Gli indifferenti
Che razza di mondo abbiamo mai costruito noi ultra quarantenni con figli in età adolescenziale e preadolescenziale?
E’ colpa nostra se un gruppo di ragazzi di quindici/sedici anni non si accorge di una bambina di due che piange in macchina.
Cioè, magari se ne accorge, ma a nessuno di loro viene in mente di dare un segnale, chiedere, farsi una domanda. Indifferenti a tutto, autistici verso il mondo esterno. Gente normale, non disadattati.
E un quattordicenne che uccide una coetanea, una volta confessato il delitto, chiede se è tutto e se può tornare a casa, magari per poi andare al bar a discutere con i due amici delle modalità dell’omicidio.
La ragazzina era incinta, forse davvero aveva avuto rapporti con tutti e tre, ma davvero c’entra qualcosa con l’omicidio?
No, abbiamo costruito un mondo in cui manca totalmente il senso della conseguenza dell’atto, sapere che ad ogni nostra azione corrisponde un effetto e questo effetto può essere negativo per gli altri.
Abbiamo spianato la strada alle difficoltà dei nostri figli, facendo loro credere di vivere in un mondo perfetto, ovvio che poi ogni contrarietà, ogni no si trasformi in tragedia.
E non abbiamo neppure scusanti come invece successe ai nostri genitori che a causa della guerra erano stati privati di tutto e che cercavano una rivalsa attraverso la nostra prosperità.
A volte penso che la nostra sia viltà, cioè paura di sostenere un confronto con questi piccoli uomini e piccole donne che si trasformano improvvisamente sotto i nostri occhi e che noi invece continuiamo a considerare sempre con la stessa indulgenza di quando muovevano i primi passi.
La colpa è nostra, ma le conseguenze sono di tutti.
Giugno 2nd, 2008 alle 22:08
Mi piace questo intervento David. Mia sorella ha 18 anni, ed è circondata da dei mostri che la metà basterebbe. Ci sono (non scherzo) quasi una decina di nazisti. No dico, nazisti, non fascisti o di destra. Na-zi-sti. Ieri uno le cercava di spiegare che i negri sono neri, sono diversi, sono tipo bestie… Te lo giuro, me l’ha raccontato 10 minuti fa. Per fortuna è piccina, ma c’ha provato a tirargli un calcio in mezzo ai testicoli, brava sorellina… Tutti ragazzinio della Firenze-bene, con genitori che nella vita gli hanno fatto passare esami di maturità, della patente, e che ora si apprestano a farli trasferire all’Università di Siena perché là ci sono consocenze e ci si laurea in 4 anni precisi (mentre qua in 1 anno, è stato passato un solo esame…).
Sono storie vere, e ce ne sono sempre di più. Una volta avevamo paura di passare in un vicolo perché c’erano i “ragazzacci”, oggi è più pericoloso passare in un vicolo di ragazzi cosiddetti “bene”.
Gli avete (voi della generazione di mio padre, anche meno… tipo te) dato tutti a sti ragazzi. Mai vietato un minuto di computer, mai un no, mai un divieto, mai un pianto… E crescono così “gli intoccabili”… E’ davvero un pensiero mettere al mondo un bambino al giorno d’oggi, so che è un’ovvietà, ma io ho quasi 30 anni (27) e ci devo pensare. Non è retorica, io ho molto timore.
Quanto rimpiango le storie dei miei genitori che beccavano schiaffi, che non avevano nulla, che giocavano con tutto e si facevano un mazzo così d’estate (e spesso anche durante le altre 3 stagioni dell’anno)….
PS: in riguardo a quella ragazzina uccisa dai 3 coetanei, uno dei quali al giudice ha chiesto “posso andare ora che ho confessato?”… L’avevo letto anch’io. Ti domandi se l’aver avuto rapporti con tutti e 3 i ragazzetti c’entrasse qualcosa con l’omicidio… Non lo so, ma se mia figlia a 14 anni è incinta e non sa di chi perché in una settimana se n’è fatti 3, ti giuro che entro in depressione il giorno dopo, perché avrei proprio la certezza di non aver insegnato nulla a quella figliola… Mi auguro di essere più bravo di così.
Giugno 2nd, 2008 alle 22:56
Hai scritto in una maniera che…lascia senza parole.Io credo non ci siano scusanti per tutto cio che hai descritto alle volte e tutto talmente irreale talmente orrendo che non credi sia successo ed invece si è successo e allora ti fai schifo come essere umano per dieci minuti forse quindici il problema è che poi tutto ci passa addosso e non abbiamo non vogliamo reagire
Giugno 2nd, 2008 alle 23:07
David oggi hai affrontato un argomento parecchio spinoso, che ha mille sfaccettature e che secondo me e’ difficile da trattare. Si rischia di cadere nel retorico, ma ci sono tantissimi mutamenti culturali che sono avvenuti nel corso degli anni che ci hanno portati dove siamo adesso. Io, 32enne, lo vedo guardandomi in giro, e credo che accada la stessa cosa anche ad altre persone come me, altri ragazzi che sono stati educati con fermezza, ma senza mai subire le famose “labbrate” se non in qualche raro caso. Io sono cresciuto innanzitutto con l’esempio. L’esempio della mi’ mamma e dei miei nonni che mi hanno cresciuto. Umiltà, rispetto del prossimo, amore e buona volonta’. Queste erano le regole. Io invece intorno a me vedo e sento cose assurde. Tutti reclamano diritti, la tv mostra quanto sia facile diventare qualcuno dal nulla(basta infilarsi nei letti giusti [femmine] o essere amico o foraggiare bene le persone giuste [maschi]). Mia madre e’ rimasta sola a 29 anni, non si e’ mai rifatta una vita, anzi l’ha dedicata a me e mio fratello. Ora invece, e’ un DIRITTO rifarsela, ed e’ la verita’. Pero’ poi i figli sono disorientati, vedono magari il padre andarsene di casa e la mamma che all’improvviso nel letto ci porta “quell’altro”. Suo diritto, si e’ presa cio’ che desiderava, si e’ rifatta una vita. Tutto questo per dire che: la famiglia non e’ piu’ famiglia, la scuola non e’ piu’ scuola (Io se avessi toccato il culo alla mia prof mi sarei beccato tre mazzate nei denti [dalla prof e da mia mamma] e una sospensione di 15 giorni, ora invece la stessa cosa e’ una “ragazzata”, ignorando che e’ FONDAMENTALE accettare l’autorita’ anche quando non ci piace), e purtroppo, per tante persone, la vita e’ diventata una gara da vincere contro lo stipendio per arrivare a fine mese. Scusate per le mie ovvieta’, che pero’ ritengo fin troppo reali. Non saprei proprio come uscire da questo vortice, sono solo molto preoccupato. Spero un giorno di essere un buon padre, e di non finire in questo vortice che mi spaventa un bel po’ visti i risultati che porta.
BACIONI VIOLAAAA!!
