Attualità


A me prima di questi Europei era capitato solo con l’Olanda degli anni settanta, un po’ la Germania di Netzer, e poi col Brasile del 1982, prima ovviamente della tripletta di Rossi, ed infine col Milan di Sacchi nel 1989.
Sto parlando di tifare per il calcio puro, quello che riconcilia con questo sport, il calcio meraviglioso che in tre settimane ha mostrato la Spagna.
Pallone sempre tra i piedi del compagno, tecnica eccezionale, almeno cinque/sei occasioni da gol a partita: finalmente ha vinto la squadra che meritava.
Ad un certo punto della finale sono caduto in contraddizione con me stesso perché speravo che la Germania pareggiasse per il solo gusto di allungare la gara e vedere ancora quei ricami in campo.
Un po’ come mi succede in alcune bellisime partite di tennis a Wimbledon o a Parigi, dove tifo sempre per chi sta sotto, affinché possano continuare il più possibile la sfida.
Ma se questa Spagna non avesse vinto gli Europei sarebbe stata un’ingiustizia e a questo punto viene rivalutato pure il nostro pareggio.
Siamo stati gli unici a non prendere gol da loro, ma loro hanno meritato di andare alle semifinali.
Grandissimi.

Mi rendo conto di spararla grossa, eppure sono convinto: se ci fosse stato Pazzini al centro dell’attacco della Nazionale, non sarebbe certo andato peggio di Toni.
E’ questo il pensiero in qualche modo rassicurante che ha un po’ alleviato il dispiacere per l’eliminazione azzurra, peraltro meritata.
Era sconfortante sentire il commento di Bagni (ma perché non rimettono Mazzola, anche se ilmigliore resta Capello), che cercava in tutti i modi di difendere il suo quasi concittadino.
Credetemi, non ho nulla di personale contro Toni, ma, accidenti, in 11 partite delle fasi finali tra Mondiale e Europei ha segnato solo 2 reti, tra l’altro inutili, e procurato un rigore.
Andate un po’ a vedervi le medie di Rossi, Baggio e Vieri e fate voi la differenza.
Sul piano fisico, un disastro e ha pure tolto la palla gol a Grosso.
Non dico certo che bisognasse portare agl Europei Pazzini o Gilardino, ma almeno provare Borriello quello sì, tanto peggio di Toni non poteva fare.
Se continua così, ho l’impressione che il Bayern tra dodici mesi avrà qualche mal di pancia a spendere 11 milioni di euro a stagione per il suo stipendio.
E veniamo agli imbecilli, cioè al centinaio di mancamentati mentali che a Milano hanno aggredito pochi tifosi spagnoli.
A meno che non ci siano state gite non annuciate di tifosi viola, andati in Lombardia per prendere il caldo laggiù, dovrebbe trattarsi di energumeni locali che sarebbe bene individuare e schedare, sempre che non scatti l’omertà.
Questi sono gli idioti per cui a volte ci si vergogna di essere italiani.

Ormai sapete che non ho proprio una gran passione verso Forza Italia, ma il ministro Giulio Tremonti mi è sempre rimasto istintivamente simpatico, ritenendolo nettamente al di sopra della media dei politici italiani.
D’altra parte mi ero ripromesso di non avere alcun pregiudizio verso questo Governo, che almeno sta provando a decidere, e devo dire che la battuta del Ministro del Tesoro sembra quel “qualcosa di sinistra” urlato da Nanni Moretti dvanti a D’Alema che parlava in televisione.
Per chi se la fosse persa, la battuta era rivolta ai Moratti che protestavano per il rincaro delle tasse a carico dei petrolieri.
“Vorrà dire che pagheranno un po’ meno Mourinho”, ha risposto Tremonti a Moratti ed io, sinceramente, la trovo una battuta splendida.

P.S. Salto un giro e rispondo da questo post in poi, sorry…

Ma perché ne fate una questione politica? A me pare che la risposta sia splendida e metta in risalto le contraddizioni di una famiglia che ha stravolto il calcio con i milioni di euro buttati via.
Non ho detto che la politica di Tremonti è perfetta, o qualcosa del genere, sarà il tempo a darci la misura del suo lavoro e di quello del governo Berlusconi.
Cerchiamo di essere un po’ più sereni, per favore

Sono molto soddisfatto del passaggio del turno dell’Italia.
Le perplessità su Donadoni rimangono tutte, ma di fronte ad una Francia inguardabile e a una Romania che non ha fatto veramente niente, meritiamo davvero di passare il turno.
Gli Europei di Mutu, diciamocelo, sono stati una delusione e non contribuiscono certo ad aumentare il suo valore sul mercato e d io sono contento, così nessuno viene ad offrire 25 milioni e lui rimane a Firenze.
Tornando agli Europei, a me facevano più paura gli azzurri che il presunto biscotto olandese e penso che stasera sia stata scritta una bella pagina di calcio.
Chissà se qualche anti italiano viola si è convertito all’ultimo momento, davvero non riesco a capire come si possa essere così autolesionisti: la Fiorentina viene prima di tutto (ovviamente nel calcio, perché nella vita ci sono ben altre priorità), ma poi c’è il senso di appartenenza ad una Nazione.
Il migliore? Scoccia dirlo, ma è stato Cassano, che continuo a trovare insopportabile, però non ha sbagliato un pallone.

