Il nostro dopoguerra
E dopo come sarà?
Come sarà il nostro dopoguerra?
Lo sto pensando in questi giorni pieni di ricordi tristi per quello che successe negli anni quaranta.
Storie strazianti, ma anche racconti di chi si è salvato/a non si sa come, portandosi dentro l’inestinguibile senso di colpa di avercela fatta mentre accanto a lui/lei la follia e la brutalità umana colpiva incessantemente, a ritmi industriali.
Penso a quei mesi dell’estate del 1945, al niente che avevano quasi tutti e all’incontenibile forza che sentivano dentro: la vita che rinasce, la gioia di esserci, il calore di un abbraccio, l’emozione di un bacio.
E nel 2021 (speriamo che sia nel 2021) come sarà?
Come torneremo ad abbracciarci, passando le giornale con i nostri normali affanni, che oggi ci sembrano così lontani e così lievi rispetto a quello che stiamo passando da quasi un anno?
Non saremo migliori, ormai ne sono sicuro, certamente saremo cambiati dentro e chissà per quanto ci ricorderemo di questo tempo così sospeso e pieno di angoscia.
P.S. Vorrei chiarire: non ho mai fatto paragoni tra gli orrori delle due guerre mondiali e la pandemia. Non esiste confronto e stiamo molto, ma molto meglio noi.
E’ lo spirito del tempo che mi interessa, cioè come vivremo il dopo, perché è indubbio che esiste un prima e in dopo e che mai negli ultimi 76 anni abbiamo vissuto quello che stiamo vivendo dal marzo 2020.
Spero di essere stato chiaro.
Gennaio 28th, 2021 alle 08:54
La domanda è interessante David. Secondo me non sarà come con la fine della guerra. Non ci sarà un “25 aprile 1945” (o altra data…). Sarà tutto più graduale. Forse per i più giovani ci sarà un giorno specifico in cui potranno stare fuori la notte e faranno mega feste, ma penso anche che questo potrebbe accadere per esempio questa estate e senza la certezza di essere veramente fuori dalla pandemia. Oltretutto trattandosi di una questione mondiale, le condizioni relative della malattia non saranno definitive finché non sarà sconfitta ovunque, perché poi coi viaggi la reimportiamo subito (come pare sia avvenuto questa estate). Devo dire che fin da subito ho pensato che “ne usciremo migliori” fosse privo di fondamento. Dai racconti di mia nonna, non mi sono fatto l’idea che dalla seconda guerra mondiale ne fossero usciti migliori. La miseria portava la gente a fottere il prossimo amabilmente, vedi chi si arricchì con la borsa nera e lo strozzinaggio…lasciamo perdere va. Homo homini lupus diceva quello, che scopro adesso, beata ignoranza, che non era Hobbes, bensì Plauto che coniò sta frase, quindi pensa te da quanto tempo va avanti la nostra “evoluzione”. Siamo lupi più raffinati ma pur sempre lupi.
Miao.
Gennaio 28th, 2021 alle 08:57
Caro direttore,purtroppo la storia non ha insegnato nulla a nessuno.
Gennaio 28th, 2021 alle 09:18
A mio avviso solo il paragonare la situazione attuale a quella del secondo dopoguerra è a dir poco offensivo nei confronti di chi ha subìto davvero distruzioni, lutti (62 milioni di morti in tutto il mondo e almeno altrettanti feriti e invalidi), distruzioni, persecuzioni, senza pensare alle famiglie divise da muri e cortine per decenni.
A fine guerra, nell’aprile del 1945, soltanto in Italia oltre il 60% dell’apparato industriale e delle infrastrutture era stato distrutto dalle bombe. Adesso macchinari, ferrovie, autostrade, aeroporti e porti sono tutti lì, sani, belli e pronti a ripartire. Se esistesse una vera politica industriale e non un ridicolo piano di “resilienza”, che invece di pensare ai nostri piccoli imprenditori pensa alla parità di genere, probabilmente ripartiremmo alla grande in un biennio.
Già mi disgustava l’idea di quando ad aprile 2020 c’era chi parlava di “guerra al virus”, ora arrivare ai parallelismi con la seconda guerra mondiale onestamente mi pare una follia. anche da un punto di vista affettivo e sentimentale.
Comunque sì, molti italiani sono cambiati. Prima facevano schifo, ora sono proprio ributtanti: se solo penso ai delatori, nascosti dietro le tende, pronti a chiamare i carabinieri se vedono tre ragazzini su una panchina o se penso a quelli che se ne stanno tutto il giorno a frignare su internet chiedendo di chiudere tutto fregandosene di chi ha sempre lavorato onestamente e ora sta per fallire non posso che concordare.
Hai detto bene, David, non saremo migliori. E’ l’unico parte su cui concordo.
Gennaio 28th, 2021 alle 09:25
per quanto brutta ed estenuante, non credo che la vicenda del virus possa essere paragonata ad una guerra. in guerra sono morti migliaia di persone giovani in combattimento o sotto i bombardamenti, sono stati fatti prigionieri, ci sono state città rase al suolo e l’economia è andata a puttane. col virus che non è stato per l’ebola o cose simili, ma una malattia che prevalentemente ha portato via persone che avevano già patologie pregresse, abbiamo avuto si una bella botta, siamo stati di più in casa, molti si sono ammalati guarendo, tutti o quasi siamo in difficoltà economiche più o meno grosse, ma se si trova anche lo spazio per una crisi di governo, significa che la situazione non è grave come se ci fosse stato un conflitto.
con la guerra, però c’è una data a partire dalla quale, si ricomincia a vivere, qui sarà molto graduale, dipenderà più che altro dai vaccini e per tornare alla normalità ci vorrà tempo. però sono convinto che dopo la gente avrà voglia di recuperare il tempo perso e settori come quello del turismo e ristorazione, si prenderanno le loro rivincite. speriamo che in un annetto si facciano dei bei passi in avanti, dipenderà soprattutto dai vaccini e dalle cure anche quelle molto importanti. umanamente, non abbiamo imparato granchè, non siamo migliorati anzi, forse siamo pure peggiorati.
Gennaio 28th, 2021 alle 09:40
Spesso si vede paragonare la seconda guerra mondiale a questo periodo.
Non ultimo uno dei vari telegiornali affermava l’altro giorno, e penso sia vero, che i morti americani di questo periodo abbiano superato quelli della guerra finita nel ’45; il messaggio era chiaro: “siamo in guerra”.
Adesso questo tuo post David di cui capisco il senso e lo scopo, però…
…nonostante che la mia conoscenza del periodo di guerra sia solo avvenuta da narrazioni di genitori, nonni e vari parenti, da letture, da filmati, ecc, nonostante che quindi sia stata del tutto indiretta, mi sono fatto una chiara idea: che non c’entri niente con la pandemia di adesso.
Adesso, pur nelle difficoltà dirette di una malattia, di un decesso avvenuto in famiglia o fra gli amici, pur nelle difficoltà che abbiamo avuto e che potremmo avere in futuro sul lavoro, pur nelle restrizioni della nostra libertà individuale per il bene comune, adesso, mi pare, che non ci manchi niente.
Abbiamo una casa, abbiamo cibo, abbiamo sempre i nostri mezzi di locomozione (più di uno), abbiamo, noi meno giovani, sempre una tv da guardare la sera, un film da godere insieme in famiglia; i più giovani hanno a disposizione questo grande e potente strumento di comunicazione che li tiene connessi fra loro h24 (con conseguenze non sempre positive) e continuano, con varie difficoltà, ad andare a scuola; abbiamo patito, stiamo patendo e probabilmente patiremo ancora per un po’ la più grave crisi degli ultimi 70 anni; ma non c’è paragone!
Non c’è certamente con chi vedeva partire i propri cari, non sapendo se sarebbero tornati; non c’è con chi era invece partito per la guerra e ha dovuto vedere e sopportare sofferenze indicibili; non c’è con chi vedeva la propra casa distrutta da un bombardamento e si ritrovava improvvisamente senza tetto; non c’è con chi aveva difficoltà a nutrirsi di solo pane (non del lievito introvabile sui banconi di un supermercato); non c’è con chi improvvisamente si vedeva deportato in un altro posto per motivi politici o, peggio, per appartenenze razziali.
Quella era la vera sofferenza dopo la quale l’uomo immancabilmente si univa, faceva quadrato e imparava.
Chiedo scusa a chi sta patendo in questo momento, ma io vedo un abisso fra le due storie e a questo paragone non ci sto.
Buona giornata,
Paolo Pisa
Gennaio 28th, 2021 alle 09:48
sono d’accordissimo con Alessandro B.
non ho vissuto la guerra,
ma non scherziamo.
non facciamo paragoni.
neanche dal punto di vista economico.
la vicenda del virus è ed è stata brutta e inaspettata,
poi noi come generazione non abbiamo vissuto delle grosse tragedie sulla nostra pelle,
non siamo abituati.
però comunque la si pensi politicamente,
se avessimo avuto un governo un po piu all’altezza
avremmo avuto anche meno conseguenze tragiche soprattutto economicamente.
non ci sarà un 25 aprile per questa pandemia,
piano piano il virus sparirà, noi ci vaccineremo
e tutto questo resterà un ricordo indelebile.
abbiamo preso abitudini che probabilmente resteranno,
prima ci si abbracciava senza problemi,
in futuro ci sarà sempre un po di timore,
probabilmente vedremo mascherine in eterno,
e speriamo di ripartire forte.
ma non facciamo paragoni con la guerra, ha ragione Alessandro B, è quasi offensivo.