Giugno 2nd, 2008 alle 23:14
Bravo David! Sono ancora una volta del tutto solidale con te! Anche se ho 10 anni meno di te davanti a molti giovani mi sento come te: non un dinosauro, ma al contrario uno degli ultimi uomini rimasti in un mondo tornato in mano ai rettili… Mi ribolle il sangue quando penso a quell’inquirente che ha ascoltato la confessione di quel lurido assassino di 16 anni… Diceva di averne viste di tutti i colori facendo quel mestiere, ma non aveva mai sentito un assassino chiedere di tornare a casa dopo aver confessato… A volte penso: altro che pena di morte! Bisognerebbe dargli l’ergastolo vero, cioè non farli uscire di galera finché non crepano anche se campassero 120 anni (una nuova voce nel Guinness dei Primati: un secolo di detenzione)… Forse è la rabbia che mi fa parlare, ma ne ho ancora tanta anche per l’avvocato di quel fetente, che ha cercato di smentire quell’allucinante dichiarazione… Meno male che non gli hanno creduto o perlomeno non gli hai creduto tu… Un suo collega è stato capace anche di far ritrattare un ragazzo che aveva confessato un omicidio… Non voglio dire di più (tanto credo che tu abbia capito) altrimenti mi verranno a cercare e ti faranno chiudere il blog… Se non mi pubblicherai, non mi arrabbierò, ho detto cose grosse, ma avevo bisogno di dirle… Già averle scritto mi ha fatto star meglio, come dice una blogger di mia conoscenze, scrivere è terapeutico…
Giugno 2nd, 2008 alle 23:26
o Davide, un s’è mica costruito noi il mondo. Se avevo voce in capitolo un po’ meglio di così e mi veniva.
Giugno 2nd, 2008 alle 23:44
Beh che dire..io sono nella generazione di mezzo tra la tua e quella dei quindicenni di cui parli e ti posso dire che questa sensazione di “mancanza di conseguenza dell’atto” la percepisco come presente da tanti anni, più di cinque sicuramente…la colpa, la viltà, sarà tua, mia, nostra sicuramente, questo perchè l’educazione viene prima di tutto, ma forse è anche un pò “loro” che dalla propria vita, dall’esperienza diretta, non imparano niente o no? Io a quindici/sedici anni avevo già fatto esperienze che mi avevano arricchito al di là dell’educazione dei miei genitori. Si parla di scuola vissuta in un certo modo, vacanze da soli in campeggio, sport… niente di trascendentale. Che però, se vissuti con voglia di aprirsi al mondo esterno, sono passaggi fondamentali.
Giugno 3rd, 2008 alle 07:04
Cosa dire David non ci sono parole e purtroppo non possiamo fare niente per cambiare questo mondo!!!!
Giugno 3rd, 2008 alle 07:44
E’ questo che non capisco: che è successo? Ho quarant’anni, ho avuto un certo tipo di educazione, e presumo che i miei coetanei abbiano avuto un’educazione simile alla mia. Eppure i ragazzini d’oggi, quelli che hanno 16/vent’anni hanno questo tipo di comportamento. Ma sono figli dei miei coetanei, no? Possibile che non abbiano ricevuto lo stesso tipo di educazione? Sappiamo così poco far i genitori? Non riusciamo a trasmettere quelli che sono i valori giusti? Perchè, per quale motivo? Qualche giorno fa son passato vicino ad un gruppetto di ventenni, che stazionano vicino ad un locale nei pressi di casa mia: erano annoiati, non sapevano che fare. Uno ha detto “andiamo a cercare dei negri, così gli si tira”. E son partiti, tutti. Non so se li hanno trovati, non so se ci hanno ripensato, ma questo è il modo di passare il tempo? Se io fossi il padre di uno di questi, e sapessi di quello che dicono e magari fanno, non saprei dove nascondermi per la vergogna, per aver tirato su un figlio del genere. Forse, invece, i genitori di questi ragazzi non sanno ciò che i loro figli fanno, e se lo sanno, sono in grado di rendersene conto di quello che combinano o magari li giustificano? Va bene che è difficile fare il genitore, ma questo tipo di comportamento come si può definire?
Giugno 3rd, 2008 alle 08:28
HAI RAGIONE…..
CI VUOLE PIU’ EDUCAZIONE E SOPRATTUTTO PIU SEVERITA’ DA PARTE DI CHI GOVERNA IL PAESE.
TROPPA LIBERTA’.
Giugno 3rd, 2008 alle 08:32
Ho qualche anno piu di te David.Fai bene a sollevare argomenti cosi’ gravi.Dovrebbe aiutare a riflettere sul civismo sulla solidarietà sul senso di appartenza ad una società piena di difetti ma che rifiutandola o peggio, ignorandola, finisce per fagocitare l’esistenza di tutti noi.La famiglia, l’educazione il senso del dovere e del sacrifico per se stessi e per gli altri son tutti concetti che dovrebbero essere reintrodotti nelle nostre società europee e occidentali, almeno.Non é vero che non si possa fare niente.Si puo eccome se ognuno di noi cominciasse a dare un piccolo esempio e contributo.
Giugno 3rd, 2008 alle 08:41
Caro Guetta,
da qui a che io diventi padre ne passerà ancora un po’, tuttavia le tue parole mi toccano profondamente…
Forse sei troppo crudele con la tua generazione, o forse sei troppo realista, non saprei. Non solo le conseguenze sono di tutti, ma anche le responsabilità. Non so tu, ma io a quindici anni, avevo, e non vagamente, la capacità di distinguere il Bene dal Male, e intendiamoci, non voglio assolutamente affermare che avremmo bisogno di un ritorno alla religione (io sono ateo da quando ho 11 anni, e ne sono sempre più convinto). Le responsabilità sono di tutti perché stiamo accettando una società nichilista, ovvero priva di una qualsivoglia capacità di offrire un orizzonte di senso, che non sia il possesso: i vestiti firmati, il cellulare, la bella macchina (più grossa è meglio è), la bella casa…insomma il potere. Crediamo che questo ci garantisca la felicità. Non è così. I tuoi genitori, che hanno passato la guerra ti hanno certamente trasmesso, anche se forse non a parole, un senso della vita, proprio a cagione dell’esperienza da loro fatta: quella contraria, della morte. Come afferma il cantico dei cantici:”Forte come la morte è l’amore”. Non cadiamo però in facili luoghi comuni: l’essere umano è sempre stato una belva. Cosa avrebbero potuto dire i genitori dei tuoi genitori dopo aver visto l’olocausto? “Mio Dio, che cosa abbiamo fatto?”.Ma anche qui le cose sono diverse: a quei tempi c’era una percezione della responsabilità differita: si seguiva il condottiero o il capo di stato, incarnazione della volontà generale. Solo ora (forse, o forse solo ce lo fanno credere) ogni singolo uomo è totalmente responsabile delle proprie azioni (i linguisti non sarebbero d’accordo). Ma anche solo ora, e tu da giornalista lo sai benissimo, siamo sempre più informati circa questi avvenimenti. Accadevano anche prima, ma semplicemnte non si sapevano, o divenivano trame cruente per tragedie, o parabole religiose (il Pentateuco, così come le sure della terza e quarta fase del Corano sono di una violenza incredibile, pari solo al desiderio di sangue che nutrivano i greci, e che sublimavano nelle tragedie: vogliamo citare la Medea, in cui una madre uccide i propri figli e li dà in pasto al marito).
