Dedicato alle donne che lavorano e sono mamme
Quello che segue è tratto da quanto scrive Serena perché ci sono donne che preferiscono non vivere sulle spalle degli altri e hanno una propria e grande dignità.
Quello che scrive Serena mi piace particolarmente perché non ho mai sopportato chi si lamenta, i parassiti/e e chi dà sempre la colpa dei propri fallimenti a chi sta accanto
Si può lavorare andando ogni giorno in ufficio o dove sono impegnate, essere madre e far funzionare alla grande una famiglia senza sentirsi continuamente sacrificate, basta averne voglia
Chapeau
Un piccolo sfogo personale: ma quelle mamme che NON LAVORANO che dicono o postano commenti (o se lo dicono da sole) che fare la mamma e’ un ruolo impegnativo, che quanta fatica si dura, anche l’allattamento stanca tanto, ci vogliono momenti di relax e coccole con il bambino, ecc. ecc. e poi si fanno aiutare giornalmente dalle proprie mamme e suocere e aiutanti varie, di quale ruolo faticoso stanno parlando???? Io sinceramente non mi faccio aiutare da nessuno, io e mio marito siamo completamente soli a tirare su i nostri figli, NESSUNO ci ha mai dato una mano, mai. Io i figli me li porto a scuola, li riprendo, li trasporto ad allenamenti vari, gli cucino tutti i giorni e faccio almeno una lavatrice al giorno che mi stendo e mi stiro rigorosamente da sola. Per non parlare della pulizia della casa, la spesa, l’accudimento dei miei adorati cani e mi ci rientra anche il divertimento e le attivita’ sociali con i bambini. Ma queste mamme che se ne stanno un mese al mare contornate da dame di compagnia, sorelle, mamme tuttofare, suocere dal cuore d’oro e che trovano anche il tempo di leggere un libro sotto l’ombrellone, a quale tipo di ruolo “impegnativo” si stanno riferendo? Il ruolo impegnativo ce lo hanno le mamme che fanno le mamme a 360 gradi e che fanno tutto da sole. Le altre, secondo me, fanno le “comparse”, lasciando ai nonni il duro compito di allevare i marmocchi.
Ecco, sara’ probabilmente invidia la mia, ma io con queste mamme mollicce e svogliate non ci voglio avere nulla a che fare. Sono felicissima ed orgogliosissima di non dover chiedere nulla a nessuno.
Settembre 7th, 2016 alle 19:37
E’ un post così perfetto che sono curioso di vedere su quali basi qualcuno dissentirà. Chiunque sia Serena, brava !
Settembre 7th, 2016 alle 20:07
complimentoni sinceri!!!!…viva le donne come te!!…purtroppo come le bandiere nel calcio, siete sempre di meno!!!…come noi uomini del resto sempre più pigri vagabondi e tirainc……..
Settembre 7th, 2016 alle 20:29
Serena, ti ho nel cuore perché io e mia moglie viviamo esattamente la medesima situazione. Io ho perso i genitori presto, mia moglie li ha a 500 km. di distanza. Si lavora entrambi perché altrimenti oggi sei un disgraziato. Abbiamo giornate con i vari impegni, di lavoro e di famiglia (scuole, sport, visite, ecc.) tutti in sequenza rigorosamente stabilita e basta un intoppo per mandarci in crisi. Meno male ci sono amici e genitori degli amici dei figli. Con quello che abbiamo speso di tata, asili e centri estivi, potremmo ricomprare Alonso.
Settembre 7th, 2016 alle 21:13
Ha assolutamente ragione. Penso sia superfluo aggiungere qualsiasi altra cosa.
Settembre 7th, 2016 alle 21:20
Felicemente sposato ma senza il dono di aver avuto figli…a volte mi viene da sorridere quando si lamentano perché il figliolo gli toglie spazi…
Brava Serena..
Umberto Alessandria
Settembre 7th, 2016 alle 22:11
Come simone al post 3
Salvo per i genitori di lei che NON vogliamo coinvolgere mai perché noi siamo i genitori e non fa niente se la sera si cena quasi addormentati…
Purtroppo i centri estivi non c’è li possiamo permettere ma quando guardo i miei piccoli addormentati nel letto mi sento fiero di me.
Settembre 7th, 2016 alle 22:32
Grande Serena , davvero grande. Come mia moglie Lucia , sempre fatto orgogliosamente tutto da sola. Nella descrizione delle tue attività la rivedo completamente …. Come rivedo alcune sue amiche che magari lavorano mezza giornata o addirittura neppure quella ed hanno pure il coraggio di lamentarsi di non avere tempo per tutto . Abbiamo cresciuto la nostra figlia senza contare sul l’aiuto di nessuno …. Distanza ed anzianità dei nonni , non ci ha consentito di averli come supporto…. Quando ancora oggi ci capita di parlarne , ne siamo orgogliosi e felicissimi!!
Ritengo comunque fondamentale l’amore e la complicità con il proprio compagno … Un grande abbraccio Serena , da me e dalla mia splendida moglie Lucia.
David , come sempre fantastico nei tuoi commenti.
Leggo il tuo blog è quasi mi faresti incazzare ….. È’ mai possibile che mi ritrovi sempre d’accordo con e come lo scrivi ? Complimenti sinceri e sempre FORZA VIOLA!!!