UNA PICCOLA AGGIUNTA ED UNA PROMESSA.
L’AGGIUNTA RIGUARDA DE ROSSI: IERI SERA A CALDO SONO STATO TROPPO PRECIPITOSO, LUI E’ STATO IL MIGLIORE, MA CASSANO SECONDO ME HA GIOCATO ALLA GRANDE
LA PROMESSA E’ CHE DOMANI RISPONDO A TUTTI
SU MUTU, GRANDE MOSSA DISTENSIVA DI ADV, GUARDIAMO ADESSO COSA INVENTANO MOGGI E ADRIAN

Dopo due anni e mezzo di blog mi sono arrogato un diritto, il diritto di cancellare i post che ritengo inutilmente offensivi e che puntano solo a vedere se mi arrabbio.
E’ stata una decisione molto sofferta, ma credo di avere già dato, nel senso che con molti che razzolavano da queste parti solo per il gusto di insultare me o altri frequentatori del nostro spazio (ed i secondi vi assicuro che sono più dei primi) mi sono azzuffato abbastanza.
Mi vengono in mente tutti quelli che giusto un anno fa volevano rivoluzionare l’universo radiofonico e che mi avevano eletto a capro espiatorio per la dipartita del loro eroe, cosa tra l’altro a cui ero totalmente estraneo.
Per un mese mi hanno tormentato con i loro post offensivi e io, bischero, a provare a rispondere per imbastre un dialogo impossibile com gente che non stava neanche ad ascoltare: chissà che fine hanno fatto…
E’ chiaro che la mia è una scelta opinabile e vagamente liberticida, ma davvero non si poteva più andare avanti.
Qualcuno poi è sparito del tutto perché aveva oltrepassato ogni limite e così, anche nei rari casi in cui scriveva cose normali, è stato cassato.
Spero che tutto questo contribuisca al ritorno di alcuni cari e vecchi compagni di viaggio, che mi auguro ci siano sempre anche se non scrivono.
Da oggi poi torno a rispondere: credo che la super produzione di Radio Blu nell’ultimo mese vi abbia fatto capire l’intensità degli impegni.
E per stasera io tifo per l’Italia.

DOPO LA PARTITA DELL’ITALIA, LE RISPOSTE!

Che razza di mondo abbiamo mai costruito noi ultra quarantenni con figli in età adolescenziale e preadolescenziale?
E’ colpa nostra se un gruppo di ragazzi di quindici/sedici anni non si accorge di una bambina di due che piange in macchina.
Cioè, magari se ne accorge, ma a nessuno di loro viene in mente di dare un segnale, chiedere, farsi una domanda. Indifferenti a tutto, autistici verso il mondo esterno. Gente normale, non disadattati.
E un quattordicenne che uccide una coetanea, una volta confessato il delitto, chiede se è tutto e se può tornare a casa, magari per poi andare al bar a discutere con i due amici delle modalità dell’omicidio.
La ragazzina era incinta, forse davvero aveva avuto rapporti con tutti e tre, ma davvero c’entra qualcosa con l’omicidio?
No, abbiamo costruito un mondo in cui manca totalmente il senso della conseguenza dell’atto, sapere che ad ogni nostra azione corrisponde un effetto e questo effetto può essere negativo per gli altri.
Abbiamo spianato la strada alle difficoltà dei nostri figli, facendo loro credere di vivere in un mondo perfetto, ovvio che poi ogni contrarietà, ogni no si trasformi in tragedia.
E non abbiamo neppure scusanti come invece successe ai nostri genitori che a causa della guerra erano stati privati di tutto e che cercavano una rivalsa attraverso la nostra prosperità.
A volte penso che la nostra sia viltà, cioè paura di sostenere un confronto con questi piccoli uomini e piccole donne che si trasformano improvvisamente sotto i nostri occhi e che noi invece continuiamo a considerare sempre con la stessa indulgenza di quando muovevano i primi passi.
La colpa è nostra, ma le conseguenze sono di tutti.

Scrive Luca: perché rispondi soprattutto a quelli che scrivono solo per farti arrabbiare?
Ha ragione, mi si intasa la vene e vado giù a replicare a gente che effettivamente si aspetta solo quello da me.
Il fatto è che questo blog ha sempre più successo: le cifre dei visitatori quotidiani sono impressionanti e lo leggono tutti, ma proprio tutti gli addetti ai lavori che gravitano intorno alla Fiorentina, ma nella quantità si è un po’ persa di vista la qualità, anche e soprattutto per colpa mia.
Penso a molte persone educate che pure non lesinavano le critiche e che da un po’ di tempo non leggo più.
Mi spiace, e vorrei invitarle a tornare ad esprimere il loro pensiero.
Vorrei anche che non si trascendesse nelle polemiche personali tra i vari visitatori, si può avere un’idea diversa senza pensare che l’interlocutore sia per forza un cretino.
Io non sono affatto esperto di internet e quindi prendete quello che sto per scrivere con il classico beneficio d’inventario, ma ho come l’impressione che qualcuno sfoghi qui dentro le proprie frustrazioni quotidiane.
Odio censurare e a volte sono stato perfino autolesionistico nel pubblicare certi pos, cercate perciò di non farmi indietreggiare sul mio atteggiamento libertario e siate più gentili con il prossimo.