Non so come sarà essere padre. nessuno te lo insegna, e di libri a riguardo non credo ci possano essere. mi affiderò all’amore, non quello a buon mercato,cioè quello che si compra nel vero senso della parola -quello del “benessere”-.Alla fine non hanno tutti i torti questi ragazzi: se,alla richiesta d’amore, cioè di un senso, viene dato loro un oggetto, imparano che solo possedere conta!Proviamo allora con l’altro amore: il sacri-ficio dell’amore.
Giugno 3rd, 2008 alle 08:46
Carissimo Guetta è veramente un mondo marcio. Frequento molte persone mi confronto sempre perchè sento il bisogno di capire come mai la gente oggi “abbia perso la bussola”. Mi convinco sempre di più che sia una questione di scala di valori. Oggi le nuove generazioni, educate da chi è maturato negli anni 80, hanno valori, aspettative e idee mostruose. E soprattutto sono ignoranti. Non vogliono conoscere, non hanno mai letto un libro, nessuno gli ha mai fatto capire cosa conti davvero e cosa invece sia superfluo nei rapporti con altre persone. Persino la vita perde di valore. Proprio sabato sera ero a cena con degli amici (tra i 20 e i 30 anni) e ad un certo punto in 3 o 4 si son messi a farsi le foto col saluto romano.. Il problema è che son talmente “soli” che non sanno a cos’altro aggrapparsi per sentirsi uniti. Il problema della peggio gioventù è che non ha niente, se non un palinsesto televisivo da seguire e l’obbligo di sopravvivere. Serve qualcosa per sentirsi vivi, ed in un mondo e una società (quella italiana) in cui tutto è concesso ci si spinge sempre oltre.
Basterebbero 2 cose. Genitori che insegnino e un minimo di cultura.
Giugno 3rd, 2008 alle 09:14
Caro David, oggi sta tornando di moda la tendenza a sostenere che non si può sempre dare colpa alla società per tutto quello che accade nella società stessa !!
Io sarei curioso di sapere invece di chi è allora la colpa : del demonio, della natura intrinsecamente malvagia degli individui o forse di patologie psicotiche indotte da alieni !!
Se non è colpa della società non restano che queste alternative !!
Sostenere queste posizioni vuol dire ergersi a strenui difensori dello “status quo”, del conservatorismo, del conformismo e della massificazione : accettare cioè il concetto che la società ed il suo sistema economico sono sempre buoni e giusti e che invece gli uomini che hanno costruito questo sistema sono rii e malvagi !!
Per chi detiene il potere, controlla l’informazione e tutto il sistema dell’industria culturale è una tesi molto comoda, che non porta mai a mettere in discussione il loro operato e che la colpa, se le cose vanno male, è sempre di qualcun’altro “brutto, sporco e cattivo”, meglio ancora se Rom, clandestino o extracomuntario !!
Giugno 3rd, 2008 alle 09:16
Buongiorno David
quello che scrivi è vero cosa abbiamo fatto noi per migliorare questa società.
Quello che è successo è lo specchio della realtà,quante volte vediamo o veniamo a sapere di situazioni particolari e non facciamo nulla per la paura di essere giudicati invadenti.Stiamo diventando sempre più egoisti-viziati,personalmente cerco di educare i miei figli insieme a mia moglie con severità e rispetto reciproco,cercando di insegnarli i valori della vita…ma non è facile.
Voglio fare un esempio su di me.
Sono uno di quelli che ha rischiato la galera per Baggio…ora applaudo il terzo tempo e sono orgoglioso che noi tifosi VIOLA si venga portati ad esempio in tutta Italia per lo stile e rispetto sportivo che abbiamo.
Questo cambiamento a che cosa è dovuto?All’età non credo ma credo più che altro al fatto di aver conosciuto una persona che mi ha calmato e che mi ha fatto capire i veri valori della vita.
Ecco tutti nel nostro piccolo dovremmo aiutarsi per capire che la nostra esistenza fa parte di una società e non è una esistenza singola.
Saluti.
Giugno 3rd, 2008 alle 09:16
Buongiorno David, non so se ricordi ma già ai tempi in cui ci incrociavamo a Canale 10 io avevo due figlie, ora hanno 12 e 10 anni; leggo quello che scrivi e in parte lo condivido. Ho avuto recentemente occasione di accorgermi che certe cose accadano anche se mia figlia è brava, ubbidiente, sempliciotta ma coscienziosa (la 12enne.. l’altra è terribile!!), accaduto un fatto ne abbiamo parlato da soli e insieme con la mamma (siamo separati), quello che mi accorgevo è che proprio non aveva capito quello che poi è degenerato da una semplice lite tra dodicenni/quattordicenni, ma anche io come lei sarei rimasto basito, immobile… e dirle “ti devi svegliare prima..” sapeva tanto di ipocrisia.
Purtoppo mi accorgo che si è svegli solo se si vive periodicamente esperienze forti e pericolose, io questo non me e glie lo auguro, e allora pensando anche ai tuoi figli ci auguro che la fortuna ci impedisca di vederle soffrire.
In bocca a l lupo come Babbo…
Giugno 3rd, 2008 alle 09:20
Mi sembra che nel tuo post non si parli di valori : tutto si riassume tristemente in una parola EDONISMO, per il resto … vuoto completo. La nostra civiltà non può parlare di libertà, democrazia, progresso … e non può definirsi tale, se prima non si insegna che l’EDONISMO è il primo dei mali e, tanto per cominciare non si comincia a guardare con questo spirito giusto la televisione, gli spot che passano in televisione, gli spettacoli … che vanno bene solo per la > parte degli adulti … oligofrenici !
