Ringraziamenti
Inserito da admin il 25 Mag 2017 6:29 am. Categoria: Attualità.
Mi prendo da qualche giorno una pausa dalla Fiorentina.
Oggi utilizzo questo spazio per ringraziare chi è venuto ieri sera: per me è stato bello ed emozionante e spero lo sia stato anche per voi.
E ringrazio in anticipo chi verrà in anticipo stasera in Piazza Antonelli con Bernardeschi e Chantal Borgonovo: ci divertiremo sicuramente.
Maggio 25th, 2017 alle 07:57
Sono contento per te e per gli spettatori e mi congratulo per la bella serata (ho sentito un amico che era lì e si è divertito molto).
Per quanto riguarda la quiete prima della tempesta sono proprio convinto che sarà così, fino a domenica.
Poi il tutti contro tutti con lo sparuto e noioso gruppo di contestatori in Fiesole che farà il peggio che crede arrogandosi il diritto di rappresentanza venendo contestati a loro volta da una parte dello stadio mentre la terza parte rimarrà zitta e pigra fregandosene a palla.
Appunto un tutti contro tutti ridicolo e incomprensibile all’esterno con il solito qualcuno che dirà “a Firenze siamo fatti così”. In realtà a Firenze ve ne sono alcuni fatti male – lo sparuto gruppo – che spargono al vento della subcultura (non riesco a annoverare il mondo ultras e post ultras/collettivo/1926 in un ambito culturale degno di questo nome soprattutto dopo aver ascoltato le argomentazioni che portano a sostegno dei loro comportamenti) frasi e offese senza un minimo di costrutto mostrando appieno la fase involutiva in cui si trovano.
Quindi in breve domenica allo stadio per fischiare chi contesta in quel modo sbracato e stupido togliendogli la rappresentanza che si sono attribuiti e riservandoci poi di contestare l’operato della società negli unici modi che una tifoseria civile dovrebbe adottare: analisi motivate con cura sui siti dove è permesso scrivere (grazie David) e il non rinnovo o sottoscrizione degli abbonamenti. Il resto è da trogloditi.
Maggio 25th, 2017 alle 08:03
“Che belli questi giorni, così pieni di sole e di serenità…”
Capisco che spesso si guarda al nostro piccolo, ma a distanza di 72 ore da un attentato, in cui sono morti ragazzi che potevano essere le mie figlie o i tuoi ragazzi, onestamente mi pare davvero fuori luogo questa frase.
Perdonami se turbo il tuo idillio, ma io nonostante il sole continuo a rimanere turbato da quanto avvenuto a Manchester.
RISPOSTA
Nessun perdono, anzi grazie
Ho guardato solo il mio orticello e hai perfettamente ragione: ho rimosso la frase perchè era fuori luogo nel contesto generale che stiamo vivendo
Ciao,
David
Maggio 25th, 2017 alle 08:45
Alessandro #2
Ci avevo pensato anche io, avevo scritto una cosa come la tua ma poi l’ho cancellata sebbene leggendoti ne ho percepita di nuovo la forza e l’efficacia. Però penso anche che i nostri figli di Manchester sono anche delle continue uccisioni in Libia, dei morti in Africa del Nord o nella parte subsahariana, Aleppo, Venezuela, le secretate uccisioni in Russia, i bimbi curdi gasati e tutte le altre che non sappiamo tra cui la Cina con cui facciamo affari.
Non scriveremmo più, non festeggeremmo più se seguissimo questa strada, catalogando morti per cui fermarci e morti indifferenti.
So che non sarò così coerente, per questo ho cancellato, perché puoi scrivere bella giornata per te, i tuoi cari, la natura e il sole e allo stesso tempo avere il magone per quello che è successo a Manchester.
Siamo così, siamo umani pieni di contraddizioni che però ci fanno andare avanti. Invidio la tua coerenza, io non ne sarei capace.
Maggio 25th, 2017 alle 08:48
Bravo David….
Avevo avuto anch’io lo stesso pensiero di Alessandro….
Complimenti per la serata.
Maggio 25th, 2017 alle 09:16
Fiorentina ?
Maggio 25th, 2017 alle 09:27
@ David: ti rende onore. Grazie a te.
