Architetto Rambaldo Melandri
Tutti i fiorentini tra i quaranta e i sessanta anni gli devono qualcosa, e non solo a lui.
Quando ho saputo della morte di Gastone Moschin, mi sono messo a fare un’ideale classifica tra chi fosse il più citato tra gli “amici” che hanno segnato la nostra epoca di ragazzi molto veloci di favella e alla fine piuttosto bischeri: non c’è un vincitore.
Il Melandri è comunque quello con cui ho sentito la maggiore identificazione, preso com’ero in giovane età da certe passioni che parevano inestinguibili e che poi invece si esaurivano per consunzione naturale o per sopravvenuti arrivi.
Due scene memorabili: quando chiede al fantastico professor Sassaroli il permesso di portargli via la moglie e quello non solo gliela cede volentieri (“ho sofferto, ho sofferto come un cane per tre quarti d’ora…”), ma gli ammolla pure l’antipaticissima figliolanza, il cane enorme e la governante tedesca
E poi quando viene colto da sospetto afflato religioso per arrivare a meta con la nuova passione e si avvia portando la croce al Calvario, frustato senza pietà dagli amici.
Era l’ultimo di quegli eroi cinematografici, per me assolutamente inimitabili.
Settembre 5th, 2017 alle 06:41
Buon viaggio…sai le risate ora in Paradiso..
Umberto Alessandria
Settembre 5th, 2017 alle 06:59
Sai ora che zingarate faranno lassù tutti insieme!?… Addio Architetto!
Settembre 5th, 2017 alle 07:00
Ciao eterni ragazzi , compagni di una Firenze ormai dissolta nei ricordi , allegri e amari come solo noi fiorentini sappiamo essere . Qualche giorno fa la Carlotta oggi “Rambaldo” con tutta una grande catena di affetti .
Ma , per non chiudere con una lacrima, intoniamo :
” Bella figlia dell’amore (plon plon plon)
schiavo son dei vezzi tuoi (plon plon plon)
con un detto un detto sol tu puoi
le mie pene le mie pene consolar (plon plon plon)
Pa pappero, pa pappero, pa pappero, pa pappà… “
Settembre 5th, 2017 alle 07:00
Ho visto la madonna
Ciao Rambaldo
Settembre 5th, 2017 alle 07:00
Appresa la notizia mi e’ stato naturale andare a rivedere le scene di Gastone e non solo, di quel capovaloro che e’ stato il film Amici Miei. Per me d’ stato un tuffo nel passato, nella mia spensierata gioventù, ma contemporaneamente mi ha fatto pensare che il tempo passa inesorabilmente per tutti, e che oggi mi ritrovo a 43 anni con una famiglia meravigliosa che ogni giorno mi regala un sorriso, e un mondo ed una società completamente stravolta e diversa da quella di 40 anni fa. Voglio pensare che adesso, lassù, Moschin,Tognazzi,Montagnani,Celi,Noiret, torneranno a fare le loro zingarate tra gli angeli. Ciao Amici Miei ciao amici di tutti
Settembre 5th, 2017 alle 07:04
Un dolce ricordo di Rambaldo Melandri, ma anche di tanti e variegati altri ruoli interpretati.
Buon viaggio Gastone
Lucky
Settembre 5th, 2017 alle 07:06
Ancora adesso alcuni amici mi chiamano Melandri!
Settembre 5th, 2017 alle 07:14
ha clacsonato?? ho clacsonato???
Settembre 5th, 2017 alle 07:21
Ora che si è riformato il gruppo mi piace immaginarli mentre fanno le zingarate in paradiso….e le supercazzole a san pietro…
Settembre 5th, 2017 alle 07:43
la brigata è adesso al completo. lassù in paradiso avranno diverse gatte da pelare:innanzitutto dovranno suonare le campane perché vorranno costruire l’autostrada con diversi svincoli sparpagliati qua’ e la’, raddrizzare la torre di pisa e, infine far credere a san pietro che in paradiso ci sono i marsigliesi che stanno tornando più cattivi di prima.
da sbellicarsi…
Settembre 5th, 2017 alle 07:48
Spesso quando mia moglie mi fa girare le scatole dico “Ragazzi, come si sta bene tra noi, tra uomini! Ma perché non siamo nati tutti finocchi?”
