I sogni di un bambino
A questo punto potrei chiudere qui e ritirarmi a vita privata.
Prima che inizino danze di gioia e inni di ringraziamento, vi dico che non accadrà e che continuerò con più forza di prima, ma per quanto riguarda ciò che avrei voluto fare nella vita di amante della Fiorentina quello che è successo è stato la realizzazione di un sogno.
L’ho detto ieri sera a Cristina: una cosa del genere nemmeno l’avrei immaginata, per me il massimo da bambino sarebbe stato conoscere un calciatore viola, se poi fossero stati Merlo o Chiarugi sarei quasi diventato matto per la felicità.
E invece la vita ti regala queste emozioni che chiudono il cerchio delle tue voglie infantili e adolescenziali.
Ti trovi su un palcoscenico a presentare la festa dello scudetto cinquanta anni dopo e ti sembra di essere stato magicamente paracadutato nelle figurine Panini, davvero come in una favola.
Superchi, Esposito, Brizi, Chiarugi, Merlo, Maraschi, De Sisti, Rizzo, Bandoni, Stanzial, Cencetti: tutti lì attorno a te che dirigi insieme a Massimo Sandrelli i novanta minuti di uno scudetto da riassaporare in tutto e per tutto.
Poi alla fine ti chiedi: ma ero proprio io quello che stava in mezzo a loro, davvero è toccata a me questa grande fortuna tra le decine di migliaia di ragazzini fiorentini che negli anni sessanta impazzivano per questi signori?
L’avevo pensata a gennaio una serata così ed è proprio andata come speravo, a volte nella vita succede.
Con la Fiorentina, succede.
Maggio 14th, 2019 alle 05:56
Bello, beato te. E mancava Ugo.
Maggio 14th, 2019 alle 06:24
C’è un campo verde che si apre dopo tutte quelle stradine, è circondato da una rete vecchia, un po’ arrossata dalla ruggine in certi punti. Il prato è però verdissimo, vedessi come risplende al sole limpido di maggio, ai due estremi le porte bianchissime, non ci sono linee, sono quasi del tutto cancellate.
Più ti avvicini al campo più senti un vocio continuo di gente che chiama la palla: “dai passa”,”qua”, ” attento” e piano piano risale dal fondo il bambino, l’idea dell’eroe, la gioia del pallone che ruzzola. Ti ricordi del suono della palla contro il collo del piede in quel gesto che è pieno di liberazione, pieno di forza, pieno di te… ma che a volte è pieno di incertezza di paura da affrontare, di limiti da superare.
Ormai sei arrivato davanti al campo così verde che sembra sospeso in quel luogo che ora entra nei tuoi momenti da ricordare.
Dai un’occhiata veloce da una parte all’altra del campo e inspiri l’aria fresca e pulita. Poi i tuoi occhi si fermano su quel gruppetto che gioca: passaggi, tiri, grida, corse, sudore, erba, terra, scartino, scavetto e goal…. arte, questa è arte, questo è creare qualcosa dall’immaginazione, creare qualcosa che da gioia, inventare giocate mai pensate prima, toccare il pallone come mai avresti pensato di fare…. questo è calcio, è emozione, è ciò che amo.
Maggio 14th, 2019 alle 06:26
Era l’anno della mia laurea. Ultima partita allo stadio comunale con il Brescia se non ricordo male. Gli spalti gremiti all’inverosimile sono un tripudio di bandiere viola sventolanti e di cori gioiosi. Gioia incontenibile. Commozione fino alle lacrime. Brividi sulla pelle. Sventolavo una enorme bandiera viola cucita dalla mia mamma su cui campeggiava un giglio rosso che avevo disegnato io. Emozioni indescrivibili anche al ricordo. VALLO A SPIEGARE A UN MARCHIGIANO!!!
Maggio 14th, 2019 alle 06:27
Belle emozioni. Fondamentali nella vita per poter vivere bene. La fiorentina mi emoziona sempre, anche quando in campo vanno persone del mondo contemporaneo, cioè quelli che hanno le foto della moglie semi nuda sul web.
A proposito di emozioni e di corsi e ricorsi della vita ho deciso che vecino sarà il nostro Scanziani
Maggio 14th, 2019 alle 06:42
Buon per te che hai realizzato uno dei tuoi sogni…io le gesta di quella meravigliosa cavalcata li ho sentite raccontare da mio padre e mio zio ..
Purtroppo ora sogno letterine marchigiane…
Umberto Alessandria
Maggio 14th, 2019 alle 07:05
Un giorno..tra una decina d’anni…col Kharja e Gerson… 😊..lo scudetto dei prestiti 😁
Maggio 14th, 2019 alle 07:16
Bello quando i sogni si realizzano e se ci mettono qualche annetto a realizzarsi, ancora più bello.
La mia prima partita è stata Fiorentina-Varese, nel ’68-’69. Dovevo ancora compiere cinque anni, era l’ultima di campionato e la Fiorentina si era laureata campione d’Italia la settimana prima, battendo i gobbi a casa loro. Io, ovviamente, tutte queste cose non le sapevo e ho un ricordo vago di quel giorno, però il fatto che insieme a me allo stadio ci fossero il babbo, i due nonni e tutti gli zii, mi faceva supporre che fosse successo qualcosa d’importante. Quando le squadre entrarono in campo mio nonno mi disse: guarda che belle le maglie viola, il prossimo anno avranno cucito lo scudetto.
Risultato finale 3-1. Merlo, Chiarugi, Amarildo.
Bei tempi. In tutti i sensi.
Maggio 14th, 2019 alle 08:03
@guicciardo3400: l’ultima partita fu con il Varese
Maggio 14th, 2019 alle 08:41
PARE IMPOSSIBILE OGGI PENSARE CHE UN TEMPO L’ATMOSFERA INTORNO AL CALCIO FOSSE TUTTA UN’ALTRA COSA…..
Maggio 14th, 2019 alle 08:41
Ti capisco, Guicciardo3400 (3), davvero tante emozioni e tanti ricordi. Purtroppo ormai lontani nel tempo. Il problema è che queste emozioni non le capirebbe nemmeno il tanto atteso sceicco o il magnate cinese… Un abbraccio viola.
Maggio 14th, 2019 alle 08:45
Il ricordo non può far dimenticare il presente e la nostra DIMENSIONE attuale, con monte ingaggi e autofinanziamento da lotta per la salvezza.