Settembre 7th, 2016 alle 22:38
Non per fare il presuntuoso, ma in casa mia per fortuna funziona così, e non vedo perché si deve far passare una cosa normalissima, un fatto straordinario…..
Io e mia moglie siamo felicemente sposati, con la fortuna di avere due fantastici figli, che ci cresciamo e ci godiamo….
Ovvio che non sia tutto rose e fiori, ma io la vedo una cosa normalissima….
Da oggi abbiamo una nuova presenza in casa…… Un cucciolo di boxer…..
Son più felice io dei miei figli!!!!
Settembre 7th, 2016 alle 22:47
Il lamento è lo sport nazionale, altro che il calcio…
Capisco lo sfogo di chi, abituata a contare su se stessa, non sopporta le lamentele o anche solo la beata incoscienza di chi ha tante forme di aiuto e pare non rendersene conto…
Settembre 7th, 2016 alle 22:56
E io, povero nonno che accompagno i nipoti a scuola (oltre che allo …Stadio), mi devo sentire in colpa?
Settembre 7th, 2016 alle 23:03
No, i figlioli dai nonni no.
Ma che si si scherza davvero.
Gl’imparan le peggio cose.
I nonni?
Gentaccia.
Rompicoglioni .
E poi dopo c’è anche da fargli i clisteri, e cambiagli i pannoloni e le traversine al letto.
E fargli le nottate quando arrivano all’ultimo spendere.
I bimbi?
Meglio metterli al nido a un anno a mezzo.
E poi a gingillassi con una tablet.
Vengan su meglio.
Infatti si vede poi che bella società c’è oggi, che belle famiglie c’è oggi e quante le durano.
E che gioventù c’è a giro.
Chapeau?
Ma dicchè!
Mappeppiacere.
Immondo
Settembre 7th, 2016 alle 23:04
Brava Serena.
Settembre 7th, 2016 alle 23:52
Certo che fare la mamma per una che NON LAVORA e’ un ruolo impegnativo, certo anche una mamma che NON LAVORA dura fatica, certo che l’allattamento stanca tanto anche la mamme che NON LAVORA, certo che ci vogliono momenti di relax e coccole con il bambino. La Serena dice che non si fa aiutare da nessuno ma nella realtà c’è’ qualcuno che la aiuta: il marito. E se la mamma che NON LAVORA avesse un marito che è impegnato dodici e più ore al giorno e non potessero dividersi i compiti domestici? E se la mamma che NON LAVORA avesse una casa più grande di quella della Serena e/o tenuta più in ordine? Non sarebbe una mamma a 360 gradi perché può contare sull’aiuto della sua mamma e/o della suocera a cui ricambiare la cortesia, magari fra qualche anno, in vecchiaia? Così ha vissuto mia madre e così vive mia moglie, ambedue ne’ mollicce ne’ svogliate ma, senz’altro, madri a 360 gradi tutt’altro che comparse.
Settembre 7th, 2016 alle 23:56
Serena , beato il tuo marito !
Settembre 7th, 2016 alle 23:58
Diciamo che non tutte sono come Serena. Mia moglie fa la stessa vita con tre figli da accudire, allenamenti, scuola, etc etc etc. Per scelta, i nostri genitori li teniamo distanti perché vogliamo crescere i nostri figli come vogliamo noi e lasciamo i nonni liberi di fare i nonni.
Però, come dicevo, non tutte le persone sono uguali. In tutti gli ambienti. C’è che si piange addosso e chi si rimbocca le maniche. Non per questo dobbiamo criticare chi la pensa o agisce diversamente.
Tanto, sappiate, che nessuno andrà mai a dire a una casalinga/madre che non fa nulla, perché la maggior parte delle persone non vedono l’ora di andare al lavoro per “staccare”!
Quindi care Serena & C., non arrabbiatevi e continuate a fare bene ciò che ritenete sia giusto!
Settembre 8th, 2016 alle 05:39
auguro a questa Serena di diventare nonna…ma saranno cxxxi amari per la futura nuora! Serena il mondo degli affetti non funziona così,si fa del bene e ci se ne dimentica…
Settembre 8th, 2016 alle 05:53
Livore e generalizzazioni. Che post, e che commenti!
Settembre 8th, 2016 alle 06:42
Si , certo , tutto bello….se hai il lavoro sotto casa!!!!….
Ma se ti alzi la mattina alle 5 e devi fare 70 km ad andare ed altrettanti a tornare per lavoro allora……viva i nonni che danno una mano (e anche più) a crescere i bambini.
Tal Serena fa benissimo a fare così ma anche chi non può avere altra scelta che farsi aiutare “fa benissimo” a fare cosi”.
Settembre 8th, 2016 alle 06:54
La donna la donna la donna….
Oh l’omo?!
La mamma la mamma la mamma….
Oh i babbo?!
😂😂😂 si fa pe ridere eh…
Quindi immondo secondo te la colpa della disgregazione sociale è delle mamme che lavorano e come Serena fanno tutto da sole? Ennino tu sei
Settembre 8th, 2016 alle 07:16
oggi non è possibile in certi caso poter crescere i figli da soli, purtroppo, ma lo stile di vita e il lavoro che c’è e non c’è, ti obbligano a dover lasciare i figli da nonni o ai nidi, e sinceramente non ci vedo nulla di male….
Io, come scritto sopra riesco a fare tutto insieme a mia moglie, ma non condanno certo chi deve appoggiarsi a nonni o strutture…..