@ Matteo Castri: hai ragione. Ma ho citato Manchester per non parlare di quei bambini morti nel naufragio del barcone davanti alle coste libiche. Purtroppo di violenza ce ne sarà sempre, ma se penso a quei piccoli corpi senza vita non riesco a vedere belle giornate in questi giorni.
Poi il tempo lenisce tutti i dolori, ma adesso non ce la faccio.
Maggio 25th, 2017 alle 09:35
Bella serata, David.
E complimenti per le canzoni scelte!
Maggio 25th, 2017 alle 10:12
@Matteo Castri:
E’ vero, i morti sono tutti uguali,
però quello che è successo a Manchester è più vicino a noi e ci colpisce di più.
Ognuno di noi immagino abbia visto in quelle immagini, la propria figlioletta, la sorellina, la cuginetta ecc.
Una cosa da far ribollire il sangue.
La natura umana è cosi,
se entrano in casa di uno di Bergamo e lo ammazzano,
la notizia ti turba ma dopo un ora non ci pensi più,
se entrano in casa del tuo vicino di pianerottolo
rimani turbato per anni.
Non ci sono morti di serie a e di serie b,
ma ci colpiscono di più le cose quando ci accadono nei nostri pressi.
Ecco perchè diamo più risalto agli attentati in Europa piuttosto che ai bombardamenti e attentati in medio oriente
Maggio 25th, 2017 alle 11:29
si! dobbiamo continuare a gioire della vita! anche di quelle cose che apparentemente di fronte al Male sembrano inutili. Però , forse, dovremmo anche tornare a pensare.. vi mando una lettera che mi ha colpito molto, ed un abbraccio a chi capirà ed anche a chi mi sbertuccera’.
piacere a tutti non passa tra i rischi che corro
Maggio 25th, 2017 alle 11:31
La straordinaria lettera di Mons. Negri ai giovani morti di Manchester
Carissimi figli,
mi sento di chiamarvi così anche se non vi conosco. Ma nelle lunghe ore di insonnia che hanno seguito l’annuncio di questo terribile attentato, in cui molti di voi hanno perso la vita e molti sono rimasti feriti, vi ho sentiti legati a me in un modo speciale.
Siete venuti al mondo, molte volte neanche desiderati, e nessuno vi ha dato delle «ragioni adeguate per vivere», come chiedeva il grande Bernanos alla generazione dei suoi adulti. Vi hanno messo nella società con due grandi princìpi: che potete fare quello che volete perché ogni vostro desiderio è un diritto; e l’importanza di avere il maggior numero di beni di consumo.
Siete cresciuti così, ritenendo ovvio che aveste tutto. E quando avevate qualche problema esistenziale – una volta si diceva così – e lo comunicavate ai vostri genitori, ai vostri adulti, c’era già pronta la seduta psicanalitica per risolvere questo problema. Si sono solo dimenticati di dirvi che c’è il Male. E il Male è una persona, non è una serie di forze o di energie. È una persona. Questa persona s’è acquattata lì durante il vostro concerto. E l’ala terribile della morte che porta con sé vi ha ghermito.
Figli miei, siete morti così, quasi senza ragioni come avevate vissuto. Non preoccupatevi, non vi hanno aiutato a vivere ma vi faranno un “ottimo” funerale in cui si esprimerà al massimo questa bolsa retorica laicista con tutte le autorità presenti – purtroppo anche quelle religiose – in piedi, silenziose. Naturalmente i vostri funerali saranno fatti all’aria aperta, anche per quelli che credono, perché ormai l’unico tempio è la natura.
Robespierre riderebbe perché neanche lui è arrivato a questa fantasia. Del resto nelle chiese non si fanno più funerali perché, come dice acutamente il cardinale Sarah, nelle chiese cattoliche ormai si celebrano i funerali di Dio. Non dimenticheranno di mettervi sui marciapiedi i vostri peluche, i ricordi della vostra infanzia, della vostra prima giovinezza. E poi tutto sarà archiviato nella retorica di chi non ha niente da dire di fronte alle tragedie perché non ha niente da dire di fronte alla vita.