Maggio 14th, 2019 alle 08:51
Altri tempi e soprattutto altri presidenti….. meglio anche in autopresidenzialismo che quelli di oggi
Maggio 14th, 2019 alle 08:57
David, col dovuto rispetto per la serata di ieri, qui si rischia seriamente di retrocedere. Siamo legati ai risultati di Empoli, Genoa, a sperare che l’Inter all’ultima giornata non sia già certa della Champions, che Belotti domenica sia in forma. E si festeggia, con le solite frasi fatte, uno scudetto di 50 (50!) anni fa. Ancorati a un passato molto passato, quando il futuro è triste e il presente rischia di essere drammatico, sportivamente parlando, ovviamente.
Mah
Maggio 14th, 2019 alle 09:16
Pensa che differenza: i ragazzi di oggi si ricorderanno tra cinquant’anni, forse, di alcuni comunicati di prelicenziamento, di lettere stizzite, di “devi morire”, di “allora comprala te” e di qualche donna siliconata di calciatori sopravvalutati dai piedi poco felici.
In più, noi bambini al tempo del secondo scudetto, possiamo leggere con piacere infinito quanto scritto da Gianni Mura nell’inserto de “La Nazione” di ieri.
Maggio 14th, 2019 alle 09:25
Il mio ricordo è ancora presente, vivo, acceso anche da quelle partite, ahimè, giocate con un altra maglia, contro la viola, nel vecchio stadio militare e il morboso desiderio di poter indossare un giorno quella gloriosa maglia, che il tempo non mi ha mai regalato.
Ieri Cecchi, in radio ha fatto una foto reale del calcio che fu, della passione, l’amore, anche un po’ l’atteggiarsi sbruffone, del proprietario della società di calcio, come quasi fosse un giocattolo per atteggiarsi nel club dei ricchi amici, cosa possibile, con i costi e la semplice gestione del calcio di quei tempi, tanto che in Cecchi, traspariva, come sempre, quell’amore un po’ poetico d’altri tempi, verso la fidanzata andata, che non tornò mai più.
Allo stesso modo, faceva una fotografia reale del calcio moderno, dove la passione e l’amore diventano impossibili, dove ormai i presidenti spesso, sono personaggi che arrivano da un’altra regione o addirittura da un’altra nazione se non un’altro continente, che conoscono perfettamente le dinamiche del calcio e dove non si può non fare i conti con il freddo denaro, che diventa padrone di tutto.
Firenze, purtroppo, non ha, nella sua piccola città, industriali disposti a mettere soldi e passione nella squadra della città, per questo, chiunque sarà il comandante di questa lurida nave, non sarà mai, un comandante trasbordante d’amore e passione, ma un calcolatore freddo e consapevole, oppure un intrallazzone spinto da guadagni personali.
Possiamo sbattere i piedi, urlare, strapparsi tutti i capelli (io mi sono avvantaggiato) ma il finale di questo film, iniziato, tanti anni fa, con amore e passione, non prevede un lieto fine, mai.
Per questo, dico spesso, che sono arrabbiato con i Della Valle e i tifosi, perchè, da questo viaggio insieme, dovevamo trarne il miglior risultato possibile, che, alla luce dei fatti, non è stato e non sarà mai lo stadio e non lo sarà neppure per i futuri proprietari, ma sicuramente poteva e doveva essere un centro sportivo all’altezza, dove chiunque, sarà l’amministratore della società Fiorentina, potrà far nascere e crescere i futuri campioni della fiorentina.
Maggio 14th, 2019 alle 09:41
Lorenzo @13
Te sei a sperare che l’Inter sia già certa della Champions e che Belotti sia in forma, io, invece, spero che domenica la Fiorentina vinca a Parma.
Sarò un pollo io, non lo metto in dubbio, ma la differenza mi pare notevole.
Maggio 14th, 2019 alle 09:46
Beato te che hai potuto avere questa soddisfazione in quest’anno da incubi, che ho timore sarà ricordato, più che per il meraviglioso ricordo cui hai partecipato, per un altro ben più triste e doloroso nella vita della Fiorentina.
A proposito, che ne è stato di Rogora, che era uno dei miei preferiti, un difensore che ho sempre ammirato per la grinta e la determinazione con cui scendeva in campo?
Maggio 14th, 2019 alle 09:46
Sono felice per Lei Direttore!!!
Nonostante tutto, anche nel grigio nero di questi giorni sospesi al filo di una improbabile, ma possibile retrocessione, ed al baratro di una nuova fine, sogno una nuova Fiorentina ed un calcio migliore.
Forza VIola
Maggio 14th, 2019 alle 10:03
Ieri una giornata unica nella mia vita.
Una giornata che come in un video ti passa avanti agli occhi tutta la vita ; e sessantanni di vita non son pochi.
Alle ore 15 solenne messa funebre di uno dei miei più cari amici d’infanzia portato via da un male incurabile.
Ritrovarci tra di noi uomini con i capelli bianchi a piangere l’amico dei giorni più belli e sereni è cosa che da emozioni uniche e fortissime.
L’emozione di mettersi a parlare con un distinto signore con moglie e figli grandi e dentro di te sai che con quel signore ci giocavi da bambino a figurine, a pallone, con la cerbottana , e poi ecco che ne arriva un altro, e poi altri ancora, pian piano tutti i bimbi di quel quartiere .
Un piccolo capannello, con le macchine che ci suonano come cinquantanni fa per scansarci e liberare la strada.
Cinquantanni che ti passan davanti come una ventata, …fffffhhh ecco, mezzo secolo che se ne va in unn soffio.
Tu chiudi gli occhi e i volti dei bambini con cui giocavi te li ritrovi davanti, con le rughe la pelle non più adolescenziale, il passo già increspato dai primi acciacchi, e dentro la testa non più le figurine Panini con il rito del celo celo manca celo, ma i mille problemi del vivere e mandare avanti la famiglia, il lavoro, i doveri del cittadino.
E allora non durante la funzione religiosa che saluta una amico che ci ha lasciati, ti guardi attorno e ringrazi il Signore di averti regalato ancora tempo in mezzo agli amici residui, a godere ancora della vita.
Poi arrivo a sera, prendo mia figlia e mi avvio alla grande festa del cinquantesimo dello scudetto Viola.
