Se ne farà a meno
Inserito da admin il 15 Mag 2020 5:28 am. Categoria: Senza categoria.
E’ chiaro che così non si può ripartire, o cambiano il protocollo o è impossibile pensare di giocare per poi fermare una squadra al primo positivo.
Adesso poi ci sono anche i giocatori che non vogliono andare in ritiro per cinquanta giorni, è un loro legittimo diritto, ma bisognerà spiegare bene che poi alla fine si fermano gli stipendi milionari.
A me piacerebbe che riprendessero a giocare, per vari motivi, però alla fine me ne farò e ce ne faremo una ragione e andremo avanti per altri mesi senza il calcio da vedere in televisione, che non sarà affascinante come quello allo stadio, ma è sempre meglio dell’ennesima replica della finale mondiale del 2006.
Maggio 15th, 2020 alle 08:48
Alla televisione, nel silenzio, emergerebbero ancora di più le cronache oramai da tempo invasive con commenti inappropriati, tendenziose verso i potenti,
Inoltre uno sport “popolare” dovrebbe vivere della gente che lo circonda. A porte chiuse sarebbe solo la conferma che si è trasformato in una fabbrica, anzi in una catena di montaggio, senza cuore ne anima. Una squadra, in un mondo del genere, varrebbe l’altra e addiosenso di identità.
Maggio 15th, 2020 alle 08:49
“….per poi fermare una squadra al primo positivo” perché scusa David cosa dovrebbe succedere? Continuare a giocare nonostante i positivi e far riesplodere una pandemia? Scusa ma proprio non ti capisco. È iniziata ora la fase due dobbiamo stare attenti a non vanificare tutto. In un macello a Bari, mi sembra, hanno trovato un positivo ed è stato chiuso per tutti gli interventi del caso, invece se si trovasse un calciatore positivo si dovrebbe far finta di niente perché? Far ripartire una pandemia è una questione di attimi, ma poi le squadre lombarde dove giocheranno? Perché i dati di ieri sera danno ancora percentuale di contagio in Lombardia 7 per cento; Italia senza Lombardia 1,4 per cento. I giocatori vorranno andare in trasferta in Lombardia?e dove alloggerranno? Quanto costerà sanificare sempre tutto? Ho letto che per sanificare gli spogliatoi ci vogliono 100.000 euro al mese le squadre se lo possono permettere?
Tutti si vorrebbe tornare alla normalità ma…..ancora non si può. Le persone del calcio a cui penso sono i magazzinieri, gli impiegati, chi fa le pulizie ecc..
Maggio 15th, 2020 alle 08:55
Perché che hai contro la finale del 2006?😄
Francamente, come ho già scritto in precedenza, in questo momento pensare di metter su tutto sto ambaradan per far ripartire il campionato, senza tifosi allo stadio, con giocatori impauriti perché il contatto fisico che non potrà essere eliminato, con un dispiego continuo di risorse per effettuare tamponi e test, che nel mondo di fuori sono stati negati anche a soggetti positivi, mi sembra poco probabile e anche rischioso.
Il campionato non mi manca in questo momento, mentre mi dispiace vedere mio figlio fermo in casa, a giocare con la PS4, invece di allenarsi allegro al campo con i suoi compagni e partecipare ogni domenica alla partita del campionato giovanissimi.
Questo si speriamo possa tornare presto.
Quanto al ritiro, non so esattamente a che notizia ti riferisci, ma in questo momento mi parrebbe l’ultimo dei problemi per lavoratori dipendenti (ma chiamati professionisti), molti dei quali probabilmente pensano che la cassa integrazione sia un premio aggiuntivo ai loro magri salari.
Poi domani vedo una partita della Viola in tv e magari mi ritaglia quella strana malattia che si chiama tifo.
Un saluto
Lucky
Maggio 15th, 2020 alle 09:30
Davide pensaci bene. Noi spettatori-tifosi-ascoltatori ce ne siamo fatti una ragione già da tempo. Lo abbiamo scritto in tutte le salse che concludere questo campionato è, più che insensato, impossibile.
Un paio di giorni fa ti ho ascoltato al Penta mentre disquisivi con Scanagatta o Bucchioni, non ricordo bene, circa le modalità di ripresa del campionato. Sono rimasto allibito nel sentirvi possibilisti. Ci sono da giorni nuovi contagiati fra i calciatori, molte squadre hanno appena iniziato ad allenarsi. appena si presenta un nuovo caso devono essere messi tutti in quarantena. Mi spieghi come fai a trovare 20 squadre con almeno 18 giocatori sani ed allenati per il resto del campionato?
Siete voi che dovete farvene una ragione ed iniziare a scrivere, parlare della necessità di chiuderla qui. Ovviamente cancellando la stagione azzoppata e ripartendo così dai risultati della precedente. Altrimenti in Italia il mondo del calcio deflagrerà clamorosamente. Sfido qualsiasi squadra ad accettare una retrocessione senza aver avuto la possibilità di giocarsela fino in fondo.
Cirano
Maggio 15th, 2020 alle 09:51
Purtroppo mi sa che dobbiamo rinunciare anche ad altro .
Prendere il sole in spiaggia niente da fare, anche se c’è chi spinge per far sì che ciò avvenga.
Mah!
Cinema e teatri niente.
Sui secondi , ho letto che vogliono riaprire facendo indossare mascherine anche agli attori.
Certo, quando recitano la parte ..respirano dalle branchie o dallo sfiatatoio sulla testa?
Il turismo, non si sa.
Maggio 15th, 2020 alle 10:09
Come detto più volte ero del parere di finire il campionato, ma nella sicurezza di tutti. Ho anche detto, che questo finale di campionato, se ci sarà, falserà comunque la classifica finale.
Dai commenti degli addetti ai lavori (presidenti, calciatori, tecnici e medici escludo i giornalisti perchè non hanno responsabilità civili e penali dirette), emerge che si vuole riaprire ma non aderendo alle misure precauzionali previste dai medici consulenti del ministero. Si vuole l’eccezione alla regola, ma senza alcuna responsabilità. Dio Santo come siamo messi male!
Dirò una cosa lugubre e sgradevole, ma c’è bisogno di riprendere un po’ di realismo delle cose.
Avrei messo tutti i morti di coronavirus nelle loro bare e poste queste sul ciglio di una strada, per i sessanta chilometri richiesti (2 metri per bara moltiplicato 30.000).
Poi, avrei chiamato tutti quelli che vogliono le eccezioni e li avrei obbligati a percorre tutta la strada.