Questo è il mondo che ci hanno lasciato le generazioni che adesso criticano le nuove, anche in questo post…..
Complimenti!!!!
Settembre 8th, 2016 alle 07:58
Serena , ormai per questa vita i giochi sono fatti. Siccome sono Buddista e credo che riavremo un’altra vita, mi raccomando per la prossima non prendere impegni.
Settembre 8th, 2016 alle 08:01
Per una volta non sono d’accordissimo, ma strad’accordo con Immonda Bestia.
Il festival del luogo comune dopo un po’ stanca.
Settembre 8th, 2016 alle 08:01
Immondo, godo quando esce il vetero conservatore!!!
Amico mio, intanto averceli i nonni.
E poi, potrei anche essere d’accordo con te. Ma quando vedo bambini coi nonni il sabato o la domenica, penso ci sia qualcosa che non va.
E, credimi, non sempre i nonni sono un efficace antidoto al tablet.
Settembre 8th, 2016 alle 08:04
Sinceramente dissento da chi ha scritto questo articolo. In una famiglia ci si da una mano tutti quanti….ovviamente basta non esagerare, non è che bisogna sacrificarsi per i propri figli senza chiedere una mano a nessuno.
Nelle famiglie patriarcali si viveva tutti assieme e tutti assieme ci si dava una mano….e poi questi “nonni” chi li accudirà nel momento del bisogno? I figli ed i nipoti…..si presume. Quindi ci si da tutti una mano….ripeto senza eccessive interferenze.
Settembre 8th, 2016 alle 08:56
Mah???
Sinceramente non capisco cosa si voglia dimostrare con questo post, mi sembra che generalizzi un pò troppo.
Poi, che ci siano mamme che oltre a non lavorare demandano quasi tutto il lavoro ai nonni, hanno la donna di servizio e quindi sono in una vacanza perpetua e pure si lamentano, questo è vero. Dipende tutto dalle possibilità che uno ha (sia monetarie, sia logistiche, sia familiari), ci sono mamme che sono mamme solo per il fatto di aver partorito, ma poi “affidano” il figlio o i figli…ma mi sembra generalizzare, ci sono anche casi i cui il bel discorso di Serena non vale niente. Chiaramente Serena non puo avere un lavoro di responsabilità o che richiede flessibilità, chiaramente deve avere un lavoro vicino, chiaramente deve avere un lavoro che gli permette di stare a casa se i figli si ammalano o se succede qualche cosa… Poi siamo tutti d’accordo che si fa un mazzo tanto, ma anche lei ha generalizzato, non sempre si trova un lavoro così.
Prendo un caso personale: 2 gemelli ed i nonni più vicini a 300 Km… nemmeno la buona Serena avrebbe potuto continuare a lavorare almeno nei primi 2/3 anni…glielo assicuro (e qui mi può capire solo chi c’è passato). Se poi al nido ti chiedono minimo 800 Euro per la coppia…siamo a cavallo…
Insomma, viva Serena, abbasso tutte le mamme che pur piene di aiuti si lamentano… ma il topic quale è ?
Vdz
Settembre 8th, 2016 alle 09:07
Ho avuto la fortuna di crescere con mia madre in casa insieme a altri 2 fratelli, un ambiente sempre animato e positivo nonostante le ristrettezze. Adesso le mamme lavorano e i nonni sono diventati fondamentali.
Mia nipote regalò a mia madre una tazza con scritto ” Gli angeli non possono essere dappertutto per questo Dio ha creato le nonne” facendola scogliere in un pianto di felicità. (la bimba aveva 7 anni e aveva smesso da poco di chiamarla gnogna)
Della lettera di Serena come di altre situazioni similari, non mi colpisce non tanto il sapersela cavare, quanto di non avere aiuto. Forse perché vengo da un periodo meno ricco materialmente e che doveva sopperire a questo con l’aiutarsi a vicenda.
Di una cosa vado orgoglioso: l’aver portato mio nonno 97enne a Vallombrosa per la sua ultima uscita. Sono stato fortunato.
Settembre 8th, 2016 alle 09:18
mah… io nel post di Serena ci leggo solo una grande invidia e molto risentimento…
io e mia moglie, con i nostri tre figli, la vita ce la siamo impostata secondo le nostre esigenze ed aspettative.
mike
Settembre 8th, 2016 alle 09:35
Una bella strizzata di luoghi comuni, direi.
Settembre 8th, 2016 alle 09:37
Una bella strizzata di luoghi comuni e via.
Settembre 8th, 2016 alle 09:50
Che vuoi Serena,che ti si dica brava?perche è questo chr sembra tu voglia.quale è il tuo problema rispetto alle coppie che si fanno aiutare?noi lavoriamo entrambi,io perdipiu anche sabati,domeniche,feste,natale capodanno notte giorno,nessun giorno escludo.e se qu ad lcuno mi aiuta dovrei sentirmi in colpa?non vuoi aver niente a che fare con quelli come noi?bene,nemmeno io con le esaltate come te…
Settembre 8th, 2016 alle 09:56
@Mirko
Lei si riferisce esclusivamente alle mamme che nonostante non lavorano e siano aiutate costantemente dai nonni o chi per loro si lamentano in continuazione!!!
Sarena ti faccio i complimenti, bisognerebbe che questo post lo leggesse la mia compagna !!!!
saluti
Settembre 8th, 2016 alle 10:21
E dopo Immonda Bestia sono d’accordo con Zachini.