Ecco che incrocio il Dr David Guetta e gentile Signora ancor più leggiadra elegante e giovanile se possibile rispetto alle altre volte che l’ho incontrata, e poi il vero Signore dei gatti fiorentini e direttore di Viola News professor Saverio Pestuggia il cui abbraccio mi da l’energia di dieci bistecche e venti lampredotti, e poi, ecco Mario Tenerani, un gentleman d’altri tempi che solo con la sua presenza continua ha permesso al Comitato Ciuffi di arrivare a risultati insperabili per noi uomini non altrettanto in vista.
Si entra nel salone, Guetta e Sandrelli magnifici padroni di casa.
Parte la serata con il “nessun dorma di Pavarotti mentre scorrono le immagini dei volti dei mitici nostri eroi giovanili, le giocate sopraffine , i gol irresistibili, e la folla dei tifosi Viola pazzi di gioia e giubilo, affogati in mille bandiere e mille striscioni.
Confesso, ho pianticchiato sommessamente, e la mi figliola mi ha preso un po in giro.
Sa assai lei.
Guetta è emozionato come un bimbo, accanto ha De Sisti, e poi Superchi, e via via ecco Esposito, Brizi, Merlo,Rizzo, Chiarugi, Maraschi, (irrefrenabile, una forza della natura, sarebbe da portare al mare e metterlo con noi a giocare al calcetto in spiaggia) e poi tutti gli altri, Stanzial, Cencetti , Bandoni, tutti ragazzi non invecchiati, semplicemente vissuti stupendamente.
Ecco che partono i video, le testimonianze , gli aneddoti che mastro Guetta e Sandrelli tiran fuori dal cilindro , e poi gli inni , Quel garrisca il labaro viola che ci sta accompagnando abbraccetto per tutta la vita, e tanti altri video di dentro e fuori dal campo col sottofondo dei brani più belli di quegli anni.
Un esempio, ecco un video con la presentazione di Picchio De Sisti, le sue giocate , con sottofondo “non sarà un’avventura” di Lucio Battisti.
E poi i video e i ringraziamenti a quei giocatori che ci hanno lasciati prematuramente, e un momento intensissimo dedicato ad Amarildo che non aveva potuto assentarsi dal Brasile.
E poi in fondo dopo testimonianze e video incredibili ecco altri grandi, come Raffaello Paloscia, Righetti, i saluti della Società portati dall’ing. Salica e del simpaticissimo figlio del Petisso Bruno Pesaola, uno che nell’arte del raccontare incanterebbe più dei vip di rai e mediaset messi insieme.
Via..,. o come si fa a non aver i lucciconi !
Durante la serata ecco anche la presentazione del nostro centravanti Simeone, che salito sul palco pare un alunno entrato per sbaglio nella Sala professori.
Insomma, in due ore riecco la gioventù riemersa a miracol mostrare.
Quei giorni non torneranno, ma averli vissuti mi da una ricchezza strabiliante, potrei stare una settimana senza cenare senza avvertire i morsi della fame, perchè il cervello sta ancora metabolizzando l’emozione di aver rivisto quei ragazzi e quei tempi vincenti , e manco ci penserebbe a dirmi… è l’ora di desinare, guarda che c’è in frigo.
Ho un solo rimpianto.
Avrei dato anni di vita affinchè stasera avessi avuto al mio fianco mio Papà.
Lui si che se lo godette quell’anno.
Io all’epoca avevo nove anni, ma il suo ufficio pieno di quei volti,le foto ritagliate da La Nazione, lo stemma della Fiorentina sulla porta, e il paginone con i turni del campionato , con i risultati e la classifica ogni lunedi aggiornati me li ricordo benissimo.
Insomma, tra i volti invecchiati degli amici d’infanzia ritrovati la mattina, e i volti di questi campionissimi ritrovati stasera, tiro le somme e mi accorgo di aver vissuto una grande vita.
Volete la mia modesta verità ?
La mia modesta impressione?
Vale più una serata così a festeggiare uno scudetto di 50 anni addietro che festeggiare l’ottavo scudetto a fila a Torino.
Grazie dr. Guetta, un abbraccio.
le migliori cose a tutti
Immondo
Maggio 14th, 2019 alle 10:08
Certo che se quest’anno non avessimo rubato 1 punto all’Inter e 3 alla Spal si sarebbe in B già da un po’.
Meglio ladri che diciassettesimi…
Maggio 14th, 2019 alle 10:13
Dev’essere davvero una gran soddisfazione, David. Complimenti di cuore.
Quando la Fiorentina vinceva il suo secondo, bellissimo scudetto, avevo un anno. Non ho ricordi di aver percepito la nostra amata viola come una grande della Serie A da bambino, anzi…
Ricordo Antognoni il nostro mito e un brindisi in strada con la gente, al ritorno da Greve (quando il mio babbo allenava la Grevigiana), per una salvezza ottenuta all’ultima giornata, credo per un solo gol di differenza reti.
Ricordo il primo completo da calcio, che una zia di Sansepolcro regalò a mio fratello, più grande di 4 anni. Era una muta viola coi pantaloncini bianchi. Maglia senza numero, senza sponsor (che allora non esisteva), niente nome (altra americanata recente fatta per merchandising). Viola e basta, come i calzettoni.
Nella mia famiglia una cosa del genere era considerata un lusso, infatti arrivò a Natale, dalla zia più benestante e solo per il nipote maggiore.
La scatola di cartone verde anni ’70, però, con l’immagine di due bambini che giocano in un campetto tipo giardini, l’ho tenuta io, e da allora in poi ha sempre contenuto il Lego e lo fa tutt’ora. Ci hanno giocato i miei figli e adesso la tiro fuori quando qualche bambino dei miei amici capita da me a Pulicciano.
Per me è connaturale il viola perché è Firenze, perché è il giglio, e a quel tempo era Antognoni.
Spero che si ritrovi questa qualità di amore per i propri colori e la voglia di superare questo lungo momento di divisione. Ne abbiamo tutti bisogno.
Sempre e comunque forza Viola.