Ciao mitico Gastone
Settembre 5th, 2017 alle 07:49
Meno male che almeno AMICI MIEI ci mette tutti d’accordo. E ci mancherebbe altro.
Capolavoro che racconta meglio di libri o saggi lo spirito fiorentino e la nostra eterna voglia di restare ragazzi.
Che io credo sia dovuta anche alla bellezza del posto dove abbiamo avuto la fortuna di nascere e vivere.
Settembre 5th, 2017 alle 08:14
“Come si sta bene tra noi, tra uomini, ma perché non siamo nati tutti finocchi!”
Addio Rambaldo. Addio Gastone, forse l’ultimo rappresentate di una classe attoriale comica e melodrammatica che non avremo più.
Settembre 5th, 2017 alle 08:26
Non penso che solo i fiorentini dai quaranta ai sessanta debbano qualcosa al Melandri.
Amici miei appartiene a tutti,
conosco ragazzi di 20 anni che sanno le battute del film a memoria.
Gastone Moschin, Duilio del Prete, Adolfo Celi, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Renzo Montagnani…
ma ci rendiamo conto di che attori stiamo parlando?
e quando ci ricapita un gruppo cosi?
Amici miei il primo e il secondo, hanno fatto la storia
e rimarranno immortali.
Anche a me piacerebbe immaginarli ora
che cantano “bella figlia dell’amore”
tre le nuvolette
a bordo di un’auto fantasticamente anni 70.
Purtroppo credo proprio che non sia cosi.
Con Gastone è partito l’ultimo dei grandi di quel film
e noi siamo rimasti un po più soli e poveri.
Settembre 5th, 2017 alle 08:31
prometto che riguarderò il film.
C’ho provato un paio di volte ma non mi è piaciuto…me ne pento.
Per questo lo riguarderò, non posso portare avanti questa onta che macchia la mia fedina cinematografica da anni!
michele
Settembre 5th, 2017 alle 08:34
Ragazzi, io mi battezzo
Settembre 5th, 2017 alle 08:34
Grande Gastone! E non dimentichiamoci del burattinaio di questo fantastico teatrino, a sua volta genio: mario monicelli.
Settembre 5th, 2017 alle 08:45
……e le sottocoppe di peltro. Ciao Melandri. M.T.
Settembre 5th, 2017 alle 08:51
Sono cresciuto con il sogno di andare al binario e tirare schiaffi ai passeggeri.
Ciao Gastone
Settembre 5th, 2017 alle 09:10
Amici miei è Amici miei. Un Bignami. Un aiuto quotidiano (mi macchio di qualche colpa? poco male, sicuramente una qualche scena di Amici Miei ha già sdoganato la situazione, e posso citarla a memoria). Ma vorrei restare in tema andando un po’ fuori tema. Ci ha lasciato anche Pietro Biagioli, che era del ’29 come Moschin: alla Fiorentina come calciatore, allenatore di giovanili e allenatore in seconda della prima squadra dal 1977 al 1982. Per anni ho guardato una sua immagine senza sapere chi fosse: sopra la scrivania ho il poster 70×100 della Fiorentina 1981/82, Biagioli è nella fila più bassa, a terra centrale; riconoscevo tutti tranne lui, i calciatori famosi, De Sisti, Memo Graniti, Pallino Raveggi, un paio di primavera, altri che cambiarono squadra subito dopo aver posato per la foto. E’ la prima foto con sponsor sulla maglia, j.d. farrow’s, ma tutto lascia pensare al calcio di inizio anni 80: lo spessore delle maglie, i colletti, le scarpe da calcio rigorosamente nere; le tute degli allenatori uguali a quelle con cui facevamo ginnastica a scuola, e magari calcio all’US Affrico; non ci sono tatuaggi o tagli demenziali, tutti hanno l’aria molto normale, ai miei occhi Biagioli era il più normale di tutti, proprio perché non sapevo chi fosse e mi dava l’idea di un professore di ginnastica. Poi, anni fa, capitò qui uno che negli anni 70 era un ragazzino, e mi disse che quello in basso al centro era stato suo allenatore nelle giovanili della Fiorentina: me ne parlò benissimo e mi dette l’impressione di ricordarlo con affetto. Era un altro mondo. Soprattutto un altro modo di essere.
Settembre 5th, 2017 alle 09:31
Rinunci alle poppe????
