Oltre la retorica
Italiani, brava gente: consunto luogo comune che necessiterebbe di una profonda revisione a partire dagli anni della seconda guerra mondiale per finire ai giorni nostri.
Ma non si può che essere colpiti dai resoconti sui giornali dalle zone devastate dal terremoto e fatemi dire che per una volta la carta stampata sta facendo un lavoro molto importante, diverso da quello delle immagini e dell’audio, però attento nella misura e nei contenuti.
La dignità, soprattutto la dignità.
E’ questo ciò che traspare dalle decina di migliaia di senza tetto che si sono visti rivoluzionare la vita in due mesi, una settimana, un giorno.
E la voglia di ricostruire, si spera meglio, ma là dove è la loro vita, non altrove e anche la scelta di stare nelle tende invece che in albergo è significativa.
Che possiamo fare noi che stiamo dall’altra parte?
Dare un aiuto concreto, meglio se economico e provare a stare davvero uniti senza speculazioni politiche o di mero interesse.
Novembre 1st, 2016 alle 10:41
Si dice sempre che noi italiani diamo il meglio di noi nelle tragedie e nelle difficoltà . Allora questo è il momento per dimostrare al mondo e a noi stessi che questa ipotesi è reale. Mettiamo da parte le polemiche e i litigi,uniamoci,stiamo tutti insieme ,per rispetto di noi stessi e specialmente per i nostri fratelli che soffrono e che tutto vorrebbero vedere in questo momento tranne i litigi e le sterili discussioni che passano sulle loro teste. Questa è un’ occasione unica. Ricordiamoci dei nostri padri e nonni che riuscirono a ricostruire l’Italia dopo una guerra e dopo divisioni laceranti discutendo anche animatamente, ma rispettandosi vicendevolmente e remando tutti verso la stessa direzione.
Novembre 1st, 2016 alle 11:28
Giusto David, stare accanto a questa povera gente ( ovviamente anche in chiave economica).
Però non posso fare a meno di chiedere LEGGI IMMEDIATE non solo in materia di aiuti concreti verso le zone colpite dal terremoto, ma anche nei riguardi DI COLORO CHE SI APRROFITTERANNO DI TALE SITUAZIONE!!! Legge marziale per chi viene sorpreso a rubare nelle case abbandonate da quella povera gente ( si legge marziale= punizione esemplare CERTA senza denunce a piede libero ma 10-20 ANNI di lavori pesanti). Ergastolo CERTO a chi truffa o intasca i soldi destinati a loro o esegue lavori truffaldini ( vedi case post terremoto ad Aquila!). Esemplare Donadoni 15 gg fa quando ha detto in diretta nel post partita: va bene l’appello per donare 2 EURO ai terremotati..MA ARRIVERANNO A LORO QUESTI SOLDI???? E’ inutile nascondersi, nonostante proclami a livello governativo, la gran parte dei soldi finisce nelle tasche dei soliti bastardi!Appalti truccati e via dicendo. Abbiamo notizie di sparizione di generi alimentari etc etc. ( non parliamo del cash!) SENZA LEGGI DURE ED ESEMPLARI non andiamo da nessuna parte.
Novembre 1st, 2016 alle 14:54
un aiuto concreto…. 2016 dopo Cristo, e siamo sempre e solo all’ aiuto concreto; al volontariato; a ringraziare di avere un parente che ci ospita, in alternativa una stanza d’ albergo a cento chilometri. E questa è la buona notizia.
La cattiva: Moskovici vuole li sordi! Ma mo’, mica a scadenza mandato! E basta frigna’, a italianiii!!!
Ecco. Arrivati a questo punto, convincimi.
Quale dignità? La dignità di un centro commerciale aperto il giorno di Natale? Dice: che c’entra? Tutto, c’entra.
Dignità è anche avere tempo, per ricordarti del bisognoso, per alzare lo sguardo dalla nostra personale miseria interiore.
Ipocrita? Magari lo sono. Ma in questo disastro, e non parlo certo del terremoto, pochissimi sono meglio.
Una cosa seria, per piacere, pensiamo una cosa seria per chi non avrà neanche quel parente, neanche quella cacchina di pensione. Già fra vent’anni.
Altrimenti, uniti de ché?! Altrimenti, da soli.
p.s. Centro commerciale aperto anche oggi primo novembre tutto il santo (!) giorno. Pure isso ha da campa’. Certo.