Scusate, ho la febbre alta evidentemente….vado a casa…. :/
Settembre 8th, 2016 alle 10:40
Perdonate l’OT.
Buon compleanno ad Antico, amico carissimo.
Settembre 8th, 2016 alle 10:41
Di mamme come te ce ne sono tante e sono quelle che come te non si lamentano amn,purtroppo ce ne sono altrettante di mamme mantenute che non lavorano,ne ho conosciuta una quest’estate al mare, che non faceva altro che lamentarsi nonostante avesse fatto due mesi di mare ed avesse con lei la sua colf/governate che la aiutava con i bambini.
Settembre 8th, 2016 alle 10:53
@ Alessandro B.
The times they are a changing?:-)
Settembre 8th, 2016 alle 10:56
Sembra quasi quasi che Serena abbia bisogno di un aiutino……..no a parte gli scherzi ammiro molto le donne che si spaccano per portare avanti una famiglia e al contempo lavorano, anche se non ho mai ben capito dove trovino il tempo materiale per fare tutto ciò
sembrano bioniche …….buon per loro
però non farei sentire in colpa chi non ce la fa e si fa dare una mano……..non ci vedo nulla di così indecoroso,dipende dalle condizioni e poi non tutte hanno i super-poteri di Wonder Women
dopotutto se si sceglie di lavorare ed avere una famiglia è ovvio che bisogna decuplicare le energie e le donne in questo sono solitamente molto efficienti ma sarebbe meglio pensare a godere delle conseguenze prodotte da tale sacrificio che pensare a creare dei termini di paragone anche perchè alla fine per tale mission impossible non viene assegnata alcuna medaglia…….se lo si fa lo si fa solo per se stessi altrimenti cadiamo nella trappola della retorica
Settembre 8th, 2016 alle 10:57
io starei Attento Ale B
Non vorrei tu ti fossi preso un brutto virus…
🙂
Settembre 8th, 2016 alle 10:57
Attenzione all’italiano. “…gli cucino tutti i giorni…”. Sarebbe corretto scrivere “cucino loro tutti i giorni”
Settembre 8th, 2016 alle 11:01
Pensandoci bene, forse noi maschietti non siamo tanto qualificati come le mamme a giudicare chi ha ragione. Anche se alcuni di noi aiutano il giusto e fanno del loro meglio, ci sono alcune “sfumature” e dettagli che le mamme hanno in esclusiva, oltre a vedere le cose con una sensibilità diversa. Donne del blog, fatevi avanti ed esternate !
Settembre 8th, 2016 alle 11:29
Scusate la vedo un po’ diversamente. La natura ci recapita la necessità di accudire due figli. A quel punto ognuno con i suoi mezzi e le sue opportunità trova le soluzioni migliori. Del resto non mi pare una novità nel mondo, che esistono dei privilegiati.
Settembre 8th, 2016 alle 11:34
Per oggi lascio la community in misura precauzionale ………….ho paura del contagio….bye for now
Settembre 8th, 2016 alle 11:46
E quale sarebbe la morale ?
Che se una donna non fa la sua vita, sarebbe una molliccia da evitare ?
Ma chapeau de che ?
Ma per favore.
Settembre 8th, 2016 alle 12:23
Oh serena!io faccio esattamente quello che fai te perché purtroppo per problemi di salute la mi’ moglie più di tanto non può fare però non rompo i c…..i a nessuno!certo i miei genitori ci sono così come la mamma di mia moglie ma hanno una certa età e anche loro fanno quello che possono!in più la più grande delle mie due figliole da due anni mi ha fatto diventare un nonno giovane come si evince dal nick-name anche se non abito vicinissimo (50 km).e allora!con chi me la rifo’ ,con il mondo!no!va bene così!si vede che era destino!del resto se volevo la vita facile tifavo per i cow-boys e non per gli indiani,per beep-beep e non per willie il coyote,per le strisciate e non per la fiorentina.
Settembre 8th, 2016 alle 12:32
@ miccia esplosa:
Veramente , la frase corretta sarebbe… “cucino per loro tutti i giorni”
Perchè vedi,scrivere
“cucino loro tutti i giorni”, par che tu butti i tuoi parenti in pentola tutti i giorni. 🙂
Poi, a proposito del tuo nick: ad esser precisi, la miccia non esplode, caso mai fa esplodere.
Oppure se t’hai sculo, si spenge.
Se poi la miccia è troppo corta, son hazzi amari.
A tal proposito consiglio vivamente la visione del Film “Giù la testa”
Si fa per cazzeggiare, of course.
Immondo
Settembre 8th, 2016 alle 12:32
Mah mi sembra un ragionamento del kaizer,i nonni sono fondamentali e se la scelta è sua di non coinvolgerli son fatti suoi.
Non capisco questi livore nei confronti di altre persone che fanno scelte differenti,non è che Serena sia superiore,semplicemente ha scelto di seguire questa linea.
Onestamente non capisco David Guetta a pubblicare questa,lettera piena di rancore e invidia,sarebbe da ignorare non da osannare.
Il ricordo delle mie Nonne è indelebile,mi hanno insegnato tantissimo soprattutto i valori morali (non che i miei genitori non l’abbiano fatto)e i momenti passati con loro mi accompagnano tutt’oggi.
Ognuno la può pensare come vuole,ma condannare o giudicare chi ha scelto di comportarsi diversamente,non credo che spetti a questa Serena.