Giugno 3rd, 2008 alle 09:39
david sei unico… questa non è “captatio benevolentiae” nei tuoi confronti ma la semplice constatazione che molti se ne fregano se la nostra società sta cadendo sempre più in basso e noi assistiamo da spettatori a questo tracollo senza muovere un dito. cominciamo a parlare di più di questi fatti!! credo sia una delle poche cose possibili da fare per alleviare la situazione. ciao a tutti
Giugno 3rd, 2008 alle 09:42
Caro David, l’ultima volta che hai parlato di “società civile” (se così si può definire) non ero molto d’accordo sul discorso che avevi fatto sui fatti di Rignano. Per ora i fatti stanno dimostrando (ma aspettiamo fino alla fine) che quelle frasi non tue ma dei frequentatori del blog erano assai premature e anche ingiuste. Ci vuole prudenza nel commentare i fatti di cronaca, soprattutto perchè i media riportano spesso in modo distorto o alla ricerca del sensazionalismo. Io ho a che fare con i giovani (15-20 anni) per motivi di lavoro e la cosa più assurda che noto è la mancanza di identificare i ruoli. Quando io avevo 15 anni esisteva la categoria dell’adulto…e nenache mi veniva di dare dello scemo ad uno di 35 anni perchè era un adulto. Se poi l’adulto ha un ruolo “istituzionale” non cambia nulla…a 15 anni si manda in culo il vigile urbano perchè ti ha beccato senza casco, si bestemmia contro l’assistente di laboratorio a scuola perchè il computer è lento, si va a muso contro muso contro i professori. E la famiglia? Non facciamo demagogia ma quando una madre picchia un’insegnante che l’ha chiamata perchè la figlia ha un atteggiamento violento ti verrebbe voglia di mandare tutto e tutti a quel paese. Io parlo con ragazzi di 16 anni che inneggiano alle camere a gas ma che ti dicono che lo sterminio degli ebrei è un’invenzione dei comunisti dei froci e dei negri. E quando chiedi se manderebbero alla camera a gas anche Papa Waigo giusto per fargli capire l’assurdità delle loro frasi ti rispondono che lui hai i soldi mentre quelli da bruciare sono i poveracci che puzzano per la strada. Ho visto uno presentarsi il giorno dell’anniversario del rapimento di Aldo Moro con una maglia con la scritta B.R. e la stella a cinque punte. Gli ho chiesto se era coscente della cosa e mi ha risposto che quello era il simbolo dei partigiani che negli anni ’60 combattevano contro i fascisti……cosa gli vuoi dire????????? sbatti la testa al muro…e taci spaventato per il futuro….
Giugno 3rd, 2008 alle 09:48
Ciao David , ho quasi la tua età e due figli.Mi rendo conto che sono i valori , i nostri valori ad essere polverizzati , quindi, se non abbiamo valori noi , figuriamoci loro.Penso ai “Mie”,ventanni e vedo ..eravamo Democristiani o Comunisti ,la D.C. finita in Tangentopoli , Comunismo morto come uno dei mali del secolo. Andavamo in Chiesa , oggi preti pedofili e compagnia bella.Tempi di guerra fredda , eravamo filo Americani o Filo Russi , U.R.S.S. dissolta , Americani che “Esportano Democrazia” .La Politica ….I Politici bhe !Lasciamo perdere , non hanno piu ” Statura”.Il cinema , la scrittura , noi avevamo Fellini ,Uberto Eco , questi hanno Muccino , e Faletti (Quando va bene).Mi ricordo in giro per il mondo , quando dicevo sono Italiano , la prima parola era Beutiful (O come si scrive) e Mafia , in ogni caso ci ammiravano e ci rispettavano , adesso sorridono , ci compatiscono e gli viene in mente la spazzatura e il Presidente del Consiglio Italiano che fà le corna alla foto ricordo .In poche parole adesso per le famiglie , per i padri è difficile trovare “Esempi” fuori dalla famiglia ai quali far ispirare i propri figli , non sò te ma i devo andare a cercare i Gandhi , i Kennedy , i Gramsci , i Togliatti ,i Barnard , Giovanni Paolo II , insomma , secondo me oggi non riusciamo più a creare Guide importanti , che orientino i giovani nella giusta direzione o per lo meno in una direzione , se è giusta lo vedremo in seguito, ma è certo che con Cogne , Erba ,Il Grande Fratello e l ‘Allarme sociale , non andiamo da nessuna parte.
Saluti, Cisco.
Giugno 3rd, 2008 alle 10:05
Caro David,
mi pare che i giornali e giornalisti indirizzino troppo le nostre opinioni evitando di farci pensare.
Se dei ragazzi passano davanti alla scuola vedendo una bambina in auto non vedo perchè dovrebbbero dare l’allarme. Primo sono dei ragazzi e non hanno la sensibilità di un genitore o di un adulto su determinate situazioni, in secondo luogo non penso nessuno di noi vedendo davanti a una scuola una bambina in auto gli venga in mente di dare l’allarme.
Piuttosto, che razza di genitore si può scordare una bambina in auto???? Che razza di essere è ??????
Zachini
Giugno 3rd, 2008 alle 10:34
Sottoscrivo tutto.
Ma veramente tutto, bravo David.
Giugno 3rd, 2008 alle 10:34
bel tema David, io credo però che il problema è che i genitori sono stritolati da questo mondo che non ti lascia mai un momento libero. L’educazione dei figli ne risente. Come può un figlio crescere tranquillo se sta in un mondo dove gli esempi vivono continuamente sotto pressione nervosa. Io ricordo che quando ero giovane io era raro trovare genitori che lavorassero entrambi 40 ore ed era frequente che lavorasse una persona sola. Ciò vuol dire che i figli avevano qualcuno che li seguisse. Adesso nessuno li segue perchè i genitori sono troppo indaffarati, ma non è solo un discorso di lavoro il punto è che la società è molto più violenta di 40 anni fa. Tutti accampano diritti e vivono molto meno rilassati. Alternative non ne vedo, di realizzabili. Bisognerebbe fare tutti un passo indietro. Sono d’accordo anche con quello che parlava degli ideali. Questo “monopolio” di ideali mi sembra non faccia bene alla società.
Giugno 3rd, 2008 alle 10:35
David ti voglio bene. Grazie per il tuo blog. Io non riesco nemmeno a commentare.
Giugno 3rd, 2008 alle 07:27
Oltre a porsi queste domande e scrivere questi concetti che,pur giusti nella sostanza,finiscono anche loro per trasformarsi in luoghi comuni ormai abusati da tutti noi, secondo me lei dovrebbe dire che cosa fa concretamente nella routine quotidiana per cercare di evitare alle sue figlie(credo di vere capito che ha due femmine,mi scusi se sbaglio) il contagio di questo nefasto virus che porta alle conseguenze che sono evidenti.
Questo discorso,badi bene,non vuol essere assolutamente irriguardoso per quello che lei dice ma il fatto è che ,io credo, che l’esempio sia alla base della cura alla quale tutti dovremmo sottoporci. Ora se questo viene da me ,che sono noto solo ai miei parenti, avrà un effetto estremamente limitato.Ma se questo esempio proviene da un giornalista noto e apprezzato a livello regionale,e non è affatto poco,chissà che qualcuno non si senta portato a seguire dei buoni,anche se impopolari,consigli.
Sfrutti questa sua buona immagine,dovuta per me in gran parte dalla sua bravura,e se anche solo pochi cambieranno qualcosa nel loro vivere o decideranno di adeguarsi lei ci avrà reso un ottimo servizio.
Naturalmente tutto ciò se non viola in maniera becera il suo privato.
Ringrazio e saluto.