Campare, sopravvivere. Con chi sto parlando?
Novembre 1st, 2016 alle 15:43
Ogni parola in piu’è superflua, e mi raccomando,chi può fare donazioni le faccia,anche poco, quello che possiamo, ma non facciamolo tramite SMS.
Novembre 1st, 2016 alle 20:06
Nell’emergenza diamo il meglio di noi, purché duri poco e tocchi a qualcun altro.
Sarebbe meglio fare il nostro meglio tutti i giorni e forse non sarebbe nemmeno necessario dare il nostro meglio solo quando costretti da qualcosa o qualcuno.
Ci siamo compattati dopo le guerre, dopo il terrorismo, dopo la mafia, dopo terremoti ed inondazioni.
Ma sempre, inesorabilmente, dopo.
Novembre 2nd, 2016 alle 08:13
alla tastiera siamo tutti bravi… ma io non riesco a capire come mai una fonte come il superenalotto non venga destinata per un certo periodo tutta o una parte alla ricostruzione..
quello e’ un gettito sicuro,.. ma vengono trovati cavilli che non stanno né in cielo né in terra. (leggi, contro leggi etc etc etc.) ma non sarebbe più facile dire… per le prossime due /tre o quattro settimane.. il jackpot del superenalotto rimane a x euro e il resto viene distribuito ai comuni per la ricostruzione immediata!!!!
Novembre 2nd, 2016 alle 08:31
C’è da frugarsi!!!!
Novembre 2nd, 2016 alle 08:45
Diamogli i 97 milioni che sono in finanziaria per il torneo di golf….
Noi ,intendo noi sudditi,ci siamo sempre rimboccati le maniche, ci siamo frugati in tasca e nel nostro piccolo abbiamo cercato di fare la differenza questi signori che ci governano possono dire altrettanto ?
Allora davvero basta retorica,lo stato faccia lo Stato e non ci sarà più bisogno di chiedere “aiuti concreti”.
Novembre 2nd, 2016 alle 09:33
Per motivi di tempo ho potuto leggere solo i post. 1 Paolo viola e 2 Claudio52 e mi trovo perfettamente allineato al loro contenuto. Anche lo stato piu’ efficiente e funzionante del mondo avrebbe enormi problemi ad affrontore e gestire una tale emergenza; proviamo almeno in occasioni come questa ad accantonare polemiche ed inutili e sterili discussioni e cerchiamo nel ns. piccolo di fare qualcosa x per chi soffre e vede il proprio futuro sconvolto.
Novembre 2nd, 2016 alle 09:41
@ Simone (6): soltanto per la cronaca ti faccio notare che il jackpot è soltanto il 40% dell’importo giocato dagli scommettitori. Il restante 60% va già nelle casse dello Stato tanto che gli incassi annui da giochi sono intorno ai 5 miliardi.
Magari potremmo destinare ai terremotati i soldi del torneo di golf o una parte di quelli spesi per accogliere ed ospitare l’80% di finti profughi (fonte: Ministero dell’Interno).
Ma smettiamola con questa retorica del superenalotto….
Novembre 2nd, 2016 alle 10:00
@6 Simone:
Il superenalotto è gestito dalla Sisal,
una ditta privata
che paga allo stato una concessione.
Ecco perchè non si possono utilizzare per i terremotati,
perchè non sono soldi dello stato.
oltre al fatto che chi scommette è come se avesse stipulato un contratto
e un contratto non si può rescindere unilateralmente.
Novembre 2nd, 2016 alle 10:44
E un passo avanti sarebbe evitare di sfruttare i cataclismi
per uscire fuori con bufale a fini propagnadistici
come quella di non donare soldi con gli sms
o quella della magnitudo alterata ad arte.
Novembre 2nd, 2016 alle 11:43
@ 10 – 11 …. grazie per avermi risposto ed e’ tutto corretto.. … io da profano la vedevo una cosa molto semplice che non graverebbe su nessuno!!
destinare una parte del jackpot ad altra destinazione non va a ostacolare né il bilancio della sisal, né quello dello stato…, perché si sta parlando di jackpot (in pratica solo del 40% come ha scritto Alessandro).
in merito alla scommessa del giocatore.. quando il jackpot e’ a zero , come e’ successo dopo il 6 della settimana scorsa, il contratto puo’ essere rivisto e quando lo scommettitore andra’ nuovamente a giocare ne e’ a conoscenza…
io credo che sono tutti cavilli che potrebbero essere superati, basta volerlo… ma in italia le cose semplici vengono chiamate demagogia e qualunquismo..
