Essere genitori
Lo si può essere in tanti modi, per esempio come la madre dell’appuntato Montella, che chiama in causa Napoli e Gomorra per difendere il pargolo dalle accuse piacentine.
Non te lo insegna nessuno ad essere padre (e madre), bene che vada è come quando si parla degli allenatori: i migliori sono quelli che fanno meno danni possibile, tanto in campo ci vanno i giocatori.
Ecco, in campo ci vanno i figli e a volte non bastano insegnamenti verbali e esempi dati in una vita.
Arrivi a qualche certezza solo alla fine di dolorosi percorsi di consapevolezza di errori fatti, sperando sempre tra l’angoscia e il senso di colpa che non sia troppo tardi.
Poi c’è il fatto che spesso si è in due e sarebbe di solito un bene per i figli, ma bisogna vedere chi è l’altra/o, il suo livello di intelligenza e di maturità.
Alcuni farebbero volentieri a meno della controparte e comunque la mamma dell’appuntato Montella, fedele servitore dello Stato, fa per due, lei basta e avanza per tutti.
Luglio 25th, 2020 alle 08:27
Il caso Piacenza o altri casi simili ove elementi delle forze dell’ordine deragliano o in modo vergognoso, non credo sia legato alla problematica figli-genitori.
Io quando vedo un rappresentante delle forze dell’ordine sono una persona felice che si sente tutelata.
Ciò detto, credo che, come per tutte le strutture organizzative, bisogna rimodellare la linea di comando, inserendo seri elementi organizzativi sul controllo dei reparti.
La devianza dai modelli positivi è nell’ordine delle cose, non mi meraviglia l’episodio Piacenza.
Quello che non ho gradito è stato il mancato o sbagliata impostazione del modo di essere di quel reparto data dai capi.
Io e mio figlio ci siamo visti tutte le puntate di gomorra e non abbiamo spacciato droga o picchiato per divertimento nessuno.
Luglio 25th, 2020 alle 15:15
Uno che spaccia stipendiato dai contribuenti abusando del suo potere e la mamma incredula che crede che i soldi li ha vinti all’enalotto e che è sicura dell’innocenza e che sia perseguitato perché di Napoli e tutti pensano a a Gomorra.
La storia di Montella ci rappresenta un ambiente familiare e lavorativo senza riferimenti e ci deve far riflettere su come sono cresciuti i figli, su come sono selezionate le forze dell’ordine e come i capi gestiscono i loro uomini.
Ognuno ha il proprio talento positivo o negativo ma dove non ci sono regole non sono individuate le mele marce che avvelenano anche le altre.
Luglio 25th, 2020 alle 15:56
Scusate l’ot,
Ma ho letto violanews e sono rimasto molto scosso.
Con Pietro Vuturo abbiamo discusso tante volte proprio qui
Su questo blog
Ai tempi dei DV.
ora leggo quella notizia…
Per quel pochissimo che può contare,
Voglio fare a Vuturo un fortissimo incoraggiamento.
Forza Pietro ti aspetto ancora qui
Per “litigare” per le cazzate
Come erano le diatribe sulla proprietà della nostra squadra del cuore.
A presto!
Un abbraccio.
Luglio 25th, 2020 alle 17:24
È una storia molto grave e vedo che alcuni organi di informazione fanno finta di non vedere e anche questa è una cosa molto grave. Approfittarsi del proprio ruolo è una cosa che mi da il vomito come la pedofilia, hanno infangato un’arma gloriosa com’è quella dei Carabinieri.
NESSUNA PIETÀ PER QUESTE 4 …