Da ricovero
Settembre 8th, 2016 alle 12:58
Tutti i ragionamenti generalizzati per categorie che pretendono di rappresentare una specie mi fanno aonco e quello di Serena – che, evidentemente tanto serena unnè – è uno di questi.
Cento volte meglio mille nonni come l Immondo che una mamma come Serena.
Settembre 8th, 2016 alle 13:11
@ Franz Paperott: ma quando non si parla dei DV le posizioni si ammorbidiscono notevolmente con Zachini.
E’ il suo profondo amore e il mio profondo odio verso i fratellini che ci dividono calcisticamente!!! 😀 😀 😀
Settembre 8th, 2016 alle 13:22
Sì ma perché?
e soprattutto perché???
Settembre 8th, 2016 alle 13:41
Innanzitutto mi piacerebbe conoscere la fonte di questa lettera magari per capire meglio il contesto, perché così è un po’messa li.
In secondo luogo mi viene da dire grazie alle donne come Serena e mia moglie che lavorano e mandano avanti la famiglia con dignità più o meno aiutate dai propri compagni o mariti da nonni o zii, baby sitter, nidi e asili, ognuno secondo le proprie possibilità e necessità e vicissitudini.
In ultimo saluto con affetto l’amico Immonda, spiegandogli che i miei due figli, adesso di di 17 e 10 anni, sono stati mandati al nido meno di un anno, per necessità e anche per scelta è sono cresciuti bene, hanno incominciato a socializzare con i propri coetanei presto trovandosi quindi sempre bene in ogni grado di scuola affrontata in seguito. Purtroppo per loro hanno avuto solo una nonna disponibile che con 4 nipoti ha dovuto fare un po i turni, ma sempre con il piacere di stare con loro.qualche zia ha supplito.
Studiando e Facendo sport tutti e due fortunatamente tanto tempo da passare con tablett telefonino e consolle, non ne hanno è quindi, dai ci è andata bene per ora.
Un caro saluto
Lucky
Settembre 8th, 2016 alle 14:05
Ma una via di mezzo no ? certo quando definisce certe mamme mollicce e svogliate mi sembra un pò estremo, i nonni sono molto importanti e le partite si vincono sempre con il gioco di squadra, chiedere aiuto non lo vedo come una cosa negativa, dipende in quale misura, la famiglia è in continua evoluzione e non c’è un modello da prendere come riferimento, giusto o sbagliato solo i figli ce lo diranno se siamo stati bravi come genitori…Fare tutto da sola o da solo a che scopo ? perchè non si può fare altrimenti o per testardaggine?
Settembre 8th, 2016 alle 14:05
mizzica come siete inviperiti.
Ha solo scelto di sfogarsi contro alcune conoscenti che pur avendo tutti gli aiuti al mondo, probabilmente glieli frantumato in continuazione mentre lei si fa davvero il culo!
Chi non si è mai arrabbiato con un conoscente che non fa un caxxo dalla mattina alla sera e viene a lamentarsi della sua situazione?
Immondo, stai sereno, sennò non ti portano più i nipoti a casa, se ti vedono così agitato.
Settembre 8th, 2016 alle 14:36
Immonda post 11.
No, i figlioli dai nonni no.
Ma che si si scherza davvero.
“Gl’imparan le peggio cose” (io le bestemmie ed ero piccolo…).
I nonni?
“Gentaccia” (umani).
“Rompicoglioni” (come tutti i vecchi che pensano che chi viene dopo di loro è un emerito cretino…)
“E poi dopo c’è anche da fargli i clisteri, e cambiagli i pannoloni e le traversine al letto” ( io stringevo la mano a mio padre, insieme a mia madre, quando ha esalato l’ultimo respiro).
E fargli le nottate quando arrivano all’ultimo spendere.
I bimbi?
“Meglio metterli al nido a un anno a mezzo” (meglio dai nonni così un si spende nulla…).
“E poi a gingillassi con una tablet” (o con una PS4 comprata dai nonni, nonostante le tue raccomandazioni di non farlo).
Vengan su meglio.
“Infatti si vede poi che bella società c’è oggi, che belle famiglie c’è oggi e quante le durano” (invece ieri con i campi di concentramento, la mafia, il terrorismo, l’eroina ecc si che erano bei tempi e soprattutto che bella società…)
“E che gioventù c’è a giro” (cercano i Pokemon invece degli ebrei o dell’eroina…).
Chapeau? (preferisco l’italiano “complimenti”).
Ma dicchè!
Mappeppiacere.
Come vedi le banalità sono tue quanto mie e soprattutto i luoghi comuni di Serena sono anche i nostri…
PS speriamo di tornare a parlar della Viola .
Settembre 8th, 2016 alle 14:46
Mah..
a me il post di questa Serena sembra la sagra del luogo comune
e ci leggo tra le righe un po di invidia.
Ognuno ha la sua situazione
e cerca di gestirsi per il meglio.
Le variabili sono cosi tante,
il tipo e la distanza dal luogo di lavoro, per esempio.
ma come si fa a giudicare?
Una cosa comunque è certa:
averceli, i nonni!
Poi la gente si lamenta e si lamenterà sempre
per tutto.
Quindi che ognuno si gestisca la sua vita,
tanto tutti si cerca sempre di fare il meglio possibile
con i mezzi e gli aiuti che si hanno.