Gennaio 28th, 2021 alle 10:07
Massimo rispetto per chi ha perso qualcuno di caro a causa del covid e per chi sempre a causa del virus si trova in situazioni economiche precarie. Tutti gli altri devono sopportare solamente delle restrizioni alla libertà personale, che sono sicuramente fastidiose e stancanti, per certi aspetti anche umilianti, ma non hanno assolutamente nulla a che vedere con quello che hanno subito le popolazioni colpite dalla guerra: fame, povertà assoluta, incertezza per la vita propria e dei propri familiari hanno contraddistinto tutte le popolazioni toccate dalla guerra, senza necessariamente scomodare l’inferno patito da chi è stato sottoposto a persecuzioni razziali.
Francamente non vedo nulla di anche lontanamente paragonabile tra la situazione odierna e la fine della seconda guerra mondiale.
Filippo da Prao
Gennaio 28th, 2021 alle 10:51
Eugenio Finardi . La canzone dell’acqua . 1993
estratto dal testo
… il libro mi ha detto: “Tieni la testa a posto”
“Datti una regolata e guarda bene dentro te stesso”
“Non giudicare gli altri e cerca invece di capire”
“Butta via lo specchio, ché c’è il mondo da guardare”
Vorrei esser come l’acqua che si lascia andare
Che scivola su tutto, che si fa assorbire
Che supera ogni ostacolo finché non raggiunge il mare
E lì si ferma a meditare
Per scegliere se esser ghiaccio o vapore
Se fermarsi o se ricominciare…
Gennaio 28th, 2021 alle 10:54
mah david trovo difficile fare un paragone.
a fine della 2^ guerra mondiale, L’Italia cambiò tutta la classe dirigente, in fatti il re e compagnia bella se ne andarono in Portogallo. ed i Padri della Patria che cominciarono a mettere a posto le cose erano, indipendentemente dal colore politico, gente con i controc……zzi
adesso si parla di mettere “Giggino” come presidente del consiglio, volutamente minuscolo
questi manco una giornata a scaricare le cassette ai supermercati ha fatto……
altro che migliori o peggiori
Gennaio 28th, 2021 alle 11:18
Non è minimamente da paragonare…sarò pessimistico ma secondo me non ci sarà nessun miglioramento, questa cosa andrà avanti fino a quando non sarà stato raggiunto il vero obbiettivo, il controllo capillare delle nostre vite.
Purtroppo per come la vedo io la gestione globale di questo virus ha mostrato delle cose inconcepibili…troppo per essere un errore di valutazione, a partire dalle linee guida dell’OMS per finire alla disorganizzazione organizzata delle gestione dei numeri e delle morti stesse.
Sinceramente non bisogna essere dei geni per capire che questa situazione farà + morti che del virus stesso, si sono create situazioni dove farà comodo avere malati di covid .
Sono molto ma molto preoccupato specialmente per la gioventù ,in particolar modo quella che adesso rientra nella fascia di età tra i 14 e i 20 anni, se continua cosi presto gli studi degli psicologi saranno stracolmi!!!! gli è stato tolto tutto, scuola , sport , tempo libero insomma la socializzazione la quale si è ristretta al monitor di un pc o smartphone…e pensare che fino a qualche tempo fa si rimproveravano i nostri figli per l’eccessivo uso dei tali!!!!
Addosso la maggiori colpe di tutto questo alla categoria della medicina…ma non vi sembra strano che nessuno parli di tutte queste conseguenze a livello medico di una gestione simile? cari signori dottori voi avete fatto un giuramento, non ci si può coprire il culo solo con il fatto che voi avere “le linee guida dell’oms” , avete il dovere di gridare al mondo che i danni collaterali saranno ben + gravi del virus stesso!!!
scusate lo sfogo
Gennaio 28th, 2021 alle 11:20
Tema molto interessante quello sollevato da te.
Io sono nato nel gennaio del 1946, quindi ritengo che sono il frutto del ritorno dal fronte di mio padre (so che è stato a Tobruk, ma non le vicende successive).
Mi ritengo un fortunato che ha potuto salire gli scalini di una vita in crescita di doni. Nessuna destinazione di reddito nei miei specifici confronti, fino a quasi tutto il 1960 (sostanzialmente il giocattolo più ricco che ho ricevuto è stato la pistola ad acqua).
Mandato a studiare a Napoli. Assunto appena laureato e con forte crescita professionale.
I disagi dei miei primi anni di vita, sono stati il termine di paragone della mia vita successiva.
Le vicende della guerra, anche se più terribili e catastrofiche rispetto all’attuale momento, lasciano macerie morali e fisiche evidenti.
Le vicende morali si sono superate anche bene, considerando che la povertà unisce le persone e la ricchezza le allontano (la solidarietà sembra essere inversamente proporzionale al grado di ricchezza).
C’era un Paese da ricostruire, è vero lo sforzo era immane, ma la domanda di beni pubblici e di ricostruzione di case e attività private, fece decollare in via progressiva tutta una economia trainata dal settore edilizio.
Il dopo guerra è stato, poi, trainato anche dallo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, che hanno favorito l’offerta di lavoro, riducendo la disoccupazione e favorendo il passaggio dall’elevata pressione sull’agricoltura ai settori industriale e terziario.
Tutto questo non è presente nell’attuale situazione di grave epidemia.
Non c’è un Paese fisicamente distrutto e da ricostruire che stimoli la crescita del settore delle costruzioni.
La solidarietà tra le varie persone è minata, da un lato dal grado di un tenore di vita comunque alto se confrontato alla fine degli anni quaranta. Questo impedisce di distribuire equamente tra le varie persone i disagi da epidemia.
Ne nascono contrasti, tra chi è tutelato economicamente e chi può perdere la sua fonte di reddito (apriamo tutto vs chiudiamo tutto, il dramma è che hanno entrambi ragione).
L’indebitamento elevato diventa la chiave di risoluzione di parte dei problemi. Ma poi i debiti vanno pagati e gli interessi collegati rischiano di farlo ulteriormente crescere.
Sotto un profilo economico, personalmente, ritengo, guardando alle prospettive, l’attuale momento molto più tragico rispetto al dopo guerra. Salire la scala sociale del benessere è molto più facile e augurabile, rispetto al percorso opposto.
Serve un nuovo Adamo Smith, un Carlo Marx o più semplicemente un Keynes che ipotizzi una nuova società, più equilibrata di quella che stiamo vivendo.
Gennaio 28th, 2021 alle 12:44
Sul fatto che ne usciremo migliori ovviamente non ci credo e secondo me non ci credevano neanche tutti quelli che lo dicevano a marzo scorso. Però era bello crederlo.
Gennaio 28th, 2021 alle 13:20
Paragonare la II Guerra Mondiale al Covid appare improponibile. Ho vissuto sia pure infante i terribili anni 1943/44/45, ho vivi ricordi in merito. Successivi studi mi hanno fatto conoscere quel periodo storico ,ho appena finito di studiare(non leggere) “Storia della Repubblica Sociale Italiana 1943/45. Scritto questo appare interessante azzardare un paragone fra il tessuto sociale ed economico dei due periodi, ma appare un lavoro troppo ampio nel nostro ambito. Personalmente ritengo che l’attuale periodo viva una più ampia coesione sociale, la società postbellica era profondamente divisa dopo una crudele guerra civile, e il mondo politico vedeva una significativa porzione che identificava nel modello sovietico una meta obbligata da raggiungere. Il mondo stesso era diviso in una competizione passata alla storia come “Guerra Fredda”. Oggi la guerra appare una circostanza del tutto impossibile e non perseguibile, la competizione è stata spostata nel settore economico. Il nostro Mondo è un Mondo migliore del Mondo della prima metà del XX secolo. Dico migliore non perfetto. Con i vaccini vinceremo il Covid. Unico grande problema è il tema ambientale che purtroppo giudico difficilmente gestibile.
Gennaio 28th, 2021 alle 14:40
Per me è peggio di una guerra. La guerra quando è finita, è finita davvero. Nel dopoguerra tanti avevano poco o niente, ma erano tanti nella stessa situazione di miseria, ma tutti con la voglia di ripartire.
Qui siamo davanti ad un nemico oscuro, sfuggente che muta continuamente. Quando presumibilmente a primavera 2022 ci potremo levare le mascherine nei luoghi chiusi, ci resterà sempre il dubbio del perché quello accanto a noi tossisce o starnutisce e forse abbandoneremo il posto per andare a prendere una boccata d’aria.
Io credo che una volta finito tutto tra diversi anni saremo cambiati, forse più attenti, sicuramente ancora più cattivi ed egoisti.
Gennaio 28th, 2021 alle 15:01
Non credo che pandemia e guerra siano due tragedie comparabili.
Nella seconda guerra mondiale morirono tra militari e civili oltre 470mila persone su una popolzione stimata di 43,8 milioni di italiani. Le strutture viarie e ferroviare erano distrutte e molte fabbriche rase al suolo. La popolazione devastata fisicamente e moralmente da fame, lutti e bombardamenti.
Ora, fatte le dovute condoglianze a chi ha perso i propri cari, la situazione è molto differente. In molti hanno sofferto una consistente dimnuizione delle entrate e la perdita del lavoro. Ma le strutture sono intatte e se, ammesso e non concesso, che chi ci governa trovi la terapia giusta, la ripresa delle attività produttive e di una vita normale sembrerebbe un traguardo raggiungibile in tempi ragionevoli.