Novembre 2nd, 2016 alle 11:43
non c’entra nulla
ma ho saputo ora di Salvatore Scaravilli
ed è una notizia che mi rattrista molto.
Dopo il Ciuffi se ne va un altro pezzo da 90 delle trasmissioni delle tv private.
A Briglia sciolta e Calcio di rigore
erano trasmissioni leggere e simpatiche,
piacevolissime da seguire
anche per sdrammatizzare un po.
Purtroppo neanche si intravede qualche degno successore.
Sentite condoglianze alla famiglia Scaravilli.
Novembre 2nd, 2016 alle 12:00
innanzi a 298 morti ci deve essere il silenzio assoluto
innanzi alla disperazione di 100.000 persone il dolore è tanto.
Pero’ , e per favore leggete con cautela quello che scriverò perché va contro la sensibilità di tutti noi, me compreso !
IL BUON PADRE DI FAMIGLIA
Ebbene si, come dice scherzosamente mia moglie, anch’io sono un terremotato , ma un vecchio terremotato, un del 1997.
il terremoto che ha colpito il cuore dell’umbria a settembre e ottobre del 1997, magnitudo 6.1 epicentro vicino Foligno .
la mia famiglia è natia di un borgo a 8 km da Foligno e li ho ancora una casa inagibile perché i fondi son finiti, per i non residenti.
ha colpito diversi centri urbani da Gualdo tadino a Cesi a Preci Norcia Matelica, Camerino etc etc insomma il 90% di quelli attuali.
Chi si ricorda della torre di Foligno venuta giu’ ? i danni furono considerevoli i morti pochi, per fortuna.
Venne tutto ricostruito o quasi tutto (sigh !! ).
Poi ci furono i terremoti in Abruzzo e quello dell’Emilia.
quello dell’emilia mi colpi non solo per le immagini della disperazione umana delle case e chiese distrutte ma per i capannoni industriali,
Vi ricordate vi fu la corsa a comprare i pezzi di parmigiano per aiutare il popolo dei terremotati?
Ecco gli esperti dicevano che bastavano pochi accorgimenti e tutto si sarebbe salvato. tutto! lo capite tutto !!!
Perché se c’è lavoro le case si ricostruiscono velocemente, se c’è lavoro c’è la fiducia e con essa si riparte.
Ma cosa c’èntra il buon padre di famiglia, allora ?
c’entra eccome se c’entra !!!
Abiti e vivi in una zona che sai che è a forte rischio e non ti tuteli?
Ma come fanno in Giappone ?
il buon padre di Famiglia tutela la propria famiglia e quando vedo le immagini dei salumifici dentro gli appartamenti, delle stalle mezze crollate , ma che di base erano tenute già prima dell’evento catastrofico con lo sputo, io mi domando come queste persone possano chiedere 2 lire….
Vi assicuro che per i locali i soldi per mettersi in sicurezza sono arrivati,erano tanti ed erano tutti per loro, non per i non-residenti.
Questa cosa a me fa arrabbiare e parecchio, perché se da un lato si potevano salvare i 298 morti che sono l’aspetto più tragico di tutti, noi potevamo salvare i lavoro a tante famiglie e soprattutto tante chiese.
Perche la Cattedrale benedettina di Norcia, non poteva essere messa in sicurezza già nel 97?
Se andate a vedere la storia dei terremoti in umbria non era il primo e nessuna chiesa era andata distrutta. (Assisi era caduta la volta ! )
Quindi diciamo che il Buon Padre di Famiglia si è intascato buona parte dei soldi e se n’è infischiato del resto……
Con il dolore dei 298 morti che è l’aspetto piu’ tragico di tutti.
Scusate lo sfogo, ma la mia rabbia da piccolo terremotato del 97 è ancora viva.
dimenticavo una cosa basilare,il prezzo delle case finite e pronte ad essere abitate in quella zona dell’umbria è 1500 euro al mq sul nuovo, sul rudere invece si parla si 250 massimo 500 euro al mq…
ognuno si faccia i suoi calcoli e ripeto nella tragedia dei 298 morti che a detta di tutti si potevano evitare, i terremoti di ora sono figli della ladrata del 97 !