Perdonatemi questa visione alla Edgard Allan Poe ma nonostante la mia tranquillità di base, mi monta una vampata di repulsione per chi vuole, a costo della morte altrui, meno vincoli e assenza di responsabilità
Maggio 15th, 2020 alle 10:14
Credo che quasi tutti saremmo contenti di veder riprendere il campionato, ma dipende tutto dai numeri della pandemia: se calano
nuovi infettati e morti giornalieri,con i provvedimenti di sicurezza si può ricominciare, se aumentano tocca a rimandare.
Non ci sono altri parametri su cui prendere le decisioni.
Ieri i morti in Italia sono stati 262, il 13 sono stati 195. Quindi sono aumentati, non diminuiti.
Non è andato tutto bene, non sta ancora andando bene.
I dati del 18 maggio saranno decisivi per aprire una nuova fase, vediamo se si potrà riaprire il più possibile, ma distanziamento, mascherina e guanti saranno indispensabili per molti mesi ancora.
Maggio 15th, 2020 alle 10:57
sono d’accordo con cirano e gli altri,
a me sembra che a parte la lega e qualche squadra,
nessuno voglia ricominciare un campionato già finito.
ho letto un comunicato della curva fiesole,
sono completamente d’accordo con loro.
certo, potrebbe servire un po di svago anche a noi
che ci girano parecchio i coglioni
per via di questa situazione,
ma che senso ha..
e poi i positivi, solo noi ne abbiamo quattro..
li abbattiamo?
e al primo positivo che arriva dopo la ripresa,
cominciamo a rimandare le partite?
è assurdo.
Personalmente sarei già contento se si ri iniziasse a modo a settembre/ottobre.
p.s.
la finale dei mondiali 2006:
lo confesso:
eravamo subito dopo calciopoli,
la melandri e rossi ci avevano rovinato.
ho visto la partita da solo
facendo un tifo sfegatato si,
ma per la Francia.
è andata male.
vedere la melandri, rossi e tutti quelli che ci avevano affossato esultare
mi provocava dei malesseri davvero forti.
per me l’ultimo mondiale vinto è quello dell’82.
Maggio 15th, 2020 alle 11:17
ci sono due aspetti.
il primo è quello del “gioco”, dello “spettacolo”, del cuore, della passione. Far riprendere un campionato sarebbe stupido e poco avvincente, dal lato ludico del tifoso, manca lo “stadio” e tutto il pathos che lo avvolge. La partita a porte chiuse è triste, malinconica, tecnica…non ha passione.
il secondo è quello più realistico. Il calcio è un business. E’ denaro, posti di lavoro. Non certo quelli dei calciatori di serie A o B che hanno tanto di quel denaro accumulato che si possono permettere di non fare un cazzo per le prossime 4 generazione, se sono accorti, ma per tutti coloro che ci campano con questo business. Giornalisti, operatori, massaggiatori, dipendenti etc. Per questi, per voi, dovrebbero trovare una soluzione. Deve ricominciare qualcosa…ma non sarà il “nostro” calcio.
ciao
mike
Maggio 15th, 2020 alle 11:18
Beh amen… Giusto che anche il calcio e i giicatori di calcio vengano trattati come lavoratori normali o altri professionisti della pallavolo o del basket
Maggio 15th, 2020 alle 11:30
Sono perfettamente in accordo con Cirano e Rosetta. Chi preme per ritornare alle cose di prima non lavora nella sanità, altrimenti certe cose non le penserebbe neanche. Se torna una ondata, medici, infermieri e tutto il contorno scoppieranno e da eroi passeranno a lavativi, secondo il ben noto cliché italiano. Bisogna accettare la situazione, non è colpa di nessuno, tantomeno di noi italiani se è scoppiata questa pandemia e non si può chiedere di rischiare la pelle a tanta gente, per far giocare partite insulse e prive di interesse
Maggio 15th, 2020 alle 11:55
Me ne faccio una ragione anch’io.
Cmq i giocatori potrebbero fare 50 giorni di ritiro continuato lo stipendio merita pure un sacrificio. Pensino a tutti quelli che NON lavorano.
Maggio 15th, 2020 alle 12:05
Penso che si potrà ripartire, ma finire il campionato, mi sembra impossibile, se le regole restano queste. Le partite, se ci saranno le guarderò, ma vederle in un un’ambiente sterile, senza tifosi e calore, mi farà disamorare molto presto e dopo un paio di settimane, guarderò soltanto noi. Se non inventano alla svelta un vaccino, altro che il calcio andrà all’aria. Sono a cercare, di salvare il salvabile, ma la situazione che si creerà in autunno, quando faranno per bene tutti i conti, delle mancate entrate sul turismo e dei milioni di disoccupati che avremo, ci farà tornare indietro, ma di brutto.
Maggio 15th, 2020 alle 12:26
Nel rispetto assoluto della posìzione del direttore David Guetta, dobbiamo prendere atto che, a differenza di altre occasioni, gli appassionati di calcio non sono così smaniosi di ripartire.
La movimentazione che la stampa sportiva sta cercando di porre in atto non trova conforto nell’opinione pubblica.
Non è un aspetto da poco perchè le anomalie, i privilegi, le differenze di trattamento che han sempre permesso al calcio di usufruire di situazione favorevoli (club che non hanno pagato con il fallimento situazioni economicamente compromesse, favoritismi a livello giuridico, controlli allentati, plusvalenze fittizie) hanno sempre trovato origine nella ragione per cui non si poteva togliere lo spettacolo ai tifosi.
Anche a livello governativo, consetire al calcio determinati privilegi è risultata spesso circostanza utile per accappararsi voti.
Stavolta non è così! stavolta una buona parte di appassionati (che solitamente sbuffa di fronte ad una settimana di stop per gli impegni delle nazionali) non sente il desiderio di ripresa…
Nessuna rivolta popolare di fronte all’ipotesi di altre settimane senza pallone.
Se si percepisse nell’aria un desiderio di ripresa le istituzioni sarebbero più solerti e, ne son quasi certo, allenterebbero anche i protocolli.
Nell’aria invece c’è ancora un mix di sgomento, preoccupazione, commozione e soprattutto incertezza.
