Il silenzio più bello
Non voglio cercare altre parole, sarebbe inutile.
Per questo, come molto raramente è accaduto in questi dodici anni di blog, vi propongo quanto ho scritto ieri per il Corriere Fiorentino.
Una partita così non si può preparare come le altre, una partita così la si vive e basta, secondo quello che senti dentro. Per una volta quindi è inutile studiare l’avversario, immaginare la disposizione tattica di una squadra che tra l’altro non è proprio così conosciuta nei suoi protagonisti. Non può essere una radiocronaca normale e infatti non lo è stata per niente, a cominciare dal gol viola descritto come se fosse stato segnato nella partitella del giovedì e non in una gara di campionato. Un tono così dimesso per le reti della Fiorentina l’avevo usato solo il 6 giugno 1993, quando raccontai dell’inutile 6 a 2 al Foggia, con Carnevale che a Roma regalava la salvezza all’Udinese. O forse anche nella stagione della vergogna, il 2001/2002, con quelle ultime partite in cui c’era da implorare che cambiassero almeno i colori della maglia per non avere nulla a che fare con quello scempio. Magari fossero ancora questioni calcistiche, che bello se la causa di tanta tristezza fosse “solo” una retrocessione. Mentre salivo le scale per andare nella solita postazione, mi ripetevo che dovevo seguire un solo comandamento: essere misurato. Capire che stavo entrando con la radio, mezzo povero e meraviglioso, nelle case, nelle macchine e nella vita delle persone e che quindi tutto doveva essere in linea con lo stato d’animo della città e di tutto il popolo viola. Raccontare come accade da 35 anni la Fiorentina, svolgendo il meglio possibile il proprio lavoro, sapendo però che questa volta il risultato non conterà niente. Non cadere nella retorica e con Davide Astori è molto difficile perché ti viene da raccontare quello che pensavi di lui e ti accorgi che è tutto positivo, tutto bello. Vieni coinvolto dal clima del Franchi e hai il groppo in gola quando vedi due signori di cinquanta anni a dieci metri da te piangere come bambini al momento dell’ingresso in campo delle squadre, ma non cedere alle lacrime e continuare a parlare, parlare… Il minuto di silenzio è moltiplicato almeno per cinque, tutto si svolge in un’atmosfera surreale e quasi ti sembra di disturbare il pubblico nel continuare a descrivere quello che succede. Pare di essere in biblioteca quando ti sorprendono a parlare a voce troppo alta, ma qui come fai a tacere? Comincia la partita ed è un po’ come ritrovare la strada di casa: riconosci le tue cose che sarebbero poi racconto di cosa succede quando il pallone viaggia da una parte all’altra del campo, ma dura pochissimo: esattamente 12 minuti e 59 secondi. Al tredicesimo del primo tempo il mondo si ferma, vorresti osservare e applaudire in silenzio la maestosa coreografia della Fiesole, commuoverti con l’arbitro e i giocatori, partecipare da spettatore ad un momento che resterà nella storia e invece lo devi raccontare e lì trattenere le lacrime è più difficile, ma in qualche modo ce la fai. Trenta secondi dopo Simeone si mangia il gol e allora rientri in partita anche te, o almeno ci provi. Poi arriva la rete di Vitor Hugo, che gioca nella posizione di Davide, che segna un gol alla Astori con la maglia 31 (cioè un 13 rovesciato), pare più o meno alle 13, anche se non sei sicuro dell’ora. Racconti tutto in maniera confidenziale, quasi fossimo tutti invitati ad un cenacolo tra amici e sia la radiocronaca della tua Fiorentina. Alla fine sei stremato e capisci benissimo perché i giocatori si accascino a terra, neanche fossero a Città del Messico dopo il triplice fischio di Italia-Germania 4 a 3. Hanno dato tutto e tu hai cercato di descriverlo, con un’emozione mai provata.
Marzo 12th, 2018 alle 08:24
Hugo ha segnato.
Hugo gioca al posto di Astori.
Hugo ha il 31, Astori il 13.
Hugo è alla 13esima presenza oggi.
Hugo è volato in cielo per colpirla.
Hugo ha segnato alle ore 13.
Hugo si chiama Vitor
la figlia di Astori, Vittoria.
Astori aveva 31 anni.
Dalle 13:01 ha iniziato a diluviare.
Marzo 12th, 2018 alle 08:36
Ha detto bene Pioli.
E’ morto un preziosissimo seme.
Ne nasca un fiore.
Anzi: una Fiore.
Non c’è altro da dire.
Marzo 12th, 2018 alle 08:51
Non c’é piu’ niente da aggiungere se non la grande compostezza e dignità di tutti in un momento simile.Speriamo che dopo aver azzerato tutto,si possa ripartire tutti piu’ bravi,piu’ tolleranti ,piu’ saggi ed ambiziosi.
Marzo 12th, 2018 alle 09:05
Grazie David,mi pare che non vi sia più nulla da commentare .
Marzo 12th, 2018 alle 09:09
In curva è stata una situazione davvero surreale, mai vissuta in 40 anni.
Un silenzio del genere mi ha riportato ad una partita di 37 anni fa, quel Fiorentina-Genoa in cui Antognoni fu sfiorato dalla morte. Quando Raveggi e il medico del Genoa praticavano in campo il massaggio cardiaco a Giancarlo.
Avevo 14 anni e il silenzio di ieri mi ha riportato all’incubo di allora.
Marzo 12th, 2018 alle 09:20
Ribadisco il mio pensiero espresso nel tuo post precedente tutte le coincidenze di numeri e di nomi come riporta anche Tom @1 per me vuol dire che Davide ieri era con la squadra. Poi descrivere le emozioni di ieri è impossibile. Grazie Davide
Marzo 12th, 2018 alle 09:29
Quando vogliamo, noi tifosi, qualcosa di buono ci riesce anche fare, ma siamo talmente stupidi, che dobbiamo aspettare le tragedie, per farlo. Prima no, prima ci piace criticare, polemizzare, prendere per il culo i nostri giocatori e offendere la nostra dirigenza. Per quanto mi riguarda faccio non uno, ma dieci passi indietro, perchè un uomo lo vedi in certi momenti e in certe occasioni e non se compra Biraghi invece di Bale, o se vende Bernardeschi.
Ieri dovevo essere al lavoro e invece ho fatto carte false per prendere un giorno di ferie, perchè volevo esserci, perchè volevo dare l’ultimo saluto a Davide nel suo stadio, insieme alla sua gente. Poche volte ho provato una emozione del genere, forse mai. E forse per la prima volta in vita mia non ho esultato ad un gol della Fiorentina, perchè ieri c’era ben poco da esultare.
Marzo 12th, 2018 alle 09:33
Grazie David.
Marzo 12th, 2018 alle 09:44
In generale mi accodo ai complimenti per come avete coperto e gestito in radio questi giorni difficili. Ieri non era calcio, non era sport, era l’ultimo saluto ad una persona “cara”. Un’ultima cerimonia. Tutti noi abbiamo oramai quella età nella quale inevitabilmente abbiamo dovuto salutare una o più persone “care” e sappiamo che i giorni delle lacrime e del lutto vanno lasciati alle spalle per riprendere a vivere, magari con una maggiore consapevolezza di cosa siamo e di dove andiamo, ma cmq riprendere a vivere…tanto “la vita continua anche senza di noi”, tocca farsene una ragione, ma è poi il desiderio di ognuno per coloro che ama e che gli sopravvivono. Così penso sarebbe, anzi è, per Capitan Astori.
…
Mio nipote mi ha chiesto altre volte dov’è andato il nonno che non ha conosciuto e sa che Astori è andato nello stesso posto e per ora gli basta così.
Sabato su un campo di calcetto, con la brezza di mare ed il solicchio di marzo, due piccole squadre si preparano ad affrontarsi nel gioco del calcio. Si abbracciano a semicerchio al centrocampo, le mani paffutelle coi buchetti delle dita sul dorso si appoggiano sulle spalle gli uni degli altri; osservano un minuto di silenzio con gli occhi che ridono per la felicità. Il minuto di silenzio è un bel gioco e gli applausi alla fine sono il prodromo alla gioia di giocare. Hanno sogni ed hanno avvenire e questa è la felicità.
