Attualità


Nel nome del dio denaro succede anche questo.
Succede che un bastardo accusato di atti osceni nei confronti di bambine , solo perché ha gli sponsor giri ancora a piede libero tra le televisioni locali toscane a fare programmi.
Non so come e quando finirà il processo, ma ogni volta che lo sentivo mi veniva il voltastomaco.
Nei giorni scorsi mi è anche capitato di vederlo di nuovo e allora non ce la faccio più a stare zitto.
Vi prego: non scrivete dei nomi perché non ne passerà uno, ma chi sa capisce a chi mi riferisco.

P.S. Mi rendo conto di aver sollevato un vespaio, di essere passibile di critiche che mi prendo senza problemi, ma era una cosa che sentivo dentro e lo rifarei per sfogare un sentimento di nausea che mi porto dentro da tempo.
E non è assolutamente detto che abbia la tessera di giornalista o che parli di calcio, si può andare in televisione in tanti modi.

Scusate il francesismo del titolo, ma non se ne può più.
Sto parlando della diatriba fra i Poli sua chi vada il merito per il dimezzamento del fabbisogno di cassa emerso a fine 2006.
Pare che finalmente ci si stia infilando in un circolo virtuoso, anche se il nostro deficit continua ad essere da terzo mondo e negli anni scorsi l’Euro ci ha certamente salvato da una fine simile a quella dall’Argentina.
Pur pagando personalmente più tasse dell’anno scorso, io sono completamente d’accordo con TPS (Tommaso Padoa Schioppa) sul non allentare la presa per non perdere l’occasione della ripresa economica.
Insomma, pare che l’economia stia finalmente cominciando a girare bene e quelli sono lì a becchettarsi per attribuirsi il merito del rilancio, peraltro appena accennato.
Ho come la sensazione che nessuno tra TPS, Tremonti, Prodi e Berlusconi si aspettasse la buona notizia, ma ora si mettono tutti a fare campagna elettorale postuma (o anticipata, a seconda dei punti di vista).
In questo la politica assomiglia davvero molto al calcio e mi fa venire in mente un’epica litigata di dieci anni fa a Canale Dieci tra Nassi e Corsi.
Oggetto del contendere, chi avesse portato Baggio a Firenze.
Naturalmente, se l’immenso Baggio avesse continuato a rompersi i due si sarebbero completamente dimenticati della trattativa col Vicenza.

Buon anno a tutti, queste sono informazioni di servizio per i tanti che mi hanno chiesto quali saranno le novità del 2007 di Radio Blu a proposito del Pentasport.
Eccole qui:
1) Ogni giorno, da giovedì prossimo, avremo tre edizioni di un quarto d’ora ciascuna del Pentasport: alle 11.15, alle 13 e alle 16.15. Questo vuol dire che un giornalista resterà in redazione dalla mattina alla sera, pronto ad intervenire non appena ci fossero novità importanti in qualsiasi momento della giornata e non solo negli orari prestabiliti. Scompare pertanto il vuoto che avevamo dalle 20 alle 18 e che veniva interrotto solo dalla pillola di tre minuti delle 13.
2) Entro, spero, il mese di gennaio Radio Blu sarà ascoltabile con grande facilità via internet e quindi la partita (che sarà trasmessa in esclusiva regionale almeno fino al 2009) e le varie edizioni del Pentasport potranno essere seguite senza problemi dai tifosi viola di tutto il mondo.
3) Dal mese di febbraio alle 22 e alle 2 di notte andrà in onda il “Meglio del Pentasport”, con dentro le fasi più importanti della trasmissione.
4) Finalmente non staccheremo più per tutto il mese di agosto, ma saremo fermi solo nella settimana che comprende il 15 e per farvi capire che abbiamo aumentato il passo sabato prossimo (6 gennaio) saremo regolarmente in onda alle 18 con l’inviato in Spagna ed il giorno 10 trasmetteremo la partita di Algeri.
Sono impegni importanti ed estremamente stimolanti, io non vedo l’ora di iniziare.

Sempre più spesso mi viene da pensare: me lo avessero detto dodici mesi fa che le cose andavano in questo modo non ci avrei mai creduto.
Non so come mai, ma sono sempre stato morbosamente attaccato al passato, alle cose che ho fatto, che mi sembrano spesso di una bellezza unica ed irripetibile.
Ho cominciato a ragionare un po’ più (oh, solo un po’…) proiettato verso il presente ed il futuro solo da quando mi è saltato il primo matrimonio e ancora di più da quando sono nate le mie figlie.
Ecco perché oggi sono un po’ meno stupito dai cambiamenti che mi lascia in eredità questo 2006.
Cose a cui non avrei mai pensato il primo gennaio scorso e che penso e spero di aver affrontato con la giusta lucidità e determinazione.
Non è stato comunque, complessivamente, un brutto anno e parlo ovviamente a titolo personale.
Non è il caso di mettersi a fare bilanci in partita doppia tra il dare e l’avere, dico solo che è stato un anno “gestazionale”, nel senso che i cambiamenti veri li vivrò nei primi tre mesi del 2007 e chissà poi quali sorprese ci saranno prossimamente, eventi assolutamente impensabili oggi.
Un abbraccio e ancora un augurio a tutti i miei compagni di avventura in questo gioco molto stimolante che è diventato il “nostro” blog.

Auguri a tutti quelli che mi hanno tenuto compagnia in questo 2006, anche quelli che mi hanno arrabbiare di brutto, sperando che continuino a contestarmi ma senza mai mettere in discussione la buona fede.
Stacco per qualche giorno, però non è detto che non mi venga voglia di intervenire se accade qualcosa di importante e se mi viene in mente qualcosa: in fondo la libertà e la bellezza del blog è proprio questa.
A prestissimo!

