Se fossimo nel 1973…
Inserito da admin il 3 Mag 2020 10:25 am. Categoria: Senza categoria.
…io avrei l’età di Cosimo: come sopporterei il dover stare a casa e non andare a scuola e non vedere gli amici?
Non ero certo uno che faceva casino, semmai rompevo per le mie smanie calcistiche e giornalistiche, ma come avrei ad esempio retto il non andare a giocare a ping pong per interi pomeriggi?
E ancora: come avrei vissuto 24 ore su 24 il casino fuori misura che c’era un una famiglia di quattro figli (in casa di Cosimo sono in tre e senza il babbo: meglio o peggio?) da cui cominciavo a prendere le distanze?
Mah, forse non ci rendiamo bene conto di cosa significhi per gli adolescenti e per i giovani essere bloccati da due mesi senza sapere quando finirà: noi ne saremmo stati capaci con questa loro tutto sommato sapiente arrendevolezza?
Maggio 3rd, 2020 alle 10:39
…beh david,c’è da dire che adesso hanno mezzi che noi non avevamo! Forse per loro è un cicinin più facile!
Maggio 3rd, 2020 alle 11:21
E’ dura tenere dei bambini in 4 mura facendoli uscire solo per pochi minuti per una passeggiata. Rispetto al 73 ci sono playstation, internet e altri giochi, ma il problema vero è che NON sappiamo quando questo finirà e si tornerà alla normalità. Proprio stamattina pensavo a quanto mi manca fare colazione al bar….
Maggio 3rd, 2020 alle 11:39
in queste condizioni a 13 anni nell’81? Sarei diventato cieco.
Maggio 3rd, 2020 alle 11:50
Come ha giustamente detto Galimberti ieri sera in Rai, giovani e bambini hanno molte più capacità di adattamento degli adulti al cambiamento.
Come al solito dipenderà molto da come sono educati e da come li faremo sentire responsabili della situazione. Se li mettiamo in una sfera di cristallo dove all’interno è tutto rose e fiori, sicuramente non si sentiranno parte in causa di ciò che sta accadendo e si comporteranno di conseguenza.
Perché vedendo video dall’estero vedo spesso ragazzi molto responsabilizzati e attenti alle indicazioni anti-covid e qui invece ne vedo molti allo “scazzo” più completo ?
Ho un bambino piccolo di 6 anni, ma la risposta è questa: avete presente i bellissimi compleanni di oggi, quelli in cui ci sono quei genitori che arrivano, sguinzagliano il figlio all’arrivo e se ne ricordano quando è l’ora di andare via (nel frattempo la piccola peste avrà distrutto ogni cosa gli si parasse davanti e dato qualche manrovescio ai compagni di gioco) … Ecco, quel prototipo di uomo secondo voi come si comporterà in fasi come queste ?
Maggio 3rd, 2020 alle 12:08
Buongiorno
2 figli 12 e 15 anni
Giornate lunghe, lunghissime, la difficoltà alla lunga a tenere impegnati entrambi, in qualcosa di utile e il permissivismo funzionale, senza saper giudicare il limite
Oggi per la prima volta con il piccolo, siamo andati a fare una corsa di 5 km, il volto ha ripreso subito un bel colore e speriamo che lentamente le paure, quelle nascoste e quelle visibili, svaniscono con il calore della primavera.
Io non credo che sarei stato capace , di reggere 2 mesi pieni, senza calcio, amici, scuola, mi sarebbe pesato fuori misura, questa condanna senza colpe.
Maggio 3rd, 2020 alle 12:50
Il massimo di regalo che ho avuto da bambino è la pistola ad acqua. Con quel giocattolo hai bisogno di due condizioni essenziali: una fontana pubblica vicina gli amici, anche loro dotati della stessa arma. Allora era assurdo pensare di non stare con gli amici. Alle cinque di pomeriggio si sciamava tutti i bambini (dai 3 ai 10 anni) e in gruppi si giocava ai giochi adatti alla propria età. Il progresso scientifico ha portato immense novità nella tipologia di gioco. L’anno scorso vedo mio nipote (10 anni) giocare con un video gioco e parlare e cuffia, lo sento parlare mentre gioca. Io pensando di prenderlo in giro gli dico ma con chi parli, lui in risposta: sto giocando con mio cugino di Molfetta. Io allibito.
Personalmente preferirei che si miscelassero queste giocate da remoto, con delle belle passeggiate e corse come suggerisce SergenteGarzia e, almeno fino ai 15 anni, la frequentazione di organizzazioni sociali (oratorio, boy scout o qualcosa di simile).
Un abbraccio rispettoso della distanza sociale.
Maggio 3rd, 2020 alle 13:15
Franz paperott: stavo per scriverlo mi hai anticipato.
Stare in casa è una rottura nel 2020 e nel 1973.
Oggi con la tecnologia perdi poco
Nel 1973 sarebbe stata una tragedia.