Settembre 5th, 2017 alle 09:50
Nel lontano 1992 con un gruppo di amici eravamo in quel di Trieste per quella che somigliava molto a una zingarata. In Piazza Hortis a un certo punto ci troviamo davanti Moschin. Qualche attimo di esitazione e poi cominciamo tutti a dire: “ho visto la madonna”, replicando il suo buffo modo di fare l’accento fiorentino (cosa che invece riusciva benissimo a Tognazzi). E lui, sempre con quell’accento: ragazzi, un mi rompete i coglioni!
Siamo finiti dalla Siora Rosa a bere un bianco, rigorosamente offerto da lui.
Che signore.
Settembre 5th, 2017 alle 10:22
Shimon ti invidio, sinceramente, deve essere stata una cosa indimenticabile.
Altri tempi, altre persone, altri spessori, anche gli attori, un pò come i calciatori, risentono del divismo esasperato, le montagne di soldi, i social che ci offuscano il cervello.
Un attore di oggi non ti guarderebbe nemmeno e ti farebbe spingere via dalla sua corpulenta e tatuata guardia del corpo.
Settembre 5th, 2017 alle 11:00
Chi vuole farmi da padrino al battesimo?
Il privilegio di fare da padrino al melandri finimmo….
Settembre 5th, 2017 alle 11:06
Architetto Rambaldo Melandri “trombato ma per pochi voti come assessore comunale”
E chi si dimentica poi la scena delle sottocoppe…oppure Birillo.
Ciao Rambaldo ultimo di “Amici Miei”
Settembre 5th, 2017 alle 11:41
Inimitabili, hai detto la parola giusta David.
Settembre 5th, 2017 alle 12:21
e DIo che per salvare una vergine manda l’alluvione su Firenze?
Rambaldo dove vai? vo a casa!!!!!
Settembre 5th, 2017 alle 12:39
Il Melandri è il Melandri…
Però altra interpretazione magistrale del Moschin che io adoro è quella dell’avvocato difensore di Renzo Calabrese (Francesco Nuti) in Donne con le Gonne…
Settembre 5th, 2017 alle 13:36
Scorci di una firenze che non c’e piu ciao rambaldo anche questo era amici miei
Settembre 5th, 2017 alle 13:48
Ciao Gastone da lassù continuate la serie dei Amici miei almeno lì in paradiso ,il sorriso non manca mai .
CIPPA LIPPA ..
Settembre 5th, 2017 alle 13:48
Mi dispiace caro David ma la battuta più forte che ci sia stata è quella quando si siede a tavola con la moglie del Sassaroli e lei gli dice:
” da dove vogliamo comincire?”
e lui:
“Un antipastino di mare?”
Settembre 5th, 2017 alle 14:20
Doveva essere ambientato a Bologna con la direzione di un maestro come Pietro Germi, che però si era ammalato, e così il soggetto venne affidato il romano-viareggino Monicelli che lo portò a Firenze.
Nel debutto sulla scena nazionale del filone Fiorentino della commedia brillante il veneto Moschin, che aveva già lavorato con entrambi prende le fattezze del romantico Melandri, insieme al cremonese Tognazzi, al piemontese Del Prete e al francese Noiret.
Un caso più unico che raro di un film che porta alla ribalta un territorio, una cultura locale e dei personaggi espressione autentiche di questa realtà senza un attore autoctono. Magari è stato pensato per un pubblico nazionale che aveva bisogno di volti riconoscibili a tutti. Il fiorentino di origine sarà ripreso da Montagnani che prenderà il posto del Necchi dopo aver doppiato il Perozzi nel primo atto.
CIPPA LIPPA e la scena dell’alluvione sono due camei direi della memoria, ma tutto il cast è composto da attori straordinari in una storia straordinaria diretta da un genio del grottesco come Comencini e affresco dell’amicizia virile come nel “Un mercoledì da leoni”. Attore naturale, versatile e umano Gastone Moschin, lo immagino ancora ridente al funerale del Perozzi mentre perculano il povero Blier-Righi.