Personalmente, sono convinto che in un modo o nell’altro, la stagione verràà portata a termine ma la stampa deve capire che gli appassionati che oggi non vedono di buon occhio la ripresa sono i medesimi che da anni danno da vivere sotto troppe forme) agli operatori dei media…
Maggio 15th, 2020 alle 12:42
Ciao Davide
La stragrande maggioranza degli sportivi non vuole ripartire. Le tifoserie fanno a gara a esporre comumicati per fermarsi,i giocatori non vogliono andare in ritiro. Ma mi domando giocare per chi? Solo per un discorso di soldi mi sembra offensivo verso le migliaia di persone che sono in difficoltà adesso e lo saranno nel prossimo futuro. Senza considerare se dovessero ripartire la disparita di trattamento a livello sanitario tra i calciatori e tutti gli altri lavoratori. Il calcio anche se malato è uno sport popolare e se al popolo ora non interessa prendiamone atto. Concentriamoci sulla prossima stagione che non mi sembra facile neppure per quella giocare in sicurezza.
Maggio 15th, 2020 alle 12:52
discutiamo pure di calcio e cerchiamo la nostra voglia di normalità
facciamo attenzione ai venti di guerra (PER RAGIONI ECONOMICHE,O PERSONALI DI QUELLO CHE NON SI METTE MAI LA MASCHERINA)fra usa e cina……………………..
Maggio 15th, 2020 alle 13:04
E’ presto, troppo presto, al di là di stadi vuoti o pieni, tamponi “sottratti”o no a chi ne ha più bisogno perchè gioca un altra partita, molto più seria.
Vi siete già dimenticati, eppure sono appena finiti,le file dei camion militari pieni di bare?
Rispetto ci vuole, è prestissimo, e se ci annoiamo pensiamo a chi ha lavorato per una vita e non ha avuto neanche l’ultimo saluto da parenti e amici.
Maggio 15th, 2020 alle 14:38
A me mi fanno ridere le verginelle del “eh ma allora lo fanno per i soldi”. Ma sveglia!!! E’ chiaro che è una questione di soldi, se non riparte il campionato verosimilmente le tv (sì le tv, perché per avere la squadra bellina, in attesa di avere lo stadio, servono anche e soprattutto i soldi delle tv) non sganciano soldi che per molti club sono vitali. La conseguenza potrebbe essere la demolizione del sistema, che sarà marcio e da riformare, ma la soluzione non può essere la sua morte ovviamente.
Le porte chiuse sono orribili? Vero, ma non si può fare altrimenti ora e su questo aspetto è inutile rifarsela con chiunque.
Maggio 15th, 2020 alle 14:42
A me è piaciuta molto la replica della semifinale 1990…
Maggio 15th, 2020 alle 15:00
la mia non è una provocazione ma un dato di fatto: se il vaccino arriva entro un anno… lo sport inizia dopo qualche mese e cioè nell’autunno del 2021. Lo so che la cosa riguarda tante persone ma è la cruda e triste realtà. Badate bene SE arriva il vaccino!
E mi chiedo chi poi avrà i soldi per le partite/abbonamenti e pay tv.
Leggere di trattative di giocatori per decine di milioni per qualche attimo mi fa pensare che il virus era solo un incubo. Poi mi “sveglio” e capisco che sono tutte illusioni dei giornali e tv. Tra noi tifosi sono ormai mesi che non si parla di mercato/gare etc. SEMBRA TUTTO LONTANO ANNI LUCE. Ma ci vogliamo svegliare??? Calcio/teatro/cinema/concerti/vacanze…. SOLO DOPO IL VACCINO!!!!!!!!!!!!!!! E anche in maniera molto ridotta perchè la paura e le sofferenze in tutti i sensi lasceranno degli strascichi enormi e quindi in ogni caso SARA’ tutto diverso.
Come vorrei scrivere cose più belle… ma ad oggi sarebbero solo grandi bugie.
Maggio 15th, 2020 alle 15:36
Cari Linus ed Arturo
a me è piaciuta più di tutte la finale del ’94. Ero a festeggiare alle Pavoniere. Chi sa a cosa mi riferisco capirà bene il perché.
Lapi Dario
Maggio 15th, 2020 alle 15:39
Insisto su di un concetto, quante volte tocca ripeterlo? La soluzione per trovare svago e pace sociale è una sola:
U’ PILU!!!
Lapi Dario
Maggio 15th, 2020 alle 16:57
D’accordo con Mike Rights al 9 e Claudio52 al 20.
Un calcio così non entusiasma ovviamente nessuno di noi. Poi c’è il discorso della baracca da salvare e quindi:
– il ristorante mette i pannelli di plexiglass e ti serve vestito da infermiere
– il parrucchiere ti fa i boccoli con la visiera da tiro a volo
– ed il calcio toglierà gli spettatori e farà i ritiri blindati
È tutta una schifezza, ma purtroppo bisogna mettere in pratica tutto il possibile per la sopravvivenza economica. Ovviamente nel calcio non per i miliardari, ma per l’indotto.
Sperando che tutto questo, a livello di sicurezza, funzioni. Altrimenti il lockdown è dietro l’uscio.
Maggio 15th, 2020 alle 17:59
Con il passare del tempo, ho iniziato a pensare all’importanza del tempo, perché inutile girarci attorno, passato i 50 intraprendi un discesa, fisica e spesso morale, che porta presto verso la linea di arrivo. Non ho paura, ho solo il desiderio di fare le cose che mi fanno stare bene, che appunto non mi facciano perdere tempo e che in un modo o nell’altro riescano a far crescere la mia persona.
Il calcio oggi, nonostante l’amore che provo per questo mondo, non mi riesce a dare qualcosa, che possa far crescere la mia persona, quindi,!non mi pongo il problema.
Maggio 15th, 2020 alle 18:01
Però è vera una cosa, per quanto mi riguarda, da oltre 2 mesi non c’è una partita di calcio e ho vissuto benissimo lo stesso, anzi, essendo tifoso viola e quindi abituato a perdere, non ho il classico giramento di coglioni del lunedì…
Maggio 15th, 2020 alle 18:03
Dario Lapi… come dimenticare i “brasiliani” che festeggiavano… (detto al tg.)
Maggio 15th, 2020 alle 18:10
Al di là delle capacità sono Felice della conferma di Daniele Pradè …
sul post il mio pensiero e’ che se non ci fosse stato di mezzo Uefa e Sky (cioè denari) i signori del calcio e addetti ai lavori avrebbero di lunga preferito aspettare, prima di riprendere, anche due mesini in più per vedere come evolve il virus …
Umberto Alessandria
Maggio 15th, 2020 alle 18:17
Hai ragione Dario Lapi, ma anche “quando c’è Zenga tra i palii…” ero adolescente e senza un cazzo di problemi, bei tempi!
Maggio 15th, 2020 alle 19:31
@23 Omino
La baracca deve ripartire ed insieme la filiera che gira intorno al calcio.
In terapia intensiva è l’economia, il ns lavoro e il ns futuro.