Torniamo alla gioia di giocare è l’ora di guardare avanti almeno finché avremo un po’ di futuro.
Marzo 12th, 2018 alle 09:45
Bravo David! Misurato,vero e umano.
Marzo 12th, 2018 alle 09:56
Ho pianto tanto in questa settimana; mi ha commosso particolarmente l’arbitro, che alla fine della partita è andato a risollevare Badelj da terra, stremato, che ha avuto un crollo fisico e mentale, sicuramente per essersi caricato sulle spalle un peso troppo grande.
Marzo 12th, 2018 alle 09:59
Non so come funzioni in questi casi, ma per me va assolutamente fatto il gemellaggio con il Benevento.
L’assordante silenzio merito anche loro, ero vicino al loro settore e sono stai grandissimi tutta la partita!
Per il resto un evento che resterà per sempre nel cuore, incredibile, assurdo, toccante.
Non ci sono parole per esprimere concetti, grandissimo tutto lo stadio, grandissima la Fiesole, grandissimi i ragazzi in campo, grandissimi tutti.
Lo scrissi prima della partita…in campo saranno 23 e lo sono stati
Infine inviteriei a riflettere su questo:
“Hugo ha segnato.
Hugo gioca al posto di Astori.
Hugo ha il 31, Astori il 13.
Hugo è alla 13esima presenza oggi.
Hugo è volato in cielo per colpirla.
Hugo ha segnato alle ore 13.
Hugo si chiama Vitor
la figlia di Astori, Vittoria.
Astori aveva 31 anni.
Dalle 13:01 ha iniziato a diluviare.
Piangeva anche il cielo”
Si può credere o no, però è effettivamente cosi
Vdz
Marzo 12th, 2018 alle 10:10
L’entrata delle squadre in quel silenzio,
si sentivano i colpi che si danno i giocatori sulle mani quando si salutano..
la scelta del campo.. “questo” si sente dire da Badelj.
Impressionante, non c’è altro aggettivo.
Per il resto, non è stata una partita,
non so come abbiano fatto i nostri a giocare
e si è visto all’ultimo minuto quando sono stramazzati a terra.
Un gruppo di ragazzi davvero fantastico, dal primo all’ultimo.
Non sono credente, ma le coincidenze elencate dal post n 1 sono incredibilmente strane.
Che Davide ci abbia davvero salutato cosi?
Marzo 12th, 2018 alle 10:10
Una fantastica tragica giornata perfetta.
Grazie Davide.
Marzo 12th, 2018 alle 10:18
Bravissimo David
Grande Tom #1
Marzo 12th, 2018 alle 10:38
il silenzio è più bello.
Marzo 12th, 2018 alle 10:41
Non c’è altro da aggiungere.
Marzo 12th, 2018 alle 10:49
Vorrei scrivere un post di ringraziamento ai tifosi sanniti, ammirevoli per come si sono comportati nella condivisione della nostra tristezza, per quanti ne sono venuti e per come stanno vivendo questa loro avventura in serie A, ma non riesco a trovare un loro blog.
Qualcuno mi può aiutare fornendomi un indirizzo utile?
Marzo 12th, 2018 alle 11:11
Questo e’ il miracolo di David , finalmente tutti uniti !!!
GRAZIE CAPITANO
Marzo 12th, 2018 alle 11:15
Buongiorno, in effetti, solo chi ha giocato e, nel suo cammino ha trovato allenatori “veramente bravi” comprende e ha compreso il profondo rispetto di questi giorni, chi ha vissuto il calcio rispettando in pieno il suo vivere.
Sono estremamente felice di aver constatato che questa malattia, ha infettato tutto il popolo Viola e molti tifosi in giro per l’Italia.
Nel calcio non si può insegna a diventare campioni, non è quello dei genitori malati che vogliono il campione a tutti i costi, anzi, quasi mai, un allenatore, per quanto bravo, può donare conoscenza, cioè può far assimilare, più facilmente e nel minor tempo possibile tutte le nozioni che servono per stare in modo più corretto in campo, ma mai insegna e può insegnare a diventare campioni.
Un allenatore può darti la cultura del lavoro, la grinta, la passione, trasferendo i propri valori, ogni giorno in quel rettangolo verde pieno di magia, un allenatore “veramente bravo” può insegnare a rispettare l’avversario, il custode, i compagni i dirigenti e anche gli arbitri e tutti gli operatori di questo mondo, un allenatore “veramente bravo” è quello che ti insegna a rispettare la sconfitta con onore e a gioire della vittoria con misurato rispetto.
Davide Astori, mancando, ha riportato questi valori primordiali dello sport in ognuno di noi.
Io non ho mai odiato nessuno nel calcio e non sono mai riuscito a tifare contro, ho sempre pensato, che la partita e la rivalità finisce al triplice fischio, non ho mai compreso, il motivo degli schiaffi, le legnate sugli spalti o fuori nei viali, non ho mai compreso le offese i risentimenti, l’odio profondo, d’altronde, un tifoso avversario, non è altro che un’altra persona, che, ha un’altra fede, perché dovrei odiarlo, perché ama in modo viscerale, proprio come me un’altra squadra? Un’altro colore?
Non ci riesco
Grazie Davide di aver riportato valori perduti in questo mondo, spero che tu riesca a vincere ciò che noi comuni mortali non riusciamo ad affrontare, donandoci, quella silenziosa forza, che ieri ha assalito ognuno di noi.
Spero che da lassù, riporti questo sport ad essere semplicemente sport, competizione e nient’altro, che il calcio sia ripreso per mano dalle persone che lo amano profondamente e non lo usano, che tu riesca a estromettere da questo mondo affaristi senza scrupoli, allenatori senza sapere e dirigenti che lavorano solo per interessi personali.
Tu Davide sei riuscito nell’impossibile, spero tu riesca ad andare oltre l’impossibile.
Grazie
Marzo 12th, 2018 alle 11:29
Non ho molto da aggiungere alle belle parole che avete scritto. Vorrei solo ricordare il comportamento dell’ arbitro Pasqua, ispirato alla pietà e alla vicinanza. L’ abbraccio finale a Badelj in lacrime è una delle tante immagini che porterò sempre con me.
Marzo 12th, 2018 alle 11:38
Un plauso particolare alla scelta della coreografia stupenda nella sua semplicità
Quanta acqua ieri e purtroppo molta era salata.
Marzo 12th, 2018 alle 11:44
Davide ora rivolgi il tuo splendido sguardo alla tua famiglia…grazie di essere stato con noi ieri…mai ti scorderemo e dalla tua tragedia spero qualcosa impareremo…che l’amore è tutto nella vita…il resto è solo la logica conseguenza..R.I.P DA13CAP
Umberto Alessandria
Marzo 12th, 2018 alle 11:51
Firenze ieri, ha dato una lezione allo schizofrenico mondo del calcio. E questo, a mio avviso, è più importante che vincere uno scudetto.
Orgoglioso di essere nato e di vivere in una città come questa.
Solo una cosa, adesso non confondiamo questo particolare momento con qualcos’altro. Il problema non è dei tifosi, ma dei Della Valle. Se vogliono ricominciare a prendere per mano la Fiorentina ben venga, ma non facciamo finta che non sia successo niente. La morte del povero Astori non c’entra assolutamente nulla e non può essere strumentalizzata, come da più parti sento, per forzare la mano ai Della Valle o ai tifosi, per riappiccicare un rapporto che ormai è finito.
Sta ai Della Valle dimostrare che non è così. I tifosi, da parte loro, hanno già dimostrato abbastanza.
Saluti.
Marzo 12th, 2018 alle 11:54
La cosa che mi ha impressionato ieri è stato il prolungato silenzio dal video di Jovanotti fino al lancio dei palloncini. Nel volantino distribuito dai ragazzi dei club in Fiesole non si faceva menzione del minuto di silenzio e mi immaginavo che ci sarebbe stato il tradizionale chiacchericcio fino al fischio del’arbitro.