Io spero che almeno qualcuno di questi guru – culturali, politici e religiosi – in questa situazione trattenga le parole e non ci investa con i soliti discorsi per dire che «non è una guerra di religione», che «la religione per sua natura è aperta al dialogo e alla comprensione». Ecco, io mi auguro che ci sia un momento silenzioso di rispetto. Innanzitutto per le vostre vite falciate dall’odio del demonio, ma anche per la verità. Perché gli adulti dovrebbero innanzitutto avere rispetto per la verità. Possono non servirla ma devono averne rispetto.
Io comunque, che sono un vecchio vescovo che crede ancora in Dio, in Cristo e nella Chiesa, celebrerò la messa per tutti voi il giorno del vostro funerale perché dall’altra parte – quale che siano state le vostre pratiche religiose – incontriate il volto carissimo della Madonna che, stringendovi nel suo abbraccio, vi consolerà di questa vita sprecata, non per colpa vostra ma per colpa dei vostri adulti.
* Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
Maggio 25th, 2017 alle 12:04
Questo famoso testo di John Donne, poeta inglese, risale addirittura al 1624 ma sembra scritto oggi:
Nessun uomo è un’isola,
In grado di bastare a se stessa;
Ciascuno di noi è un pezzo del continente,
Una parte del tutto.
Basta che il mare porti con sé una sola zolla
Perché l’Europa ne venga ridotta,
Come se spazzasse via un promontorio,
La tua dimora o quella di un tuo amico.
Ogni morte di uomo mi sminuisce,
Perché faccio parte dell’umanità:
Quindi non chiedere mai per chi suona la campana:
Sta suonando per te.
Maggio 25th, 2017 alle 12:20
Ma valcareggi, no, david. Supponente, arrogante, maleducato.
Maggio 25th, 2017 alle 13:12
Linus #8
Sono abbastanza d’accordo, capisco la motivazione. Quello che mi crea difficoltà è appunto la cosa di cui parlavamo con Alessandro: i morti toccano in modo differente è vero ma so che sono tutti uguali.
Per questo diventa, almeno per me, complicato sottolineare la dissonanza tra la bella giornata e la strage. Quindi preferisco che si possa scrivere che c’è il sole anche oggi e avere dentro la tristezza per quanto è accaduto. Nessuno ha ragione o torto ovviamente, sono sensazioni personali e ringrazio David di poterne parlare qui con persone che leggo volentieri.
Maggio 25th, 2017 alle 16:33
Chiamami ANCORA AMORE quei bambini li porterei con me ciao
Maggio 25th, 2017 alle 22:38
@Linus
perdonami, ma è brutto dire che i poveri ragazzi di Manchester sono più vicini a noi, mentre quelle migliaia nel Mediterraneo sono “differenti”.
E’ che quelli del Mediterraneo, come a suo tempo i “boat people” vietnamiti, sono oramai “un fastidioso rumore di fondo nella quotidianità di ciascuno di noi” impegnati come siamo nel lottare (nuovamente, dopo alcuni anni crisi) per il nuovo telefonino o per l’auto più potente. E quei poveri bambini di Manchester ci sono più vicini perchè fatti a nostra immagine e somiglianza. Ed è bellissima la lettera che Stefano Violissimo riporta, e che per questo ringrazio.
Maggio 25th, 2017 alle 23:19
Ciao David, complimenti per la serata!!
P.s…quando vuoi un commento su Prandelli negli emirati arabi…
…personalmente non me l’aspettavo…credevo non fosse il tipo…quello é calcio da bar viaaa!!
Ciao
Stefano
Maggio 26th, 2017 alle 08:35
@Maraschino:
non ho detto che i bambini di Manchester morti
sono diversi da quelli morti nel mediterraneo
o nei bombardamenti in Siria,
ho detto che è la natura stessa dell’uomo che ce li fa sentire diversi perchè più vicini alla nostra realtà.
Sono sicuro che al contrario,
un ragazzo di colore che ha fatto la traversata
sarà più colpito da un naufragio di un barcone
che da un attentato in Europa.
Ma è ovvio che al di la delle nostre sensazioni personali,
un bimbo morto ha sempre il solito peso da qualunque parte del mondo provenga.