In questo momento non interessa a nessuno di vedere partite di calcio, andare a cena in un ristorante, andare in un negozio a comprare abbigliamento, ma se non ripartiamo fra qualche settimana troviamo tutto chiuso ma non per un DPCM.
Dobbiamo rispettare i nuovi provvedimenti e augurarsi che ognuno faccia la sua parte e soprattutto chi dovrà monitorare e individuare le catene di contagio.
Maggio 15th, 2020 alle 20:58
Credo che il sentire comune sia per la chiusura definitiva di questa stagione. Pero’ il calcio ha anche tanto indotto e se trovano protocolli adeguati, sarei favorevole ad andare avanti per garantire stipendi e non attingere alle povere casse dello stato. Sarà una goccia in mare, ma tutto fa.
Maggio 15th, 2020 alle 21:15
Per la prima volta nella vita,la penso come la Fiesole.
Maggio 15th, 2020 alle 21:26
Se ricominciano è la volta buona che smetto.
Maggio 15th, 2020 alle 22:24
Polonia-Italia 2-1 Stoccarda 1974.
Maggio 16th, 2020 alle 06:37
Ritengo che l’azienda calcio abbia il diritto di provare a ripartire con un protocollo di sicurezza che glielo consenta realmente.
Personalmente ritengo che ripartire sia prima di tutto quasi impossibile, in parte immorale in quanto spinto esclusivamente da motivi economici e fondamentalmente me ne frega il giusto, come tutti ho ben altri problemi.
Mi sembra anche che in realtà stiamo assistendo ad un indegno teatrino messo in piedi da tutte le parti al fine di prepararsi alle inevitabile cause legali che seguirebbero un annullamento ( Sky contro Lega – tifosi contro sky e società per rimborsi – Interessi politici di parte ecc. ecc. ).
Teniamo anche presente che se il “giochino” non riparte adesso si compromette anche la prossima stagione che comunque sarà a porte chiuse; senza una sperimentazione come quella che stanno tentando di fare adesso per chiudere la stagione, l’avvio della prossima avrà gli stessi identici problemi.
Aggiungo che chi si spertica di lodi per il comunicato della Fiesole forse non lo ha letto, l’idea di non ripartire è ovviamente legittima, i motivi per i quali lo proclamano semplicemente ridicoli; se fossero realmente coerenti con il loro disprezzo verso il “calcio azienda che pensa solo ai soldi” avrebbero smesso di andare allo stadio da 20 anni, se pensassero quello che scrivono e non lo scopiazzassero dalle altre tifoserie, andrebbero a vedere le partite del Lebowski o fonderebbero una società nuova ripartendo dalla terza categoria, il resto sono pagliacciate e ridicolo esibizionismo
Maggio 16th, 2020 alle 10:25
Big 23
Forse mi hai interpretato male, quello che dici tu è quello che ho detto io.
Ho solo posto l’accento sul fatto che a nessuno di noi piace un calcio senza pubblico o un tavolo di ristorante blindato dal plexiglass, ma purtroppo se vogliamo far andare avanti la baracca abbiamo poche alternative.
Insomma, la testa direbbe una cosa, il portafogli un’altra.
Facendo ovviamente attenzione a come comportarsi, perché una nuova risalita dei contagi sarebbe una catastrofe sia sanitaria che economica. Se perdiamo quel minimo di fiducia indotta dal calo della curva dei contagi, la paura subentrerebbe di nuovo e avremmo un crollo dei consumi irreparabile.
Ecco, sul come comportarsi io ho il dubbio che in molti non abbiano ancora capito niente, ma forse li conosco solo io quelli che fanno cene carbonare tra amici, si ritrovano in 5 o 6 per uscite in bici o camminate al parco, portano i bambini a giocare tutti insieme. Forse non saranno la maggioranza, ma sono un bel po’ …
Maggio 16th, 2020 alle 10:38
Ho cambiato idea, ritengo che la ripresa del campionato sia necessaria. Vorrei esporre i motivi ma temendo che non interesserebbero a nessuno me ne astengo. Aggiungo solo che parlare di immoralità per caldeggiare il termine del campionato sia assurdo. E’facile fare i moralisti con i soldi degli altri. Il contributo della Curva al fatturato della squadra è sufficiente all’acquisto delle maglie, forse.
Maggio 16th, 2020 alle 11:58
In un ipotetica classifica di priorità il calcio è agli ultimi posti. Sento parlare più di pallone (1,5% del Pil) che di turismo (12% di pil).
I tifosi si stanno dimostrando molto più maturi degli “addetti ai lavori”.
La stagione dovrebbe già essere considerata chiusa.
Molti di noi hanno lottato con le scuole per ridiscutere le rette, non vedo problemi a ‘ridiscutere’ 4 o 5 mesi di ingaggio con ragazzini milionari.
Provo molta più empatia nei confronti del barista sotto casa che nei confronti di un ‘Chiesa o di un Castrovilli’, con rispetto parlando.
Stagione conclusa.
Assegnate lo scudetto a chi vi pare ed evitiamo di parlare di calcio come della panacea di tutti i mali.
Gli italiani hanno bisogno di tamponi, non di partite.
Il problema del mondo, adesso, è un altro.
Ps. In tv ci sono anche molti film e documentari interessanti. Poi ci sono i libri. Non è obbligatorio guardare solo il calcio.
Maggio 16th, 2020 alle 14:08
Claudio52, mi sa che una bella svegliata devi dartela te innanzitutto. Pensare di aspettare il vaccino per far ripartire tali settori è semplicemente una favola. Hai presente che esistono anche virus per i quali il vaccino non è mai stato trovato (l’HIV per dire)? E te vorresti aspettare il vaccino, facendo morire tutto il resto… ottima soluzione. Per il resto, come dice Ombenching, il comunicato della Fiesole resta di per sé ridicolo, con la ciliegina della retorica del rispetto dei morti (non muore gente solo per il Covid eh…).
Maggio 16th, 2020 alle 14:32
Il mondo è cambiato e fino a che non si scoprirà il vaccino sarà cosi.Qualcuno pensava che il 14 giugno si ripartiva,pure io lo speravo e non vedevo l’ora che iniziasse il mercato e la nuova stagione consapevole che la nuova società avrebbe fatto bene e ci avrebbe fatto sognare.La mia opinione è che anche il prossimo campionato non inizierà.
Maggio 16th, 2020 alle 17:02
Nippo, non te ne hai mica a male se ti dico che non ci hai capito niente sulle ragioni per cui il campionato dovrebbe cercare di andare avanti come fanno ristoranti, palestre, bar, stabilimenti balneari o parrucchieri ?