Anche se dubito che ci avrebbero fermato nel 73,
la medicina era diversa
Sarebbe stato tipo la influenza spagnola del 1918.
Maggio 3rd, 2020 alle 13:35
I figli spesso sorprendono; io ne ho due di 21 e 19 anni, spesso accusati da noi del classico uso di casa come albergo, di uscite serali 7 giorni su 7, insomma temevo una grande insofferenza e qualche problema. Invece non hanno messo mai piede fuori di casa fino a due giorni fa, si sono organizzati una vita in casa tutta propria, in modi e orari, che ha permesso a tutta la famiglia di vivere una quarantena tranquilla; unica regola la cena insieme. loro spesso un po’ insofferenti alle regole hanno accettato semplicemente le regole di questo strano tempo
Maggio 3rd, 2020 alle 13:53
Eh si! Veramente dura! Vuoi mettere i figli dei profughi siriani, o i bambini nello Zimbabwe, sempre all’aria aperta, liberi di scorrazzare.
Si, è vero, ogni tanto capita di inciampare su una mina, qualcuno ha mangiato l’ultima volta domenica scorsa, però vuoi mettere vedere il cielo stellato anche di notte! I nostri ragazzi sono proprio sfortunati, poverini!!
Risposta
E quindi?
Mah
Maggio 3rd, 2020 alle 14:35
Semprepresente,ma che discorso è?? Ognuno si rapporta al tempo e luogo in cui vive,senza per questo mancare di rispetto o scordarsi di chi sta peggio. Quello di david è solo un discorso teorico sui tempi passati e quelli odierni,come probabilmente fanno a tutte le latitudini,in italia come in congo,perché è nella natura stessa dei popoli
Maggio 3rd, 2020 alle 15:04
Mah
Non so quanto dura sia per dei bambini !
Il mio la chiama vacanza da coronavirus
Sta sempre in mezzo a me e mia moglie
E’ felice
Si emoziona quando vede i compagni di classe su zoom per le lezioni
E’ ancora bambino e quindi ha una visione diversa
Io a 13 anni? Giocavo a basket in camera h24
Cmq ragazzi, diciamoci le cose come stanno
Sono 2 mesi
Non si soffre la fame e sappiamo che abbiamo un letto caldo per dormire
Proviamo a chiedere a quei pochi che avevano 13 anni quando entrarono i tedeschi a casa?
Per me , sempre presente ha perfettamente ragione !
Ci facciamo delle pippe mentali monstre
La primula viola
Maggio 3rd, 2020 alle 15:11
Ho letto i commenti precedenti e mi sembrano tutti condivisibili. Non ho capito bene quello di Linus riguardo la spagnola, ma se vuole me lo spiegherà. Anche i miei figli si sono adeguati, hanno capito cosa è giusto fare in una situazione che nessuno di noi e tanto meno loro aveva vissuto. E farlo capire ad una testa a piolo come mio figlio, con l’ormone sovraccarico, e la pischella fuori dall’uscio che brama non è stato molto facile, na lo ha capito). Ma oggi come ho scritto dall’altra parte, sono molto deluso e incazzato. Poteva essere, come decantava Dante nell’ultima parte dell’inferno: “e quindi uscimmo a riveder le stelle!”… E invece no! Sono uscito veramente per la prima volta dopo quasi due mesi, e sono uscito a riveder le teste di cazzo italiche! Ho scelto la classica e agognata corsetta (rigorosamente solo, dato che la mia compagna abita in comune diverso, e quindi ligi alle regole abbiamo rimandato a dopo il 4 maggio lo spostamento per raggiungere un congiunto o affetto stabile…evitare commenti please, che già ce ne sono abbastanza) lungo la pista ciclabile lungo bisenzio. Perfetto! E come temevo ho potuto constatare cosa vuol dire per “l’italiano” il rispetto delle regole. Gruppi di ciclisti rigorosamente senza mascherina (non era concesso solo lo sport individuale? Tanta gente che correva o camminava rigorosamente senza mascherina o con mascherina sotto il mento. Cosa voglio dire con questo, semplicemente che è inutile dire che siamo all’aperto e che si possono mantenere le distanze di sicurezza, perché chi conosce il contesto, è qui c’è qualcuno che lo conosce bene da quanto ho letto, sa benissimo che è praticamente impossibile mantenere certe distanze quando in giornate come questa incontri centinaia di persone! E allora chiedo; dato che so benissimo che correre, camminare, andare in bici con una mascherina è difficoltoso, perché io devo farlo (la porto sotto il mento quando sono solo, la indosso bene ogni qual volta vedo persone in lontananza) e tu no testa di cazzo? Ti credi davvero più furbo di chi rispetta le regole grandissimo coglione? Pensi davvero di essere esentato da eventuali problemi grandissimo idiota? Ecco