RISPOSTA
Non c’è il minimo problema, io provo ad inculcare loro il concetto che viene prima il dovere e poi il paicere. L’esempio più classico è quello dei compiti. non basta che vadano bene a scuola, devono farli come primo impegno della loro giornata.
Poi esistono le regole dell’educazione e dello spreco da evitare (il primo più facile da insegnare), quindi il rispetto per gli altri attraverso il confronto con i fatti di cronaca di cui siamo pieni.
Nonostante la buobna volontà, cado spesso in errori, il più frequente dei quali è quello di voler spianare loro la strada, attenuando o annullando le difficoltà, ma dopo quasi 13 anni da babbo ho capito che bisogna sempre navigare a vista e che non esistono regole buone per tutti, a parte quelle poche cose di cui ho scritto.
Ci vuole concentrazione massima e attenzione da dare in qualsiasi momento, anche si è cotti da una giornata di lavoro o arrabbiati per quello che è avvenuto nella giornata.
Spero di aver dato un quadro abbastanza definito, buona giornata,
David
Giugno 3rd, 2008 alle 11:47
Ringrazio per la sollecita ed esaustiva risposta.Spero,come ho già detto,che qualcuno segua quei concetti che lei insegna alla sua prole che non sono assolutamente banali e di scarsa importanza ma ,per me, sono fondamentali,anche se io non devo più insegnarli ai miei figli(ne ai nipoti) che sono uomini fatti ma non hanno figli,per adesso.
Per me sono da apprezzare,di tanto in tanto, argomenti non solo “viola “o calcistici in genere.
Di nuovo cordiali saluti.
Giugno 3rd, 2008 alle 11:51
Grazie, David. Avevo sentito quei fatti rabbrividendo come tutti. Hai fatto bene a ricordarli, qui, su un blog che frequentiamo per divertirci, far due risate, dire la nostra. Non spengiamo il cervello. Lo dobbiamo ai nostri figli.
Giugno 3rd, 2008 alle 12:10
Caro David,
Il tema è impegnativo. Ti sottopongo questa mia esperienza per una riflessione. L’altro giorno mia moglie tornando da scuola mi riferisce che un genitore aveva protestato con la maestra perché suo figlio era stato, a suo dire, ingiustamente brontolato dalla maestra stessa. Stiamo parlando di bambini dai 3 ai 5 anni. Sono ovviamente inorridito. Cosa ci aspettiamo dalla nostra società quando disconosciamo il ruolo degli educatori ?
Saluti
Alessandro
Giugno 3rd, 2008 alle 12:15
si dice che un adolescente,oggi,abbia gia visto in televisione,al cinema,nei video giochi,non meno di diecimila morti ammazzati….queste immagini cruente,che appena 30 anni fa sarebbero state “eccezionali” ed “esclusive”,oggi sono sdoganate da una morale tendente esclusivamente alla spettacolarizzazione di tutto…stesso discorso vale per il sesso.
Inutile chiudere la stalla,i buoi sono scappati da un pezzo.
Giugno 3rd, 2008 alle 12:36
Carissimo David,
condivido, come sai, le tue preoccupazioni quando si tratta di figli, questi esseri in divenire che si dura fatica a credere non siano più semplicemente nostre appendici. Le condivido e confesso che per me avere una figlia è sentire un peso di responsabilità enorme, tanto grande che molte volte annulla o appiattisce i momenti belli. Non è un atteggiamento encomiabile e lo so. Era solo per spiegare meglio che io â ma credo tutti i genitori â ci provo, ci provo in continuazione, ma nessuno ti insegna, in compenso sai quanti ne trovi che ti remano contro.
Câera un commento interessante sul ruolo della società ; è vero, noi siamo passati â quelli della nostra generazione lo ricorderanno â dallâincolparla di tutto, ma proprio tutto (non studio? colpa della società che mi opprime. Non lavoro? colpa della società che non mi comprende. Câè chi ruba? colpa della società che richiede denaro per sostentarsi…), allâestremo opposto. Forse è vera la via di mezzo. Un altro utente chiamava in causa lâignoranza dei giovani. Questo è sacrosanto; ricordo che tempo fa sul blog nacque una polemica sugli errori dâitaliano ed io finii per scrivere âse succede a mia figlia la scapoâ?. Però… câè un però, che mi fa ricredere. Cosa aspettarsi da una scuola dove molti insegnanti sono, coi ragazzi, vittime di un sistema assurdo di nomine, graduatorie e cavilli per cui è possibile che si avvicendino sei, sette personaggi su una cattedra in un trimestre? che offra dei valori, quali che siano? Sarebbe già tanto che insegnasse un minimo sindacale di ortografia.
Oltre alla scuola, si potrebbero fare altri esempi. Il succo è che su di noi vengono a gravare anche compiti impropri, oltre a quelli peculiari del nostro ruolo. Diventa un giocarsi la vita per queste creature nostre, che nostre poi non sono, e per quanto sia difficile ci dobbiamo scrollare di dosso i nostri grossi dubbi, per non darglieli a intuire. Loro devono avere delle certezze, e noi siamo gli unici a poterle offrire.
Un abbraccio a te ed alla tua famiglia.
Giugno 3rd, 2008 alle 12:56
Purtroppo sembra che questo progressivo deterioramento del vivere civile non abbia fine, spero tanto di sbagliarmi ma temo che il peggio debba ancora venire. Ad avere figli adolescenti di questi tempi c’è da aver paura perchè anche se riesci ad educarli bene c’è il serio rischio che diventino “vittime” degli altri.
Giugno 3rd, 2008 alle 13:01
come padre di tre splendidi bambini non riesco neanche a leggere certe notizie, tantè il mondo dove viviamo sta diventando veramente duro. Alle volte mi chiedo se anni fa queste cose non succedevano o forse non venivano riportate.
vivo ogni giorno leggendo il peggio ma non mi fermo da sperare il meglio e coltivare qualcosa di buono. dobbiamo aumentare il nostro senso civico in noi e sopratutto nei nostri figli.
un abbraccio a tutti i genitori
Giugno 3rd, 2008 alle 13:04
E’ tutto molto triste, ma secondo me sono episodi sempre accaduti. Sono sempre esistiti il viziato, il menefreghista, l’orco, il bullo, il delinquente.
Come sempre sono esistite, e spero in maggioranza, le persone per bene che vivono soffrendo come sulla propria pelle questi episodi.
Forse oggi l’informazione su questi fatti di cronaca è maggiore rispetto al passato, e quindi, rispetto al passato, ne veniamo più celermente ed esaurientemente a conoscenza. Magari subito prima del servizio sull’orsetto Knut.