Credo che sia pacifico che potremmo vivere senza calcio, come del resto senza palestre, bar, parrucchieri, stabilimenti balneari, ristoranti …
E’ chiaro anche che Castrovilli, Chiesa o Commisso non abbiano problemi economici di nessun tipo. Presumo che neanche i loro nipoti li avranno.
Il problema è che nel calcio, come nelle altre attività non necessarie, c’è gente che ci mangia con quello stipendio.
La serie A, oltre ai tesserati (calciatori, dirigenti, medici …) ha quasi 2000 dipendenti di ogni genere (impiegati, magazzinieri …). 2000 stipendi normali.
Aggiungi poi l’infinito numero di lavori e lavoretti legati alla serie A. Da tutta l’enorme squadra di giornalisti (compresi quelli di David), alle produzioni televisive, ai giardinieri degli stadi e dei campi di allanamento, ai fornitori di materiale tecnico, ai produttori e rivenditori di merchandising, agli addetti alle pulizie, agli autisti e ai fornitori di carburante, alle mense societarie e chi le rifornisce, agli alberghi che ospitano le squadre e tutti i loro dipendenti … potrei continuare per ore. Tra questa gente ce ne sono molti che guadagano stipendi da 1200/1500 euro. Migliaia di famiglie che vanno avanti con il calcio profesionistico.
E’ ovvio poi che questa appendice di campionato sarebbe la prova generale per un eventuale campionato 20/21 a porte chiuse.
Non piace a nessuno questo calcio come non ci piace il ristorante con il plexiglass, ma cerchiamo di fare il possibile per salvare il maggior numero di posti di lavoro.
Maggio 16th, 2020 alle 17:35
Classe 1937 al 36
Carissimo il problema non è la moralità del calcio. In questo sono d’accordo, vi sono delle situazioni di mercato per cui un calciatore tra ingaggi e sponsor possa avvicinare i 100 milioni l’anno di guadagno. Se è immorale questo, allora tantissime cose sono immorali. Sinceramente, a me non sta molto bene, ma è la legge di mercato che ci siamo dati per cui l’accetto, senza rancore ed invidia verso Ronaldo o chi per lui.
Ciò che, invece, è inaccettabile – cosa che mi ha fatto salire il sangue al cervello – è la pretesa di giocare, a maglie larghe (con piccoli e scarsi vincoli di rispetto di distanze e quarantene) e senza alcuna responsabilità. Come dire se nulla succede siamo bravi, se va male è colpa del Governo che ci ha fatto giocare a queste condizioni.
Se vuoi fare l’eccezione alla regola, allora ti assumi rischi e responsabilità.
Sul fatto economico, poi, hai ragione, a parte qualche particolare società, almeno in Italia, ci si appoggia nel bilancio molto pesantemente sui diritti televisivi.
Maggio 16th, 2020 alle 20:49
@Viola 1946
Grazie per l’attenzione
E’necessaria la prosecuzione del Campionato per motivi prettamente economici, le voci del fatturato più importanti sono i diritti televisivi , le sponsorizzazioni e le famigerate(non per me) plusvalenze. Le imprese del calcio professionistico di Serie A subirebbero perdite di esercizio difficilmente sanabili, molte non avrebbero i requisiti per l’iscrizione al prossimo. Ovviamente la prosecuzione del Campionato sarebbe stata impossibile con il primo protocollo governativo:tutta la squadra in quarantena al primo caso unitamente alla squadra incontrata. Bisogna quindi eventualmente seguire il modello tedesco per quanto riguarda l’eventuale contagio del giocatore. Per quanto riguarda la responsabilità sinceramente non sono in grado di esprimere un parere autorevole in quanto non ho competenze giuridiche appropriate. Probabilmente si apriranno contenziosi inevitabili.
Preciso che non ho nessun desiderio privato di vedere le prossime partite, la prosecuzione del Campionato è da me avvertita esclusivamente per motivi economici.
Al riguardo rendo noto che sono abbonato a Sky e a Dazn, non frequento gli stadi per per motivi di età, e ho continuato a pagare le rette mensili intere anche se Sky e Dazn non hanno ovviamente trasmesso più partite. Sky e Dazn hanno comunicato alla clientela che eventuali ribassi non sono automatici ma devono essere espressamente richiesti dal singolo, peraltro per cifre irrisorie. Ovviamente ho desistito dal richiederli.
Un saluto
Maggio 17th, 2020 alle 11:05
Ma la faccia tosta della famiglia gobba che chiede 6,3 miliardi di euro di finanziamenti allo stato italiano ?
Che li vada a chiedere a Boris Johnson dove ha la sede fiscale o in terra di tulipani dove ha quella legale !
Oppure … ok, te lo concediamo, ma torna tutto in Italia immediatamente.
E poi devo pure sentire le lamentele di Confindustria con il governo perché avrebbe dato troppo ai cittadini con redditi di cittadinanza, emergenza, Naspi, 600 euro alle partite Iva …
FCA, Ferrari, Mediaset, Eni, Enel, Telecom, Ferrero, Luxottica, Saipem, Illy … queste sono solo alcune delle decine di società italiane (o comunque holding del gruppo) con sede legale e fiscale all’estero. Ovviamente tutto regolare. Ricordiamocelo ed ogni tanto approfondiamo quando dobbiamo decidere i nostri consumi.
Maggio 17th, 2020 alle 21:20
@L’omino di ferro:
Hai straragione.
Io nel mio piccolo ho smesso di comprare Ferrari…
Maggio 17th, 2020 alle 21:21
A parte le battute, hai ragione davvero.
Maggio 18th, 2020 alle 12:48
scusate. OT.
…ma che cavolo dice il presidente dell’udinese??
…o forse ha ragione lui,e noi-senza volere,ovvio-li abbiamo appestati tutti??
Maggio 18th, 2020 alle 12:55
10 mila lavoratori diretti e più di un milione che ci lavora con l’indotto…
Ci andrei più cauto …..
La primula viola
Maggio 18th, 2020 alle 14:04
Sarebbe opportuno fermarsi e ripartire dal semiprofessionismo.
Maggio 18th, 2020 alle 14:31
In Germania sono già ripartiti e non vedo perchè i nostri calciatori , superatleti , supermonitorati e superpagati non debbano prendersi la loro parte di rischio contagio come tutti quelli che vanno a lavorare .
Che in serie A si giochi per i soldi , è scritto sullo statuto delle Società ,quindi, francamente, non ho capito di cosa parla la Fiesole.
I soldi della Serie A contribuiscono a far vivere , o vivere meglio, un’indotto di milioni di famiglie , ed immorale è chi scrive determinate puttanate perchè è a pancia piena.