Sono stato smentito! Dopo l’inno di Narciso è calato un silenzio di pietra, si sentiva lo schiocco delle mani dei giocatori, ha stonato molto quella cacata dell’inno di Allevi del quale nessuno sentiva il bisogno! Sono stati i 5 minuti più ‘partecipati’ dal pubblico dei miei 37 anni di stadio, si sentiva il respiro dei fratelli degli altri settori, MAGNIFICO!
MAGNIFICI anche i tifosi del Benevento, rispettosi all’inverosimile e grazie anche all’arbitro che ha dimostrato una sensibilità fuori dal comune. Infine vorrei tralasciare le ‘coincidenze’ numeriche ma effettivamente a pensarci viene voglia di entrare in chiesa…
Marzo 12th, 2018 alle 11:57
P.S. Sulla coreografia che ve lo dico a fare………siamo Firenze….
Marzo 12th, 2018 alle 11:59
Comunque adesso Badelj deve restare per forza!
non può andare via, non dopo ieri e la settimana che abbiamo trascorso.
L’erede di Astori è lui e deve rimanere.
Marzo 12th, 2018 alle 12:11
Ieri allo Stadio ho vissuto una giornata di una intensità emotiva senza uguali.
Un ultimo saluto al Capitano da una città e una tifoseria che non ha uguali per civiltà e umanità.
Marzo 12th, 2018 alle 12:31
beneventocalcio.forumcommunity.net/
Marzo 12th, 2018 alle 12:40
Pachini post 21, aggiungo anche l’applauso dell’arbitro a fine partita rivolto alla Fiesole.
Intanto la prossima partita torneremo a scannarci, insultarci, etc etc
Marzo 12th, 2018 alle 12:41
Ho avuto la sensazione di perdere la mia identità per fonderla con le vostre. Una particella di un unico grande respiro. Grazie a tutti.
Marzo 12th, 2018 alle 13:03
ieri unna bellissima giornata di sport
la sciarpata di tutto lo stadio durante la canzone di jovanotti
l’applausi alla lettura degli arbitri , delle formazioni degli avversari e di quella nostra
il silenzio all’entrata in campo
il minuto di silenzio che poi è durato quasi 3 minuti
i palloncini che volano alto in cielo
emozionante la coreografia al 13 minuto
la pioggia
E’ lui dice Badely
e poi alla fine tutti a terra stremati
Avevano dato tutto
Correvano a vuoto in tutto il secondo tempo
erano scordinati, non si erano preparati, si vedeva ma correvano
volevano dare tutto
un arbitro che abbraccia il nuovo capitano ,stremato e piangente, esce applaudito ed applaude la curva
mai vsto
avversari con i loro tifosi encomiabili applauditi
sotto la curva ragazzi
non siete soli
Firenze vi è vicina
nei momenti di difficoltà alzate lo sguardo … non siete soli
Firenze con i suoi tifosi, c’è !!!
W lo sport
Questo è lo sport che mi piace
la primula viola
Marzo 12th, 2018 alle 13:12
@22 violeviper
Il tuo ultimo capoverso mi ha emozionato. Grazie!
Marzo 12th, 2018 alle 13:24
Silenzio era stato chiesto e invocato da molti.
E silenzio, bellissimo, potentissimo, unico è stato.
Marzo 12th, 2018 alle 13:36
Dare ultimatum a Della Valle, adesso, come ho già sentito venerdì alle 20 e 10, come ho paura di risentirlo stasera, dire di fare attenzione a non sprecare la nuova occasione, tutto questo, adesso, “sporca”.
Sporca una settimana santa.
Equivale a un sacrilegio, per me.
Abbiamo già l’un l’altro, noi tutti figli di un sentimento così totale.
Prendiamo ciò che viene, perché un popolo così non si piega.
Un popolo così, dà i brividi. Un popolo così, ti segna. Comunque.
Marzo 12th, 2018 alle 13:52
La curva fiesole
Fantastica
Unica
Piena
Ieri era la curva che tutta italia c’invidiava
La curva che gli ultra quarantenni si ricordavano
Grazie ragazzi
Ieri siete stati fantastici
La primula viola
Marzo 12th, 2018 alle 14:29
nel Giappone feudale si viveva nel culto del Guerriero!
Il fiore simbolo era (ed è ancora oggi per i cultori del Bushido) il Ciliegio, perchè cade e muore nel momento del massimo splendore..
Ed era il tipo di morte a cui aspirava il Samurai!
….” tra i Fiori il Ciliegio, tra gli Uomini il Guerriero…” recita un antico aforisma……
Il nostro David è caduto nel momento di massimo splendore e ci ha fatto toccare con mano quali miracoli sia in grado di produrre il dolore.
pensare a quali miracoli possano nascere dal dolore
Marzo 12th, 2018 alle 15:08
firenze e i fiorentini.
un qualcosa di unico.
firenze e’ stata praticamente perfetta..
lo ribadisco P E R F E T T A…
punto.
Marzo 12th, 2018 alle 15:55
Lo dico con il massimo rispetto…… Come si fa a non credere in Dio dopo ieri?
Marzo 12th, 2018 alle 16:26
Non voglio commentare niente di più di quanto tu David hai scritto e descritto magistralmente nel post ma solamente far notare il commento della partita che stavo seguendo in diretta in Slovenia…il commentatore inglese era ammirato di tutto quello che stava vedendo e dell’atmosfera surreale che Firenze stava vivendo e quando Victor Ugo ha segnato … ha detto che”un’elevazione così da basketman è rara nel calcio e che sicuramente qualcuno da lassù l’ha spinto così in alto ” …le sue parole sono state “il 13 ha alzato il 31 alle stelle ed ha voluto così far sentire che lui era ancora lì”.
Dopo queste parole io ed un mio amico ci siamo guardati in faccia ed invece di festeggiare ci siamo accorti che ancora ci sudavano gli occhi.
Marzo 12th, 2018 alle 17:26
Hai descritto tutto benissimo!
Grazie.
I giocatori alla fine erano veramente stremati, sia mentalmente che fisicamente.
Un grazie anche ai giocatori del Benevento e ai loro tifosi, presenti in gran numero!
Marzo 12th, 2018 alle 17:52
Senza creare polemica io sinceramente eviterei di invocare una presunta superiorità di Firenze in tutto questo e lo dico da Fiorentino…
Chi ha detto che a Napoli o a Roma avrebbero fatto qualche cosa di meno?
Altrimenti torniamo sempre lì che ci sentiamo primi in tutto e non lo siamo.
Poi certo che viene a tutti da pensare che siamo stati assolutamente speciali ed irraggiungibili, ma il confronto con gli altri…teniamocelo per noi…magari è vero… ma non lo esterniamo.
un saluto
Vdz
Marzo 12th, 2018 alle 18:27
Dopo aver vissuto questa settimana piena zeppa di emozioni ci rendiamo conto di aver perso un ragazzo davvero speciale, altimenti non si spiega una marea di amore spontaneo che gli è stato tributo da ogni dove, è stato veramente toccante vedere e sentire l’amore di tutta la gente per Davide Astori, buon viaggio giovane Capitano.
Marzo 12th, 2018 alle 18:31
non ero allo stadio,però ho visto tutto in tv.
è stato…..beh,è stato.
alcuni fotogrammi mi resteranno sempre nelle viscere.
hugo che fa il saluto del soldato.
la musica di jovanotti nel silenzio.
i messaggi dei beneventani.
veder fermare la partita,perchè un conto è vederlo fare agli altri (c’è chi già lo fa),un conto è farlo noi.
vedere i ragazzi che si accasciano svuotati a fine partita.
e soprattutto badelj accartocciato e l’arbitro che lo solleva e lo abbraccia.
“adesso non potremo più giocare con te,ma ti prometto che da oggi giocheremo PER te” (vitor hugo)
Marzo 12th, 2018 alle 18:40
Ieri non sembrava di assistere a una partita di calcio.
Ma una partita di calcio è tutto ciò al quale ieri abbiamo assistito.
Riflettiamoci.
L’Antigufo
Marzo 12th, 2018 alle 18:50
Grazie Marathon.