Giugno 3rd, 2008 alle 13:12
Come giustamente dice Alessandro, il problema è radicato anche nelle scuole. Oggi gli insegnanti o se ne fregano dispensando buoni voti ad emeriti ignoranti sfaticati o, se cercano di fare il loro lavoro, si trovano a dover affrontare genitori che giustificano i figli anche di fronte a situazioni vergognose.Ai miei tempi (ho 36 anni non 90!) quando i genitori andavano a parlare con i professori eravamo noi ragazzi ad essere “preoccupati”, oggi sono i professori che spesso si trovano a dover “giustificare” un brutto voto a gente che non fa nulla e pretende un buon voto.
La mia ragazza insegna e mi racconta ogni giorno le grosse difficoltà che incontra nel cercare di fare il suo lavoro con coscienza tra ragazzi viziati che come dice David non conoscono il significato della parola “no” e credono che tutto gli sia dovuto.
Giugno 3rd, 2008 alle 13:28
CIAO DAVID L`UNICA COSA CHE POSSO FARE E` CONDIVEDERE IL TUO SENTIMENTO ,(PERCHE` ANCHE IO HO 2 FIGLI) NON ESISTONO REGOLE PER ESSERE PERFETTI GENITORI, DI SICURO E` IL RUOLO PIU` DIFFICILE DEL MONDO. MI RENDO CONTO CHE PIU` IL TEMPO PASSA E MENO TEMPO HO DA DEDICARGLI. L`UNICA COSA CHE POSSO FARE E DIRGLI SEMPRE LA VERITA` E FARGLI VEDERE IL MONDO PER QUELLO CHE E`, METTERLI IN GUARDIA E CERCARE DI DARGLI IL BUON ESEMPIO. INOLTRE CERCO DI PERCEPIRE OGNI LORO PREOCCUPAZIONE E CERCO DI RICORDARE COME ERO IO DA BAMBINO. GIOCARE CON I MIEI BIMBI PIU` CHE CRESCONO MI RESTA SEMPRE PIU ` DIFFICILE. CREDO PROFONDAMENTE CHE DARE IL BUON ESEMPIO SIA LA COSA PIU` IMPORTANTE IN ASSOLUTO. UN`ALTRA COSA IMPORTANTE E RIMANERE LUCIDI SENZA FARSI PRENDERE DA SENSI DI COLPA BANALI. I FIGLI PERCEPISCONO TUTTO E SPESSO POSSONO APPROFITTARE DELLE NOSTRE DEBOLEZZE.
Giugno 3rd, 2008 alle 13:44
CARO ZACHINI SE VEDO UNA BAMBINA PIANGERE DA SOLA NON SO LEI MA IO MI PREOCCUPO ECCOME AL RISCHIO DI SENTIRMI DIRE DI IMPICCIARMI DEGLI AFFARI MIEI. L`EMPATIA AL CONTRARIO DELL`APATIA MI PERMETTE DI PERCEPIRE OGNI BIMBO COME IL MIO BIMBO OGNI ESSERE UMANO COME ME STESSO. IL PROBLEMA E` QUANDO SI VEDE SOFFRIRE UN BIMBO O UN`ANZIANO O CHIUNQUE E NON SI SENTE COME SE STESSE SUCCEDENDO A NOI STESSI. L`EMPATIA SCARSEGGIA OGGI GIORNO,LO DIMOSTRA LA CRONACA GIORNALIERA IN TUTTO IL MONDO. IO PENSO CHE LA CADUTA DEL COMUNISMO PRIMA E LA CRISI DEL CATTOLICESIMO POI, ABBIA INFLUITO MOLTISSIMO IN QUESTA CRISI DI IDENTITA` MONDIALE. SONO STATE SOSTITUITE DAL PRAGMATISMO DAL NICHILISMO E DALL`INDIVIDUALITA` COME VALORE CENTRALE.
CORDIALI SALUTI
Giugno 3rd, 2008 alle 13:57
Vorrei provare ad aggiungere un pensiero rivolto a tutti noi genitori:
“attenzione non sono solo i figli degli altri a sentirsi soli”.
Dico questo perche’ penso che alla base di tanti problemi dei nostri ragazzi ci sia un immenso senso di solitudine. Non solo solitudine dovuta alla orma nota (perche’ lavorano, perche’ non hanno tempo, perche’ non sono capaci, perche’ non ne hanno voglia) mancanza di presenza dei genitori, solitudine nell’affrontare un mondo che li macina, una mancanza di coraggio che li porta a vivere le esperienze quotidiane in apnea senza farsi opinioni o idee proprie, che li porta ad accettare per buoni, perche’ immediati semplici e senza fatica, tutti gli stereotipi che la ns societa gli presenta.
Anche io come te ci provo ma …
Stiamo facendo qualcosa, ci stiamo provando, stiamo facendo qualcosa di giusto o stiamo aumentando il gap fra noi e loro.
E’ una discussione lunga, dove esistono tanti colpevoli e tante buone ragioni, ma dove soprattutto ci sono delle sicure vittime cioe’ i nostri figli.
un saluto e non molliamo.
Giugno 3rd, 2008 alle 13:57
Ciao David ma quando verrà intervistato Andrea della Valle? Anche per sapere che ne pensa del mercato e dei progetti futuri? Te lo chiedo tanto per sapere.
Giugno 3rd, 2008 alle 15:39
Quoto tutto quanto detto.
Oggi i nostri ragazzi hanno dei modelli e di messaggi alterati,internet,tv,messaggini.
La scuola è nel pallone,mancano regole,programmi aggiornati,non c’è più il rispetto per quelle figure come i professori,che è vero spesso sono incapaci o poco capaci,ma che comunque devono essere rispettati,non fosse altro per la paura di un voto o di una bocciatura.
Oggi è prassi usare il cellulare a scuola,filmare tutto e tutti e inviare su you tube,è normale offendere i professori,tanto non fanno niente,e nel caso babbino o mammina corrono a difendere il pargolo minacciando denunce e interventi al Provveditorato.
Quando andavo a scuola,venti anni fa,avevo timore dei professori,temevo di essere bocciato,al massimo ti potevi permettere di prendere in giro i bidelli,ma neanche più di tanto…
Oggi questi nostri ragazzi se ne infischiano,sanno che venir bocciati è raro e difficile,accumulano debiti formativi che recupereranno a stento per la metà,terminano il loro ciclo di studi con una ignoranza abissale che poi subiranno-inconsapevoli- per tutta la vita.
Da anni non si insegna più l’educazione civica,che a mio parere sarebbe più importante anche della grammatica ,anche quella disastrata e violentata dalla generazione degli sms,per cui l’uso di simboli,emoticon,abbreviazioni,tvtb è la normalità,nei (rari) temi di italiano ci infila di tutto…
Parliamo della storia?
Lo studio della storia si ferma al 1920/30,quasi 100 anni fa!!!!E’ovvio che poi gli studenti non hanno la minima idea di come siano nate le correnti politiche moderne,le correnti religiose o pseudo religiose che oggi dominano la scena mondiale.Ignorano la genesi e la storia della Nazioni,ignorano i concetti basilari di Bibbia,Corano,Buddismo,al massimo chi legge Tex ha sentito parlare di Manitou (per citare Benigni)….