Non siamo diventati migliori: le sofferenze difficilmenmte migliorano le persone.
Le tragedie tirano fuori il meglio ed il peggio degli individui. Allora ci furono delatori per due lire, industriali che guadagnavano fabbricando scarponi con la suola di cartone per i soldati che andavano in guerra in Russia, bosari neri. Oggi abbiamo industriali che lucrano su mascherine false, usurai e deliquenti che speculano sulle difficoltà di chi ha dei problemi a tirare avanti la propria attività.
Allora ci fu chi nascose ebrei e perseguitati di vario genere a rischio della propria vita. Oggi chi opera nel volontariato ha visto arrivare persone che non lavorando per l’epidemia si offrivano per aiutare i concittadini in difficoltà.
Essendo nato sulla coda dell’immediato dopo guerra, ho fatto in tempo per respirare nei racconti diretti dei parenti il problema della divisione del Paese in due parti che all’inizio si odiavano. Immaginate la piazza di un paese in cui si incontravano un repubblichino ed un partigiano. Ne scaturirono tragedie che impiegarono anni ad attutirsi. Ciononostante si ricominciò lentamente a vivere anche grazie ad una solidarietà diffusa che mi sembra improbabile in una società molto individualista come quella attuale.
Gennaio 28th, 2021 alle 15:02
Sarà molto diverso David.
Io per esempio affronterò il dopo (spero) covid,superando un paio di lutti,mia madre pensava alle privazioni materiali e alla galera;mio padre agli amici rimasti a Cassino.La classe dirigente era temprata da prove durissime,ora i vari capitani,gigini e compagnia urlante,sono NATI DIRIGENTI, il loro massimo rischio è quello di arrivare tardi sui social,sbagliare look o bucare l’ospitata ai talk.
Gennaio 28th, 2021 alle 16:09
Per coloro che hanno perso tutto o stanno perdendo tutto, sarà peggio che essere stati in guerra.
Per di più una guerra improvvisa, totalmente inaspettata, quando in tanti avevano appena aperto le proprie attività o comunque fatto investimenti pesanti, non potendo certo prevedere l’improvviso disastro che è arrivato.
Il problema è che in troppi – quelli che sono stati più fortunati, perché maggiormente tutelati o comunque non scalfiti da questa situazione – pensano che non sia successo niente, o comunque molto poco.
Invece, purtroppo, basta andare a vedere il numero di suicidi nell’anno 2020 (dato tenuto molto sottocoperta).
Poi ci sono anche quelli (tanti, più di quanto comunemente si creda) che hanno subito perdite in famiglia (siamo quasi a 90.000 morti ufficiali, saranno circa 100.000 in un anno dal primo morto, del 21.2.20, ma ci sono anche i morti indiretti) o siano stati direttamente colpiti (loro od i propri cari) da esiti invalidanti (quasi tutti coloro che hanno avuto il virus con sintomi accusano quantomeno una minor forza fisica e resistenza) e/o psichici.
I danni di lungo periodo saranno molto simili a quelli di una guerra.
Inoltre ancora non se ne vede la fine.
Gennaio 28th, 2021 alle 16:34
Non finira mai. Non nel senso che pensiamo. Non ci sarà più un “come prima”. Semplicemente ci abitueremo alla situazione, si troverà una cura per cui ammalarsi non farà più così paura, gli ospedali e il sistema sanitario si aggiusterà in qualche modo e riprenderemo a vivere un po’ di più.
Penso sempre all’AIDS, quando arrivò sembrava la malattia dei drogati e degli omosessuali e quindi per la maggior parte del mondo un bel chissenefrega. Qualcuno continuò a fare sesso come prima e qualcuno lo ha preso. Qualcuno lo ha preso da una trasfusione, qualcuno bucandosi con una sirnga al parco. “State attenti nei parchi…metti sempre le scarpe” erano le raccomandazioni di mia mamma. Altri smisero di fare sesso per un po’ poi col preservativo il rischio era di un 10% che lo strumento non funzionasse ma poi dovevi anche beccare la persona sieropositiva e che a sua volta avesse una carica virale tale da passartelo. (qualcuno mentre temeva di essere in nuovo Tom Hanks di Philadelphia è semplicemente e felicemente diventato padre)
E si riprese a fare sesso normalmente ma protetti. Nel frattempo arrivarono anche le cure…e oggi conosco persone che sono sieropositive da 40 anni con una vita pressochè normale.
Credo che capiterà la stessa cosa….ma certezze non ne ho.
Gennaio 28th, 2021 alle 18:08
pinob sottoscrivo.
Gennaio 28th, 2021 alle 19:11
ma davvero siete seri quando scrivete che la situazione di oggi è peggio della guerra? cioè, ma vi rendete conto di quello che dite? credo di no. io sono uno che ha avuto una bella botta economicamente parlando, per fortuna avevo qualcosa da parte e spero nei prossimi mesi di recuperare. altri sono stati più danneggiati di me, ma c’è anche una metà di persone che neanche si sono accorti della pandemia economicamente parlando. certo, ci sono stati dei lutti, tanti, troppi. anch’io ho perso degli amici attempati, un po malandati ma che se non ci fosse stato questo troiaio di virus sarebbero vissuti un altro po. però, in guerra sono morti ragazzi di 20 anni a centinaia di migliaia, non facciamo paragoni stupidi per favore. ed anche economicamente, credo che il coprifuoco in quegli anni ci sia stato, anche un po più duro di quello che c’è adesso e non credo proprio che negozi, bar ristoranti e aziende turistiche abbiano prosperato allora. c’era da ragionare con un certo hitler.. una solo cosa di meglio c’è stata: il 25 aprile: data certa, da li in poi, si riparte. si ma.. quanti anni ci sono voluti per far passare la miseria? in casa mia mi hanno sempre raccontato che hanno patito la fame per un bel po. e poi ragazzi, questo virus è pericoloso ma non è l’ebola o la febbre gialla o un’altra malattia letale, conosco tantissima gente che lo ha avuto ed è guarita tranquillamente. abbiamo dei grossi problemi economici e di morti (e comunque vengono conteggiati morti per covid tutti quelli positivi anche se sono morti per un incidente con la macchina), ma non ci auguriamo mai di vivere quello che hanno vissuto i nostri avi.
Gennaio 28th, 2021 alle 19:47
Credo che David non volesse fare un paragone puro ma una metafora:per tante generazione la pandemia è, è stata e sarà “la nostra guerra mondiale”;considerando che fortunatamente un evento bellico noi non lo vivremo mai.Dai racconti ricevuti dai miei nonni il paragone non reggerebbe se non in pochissime isolate situazioni.Mi piace però l’ottimismo che trovo sottinteso nelle parole del Direttore.Come sarà il dopo? Identico al prima,purtroppo.
Gennaio 28th, 2021 alle 20:09
Ad Aprile dice che , andando a bomba con i vaccini si arriva al 14%. Poi ci sarà l’estate è lí, con il calo fisiologico del virus non fregherà nulla a nessuno di vaccinarsi, quindi ad Autunno sarà ri banda. Se saltano gli ammortizzatori sociali, sarà una strange di posti di lavoro. David ha fatto un paragone che calza benissimo, solo che per molti con il posto nel pubblico la pandemia è stato poco più di una brezza fastidiosa perché non ha potuto andare a cena al ristorante. Se ne riparla più avanti quando finiranno i soldi e sarà un vero macello. Ma per abbracciarsi se ne riparla nel 2022, forse
Gennaio 28th, 2021 alle 20:29
Il problema David è che ti tocca anche chiarire, è chiaro che la guerra è il male assoluto, la guerra è causata consapevolmente dall’uomo che uccide un altro essere umano, il virus no. Qui si sta parlando del dopo. La guerra pone (quasi) tutti su uno stesso piano e quando finisce tutti ripartono con grandi speranze. Il virus invece è una continua incertezza che amplia le differenze sociali. I miei nonni mi raccontarono tanti anni fa cosa successe con la spagnola, colpiva i giovani e l’unica soluzione, non essendoci antibiotici era sperare di non beccarla, così facciamo noi um secolo dopo. Poi se c’è gente che nemmeno si è accorta del virus… Oh… Beati loro.
Gennaio 28th, 2021 alle 20:48
@20 razdeganne
Condivido ogni riga.
Sono nato nel 1950 e nei primi anni non esisteva un pasto che finisse con la frutta…il primo bagno in una vasca al caldo l’ho fatto a vent’anni,figuriamoci la generazione di prima ed immediato dopoguerra.
Gennaio 28th, 2021 alle 21:11
Come hai giustamente sottolineato con il post scriptum le due cose non sono assolutamente paragonabili. Però è vero che dal dopoguerra una cosa così non l’abbiamo mai avuta e quindi si tratta di qualcosa di epocale.
Saremo migliori ? Non l’ho mai sostenuto e credo che torneremo i soliti di prima … chi era uno pezzo di mota resta un pezzo di mota …
Personalmente, la più grande delusione (ma ne avevo il presentimento al 90%) è la certificazione ufficiale che non esiste più in una buona parte degli italiani, ma in generale nelle culture occidentali e capitaliste, il cosiddetto senso civico o bene comune.