Come tutti gli spettacoli , a ch piace lo seguirà , chi non piace non lo seguirà. Forse qualcuno se n’è scordato , ma siamo ancora in democrazia .
Maggio 18th, 2020 alle 17:04
Se non ho leto male, Caceres ha dichiarato di aver avuto i primi sintomi del Covid in data 8 marzo ed il giorno dopo (9 marzo) era in campo ad Udine contro l’Udinese…
Se fosse vero, la società non ci fa una bella figura…
Maggio 18th, 2020 alle 19:13
Franz 🙂
Se le vai a vedere tutte resterebbe davvero poca roba da comprare … Ci resta tutto quello che è “local” e pochissimi grandi industriali italiani.
Comunque il ricattino che gli Agnelli fanno da decenni sulla base del “io vi do il lavoro” mi fa tappare la vena … ora poi che hanno spostato tutte le holding all’estero più che mai.
Nel merito possono avere anche ragione ed essere nel giusto chiedendo soldi all’Italia sulla base del decreto liquidità, ma il problema è etico. Si parla di una famiglia multimiliardaria che chiede garanzie con i soldi dei cittadini in un momento come questo … quando i cittadini normali si stanno vedendo negare soldi dalle banche stesse. Di un opportunismo unico.
Ora sicuramente arriverà quello a dire: “senza gli imprenditori non ci sarebbe il lavoro” … ecco, allora mi porto avanti e gli rispondo che “senza i lavoratori l’imprenditore potrebbe produrre una bella f@v@”. Fino a che non arriveranno i robot, l’uno non può prescindere dall’altro.
Tornando agli Agnelli, ottimo davvero come stanno gestendo Repubblica … hanno già messo il bavaglio alla redazione (leggi assemblea giornalisti di oggi e dimissioni di Gad Lerner).
Maggio 19th, 2020 alle 07:59
@Monica e Alessio:
Che siamo andati a Udine con diversi contagiati è accertato e risaputo.
Saluti
Maggio 19th, 2020 alle 08:41
50Alessio Rui no Alessio la fiorentina ha giocato a Udine il giorno 8 marzo alle 18 e non il 9. Ciao e buona giornata.
Maggio 19th, 2020 alle 09:16
A parte il discorso economico
per cui è evidente che bisognerebbe ripartire,
se parliamo di calcio,
io spero proprio che non si riparta.
Oltretutto siamo a 5 punti dalla serie b e non si sa mai,
tra l’altro me ne sono ricordato ieri quando ho riletto la classifica,
non mi ricordavo neanche la nostra posizione
e credo sia cosi anche per molti altri tifosi.
Questo è un campionato morto e sepolto,
rigiochiamolo da capo il prossimo anno..
sportivamente mi sembrerebbe la soluzione migliore.
sarebbe troppo falsato,
troppo giocato in fretta e furia
con giocatori che non fanno neanche le partitelle tra se in allenamento.
capisco che si debba cercare di giocare,
ma calcisticamente ha poco senso.
Dispiace sportivamente par la Lazio
che stava facendo miracoli
però non è colpa di nessuno.
Accidenti ai quattrini e a chi l’ha inventati..
Maggio 19th, 2020 alle 09:17
#43
del resto il presidente di confindustria è un palazzinaro…
Da quando la finanza ha avuto il sopravvento su tutto, ci siamo infilati in una strada senza ritorno per moltissimi.
Mamo
Maggio 19th, 2020 alle 11:59
Rosetta,
hai ragione.
Mi son confuso
Maggio 19th, 2020 alle 12:12
Buongiorno, comprendo benissimo le ragioni di chi opera nell’indotto del calcio, che pensa ad una possibile riapertura. Ma io credo e i tifosi di tutta Italia si sono pronunciati, che ricominciare adesso sarebbe solo far vincere il Dio denaro. Inoltre il calcio senza pubblico non ha senso!
Il discorso è chiaro e semplice.
Maggio 19th, 2020 alle 13:24
Omino 51:
Ti ristraquoto.
Maggio 19th, 2020 alle 14:27
Agnelli batte cassa nonostante la geniale idea di portare le holding nel paradiso fiscale dei paesi bassi e privare il belpaese della stessa cifra richiesta sotto forma di tasse. Come il vecchio Benito che entrò in guerra per portare “qualche migliaio di morti sul tavolo delle trattative”, il rampollo sabaudo porta sul tavolo del governo Italiano i lavoratori nostrali per poter partecipare al banchetto che si sta apparecchiando col nome di “ricovery found”.
E per far questo irrompe come un elefante in cristalleria e spenge di fatto una voce fuori dal coro sovranista-populista-lobbista che vuole mettere le mani sul paese. La scalata a Repubblica con la vergognosa cacciata di Verdelli e della sua linea critica ma anche culturale e la nomina del personal pitbull Molinari crea i presupposti di una epurazione già iniziata di chi vuole mantenere una certa indipendenza.
Non fraintendiamo però: non è una questione strettamente ideologica per la nuova proprietà ma la ricerca di consenso e di propaganda per potere accedere al fiume di denaro che arriverà dall’Europa. Gli asset tradizionali sono al palo come la juventus o di poca diffusione nazionale come la testata torinese della Stampa.
Dai primi input di Molinari appare evidente che sarà Conte ad essere sotto attacco non essendo un politico “embedded”, uno dei pochi rimasti tali nell’arco parlamentare pur con tutti i limiti del personaggio.
Maggio 19th, 2020 alle 14:55
@54 linus:
“Dispiace sportivamente par la Lazio
che stava facendo miracoli”
…no no!! non me ne frega proprio nulla!!! 😉 😀
@52 franz: …ah. perdonami ma io non l’avevo capito!! ma allora mi chiedo: ….e se ci avessero contagiato i milanisti??
Maggio 19th, 2020 alle 15:07
OT
piano piano ripartiranno tutti,ma mi metto umanamente nei panni dei ristoratori che si vedevano costretti a distanziare i tavoli e li costringevano a perdere coperti.
però dopo vari colloqui tra le parti siamo passati dai 4 metri prospettati all’inizio,a 1-1,5.
direi che è più o meno una distanza normale,se avevi una distanza più bassa vuol dire che te gestore tenevi i clienti tutti appiccicati(vedi sul “venerdì” di repubblica l’intervista al proprietario dell’harry’s bar di venezia che leggendolo non so come ci stessero i clienti!),e in effetti in qualche locale ci stavi veramente scomodo per far buscare più soldi possibili al proprietario. e questo vale anche per altre cose,tipo gli stabilimenti balneari
ecco. ci credo poco,ma se questa pandemia fosse l’occasione per rivedere tante cose, allora non tutto il male sarebbe venuto per nuocere
Maggio 19th, 2020 alle 16:40
OT) Praticamente 2 mesi di lockdown. Cassa integrazione neppure un cent nonostante le promesse.