Poi si professano antisemiti,nazisti,non sanno neppure di cosa cavolo parlano,ma fa comodo nascondersi dietro idee vaghe per picchiare lo sventurato di turno.
Ed è diventato tristemente normale picchiare,violentare,anche ammazzare i coetanei per motivi stupidi,senza neanche rendersi conto della gravità dei gesti commessi.
Sai cosa,è diventato normale abbandonarsi al branco,fare cose insensate perchè così vuole il branco.E’diventato normale NON PENSARE ma fare pensare altri al posto proprio….
I genitori hanno spesso delle colpe,a volte una sana sberla fa solo bene,esigere dai figli il rispetto
per sè e per gli altri anche a costo di usare maniere forti è faticoso e dispiace,ma aiuta a rendere i figli delle persone migliori.
Io tenterò di inculcare a mia figlia il rispetto e l’uso sensato della propria testa,sempre e comunque,ma so già che sarà un cammino lungo e faticoso….
Scusa il lungo sfogo …..Mi ci voleva,un saluto viola!!!
Giugno 3rd, 2008 alle 16:33
il vero problema è l’eccesso di delega usato a piene mani dagli over quaranta. anch’io appartengo alla categoria sopra citata e mi rendo conto, con tre figli a carico, che è impegnativo stare sempre sul pezzo, essere anche odiosi verso i figli per imporre certi modi e certe regole che poi alla lunga però pagano. si cerca quindi la scorciatoia per la tranquillità, la delega. che siano altri ad educare, scontentare a contrastare. però non è così occorre riapropriarsi delle proprie responsabilità e di un rapporto umano più vero, non è mai troppo tardi.
Giugno 3rd, 2008 alle 16:45
Abbiamo costruito un mondo in cui manca totalmente il senso della conseguenza dellâatto.
Questo è ciò che dici, David. Io invece penso che non deve essere il timore di una inevitabile conseguenza, il motivo che impedisce di commettere un atto particolare, ma la domanda se tale atto potrebbe nuocere al prossimo anche indirettamente, a prescindere da ciò che ne conseguirà a nostro danno. Quello che manca è lâombra del sentimento, il barlume di coscienza, la consapevolezza di cosa si fa. Necessita ricordare che siamo tutti animali e che non basta vivere accanto a dei simili civilizzati per essere civili a nostra volta. Forse il vero nodo da sciogliere sta proprio qui. Ci beiamo tanto di far parte di comunità civilizzate, istruite, colte, emancipate, progredite, senza che ognuno di noi, almeno una volta ogni tanto, spenda un briciolo di materia grigia per chiedersi se è degno di godere anche lui dellâaggettivo âcivilizzatoâ?.
Spesso diamo colpa alla famiglia e alla scuola di non insegnare abbastanza, ma se ciò è vero, è vero anche che ci sono delle cose che si sentono dentro, nel profondo del nostro cuore, che non possono essere insegnate, come la sensibilità . Un individuo poi deve anche âautoinsegnarsiâ?ed autodisciplinarsi, perché sa quando e come potrebbe procurare del male.
Ho comunque un piacevole ricordo della scuola e dei miei insegnanti, di alcuni in modo particolare, perché al di fuori dellâorario scolastico, con i miei compagni, ci soffermavo a parlare con loro di problematiche riguardanti la vita di tutti i giorni o di fatti accaduti nel mondo. Ricordo che eravamo molto interessati al loro pensiero, specialmente quando era arricchito di esempi o di storie vissute.
Gli adolescenti, sono privi di esperienza, ma non di sentimenti. Sanno anche loro come e quando si può fare del male e, se arrivo a capire la più esosa esuberanza giovanile fino a giustificarne qualsiasi azione, mai sarò pronto a perdonare chi, in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, osa mettere in pericolo lâaltrui vita o offende lâaltrui dignità .
Saluti
Giugno 3rd, 2008 alle 18:07
io non ho figli ma ritengo giusto esprimere la mia opinione a riguardo.Semmai un giorno avrò un figlio spero che non debba crescere in un mondo cosi maledettamente indifferente .Se ci fai caso ,caro david la fascia di età dei reati diminuisce ogni anno di +.Continuando cosi arriveremo veramente a un punto di non ritorno.Il Problema principale sono i genitori che non sanno più svolgere il loro principale compito ossia di MAESTRI DI VITA inquanto sono troopppo impegnati a pensare agli affari propri al punto che dimenticano di avere una responsabilità enorme sulle loro spalle.Non solo DIFENDONO I LORO FIGLI A PRIORI ANCHE QUANDO SANNO DI AVERE TORTO MARCIO DI CONSEGUENZA è LOGICO CHE I BAMBINI VIVONO CREDENDO DI POTER FARE CIò CHE GLI PARE e ciò porta ad atti simili .ciao a tutti
Giugno 3rd, 2008 alle 18:18
HO 43 anni ed ho un figlio di 18 mesi(COSIMO)e a vedere ciò che ci circonda sono preoccupato per la sua educazione e nello stesso tempo mi chiedo:sarò bravo ad educarlo nella maniera giusta?eppoi comunque basterà?
Giugno 3rd, 2008 alle 18:22
David, perché temi filosofici in un sito sulla fiorentina???
Si condividono ma mi pare fuori luogo.
ps. 11 milioni per Pazzini dal Genoa glielo porterei in bicicletta per la metá!! Sveglia Corvino!!
RISPOSTA
Perché questo NON è un sito sulla Fiorentina, ma il mio blog, ciao
David
Giugno 3rd, 2008 alle 18:23
Non condivido una parola, ma nemmeno una, di quello che ha scritto Zachini. Una superficialità disarmante….
Giugno 3rd, 2008 alle 18:29
Ciao David, visto che è la prima volta che partecipo attivamente al tuo blog, mi vorrei presentare. Sono Daniele, ho 30 anni e da altrettanto tempo tifoso viola e tuo super ammiratore. Riguardo a questo orribile fatto…che dire…al peggio non c’è mai fine, purtroppo. Secondo me la società non c’entra poi così più di tanto…qui c’entra essere persone, essere umani!!!! A quindici, a trenta o a cinquanta anni caro David, il marcio purtroppo c’è a qualsiasi età. Questi ragazzi, è vero che non hanno senso civico, rispetto ed educazione ma il problema mi sa che viene più da monte. Comunque speriamo bene. Ti ringrazio per la possibilità che mi hai dato per poter esprimere la mia modestissima opinione, di questi tempi non è poco…un bacione grande, sperando che tu abbia gradito questa new entry! Forza Viola Dany.
Giugno 3rd, 2008 alle 18:47
David è brutta l’indifferenza ma anche il generalizzare non è bello… non possiamo parlare di questi ragazzi mentre mamme ammazzano i figli e adulti ne combinano di tutti i colori!! Sono rimaste poche persone che davanti a un problema di un altra da una mano, spesso regna l’indifferenza ma questo succede quotidianamente da ogni parte, sarà l’italia???