Maggio 14th, 2019 alle 10:44
Gianni @16
Lo speriamo tutti, ma credo si debba anche essere obiettivi e ricordare che la posizione di classifica in cui ci troviamo è dovuta al fatto che la squadra è in vacanza da mesi, e tornare concentrati sul campo, per altro in una situazione in cui non avremmo mai pensato di trovarci, è molto difficile. Per carità, il calcio è strano, ma trovo più probabile salvarci grazie alle non-vittorie altrui che alle vittorie nostre. Vittorie che non arrivano da 5 mesi
Maggio 14th, 2019 alle 11:04
i miei due figli maschi (17 e 9 anni) mi hanno detto:
“babbo perchè noi Fiorentini siamo condannati a non poter godere mai di una gioia calcistica? perchè siamo privati di poter andare a fare un carosello in centro per festeggiare uno scudetto o una champions? però come s’è doguto quel 4-2…s’era allo stadio…(…volan bassi…)
mike
Maggio 14th, 2019 alle 11:05
Gianni dal verde Muggello @7
Avevi quasi 5 anni in quel giorno inobliabile e quindi ti assolvo per l’errore
sul punteggio del nostro trionfo.Fu un 2-0 con reti firmate da Chiarugi e Maraschi.Al Comunale di Torino c’era il tutto esaurito,avevo ventanni ed i tifosi della Gobba furono esemplari.
Mi dispiace di non aver incontrato il numeroso gruppo dei tuoi familiari e mi auguro che ci siano ancora tutti e con la stessa passione di allora.
E’ stato il mio secondo scudetto dopo 12 anni di attesa, cinque anni consecutivi di secondi posti ed altri piazzamenti in alta quota.
Non sono ne’ di Firenze e nemmeno Toscano .
Maggio 14th, 2019 alle 11:19
Chissà se Diego dal castello sa che un tempo qui c’era la passione.
Maggio 14th, 2019 alle 12:10
Felice per te. Io invece a 40 anni devo fare i conti con la consapevolezza che se anche ne vivessi altri 60 non vedrò mai uno scudetto viola….
Maggio 14th, 2019 alle 12:47
Vissi, ormai oltre i 30 anni, la partita che consacrò la mia Fiorentina Campione d’Italia. A Torino la Fiorentina strapazzò la Juve 2-0. Prima della partita lo Stadio festeggiò una vecchia gloria juventina di cui non ricordo il nome, poi l’apoteosi viola smorzò alquanto gli entusiasmi. Ricordo anche che, poco dopo, nel Campionato 1970/71 la Viola si salvò all’ultima giornata.
Fu una vittoria inaspettata colta alla fine del Campionato.
Maggio 14th, 2019 alle 12:53
Bah! Dev’essere stata una serata meravigliosa! Fu una corsa meravigliosa, da sogno. Sono stato molto fortunato ad averlo vissuto all’eta’ di 10 anni. Il babbo mi porto’ a vedere Fiorentina Varese: tutto lo stadio Viola ed il prato verde. Un ricordo custodito come se fosse ieri.
Quest’anno, l’unico piacere e’ stato ascoltare il Signor De La Pegna.
Restiamo in attesa. Di cosa?
Della maledizione di Bela Gutman all’incontrario!
Maggio 14th, 2019 alle 12:55
grazie David
e adesso che si deve elucubrare?
premesso che l’empoli vincerà anche col torino, c’è da sperare che il napoli batta l’inda?
a parte ilf atto che i nerazzurri sarbbebro capaci di perdere anche con l’empoli
o dobbiamo fare i conti sul genoa pregando che il cagliari li sconfigga domenica..
che tristezza
superchi, rogora, mancin, esposito, ferrante, brizi, chiarugi, merlo maraschi, de sisti, amarildo…
cragno, piccini, milenkovic, mancini, venuti, capezzi, petriccione, chiesa, zaniolo, bernardeschi, babacar…tutta una squadra giovanile…….ma noi ci s’ha il mago degli olivi…..e non parlo della proprietà se ne è parlato a sufficienza.
speriamo di salvarsi ma la vedo buia, questi non hanno gli occhi della tigre…..
Maggio 14th, 2019 alle 14:49
Io penso che tra cinquant’anni nessun bambino fiorentino presenterà la festa per i cinquanta anni dall’ultimo scudetto…tre sono le possibilità:
1- ne avremo vinti altri nel frattempo;
2- festeggeranno i cento anni dall’ultimo scudetto;
3- a Firenze il calcio sarà scomparso.
Io sogno la prima e sogno anche che lo stadio si chiamerà tra cinquanta anni “Giancarlo Antognoni” e la via dello stadio si chiamerà Via Diego Della Valle. Resta da capire se la via sarà un augurio o un tributo per gli scudetti vinti.
Maggio 14th, 2019 alle 15:37
X27 Classe 1937
non sono molto aggiornato sulle sue ultime presenze scritte nel blog,però :
BEN TORNATO!!!
è sempre un piacere leggere quello che Lei scrive.
Maggio 14th, 2019 alle 16:01
Un’uomo,quando capisce di essere fortunato,vive bene e affronta la vita con il sorriso.
👍👍👍
Maggio 14th, 2019 alle 16:52
Il problema è che sono ricordi di 50 anni fa……poi quasi il nulla.
Maggio 14th, 2019 alle 17:10
Fiorentina – Genoa 0-0 – Campionato 1977-78 – 30a giornata amarcord
https://www.youtube.com/watch?v=UPoK8uBmMMg
Salvezza Viola all’ultima giornata, anche allora bastava 1 punto per salvarsi.
Io c’ero 3 ore prima dell’inizio della partita, sul tubo di protezione in cima alla Curva Fiesole.
C’erano 4 file di persone in piedi davanti a me a soffrire, a tirare un sospiro di sollievo quando Pruzzo (centravanti del Genoa) a centro area calcio da ottima posizione alto sopra la traversa,proprio sotto la Curva Fiesole, e a gioire al triplice fischio per la salvezza raggiunta.
Eravamo in 63.000, guardate il video e capirete che il “CALCIO VERO” non è quello di oggi.
Esprimere “passione” dietro una tastiera di un pc o davanti allo schermo di un televisore non dà le stesse emozioni di trovarsi sui gradoni di uno stadio di calcio.
Se non facciamo punti col Parma rischiamo di rivivere qualcosa che accadde 41 anni fa.
Sicuramente non ci sarà il tutto esaurito, i tempi sono cambiati.
Per la Fiorentina certamente non in meglio, risultati sportivi alla mano.
Se a quei tempi avevamo una “speranza” di poter conquistare il 3° scudetto, oggi non vale neppure la pena sperare. Il progresso ci ha portato a questo. E quindi? Niente il “CUORE” non pensa il “CUORE” non è razionale, il “CUORE” è emozione e nonostante tutto a me da sempre “EMOZIONE” vedere 11 maglie Viola su un campo di calcio, l’unica cosa che vorrei e che anche chi le indossa capisse quanto amiamo e soffriamo per quei colori.