perché mi fanno davvero ridere i novelli costituzionalisti del nuovo millennio! Altro che un mediocre conte servirebbe per l’italiano! Dato che fra le varie fazioni vi sono nostalgici di diverse ideologie, per non scontentare nessuno dico che per i nostalgici del fascismo gli farei provare qualche mesetto sotto lo zio Benny, e per i nostalgici del fascismo gli farei provare qualche mesetto sotto lo zio josif! Perché per molti italiani purtroppo la democrazia è un lusso che non riescono ad apprezzare! E mi stanno a sotyolineare quanto dicono i costituzionalisti quando fino a un mese fa nemmeno sapevano chi erano! L’italiano ha avuto bisogno di una legge per indossare il casco! Per mettere le cinture in macchina, altro che l’incostituzionale conte che ti dice di stare a casa per un mese e mezzo! Appena allentate le restrizioni e già ognuno fa come cazzo gli pare! Io da qui in avanti credo che adottero’ la strategia del malato, ovvero ogni qual volta incontro qualcuno (non a distanza) senza mascherina, la toglierò e mi metterò a tossire come non avessi un domani! E vediamo i “furbi” come reagiscono! Naturalmente consiglio detta strategia anche a tutti coloro si attengono alle regole, e fortunatamente sono molti di più degli idioti di cui sopra! Come diceva il profeta: “la notte sta per finire… Ma il giorno ancora non arriva”… Pensateci. Buona domenica a tutti
Maggio 3rd, 2020 alle 16:31
“E quindi vuoi far uscire un po’ di adolescenti in tempesta ormonale mettendo a rischio la vita di tutti?”. (Cit)
La gente ormai è in quarantena dello spirito. Non hanno più bisogno dei DPCM, hanno deciso di sutorecludersi
Anche psicologicamente
Maggio 3rd, 2020 alle 17:00
Scusa David!
Oggi m’è presa male!
Ti chiedo scusa.
Risposta
Ma di niente!
Penso sempre a quello che stanno peggio, ma stavolta c’entrava poco
Maggio 3rd, 2020 alle 17:18
Anche io ho 2 figli di Ventenni che vediamo forse 1/2 volte la settimana.
Ci siamo ritrovati all’improvviso chiusi in casa e ognuno ha vissuto il proprio mondo virtuale lavorativo e scolastico che non sarebbe stato possibile solo pochi anni fa.
Noi siamo stati fortunati di vivere in questa dimensione ma i ns ragazzi stanno vivendo in tanti una sospensione della loro vita universitaria e lavorativa.
In molti hanno perso il loro lavoro precario, hanno difficoltà a sostenere colloqui di lavoro, si sono ritrovati fuori sede chiusi in una casa di un’altra città in Italia o in Europa, o con progetti da avviare a Settembre.
I ns ragazzi sono questi e non quelli dipinti dalle fake news come irresponsabili.
Maggio 3rd, 2020 alle 20:42
Ho un bimbo di quasi 5 anni, ancora si adatta bene a giocare a casa o spazi esterni adiacenti, ma il disagio lo sente anche lui, eccome
Maggio 3rd, 2020 alle 21:13
Senza Internet non ce l’avremmo fatta
Maggio 4th, 2020 alle 01:27
Grazie. Mi ha fatto capire che devo apprezzare di più gli sforzi di mio figlio per studiare tutti giorni e lamentarsi a giorni alterni.
Maggio 4th, 2020 alle 01:56
Melandri: col discorso della spagnola intendevo dire che probabilmente se questa cosa che affrontiamo oggi
Fosse successa nel 73,
Non ci sarebbe stato un lock down
(A quei tempi si parlava italiano)
E chi si ammalava si ammalava.
Non credo ci fossero negli odpedali i mezzi di adesso
Tipo ventilatori o teeapie intensive,
Credo ci sarebbe stata una strage
Tipo quella della spagnola
Forse meno perche ai tempi della spagnola c era pure la guerra.
Capitolo corsa:
Io sono uno sportivo,
Palestre giustamente chiuse,
Si corre.
Da domani (l ordinanza regionale non l ha capita nessuno)
Si puo correre senza mascherata.
Meglio correre in campagna
In luoghi isolati
Tra settimana
Dove siamo da soli e non si rompe i coglioni a nessuno.
Fa buio tardi, la stagione e buona..
Alleniamoci con riguardo.
Maggio 4th, 2020 alle 11:24
Se fossimo nel 1973 starei pensando all’esame di terza media e sarei contento di non andare a scuola da due mesi.
Starei lavorando al ciclostile sulla tesina che il Prof. di Italiano e Storia ci aveva assegnato (il titolo della mia è: Dal Risorgimento al 1968, gli ultimi 140 anni della nostra storia), sarei vicino al completamento dell’album Panini dei giocatori, contento delle ultime bisvalide e trisvalide trovate, per potermi comprare il calcio a molle e dispiaciuto di non poter giocare a muretto con i compagni di classe.