Emilia e L’aquila non hanno insegnato niente : son furbi gli umbri (poco, perchè ora vivono in tenda ! )
la primula viola , che si scusa se ho ferito la sensibilità di qualcuno
Novembre 2nd, 2016 alle 13:59
Insieme a Ciuffi erano irresistibili.
Ciao Salvatore.
Novembre 2nd, 2016 alle 14:26
@ Maledetto toscano 5
Ci sono persone, che certe cose, per le proprie possibilità ovviamente, le fanno quotidianamente…. E sono tante!
Novembre 2nd, 2016 alle 15:02
L’unico gesto é accettare la solita accisa e chinare la testa, nella speranza che tutti i soldi vadano per lo scopo ricostruzione e non vi siano creste particolari.
Novembre 2nd, 2016 alle 16:43
Riguardo alla raccolta di fondi tramite sms, i fondi vanno alla Protezione Civile che credo sia il migliore destinatario in queste situazioni. Io il mio contributo l’ho dato e mi sembra ipocrita nascondersi dietro dei dubbi sull’uso dei soldi. Per chi come me (e immagino la maggior parte di voi) non ha la possibilità di finanziare direttamente un Comune (anche per l’esiguità della cifra che può versare un semplice cittadino) è l’unico modo per fare qualcosa.
Novembre 2nd, 2016 alle 18:31
…..e soprattutto pagare le tasse. Con il recupero pieno dell’evasione fiscale si pagherebbero i danni di dieci terremoti.
Novembre 2nd, 2016 alle 19:01
ma smettiamola – non noi su questo blog ma dovunque – con questa perenne polemica che qualunque cosa messa su dal governo non va bene o è inefficente, ma ci rendiamo conto della gravità degli eventi che si susseguono da agosto? neanche Russia e USA, le due più grandi potenze (insieme alla Cina, vai!) ce la farebbero a tamponare botta botta tutte queste disgrazie che si stanno verificando senza preavviso: diamo modo alle strutture devolute a questi fatti di compiere il loro dovere, senza sconfessarle ancor prima che muovano un passo. In Italia si è sempre dato del nostro meglio, che è sempre stato tanto, nelle grandi difficoltà, nei drammi nazionali, negli eventi più tristi e pesanti, non si deve avere dubbi o incertezze adesso che la nazione sta subendo questi gravi fatti: facciamolo se non altro in memoria dei 50 anni dell’alluvione a Firenze del 1966, anche lì si dovette fare molto da noi rimboccandosi le maniche ma a Natale la città era cambiata, oggi la situazione è diversa, diamoci tutti una mossa anche mentalmente ed economicamente, se possibile.
P.S. ma c’eravate nel 1966? io avevo 18 anni e mia madre aveva un negozio in via Guicciardini angolo via Barbadori, a 20 metri dal ponte Vecchio, e se ne vide tanta di acqua e fango…
Novembre 3rd, 2016 alle 09:51
Caro Marco Signa,
non dubito che alcune persone facciano il loro dovere quotidiano.
Dubito che lo facciano tutte le altre.
Novembre 3rd, 2016 alle 11:06
Simone, Sisal come ti hanno già spiegato è una società privata concessionaria dello Stato.
Il Jackpot è un montepremi regolato da normative privatistiche tra due soggetti di diritto privato su cui non solo lo Stato non può decidere, ma che se venisse destinato ad altro scopo metterebbe la SISAL in una sitiazione giuridicamente punibile con gli scomnmttitori che hanno aderito ad un contratto che lega entrambe le parti.
Scusa se te lo dico, ma qui non c’entra il qualunquismo e la demagogia, ma semplicemente l’ignoranza della legge.
Ciao.
Novembre 3rd, 2016 alle 16:09
Immenso Primula.
Io lo pensavo, ma tu l’hai vissuto.
Signori : questa è l’Itaglia.
Immondo
Novembre 3rd, 2016 alle 16:49
Grande Primula.
Ieri mi è arrivata una richiesta specifica e attendibile per sostenere l’acquisto di un generatore elettrico per Monteleone di Spoleto. Donare in questi casi fa ancora più piacere perché è mirato. Ma in generale, non facciamoci scoraggiare da chi delinque o è negligente.