Non fanno neanche ridere
Inserito da admin il 2 Set 2016 7:47 pm. Categoria: Attualità.
L’aspetto peggiore delle penose vignette di Charlie Hebdo è che non fanno ridere.
Peggio ancora: sono proprio brutte, neanche cattive o sarcastiche, ma proprio senza nulla di divertente
Poi c’è l’indignazione, che è sacrosanta e non ci si appelli alla libertà di pensiero o di satira, che in questo caso non c’entra niente
Una vicenda veramente triste, di cui avremmo fatto volentieri a meno
Settembre 2nd, 2016 alle 19:48
Chi era Charlie per la vignetta contro Maometto deve esserlo anche adesso.
Ma si sa che la coerenza è come il coraggio di Don Abbondio. Chi non ce l’ha non può darselo.
Settembre 2nd, 2016 alle 20:03
@1 Alessandro B.
A parte le “lieve differenza” tra indignarsi e sparare Charlie è questo.
Queste vignette a noi fanno schifo ma magari in Svezia muoiono dal ridere….come per la vignetta su Maometto ….è questione di coerenza su questo sono d’accordo con te
Settembre 2nd, 2016 alle 20:08
Salve David. Mi dispiace ma dissento. Sarà che son cresciuto col livornocronaca, ma di questa ennesima palata di letame perbenista/moralista se ne poteva fare a meno. Non ha senso indignarsi con i satiri, se ci fanno ridere bene se non ci fanno ridere pazienza, non si prendono in considerazione e finita lí, senza indignarsi; l’indignazione non serve a noi, non gioverà a loro e soprattutto non cambierà la storia. E credo che i motivi per prendersela in un fatto cosí terribile dovrebbero essere ben altri e charlie hebdo prova a spiegarcelo, qualora non volessimo capirlo: c’est pas charlie hebdo qui construit vos maisons, c’est la mafia! Forza Viola
Settembre 2nd, 2016 alle 20:11
A me non facevano ridere, e le trovavo offensive allo stesso modo, quelle contro l’Islam, contro l’ebraismo, contro il cristianesimo, contro la Le Pen. Così come sono offensive e inopportune tante prime pagine ed articoli del Giornale, di Libero, della Nazione e del Tempo. Ma se c’è chi le trova divertenti ed acquista il giornale permettendogli di sopravvivere, è giusto e sacrosanto che le continuino a pubblicare.
Settembre 2nd, 2016 alle 20:11
Si , sono tremende ..solo e soltanto per chi ha subito il terremoto negli affetti e negli averi ma se guardi oltre ( turandoti il naso ) come non si possa recepire il vero significato lo trovo strano : Qualcuno dopo 24 ore si fregava le mani e pensava al pil … altri mettevano in moto il carrozzone del business … altri iniziavano a fare telefonate …
Umberto Alessandria
Settembre 2nd, 2016 alle 20:38
Adesso capisco perché i criminali islamici li assalirono… perché odiano i maiali.
Alessandro B., hai ragione, per quanto mi riguarda non ero Charlie, perché odio i terroristi ma David ha ragione, le vignette sono orribili e non fanno ridere. Gente che si guadagna da vivere così non può avere il mio rispetto.
Settembre 2nd, 2016 alle 20:45
Caro David,
Come dice Alessandro, chi era Charlie per la vignetta contro Maometto deve esserlo anche adesso.
Ma sarei curioso di sapere, sempre per coerenza, se il disegnatore è lo stesso della vignetta di Maometto e, in caso di risposta positiva, se ha subito, dopo l’attentato, traumi psicologici o neurologici talmente gravi da considerarsi un pericolo per se stesso e per quelli che gli stanno intorno.
Poniamoci una domanda: cosa c’è oltre il cinismo, ultimo limite ‘accettabile’ di Charlie?
Secondo me quel vignettista lo esplorerà un giorno: c’è il conto presentato dalla propria coscienza.
A meno che non sia un malato di mente. Appunto.
Un abbraccio.
Settembre 2nd, 2016 alle 20:52
Alessandro B.:
sapevo che facevano vignette su Maometto,
pensavo fossero sconvenienti
visto il clima
e conoscendo i musulmani,
ma le vignette non le avevo mai viste.
Poi ho visto quelle che prendevano per il culo il famoso bambino siriano
trovato morto in riva al mare
e allora no.
Allora non dico che fanno bene a venire a spararti,
ma quasi.
Questa non è satira
non so neanche io cos’è
forse solo stronzaggine.
Quelle sul terremoto
sono proprio da pezzi di m…a.
incommentabili.
Settembre 2nd, 2016 alle 21:00
No, non fa ridere. Fa pensare.
Settembre 2nd, 2016 alle 21:16
belushi, per quello che vale plaudo. c.
Settembre 2nd, 2016 alle 21:37
Mi dispiace. Mi dispiace leggere questo cambio di direzione come cambia il vento.
Mi sono schierata a favore di Charlie Hebdo nonostante non mi piacciano le loro vignette. Le trovo grezze e volgari. Ma il diritto di pubblicare e la loro libertà è la nostra libertà. Non ho voglia di cercare indietro ma sono sicura che hai scritto qualcosa a favore loro.