Maggio 14th, 2019 alle 17:30
Nedo30, il sogno dello Stadio Comunale intitolato a Giancarlo Antognoni spero anch’io diventi realtà nel 2069, eliminando la vergogna di averlo dedicato per troppi anni a un piduista.
Sulla Via Diego Della Valle, sicuro che fosse un sogno e non un incubo?
Non ti sei risvegliato tutto sudato?
Faceva mica angolo con Vicolo Andrea Della Valle o finiva magari in Largo Corvino?
Maggio 14th, 2019 alle 17:33
purtroppo ci sono anche quelli che non capiscono e scrivono le solite cose trite e ritrite sciupando la poesia di questo post!
Maggio 14th, 2019 alle 18:27
Aristarco @24
Lo so che fu uno 0-2 a nostro favore, a Torino, ma io parlavo della partita dopo, quella in casa col Varese, quando eravamo già campioni d’Italia.
E poi no, purtroppo di tutti quelli che eravamo allo stadio quel giorno è rimasto solo uno zio, 88 anni, che continua imperterrito ad avere l’abbonamento in maratona e quando la Fiorentina gioca in casa prende il tram e va a vederla. Lui però abita a Firenze, non nel Mugello.
Maggio 14th, 2019 alle 19:26
Un caro saluto a Classe 1937.
Ci mancano i tuoi ricordi, la tua lucida e saggia osservazione del presente viola e il tuo onnipresente garbo, che in questo momento di isteria collettiva ci servirebbe come il pane 🙂
Maggio 14th, 2019 alle 19:30
Un post, questo del Direttore, che a a me, personalmente, mette melanconia.
L’impressione è:
siamo ai titoli di coda.
🙁
Maggio 14th, 2019 alle 19:40
Avevo 10 anni e mio padre non si interessava al calcio ed io in salotto ascoltavo tutte le partite con la filodiffusione …
Sabato avrei voluto vedere uno stadio pieno per ringraziare dei ragazzi d’oro e regalare a loro il giusto tributo .
Rompo un silenzio lungo ( il mio vecchio nick era magico Alverman ) per omaggiare Classe 1937 , Robertodisanjacopino , Picchio e tanti altri . Stringiamoci a coorte
Maggio 15th, 2019 alle 00:03
Maggio 69 mi rivedo in cima alla maratona insieme a mio babbo che osservavo sotto di me quel mare di bandiere viola che contornavano un piccolo fazzoletto d’erba con delle linee bianche,di un bianco diverso rispetto a oggi.
Ricordo La felicita nei visi sentivo forte pulsare il cuore di tutti ma soprattutto ognuno di questi sconosciuti era per un giorno invincibile e ricchissimo.Poi dopo la festa via a casa conscio o inconscio di vivere una giornata irripetibile,voglioso di essere partecipe di una momento del genere da adulto per poter fare tutto quello che la mano del genitore allora ti impediva.
Parlarne adesso o solo pensarci mi provoca lacrime,qualcuna in piu’ di sabato sera qualcuna in meno di quanto vorrei.Come posso spiegare le mie emozioni,l’orgoglio di essere Fiorentino di Piazza Indipendenza e i miei sogni infranti a chi utilizza comunicati pieni di ignoranza e prepotenza a qualcuno la cui squadra del cuore non e’la mia, a qualcuno che purtroppo ne avra’ le chiavi per lungo tempo.
Maggio 15th, 2019 alle 00:25
Ma sinceramente David, a questo punto non hai la sensazione di essere arrivato alla fine di un percorso lungo quanto, trenta, quarant’ anni? Cioè quel ragazzino che si introfulava di soppiatto nelle tribune per raccontarci le partite alla fine ha realizzato quello che voleva. Non ti viene voglia ora di dire basta, adesso faccio qualcosa di completamente diverso dal calcio, o semplicemente mi fermo, mi riprendo il mio tempo? E’ una curiosità personale, perchè mi chiede sempre quando arrivi il momento di porsi certe domande. Se arriva.
Risposta
Sinceramente no, la Fiorentina è una passione inestinguibile
Ciao,
David
Maggio 15th, 2019 alle 02:20
Beato te che lo hai visto vincere uno scudetto… non bisogna essere molto piú giovani di te per essere a zero, io ne ho 47.
Per carità non é che sia pane, ma uno nella vita mi piacerebbe.
Onore ai ragazzi del 69!!
Maggio 15th, 2019 alle 05:52
Ringrazio Picchio, Magico e tanti altri tifosi viola. La mia passione per la Viola nasce nella prima adolescenza quando ancora non conoscevo il significato della parola Presidente e Direttore sportivo. E’rimasta intatta anzi si è accentuata e non è legata e condizionata dai suoi successi. Le passioni non si accompagnano mai alla concretezza della vita, nascono per eventi misteriosi ed inspiegabili lontani da tutto. Un caro saluto.
Maggio 15th, 2019 alle 06:38
Un po’ di sana invidia versi di te c’è però, non me ne volere….. Vorrei godere un pochino per i successi di oggi….
Maggio 15th, 2019 alle 07:03
Bentornato classe 1937. Io ero una ragazzina ero allo stadio e i ricordi sono ancora molto vivi in me, giornata splendida, ed è vero come dici tu che poco dopo ci si salvò all’ultima giornata e non è stata l’unica volta.
Maggio 15th, 2019 alle 07:52
Ecco, sono contento per te, deve essere una bellissima emozione.
Ma purtroppo solo questo ci è concesso. Vivere di ricordi. Non è colpa di nessuno o anzi un po’ nostra che diamo troppa retta alle illusioni. A Firenze con l’attuale proprietà il domani non esiste.
E nemmeno la Fiorentina, con la F maiuscola esisterà più.
Maggio 15th, 2019 alle 08:11
la fortuna non esiste David, è solo la conseguenza di azioni che compiamo.
Te la sei guadagnata questa serata con decenni di impegno, incavolature e soddisfazioni.
Se ti metti a pensare a tutto ciò che hai passato, in positivo o in negativo, troverai il “perché” sia toccato a te realizzare il sogno di migliaia di ragazzini della tua età.
Colgo l’occasione per ringraziare tutta la squadra del Pentasport, per chi vive fuori Firenze ed è innamorato della Fiorentina, siete un riferimento imprescindibile.
