando sei in queste condizioni, devi umilmente tenere la testa bassa e cercare di capire, e magari spiegare, il perché ci stiamo liquefacendo, altro che dare la caccia a chi sta dietro a un microfono o a una tastiera.
Basta poi col pensare che il tifoso viola sia condizionabile da chi parla o scrive perché è un insulto alla sua intelligenza.
Se in migliaia urlano la propria rabbia e in fondo il proprio amore per la Fiorentina, converrebbe incanalare le energie in altro modo piuttosto che combattere contro i soliti fantasmi.

Sgombriamo subito il campo dai possibili equivoci: le responsabilità di questo disastro sono a cascata, cioè partono dalla proprietà che ha scelto Corvino e Pioli fisando paletti che paiono muri insormontabili.
Poi Corvino e Pioli (si spera anche Pioli) hanno scelto questi giocatori che ieri si sono dimostrati indegni di vestire la maglia viola, doppiando secondo me l’infamia del marzo 2012, quando ne prendemmo cinque, e potevano essere di più, dalla Juve.
Detto questo, e augurandomi da innamorato della Fiorentina che la crisi sia circoscritta a queste due giornate, c’è da capire cosa diavolo sia accaduto dal successo di Cagliari e dalle due ottime partite contro Milan e Inter ad oggi.
Perché Pezzella, Veretout e Chiesa sembrano la controfigura di ciò che hanno rappresentato per almeno tre mesi?
La questione tecnica parte da loro, che sono stati il valore aggiunto e che ieri hanno preso un bel 12, ma complessivo, da dividersi cioè equamente in tre.
Gli altri sono sempre più o meno gli stessi: Astori lo abbiamo forse sopravvalutato, Benassi è come se non fosse ancora arrivato, Badelj avrebbe fatto rispolverare a Ciuffi la famosa frase dell’impiegato del Catasto, Simeone è solo generoso e Laurini e Biraghi sono appunto Laurini e Biraghi, basta vedere il costo del loro cartellino.
Niente disfattismo, ma una sana analisi della situazione.
Speriamo la facciano anche a Casette d’Ete perché qui sta andando tutto a rotoli.

Che dirà da lassù Valter Tanturli?
Scuoterà sconsolato il testone, immagino.
La storia dello striscione del Veisseux bocciato dal Gos non è triste, ma ridicola.
Dov’è finita l’ironia fiorentina e cosa c’era di offensivo nello scrivere “Allora seguitate! Quando ci liberate?”?
Odio il moralismo e mi sembra si stia andando verso una deriva pericolosa e, ripeto, ridicola.
Se davvero è stata la società ad imporlo, dovrà essere la società stessa a sbrogliare una situazione che si sta incancrenendo e in cui perdiamo tutti.
E lo striscione fatelo entrare, ve lo scrive uno che ha una certa esperienza in materia e che non si è mai sognato di chiamare la Digos per offese a mezzo lenzuolate ben più gravi.

Botta bruttissima, ci hanno ridimensionato in tutti i sensi.
La mano di Pioli si è vista, ma alla rovescia, per l’atteggiamento mentale dei giocatori e per la formazione sbagliata.
Era come se fossero rimasti in vacanza, si salvano solo uno spettacolare Sportello e i dignitosi Badelj e Biraghi, che almeno sa crossare bene.
Per favore non parliamo più della media gol (con rigori) di Babacar e speriamo che dall’Argentina torni pure Pezzella.
Fa male, molto male, lo confesso: era tra gli illusi per la corsa europea.

Senza Veretout e Astori, più il primo del secondo, siamo certamente più deboli e qui si dovrà vedere la mano di Pioli.
Cosa inventerà a livello di formazione, di tattica, di approccio mentale alla partita.
Non mi pare che la Sampdoria sia più forte, semmai era più organizzata all’andata, dove nel primo tempo era come se non avessimo giocato, ma sul piano individuale, e pur considerando le due assenze, io non cambierei i giocatori.
Conterà molto anche come è stata gestita la pausa invernale, quanto si è staccato con la testa, com’era giusto fare, e sul fisico, e in questo caso invece non sono ammessi eccessi.
Una partita che potrebbe fare da spartiacque e mi piace ricordare una prestazione strepitosa a Marassi poco più di due anni fa, con un primato in classifica che sembrava quasi troppo bello per essere vero.

Ormai l’ho capita perfino io che col mercato ho una familiarità pari a quella con l’inglese (chiedere a per informazioni chi ha viaggiato con me…): si prende la controparte per dfinimento, sia a comprare, che a vendere.
Tattica che fa bene al bilancio e un po’ meno alla fantasia dei tifosi che vorrebbero (giustamente) tutto e subito.
Comunque sia, mi aspetto un po’ di viavai tra partenze e arrivi, niente di trascendentale o che ci faccia cambiare il corso della stagione, semmai un “rinforzino”, per dirla alla Mascetti.
E i settori sono sempre quelli: le fasce laterali difensive e il centrocampo, mentre in attacco mi sa tanto che Babacar ce lo portiamo a dine contratto e replichiamo film già visti con Montolivo e Neto.
E’ lo svincolo, bellezza. E tu non puoi farci proprio niente.