L’egoismo è ormai la stella cometa dell’individuo in una società occidentale a carattere capitalista. Il rispetto dei diritti del prossimo (specie se più debole o minoritario) è calpestato in una sorta di darwinismo sociale dove vince il più forte e ricco. La pandemia lo ha tristemente confermato in molti aspetti rendendo effimere molte conquiste che pensavamo di aver raggiunto.
Gennaio 28th, 2021 alle 22:03
I mesi passano, gli esempi di come gestire bene la pandemia nel mondo si moltiplicano, ma Alessandro B resta granitico nel suo pensiero: “La colpa è di chi chiude tutto perché così gli imprenditori muoiono di fame”. Lo diceva a marzo e lo ribadisce dopo quasi un anno.
Peccato che la realtà abbia dimostrato l’esatto contrario.
Nuova Zelanda, Australia, Norvegia, Finlandia, Corea del Sud, Giappone, Cina e un’altra decina di stati si ricorderanno di questo periodo come uno strano periodo chiusi nei loro confini, ma di quasi normalità come morti e soprattutto come economia interna. Tutti questi paesi hanno avuto meno di 100 morti per milione di abitanti.
In Nuova Zelanda da mesi si va allo stadio, si gira senza mascherine, si va i concerti e non esiste il distanziamento.
Il motivo ? Il cosiddetto modello Jacinda Ardern, la giovane leader noezelandese.
Per chi vuole approfondire: https://www.fondazionehume.it/societa/jacinda-forever-perche-il-metodo-neozelandese-e-migliore-di-quello-coreano/
Perché loro, sull’esempio cinese, hanno chiuso tutto, ma proprio tutto per brevi e mirati periodi; hanno controllato minuziosamente gli arrivi facendo fare quarantene ed alberghi dedicati a chi arrivava da fuori; hanno fatto massicci tracciamenti ai primi contagi.
E l’hanno estirpato in poco tempo. Nuova Zelanda: 25 morti su 5 milioni di abitanti. 5 morti per milione di abitanti contro i 1500 per milione dell’Italia. 300 volte meno. La Toscana che ha 3.700.000 abitanti ha avuto oltre 4.000 morti.
E così hanno salvato salute ed economia.
Le persone di scienza in qeusti giorni si stanno battendo per avere una chiusura generale di 3-4 settimane che serva a salvare vite, ma soprattutto a salvare economicamente l’estate 2021. Lo avevano detto anche ad ottobre con l’appello dei 100 scienziati a Mattarella e Conte. Non li hanno ascoltati e abbiamo avuto oltre 50.000 morti ed un’economia in ginocchio nella seconda ondata.
Perché lo scorso anno salute ed economia estiva l’abbiamo salvata con il lockdown di marzo, ma quest’anno se continuiamo con le effimere regioni a colori ci troveremo con un disastro assoluto. Perché l’immunità non arriverà prima di autunno.
Il biondo inglese ora l’ha capito e in questi giorni sta predisponendo un piano sul modello neozelandese: lockdown duro ma breve, confini chiusi e tracciamenti per cercare di tornare alla normalità in aprile-maggio.
In Europa (e intendo Italia, Francia, Germania e Spagna) invece “galleggiamo” ancora con questa assurda pseudonormalità che continua a danneggiare salute ed economia. Anche i “famosi” ristoratori sento che si sono convinti che è meglio chiudere bene per un mese per poi tornare a lavorare a pieno regime per i successivi 4 o 5 come successo in estate.
Ed invece l’Europa continua a non capire nonostante le evidenze scientifiche e fa come quello che andava avanti ad aspirine per curare il dente malato invece di estrarlo.
Io avevo difeso il lockdown del nostro governo in primavera (anche se tardivo di una settimana) ed infatti ci ha salvato l’estate. Ma la gestione da agosto in poi è stato qualcosa di catastrofico e dilettantesco. Il libro di Speranza, poi ritirato in fretta e furia, è il testamento dell’incapacità di chi ha gestito la situazione.
E i ristori autunnali a pioggia, dati senza nessun criterio di fatturato annuo, ma solo in base al mese di Aprile (???!!!) e ai codici Ateco è la prova lampante che mettere a fare il ministro dell’economia un laureato in lettere e filosofia è il trionfo dell’incompetenza.
Qualcuno pagherà per non aver ascoltato la scienza ?
Gennaio 28th, 2021 alle 22:58
Omino non ci puoi paragonare a Stati Isola dove per entrare ci vogliono n visti.
Dopo il lockdown il virus lo abbiamo importato dai paesi dell’Est senza colpo ferire.
Ci aspetta un dopoguerra in cui sono arrivati e stanno per arrivare un fiume di soldi.
Da dati Abi i depositi nel 2020 sono aumentati per le imprese del 19,2 e per le famiglie del 6,4 per 128 miliardi.
Un segnale di paura, incertezza e nello stesso tempo di allargamento delle disuguaglianze.
Gennaio 29th, 2021 alle 08:51
Sarà mai io ogni giorno mi aspetto di rivedere cari e amici spuntare da dietro la porta…
Umberto Alessandria
PS purtroppo la già nutrita truppa di tdc ante covid si sta moltiplicando…
Gennaio 29th, 2021 alle 09:16
@Omino di ferro:
non sono uno scienziato,
ma anche a occhio questo sistema dei colori che lampeggiano mi sembra una grande cazzata
fatta per cercare di accontentare tutti
e che come tutte le mezze misure non porta a niente.
mi metto nei panni di un disgraziato che ha un bar o un ristorante o un negozio
che oggi può aprire fino alle 18, domani chiuso, domall’altro aperto..
poi dice che la gente si incazza.. per forza!
molto meglio secondo me, stare chiusi per il tempo che serve
per poi riaprire con tutte le precauzioni.
poi ci saranno i vaccini (se arrivano)
in questo modo l’estate sarebbe quasi salva.
invece cosi, oltre a non capirci più niente,
chi ha problemi economici continua ad averli,
i contagiati non diminuiscono
ed è un anno che siamo cosi.
Gennaio 29th, 2021 alle 10:27
Omino di Ferro
Tutti i paragoni che fai con le altre realtà, non hanno assolutamente alcun senso, non li puoi prendere come paragone per obiettare Alessandro B, per un semplicissimo motivo:
LORO PAGANO
DENARO
DENARO SUONANTE
I nostri ristoratori starebbero volentieri chiusi se lo Stato pagasse, invece devono fallire.
Quindi evitiamo paragoni inappropriati
Io in questa diatriba non mi schiero da nessuna parte, dico solo che, ad un certo punto anche se non hai sconfitto il virus, devi aprire, altrimenti il paese MUORE e quel punto si sta avvicinando!!
Non possono solo alcune categorie scontare le cazzate fatte dal Governo, dal CTS e da altre organizzazioni della minkia e lo dico appartenendo a una categoria che ad oggi non ha subito ripercussioni, ma non sono ipocrita e provo a mettermi nei panni di quei poveracci che stanno perdendo tutto, STANNO PERDENDO IL FUTURO.
Vdz
Vogliamo
Gennaio 29th, 2021 alle 11:18
Inutile dire che Alessandro b. ha colpito nel centro della questione in particolare nell’ultimo capoverso
È altrettanto vero che con molta probabilità questa pandemia abbia messo a nudo, anzi abbia strappato con violenza lacerandoli senza possibilità di recupero, quei tessuti di copertura che nascondevano i comportamenti più biechi della società italiana del dopoguerra ormai incancreniti e stratificati da decenni di sottocultura popolare…. Cioè è come se la pandemia abbia slatentizzato un vissuto comunitario in cui fenomeni di odio, invidia e senso di riscatto venivano sottaciuti, occultati o semplicemente custoditi gelosamente nei rettangoli di calcestruzzo abitativo ma che la contigenza del momento ha fatto uscire allo scoperto …. Per fare un banale esempio quella che è considerata unanimemente una della manifestazioni più vili dell’animo umano ovvero la delazione coatta, la denuncia non verso ignoti ma partorita dall’ignoto stesso è potuta finalmente venire alla luce sotto una forma di legittimazione governativa… Il DPCM della delazione finalmente ha potuto prendere forma, è divenuto realtà più di un sofà… che poi è un po’ il sogno di ogni pentastellato che si rispetti e che sia degno di questa categoria di appartenenza politica….
Per tutto il resto bisognerà inventarsi qualche forma di socialità alternativa se l’uomo continuerà a preferire il contatto umano a quello virtuale perché ciò che questa pandemia ci lascerà è la netta convinzione che il mondo sarà sempre più governato e comandato da una macchina digitale con tutti i suoi vantaggi e svantaggi…… Per finire il confronto con la seconda guerra mondiale non è del tutto decorrelato… Nei primi mesi dell’anno passato abbiamo vissuto un clima dittatoriale da far invidia a qualche S.S. del regime nazitocratico ..un virus dell’influenza che si sostituisce ad una aberrante ideologia razziale cambiano i figuranti del teatrino mondiale ma il mezzo per manovrare gli encefali di umana specie mandandoli all’ammasso è sempre lo stesso e comincia per D. declinato in tutte le lingue
Gennaio 29th, 2021 alle 11:56
Zachini, io dico che la scienza ha dimostrato come lo puoi gestire e una decina di nazioni sono lì a dimostrarlo.
Se avessimo fatto come loro sarebbero bastati i ristori di primavera.
Avremmo potuto copiarli in ottobre e non l’abbiamo fatto. Risultato 50.000 morti ed economia in ginocchio.