La conclusione del discorso
che la signora in oggetto non vuole avere niente a che fare con le “mamme mollicce”
mi piace veramente poco,
quindi “chapeau” anche no..
ps.
un piccolo ot:
occorre chiamare urgentemente un esorcista per Bucchioni
sembra posseduto dallo spirito del Generale
che infatti è sparito..
Settembre 8th, 2016 alle 15:02
Sono stata una mamma lavoratrice (e intendo tirare giù il bandone alle 8 e andare a partorire, uscire da Careggi e ritornare in negozio con un figlio da allattare nella stanzina dietro).Prima con uno e poi con due. Più tardi, dopo l’asilo o la scuola li andavo a prendere e li portavo al lavoro con me (e guai a chi mi dice beata te che lo potevi fare). Sorvoliamo sul fatto che non dormivano mai e che il grande a 3 anni era già stato operato 2 volte. E anche il fatto che il marito era un grande a svicolare. Ho avuto la grande fortuna di essere aiutata dai nonni ai quali, per esempio, lasciavo i bambini una notte a settimana e loro erano felici di andare tra le braccia di chi li riempiva di amore e di vizi, i miei genitori felici di sentirsi utili e amati e io e mio marito…contenti anche noi.
Ancora oggi che sono grandi sono legatissimi ai nonni e ovviamente i nonni sbrodolano.
Sono sicura di avere fatto una delle poche cose fatte bene in vita mia e spero tantodi avere l’opportunità di contraccambiare con i miei figli accudendo i loro con tutto l’amore che avrò.
So di essere stata previlegiata e qualcuno dirà che non tutti hanno questa fortuna ed è vero ma state riconoscendo che è una fortuna.
Ai tanti maschietti qui che hanno fatto i loro apprezzamenti vorrei dire e grazie al c…. quando leggerò il post di un uomo che mi dice quanto è bravo a lavorare e accudire i figli e portarli di qua e di là e cucinare per loro e magari mi fa anche le lavatrici glielo dico anche io bravo fossero tutti come te!
Io un consiglio mi sentirei di darlo alla mia futura nuora e a mia figlia: fatti aiutare bischera! Non aver paura di non essere una madre a 360° ma di essere una mamma a 90°
Settembre 8th, 2016 alle 15:51
Assolutamente in linea con Immonda e d’Algarvesibilla. E poi il post di Serena a me pare pieno di rancore. Mi ha messo una grande tristezza.
Dopo i leccavalle vs. le checche isteriche, ci mancano solo le mamme tostissime vs. le mamme mollicce….
Settembre 8th, 2016 alle 17:05
@11: …no,immondo,non sono d’accordo. io sono stata contenta di aver mandato mio figlio al nido, ha potuto stare con altri bimbi e ha imparato tante cose che io, dico la verità, non avrei fatto nè creduto. non credo che dipenda da quello se i figli vengono su bene o no. ci sono bimbi tirati su da nonni intelligenti che crescono bravi e ricchi di valori, ma ci sono anche di quelli che ai nipoti le danno tutte vinte, e inutilmente i genitori cercano di mettergli un freno!
@38 miccia-esplosa: credo che oggi sia accettato anche la forma “gli” per “a loro”
anche io e mio marito abbiamo fatto da soli,e ci siamo sempre detti che-nel bene e nel male-la colpa o il merito di come è nostro figlio è solo nostra.
anche a me dà noia chi sta sempre a lamentarsi, ma poi penso che non siamo tutti uguali e che bisogna ritrovarcisi nelle cose per giudicare
Settembre 8th, 2016 alle 18:03
in tutto questo, il marito che combina in casa? La sa stendere una lavatrice? Le fa le pulizie a casa? Ed esattamente che lavoro fa Serena? Detto questo polemizzo anche con immonda, perche’ e’ vero che spesso (e non generalizziamo senno zachini s’incazza) I nonni hanno assunto un ruolo di supplenza, tanto da aver perso la natura dei nonni. Cioe’, quando sento che un mio amico di quasi 40 anni si fa stirare le camicie dalla mamma, scusate ma mi cascan le palle…. I nonni devon fare I nonni, non I babysitter di professione.
Settembre 8th, 2016 alle 19:10
Bisogna ricordarsi anche dei figli e dei modelli che rappresentiamo.
Serena e’ e sarà un riferimento di donna che lavora non solo per il denaro ma anche per il piacere di andare a lavorare.
Settembre 8th, 2016 alle 20:07
Vado OT seguendo Linus, che si è accorto dello strano mutamento di opinioni del Bucchioni. E non è il solo: anche Calamai da settimane è molto severo con la proprietà.
Ora, solo i fessi non cambiano mai idea e questo mercato ha fatto oggettivamente cagare. Ma certo, che i due principali megafoni del pensiero societario improvvisamente suonino assieme una musica diversa, fa pensare.
Bucchioni addirittura insinua che forse il periodo negativo di molte altre attività di Ddv con pesanti perdite, ha indotto a tagliare bruscamente anche in Fiorentina. Che come concetto non è tanto distante da quello espresso dal Bera e per cui i sacerdoti si sono stracciati le vesti, invocando una querela purificatrice.
Chissà cosa c’è sotto.
Settembre 8th, 2016 alle 21:02
Dai David, ammettilo….hai postato questo florilegio di luoghi comuni per farti una risata vedendo Immonda Bestia, Zachini, me, Shimon e molti altri andare d’accordo… 😀
Settembre 8th, 2016 alle 22:05
Se avevo a disposizione i miei genitori o i miei suoceri sinceramente un aiutino l’avrei chiesto. Serena, complimenti!!