Poi comunque, sui morti nelle traversate ci sarebbe da aprire un discorso lungo quattrocento chilometri che, lasciamo perdere..!
p.s.
però questa fine della crisi economica io proprio non la vedo,
personalmente posseggo un lumia
e una grande punto di quasi dieci anni
e credo mi debbano durare ancora un bel po..
Maggio 26th, 2017 alle 09:05
@Linus:
Stavo facendo la tua stessa riflessione riguardo la fine della crisi economica.
E prendendo spunto da questo viene confermato il concetto espresso sul “proprio orticello”.
Forse può esserci un settore in ripresa e chi ha un’azienda può annusare un attimo di aria buona… ma io che sono un operaio, tutta questa ripresa mica la vedo.
Spero sempre che la mia scenic di 20 anni decida di rimanere in vita ancora un po’, riguardo i cellulari mi accontento delle versioni più vecchie e non delle ultime uscite perché non posso permettermele.
E soprattutto mi arrabatto ogni giorno per arrivare a fine mese senza essere andato troppo in rosso.
Però, sono considerazioni personali, soggettive, influenzate dallo stato del proprio “orto”…
I morti sono sempre tutti uguali… Ma evitiamo di fare ipocrisia spicciola. Ci sono morti che ti lasciano un segno, e altri che ti lasciano indifferente.
O forse, più che indifferente, diciamo che evitiamo di guardare e di commentare e di farci segnare.
Perché? per tanti motivi: cultura, vicinanza, ideologia e tanto altro.
Semmai, dovremmo riflettere di più su quali siano le cose veramente importanti su cui lasciarsi andare a lotte e violenze anche verbali.
Maggio 26th, 2017 alle 09:33
Non volevo scrivere ma poi ho riflettuto sulla lettera del Vescovo e voglio esprimere il mio pensiero.
Leggendo quelle parole mi sono quasi incazzato. Il vescovo in pratica da la colpa delle morti ai genitori, invece che al fanatico folle attentatore, non a caso chiamato da lui “demonio”.
In sintesi il concetto espresso è:
Voi genitori avete voluto mandare i vostri figli a quel concerto immorale e senza dio? Bene, ora vi beccate la punizione divina. Avete mandato i ragazzi in bocca al demonio e lui ci ha banchettato.
Belle parole si, complimenti.
CIRANO
Maggio 26th, 2017 alle 10:39
@Cirano
Io non mi posso ritenere un gran religioso…
Ma io tutte codesti concetti mica ce li ho letti…
Semmai, io ho letto un attacco all’ipocrisia… di cui in queste ore ne è pieno in ogni dove…
Maggio 26th, 2017 alle 10:48
PS: Mi è rimasto il finale…
Continuando nella precedente sintesi:
…e poi non venite a piangere in chiesa quando la frittata è ormai fatta.
Pentitevi!!!
CIRANO
Maggio 26th, 2017 alle 11:55
Leggi bene Fiorenzo. E’ un attacco ai genitori che viziano i figli, gli comprano tutto e tutto permettono, compreso andare a quei concerti, e poi quando muoiono i figli vanno in chiesa a piangere.
CIRANO
Maggio 26th, 2017 alle 12:15
Ho letto ora la lettera che avevo volutamente saltato perchè pensavo fosse magari semplicemente noiosa e di solito non leggo volentieri i pensieri e i discorsi riportati sul blog.
Mea culpa.
Dissento quasi nella totalità dai concetti molto generici espressi dal Vescovo di Ferrara e la trovo anche inappropriata rispetto al momento, senza aver in alcun modo considerato il dolore immenso di genitori che hanno perso i loro figli in un normalissimo concerto musicale e non in un bordello di Caracas.
Mi fermo qui perchè non voglio in alcun modo accendere una polemica, ma mi sono sentito di esprimere il mio parere.
Un saluto
Lucky
Maggio 26th, 2017 alle 12:17
Cirano e Linus vj porgo i complimenti.
Notevole analisi.
E comunque i morti dj serie A e di serie b esisteranno sempre.
Ora poi ci son anche i morti da zona champions league.
Uno per tutti.
Regeni.
Maggio 26th, 2017 alle 17:10
Mi pare un’ottima idea. Fa venire la depressione….