Potremmo farlo ora per salvare l’estate e invece, come diceva Diego, preferiamo vivacchiare. Poi non ci lamentiamo se non potremo andare neanche al mare questa estate eh …
Gennaio 29th, 2021 alle 12:08
a me non rimarrà nulla. Appena ci danno il via torno a vivere come se non fosse successo nulla, anzi se posso esco più di prima, cinema, teatri, musei, ristoranti e via…
Gennaio 29th, 2021 alle 12:12
Linus, infatti. È quello che dico io. Già da inizio marzo avevano capito come si comportava questo virus, ma solo in pochi hanno dato retta alla scienza.
Ci voleva uno con i controco..ioni come i premier neozelandesi o australiani che hanno detto: “Io ci metto la faccia. Chiudiamo per un mese tutto, ma proprio tutto tranne supermercati e farmacie, ma tra un mese vi prometto che torneremo alla vita normale. Altrimenti mi dimetto”.
La premier neozelandese l’ha fatto e ha vinto la battaglia già in maggio. Hanno fatto anche le elezioni e ha trionfato con il 49%.
Perché se ci sono nazioni che sono nella normalità da mesi non le abbiamo copiate ? Come dice (giustamente questa volta) Alessandro, la colpa il governo e i media tutti l’hanno data a quelli che uscivano senza mascherina o che andavano in discoteca, quando loro stessi li hanno autorizzati.
Gennaio 29th, 2021 alle 13:05
Zachini, scusa, aggiungo una puntualizzazione.
E’ vero che la Germania ad esempio ha dato più soldi di noi. Gli ultimi dati comparati che ho sono al 31 ottobre con:
Germania 284 miliardi
Regno Unito 210 miliardi
Francia 110 miliardi
Italia 90 miliardi
Spagna 46 miliardi
Credo che poi a novembre e dicembre siano stati aggiuni altri 20/30 miliardi se noin ricordo male.
Però sono stati distributi male. Ad alcuni settori quasi niente. Ad altri non si è tenuto contro dell’effettiva perdita (un ristorante al mare ha fatto moooolto meglio di un ristorante in una città – un supermercato in centro storico ha fatto peggio di uno in periferia).
Il problema è che lo stato siamo noi e se lo stato paga ora DENARO SONANTE, come dici tu, non sarà altro che nuovi debiti e nuove tasse che pagheremo in futuro noi e i nostri figli. Non dovevamo arrivare a questo dopo l’estate.
Ma il punto che ho contestato ad Alessandro è un altro.
Abbiamo avuto vedute opposte sia a Marzo che ad Ottobre.
Io ho sempre sostenuto che per salvare salute ed economia servivano tre cose: lockdown duro per 3/4 settimane, chiusura confini o comunque gestione con alberghi e quarantene, tracciamenti a tappeto.
Lui invece avrebbe tenuto tutto aperto o quasi in stile (fallimentare) svedese (vedi confronto con nazioni simili come Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda).
La mia teoria (mia per modo di dire, ho sempre seguito quallo che dicevano gli scienziati – non gli Zangrillo o i Bassetti eh … quelli seri. Virologi e matematici con le p@alle) l’hanno applicata in quelle 10/20 nazioni che ho detto sopra ed ha funzionato.
Ha funzionato anche in Italia, sebbene molto in ritardo e con 2 soli dei 3 capisaldi da seguire (lockdown e chiusura confini). Ed infatti abbiamo fatto una buona estate con pochissimi morti e attività in ripresa. Ma poi ad ottobre abbiamo preso la strada sbagliata. C’è poso da discutere. Parlano i numeri.
E’ un po’ lungo, ma guarda cosa scriveva uno di quegli scienziati ad ottobre:
https://www.fondazionehume.it/societa/il-lockdown-che-non-ce-mai-stato-e-quello-che-ci-vorrebbe/
Ed infatti si è avverato quello che diceva lui e non quello che dicevano i governi.
Gennaio 29th, 2021 alle 13:15
Non scherziamo, paragonare “l’ora” al dopoguerra, mi sembra un po troppo azzardato. Io non c’ero, ma ricordo bene,quello che mi raccontavano i miei genitori e tante persone della loro età. Il mio babbo, partì militare, nel giugno del 1939, ritornò a casa, nell’ottobre del 1945, più di 6 anni, senza rivedere nessuno dei suoi. Il suo viaggio di ritorno, da Danzica in Polonia a Firenze, per buona parte a piedi. E sai quanti milioni di storie simili, ci sono state. Il vero quesito è, chi ci guiderà verso un nuovo inizio? Quelli un po più vecchi come me, conoscono e sanno, chi erano quegli uomini, che dettero vita alla Costituente, di tutte le origini politiche, si dimostrarono dei veri, nuovi padri fondatori, di quel nuovo corso, DEI GIGANTI. Veniamo all’oggi, io non vedo un personalità politica, che si possa un pochino avvicinare a nessuno di loro,ma nemmeno per scherzo. Basta vedere o sentire un notiziaro, son più le notizie, che ti fanno ridere, “si fa per dire”, nella loro imbecillità, monopattini, banchi con le rotelle, mascherine e assurdità varie, che provvedimenti, che dei veri leader politici, dovrebbero pensare e provare ad attuare. Chi ci farà ripartire, questa è la mamma di tutte le domande, mi ripeto, un vero capo ad oggi non c’è. Visto che la cancelliera Merkel, sta per andare in pensione, sarebbe da provare a sentirla per assumerla.
Gennaio 29th, 2021 alle 13:26
@28 Umberto
Condivido!il tuo è un pensiero di una persona,che è stata colpita negli affetti. Ricordo anche che invitavi le categorie più tutelate a contribuire ad aiutare i settori in crisi.
Ma è un’illusione!
Gennaio 29th, 2021 alle 13:40
“dal CTS e da altre organizzazioni della minkia”
forse sono sfortunato, leggo sempre meno questo blog ma quando lo faccio trovo sempre perle geniali, spesso dei soliti. inviterei a farsi un giro per vedere chi sono quelli del CTS. su una cosa concordo tuttavia “il paese MUORE”, oddio forse è già morto.
Gennaio 29th, 2021 alle 14:16
Viviamo nella migliore epoca possibile, c’è di che essere ottimisti per il futuro: certo l’Italia arranca più di altri, ma il mondo non è mai stato così ricco, in salute e tecnologico. In un anno abbiamo trovato la cura contro il virus grazie al connubio stato/multinazionali che hanno accelerato i tempi per permetterci di tornare ad una vita normale.
Un imperatore o un re di epoca vittoriana non aveva i confort e le cure di un cittadino medio dei paesi europei, tutto questo è possibile grazie al progresso e all’economia globalizzata che abbatte i costi.
Questo grosso stop causato dal virus ha accelerato ancora di più i processi digitale e tecnologici.
Una volta che ci saremo messi alle spalle questo periodo potremo guardare al futuro con maggiore ottimismo di oggi e potremo dire di avere superato anche questa sfida per l’umanità
Gennaio 29th, 2021 alle 15:18
Omino, per quanto vale sono in buona parte d’accordo con te.
Gennaio 29th, 2021 alle 22:25
@omino
Cugini australiani mi scrivono che hanno avuto ristori per circa il 60% del fatturato.Qui in Padania conosco ristoratori,che avrebbero comunque fatto la fame.
Gennaio 29th, 2021 alle 22:56
@ OMINO, non ti rispondo nemmeno.
Hai talmente voglia di chiacchierare che riesci a smentirti da solo nello stesso messaggio.
Ti lascio alla tua lettura di Cazzullo.
Gennaio 30th, 2021 alle 09:07
30 Zachini
Qui, che non si parla di Vlaovich, non sono d’accordo con te. I ristori sono arrivati a tutti in base al fatturato cioè un tot su quello denunciato. Però se denunci 10 anziché 50 è chiaro che il ristoro sarà su 10 perché è quello che hai denunciato e non su 50, chiaro che il divario è enorme a questo punto fra quello non incassato perché chiuso e il ristoro su quello denunciato ma che non era il vero. Questo fatto lo ha denunciato in televisione anche un attore famoso Italiano (mi sfugge il nome in questo momento) che ha 3 ristoranti ed ha detto che ha ricevuto tutti i ristori ma certamente sul fatturato e chi invece prima pensava bene di fare giochetti non può pensare ora di lamentarsi perché i ristori sono pochi. Ma certo che i ristori non possono sostituire un reale guadagno ma è così anche per i ristoratori di tutti i Paesi sono chiusi da tutte le parti, ed è così anche per centinaia di dipendenti che o non hanno più il lavoro o lo hanno precario e così via.
Gennaio 30th, 2021 alle 09:21
@ccp
Dato che fai il fenomeno, vai a informarti su quello che è successo.
Ti do’ un aiutino, 2 parole:
CTS
Monoclonale
Vdz
Gennaio 30th, 2021 alle 09:23
OMINO di FERRO,
Concordo in larga parte su quanto scritto da te, vorrei però ampliare il contesto del discorso.
Siamo in Pandemia. Ovverosia abbiamo un “attacco” naturale che colpisce l’intera umanità. Una risposta solo nazionale o locale, ancorché efficiente, è solo un palliativo, a mio parere. Le frammentazione transanzionali e nazionali (le regioni i lander le contee) peccano di visione e di strategia e, di conseguenza, di gestione risolutiva.