Cercherei di trovare uno sgamo per avere dal mio amico grande, più grande di me di due anni, la fornitura degli ultimi Diabolik, Kriminal e Isabella e da quello intellettuale il prestito degli Alan Ford e Spiderman.
Sarei tranquillo che la fornitura di Tex, Monello e Intrepido sarebbe stata comunque assicurata dalla nonna e in trepidazione per l’arrivo del nuovo catalogo Postal Market, fondamentale per un tredicenne-quattordicenne in piena formazione sessuale (per Lady Chatterley e il Rapporto Kinsey già provvedeva la libreria di mio padre).
Sarei triste per il campionato sospeso, il mio abbonamento con troppi pochi buchi di convalida e il disagio per non poter vedere all’opera quel biondino che aveva esordito qualche mese fa.
Dovrei sempre difendermi da mio fratello più piccolo, che cerca sempre più di tenere lui gli indiani e gli americani e lasciarmi cowboy e tedeschi e che vuole la macchina rossa della Policar invece di quella gialla, brutta e che si rompe sempre.
Inoltre potrei godermi i miei genitori ancora giovani e belli come nei film in bianco e nero e considerare che si, anche se c’è in giro questo virus del menga, io sono un bambino meravigliosamente felice.
Maggio 4th, 2020 alle 11:34
Io credo che la domanda fosse giusta porsela al contrario; cioè quanto più dura sarebbe stata per chi non aveva a disposizione tutti i mezzi per intrattenersi anche tra quattro mura ed i rapporti interpersonali erano faccia a faccia?
Quello si che sarebbe stato un dramma.
Ma, nel dramma, la mancanza di una dead-line l’avremmo vissuta meglio, visto quanto eravamo più abituati al gusto dell’attesa e ad avere pazienza.
Oggi, sinceramente, non vedo molti “millennials” devastati dal fatto di fare lezione in pigiama dalla propria camera o scontenti di sapere che saranno tutti promossi a fine anno. Non li vedo nemmeno più di tanto provati dall’assenza degli amici che, tanto, con una videochiamata il problema è bello che risolto. Non c’è nemmeno l’attesa del prossimo sabato di shopping o della prossima cena al ristorante che tanto ormai a casa ti portano tutto quello che vuoi.
Penso che questa quarantena, per queste generazioni, sia l’enorme opportunità di valutare quanto abbiano sbagliato fino ad oggi a vivere comunque chiusi in casa e dietro ad uno schermo.
Maggio 4th, 2020 alle 11:35
Melandri qui però dobbiamo chiarire una volta per tutte la netta, nettissima differenza che passa tra un comportamento collettivo ed uno individuale… Il virus date le sue modalità di trasmissione a veicolo aereo, che grazie a nostro Signore sono limitate ad un raggio di due metri e si inattiva dopo 3 ore anche su superfici inerti viene invitato a nozze quando gli uomini si avvicinano a pochi metri di distanza gli uni dagli altri soprattutto concentrandosi in luoghi chiusi senza aerazione alcuna o insufficiente ricambio d’aria…. Ora quando uno parla di violazione dei diritti umani si riferisce al fatto che sono stati puniti e vietati i comportamenti individuali compiuti in perfetta condizione di isolazionismo al pari di quelli collettivi senza alcuna capacità di differenziare tra i due concetti.. .. Quindi l’epidemiologia ci insegna che è saggio chiudere un bar o una scuola (anche se con adeguati sistemi organizzativi si sarebbe potuta evitare anche la chiusura di questi luoghi coperti e ad alto tasso di frequentazione) ma ha poco senso chiudere un cimitero… Ha senso multare partite di calcetto o party domestici ma ha poco senso multare un singolo soggetto che raccoglie asparagi in campagna(ad un mio amico che peraltro vive in una regione a contagio zero è successo) .. Anzi questi comportamenti individuali andavano incentivati invece che vietati perché avrebbero favorito la dispersione del virus… La chimica spicciola ci dice che in questo casi è meglio diluire che concentrare…. Il concetto dello stare a casa imposto e propagandato a dismisura in questi giorni sarebbe anche potuta diventare un arma a doppio taglio perché per esempio in alcuni condomini vivono ammassati centinaia di nuclei familiari e anche il solo quotidiano gesto di prendere un ascensore (luogo completamente privo di areazione e molto piccolo e chiuso) avrebbe potuto significare di concedere il proprio corpo ad una trappola virale…
Maggio 4th, 2020 alle 12:04
Per rispondere al post del giorno… Nel 73 uunnero neanche nato.. Che ne so…. Certo se avessi avuto 13 anni molto probabilmente sarei andato ad ingrassare la pletora dei diversamente vedenti… Si sa a quell’età gli steroidi fanno la prima comparsa nel torrente ematico e hanno una gran voglia di mettersi in mostra e fare danni… poi si è pure in primavera…. E poi c’era sicuramente postal market con quell’intimo da favola,quello era un attentato alle coronarie quando arrivava in cassetta delle lettere, almeno negli anni 80 me lo ricordo in codesto modo… Ho sempre apprezzato la loro veste tipografica quella loro linea editoriale di far indossare i capi a delle modelle favolose invece che adagiarle su di un asettico sfondo da studio fotografico come si fa oggi… Però c’era il virus dell’immunodeficienza oggi il corona virus che sembra condivida alcune parti del genoma dello stesso e quindi ti viene da pensare che tanti passi in avanti l’umanità non li ha fatti….Anzi si è peggiorato perché postal market non è più in produzione
Maggio 4th, 2020 alle 12:20
robertodisanjacopino
Molto bello e simpatico il tuo post.