Giugno 3rd, 2008 alle 19:49
Caro Davide,
apprezzo moltissimo le tue cronache e le tue interviste, saltuariamente anche il tuo blog, ma se proprio devi essere retorico risparmia moravia. Di fattacci simili, di cinismo e distrazione ne erano pieni i giornali anche ai tuoi (nostri) tempi…
Se proprio vogliamo esser retorici diciamo che non c’è niente di nuovo sotto il sole…
Giugno 3rd, 2008 alle 21:42
Bravo, un articolo di classe, mi fa piacere che qualcun’altro si ponga questi interrogativi.
La morte, dopo averla vista 35 milioni di volte in tv, sembra una cosa finta e di conseguenza finisce per svalutare anche la vita. I ragazzi sono i più ricettivi per questi messaggi sbagliati.
Giugno 3rd, 2008 alle 21:45
Leggendo le reazioni di lamentela e stupidità penso proprio che tu abbia colpito un nervo scoperto della nostra società.
Giugno 3rd, 2008 alle 22:01
SECONDO ME VAROVIOLA HA CENTRATO IN PIENO IL PROBLEMA : MOLTI GENITORI DIFENDONO A PRIOPRI I PROPRI FIGLI (SENTI LA,CHE GIOCO DI PAROLE NON INDIFFERENTE).SE QUESTI RAGAZZI PRENDESSERO DEI CALCI NEL CULO GIA’DA PICCOLI,E’ PROBABILE CHE IMPARINO QUALCOSA.INVECE SI TENDE SEMPRE A DIFENDERE IL PROPRIO FIGLIO “POVERINO,E’ TANTO BRAVO” IGNORANDO POI,CHE SUDDETTO ATTEGGIAMENTO,PUO’ RISULTARE DANNOSO PER IL FUTURO.TUTTAVIA,PENSO ANCHE CHE LA COLPA NON PUO’ ESSERE TUTTA IMPUTABILE AI GENITORI.FACCIO UN ESEMPIO : CI SONO DEI GENITORI,CHE PUR ESSENDO BRAVISSIME PERSONE,CERCANO DI EDUCARE I PROPRI FIGLI FIN DA PICCOLI MA NON CI RIESCONO.MI SPIEGO MEGLIO : CI SONO DEI RAGAZZI CHE PUR AVENDO AVUTO UN’EDUCAZIONE NON INDIFFERENTE,MAGARI SONO DIVENTATI (SI LO SO,VADO NEL TRAGICO) DEI DROGATI O DEGLI SPACCIATORI.INVECE,CI SONO ANCHE DEI RAGAZZI,CHE MAGARI SUDDETTA ATTENZIONE NON L’HANNO RICEVUTA,MA GRAZIE AL LORO GIUDIZIO,SI SONO SEMPRE TENUTI LONTANI DA GUAI.TUTTO QUESTO DISCORSO PER DIRE CHE L’EDUCAZIONE DEI GENITORI E’ IMPORTANTISSIMA,MA PURTROPPO,SE LA “TESTA” NON C’E’,FA POCO ANCHE QUELLA.
Giugno 4th, 2008 alle 01:03
Beh io credo che il signor brighton viola dovrebbe vergognarsi delle sue parole…Chi non riconosce che la caduta del Comunismo, come quella del Fascismo, sia stato un bene per tutti, allora non faccio fatica a considerarlo un C….
Giugno 4th, 2008 alle 14:38
X AUSSIE O WOLVERINE
DI LAVORO FAI IL GIUDICE? SE LEGGI IL MIO MESSAGGIO NON DICO CHE E` UN BENE O UN MALE LA CADUTA DEL COMUNISMO, O LA CRISI DEL CATTOLICESIMO. AVRAI NOTATO CHE NON HO MENZIONATO IL FASCISMO O IL NAZIONALISMO ISTERICO, PERCHE` QUELLO E` ANCORA MOLTO IN VOGA E NON E` MAI TRAMONTATO. QUESTE GRANDI DOTTRINE NON SONO STATE RIMPIAZZATE ADEGUATAMENTE, QUESTO E` IL PUNTO. AUSSIE SAI COSA SIGNIFICA NICHILISMO? E RIESCI A VEDERE IL DANNO ENORME CHE CI HA PROCURATO A LIVELLO MONDIALE IL PRAGMATISMO? NON VOGLIO INSEGNARTI NIENTE MA SE MI DEVI PER FORZA CRITICARE ALLORA FALLO CON CONDIZIONE DI CAUSA.
Giugno 5th, 2008 alle 08:25
Ho letto qualcuno dei post, siete bravi, ammiro la vostra lucidità di analisi.
Anch’io ho un figlio di 17 anni e tuttavia non saprei cosa scrivere. Forse perché le parole sono vere ma poi c’è da giocarsela sul campo ed è una partita dura e difficile o forse è perché non sono capace di generalizzare.
L’indifferenza è qualcosa che –al di là di certe drammatiche conseguenze- fa soffrire molto tutti noi e l’unica cosa che so, che ho imparato per oppormi ad essa è la PRESENZA che, nel senso più esteso del termine , è ESSERCI non solo fisicamente.
E poi talvolta non so se basta.
Tutti noi, con gli strumenti che abbiamo, facciamo del nostro meglio, l’intento è quello, ci proviamo. Semmai, nel dubbio, chiediamoci se quello è davvero il nostro meglio.
Poi speriamo che basti.
Giugno 5th, 2008 alle 11:29
Un po’ perchè sono stata assente… un po’ perchè l’argomento è ostico e si rischia di banalizzare, solo ora mi decido a dire la mia. Premetto che i ragazzi li conosco bene e che la gran parte di loro sono veramente dei bravissimi ragazzi…ma questi non fanno notizia.
I giovani sono preziosi, sono il futuro e una società che non dà loro gli strumenti per crescere in maniera armoniosa è una società inadeguata. Non dico primitiva, perchè nelle società primitive i giovani e gli anziani erano i cardini della struttura sociale. Nella nostra società l’esperienza degli anziani non è tenuta i gran conto e i giovani sono lì solo per essere spremuti economicamente.
Il nostro è un mondo che è andato in tilt e la responsabilità è degli adulti che non offrono esempi costruttivi. Il ragazzo che in un post precedente indica nei comportamenti irresponsabili ed edonistici degli adulti e nella mancata trasmissione di ideali la causa di molti atteggiamenti schizzati ha veramente ragione.
Sono in primis gli adulti che si creano alibi per avere tutto, sono per primi gli adulti che con il loro comportamento avvallano il comportameto di alcuni ragazzi. Ma a volte, anche quando ci troviamo di fronte a genitori responsabili e ad insegnanti capaci, ben poco si può di fronte alla banalizzazione che i media (TV soprattutto) stanno operando da un po’ di tempo.
Un abbraccio viola a tutti.