Per inciso la cassa integrazione covid è di 5 euro lordi l’ora …
Non dico altro
Maggio 20th, 2020 alle 07:00
@56 Mamo ma guarda se devo essere io a prendere le difese del presidente Confindustria . Quello ancora in carica ha una azienda di stampa , Arti Grafiche Boccia , quello entrante ha una serie di aziende nel settore elettronico-sanitario . Questo per amore della verità .
In questo paese , e sottolineo amaramente questo paese , avere una impresa è davvero un’impresa. Passatemi questo gioco di parole ma ci vuole un coraggio ed una dose di follia per pensare ad aprire un’attività, una produzione , quello che volete .
Per gli esempi basterebbe fare la fotografia della riapertura… Quali sono stati i protocolli e quanto tempo è stato dato per la riapertura . Mentre scrivo è mercoledì e , a ora , non si sa niente .
Il governo ha detto che spetta alle regioni , le regioni hanno rimandato la palla al governo che non ne ha voluto sapere e siamo ancora in ballo .
E poi , a parte recepire il protocollo , le aziende sono responsabili della salute del lavoratore . Giusto , di più giustissimo ma i nostri governanti hanno dichiarato ” L’Italia studia uno scudo penale che escluda la responsabilità del datore di lavoro in caso di contagio da Covid del dipendente, sempre che l’impresa abbia rispettato i protocolli di sicurezza ” Stanno studiando un’immunità per proteggere chi ha rispettato la legge .
Ma in che c…o di paese vivo ? Già non ho avuto un protocollo di sicurezza , poi rischio il penale per un dipendente che si può essere ammalato in
Tranvia.
Non ho mai sopportato il teatro dell’assurdo , ma mi sembra di vivere dentro ad una commedia di Ionesco.
Non è una questione di destra o sinistra , i nostri politici sono lo specchio del paese , e a peggiorare la situazione abbiamo dei burocrati di una inefficienza ed arroganza unica , vero cancro di quest a Italia .
Assistere ai teatrini tragici del commissario straordinario e sottolineo sia commissario che straordinario è stato per me momento di disgusto .
L’arroganza , la protervia , il maschilismo del suo intervento contro una giovane giornalista è un’ennesima pagina buia della storia della nostra repubblica .
Non dividiamoci sui colori politici , uniamoci per ribellarci ad un sistema di governo che tra politica e burocrazia, rappresenta un cancro che non ci permette di respirare.
E per finire sull’argomento topico , il calcio è come le altre attività con in più maggior contatto fisico . Spero di vederlo ripartire a settembre e magari rifarmi il mio abbonamento ma non ci credo , Marchino a chi salto in collo ai nostri goal , ma vedo addensarsi nuvole ancora più scure all’orizzonte che allontanano i miei sogni . La frase terrorizzante è sempre la solita Mala tempora currunt , sed paiora parunt
Un abbraccio virtuale
PS sono talmente pazzo che passati i sessanta mentre alcuni amici sono già iti in pensione , la prossima settimana con altri due grulli si va dal notaio ad aprire una Srl . E d’altra parte , chi è più matto di noi tifosi viola ?
Maggio 20th, 2020 alle 09:20
ci voleva il virus per farmi essere totalmente d’accordo con Pietro Vuturo,
la penso esattamente come lui.
@ Monica: essere sportivamente dispiaciuti,
equivale a “chi se ne frega” 🙂
comunque per i ristoranti,
molti anche a Firenze sono piccoli
ed è anche il loro bello.
un metro è già meglio di 4,
in quel modo era impossibile
ma sarà dura anche cosi.
@ magico Alverman:
confermo, sei totalmente pazzo.
in bocca al lupo!
Maggio 20th, 2020 alle 10:01
Linus certo che 4 erano troppi. Ma 1 è normale. Meno di così vuol dire stare appiccicati!
Maggio 20th, 2020 alle 16:23
Ciao Magico!
Io non ho parlato di Boccia.
Ma ti ringrazio tanto per la segnalazione. Hanno eletto Carlo (per fortuna) e non Andrea Bonomi: mi scuso, il discorso cambia e di molto, sebbene ritenga il mondo della finanza la morte sicura del benessere medio raggiunto in occidente fino al caso LB…
Riguardo al Covid interpretato dal governo come malattia professionale, può essere comprensibile per stigmatizzare i casi in cui i datori di lavoro non siano in regola nemmeno con il protocollo del buon senso: se non mettono a disposizione mascherine, gel o guanti o se non sanificano adeguatamente i locali.
Diversamente siamo davvero all’assurdo, perchè purtroppo il coronavirus si può contrarre ovunque.
In attesa che spunti fuori una cantatrice calva che ci spieghi come fare… sto cercando un’assicurazione che tuteli me e i miei dipendenti, anche se so che mai farebbero un’azione legale contro di me.
In bocca al lupo a tutti, amici Viola!
Mamo
P.S. M.A. comunque te e i tuoi amici siete davvero grulli!
Maggio 20th, 2020 alle 16:44
Monica per me 1 metro è troppo vicino, al ristorante sei senza mascherina mentre mangi e sicuramente al ristorante si parla, si ride. Io con un solo metro di distanza me ne sto a casa. Sicuramente è un danno per i ristoratori, anche perché prima in alcuni piccoli locali erano abituati a mettere i clienti a distanze minime appiccicati praticamente, ma se non si vuol tornare in pandemia fino a che non ci sarà il vaccino vanno rispettate le distanze, anche perché forse è meglio meno tavoli che stare chiusi. È un periodo da incubo per tutti e se i disoccupati non troveranno lavoro non si porrà nemmeno il problema delle distanze tra i tavoli perché la gente non avrà i soldi per andare a mangiare fuori o sulla spiaggia dove, specialmente in Toscana, un ombrellone e due lettini li facevano pagare oro. Ciao e buona giornata.
Maggio 20th, 2020 alle 18:29
Ormai è passata la distanza del metro ma voglio sfatare un mito.
Prima della conferenza stato-regioni che ha sancito l’attuale accordo, l’unico documento ufficiale esistente erano le linee guida emanate dall’INPS. La distanza da rispettare era di 2 metri fra un cliente seduto a mangiare senza mascherina e l’altro. Questa distanza formava quindi un quadrato di 2×2. il risultato di tutto ciò erano 4 metri quadrati.