Posso permettermi di chiedere che tipo di lavoro fate tu e tuo marito?
Settembre 8th, 2016 alle 22:06
Ops mi correggo:” se avessi avuto a disposizione…..
Settembre 8th, 2016 alle 22:26
“Normale” sarebbe che anche i mariti facessero le lavatrici, stirassero, preparassero pranzo e cena, come fanno le mogli, o come fanno, o dovrebbero fare, i compagni di altri uomini o le compagne di altre donne. Perché altrimenti resterà altrettanto “normale” che gli uomini guadagnino mediamente di più (e non poco) delle donne, e che le donne (non poche) siano discriminate sul lavoro, che subiscano una cultura ancora in gran parte maschilista, spesso anche violenta, come le cronache dei giornali purtroppo ci ricordano ogni giorno.
Settembre 8th, 2016 alle 23:53
No, “gli” non si può usare per “a loro”, ha ragione Miccia. Si adopra, erroneamente, nel parlato. Ma è scorretto.
Del resto, è usato, sempre erroneamente, anche al femminile: ho visto Franca e gli ho detto…
Bisognerebbe usare “le”.
Qui doveva essere “cucino loro”. Poi, siccome “loro” sembra il complemento oggetto del cucinare, per non passare da cannibali va benissimo il suggerimento di Immondo: cucino per loro.
Comunque, gente, concordo con quelli che sdrammatizzano, qui: non c’è da fare le crociate pro e contro i nonni, gli asili nido, le mamme a 360 o 90 gradi, non c’è da cercare chissà quale invidia o rancore nelle parole di questa Serena (più di nome che di fatto mi pare): era uno sfogo contro chi ha gli aiuti ma si lamenta o non si rende conto dei suoi privilegi, un’affermazione un po’ dura del proprio orgoglio di essersela cavata da sola col marito…
Cerchiamo di essere sereni noi 🙂
Settembre 9th, 2016 alle 06:12
Sono scelte che vanno rispettate senza alcun dubbio , mia nonna diceva sempre che “ogni casa ha la propria usanza” e non si è mai permessa di interferire nei rapporti con i miei genitori .
Ps: anche io aiuto mia moglie in casa in varie “faccende” tra cui lavare , pulire , fare la spesa e accudire le bambine .
Per me è normalità .
Settembre 9th, 2016 alle 08:40
Picchio,le “mamme a novanta gradi” è voluta o è un colpo di genio involontario? Comunque si chiamano MILF. 🙂
Settembre 9th, 2016 alle 09:10
Grandissimo Franz che mi hai rubato la battuta…
🙂
@ Igor, in molte famiglie è normale, tipo a casa mia…ma non capisco questa ricerca del modello perfetto di organizzazione della famiglia, non esiste, ogni famiglia fa storia a se stante sono troppe le variabili in gioco, l’importante è che nell’organizzazione vi sia armonia e nessuno dei componenti si senta in qualche modo penalizzato, ma secondo un criterio oggettivo…perchè pure io sento piangere mamme il cui unico “lavoro” è strisciare a più non posso le carte di credito dei mariti…
vdz
Settembre 9th, 2016 alle 11:07
Come non prendere l’involontaria palla al balzo servita da Franz Paperott e Picchio e non ricordare l’antico detto
(ambasciator non porta pena)
“le donne son come le lavatrici: danno il meglio a 90 gradi”
(A sessanta meglio ancora, aggiungerei)
Immondo
Settembre 9th, 2016 alle 11:31
Complimenti a Serena. Unico punto su cui dissento: chiedere aiuto non è segno di debolezza, come invece traspare dal suo post. Non siamo soli nel mondo!
Settembre 9th, 2016 alle 12:31
Wonder Woman… papppapa pa… Wonder Woman…
Io da quando ho il marmocchio tra il lavoro, la moglie e lui non ho più 1 secondo per me (eccetto lo stadio e non sempre ce la fo…) e allora??????????
Chi si loda si imbroda.
Settembre 9th, 2016 alle 12:43
Ot.. spiace visto l ottimo momento goliardico ma … Forza signora Zarate!!! Coraggio e picchi duro…
Umberto Alessandria
Settembre 9th, 2016 alle 14:42
Lo trovo uno sfogo di una persona insoddisfatta ed anche un pò invidiosa.
Non c’è nulla di male a farsi aiutare e pure a lamentarsi, perchè nessuna mamma è perfetta e qualsiasi mamma vorrebbe il massimo per sè e per i suoi figli.
Settembre 9th, 2016 alle 15:31
““Il punto di ripartenza da cui partire sono gli stipendi della squadra: la Fiorentina è al settimo posto nella graduatoria del monte ingaggi, questo vuol dire che per quello che è il valore riconosciuto economicamente, la squadra è fuori dalle coppe europee. Il secondo punto di analisi riguarda il calciatore viola più pagato: Borja Valero. Guadagna meno di Destro, attaccante del Bologna. È chiaro che a queste condizioni non possono arrivare top players. La società Fiorentina quindi deve essere onesta nel riconoscere che consegna a Paulo Sousa una squadra che, a condizioni normali, non è da coppe europee, almeno sulla carta. Poi ovviamente c’è il campo, che è un’altra cosa, ma se Sousa riuscirà a fare una stagione da 4°-5° posto, il merito sarà tutto suo e della squadra, non della società”.