Marzo 12th, 2018 alle 19:28
Come ho detto in un commento a un altro post, da domenica io, insieme a mio figlio di 14 anni che cndivide con me la passione per il calcio e il tifo per la Juventus, vivo l’amore per il calcio in un modo diverso, in un clima quasi appartenente a un’altra dimensione. Ho perso quello che era più di un fratello 17 anni fa quando lui aveva l’età di Astori e l’ho perso nello stesso, crudele e silensioso modo. Si ferma il cuore e si ferma con lui l’animadi chi era legato a quel cuore con tutta l’anima. Tutta la settimana è trascorsa lentamente, triste e implacabile. Mercoledì sera, sul divano, non ho seguito la Champions come di consueto; il mio cuore era già in Santa Croce il giorno dopo. Sono cresciuto a Firenze e, pur essendo già juventino, il nonno mi portava in Fiesole (per farti purificare diceva lui) e conservo per la Viola un sentimento che non ha mai avuto ostilità, anzi. Giovedì ero fisicamente con tutti voi, uniti nel dolore e nel ricordo di una persona che viveva il calcio come ce lo ricordiamo noi che nei primi anni 80 mangiavamo la polvere facendo finta di essere Cabrini, Daniel Bertoni, Furino o il grande Antonio, mio unico idolo (non c’è Platini o Del Piero che tenga). Astori. Un ragazzo che domenica 4 marzo, giovedì 11 e ieri dalle 12:30 in poi, è riuscito a rompere la corazza che purtroppo la vita ha costruito con lutti, tragedie e momenti davvero diffcili. Ho pianto al tredicesimo, ho pianto di brutto. Anzi, ho pianto di bello perché nel brutto della tragedia, Firenze ieri mi ha regalato un’emozione bella, sana. L’emozione che Davide si portato con sé in Paradiso Emozioni che solo Firenze sa dare. Scusa Firenze se sono gobbo, scusami, mi verrebbe da dire. I miei amici viola mi hanno ringraziato per essere andato giovedì. Ma grazie di cosa? Sono un figlio, un amico, un padre, un marito…prima di avere qualsiasi colore calcistico. La notizia di Davide mi ha riportato a 17 anni fa e le lacrime di Badelj a fine partita combaciano esattamente con quelle che la mia anima non smetterà mai di versare. Grazie Firenze per la dignità, il silenzio e la delicatezza con cui sei entrata nelle case di tutti gli italiani nell’ora di pranzo ieri.
Orgoglioso di avere a che fare con questa meravigliosa città.
Marzo 12th, 2018 alle 19:29
Scusate gli errori…tra cui la data del funerale. Ho scritto di getto….preso dall’emozione.
Marzo 12th, 2018 alle 19:50
Non avrei mai pensato che mi sarei commosso per il gesto di un arbitro e di un giocatore della Fiorentina che non vuole rinnovare il contratto.
Badelj faccia ciò che vuole, avrà sempre la mia riconoscenza.
E da ieri, oltre che per la viola, farò il tifo anche per il Benevento.
Marzo 12th, 2018 alle 20:23
Leo a Viola nel Cuore stasera mi fai ribrezzo.
Vergognati.
Marzo 12th, 2018 alle 20:24
Ripenso frequentemente ai funerali del povero Astori e mi sono venuti in mente quelli di Berlinguer, a cui pure ero presente. Sono stati incredibilmente simili, la gente forse inconsapevolmente, salutando loro ha salutato le passioni della gioventù …..il comunismo con Enrico fece il funerale anche a se stesso e la gente accorsa lì lo sapeva…. in questi giorni credo ugualmente si è fatto il funerale ad Astori ed al vecchio calcio, che ormai non c’è e non ci sarà più…..
Marzo 12th, 2018 alle 20:34
È una cosa vergognosa, a un giorno dalla partita di addio di Davide una rissa verbale di questo genere.
Davvero provo una infinita vergogna.
Marzo 12th, 2018 alle 20:58
Settimana intensa,settimana di passione,personalmente dopo la lettera di Tomovic che mi aveva dato la prima botta,il colpo finale me l’ha dato Hugo con il saluto sull’attenti in onore del Capitano,un ce l’ho fatta,emozioni troppo forti.
Marzo 12th, 2018 alle 21:25
@Stefano 39: ti rigiro la domanda sempre con il massimo rispetto:
come si fa a credere in Dio dopo la giornata di due domeniche fa?
Marzo 12th, 2018 alle 21:29
DavideJuventino del post 47
Per ciò che mi riguarda, sarai sempre benvenuto qui dentro e anche nella vita.
Con molta stima ti abbraccio come tifoso e come essere umano, così come voglio abbracciare i fratelli di Benevento per la loro umanità, compostezza, rispetto ed educazione, dimostràti ieri sotto il nubifragio.
Marchino dei post 50 e 52
Lascia perdere… se un c’è arrivato nemmeno a questo viaggio, un c’è proprio più rimedio… e il paradosso l’è che il fondamento della su’ vita si basa sul tutto bianco o tutto nero, sicché più bianconero di lui un ce n’è e quello che dà da pensare l’è che un se ne rende nemmen conto…
Un saluto.
Marco Ciulli (L’Antigufo)
Marzo 12th, 2018 alle 22:54
@ Zachini
Anch’io penso che l’autorenzialita’ della città sia controproducente e stride con i valori del nostro Capitano.
Marzo 13th, 2018 alle 00:16
Grande David, grande Nedo, grande sergente Garcya; Grandissimo David Juventino.
Pessimo Vonci. Grande Vuturo. Nient’altro da aggiungere. Da pisano: grandissima Firenze.
Ciao Capitano. Non ti dimenticheremo mai.
Marzo 13th, 2018 alle 01:14
Caro David,
con la morte nel cuore, vedo che da più parti si fanno strane insinuazioni sulle cause della morte di Astori
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
Marzo 13th, 2018 alle 07:56
Un apprezzamento a Pietro Vuturo per avere, con parole chiare, ampliato e chiarito ai microfoni il senso di un gesto di per sè già molto bello e totalmente condivisibile.
A coloro che non lo hanno capito, a chi ha telefonato per fare polemica o a chi ha risposto in maniera inadeguata a varie provocazioni, il suggerimento di fermarsi un attimo a guardare se il livello di rancore e pregiudizio nel serbatoio non sia assolutamente oltre i livelli di guardia.
Marzo 13th, 2018 alle 08:21
Marchino al 52: cioè? A cosa ti riferisci?
Marzo 13th, 2018 alle 08:22
Qualche virgola in più magari…
Marzo 13th, 2018 alle 09:18
domanda a Vuturo
Ma come mai nessuno parla di un gemellaggio con il Benevento?
Mi sembrerebbe una cosa naturale con una motivazione indelebile e quando nel futuro ci chiederanno perchè siamo gemellati con il Benevento, racconteremo questo giorno.
Ci sono qualche scorie passate? Lo chiedo da non conoscitore delle dinamiche che portano le curve a gemellarsi o no.
Sono stato tutta la partita molto vicino a questi tifosi e sono stati encomiabili e grandissimi ed avranno sempre il mio rispetto.
Vdz
Marzo 13th, 2018 alle 09:24
Mano sul cuore, Diego, vedremo se sei un Uomo o è stata solo la commozione del momento.
Marzo 13th, 2018 alle 10:08
Quoto Zachini #62
Io sono in ferrovia e i tifosi del Benevento li avevo vicini ,in tutti i sensi ,meglio non avrebbero potuto essere.
Pensavo di aver finito le lacrime domenica ,non è così.
Marzo 13th, 2018 alle 10:14
Domenica 11 marzo quel silenzio durato oltre due minuti, rispettoso del dolore e necessario a elaborarlo con rispetto, ha segnato la differenza al Comunale fra il prima e il dopo per il tifoso viola.
Ora siamo più consapevoli di cosa siano le cose serie da quelle futili, cosa voglia dire voler battere l’avversario, ma non insultarlo, quale spazio sano debba occupare la passione calcistica nella nostra giornata, la differenza tra i 95 minuti dell’agonismo e il resto della settimana.