Straordinaria conferenza stampa ad uso e consumo dei giornalisti piu’ giovani, o anche non piu’ giovani e comunque attenti, di un nostro esimio collega che sulla pubblica piazza scozzese ha spiegato a noi profani la vera essenza del giornalismo.
Non svelero’ mai la verita’ perche’ voglio tenere per me il segreto, “vedere la luce in fondo al tunnel”, spiegare ai miei fedeli il verbo.
Il bello e’ che molti di noi che seguiamo lo sport e non siamo inviati di guerra si prendono davvero sul serio. Credono di compiere una missione, magari si lamentano se putacaso la conferenza stampa ritarda di un’ora, invece di essere felici e contenti per andare a girare il mondo dietro alla Fiorentina, quando le alternative (e parlo anche per me, ovvio) potrebbero essere nell’ordine: vangare la terra, lavorare in fabbrica (io l’ ho fatto per due mesi a sedici anni e mi e’ bastato…), vendere capi di abbigliamento, tazze da caffe’, impiego al catasto.
Inutile che ci proviate: niente nomi, solo un “aiutino”, come fanno nei quiz.
Se leggendo o ascoltando vi capitasse mai di sentire parlare di cosa significa “il nostro mestiere”…

P.S. So che non c’ entra nulla con la partita di stasera, ma ogni tanto e’ bello parlare di cose di cui altrimenti non verreste mai a conoscenza e poi serve (a me) per stemperare la tensione

allora come la mettiamo?
è più triste per la sconfitta viola o per la sconfitta di veltroni?
mi dia retta; si occupi solo di sport da qui in avanti.
grazie

Ecco, questa è il post che ha mandato quel tizio che voleva parlassi solo di calcio.
Credo che chiunque frequenti questo blog, e comunque ci sono gli archivi, mi debba riconoscere di aver sempre esercitato l’arte del dubbio.
Su ogni vicenda del nostro tempo, che sia politica, sociale o economica, provo a ragionare con la mia testa.
Ecco perché mi arrabbio quando ho a che fare con interlocutori invasati, che ragionano con il paraocchi.
Ho sempre espresso le mie idee politiche senza problemi partendo da un concetto fondante: se sto un po’ peggio io, ma a chi sta sotto nella scala sociale va un po’ meglio, beh allora va bene per tutti, e quindi anche per me.
E’ questo il motivo per cui fatico a sganciarmi da un’idea progressista, nonostante le nefandezze compiute dalla mia presunta classe politica di riferimento.
Ma su valori come la meritocrazia, il rispetto della legge, la certezza della pena le mie idee collimano più con la destra che con la sinistra e spero sempre in una felice e vagamente utopistica sintesi tra queste due posizioni.
Qui stiamo (anzi, stanno) a scannarsi in lotte fratricide dimenticando la gravità della situazione economica e sociale che riguarda centinaia di migliaia di persone.
Ha vinto il centro-destra e va bene, non mi sento affatto sconfitto perché mi sento italiano e attendo solo di essere governato con giudizio da una maggioranza finalmente solida che ci porti fuori dal tunnel.
Cosa che non è risucito a fare Prodi e questo va ricordato in modo netto ed inequivocabile.
E agli invasati che pensano all’Italia e alle cose serie come il lavoro, la salute, la scuola, come ad un eterno Fiorentina-Juventus dico solo di lasciarmi in pace.
Non ho tempo per le loro idiozie.

Oh, domani si vota.
Mai avvertita una tale indifferenza, o forse è un fatto personale, di stanchezza fisica per il lavoro, e mentale perchè ormai siamo ben oltre l’effetto saturazione.
Ciò nonostante, continuo a pensare che non andare a votare sia un grande errore e anche in questo caso mi pongo la domanda se il mio pensiero derivi dal ragazzo che sono stato, cioè dalla passione con cui seguivo ciò che è avvenuto nell’Italia dal fascismo in poi.
Chissà se rivisiteranno davvero la storia della resistenza come ha “suggerito” Dell’Utri, l’uomo che vorrebbe fare di Mangano (condannato con sentenza definitiva per mafia) un eroe.
Ho ancora delle incertezze: se dare un voto “inutile”, più al centro, o turarmi il naso e mettere la croce ancora là dove l’ho sempre messa, con sempre maggiore perplessità.
Lo svincolo da Bertinotti mi è sembrato un passo avanti, tenere in squadra la Binetti o il generale anti gay uno indietro.
La cosa peggiore sarebbe un nuovo pareggio, con l’ipotesi di stare a lì contare e non contare i voti dei senatori a vita e poi rivotare tra un anno o due.
Aspettiamo, con sempre meno fiducia.

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