Da quasi tredici anni siamo ossessionati da Berlusconi, nel bene e nel male.
Ora, credo che tutti voi sappiate a chi in una gara tra il Cavaliere e Michele Serra vadano le mie simpatie, ma l’ultima uscita di uno dei più brillanti polemisti italiani lascia molto, molto perplessi.
Scrive in pratica Serra che Berlusconi ha sbagliato a farsi curare negli Stati Uniti perché per una cosa di routine (?) come innestare un pace-maker poteva rimanersene tranquillamente in Italia.
In questo modo, aggiunge Serra, scredita la classe medica italiana e, per ironizzare, ipotizza che adesso, per moda, chiunque per una caria vorrà andare dal dentista in Australia.
A me pare una caduta di stile enorme perché sulla salute non si scherza, la salute nostra e quella degli altri.
Per far contento l’ex direttore di Cuore, Berlusconi avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento al cuore senza essere completamente convinto dell’affidabilità dell’equipe che lo operava, ma la pelle è sua mica di Serra.
Al posto di Sua Emittenza io avrei fatto esattamente come lui, naturalmente se me lo fossi potuto permettere.
Consideriamolo un incidente di percorso e aspettiamoci presto le scuse di Serra a Berlusconi.

Se mi date di vecchio avete ragione, ma come faccio a non pensarci?
Sono appena arrivato in questo albergo che non è un albergo qualsiasi, ma quello dove la Fiorentina dormì nella notte tra il 15 ed il 16 maggio 1982.
Il ricordo fa pensare a due cose:
1) adesso posso permettermi un albergo del genere (oh, nulla di che, solo che all’epoca trovammo alloggio presso un amico conosciuto durante il militare che ci accolse gratis a casa sua);
2) non mi è passata per niente.
Dalla finestra di una di queste stanze si affacciò Massaro per assicurare il popolo viola migrato in Sardegna che non ci sarebbero stati problemi, che avremmo certamente vinto il tricolore.
Ad un certo punto sbucò pure Galli, che si stava facendo la barba, ma rientrò prudentemente in camera.
Erano le dieci del mattino, otto ore dopo ci avrebbero rubato lo scudetto.
La hall me la ricordavo, perché fu qui che vidi per la prima volta l’impunita gomitata di Brio a Borghi in Catanzaro-Juve e fu atroce, perché ci sentimmo presi in giro anche dalle parole di Boniperti e Trapattoni.
Domani farò a piedi il tragitto verso lo stadio, così come a piedi tornammo con Maurizio rintronati da quel caldo crudele e splendido che solo la Sardegna sa regalare a metà maggio.
Lo farò anche per ricordarmi com’ero, a neanche 22 anni, cosa pensavo, cosa speravo e come avevo il cuore in subbuglio per uno scudetto che mi sembrava già mio: quando mai ci andremo così vicini?

Sì, il mio amico Cristiano Lucarelli ha completamente sbagliato ieri a Livorno, inutile girarci intorno.
Ma siccome, oltre ad essere una persona sensibile, è pure un ragazzo intelligente, sono certo che l’avrà già capito da solo.
E’ andato sopra le righe, facendosi prendere dal clima “politico” della gara contro la Lazio e scordandosi che contro la Fiorentina nello scorso campionato lui e Balleri avevano fatto il verso a Toni, che non ha certo messo loro le mani sul viso.
Cerchiamo però adesso di non specularci troppo sopra, perché altrimenti non ne usciamo più.
E, tanto per essere chiari, ribadisco che in uno stadio il pugno chiuso alla curva livornese di Lucarelli vale esattamente come il saluto fascista di Di Canio.
Solo che con il primo ci passerei volentieri una serata, mentre col secondo potrei al massimo trascorrere il tempo necessario per un’intervista, ma, intendiamoci, sono gusti assolutamente personali.

Leggo che sono stati raccolti 15.000 euro per il calendario dedicato alle “persone diversamente abili” e interpretato magistralmente dai giocatori viola.
Poichè la somma giusta per l’acquisto era di 10 euro, se ne deduce che ieri allo stadio (eravamo in 43.000 circa, ma diciamo pure che 3.000 venivano dalla Lombardia) solo uno su ventisette ha deciso di contribuire all’associazione Matrix.
Un po’ poco, no?
E tutto questo nonstante che i club della Fiesole, con una decisione che fa loro onore, avessero deciso di evitare di mettere in vendita il bellissimo dvd dedicato alla festa degli 80 anni viola proprio per non togliere spazio al calendario.
Devo anche confessare di essere arrivato in sala stampa col rotolo bene in evidenza, proprio per vedere se scattava il processo di imitazione tipico dei primati.
A fine serata, invece, di rotoli come il mio ne ho contati davvero pochi: va bene che la categoria è in crisi, ma forse dieci euro sotto Natale potevano anche essere dirottati dal regalo inutile all’acquisto di un calendario, che tra l’altro è fatto molto bene.
Per non parlare dei frequentatori della tribuna, che mi pare abbiano in gran parte snobbato la raccolta.
Insomma, mi sembra che stavolta noi fiorentini non abbiamo proprio fatto una gran bella figura.

Mi vergogno un po’ a scrivere queste righe, ma, come si dice, prevenire è meglio che curare.
E allora sono certo che non succederà niente oggi pomeriggio al Franchi durante il minuto di raccoglimento per ricordare i due ragazzi della Juve morti ieri annegati, però, se solo dovesse levarsi un coro, un grido di scherno contro i bianconeri, sarebbe peggio che perdere la partita.
Una tragedia inspiegabile, che lascia ammutoliti e quindi cerchiamo di essere esseri umani e non bestie.
E già che ci siamo compriamo il bellissimo calendario dell’associazione Matrix con i giocatori viola a fare da modelli.

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