L’OMS va’ ripensato e riorganizzato dandogli capacità di intervento e di indirizzo più incisive in questi frangenti lasciando ovviamente la gestione ordinaria e le innovazioni alle sanità dei singoli paesi o dei territori.
Sul piano della discussione vorrei farti notare che vi sono almeno tre aspetti che influenzano la gestione pandemica e la diffusione del virus.
Prima situazione: la fruizione esterna. In parole povere un territorio isolato turisticamente non attraente non al centro dei flussi di movimento, ha molte più possibilità di non essere aggredito dal virus. In Mongolia il vettore virale costituito dal turista o dal viaggiatore per lavoro sarà molto meno attivo che in un paese come il nostro. E una isola avrà molte frecce in più per contenere l’epidemia rispetto ad un territorio di transito.
Seconda situazione: L’età anagrafica media. Siamo al terzo posto del mondo come longevità. Grazie anche alla sanità pubblica. Ottimo. Ma questo ha un costo non solo economico. Abbiamo molte persone fragili in più. Se la nostra aspettativa di vita è quasi doppia rispetto alle nazioni subsahariane, in caso di pandemia portiamo per forza un tributo peggiore in termini di decessi o handicap transitori o duraturi. Ovviamente è sottointeso che è preferibile la nostra situazione.
Terza situazione: la densità di popolazione. Non si può paragonare una nazione all’altra senza tener conto di questo aspetto. Eppure la propaganda politica non cita mai questo aspetto. Tralasciando le entità minori come San Marino o altre che statisticamente non sono rilevanti, l’Europa e l’Italia sono realtà densamente popolate. Nel belpaese si parla di circa 210 abitanti per KQ lievemente inferiore a Germania e Regno unito. In USA circa 32, in Brasile 22 in Nuova Zelanda 14 e in Australia meno di 3. Pur se con molta approssimazione si può calcolare un coefficiente di probabilità infezione che è in una scala di decine o addirittura di centinaia di volte fra un paese europeo come l’Italia e quelli che ho citato.
Tutto questo per dimostrare come, nonostante l’orribile numero di decessi, il belpaese abbia fatto un lavoro eccezionale nella scorsa primavera e meno in questo autunno-inverno . Chiaramente un lockdown sarebbe preferibile, ma vi è una parte della società che è in sofferenza e qualsiasi governo si troverebbe a contemperare le esigenze economiche di un paese che ha il terzo debito pubblico del mondo pro capite, con le esigenze costituzioni ed etiche di tutela sanitaria complessiva.
Senza mai scordare che abbiamo un debito pubblico enorme ma un risparmio privato ancora più grande nell’ordine del 152% del PIL il primo e 262% il secondo per cui parlare di morte economica o di fallimento mi pare fuori luogo o pura intransigenza ideologica nello stucchevole, ormai, gioco delle parti.
Un saluto.
Gennaio 30th, 2021 alle 09:30
Omino
Pure io ho difeso il look down iniziale, ma poi abbiamo fstto peggio di tutti e dimostrato la classica inefficienza italiana
Un mix di puttanate tra Governo Cts e quant’altro (la direttiva di non curare i malati ai primi sintomi ma aspettare che peggiorassero per portarli in ospedale si è dimostrata fallimentare, ha sulla coscienza migliaia di morti e lo hanno dimostrato tanti e tanti medici)
Lo stato, o meglio il governo non hanfatto niente di quello che doveva fare, si pensava ai banchi con le rotelle invece di pensare ai trasporti, agli anziani e via dicendo
Incompetenze su incompetenze
Questo è fattuale, ma oramai è cosi, non ci possiamo fare nulla…ed oggi come oggi le imprese non reggono più le chiusure, ergo se non vogliamo far morire il paese dobbiamo riaprire, questi mesi di apri/chiudi hanno dimostrato essere fallimentari, le attivita muoiono lo stesso, il virus non si ferma.
Non vedo altre scelte
Vdz
Gennaio 30th, 2021 alle 11:54
Francini al 43, trovo perfetto il tuo intervento: oggettivo ed onesto.
Gennaio 30th, 2021 alle 16:22
Marco, mi fanno piacere le tue argomentazioni. A prima vista possono essere giuste, ma ad una lettura approfondita anche le tue osservazioni mostrano delle crepe.
Bisognerebbe parlarne per ore e ore, data la vastità dell’argomento. E bisognerebbe citare in continuazione chi ci capisce più di noi, selezionando tra le migliaia di fonti. Cercherò di riassumere, ma sarò inevitabilmente lungo e me ne scuso fin da subito.
In questi mesi ho letto di tutto di più. Come professionista con partita iva (purtroppo) ho avuto meno soldi e più tempo disponibile. Ne ho dedicato un po’ alla famiglia, un po’ allo sport e ho cercato di informarmi per sapere quando e come ne saremmo usciti.
Se non li hai letti e sei uno dei pochi che ancora amano leggere oltre i 280 caratteri di Twitter, dai un’occhiata a quei due link che ho messo sopra ai miei commenti 26 e 34.
A questi due ti aggiungo questo del sociologo e professore di analisi dei dati Luca Ricolfi: https://www.fondazionehume.it/societa/il-termostato/
In questi mesi ho trovato le analisi sulla pandemia della fondazione Hume e quella della fondazione Gimbe le migliori. Semplicemente perché sono tra le poche che si sono rivelate vere.
Leggendo questi tre articoli troverai qualche risposta alle tue obiezioni.
D’estate mi ero fidato anche di Guido Silvestri, virologo italiano in America fondatore delle famose “Pillole di ottimismo” su Facebook … ma anche lui in estate disse che tenendo tutto aperto (sul modello svedese per intenderci), nella seconda ondata avremmo avuto al massimo 10.000 vittime. Evidentemente si sbagliava … tenendo tutto mezzo chiuso siamo già a 55.000 … quindi anche lui depennato.
Perdonami la digressione sulla selezione delle fonti, ma nell’era delle “fake news” diventa un’operazione fondamentale per farsi un’opinione più vicina alla relatà possibile.
Torno alle tue obiezioni.
1) Sul discorso turistico credo che l’impatto sia minimo e transitorio. In Italia la Sardegna ha pagato un po’ di dazio in Agosto, ma in generale le mete tuirstiche italiano non hanno avuto più casi quelle meno turistiche. A Cecina (turistica), abbiamo avuto un terzo dei morti di San Miniato o Pontedera (abitanti simili). L’Elba ha avuto un focolaio in pieno inverno dopo essere stata quasi covid free per tutto l’anno. La peggiore nazione sopra i 10 milioni di abitanti è il Belgio. Non propriamente il top come vocazione turistica. La Grecia poi ha un terzo di incidenza dei morti rispetto all’Italia.
2) L’età anagrafica è stata affrontata diverse volte come argomento. E’ vero se la confrontiamo con l’Africa o altre nazioni giovani come l’India ma, ad esempio, il Giappone ha una longevità maggiore della nostra eppure ha 43 morti per milione contro i 1454 nostri. 33 volte meno.
3) Con la densità di popolazione allora Corea o Giappone che avrebbero dovuto fare ? Io ci sono stato in Giappone. Le aeree di Tokyo-Yokohama e Kyoto-Osaka-Kobe sono tappeti di case che si estendono per decine e decine di km. E comunque gli Stati Uniti o l’Australia hanno moltissime aree deserte e poi la popolazione concentrata in aree urbane. Melbourne ha 5 milioni di abitanti, neanche Roma … E poi in Italia le situazioni peggiori le avremmo dovute avere a Napoli, Roma o Palermo, ed invece le abbiamo avute a Bergamo, Brescia, Varese, Aosta e Bolzano.
Insomma, al netto di situazioni pù o meno favorevoli, quello che conta più di tutti sono le azioni dei governi. Altrimenti come si spiegano i 104 morti per milioni della Norvegia, i 121 della Finalndia e i 1144 della Svezia. Ma anche i 1300 USA e 500 Canada.
Riassumo il concetto che troverai nei tre articoli. Le cose da fare sono 3:
– Lockdown per abbassare i contagi (3/4 settimane dovrebbero bastare). Ma non con 9.000.000 di persone che lavorano come fatto a Marzo, altrimenti ci vogliono 2 mesi !!!
– Controllo delle frontiere e degli aeroporti con quarantene in alberghi. vedi tennisti Australian Open. In questo caso da noi ci vorrebbe un coordinamento europeo o chiusura di Schengen come a Marzo.
– Tracciamenti a tappeto. Tracciamento non vuol dire Tampone, ma risalire ai contatti dei postiivi. Oggi facciamo un buon numero di tamponi (ieri 268.000 contro i 5.000 della primavera scorsa) ma ci sono troppi casi per essere tutti tracciati. Andrebbero abbassati (vedi articolo Ricolfi sul “termostato”) per poter essere messi sotto controllo. Immuni da noi ha fallito, avrebbe dovuto essere messa obbligatoria, siamo in guerra, potevamo chiudere un occhio sulla privacy.
Noi in Europa abbiamo fatto poco e male di tutto questo.
La Toscana, rispetto alle altre regioni, sta avendo una buona tenuta in zona gialla perché da novembre sono stati assunti 500 laureandi in medicina che fanno i tracciamenti per oltre il 90% dei casi (a ottobre era il 30% il tracciamento). Nonostante questo c’è il rischio che non basti. Oggi dicevano che da metà febbraio rischiamo di nuovo l’arancione … Perché anche il governo non ne assume altri ?