Io nel 1973 mi sono sposato e chiuso un periodo della mia vita molto intenso (corso di laurea, militare, preparazione a concorsi, lavoro e matrimonio (all’epoca avevo 27 anni).
Quei 27 anni li ho percepiti come vissuti molto lentamente. Mentre dal matrimonio in poi sembra ieri ma siamo quasi alle nozze d’oro (mancano tre anni).
Abitavo sul lungomare, avevo l’acquario e la mia azienda non mi avrebbe permesso di restare a casa. Stando in casa sarei stato attaccato con il naso alla finestra talmeente è bello il mare soprattutto di primavera, quando il sole tramonta nel mare e tutto diventa rosso. O quando è agitato e stai li a cercare il cavallone (onda grande) più grande degli altri e a goderti il rumore delle pietre quando nel ritorno dell’onda vengono risucchiate verso il mare.
Quanto al calcio, anche se più grande di te, godevo lo spettacolo di quel biondino che ti incantava. A me piaceva tantissimo anche Guerrini, che insieme “all’Antogno” faceva la coppia più completa e bella del mondo, almeno agli occhi miei.
Maggio 4th, 2020 alle 17:45
Per paragonare le due epoche bisognerebbe contestualizzarle.
a metà anni ’70, io bambino ero sempre fuori di casa, tutti i giorni che Dio comandava in terra, a parte il dovere scolastico. Stavi in casa se pioveva o se ero malato. Io come i miei compagni.
Questa privazione mi sarebbe risultata difficilissima da sopportare per due mesi, anche se avevo un bel giardino dove avrei potuto correre e litigare con mia sorella.
Ora i giovani sono abituati a stare più soli ed a casa, per cui soffrono meno, lo stesso ma molto meno.
Però c’è un però…ma siamo sicuri che 45 anni fa un virus nato in Cina, tremendo quanto vuoi, potesse arrivare così facilmente in Europa a fare questo popo’ di danni?
Allora non c’era la globalizzazione di ora ed i collegamenti internazionali non erano così rapidi e diffusi come ora.
Per cui…ha senso fare un paragone simile?
CIRANO
Maggio 5th, 2020 alle 00:45
@Cirano: Stefano, comunque tra il ’68 e il’69 l’influenza da Hong Kong uccise, secondo Wikipedia, tra le 750000 e i due milioni di persone nel mondo, di cui circa 20000 in Italia. Certo, la medicina non era quella di oggi, ma non male per essere qualche decennio pre-globalizzazione.
Maggio 5th, 2020 alle 02:13
Fino ai 20 anni non avrei avuto problemi a stare in casa anche senza internet ma con problemi economici, non potendo lavorare come facevo, e non potendo contare sui miei. Ma dai 20, da quando in ritardo clamoroso, mi è venuta voglia compulsiva di sgnacchera sarebbe stato veramente peggio. Mi sarei visto ingropparmi qualunque cosa, probabilmente mi sarei innamorato di un caratello giù in cantina, lo avrei messo incinta e avrei sognato di passarci la vita insieme.
Personalmente la domanda che si e ci pone David al momento non ha un grosso peso.Potrebbe averlo se questa pandemia ci vedrà costretti tra una fase 1 e una restrittiva fase 2 per 6/12 mesi… In quel caso i conseguenti traumi sarebbero pesanti per tutti e ripartire sarebbe difficile.
Ma sono ottimista e piano piano andrà sempre meglio.Da settembre tolgo un piano,addirittura.
p.s. Grandissimo Rocco alla radio oggi;a me come tipo di persona(ovviamente sulla base di impressioni superficiali) non fa impazzire, ma ha la capacità rara di dare fiducia e tranquillità,sempre.
Maggio 5th, 2020 alle 08:37
Purtroppo, il 73 è passato, e abbastanza rimpianto.
Attualmente stiamo tentando di uscire dal 94.