Chi sbaglia da domenica scorsa a insistere in trasmissioni, interviste e pezzi giornalistici segnati dall’odio per l’avversario, a travisare l’insulto per critica, a usare nomignoli sprezzanti, a far prevalere l’arroganza sul dialogo, a considerare lo sport un mezzo per utilizzare il proprio risentimento acido verso l’ingiustizia del mondo, non avrà più alibi.
Starà al “nuovo tifoso” isolarlo e lasciarlo ignorato in un angolo a spargere bile da frustrazione.
Marzo 13th, 2018 alle 10:28
Anch’io spero in un gemellaggio con il Benevento, squadra/tifoseria che già apprezzavo e che da domenica scorsa mi è entrata indelebilmente nel cuore.
Grande dignità, grande partecipazione, grandi valori.
Spero che si salvino. E indipendentemente dai risultati sul campo, si sono meritatamente guadagnati il mio rispetto.
Mi farebbe piacere se gli amici viola che condividono (o no) lo stesso sentire si esprimessero al riguardo.
Marzo 13th, 2018 alle 10:30
Quoto ogni parola di Robertodisanjacopino #65.
Marzo 13th, 2018 alle 12:14
sarebbe bello , anzi bellissimo, se alla lettura degli arbitri e della formazione avversaria applaudissimo , come è stato fatto domenica
poi dall’inno di Narciso e per tutti i 90 minuti solo Forza Fiorentina.
Secondo me , vinceremo ancor prima d’iniziare
la primula viola
Marzo 13th, 2018 alle 12:15
I gemellaggi delle tifoserie fanno parte della storia del tifo organizzato, di quello che si chiama “mondo ultras”. Hanno un significato specifico di amicizia tra gli ultras delle due squadre. Di cosa state parlando dunque?
Come trovo parecchio ingenuo pensare che dalla morte di una persona, per quanto brava che sia, ci si debba aspettare chissà quali miglioramenti nel mondo. Con tutta la brava gente che è morta fin dalla notte dei tempi, il mondo dovrebbe essere un paradiso! :-))))
Prima o poi vi cadranno i dentini da latte eh…
Marzo 13th, 2018 alle 12:38
Per calmare gli spiriti sospenderei “viola nel cuore” per alcune settimane. Per calmare gli animi, per permettere a tutti di riordinare le idee. Difficile dire cosa faranno i DV, ma ogni risposta in questo momento potrebbe essere essere oggetto di polemica. Diamo, come ha scritto qualcuno,tempo fino a fine campionato auspicando per allora una decisione ufficiale.
Marzo 13th, 2018 alle 13:06
Roberto #60
Hai presente come se non fosse successo niente in quest’ultima settimana? Ecco, ieri a Viola nel Cuore, Leo Vonci.
È vero, nulla di nuovo ma ieri sera si è guadagnato il marchio indelebile delle piccole persone.
Marzo 13th, 2018 alle 14:47
Eccovi, scusate ma sono stati giorni devstanti per tutti. Ho scelti di rimanere in silenzio fino a ieri sera in trasmissione. Gesto nei confronti di Chiellini molto semplice da spiegare: l’ho fatto e lo rifarei. La cosa che mi meraviglia è che qualcuno si meravigli. Per il resto ci sentiamo per riparlare di calcio, ne abbiamo tutti bisogno, anche di un sorriso. Io ho preso un impegno con il Capitano, per dare un senso al mio, nostro dolore. Proverò ad essere una persona migliore! Alla prossima ragazzacci
Marzo 13th, 2018 alle 15:04
Mi chiedo e chiedo a David se sia possibile almeno per le prossime partite in casa almeno fino alla fine di questo campionato che lo speaker del Franchi alla lettura delle formazioni appena prima o dopo oppure dopo gli undici titolari possa ANNUNCIARE SEMPRE “Con il numero 13, Davide … Astori”
Marzo 13th, 2018 alle 15:15
#69
Caro Nedo, i dentini da latte ci sono caduti da un pezzo.
E durante questo lungo tempo, per quanto mi riguarda, ho avuto modo di vedere passare molta acqua sotto i ponti, tante persone nascere e morire, tante belle promesse e buoni propositi lasciare il tempo che trovavano, ma anche l’inizio di rare svolte epocali, che scaturivano quasi sempre da lunghe fasi di preparazione a cui faceva da detonatore un evento scatenante, spesso tragico.
Ecco.
Non tutte le morti sono uguali, caro Nedo.
Purtroppo.
E per fortuna.
Ci sono quelle che lasciano quasi indifferenti.
Quelle che ti affondano.
Quelle che ti migliorano.
Quelle che ti trasformano radicalmente.
Quella di Astori, per una serie di circostanze particolari e motivi legati alla qualità non solo della della persona scomparsa, ma anche delle tante componenti che sono state coinvolte, appartiene alla categoria “eventi indimenticabili e sconvolgenti”.
Solo il tempo dirà in che misura e durata.
La reazione universale di cordoglio, vicinanza, solidarietà che si è originata e propagata così trasversalmente ci di-mostra che il bisogno di ri-trovare nello sport alcuni valori è, appunto, universale.
E se prima poteva sembrare che il mondo pallonaro fosse un concentrato di superficialità e schifezza, dentro cui annaspavano rari tratti superstiti di lealtà, sportività e direi semplicemente “umanità”, ora appare chiaro il contrario: ovvero che c’è un universo sano che deve liberarsi da una minoranza inquinata e inquinante. A cui ha, per pigrizia e incoscienza, lasciato campo libero.
Non so se avrà più forza il primo o vincerà la seconda, ma non ho dubbi su dove personalmente decido di stare. E nemmeno sul fatto che non sarò tra quelli che, con il solito disfattismo e fatalismo a prescindere, contribuiscono ad ammosciare la speranza di trasformazione che si sta manifestando.
A ciascuno la scelta.
Marzo 13th, 2018 alle 15:20
premetto che io odio come prima l’universo Juventus. premetto anche che secondo me in effetti si sta facendo un po troppo come dire………..buonismo per i vari Buffon e company.nel senso che trovo normale per uno che evidentemente era un amico venire al funerale. il loro aereo privato in proporzione sara’ costato quanto il mio Italo andata e ritorno tanto per dire. fosse successo ad un maxi olivera qualsiasi nn penso sarebbero venuti. ma sarebbe stato normalissimo. tanto di cappello perche’ mi hanno colpito i loro occhi lucidi. ma rispetto anche per zanetti , de rossi e tutti gli altri. ma il campo resta il campo. nn mi pare che per un rigore inesistente a favore i vari buffon e company si strappino i capelli in campo per avvisare l’arbitro che il rigore non c’e in virtu’ della sportivita’ o sbaglio ?? sul campo ripeto io sono in debito di numerose partite nonche’ di uno scudetto e di una coppa uefa. detto questo io mi stupisco di come tu possa concedere ancora di far fare radio a Vonci.magari mi sfugge qualcosa a me. magari ci sono dinamiche contrattuali dinaiche professionali di radio che nn conosco. ma certo sentire non un tifoso ma un individio dire certe cose mi lasca davvero perplesso. ma come detto mi sfuggira’ per forza qualcosa. ok avee le proprie opinioni ma a tutto c’e un limite a mio modo di vedere. ciao
Marzo 13th, 2018 alle 15:47
@ Nedo
stiamo parlando di quello che abbiamo visto domenica, che tutta Italia a visto.
Come nascono queste amicizie? tizio e caio sono parenti e quindi avvicinano tutto il mondo ultras di 2 squadre differenti o nascono da episodi indelebili per cui vi è stato un trasporto superiore.
A me il mondo ultras è sempre stato abbastanza sulle palle, ma una cosa ho sempre ammirato e rispettato: i gemellaggi
Pensavo che fossero fatti da qualche cosa che va al di là del parteggiare per una squadra, per le propria squadra, un legame che va oltre.
Per questo chiedevo e non mi sembra di essere stato l’unico, penso sia venuto in mente a molti.
Poi ripeto, il mondo ultras non è il mio, non ne conosco le dinamiche, ma dall’esterno pareva una bellissima cosa.