Chi l’ha detto?
A) Il Generale
B) Shimon
C) Luca Diego Andrea Calamai
Settembre 9th, 2016 alle 16:07
@ Shimon
opzione D)
solo che Guetta non me la passa….
Vdz
Settembre 9th, 2016 alle 23:37
73
Aggiungo che il piu pagato borja valero guadagna quanto de ceglie e meno di neto.
Come mai vanno via? ??
Chissa…
Settembre 10th, 2016 alle 03:10
@Franz Paperott
Certo che era voluta. Ma citavo indirettamente Laura (#54) che con molta arguzia dichiarava di aver paura non tanto di mon essere una mamma a 360°, quanto di…
Già, Laura…
In realtà cosa volevi dire?
Che a 90° hai paura di esserlo o di non esserlo?
Perché la frase, sicuramente per motivi di negazioni che si attorcigliano, risulta poco chiara 🙂
Si scherza…
Settembre 10th, 2016 alle 03:38
#73 Shimon
Non importa chi lo ha detto, che è più che ovvio. Secondo me, piuttosto, importa considerare che è un’equazione a bischero, tutta da dimostrare.
La società dimostra il suo valore e ha dei meriti anche se scova dei giocatori di livello con budget limitati e sa trattenere calciatori come Kalinic, Borja Valero, Vecino, Badelj, Ilicic e Gonzalo che altre società avrebbero voluto accaparrarsi e che pagherebbero molto di più come ingaggio.
Ha dei meriti se si è portata in casa un allenatore capace ed ha saputo tenerlo con sé nonostante il pessimo mercato di gennaio scorso.
Viceversa, l’allenatore ha tanti meriti se valorizza un gruppo a “basso” costo e lo rende squadra competitiva, ma anche demeriti se si para il culo con la storia dei giocatori da settimo livello e va a mettere in campo una formazione prevedibile e moscia perché non sa dirigerla e motivarla adeguatamente o per un’intera stagione.
Ha dei meriti grandi se lavora in sinergia con la società e crea unità nello spogliatoio e fuori, e altrettanti demeriti se fa il muso lungo e brucia alcuni talenti perché non sa prendere alcuni giocatori a sua disposizione e trattarli nel modo migliore.
E pecca la società se, rendendosi conto di limiti del tecnico, non intervenisse tempestivamente per aiutarlo o, in caso estremo, sostituirlo.
E avrebbe colpe il mister se..
E avrebbe meriti se…
Secondo me, meriti e colpe sono distribuiti in modo più complesso e interattivo di come il misterioso soggetto da indovinare vuole elementarizzare in partenza.
Prima ancora di ricominciare.
Tanto per dividere, come sempre, la Fiorentina.
Settembre 10th, 2016 alle 06:30
D) Dagospia
Settembre 10th, 2016 alle 08:22
Sono d’accordo con “Immondo”
Settembre 10th, 2016 alle 15:26
@picchio a Pullicciano
metaforicamente avrei paura ad esserlo, in senso letterale…mmm com’è che era? Non mi ricordo più tanto.
Settembre 10th, 2016 alle 17:40
Grazie, Laura, apprezzo molto lo spirito con cui hai accolto la mia battuta, brava 🙂
Settembre 10th, 2016 alle 19:21
Picchio, carissimo mio, noi s’e’ fatto caciara sulla battuta di Lady Laura, ma la frase che a noi maschietti dovrebbe far riflettere e’ un’altra.
Quella dove lei dice che suo marito nel bisogno era molto bravo a svicolare.
Ecco dove noi uomini si dimostra troppo spesso di non essere all’altezza delle donne.
Troppo facile essere presenti quando c’e’ da far movimento in pellicceria e poi svicolare quando c’e’ da dare una mano a una moglie e mamma che lavora.
Immondo
Settembre 11th, 2016 alle 07:31
I miei figli sono adulti ormai e sono nonna ma anche io come Serena sono stata una mamma che ha lavorato fuori casa senza aiuti domestici e’ stata dura ma anche bello e gratificante.
Settembre 11th, 2016 alle 08:36
Tutto vero, Antonello.
Perdonami, però, se rientro per un attimo nella caciara, tanto tra poche ore c’è il Genoa e si penserà ad altro.
Per me l’ideale sarebbe tanto, tantissimo movimento in pellicceria. Perché fa bene.
Da questo sano esercizio che vivifica tutto, secondo me scaturisce un generoso impegno in casa del bravo compagno.
E un rinnovato fervore della pellicciaia.
In un circolo virtuoso che ripopola la terra, tiene in ordine la casa e lustra l’attrezzatura del bravo compagno, e che appaga e mantiene bella e amata la signora pellicciaia.
Ecco il mondo ideale.
Un abbraccio a te, alla Signora Laura e a tutte le generose pellicciaie viola.
E, ovviamente, alé Viola!
Settembre 11th, 2016 alle 19:04
@ immonda bestia: sempre acuto
@ Picchio a Pullicciano: solo chi non segue questo blog poteva pensare a una tua volgarità gratuita. Il film del #84 lo proiettano prima o dopo quello della Fiorentina che vince lo scudetto?
Settembre 12th, 2016 alle 21:36
Grande, Laura! Doppia festa, allora 😀
Dio volesse…
Grazie per le belle parole e un in bocca al lupo generale.