Insomma, spero che le “mie fonti” per una volta si sbaglino. Ma se non si cambia rotta rischiamo il crac economico in estate. Oltre ovviamente ad altre migliaia di morti, ma quelli ormai non fanno già più notizia (sic).
Gennaio 30th, 2021 alle 16:27
Zachini, ti faccio una domanda.
Tu avessi un’impresa, preferiresti fare un mese di chiusura totale (ad esempio febbraio) e poi da marzo e settembre apertura totale oppure le aperture/chiusure a singhiozzo di questi ultimi 4 mesi con l’assurdo semaforo ?
Ho un paio di amici ristoratori ed entrambi preferiscono la prima ipotesi. Che poi è quella dello scorso anno che, almeno qui sul mare, gli ha permesso di fare un’estate coi fiocchi.
Il governo invece spera nei vaccini e nel caldo invece che credere nella scienza … aspetta e spera …
Gennaio 30th, 2021 alle 17:53
Angelo 41
Basarsi solo sul fatturato (poi addirittura del mese di Aprile) in effetti è molto limitante. Innanzitutto se sei in affitto o se il locale è tuo cambia moltissimo.
Poi dipende dove hai il locale e cosa fai. Qui a Cecina le pizzerie lavorano abbastanza con l’asporto con una cittadina di 30.000 abitanti … le pizzerie nei paesini limitrofi invece non hanno clientela per l’asporto, vivevano di quelli che andavano nel borgo caratteristico e ora non c’è più nessuno.
Stessa cosa tra essere al mare o in città. Al mare (fonti confcommercio) hanno avuto un +30/40%, in città -60/70% e sono stati “ristorati” tutti con lo stesso criterio. Ma ti pare possibile ?
Io, da libero profesionista, non ho potuto accedere ai ristori perché ad Aprile non ho avuto un calo del 33%. La cosa assurda è che per i liberi professionisti vige il criterio di cassa ed io ad Aprile ho riscosso un fattura di gennaio ed una di febbraio, lavori di quando ancora non c’era il Covid e quindi non preso mai niente eccetto i famosi 600 euro per tutti.
Ma io il calo da marzo in poi l’ho avuto … moltissimi professionisti avendo riscosso fatture pregresse sono rimasti fregati da una norma che dire assurda è fargli un complimento. C’è qualcuno che ha perso tutti gli aiuti perché aveva un calo del 31% anziché il 33%, magari per 100 o 200 euro fatturate in più ne perdi 4000 o 5000. Dovevano prevedere degli scaglioni, non un termine perentorio. 32,9% sei fuori, 33,1% sei dentro. Ma che è un gratta e vinci ?
Scusa lo sfogo, ma altro che repubblica delle banane …
Gennaio 30th, 2021 alle 17:55
Correzione
Il +30/40% al mare e -60/70% in città sono relativi all’estate 2020.
Gennaio 30th, 2021 alle 20:07
Dopo un anno dallo scoppio dell’emergenza coronavirus, su una popolazione mondiale di 7,834 miliardi, i positivi al Covid sono stati quasi 103 milioni (l’1,31%), le morti 2,2 milioni (lo 0,028%).
E qui si chiacchiera di chiusure totali?
Vabbè, ciao.
Gennaio 30th, 2021 alle 21:42
Omino,
1) troppo tardi, non se lo possono permettere
2) nessuno assicura che dopo resteranno aperti, nessuno. Anzi io non ci credo proprio ma proprio zero
Vdz
Gennaio 30th, 2021 alle 21:49
Rosetta
Lo sai vero che chi ha aperto a fine 2019 non ha ricevuto un cazzo?
Smettiamola con queste storie del nero dei ristoratori, io ne conosco di ristoratori e mi hanno detto quanto hanno ricevuto.
Ma le avete mai ascoltate le storie di chi non ha più soldi per comprarsi il pane, ma dove vivete? C’è un mondo che sta morendo la fuori, gente che non sa come arrivare al giorno dopo.
Gente che ha investito tutti i suoi averi ed ora si trova senza futuro, famiglie rovinate, sfrattate.
Andate ad ascoltare un po’ di storie, altro che luoghi comuni sui ristoratori
Vdz
Gennaio 31st, 2021 alle 12:02
A chi gli sembra di essere in guerra e vorrebbe chiudere tutto, gli consiglio di leggere i dati ufficiali dei morti di infarto e malattie cardiovascolari. Si accorgerà che i numeri sono simili e l’età media è molto più bassa nell’infarto. Date retta staccatevi dai social e curatevi le malattie dove davvero ci lasciano le penne le persone giovani e sane . Ormai i vaccini ci sono, le procedure sanitarie per le cure anche, e dall’OMS il corona virus fatica ad essere definita come malattia mortale. Per me dovete ricalibrare davvero il senso di pericolosità di questa malattia, che non è davvero il peggio che vi possa capitare , al netto della continua pubblicità interessata che continuamente fanno i media.
Gennaio 31st, 2021 alle 12:11
discorso del cazzo da negazionista quale sei.
una vita, anche una sola, vale come 100.000
ficcatelo nel capo
Gennaio 31st, 2021 alle 14:15
Che differenza c’è fra il covid e la Fiorentina?
Nessuna!
Sia nella gestione della nostra amata squadra che della pandemia ci sono nel blog quelli che hanno capito tutto! I geni universali!
Va così che allenatori, match analyst, preparatori, scienziati del cts, politici al governo (perché naturalmente chi critica vorrebbe gli altri nella stanza dei bottoni, perché gli altri son sempre meglio, in qualunque campo) medici e professori di tutto il mondo, ricercatori, scopriamo qui (ma non solo) che non capiscono una beata minkia! Ma è qui che ci sono i geni incompresi (e inascoltati… fortunatamente?…) dell’universo mondo!
A volte mi chiedo; ma cosa ci fanno qui questi esperti e competenti geni a perdere tempo con noi poveri e umili, oltre che ignoranti perditempo virtuali, invece di stare in qualche stanza decisionale o nella panchina viola?
Gennaio 31st, 2021 alle 14:26
Ripigliati, chi muore d’infarto, muore di meno ? Staccati dai social, da retta, ora per chi la pensa differente vi hanno coniato l’appellate Negazionista, perché no fascista, comunista,zingaro , finocchio, lesbica o ebreo. L’unica cosa Negata qui è la capacità di analisi . Io non nego proprio nulla e rispetto le regole, ma due numeri in croce li so leggere ed interpretare , ti auguro di saper fare altrettanto.
Gennaio 31st, 2021 alle 15:48
rispondo solo adesso perché ripeto non leggo più molto questo blog. zachini io non faccio il fenomeno, io sono un fenomeno. quando vuoi tramite il padron di casa facciamo una disfida di CV. monoclonale? in questa epoca tarda e decadente parole come questa stanno sulla bocca di fenomeni (davvero!) patetici da tastiera, senza conoscerne né significato né utilizzo.
Gennaio 31st, 2021 alle 19:59
ccp
La disfida de che?
Ma facci un favore…
Monoclonare, fatti a Latina dalla Lilly ed offerti gratuitamente all’Italia che grazie al Cts ha declinato,
Ora ne hanno attestato una riuscita del 70%, lo stesso Burioni ne sollecita l’utilizzo, finalmente anche in Italia ci siamo decisi…ma troppo tardi…dovremmo pagare ed andare lunghi, molto lunghi
Questi sono i fatti, le storielle e le narrazioni le lascio a quelli ridicoli come te.
Vdz
Gennaio 31st, 2021 alle 21:24
OMINO di FERRO
Io non vedo molta distanza nelle nostre considerazioni. Direi più sfumature che altro, e in parte una filosofia di gestione emergenza non diversa ma su scala diversa.
Il nostro è il secondo inverno pandemico mentre per le terre Australi è stato solo il primo. Ovviamente questo è un bel vantaggio in considerazione che i virus hanno ambienti per diffondersi estremamente sfavorevoli col caldo.
Indubbiamente il Giappone ha una densità e età media superiore alla nostra. Ma rappresenta l’eccezione o una delle eccezioni. Ed essendo isola ha la possibilità di controllare meglio di noi eventuali ingressi.
Ovviamente la tua citazione sui casi in Italia riguarda la prima ondata. Che è arrivata in Italia a Febbraio e ha colpito la pianura Padana, in particolare, territorio con alta densità alto transito e alta età oltre che inquinato. E grazie al combinato lockdown e primavera ha contenuto la pandemia con la decrescita da Aprile in poi.
Stavolta ci siamo beccati il virus nella sua completezza che in vario modo colpisce molti più territori all’interno del paese. Non potevamo tener chiuso il paese per mesi, a mio parere, ma adottare una strategia che ci permettesse di convivere con esso evitando il crollo del PIl del 7-8% a mese e cercando di salvare più persone possibili e SSN.
Io credo che il Lockdown sia efficace se elimini il virus. Paghi qualcosa in termine economico nel breve che diventa un guadagno nel tempo. Ma finché non si depotenzia attraverso le mutazioni tipiche della sua classe biologica, sarà sempre una minaccia potenziale. Che se non debelliamo arriverà dai transiti da esterni o dai nostri spostamenti.
Almeno finché vaccini e cure non saranno efficienti da renderlo inoffensivo. Tenendo conto della forza del virus. Vaccinazioni antiinfluenzali di massa, mascherina, distanza sociale e uso massivo di detergenti sanificanti hanno, per ora, bloccato completamente le influenze stagionali, e come dice Burioni questo dovrebbe far capire alla gente quanto sia potente penetrante e pericoloso questo maledetto coronavirus.