Vdz
Marzo 13th, 2018 alle 15:48
Bello sarebbe un gemellaggio con il Benevento
Marzo 13th, 2018 alle 15:56
D’accordo con nedo #69, a costo di passare da cinico penso che la morte di Astori e la meravigliosa reazione di Firenze e del mondo dello sport diverranno presto uno struggente ricordo: alla prossima ladrata dei gobbi ci incazzeremo di nuovo, e loro ci sfotteranno perchè non vinciamo mai nulla. All’ennesimo gol sbagliato di Simeone torneremo a chiederci se sia brocco oppure no, e ricominceremo a disquisire sui Della Valle, su Corvino e sulle plusvalenze.
Ed è giusto che ciò avvenga, perchè così è il tifoso viola: polemico su tutto, ma con un cuore troppo grande per riempirlo solo di tristezza.
Filippo da Prao
Marzo 13th, 2018 alle 16:00
leggo che qualcuno propone il gemellaggio col benevento. benissimo,mi stavano già simpatici prima,io tifo sempre per i più piccoli, figurati dopo domenica se non li ho nel cuore!
però non conosco le dinamiche delle curve,non so come si costruisce un gemellaggio,magari è giusto e magari no.
però ho letto anche di qualcuno che ha detto,più o meno: “…no,siee,sono nemici del verona,poi come lo giustificheresti…”
ecco. se queste sono le dinamiche per me potete anche andare affan…
guarda te se io devo ascoltare cosa dicono le altre curve per decidere se fare un gemellaggio oppure no!!
Marzo 13th, 2018 alle 17:02
Riudiremo i cori inneggianti ai Della Valle provenienti dalla Curva Fiesole? Ai posteri…..
Marzo 13th, 2018 alle 18:13
Secondo me c’è un equivoco.
Leggo e ascolto commenti che mettono troppo in evidenza il fattore Juve o Tizio e Caio.
No.
O almeno, per me no.
Senza niente togliere ai bei gesti dei gobbi o di chiunque altro, che nel tempo saranno dimenticati o sopravanzati da altrettanti gesti odiosi, secondo me la necessità di PENSARE e AGIRE diversamente può essere solo favorita dagli altri, ma in realtà nasce e si nutre da sola. È l’effetto semplicissimo di aver potuto RICORDARE cos’è il calcio e come SI STA BENE quando allo stadio, anziché infamare tizio e caio oltre i limiti del civile e del ragionevole, anziché stare in tensione per paura che da un momento a un altro succeda qualcosa di brutto, si vive lo sport con passione pulita.
E per fare questo, basta RICORDARSI chi era e come era quel ragazzo di 31 anni con una bambina che ci ha lasciato.
Ricordarsi quanto eravamo idioti quando si voleva essere contro tutto e contro tutti.
Quanto era falso appiccicare delle etichette e mettersi il paraocchi.
Non c’è da fare gli amiconi coi gobbi o stendersi a tappeto.
Basta cominciare in casa: ci stavamo scannando tra di noi, senza bisogno di scomodare i gobbi o chicchessia.
Silenzio e autocritica sincera.
Ritrovare unità, civiltà, rispetto tra di noi.
Poi, casomai, si penserà a gobbi e quant’altro.
Io la vedo così.
Marzo 13th, 2018 alle 18:23
DavideJuventino:
fratello
Marzo 13th, 2018 alle 23:18
X marchino post 71: ho capito dopo, leggendo altri msg. Pensa che, seguendo la trasmissione in streaming (da Genova), avevo voglia di chiamare per dire semplicemente che Vuturo ha fatto una cosa banalissima nella sua semplicità. Tanti giocatori han partecipato al funerale per salutare un loro amico e non un giocatore della Fiorentina. E Vuturo ha salutato una persona che in quel momento non era un giocatore della Juve.
A me han dato più fastidio le dichiarazioni farneticanti sui DV. Che ora DEVONO riprendere la squadra in mano, DEVONO rifare la squadra, DEVONO, DEVONO…. mah!
Comunque è una trasmissione da seguire con un certo spirito, come la Zanzara su Radio24. Altrimenti ti incazzi e basta.
Saluti a tutti
Marzo 13th, 2018 alle 23:30
No Filippo da Prao. Da qui alla fine non deve più essere criticato un solo giocatore di questa squadra. Il campionato che resta da giocare deve servire a questi ragazzi per uscire da un’incubo doloroso. Noi dobbiamo incitarli fino all’ultimo minuto di campionato. Poi la società farà le sue scelte e noi le giudicheremo. Ma nessuno, nessuno deve criticare questi ragazzi. Per quello che hanno passato mi resteranno nel cuore. Tutti.
Marzo 14th, 2018 alle 01:08
Sta ad ognuno di noi provare sempre ad essere migliore…
Anche nel calcio anche e soprattutto per astori così come per altri campioni. Nello sport non meno che nella vita, dove ci sono altri piccoli grandi eroi la sfida è la stessa.
Io ci proverò come spero facciano altri. Ma non aspetto il passo avanti di qualcuno… troppo facile!!!
Tifosi calciatori società giornalisti… ognuno è coinvolto… vedremo
Ad maiora
E forza Violaaaaaaa
Marzo 14th, 2018 alle 09:11
@74: temo che tu sia emotivamente troppo coinvolto per dare il giusto peso a ciò che è successo. Ci sono state morti in diretta sul campo e sugli spalti, viste da migliaia di persone (Curi, Morosini, Paparelli, strage dell’Heysel etc etc…) cui sono seguiti moti emotivi sovrapponibili a quelli che vivi in questi giorni per Astori. Nel dolore e nel lutto l’empatia dilaga perché, ripeto, la morte è l’unico destino comune. Poi si asciugano le lacrime e la vita riprende il sopravvento coi ricchi si consolano con una vacanzina alle Seychelles con volo privato, chi ha lavoro torna al lavoro coltivando ognuno il proprio orticello di benessere ed i poveri disoccupati tornano alla mensa della caritas. Non è neppure saggezza questa eh, ci siamo passati.
A proposito di Heysel, i cui cori non ho mai condiviso, visto lo “struggente” attacco di zuccheroso buonismo verso la Juventus, ricorderei due fatti conclamati: l’esultanza dei giocatori juventini quando vinsero quella Coppa Campioni (Platini e compagnia…) davanti ai cadaveri dei propri tifosi e la lunga litania di cori pro Superga che la curva bianconera da sempre intona. Nessuna giustificazione ai cori che ha fatto la Fiesole eh, non è questo il punto, ma una cosa è dire che BUffon, Chiellini, Allegri e chi vi pare a voi sono brave persone (e non avevo dubbi neppure prima su questo), altro discorso è dire che il mondo Juventus merita il nostro rispetto. Non è un vezzo superficiale essere antigobbi eh. Non sono migliori di nessuno in Italia e pure le vittorie bianconere si basano esclusivamente sulla prepotenza economica (e politica e…prendo una querela se continuo) della “famiglia Agnelli”.
Tanto per mettere i puntini sulle i.
Marzo 14th, 2018 alle 10:15
Nedo mi allineo al tuo pensiero,quello che scrivi all’86 non fa una grinza!
purtroppo non siamo tutti dotati di memoria storica.
domani sarà un altro giorno..uguale.
Marzo 14th, 2018 alle 10:40
#86
Nedo, tutto vero ciò che dici.
Il tempo cancella buoni propositi e attenua i ricordi capaci di far vedere le cose sotto un diverso punto di vista. E di solito in breve si torna alla “normalità”.
Giustissimo.
Bene.
Veri anche gli esempi sulle peggiori gesta della Juve. Ma erano proprio necessari?
Serviva proprio un contributo di memoria in direzione “torniamo alla normalità”?
Perché temo che ora che abbiamo professato il Credo delle Scuse Solite ed Eterne per poter rimanere esattamente ciò che siamo, possiamo riprendere anche a offenderci e scannarci per le piccinerie solite.
L’importante è poter trovare sempre esempi di chi fa peggio di noi, così la coscienza è sempre a posto.
Ma lo farà, se vuole, chi condivide questo modo di essere.