Avanti così per altri decenni David!!!!!
Maggio 15th, 2019 alle 13:11
Nedo, ho pensato anch’io alla morte di Astori e alla colossale occasione sprecata. Su questo concordo pienamente. Se avessi potuto conferire direttamente con ADV a febbraio, credimi che sarebbe stata la prima domanda che gli avrei fatto: perché siete di nuovo spariti?
E se, come presidente di Viola Club, avrò questa opportunità, ti garantisco che gli dirò questo e altro del genere, e gli farò presente che hanno perso molta credibilità in questi anni.
Sul resto no. Può darsi che mi sbagli, ma nel loro caso (e potrei dire la stessa cosa di tutti, esclusi i farabutti incalliti) l’aver agito (o agire tutt’ora) male in determinate situazioni/aspetti, o l’essere “handicappati” in alcune qualità umane e comunicative non significa non avere valori importanti interiori e manageriali su cui puntare e che sarebbe doveroso riconoscere loro.
Vale anche per i lenzuolai e i distinti signori che in Maratona insultano arbitri, avversari e anche giocatori viola, e per quelli per i quali il gol sembra essere soprattutto lo starter per dare di merde ai tifosi ospiti: se si dovesse fermarci a questo ci sarebbe da dire che sono senza speranza. E a volte, sinceramente, lo penso.
Io credo però si debba tenere conto dell’intera persona e guardare anche i nostri difetti, spesso non dissimili, altrimenti l’umanità è persa e possiamo iniziare tutti a scagliare le prime pietre…
Nei giudizi mi pare che siamo spesso frettolosi e che spesso proiettiamo varie cose nostre sugli altri.
Un esempio? Ti ricordo che mi hai più volte accostato a fascismo e nazismo, accusandomi di non saper discutere e voler tappare la bocca altrui…
Detto senza polemica ma nell’ottica di sfrondare un po’ questo bisogno giustizialista dei nostri tempi, che ci ha reso tutti più intolleranti e sfiduciati.
A me, indipendentemente dal fatto che restino, vendano, svendano, rilancino o altro, non mi va che i DV siano il soggetto e l’oggetto di un merdaio che dura da anni e che ossessiona (nevrosi ossessiva) la piazza fiorentina.
Io auspico un dialogo. Nella lettera di DDV, che a mio modesto parere ha alcuni eccessi di tono e di polarizzazione sui contestatori, e una grave mancanza di autocritica, trovo – sebbene marginale, e non avrebbe dovuto esserlo – un collegamento con la parte sana della tifoseria. Ed io non voglio leggere questo come la distinzione tra tifosi buoni e cattivi o la conta delle maggioranze e minoranze (che appaiono evidenti nel Diegopensiero e nel lenzuolaiopensiero), ma come l’appello alla parte sana di ogni tifoso viola, quella radice di appartenenza e passione che deve tornare ad avere la voce principale, al posto degli insulti e del disamoramento/abbandono.
Per questo ho preso spunto dal commento #41 del Presidente per sottolineare il valore dell’essere tutti quanti delusi e tutti quanti col bisogno di qualcosa di viola e bello. Tutti. Dai DV al tifoso più nascosto.
Per me si ri-parte da questo.
Sono convinto che rinsaldare la propria identità viola senza diventare né lecchini né talebani sia in realtà la forma di pro-testa migliore, quella che produce gli effetti più importanti e duraturi.
Chi ha a cuore la Fiorentina si riconoscerà in questo. Chi non ce l’ha, semplicemente non potrà coesistere e si allontanerà.
Nel merdaio, invece, stanno (e male) e coesistono (a volte anche solo per dispetto) un po’ tutti.
Maggio 15th, 2019 alle 13:42
Ringrazio Rosetta e Balzac per il ben tornato.
Maggio 15th, 2019 alle 14:51
Tu meriti . Complimenti David !
Maggio 15th, 2019 alle 15:00
Ringrazio Rosetta e Balzac
Vorrei rassicurare i molti tifosi che paventano la cessione dei migliori giocatori con relativa discesa nelle Serie Inferiori. Il capitale della Fiorentina SpA è totalmente separato dalla Proprietà nel senso che i Della Valle non possono distrarre denaro dalla Società senza incorrere in un reato penale.(Cecchi Gori Vittorio insegna) L’unica possibilità per i Della Valle consiste nel vendere le azioni ad un eventuale Acquirente.
Al riguardo, circa la insistente richiesta di molti tifosi di “andarsene” ritengo che dovrebbero invece richiedere di “vendere”al migliore eventuale acquirente. Certamente la cifra deve essere importante per selezionare la qualità del Nuovo Prorietario.
Quindi insistere per la ” vendita a tutti i costi”mi sembra un paradosso. Ritengo che nella realtà attuale ci siano proprietari molto più scadenti dei Della Valle.
Maggio 15th, 2019 alle 15:13
Avevo quindici mesi. Quindi c’ero.
Maggio 15th, 2019 alle 15:18
Picchio 49
Ho letto il tuo accorato ed equilibrato intervento. Ritengo, ad integrazione, che Andrea Della Valle non è nè mai potrà essere un Presidente di professione in quanto industriale impegnatissimo su tanti mercati mondiali. A mio avviso la “presenza dei Della Valle”è leggibile nel Bilancio della Fiorentina ma questo purtroppo è evidentemente un limite e non posso certo pretendere che i molti tifosi facciano altrettanto.
Seguo comunque, caro Picchio, le vicende generali del calcio professionistico e constato che la maggior parte delle Proprietà è sotto pressione, Juve compresa.
Un caro saluto.
Maggio 15th, 2019 alle 15:41
un saluto anche da parte mia a classe 1937,
uno che si legge sempre molto volentieri.
I Della Valle non possono certamente distrarre denaro
ma potrebbero vendere i migliori realizzando degli utili che poi comunque potrebbero essere ripartiti tra i soci
che sono loro per la grande maggioranza.
oppure anche al limite chiudere la società,
insomma credo che di strade ne possano trovare diverse se volessero rientrare e poi vendere.
e credo sia proprio quello che hanno intenzione di fare,
mi sembra che Diego Della Valle abbia detto chiaramente che 5 minuti dopo la fine del campionato,
hanno già deciso come muoversi
e non credo sarà una cosa piacevole per i tifosi che come me hanno a cuore la Fiorentina
e che se ne fregano dei Della Valle.