Se la mia casa vale 300.000 euro o per meglio dire io ritengo che abbia questo valore per quello che ho speso nel comprarla e per ristrutturarla, posso considerare una proposta di acquisto a 150.000 euro una vera e propria offerta?
Pensiamoci prima di dire che i Della Valle non vogliono vendere, io credo che non sia arrivato nessuno con cifre considerate una base per una trattativa.
A me piacerebbe molto una nuova proprietà che ci mette dentro soldi ed entusiasmo, così come mi piacerebbero e mi sarebbero piaciute molte altre cose nella vita, ma so anche apprezzare il molto che ho e ho avuto, ecco perché relativizzo spesso la situazione viola volgendola al positivo.
La metto a confronto con il resto della compagnia e non mi sembra che, pur sottolineando cosa non va, ci sia andata così male.

Ottima partita che poteva finire malissimo e sarebbe stata una beffa insopportabile.
L’Inter è certamente più forte, ma non si è proprio visto e il pareggio ci va pure stretto.
Come col Milan, la gara l’abbiamo fatta noi, ma se centriamo la porta (non dico fare gol) un tiro ogni cinque diventa dura.
Continua la striscia positiva in campionato, peraltro infarcita di molti pareggi, e continua la contestazione, a questo punto direi abbastanza fine a se stessa.
Perché tanto la Fiorentina non la compra nessuno e i Della Valle non si smuovono dal loro stizzito aventino: non sarebbe il caso per tutti di darci un taglio?

Mi pare che ci sia un po’ di esagerazione su Borja Valero: è stato un ottimo giocatore, ma come rendimento complessivo non superiore a Gonzalo, che invece dopo pochi mesi è stato quasi dimenticato.
Applaudirlo è doveroso, ma senza strumentalizzare il suo ritorno, senza cioè utilizzarlo per contestare la Fiorentina come società e proprietà.
Ricordo a questo proposito cosa accadde nel 2001 con Batistuta, proprio un’altra cosa rispetto a Borja per quanto ha dato alla Fiorentina: quando venne con la Roma, venne omaggiato a lungo fino al fischio iniziale, poi stop.
Anzi, proprio per il bene della squadra, qualcuno nei novanta minuti lo contestò pure ed eravamo in piena era anti-Cecchi Gori, anche se oggi in molti pare si siano dimenticati di chi ci portò al fallimento.
Comunque sia, per i parametri viola Borja Valero non poteva costare così tanto di ingaggio in relazione al rendimento offerto, ma ci sono cose che vanno oltre i soldi, certamente il suo addio è stato doloroso e poteva essere gestito molto meglio da Corvino.
Ora però gioca nell’Inter e stasera gioca la Fiorentina: due buoni motivi per evitare stupidi autogol.

Questo chiederei al mercato, due difensori di fascia e uno in mezzo che con Badelj faccia quello che lui fece con Piazarro quattro stagioni fa, ci guiochi insieme e sia pronto a prenderne il posto.
E poi mandare via chi non si è rivelato all’altezza, pur magari mettendoci tutto l’impegno possibile.
Qualche soldo in casa pare esserci, sul monte ingaggi ci si può lavorare e quindi mi sento moderatamente ottimista, pur senza esagerare.
Su chi prendere mi astengo, lascio fare a Corvino, sperando nel suo fiuto che come per tutti gli operatori di mercato a quei livelli funziona ad intermittenza perchè tutte le loro carriere sono costellate di grandi colpi e flop.

OT
Buongiorno e buon Anno a tutti voi! Scusate l.O.T ma mi sembra giusto farlo, quando vado oltre è mia abitudine chiedere scusa. Ho scritto un commento su un post di Tommaso Loreto dove dicevo che Radio Bruno è una radio della Società. L’ho scritto a vena intasata ed è stato solo uno sfogo su una pagina di un amico, senza forse rendermi conto delle conseguenze e di avere offeso delle persone che stimo e alle quali voglio bene. Non è vero e ne sono dimostrazione vivente perchè MAI sono stato censurato o ripreso in alcun modo Da David, tanto meno dalla proprietà della radio. Non avevo minimamente intenzione di offendere nessuno, anche se la mia posizione nei confronti della società è notoria, ma non mi dilungo qui. La sintesi è che mi scuso anche con chi avesse letto quel commento che è figlio di una passione sviscerata, di un carattere del caxxo che ho, di riflettere poco quando sono incazzato. Scusa David e mi scuserò con i ragazzi delle Redazione che ho visto crescere e so come lavorano. Tanto dovevo a te e a tutti voi.
Con immutata stima
Pietro Vuturo

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