Io non ci sto.
Per me questo è un punto di non ritorno.
Tra il merdaio solito, a cui in qualche modo mi ero un po’ abituato, come tutti, e la bellezza di giovedì in Santa Croce e di domenica al Franchi, scelgo e difendo la seconda.
Se posso fare qualcosa per difendere nel calcio quel modo di stare insieme, continuerò ad andare allo stadio e seguire la Fiorentina.
Se mi dovessi rendere conto che vince la tua linea (e scusa se la definisco “tua”, ma è un dato di fatto che stai argomentando, credo involontariamente, per riportare le cose al pre-Astori), scenderò da questo carrozzone, come ho già fatto anni fa.
Vedi Nedo, in una classe i casinisti (come gli allievi veramente bravi) sono al massimo 2 o 3.
Il grosso è fatto di ragazzi normali, senza alcuna capacità di leadership, che seguono la direzione del vento: tranquillini o agitatini a seconda della giornata e del prof che hanno di fronte.
Ma credimi che i casinisti non avrebbero alcun potere se non fossero spalleggiati e aizzati dalla massa che, con silenziosa connivenza o con una certa ammirazione latente, dà loro forza nel fare i gesti eclatanti.
È per questo che rifiuto il tuo ragionamento, perché va proprio a deresponsabilizzare i tifosi “normali” e a sdoganare l’idea che tanto non cambierà niente.
Senza illudermi che le cose cambieranno nel mondo dello sport, io penso a noi fiorentini e a ciò che abbiamo vissuto e dico che non possiamo tornare indietro. Bisogna andare avanti.
Un caro saluto.
Marzo 14th, 2018 alle 12:15
X Picchio dell’88
scusa se intervengo nella tua discussione con Mr.Nedo, quello che dici non solo è condivisibile, ma io cerco di metterlo in pratica da sempre.
purtroppo non sempre prendo un bel 9, mi capita da buon Italiano medio, con cultura autoprodotta sulle mie spalle , di prendere anche dei 5 meno e qualche 4.
Ovviamente i voti me li affibbio da solo.
giustamente è questo un momento di importanti riflessioni, ma..ne ho visti tanti di questi momenti e purtroppo l’esperienza mi insegna che domani è un altro giorno…ripeto, uguale.
anche a Voi due il mio caro saluto.
Marzo 14th, 2018 alle 12:29
Se è vero che ogni momento conta, dovrò esserci, quando sarà da mettere in pratica questi propositi di cambiamento.
Per il recupero di Udine… mi piacerebbe tanto una maglia viola scuro, scuro scuro. Così.
Marzo 14th, 2018 alle 13:20
Complimenti ragazzi , veramente un gran dibattito ma , da vecchio sognatore idealista ed illuso ,
voglio sottolineare il pensiero di Picchio , il nostro amato maestro ( nel senso buono del termine ) .
E’ altrettanto valido il pensiero di Nedo ma farcito di cinismo e tristemente disincantato .
Questo modo di vedere e descrivere le cose è amaro in modo particolare per le nuove generazioni .
Oltre a lasciargli un mondo in condizioni da raccapriccio , leviamogli anche i sogni .
Ascolto sovente e con gioia Viola nel cuore e spesso sono in totale o parziale disaccordo con Pietro Vuturo . Sono contento di sbagliarmi e con il gesto fatto Pietro dimostra la grandezza di un Uomo . Chapeau
Ero , sono , resto contro i gobbi ma :
Leo sei un bischero
Marzo 14th, 2018 alle 13:33
@88 : non ho alcuna intenzione di spalleggiare il tifo becero ed offensivo. Anzi. Ma la verità storica va sempre tenuta presente, altrimenti si fa demagogia anche nello sport. Poi non capisco cosa c’entri la vicenda Astori con la gestione della Fiorentina. Sinceramente non ne vedo il nesso. Forse che la vicenda riduca le responsabilità sportive che so, di Corvino? Non comprendo spiegami.
Marzo 14th, 2018 alle 13:41
Caro Balzac, penso si sia tutti insufficienti ed eterni ripetenti in questo, purtroppo…
Ma è importante, vitale sognare, come ci ricorda il Magico Alverman, altrimenti il cinismo ci paralizza e vivere rischia di diventare sopravvivere.
Ci penserà la vita da sola, purtroppo, a disilluderci. Non vedo il motivo per cui dovremmo anticiparla.
Il pragmatismo di Nedo, lucido e razionale, è fondamentale quando si parte per la tangente. Ma in questo caso, a parte qualche esagerato che sull’entusiasmo ha un po’ ecceduto in sviolinate sui meriti della Juve o con le visioni peace-and-love, lo stragrosso di noi ha ben chiara la realtà e non si illude.
Ma ha bisogno di alimentare il desiderio di un calcio migliore. Perché quello che viviamo normalmente non va bene.
Lo dobbiamo a noi stessi.
Non dobbiamo soffocarcelo da soli, eccheccazzo.
Marzo 14th, 2018 alle 13:45
Non ho sentito Viola nel cuore, ma alla fine mi hanno raccontato.
Posso solo dire “chapeau” a Vuturo cosa che no n ho assolutamente problemi ad rimarcare quando ritengo debba essere rimarcata.
Vdz
Marzo 14th, 2018 alle 14:13
Quello che è accaduto è l’occasione buona per non “tornare alla normalità”.
Sarebbe speciale se fossimo noi viola a creare la frattura tra il prima e il dopo, dando noi l’esempio.
Il cinismo di Nedo fa molto “uomo vissuto”, ma non tiene conto dell’unicità della situazione.
Allora ripeto: diamo noi l’esempio dagli spalti, senza spregiare i morti dell’Heysel, che erano persone, senza fare il verso della scimmia al giocatore nero di turno, senza mandare in culo i Della Valle con i cori, senza fischiare il terzino se sbaglia un cross al 12• del primo tempo.
Facciamole noi le cose da società civile e diamo l’esempio: se ci seguiranno gli altri spalti, potremo rivendicare la progenitura dell’esempio, se non ci seguiranno potremo indicarli come esempio da non seguire.
Avremmo in pratica sempre ragione noi, se sapremo indicare una buona strada.
Vi sembra poco?
Marzo 14th, 2018 alle 17:16
#92 Nedo
Infatti non ho parlato di responsabilità sportive di Corvino o chicchessia. Né ridotte, né aumentate dalla vicenda Astori. Ovviamente.
Ho parlato solo di comportamento di tutte le parti in causa, che deve migliorare, a cominciare dai tifosi (verso la Fiorentina, gli avversari, i tifosi viola che la pensano diversamente).
Ho parlato di occasione di crescita, e qui ci può stare anche un pensiero alla dirigenza e alla proprietà, che spero rilancino con un nuovo senso di appartenenza/entusiasmo che si traduca in maggior coinvolgimento/investimento/professionalità.
Nessun effetto retroattivo, ad esempio, sulla valutazione della campagna acquisti.
Anzi, forse dalla morte di Astori e ciò che è venuto fuori prima sul piano umano, poi – lo spero – su quello calcistico, si potrà forse anche rivalutare il mercato (penso a Hugo, Milenkovic, Saponara in primis, ma anche altri giocatori il cui valore non è ancora chiaro), e magari abbassare i toni della polemica, riportandoli da un clima da tragedia/processo di Norimberga a uno da normale borbottio.
Perché il problema è che si era creato un clima di merda. Non so se te ne eri accorto, Nedo.
E non solo perché i DV sono mancati e Corvino forse non è stato all’altezza. No. Loro hanno fatto i loro errori. Stampa, pubblico e politici fiorentini hanno fatto gli altri.
La morte di Astori ci ha sbattuto in faccia tante verità. A cominciare dalla sua persona, ampiamente sottovalutata.
Poi ci ha schiaffato la dimostrazione evidente che anche molte altre cose e persone erano migliori di come le avevamo dipinte.
C’è gente il cui sogno segreto, come cantano i Litfiba in “Proibito”, è castigare…
Anche basta…
Ergo, cerchiamo di non ricominciare a seminare sospetti, odio e quant’altro. Li conosciamo già.