Maggio 15th, 2019 alle 16:14
“Buongiorno, vorrei un paio di scarpe di alto livello”
” (sussurra flautata) Buongiorno a lei,noi vendiamo solo oggetti di nostra produzione. Si accomodi”.
“Bene, porto il 38”.
“Ecco (mostra la scatola luccicante) questo è un modello elegante, distingue chi lo porta, calzato da persone importanti in tutto il mondo”.
“Vorrei provarlo”.
“Il pagamento è anticipato, signora. Sa, la classe, l’allure, la distinzione, hanno le loro regole”.
“Beh, in realtà, la classe, l’allu…che?, la distinzione… Ecco la carta”.
“Prego, l’aiuto a calzare questo gioiello”.
“Hmmm, scusi, qui vedo un buco, il nastrino è scucito e il tacco è tutto piegato”.
“Mi permetta signora, lo indossi, vedrà che non è come dice lei”.
“Mi permetto di insistere, guardi la sinistra, ha la pelle opaca invece che lucida; non voglio queste scarpe, mi faccia parlare con il titolare”.
“Signora, sono il titolare, qualcosa non la soddisfa?”
“Tutto direi, ho dovuto pagare prima questo paio di scarpe e mi accorgo che è tutto meno che all’altezza della vostra fama!”
“Ma come, noi rimaniamo aperti per voi, abbiamo comprato questo negozio per non lasciare questa città priva di scarpe di classe e lei ci tratta come gli ultimi bottegai della Suburra?”
“La sua dipendente mi ha proposto un paio di scarpe rotte, scucite e forse anche usate e lei mi tratta così?”
“Si vergogni, signora, poi bisogna vedere cosa si intende per signora, domenica completo la svendita e lunedì mattina mi sentirà lei e tutta la città che novità vi mostrerò. Per ora se ne può anche andare”.
“Ma io ho già pagato!”
“Si vergogni e la prossima volta le scarpe se le costruisca da sè,(sbatte la porta)!”.
Maggio 15th, 2019 alle 18:18
Prendo a pretesto quanto scritto da Picchio e Classe 1937,che condivido in toto, per farmi e farvi alcune domande che da alcuni giorni mi frullano nella testa.
Fatte le dovute premesse sui calciatori ricchi e strapagati a cui non dovrebbe mai interessare quello che accade intorno a loro, voi non credete che anche noi tifosi in parte abbiamo contribuito a generare questa situazione ? e in parte anche involontariamente il mondo giornalistico che gira intorno alla squadra non pensate che abbia in qualche, con i vari scoop con le varie voci, per lo più inventate, sui movimenti di mercato non abbia accresciuto uno stato di disagio e di instabilità nei giocatori?? Perché va bene che sicuramente non erano dei fenomeni o scarsi come li definivate molti di voi ma a febbraio erano a 4 punti dalla CL poi tutti e dico tutti quasi per tutte le partite hanno smesso di giocare ???
Maggio 15th, 2019 alle 18:49
Bentornato Classe 1937 e un veramente un caro saluto. Vorrei integrare quanto hai detto aggiungendo che la Fiorentina è una società sana nei bilanci, senza debiti con terze parti e con capitale sociale inferiore al solo Napoli.
Le leggende parlano di una Fiorentina sopravvalutata dalla proprietà senza valutare l’impatto negativo del debito in essere di realtà simili alla nostra. Un buona gestione economica che ha prodotto in questo segmento risultati sportivi molto negativi ma che ha un forte appeal sul mercato per la sua virtuosità, anche se la mancanza infrastrutture moderne è una tara locale e nazionale.
Se i DV cederanno, e mi sembra più che plausibile che avvenga presto, mi auguro che la prossima proprietà mantenga il solco della sostenibilità e che sia più furba nel gestire il consenso con la piazza. E con furba ritengo inutile specificare come.
Maggio 15th, 2019 alle 19:11
Picchio sottoscrivo il tuo post.
Classe 1937 il tuo non è un limite e giusta la tua nota sulla pressione delle tifoserie.
Le contestazioni in tutta Italia sono contro società costrette a vendere per realizzare plusvalenze per aumentare il fatturato e pagare ingaggi superiori alle loro possibilità per restare competitivi.
Maggio 15th, 2019 alle 22:48
E intanto Lotirchio si è vinto il suo quinto trofeo. Diteglielo a quei due pupazzi che forse qualcosina hanno sbagliato. CHE SCHIFO…….
CACCIATELIIIIIIIIIIII
Maggio 15th, 2019 alle 22:51
Com’era il mantra? “Meritereste Lotito”?
Ah, ok. Dal 2004 a oggi 3 coppe Italia e 2 Supercoppe italiane vinte.
Come non detto.
Maggio 15th, 2019 alle 23:01
Classe 1937 52 e 54. Finalmente intelligenza e buon senso!
Maggio 15th, 2019 alle 23:07
Forza Lazio!
La vittoria della Coppa Italia mette in evidenza ancora di più la totale INCAPACITA’ dei DDV, e degli sgherri Cognigni e Corvino.
FALLIMENTO totale autofinanziamento e tetto ingaggi.
FALLIMENTO totale di tutti i loro sostenitori, pseudo tifosi viola.
Maggio 15th, 2019 alle 23:20
fiorentina- varese 3 a 1
fu la mia prima partita al comunale, ero un bimbetto di otto anni. Mi accompagnò il babbo, abbonato in tribuna coperta.
Di quella partita ricordo solo un baccano terrificante e poi, alla fine, l’invasione del campo. Ma qualcosa deve avere attecchito se dopo ho continuato per ventun anni a girovagare per i settori di quello stadio: curva fiesole, ferrovia, maratona…e quante trasferte, anche!
Poi quando vendettero Baggino dissi basta.
Da quel giorno ho seguito la mia viola solo in tv.
E dal prossim’anno, ho paura, nemmeno quello.
Maggio 15th, 2019 alle 23:51
mi sembra un po’ da provinciali festeggiare uno scudetto di 50 anni fa…
Maggio 16th, 2019 alle 06:56
Purtroppo i sogni finiscono in un rigore non dato e punizioni e cartellini ben mirati, nella finale di coppa Italia
Finiscono con De Rossi, uno stadio in alto mare e un presidente che non si vede da un anno
Finiscono a Palermo, dove una città, paga malefatte di 3 anni or sono, per illecito amministrativo, dove la retrocessione la decide, chi al tempo non ha verificato l’illecito, salvando chi, ieri alza la coppa, piena di amicizie politiche e bancarie, di una capitale, che, in alcuni luoghi continua a comandare, paga una quindicina di milioni di debiti regressi, mentre con le aziende personali ne fattura meno di dieci.