Settembre 5th, 2017 alle 14:49
quando in Piazza Duomo c’era ancora il benzinaio…
Vdz
Settembre 5th, 2017 alle 14:55
“Io non ho parole”, “io invece ce l’ho, ma è meglio che non le dica”. Ciao Architetto
Settembre 5th, 2017 alle 15:35
😢
Settembre 5th, 2017 alle 15:41
La scena della passeggiata con Birillo che nel film è alle 6 di mattina fu girata nella strada doe abitavo io una domenica a mezzogiorno, con tutti noi abitanti nascosi a spiare attraverso le persiane. Il buon Birillo veniva incoraggiato a tirare da una bistecca sui 7-otti etti sventolata dall’addestratrice
Settembre 5th, 2017 alle 16:42
Ciao Melandri
Settembre 5th, 2017 alle 17:14
“O brutta imbecille…e Dio per far restar vergine una come te…AFFOGA TUTTA FIRENZE?? Oddio io sto al pianterreno…” Brutto risveglio stamattina da un mio grandissimo amico appassionato di cinema e di QUESTA trilogia (di trilogie americane di cui essere appassionati ce ne sono fin troppe) in cui mi comunica la scomparsa di Gastone. Riposa in pace Architetto alias Rambaldo.
Settembre 5th, 2017 alle 17:19
…e Gesù disse: “Ma che ci verresti a casa mia per una cenetta a lume di candela?”
rispose la Maddalena: “Sì ma non da te, a casa mia!”
Rambaldo Melandri feat. Noemi Bernocchi
Settembre 5th, 2017 alle 17:34
Ho scritto Comencini al posto di Monicelli. Orrore. Mea culpa.
Settembre 5th, 2017 alle 17:44
Ricordo che al liceo, all’uscita di scuola, fingendoci forestieri, chiedevamo informazioni agli anziani, facendo la supercazzola,oggi me ne vergogno, ma era lo spirito ludico della gioventù, quello che animava i protagonisti del film, nel tentativo di eternare quell’età, oltre che con qualche altro mezzo(si pensi all’amorazzo del Mascetti per una ragazza, chissà se i miei compagni di merende qualche volta ci penseranno,ora che sono alle prese con figli e occupazioni.
Settembre 5th, 2017 alle 19:27
Non vorrei sbagliare, ma il benzinaio era in Piazza Santa Croce.
Settembre 5th, 2017 alle 19:57
Spesso ci si arrabbia per i Della Valle..per l’allenatore di turno e per qualche giocatore.In fondo è giusto cosi..fa parte di noi.Ma quando si parla di di Firenze..di Amici Miei ci si trova tutti d’accordo.Ragazzi..che fortuna vivere da sempre in questa città!!
Settembre 5th, 2017 alle 22:08
Detto che amici miei ci unisce tutti noto due “errori”:
1)che io sappia la città di registrazione doveva essere Cremona tanto che il Togna inizialmente lo aveva messa come prerogativa obbligatoria per girare. Poi Monicelli seppe convincerlo (e anche qui la leggenda racconta che Togna doveva essere il giornalista e mastroianni il nobile decaduto ma mastroianni se la tirava e monicelli cambiò)
2)il Necchi per me è Duilio del Prete, sostitituirlo con montagnani è un offesa alla leggenda del primo atto
Ps: il tre fa schifo, insensato
Settembre 6th, 2017 alle 06:07
Con Francesco Nuti non poteva che girare “Donne con le donne”. Film già troppo lontano. Li porto con me.
Settembre 6th, 2017 alle 07:17
“Io lo chiamerei Guidobaldo,un nome forte nostrano”
Immortale Amici Miei
Ps credo che Shimon abbia ragione,il benzinaio è in Santa Croce.
Settembre 6th, 2017 alle 07:28
…sinceramente
Valutando che non sono occasioni che capitano con una certa frequenza
e l’orgoglio d’imporre contemporaneamente a due donne la virilità del maschio bè: io mi ci sarei fiondato!!!
Settembre 6th, 2017 alle 07:50
Il benzinaio era in Piazza Santa Croce .
All’epoca, studente universitario, per guadagnare poche lire , facevo il barman al Match 2 in via Torta vicino al Vivoli .
Quando uscivo dal lavoro, verso l’una massimo le due , inforcavo la moto e per tornare a casa prendevo via Sant’Egidio ( ora senso contrario ) ed arrivavo sparato in Piazza del Duomo .
Le paste calde di notte le trovavi solo in un paio di posti e per mangiare dovevi arrivare all’autostrada per un panino con la cotoletta fornito dalla pregiata azienda Vicinanza, Nardozzi e Capitini .