S’ha a provare con la fiducia?
Marzo 14th, 2018 alle 17:42
@ Nedo
Fermati un attimo…
La vicenda Astori dovrebbe portare a ridurre gli attriti, le responsabilità non c’entrano niente, hai ragione, ma Corvino verso di te non HA NESSUNA RESPONSABILITA’, può avere casomai un attrito.
Le responsabilità Corvino le ha solo e solamente verso il suo datore di lavoro (che avendogli rinnovato pare contento), quindi il tuo discorso se mi permetti c’entra come il cavolo a merenda, altrimenti si fa qui demagogia.
Vdz
Marzo 15th, 2018 alle 09:44
Zachini, io capisco che te non ti consideri tifoso bensì cliente, ma ti ricordo che la Fiorentina ha una tifoseria che paga e che va allo stadio ben da prima che a Firenze ci fosse Corvino, Cognigni e i Della Valle.
Quindi Corvino se fa una squadra ridicola ha responsabilità, non solo morali, anche nei confronti di chi paga biglietti ed abbonamenti.
E abbozziamola di deresponsabilizzare i colpevoli.
E qui chiudiamola con questa polemica.
Marzo 15th, 2018 alle 12:23
Alessandro B
scusami ma colpevoli di che?
non ci arrivo veramente?
Vdz
Marzo 15th, 2018 alle 12:53
Se non altro, ora si vede chi veramente ha solo interesse a esasperare gli animi.
Io comincio a saltare a piè pari.
E ho notato anche i commenti dei thread sulla scomparsa di Davide Astori… erano in numero di gran lunga inferiore a quelli pieni di veleno, quando la Fiorentina perde…
Mi sa che qui dentro qualcheduno, a seconda della situazione, si “moltiplica” come nel videogame degli “space invaders” degli anni 80… ed è così che li definirò da qui in avanti… SPACE INVADERS… solo che questi un vanno al livello successivo in un altro contesto… questi son giudici conservatori.
Me lo passi David un vaffanculo di protesta?…
L’Antigufo
Marzo 16th, 2018 alle 14:29
Colpevoli e responsabili sono sinonimi.
Quando spendi oltre 70 milioni di euro per costruire una squadra mediocre, incompleta, senza capo né coda chi è il responsabile? Oppure, visto che stiamo scrivendo in italiano, di chi è la colpa e quindi chi è il colpevole?
Ci arrivi adesso?
Eppure mi pare semplice.
Marzo 17th, 2018 alle 08:28
Alessandro B
Non è scritto da nessuna parte che con 70 mln tu possa costruire una squadra che lotta per la CL.
Soprattutto se tieni conto degli ingaggi e del mercato attuale.
Purtroppo si torna alle solite, siamo tutti più bravi a fare i lavori degli altri…scommetto che al posto spd i Simeone tu saresti a 10gol?
Vdz
Marzo 17th, 2018 alle 12:20
Zachini, chi vuole lottare per la Champions?
Forse te da cliente, io no.
Ma con 70 milioni una squadra senza attacco forse la costruivo pure io.
Ritieni che siano stati spesi bene?
Rispondi sinceramente.
Marzo 17th, 2018 alle 15:51
mi intrometto a pie’ pari perchè sotto il bel post di roberto di sanjacopino ecco che si riparte…..
forse è inevitabile, ma alla fine stancante….
quindi non parlerò più di fiorentina ….
(qualcuno citerà modi di dire romaneschi….)
Marzo 17th, 2018 alle 19:28
A parte che non sono 70,
Poi ricorda che dovevi cercare buoni giocatori, meglio se giovani con determinati ingaggi.
Ti faccio un esempio, un Kolarov non lo potevi prendere perché da ingaggio fuori parametri.
Lavoro difficilissimo.
Seconda cosa, andavano messe le basi per completare la squadra il prossimo anno.
Per me Corvino ha fatto un buon lavoro, forse unico neo Simeone, affidare l’attacco ad un giocatore giovane con tutto da dimostrare, è stata una scommessa non andata a buon fine, ma io ricordo anche tanti tifosi che speravano di prendere Simeone.
Ti faccio presente che da non avere centrali, ne abbiamo trovati 3 fortissimi in un colpo solo, Veretout è un grandissimo acquisto per me assolutamente superiore a Vecino in prospettiva, a Benassi un buon giocatore che deve dare di piu’, Biraghi per me sarà la sorpresa dei prossimi anni.
Ho scritto il mese scorso che credo tantissimo nel riscatto di Saponara, vedremo e speriamo. Questa è una squadra che con un attaccante di esperienza e un po’ di fortuna in più aveva i punti della Samp, anzi eravamo davanti.
Prossimo anno spero che possiamo completare il lavoro, sappiamo benissimo dove, ma abbiamo anche qualche bel giovane a giro che può rientrare.
Io quest’anno mi aspettavo questo, come ho detto con un po’ di fortuna in più
Vdz
Marzo 17th, 2018 alle 23:31
fiorentina.it/corvino-abbiamo-investito-75-milioni-per-rinnovare-il-gruppo-venti-sono-per-giovani-promesse-e-coraggio-aziendale/#!parentId=423377
Hai ragione Zachini, non sono 70 milioni, sono 75.
Te ne fai una questione di fortuna, io ne faccio una questione che dal gennaio 2010 ad oggi Corvino ha sbagliato la nona campagna acquisti consecutiva.
Ma attendiamo la decima, poi l’undicesima e così via……
Marzo 18th, 2018 alle 10:42
Devo ancora capire secondo i tuoi parametri quale è la discrimante tra buona e sbagliata campagna acquisti.
Marzo 18th, 2018 alle 10:50
Meno male che una settimana fa sembrava che il mondo fosse cambiato.
Alessandro b ci riporta sulla terra
Marzo 18th, 2018 alle 11:33
Zachini, i parametri sono due: risultati della squadra e valore dei giocatori.
I risultati sono stati mediocri, e circa il valore dei giocatori l’unico che lo ha visto aumentare é Milenkovic.
El marascon: vuoi che si ripeta tutti come un mantra “niente sarà più come prima”? Se vuoi fallo pure, continua pure ad atteggiarti a prefica. E comunque se ti danno noia i miei messaggi saltali pure…me ne farò una ragione. E una risata.
Marzo 18th, 2018 alle 15:39
Scusa Zachini, ribadisco la domanda: mi dici cosa ne pensi di questa stagione e del lavoro di Corvino? Non rispondere a domande con altre domande.
Dimmi cosa ne pensi. Troppo comodo svicolare sempre dagli argomenti scomodi.
Marzo 19th, 2018 alle 09:42
Cavolo, l’ho scritto e riscritto.
Buona ad oggi! Giudizio finale a Maggio
Per me Corvino ha lavorato bene, ha ringiovanito la squadra di svariati anni (aumentandone potenzialmente il valore per il futuro) ed ha drasticamente abbassato il monte ingaggi, cosa assolutamente non facile.
Ha trovato 3 centrali fortissimi, un terzino sinistro che ha una prospettiva enorme, 2 buonissimi centrocampisti (Veretout e Benassi), un buon terzino dx da riserva e non sappiamo come finirà la stagione Saponara.
ottimo per una stagione annunciata di transizione (e diversamente non poteva essere).
Chiaro che ci sono anche degli acquisti non azzeccati (tutte le squadre li fanno) da Dias dal quale mi aspettavo di più, a Esseric passando da Thereau (che però ci ha salvato le prime 5 partite), Gaspar (che però se seguivi il calcio davano come terzino fortissimo qualunque ossservatore).
Su Simeone non mi pronuncio.
Mentre mi pronuncio su 2 errori a mio avviso importanti:
1) Puntare su 2 attaccanti giovani come Simeone e un Baba mai esploso per me è rischioso, andava preso il Vieri o Toni della situazione come fece in passato
2) Assurdo comprare giovani promettenti (vedi Lo Faso) e non mandarli a giocare se sai che l’allenatore non li vede.
Quindi facendo un calcolo finale, per me ha lavorato bene ma non benissimo, il giudizio vero finale andrà dato alla fine della prossima stagione
Vdz