Finiscono domenica in un play out tra Lucchese e Cuneo, squadre con i libri in tribunale.
I sogni finiscono, perchè le regole non esistono, perchè il palazzo puzza di marcio
Maggio 16th, 2019 alle 09:23
Aspettavo il fischio di chiusura della finale di coppa , per vedere quanti avrebbero fatto il paragone Lotirchio/DV .
Venghino siori venghino ! C’è la donna con la barba e l’uomo più forte del mondo …
Poi c’è il Sergente @66 che mi rasserena e mi riconcilia . Di solito ottime disamine tecniche/tattiche , al momento preciso e lucido cronista di cronaca italiana . Grazie di cuore
Maggio 16th, 2019 alle 09:52
Sergente 66
Bellissimo!!!!
Purtroppo la pura verità
Vdz
Maggio 16th, 2019 alle 10:06
Grande Sergente al 66 …
Hadot mi sembra il predicatore di “Non ci resta che piangere”, quello del “ricordati che devi morire …” … L’abbiamo capito eh …
Autofinanziamento e tetto ingaggi, Autofinanziamento e tetto ingaggi,
Autofinanziamento e tetto ingaggi …
Ti ho dato una mano anch’io, l’ho scritto altre tre volte. In un mese hai scritto lo stesso messaggio cento volte … Neanche Salvini con i suoi slogan era arrivato a tanto … I miei complimenti per la perseveranza !
Maggio 16th, 2019 alle 12:06
Eh si, sei proprio fortunato ad aver trasformato la passione che tutti noi abbiamo in un lavoro. Ma la « fortuna » da sola non basta e l’essere sempre al TOP in oltre 35 non può che significare la tua professionalità, serietà e correttezza sono stati apprezzati da tutti i soggetti passati in questi decenni.
La serata é stata brillante e ben articolata……. peccato per il momento così della squadra , ma che certamente niente ha tolto agli ultimi campioni viola
Maggio 16th, 2019 alle 13:13
A Raffaele post n.65
Lei dice che è provinciale festeggiare uno scudetto di 50 anni fa?
Scommetto che lei nel 1969 era ancora sulla Luna.
Dica la verità, lei non era ancora nato, per questo non le sfiora l’ebrezza del ricordo.
Battisti cantava …
“E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c’è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni”
Hanno festeggiato i 30 anni della caduta del muro di Berlino.
Hanno festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Tutti gli anni da due millenni in qua si festeggia Natale, capodanno Befana, Santa maria, e allora ?
I Suoi cari non festeggiano il suo compleanno?
Rievocare i ricordi felici è la cosa più simpatica e dolce che esista.
Ha mai provato a fare cene con i compagni di classe di quaranta anni fa?
Provi.
E se le vengono i lucciconi agli occhi a rivedere quei ragazzi ora uomini maturi, ne faccia di conto e li serbi nel cuore.
Quei lucciconi son la parte buona, migliore della sua vita.
Le racconto un brevissimo aneddoto.
Cinquanta anni fa, in quinta elementare ero a casa con un po di febbre e per qualche giorno non andai a scuola.
Siccome i miei dovevano lavorare venivano a casa i nonni.
Mio nonno mi porto un regalo, il 45 giri “ventanni” , di Massimo Ranieri, che aveva presentato a Canzonissima nel 1970.
Non ci crederà, misi sul piatto quel disco e lo ascoltai almen trenta volte consecutivamente.
(a quei tempi non c’erano i telefonini per spippolare a ore, e neppure avevo la televisione in camera, ma solo l’enciclopedia dei 15 , Conoscere e i miei Topolino)
Allora, lo vuol sapere che ogni volta che per caso riascolto quel brano mi struggo di melanconica dolcezza nel ripensare a quella giornata, ai miei nonni, al bacio di mia madre che mi saluta per partire al lavoro, a Papa’ che mi avvicina al letto la cartella per fare i compiti, insomma, le confesso, nel riaffiorare quei ricordi vedo volti amati ,vedo giorni felici, vedo che il Signore mi ha regalato il Dono di stare un altro mezzo secolo in mezzo al Mondo, e allora son proprio felice.
E altrettanto commossi e felici lo son tutti i Tifosi Viola che ripensano e rivivono quel fantastico scudetto di 50 anni fa.
Guardi, io non leggo nel pensiero ma son convinto per esempio di una cosa , il Dr Guetta ha presentato centinaia di eventi, ma quello dell’altra sera in mezzo ai nostri Campioni del 1969 son certo che lo serberà nel cuore e nella mente come nessun altro evento.
Ciao Raffaele
Immondo
Maggio 16th, 2019 alle 13:18
Eurekaaaa!!
cazzarolaaaa !!!
dopo due anni ricompare la dicitura “Il tuo commento è in attesa di essere approvato” e compare pure il post appena inviato!!
Miracolo.
Vede Raffaele?
Tutto questo ripristino di tecnica compare magicamente nel tread del ricordo dello scudetto.
Vede che Chiarugi De Sisti Merlo e da lassù Ferrante emanano buone cose e fortuna?
Maggio 16th, 2019 alle 16:52
@ omino di ferro
…e perchè non sommi quelli scritti con il vecchio nick di Luigino…
Sono 8 anni scrive sempre esattamente la stessa cosa…ma non si sarà rotto le scatole??
Vdz
Maggio 16th, 2019 alle 18:16
Lunedi sera è stata un’emozione grande e alla fine ho stretto la mano a De Sisti , Superchi, Merlo e Esposito.
Tornato a casa ho parlato con mia moglie fino alle una di notte. Grazie David è stata una serata splendida
Maggio 17th, 2019 alle 09:32
@49 Picchio: intanto ti ringrazio che mi rispondi a miei interventi fantasma…chissà che succede dietro queste pagine mah…
però tu mi accomuni un pranzo in stile mafia per intrallazzare alle spalle di altri (per esempio il Bologna di Gazzoni) con gli insulti e gli sfoghi in uno stadio. Allora anche le caccole che attaccano gli scolari sotto il banco…