Maggio 5th, 2020 alle 11:31
David,
gli adolescenti di oggi, falli stare in quarantena col in casa un telefono della Sip con la rondella, le interurbane che costano un occhio della testa, i televisori se va bene a colori senza telecomando, 8 canali alla TV (se prendevi Capodistria), i videogiochi alla TV con le stanghette che vanno su e giù… poi ne riparliamo…
Giusto per puntualizzare: no iphone, no zoom, no whatapp, no TV grossi come lo schermo di un cinema, no Sky, no Netfix, no Play Station, no Computer, no Ipad…ecc…
Vdz
Maggio 5th, 2020 alle 13:56
Come sempre molto brillanti e carichi di ironia costruttiva, i post di Triioviper al 22 e al 23.
Ma credo che qualcuno non abbia le idee molto chiare al riguardo dell’ultima ordinanza del presidente Rossi e qui di seguito vorrei riportare questo link molto esplicativo, nella speranza che il solito pagliaccio non abbia come sempre a esibirsi in patetici teatrini a me dedicati, che mai nulla c’entrano con l’argomento trattato:
https://ilreporter.it/sezioni/cronaca-e-politica/ordinanza-50-regione-toscana-fase-2-cosa-si-puo-fare-cosa-no/
Saluti per pochi.
L’Antigufo
Maggio 5th, 2020 alle 16:59
Nella primavera del 73 stavo finendo i 15 mesi di naja ed ero preoccupato per il lavoro che dovevo trovare. Ma mi fosse successo pochi anni prima di dover stare chiuso in casa per due mesi avrei probabilmente dato di fori. Ero sempre a giro in bicicletta a trovare un’occasione di fare una qualsiasi attivita’ fisica: calcio, tennis, canottaggio, Abetone se era la stagione giusta. Quando ero costretto a stare in casa per motivi di studio, mi ero inventato il gioco del calcio fatto in ciabatte con una pallina da tennis ed una poltroncina come porta. Vincevo sempre io! Oggi osservo mio nipote (10 anni) che tra le lezioni via rete, contatti Skype con gli amici, Consolle per giochi, TV, Netflix e robe simili e’ sempre impegnato. Anche ieri l’ho visto da lontano e mi e’ sembrato sereno e sorridente. Mi auguro comunque che lo liberino presto perche’ soffro per la sua clausura.
Maggio 5th, 2020 alle 18:32
L’Antigufo (30).
Grazie del link.
Un saluto.
Maggio 5th, 2020 alle 22:22
@ LINUS post #7 e #19
caro Linus, ho paura che si sbagli…Ho letto che nell’81, quindi pieno CAF e pentapartito della Prima Repubblica, i posti letto in italia erano 530.000, contro i 191.000 del 2017 a cui dobbiamo levare altri migliaia di posti negli ultimi due anni. Questo grazie alla politica, destra, sinistra, centro… non c’è distinzione.
riporto il link dell’articolo del buon Gigi Paoli, ottimo giornalista ma ancor di più romanziere sopraffino…ve lo consiglio caldamente e tifoso viola naturalmente.
in conclusione, caro Linus, se come dice lei fosse successo nel ’73 probabilmente i morti sarebbe stati minori. Badi bene che la responsabilità è principalmente delle scarse strutture sanitarie del Nord. Verrà fuori, ne sono sicuro, ma la politica ha grande responsabilità in merito.
mike
https://www.facebook.com/gigi.paoli/posts/10221869196989342
Maggio 5th, 2020 alle 23:38
Too kind Antigufo
Too kind… soprattutto per essere riuscito a trovare della costruttività nel post 23…Grazie
Un carissimo saluto.
Maggio 6th, 2020 alle 09:19
Mike rights:
ovviamente mi riferivo ai mezzi a disposizione
e ai progressi enormi che ha fatto la medicina,
non certo alla macelleria della sanità
che, concordo con te è stata perpetrata
e di cui la toscana è stata una vittima.
anzi, spero che questa esperienza serva a chi come il nostro amato governatore,
si è adoperato a tagliare a tre mani
in nome di un risparmio che se si parla di salute
è una cosa ignobile.
Maggio 6th, 2020 alle 09:22
Monica, può darsi. Forse c’entra l’imprinting, non lo so. Sta di fatto che ho letto novembre invece di gennaio, forse perché volevo leggere novembre.
Comunque sia, non è una ipotesi del tutto derelitta. Magari Novembre no, magari in Cina, magari da noi a dicembre…sta di fatto che il virus si chiama COVID 19 e non 20. Questo la dice lunga. Di certo qualcosa viene taciuto, come sempre. Il povero cittadino non può sapere tutto quello che accade nelle segrete stanze dei bottoni.
Io non mi ci dannerei più di tanto. La situazione questa è, e con questa bisogna conviverci. Nel miglior modo possibile. Cercando di far sopravvivere la propria famiglia che è la cosa più importante di tutte.
Il resto lo lascio ai costituzionalisti e virologi d’apppendice. Io bado al sodo. Genitori, moglie e figli.