La colonna sonora del film, con la sua tristezza , è la ciliegina sulla torta . Stiamo insieme, scherziamo su tutto e così inganniamo il nostro comune destino .
Settembre 6th, 2017 alle 07:55
Addio grande Rambaldo, addio e grazie. Grazie a te, ai Pierozzi, ai Necchi, ai Sassaroli, al mitico Mascetti.. Grazie anche al Genio di Mario. ” oggi non mi va di stare solo, ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare, ma non una puttana… Un amico… Quelli si..”
Settembre 6th, 2017 alle 07:57
Al primo incontro (testa fasciata in maniera incredibile) con la moglie del primario e lei per rompere l’imbarazzo dice: con cosa cominciamo? (intendendo parliamo di noi, conosciamoci) e lui, da vero viveur: un antipastino di mare?
P.S. memorabile la sua interpretazione – che gli dette il via – ne “Anni ruggenti” (Nino Manfredi, Gino Cervi) ne la parte di Carmine Passante, segretario politico del fascio.
P.P.S.Shimon @42 ti confermo, il benzinaio (finto) era in Piazza Santa Croce e il bar (vero) dove il barista si scaccola all’angolo con Borgo Santa Croce.
Settembre 6th, 2017 alle 08:23
io sono sempre stato attratto irrimediabilmente dal necchi del duilio del prete, guascone e scanzonato. Ma diciamo che tutti i personaggi avevano le caratteristiche dell uomo italiano, con pregi e difetti: l orgoglio del mascetti, la fantasia del melandri, la scaltrezza del sassaroli, la poesia del perozzi. tutti con una punta di egoismo misto a paura e voglia di stare comunque insieme tipica di noi uomini. che film!!!
Settembre 6th, 2017 alle 08:51
Il bello è che nessuno degli interpreti di Amici miei era fiorentino, ma hanno saputo tutti dare una caratterizzazione fiorentina ai personaggi. Merito anche del Maestro Monicelli ma Adolfo Celi, Moschin, Tognazzi, Noiret e anche Del Prete erano attori di un’altra categoria e sapere che anche l’ultimo se n’è andato lascia una profonda malinconia.
L’unico fiorentino era Montagnani subentrato nel secondo film, e anche lui lasciò un bel segno in Amici miei.
Comunque la scena del Sassaroli che suggerisce al Melandri di mollare Donatella e tutta la paranza con quel “Te ne vai!” semplice semplice, è memorabile, ma ce ne sarebbero tante da ricordare che si finirebbe domani.
Settembre 6th, 2017 alle 09:12
@42
Confermo, piazza Santa Croce.
Vdz
Settembre 6th, 2017 alle 09:24
https://www.youtube.com/watch?v=9gZwpdkFlz0
Recitazione corale fantastica…..
Settembre 6th, 2017 alle 10:39
La reazione del Sassaroli nei confronti del Melandri mi colpì particolarmente. La signorilità del Sassaroli unita alla pragmaticità di cogliere la magnifica occasione di sbarazzarsi di una pesante vita familiare influenzò profondamente la mia vita successiva al 1975. Da allora appresi che il difficile non è conquistare i favori di una donna ma privarsene senza problemi.
Settembre 6th, 2017 alle 11:52
@53 sì mi pareva infatti.
Settembre 6th, 2017 alle 12:38
Comunque un distributore vero c’era in p.za Santa Croce proprio a lato della Basilica. O me lo son sognato? M.T.
Settembre 6th, 2017 alle 13:07
La riflessione di Classe 1937 è da premio Nobel!
Vdz
Settembre 6th, 2017 alle 14:07
E di Cippa Lippa, ne vogliamo parlare….
https://youtu.be/9gZwpdkFlz0
Settembre 6th, 2017 alle 14:12
x paolo post 52
renzo montagnani era di Alessandria
non c’erano attori fiorentini
ma tutti parlavano bene il vernacolo
Settembre 6th, 2017 alle 15:16
quintana …o setta!
RIP
Alessandro Boldrini da Galleno
Settembre 6th, 2017 alle 15:17
classe 1937 …..una perla…..chapeau.
Alessandro Boldrini da Galleno
Settembre 6th, 2017 alle 16:18
No, M.T. non l’hai sognato. C’era.