Per questo io rimango dell’idea che la strategia antipandemica dei singoli governi sia meno efficiente di una pianificazione transnazionale. E che la sua diffusione ramificata ormai in tutte le aree mondiali vanifichi se non totalmente almeno in parte anche le migliori gestioni adottate. Soprattutto quelle più fragili.
Per quanto riguarda il belpaese, e riallacciandomi al tuo discorso, più che l’egoismo e la mancanza di sensibilità civica che pure sono state evidenziate in modo eclatante in questi frangenti, credo che sia stridente il contrasto fra opinione politica e scienza. In certi momenti sembra di rivivere lo scontro fra Urbano VIII e Galileo. E in fondo il credo politico è una sorta di fede religiosa.
Concludo con una previsione che naturalmente non azzeccherò. Visto anche l’abbassarsi dell’età del contagio con le zone gialle, e il probabile aumento di casi conseguente, credo che una mini chiusura sarà probabile nel momento di maggior sforzo vaccinale e al ritrovare della bella stagione. Fermo restando che i problemi di salute che hanno colpito molti sopravvissuti non saranno così facili da risolvere in breve tempo.
Gennaio 31st, 2021 alle 21:54
Ecco l’ebete che mi dà del negazionista.
L’analfabeta funzionale ipocondriaco, che non si firma neppure, e che vive nel terrore da un anno.
Poveraccio.
Febbraio 1st, 2021 alle 08:26
@Cisco
concordo ogni riga, nel mio post precedende ho detto che non è possibile concentrare tutto su un qualcosa che provoca 1 ma che collateralmente provoca 10!!!!
I media controllati vi stanno facendo il lavaggio del cervello, il virus esiste ma non mi sembra giusto strumentalizzarlo all’estremo in questa maniera per arrivare a degli obbiettivi che normalmente non verrebbero mai accettati ma che in questa situazione ci obbligheranno ad accettare, anzi qualcuno preso dalla disperazione chiederà di accettare!!!!
Febbraio 1st, 2021 alle 09:14
54 Zachini
Chiaramente ci sono i piccoli ristoranti che hanno aperto da poco e ci sono quelli grandi aperti da decenni, le problematiche sono chiaramente diverse il piccolo che ha aperto da poco è un conto chi è aperto da decenni è un altro.
So per certo che, cambiando genere, i ristori sono arrivati anche alle ASD sportive nate nel 2019.
Poi ci sono tanti dipendenti che sono in difficoltà, perché anche lì chi lavora in una grande azienda, anche se diminuisce il lavoro continua a lavorare ma non dà il lavoro fuori, al suo indotto per intenderci e quindi l’indotto formato da piccole realtà va in crisi.
Siamo in emergenza sanitaria e quindi economica, ma non solo in Italia, e parlare sempre e soltanto dei ristoranti, che per anni non hanno mai conosciuto crisi, anzi hanno conosciuto opulenza, come fossero poverini gli unici ad essere in difficoltà mi sembra esagerato e ingiusto. Impariamo a distinguere tra chi è colpito veramente dalla crisi e chi invece, pur avendo delle perdite, potrà continuare a lavorare.
Ciao e buona giornata.
Febbraio 1st, 2021 alle 09:15
Scusa ASD aperte nel 2020 e non 2019.
Febbraio 2nd, 2021 alle 14:08
zachini da bravo a cuccia. ripeto vogliamo vedere i CV per capire chi può parlare a ragione e chi no? poveretto.
Febbraio 3rd, 2021 alle 16:13
Carissimo genio che ti presenti come @52
Applicando la proprietà commutativa alla tua affermazione mi spieghi come 100.000 vite possano valere come solo una?
Lapi Dario
Febbraio 3rd, 2021 alle 20:00
Rosetta
Non dirlo a me, vai in piazza a parlare con questa gente poi digli che hanno avuto quanto gli spettava e vedi che succede.
Troppo comodo parlare da casa dal divano caldo per sentito dire di uno o due casi.
Ci sono categorie completamente penalizzate, alcuni non hanno per mettere il mangiare in tavola… gli importa una sega del COVID, fossi nella loro situazione mi importerebbe una sega nemmeno a me.
Lì capisco ed hanno ragione
Vdz
CCP
Il CEPU non vale …. quindi sei squalificato in partenza…
Pagliccetto
Vdz
Febbraio 4th, 2021 alle 06:34
@ Zachini, vien via, muore dalla voglia di sciorinare il curriculum.
Postane uno anche falso qui sopra (del resto con i curriculum gonfiati c’è chi ha fatto politica negli ultimi anni) e almeno lo fai contento.
Febbraio 4th, 2021 alle 08:27
68 Zachini
Mi dispiace che tu faccia finta di non capire cosa ho scritto. Magari parlassi per sentito dire dal caldo di casa seduta sul divano e non per esperienza diretta infatti uno dei miei figli è disoccupato, appartiene alla categoria dei dipendenti precari però, non a quella dei ristoratori. Buona giornata.
Febbraio 4th, 2021 alle 10:09
@ Marco Francini
Scusa il ritardo della risposta ma in questi giorni avevo un po’ da fare …
Sì, diciamo che siamo d’accordo su quasi tutto.
Però se mi scrivi che “Non potevamo tener chiuso il paese per mesi, a mio parere, ma adottare una strategia che ci permettesse di convivere con esso evitando il crollo del PIl del 7-8% a mese e cercando di salvare più persone possibili e SSN.”, probabilmente non hai letto gli articoli che ti ho linkato.
La strategia migliore per salute ed economia, la scienza ormai è concorde, è quella di chiudere tutto per 3-4 settimane (e non per mesi) e poi gestire confini e tracciamenti. Io sono d’accordo con la scienza. I politici europei no, perchè sperano di salvare i paesi con le zone a colori … infatti lo vedo come è andata bene da ottobre in poi …
Febbraio 4th, 2021 alle 10:17
Zachini 53
Libero di pensarla come vuoi. Troppo tardi lo dicevano anche ad ottobre … e poi a novembre … e poi a dicembre … e poi a gennaio … e poi a febbraio … ed intanto i ristoratori sono chiusi a cena da 4 mesi e a singhiozzo a pranzo.
Però credo che è inutile che insista, ha ragione Rambaldo al 57 “Ci sono nel blog quelli che hanno capito tutto! I geni universali!” …
No, perché le idee che ho scritto sopra non sono dell’Omino di Ferro, ma scaturiscono dalle migliori menti del mondo in fatto di gestione della pandemia. Io ho solo riportato links, nomi e referenze.
Febbraio 4th, 2021 alle 11:16
@ Omino e Rosetta
Io non ho nessuna ricetta, osservo solo come è stata gestita a cazzo tutta la situazione.
Dico solo una cosa…il virus prima di altri 12 mesi non lo blocchi, mentre la gente tra qualche mese muore e fallisce.
Ergo non vedo altre soluzioni.
Se poi qualcuno ha la lampada di Aladino si faccia pure avanti
Vdz
Febbraio 4th, 2021 alle 12:10
Zachini. E quattro. La scienza ora il virus lo conosce. Il virus lo blocchi in un mese di lockdown. Punto. Non c’è da discutere. E’ scienza. Lo porti da 10000 contagi al giorno a 500 (in tutta Italia).
E poi riapri tutto con i tracciamenti come fa la Toscana e vedrai che lo mantieni a 500 al mese e fai lavorare tutti al 80-90% del potenziale. Come d’estate scorsa. Come fanno da mesi una ventina di paesi in tutto il mondo.
Febbraio 5th, 2021 alle 15:04
Omino
già fatto… abbiamo visto le conseguenze.
ripeto un mese non lo reggono, vaglielo a dire tu…
Allora mi fai fare un discorso che non volevo fare:
il virus uccide pazienti con età media di 83 anni, questi muoiono a 40 anni … vai a dirgli di fallire…
Vdz
Febbraio 5th, 2021 alle 15:08
Tutti credono di avere la soluzione in tasca, di essere più bravi e giù a vomitare sul governo…l’Alto Adige si è rifiutato di stare in zona rossa, ha fatto
valere la sua autonomia, risultato da oggi fino al 28 febbraio staranno in lockfown duro. Ora avrebbero potuto aprire le piste da sci ed invece dovranno stare chiusi. L’Italia tutta gialla e risale l’Rt. Ancora non si è capito che il virus c’è e senza attenzione e regole, fino a quando non ci saranno molti vaccinati non ci leviamo le gambe, al di là di chi governa. Ma capisco che la faziosità supera di molto il buon senso.
Febbraio 8th, 2021 alle 14:03
Rosetta,
mi sa che non hai ben chiara la situazione e molto probabilmente la faziosa in questo contesto permettimi ma sei tu.
Qui non si critica cosa ha fatto il governo, MA QUELLO CHE NON HA FATTO.
C’è un elenco di cose che andavano fate assolutamente invece di pensare a bonus monopattini e sedie a rotelle e non sono state fatte, non sto qui a ricordarle perchè sarebbe monotono e pedante ripeterle per l’ennesima volta
Vdz
Febbraio 8th, 2021 alle 21:04
Oooooo Rosetta, ma te non sei mica quella che d’estate andavua a camminare sull’alpenliebe?
O come mmai invuece di mangiare le cuaramelle tu ci cammini sopra eeee?