CIRANO
Maggio 6th, 2020 alle 19:50
….ah,cirano,con me sfondi una porta aperta!
Maggio 7th, 2020 alle 00:27
LINUS
leggiti l’articolo, non è solo il governatore nostro… è la classe politica italiana degli ultimi 40 anni…
ciao
mike
Maggio 7th, 2020 alle 09:13
La sanità, in generale, è stata ristrutturata per la necessità di abbattere costi e per offrire un servizio più adeguato.
Sul primo punto si è ecceduto, sul secondo si può affermare che il sistema è migliorato. Andare oggi in ospedale, in Toscana, vuol dire entrare in ambienti nuovi, in camere con bagno per poche persone, ben organizzati, puliti, con spazi vivibili (salvo in questi momenti di epidemia) e con degenze che hanno spesso durate sostenibili per i pazienti. Negli anni 80 si entrava in strutture obsolete, muri scrostati, igiene ai minimi, accoglienza scarsamente qualificata, letti nei corridoi, camerate senza privacy alcuna e con bagni comuni per 15/20 persone. Allora sembrava quasi che la degenza dovesse essere per forza duratura, oggi la tendenza è a dimettere nei tempi più brevi tanto che molte attività si svolgono in day hospital. Il conteggio tra l’offerta di allora e quella attuale non può fermarsi al mero numero di letti ma deve basarsi soprattutto sulla qualità dell’offerta. Facile premiare chi ha il 35% dei letti in mano a privati convenzionati che però percepiscono oltre il 50% dei denari a bilancio.
Da noi, in Toscana,quella che invece è assolutamente da rivedere è la modalità di prenotazione delle visite: non è sostenibile aspettare mesi per sapere il proprio destino.
Maggio 7th, 2020 alle 09:48
in toscana si sono tagliati selvaggiamente piccoli ospedali
per interessi politici e per tagliare le spese.
ho avuto a che fare anni fa con quello che era un vero e proprio gioiellino
l’ospedale di Volterra,
che ora mi dicono essere stato quasi ridotto a pronto soccorso.
questo per fare un esempio,
chi abita in quelle zone deve andare minimo a Pontedera o Pisa.
e sicuramente ci sono altre realtà cosi.
se vuoi fare una visita,
fai prima a suicidarti se hai qualcosa di grave
e se ti operi dopo un giorno ti mandano a casa
e sono cazzi tuoi.
sarà cosi anche in altre regioni,
non lo so.
ma maraschino, per piacere non ci prendiamo per il sellino.
prega di avere tanta salute.
l’unica speranza è che questa pandemia abbia fatto rinsavire qualcuno.
non ci sarebbe niente di male ad avere strutture private
abbinate al pubblico,
basta che i costi non gravino su chi si deve curare,
ma i numeri di posti letto devono essere adeguati,
vedi gente dimessa dopo pochi giorni
avendo subito delle operazioni anche grosse
con le famiglie disperate che devono cercarsi a pagamento qualcuno che le aiuta.
per fortuna tra poco il pontederese si leva da tre passi,
chi viene al suo posto, peggio non potrà essere.
Maggio 7th, 2020 alle 14:29
Caro Wreath al 32
Non riesco a descriverti ciò che ho provato rivedendo la mia compagna dopo due mesi nei quali siamo stati ridotti a immagini in alta definizione, attraverso lo schermo di un tablet.
E non riesco a descriverti la mia gioia quando ho letto che si potevano frequentare gli impianti sportivi all’aperto e quando poi martedì, una volta giunto alla Polisportiva Sieci, trovandomi nel campo di basket, ho effettuato di nuovo il mio primo tiro a canestro.
È vero che per apprezzare ciò che ci pare scontato, bisogna esserne privati.
Un abbraccio, caro “compaesano”.
Marco
Maggio 7th, 2020 alle 14:33
Caro Triioviper
Cosa c’è di più bello e costruttivo che rivivere emozioni ormonali, messe in chiave ironica, come tu magistralmente sai fare? 😀
Un abbraccio.
Marco
Maggio 8th, 2020 alle 07:26
Caro Antigufo al 41, posso solo immaginare.
Poi guanti e mascherine , li hai trovati?
Ps.
Sentiamoci per email, se ti va.
Un abbraccio
Maggio 8th, 2020 alle 14:55
Antigufo you are right!
e su tutta la linea, e sopratutto per ciò che hai scritto nel post 41….
Un paradiddle di abbracci
Prima di destra poi di sinistra poi di destra e ancora di destra e poi…continua tu…
Maggio 9th, 2020 alle 09:08
… sinistra e ancora sinistra…
Par di essere in politica! 😂
Paradiddlamente ti saluto.