Settembre 6th, 2017 alle 16:46
distributori in piazza s. croce veri nelle foto antiche non se ne vedono……
Settembre 6th, 2017 alle 17:56
Il Match 2 in via Torta!!! Le mie prime uscite con le ragazze! E chi se lo dimentica: bei tempi! Come quelli degli amici burloni: unici! Ma l’idea poteva nascere solo da un grande del cinema: Mario Monicelli.
Settembre 6th, 2017 alle 19:17
in santa croce non me lo ricordo il distributore, almeno nella seconda metà degli anni 70 non c’era più. c’era il mitico contempo all’ angolo tra via pandolfini e via verdi. praticamente mi ci sono rovinato, e c’ era li a du’ passi il red garter. ora che mi ricordo che qualcuno l’ ha rammentato c’ era anche dalle parti di piazza de’ peruzzi quello che faceva le paste. c’ho fatto diverse colazioni prima d’andare a letto. bei tempi.
Settembre 6th, 2017 alle 20:12
Ciao Melandri splendido protagonista del più bel film sulla nostra città.
Vorrei ricordare anche i due sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi un fiorentino ed un pratese che hanno scritto dei personaggi e delle scene indimenticabili per tutti noi.
Settembre 6th, 2017 alle 21:58
Caro Marascon, probabilmente evitavano di inquadrarlo. A quei tempi ci sembrava normale, la piazza era una grande rotatoria e un parcheggio. Con gli occhi di oggi era un obbrobrio. Mi pare fosse della ESSO. Mi conforta la conferma di Shimon ma forse anche 1937 ce lo può confermare. M.T.
Settembre 7th, 2017 alle 00:07
-“La governante!?”-
-“Tedesca,due anni di contratto,severissima,in uniforme”.
Storia del cinema.
Settembre 7th, 2017 alle 06:36
La via che prendevo per tornare a casa non era via S.Egidio ma bensì via dell’Oriolo . Scusate . Nessun accenno ai Madrigalisti moderni ? Chi chiava tromba , chi tromba chiava … Ma va fa zum …
Settembre 7th, 2017 alle 08:22
Ma Contempo non era in via de’ Neri?
CIRANO
PS: mai andare in Germania…
Settembre 7th, 2017 alle 10:37
No il benzinaio non c’era in piazza Santa Croce, a quel tempo ero in piazza a giocare col pallone tutti i giorni, con il negoziante della cartoleria che ci minacciava di sequestrarci la palla che spesso finiva nel negozio. :-))
La cappella sinistra è a destra!
Antipodi!
Addio grande Melandri
Settembre 7th, 2017 alle 12:25
MT nelle foto dell’alluvione non si vede quindi era prima di essa….(l’alluvione)
Settembre 7th, 2017 alle 13:18
@68 M.T.
Sono nato in S.Spirito e ho frequentato le elementari in S.Frediano-Via della Chiesa, poi a 14 anni mi trasferii in Viale dei Mille. Non ho mai gravitato in Piazza S.Croce, pertanto non sono in grado di soddisfare la tua curiosità.
Come faremo a riconoscersi al Bar Marisa, la Gazzetta dello Sport in mano? Un saluto.
Settembre 7th, 2017 alle 13:30
@67 Big
Un saluto, ti segnalo una altro grande film sulla nostra Firenze “Cronache di poveri amanti”tratto dall’omonimo romanzo del grande Vasco Pratolini. Ambientato nella Firenze del 1925 con al centro una variopinta umanità gravitante in Via del Corno, ultime efferatezze di uno squadrismo ormai disconosciuto dallo stesso Mussolini. Grandi attori, bianco e nero vinse alcuni premi importanti Venezia e Cannes. Girato nel 1954 e pertanto conosciuto solo dai nati nell’era fascista. Un caro saluto.
Settembre 7th, 2017 alle 17:30
“Ma ci casca ancora?”
“Ci casca?Ci crede!!”
Settembre 8th, 2017 alle 05:20
amici miei patrimonio UNESCO
(dell’umanità) le cose che mi vengono in mente del film……
1) Pedinamento del Mascetti alla Titti e relativa scoperta di essere becco.
2) il racconto al bar del Necchi della scoperta della Titti bisessuale e relativi commenti degli amici
3) veglia e funerale del Perozzi.
Caso ha voluto che nel 2016 causa incidente domestico fossi ricoverato all’ospedale di Pescia mandata subito sms ad amici per dire che il primario Prof Sassaroli era un nazista