Chi ha scritto distanza di 4 metri lineari (con conseguente quadrato di 16 mq), o capisce poco di matematica o capisce poco di italiano o capisce poco in genere. Capisc’amme’
CIRANO
Maggio 20th, 2020 alle 22:21
Monica, certo, mica volevo dire che la Fiorentina ha appestato il mondo. Solo che è vero che siamo andati a Udine con dei contagiati. Tutto qui.
Saluti.
Maggio 20th, 2020 alle 23:24
Magico Alverman,
Con grande stima, e gratitudine per cio’ che fai, indice di amore per il lavoro , il quale e’ vita ,speranza ,intelligenza e ricchezza per l’intera societa’ italiana, ti faccio i migliori auguri per la stipula della tua nuova srl.
Mi si consenta di pensare e scrivere che a sessantanni siamo ancora ottimi lavoratori.
Immondo
Maggio 20th, 2020 alle 23:26
23,26 … marianna cane tra mezzora ho sessantanni anche io mio caro Magico.
Non so se ridere o pingere.
Maggio 20th, 2020 alle 23:27
Ridere o piangere.
Pingere no. 🙂
Maggio 21st, 2020 alle 12:38
certo rosetta,intendevo solo dire che 1 metro è la distanza minima per stare comodi al di là del covid,e che se non ti va bene perchè prima li tenevi più stretti, vuol dire che noi clienti si stava proprio appiccicati!
Maggio 21st, 2020 alle 12:40
cirano,a me sembrava che avessero parlato di 4 metri di distanza. se è come dici te,allora ok
Maggio 21st, 2020 alle 12:41
franz:…no no,non volevo dire quello! solo mi chiedevo a NOI chi ci ha contagiato?!
Maggio 21st, 2020 alle 12:42
…immondo,sei un gemellino anche te??! 😀
io li fo il 25,ma tre meno di te!
auguri a noi!
Maggio 21st, 2020 alle 17:48
Monica, hai ragione quando scrivi “…hanno parlato di…”. Il punto è questo, chi ha parlato di ciò mi domando da dove lo abbia desunto.
Il livello di chi è preposto alla comunicazione è preoccupante.
Cirano
Maggio 21st, 2020 alle 17:57
Monica ti faccio i complimenti.
25 maggio, sei nata in grande compagnia:
Padre Pio.
Enrico Berlinguer
Gaetano Scirea
tre grandi del genere umano.
Ognuno nel suo campo.
ciao
Antonello
Maggio 21st, 2020 alle 18:26
Esatto Monica si stava proprio appiccicati, come anche sulle spiagge, io le ho sempre frequentate poco perché io adoro fare trekking sulle Dolomiti, ma mi è capitato di andare anche al mare e in alcuni casi,ad esempio a Castiglioncello, ci sono andata dalla mattina alla sera, mettono le sdraio così appiccicate che non sai come alzarti dalla tua. Un incubo!
Maggio 21st, 2020 alle 18:35
ragazzi, prendete un metro e vedete cosa vuol dire stare a due metri di distanza in un tavolo.
ci vole il megafono anche per chiaccherare.
se facevano riaprire con quelle regole
era una ulteriore presa di culo a questi disgraziati di ristoratori.
Maggio 21st, 2020 alle 23:20
Monica, non ne ho idea… 🙂
Maggio 22nd, 2020 alle 07:05
Grazie a tutti per gli auguri per la nuova impresa che ha visto ieri una prima concitatissima riunione preliminare . Boia , se il buongiorno si vede dal mattino ….
Volevo nel contempo fare gli auguri all’Immonda Bestia che diventa finalmente maggiorenne…….
Dai immaginiamoci quaranta anni orsono , tu baldo giovine che , lasciando a ballare la donna , ti sei avvicinato al bancone dello Zero 6 , ed io poco più grande ti ho servito una coca e rum ed un gin-fizz .
Ci saremo guardati ma non riconosciuti .
Auguri veri , fratello viola
Maggio 22nd, 2020 alle 08:31
Auguri di buon compleanno Immondo e in anticipo auguri anche a te Monica.🍰
Maggio 22nd, 2020 alle 11:14
Sinceramente il voler far ripartire il calcio a tutti i costi mi sembra molto pericoloso e se la sospensione dovesse significare il ridimensionamento del giocattolo e l’uscita dal medesimo di presidenti maneggioni stile Lotito, ADL, Pozzo, Cellino, ecc. vuol dire che qualcosa di utile il virus lo avrebbe fatto.
Tornando alle riaperture serie e alle diatribe sui metri, io sono stato costretto in questi due mesi a continuare a lavorare in un ambiente aperto al pubblico con misure di protezione sicuramente lacunose ed è un mezzo miracolo che non si sia ammalato nessuno. Ritengo però che l’aver limitato le distanze per molte attività sia controproducente in quanto io, come tanti altri che conosco, non andrò mai a consumare in un ristorante/pizzeria/bar/pub dove la distanza fra me e l’altro consumatore sia 1 metro non mi sentirei sicuro ne per me ne per gli altri. Figuriamoci poi di andare in posti di villeggiatura tipo spiagge o città turistiche con la ressa stile metropolitana ora di punta… Capisco che l’economia sia in ginocchio, il turismo da solo vale un 12% del PIL, ma adesso scopriamo che puntare tutto su un solo cavallo è un errore di strategia economica imperdonabile, abbiamo inaridito le altre attività perché meno remunerative, più impegnative e faticose pensando che la pacchia del consumo, del viaggiare e del divertimento ad ogni costo durasse per sempre e con essa il denaro relativamente facile che portava con se, il virus ci ha fatto risvegliare bruscamente sbattendoci in faccia la realtà. Si deve tornare a produrre beni e non solo servizi ma non abbiamo le classi imprenditoriali e politiche per farlo e forse neanche i lavoratori adatti… Comunque sempre Alè Viola…
Maggio 22nd, 2020 alle 11:17
@Cirano è vero senz’altro,ma cipriani dell’harry’s bar diceva che lui avrebbe dovuto mettere 10 coperti dove prima ne metteva 40! …vabbè,te lo raccomando,se ho letto bene erano 75 mq.tra su e giù per 150 persone….a me mi sembran tanti!
@immondo,se non sbaglio passarella pure è nato lo stesso giorno e anno di scirea!
@rosetta grazie!
Maggio 22nd, 2020 alle 16:18
Cribbio! E’ vero Monica.
Il 25 maggio nasceva pure Daniel Passarella e anche il nostro caro Christian Rigano’.
E pure Peppino Gagliardi 😉