Marco
Maggio 9th, 2020 alle 09:36
Buongiorno Wreath
Macché, non li ho mica trovati…🙂
Se vai in farmacia, non si sa come, hanno sempre finito le mascherine il nanosecondo prima che tu entri in negozio e oltre a questo constati che una boccetta di gel disinfettante della stessa marca che all’Esselunga costa circa 3 Euro, in quella farmacia costa oltre 7 Euro.
E poi a giro leggi di gente che con un nucleo familiare di 4 persone ha ricevuto le mascherine (120) per tutto il mese e che “Rossi Santo subito”.
Ma veniamo a noi, prima che i puri della mascherina insorgano…
Senti caro Wreath, io avrei bisogno che tu mi indicassi esattamente l’indirizzo del luogo che citavi per prendere i guantini di lattice, come potremmo fare?
A me sta bene anche incontrarci di persona, o se preferisci, come ho già fatto altre volte, chiedo a David di scrivere qui il mio cellulare e me lo dici per telefono.
Fammi sapere perché li devo prendere anche ai signori anziani, che ormai ho “adottato” da 2 mesi.
Un saluto e grazie fin da adesso.
Marco
Maggio 9th, 2020 alle 22:40
Triioviper chiedo scusa per i paradiddle…
Intendevo sinistra e poi destra per poi raddoppiare a sinistra.
Ripartiamo daccapo:
R
L
RR
L
R
LL
E poi si riparte velocizzando gradatamente.
Ora mi torna!😂
Ciao.
Maggio 9th, 2020 alle 22:57
I paradiddle… Erano trent’anni che un ne sentivo parlare, ma che siete grulli??? 🙂
Maggio 10th, 2020 alle 13:32
@Antigufo 46: facciamo così per contattarci.
Un saluto
Maggio 10th, 2020 alle 15:34
Antigufo giustissimo….poi fino ad arrivare ad intrecciarsi i polsi per la velocità raggiunta….
Franz cosa dire è stato l’Antigufo a parlarne per primo in un vecchio post mi ricordo..non penso però siano così desueti perché costituiscono pur sempre dei rudimenti fondamentali del lessico tecnico ritmico (un po’ come gli accordi per un chitarrista presumo.. Prima o poi ci devi sbattere i denti sopra anche se sembrano anzi sono noiosissimi) … io però al massimo arrivo a questi ma son sicuro che l’Antigufo da buon Genesiano conosca a menadito anche incastri, poliritmie, Swiss army triplets… Etc… Etc… Questa è gente ipertecnica non è roba per me… era solo per alternare dare un po’ di movimento agli abbracci…
Maggio 10th, 2020 alle 19:33
Triioviper, devi sapere che Phil Collins l’ho creato io e ho detto tutto! 😂😂
Ciao
Maggio 11th, 2020 alle 10:40
Wreath, onestamente non ho compreso il tuo “facciamo così”, visto che non hai specificato il “come”.
Per cui, onde semplificarti la vita, a meno che non sia un segreto di stato, potresti, ovviamente se vorrai e se David lo permetterà, gentilmente indicarmi dove si trovi questo luogo, indicandomi anche il nome?
Gazie comunque, qualsiasi decisione tu decida di prendere.
L’Antigufo
Maggio 11th, 2020 alle 10:40
Antigufo non ne avrei mai dubitato!!
Un salutone.
Maggio 11th, 2020 alle 11:41
@Antigufo 52
Avevo scritto un post più lungo, ma si è perso nei meandri di internet.
Il mio “facciamo così” era in risposta a:
“A me sta bene anche incontrarci di persona, o se preferisci, come ho già fatto altre volte, chiedo a David di scrivere qui il mio cellulare e me lo dici per telefono.”
riguardo a mascherine e guanti, mi hanno consigliato di contattare la ditta “Olinto Martelli”
In Via dei Perfetti Ricasoli n. 88/1
Forniscono attrezzature ospedaliere, ma anche se sei un privato sono disponibili per acquisto guanti/mascherine e gel se proprio ne hai bisogno.
Maggio 11th, 2020 alle 19:55
Wreath ti ringrazio davvero tanto.
Conosco bene codesta Ditta e domattina ci andrò sicuramente.
Vuol dire che pagherò le mascherine, visto che le chiacchiere non me le hanno date gratis.
Così come le chiacchiere ancora non hanno aiutato chi in Italia realmente aveva bisogno di aiuto.
Grazie davvero… a te ovviamente.
L’Antugufo
Maggio 12th, 2020 alle 01:37
@Antigufo 55
Di nulla carissimo.
Fammi sapere se le hai trovate.
Vero , delle chiacchiere ce ne facciamo poco o nulla.
Maggio 12th, 2020 alle 09:57
Wreath sicuramente te lo farò sapere.
Poi se un giorno ci si troverà di persona, vuol dire che invece d’un caffè e una brioscia, t’offrirò una mascherina e du’ guanti chirurgici!… 😂
Ciao
Maggio 12th, 2020 alle 11:00
Grazie, anche per l’offerta 🙂
Ciao