Adesso perché toccano noi non va più bene? Dio mio come siamo messi male a giornalismo.
Vergogna.
Settembre 2nd, 2016 alle 21:40
Aggiungo che la libertà è libertà. Non è di nessuno è che mi vergogno di come viene stiracchiata che con questi post.
Vergogna ancora!
Settembre 2nd, 2016 alle 21:41
Guardate che non è obbligatorio rispondere eh?
Magari 10 minuti di riflessioni prima di scrivere cose scontate o bisxherate sarebbe auspicabile.
Settembre 2nd, 2016 alle 22:03
In un mondo dove si abusa di tutto, si è deciso di abusare anche della libertà. Dalla Francia che ne ha fatto bandiera e Storia mi aspettavo di meglio. Più che libertà di pensiero temo che siano prigionieri del pensiero di essere liberi. Troppo.
Settembre 2nd, 2016 alle 23:18
Post 1 di Alessandro B.
PERFETTO
Altrimenti si predica bene e si razzola male, detto questo io penso che facciano schifo quanto quelle a cui ci hanno abituato in passato.
Non è satira e non lo era nemmeno prima, è di cattivo gusto e lo era anche in altre occasioni .
è francese, tutto qui .
Noi siamo solidali con loro e loro ci prendono per il sellino, tipico francese.
Settembre 2nd, 2016 alle 23:21
Lo scrissi già quando ci fu l’attentato. Con tutta la solidarietà verso le vittime, con tutto il convincimento che ci debba essere libertà di espressione, scrissi chiaro e tondo che io non ero Charlie Hebdo quando questo si permetteva di dissacrare Il senso religioso altrui, musulmani, cristiani, buddisti, ebrei, chiunque. Lo ribadisco anche adesso. Sono degli idioti.
Settembre 3rd, 2016 alle 00:32
Mah che dire….l’inarrestabile ombra del decadentismo occidentale si estende a macchia di leopardo e coinvolge anche la terra di Francia quasi a voler stringere tutti i paesi del vecchio continente (han fatto bene gli Inglesi a tirarsi fori da tale melma prima che fosse troppo tardi) in un meschino e laido abbraccio …..una volta i transalpini erano più sofisticati ed eleganti oserei dire anche più creativi…. ora basta guardare quelle vignette per percepire il degrado anche solo puramente grafico che le caratterizza il tutto condito da idee banali,triviali e di gusto osceno
non so se stanno vivendo un periodo di crisi economica come il nostro ma sicuramente sono in piena crisi di idee e di intuizioni…il che è molto ma molto ma molto peggio
questo per quanto concerne la forma……..per i contenuti ,il messaggio è chiaro (anche se veicolato con una dose di sadismo ingiustificato)e cioè quello di richiamarci attraverso un sonoro schiaffo morale ad un senso civico e di responsabilità soggettive più idoneo e rigoroso onde evitare di ricadere sempre negli stessi storici errori
il vizio di fondo è il gusto con cui si vuole far arrivare un messaggio………non si può scrivere una lettera indirizzata al ministero degli interni scrivendola sulla carta igienica……..
poi ci si lamenta del comunicato della curva
al confronto esso l’è un idrolato di rose ….anzi di violette
Settembre 3rd, 2016 alle 00:56
… Bertolaso for president.
Settembre 3rd, 2016 alle 04:02
@ inca 2: non c’è alcuna lieve differenza.
Se giochi col fuoco e poi ti bruci non puoi venire a frignare che il fuoco è cattivo.
Si volevano fare pubblicità e la ottennero. Sulla pelle dei colleghi morti.
A distanza di mesi sono felice di non aver espresso loro solidarietà.
Perché c’è una lieve differenza tra l’ironia, il sarcasmo e l’offesa pura e semplice.
Settembre 3rd, 2016 alle 04:21
Vergogna ancora e ancora….
O ma ognuno la penserà come vuole?
Settembre 3rd, 2016 alle 06:15
Ma quale altra trovata avrebbe consentito a quella manica di fave di spopolare sul web in poche ore? Hanno solo fame di pubblicità. Le vignette fanno schifo, ma quel che hanno detto dopo (la risposta “è la mafia a costruire le vostre case” mi sembra pure peggio. Accidenti, che colti vignettisti, che si rifanno ai più ritriti luoghi comuni.
Se volessimo essere cattivi, bisognerebbe aspettare il prossimo tragico attentato, e il giorno dopo dire a questi signori: non piangete, siete voi che vi fate difendere da topolino, che mette una pattuglia della municipale a sorvegliare l’ingresso del lungomare di Canne la sera dei fuochi. Tutti l’hanno pensato, ma nessuno gliel’ha detto perché non era bello. Ma se insistono..
Io “je sui charlie ” non l’ho mai scritto, e vedo che avevo ragione. Offendono costantemente , se una volta trovano qualcuno che reagisce non c’è troppo da meravigliarsi.
Settembre 3rd, 2016 alle 07:18
Le vignette sono brutte e di pessimo gusto, ma esprimono semplicemente il pensiero degli stranieri su noi italiani “pizza, mandolino e mafia”. Non mi meraviglio e quindi non mi indigno.
Settembre 3rd, 2016 alle 07:44
Le vignette di Charlie sono offensive, di pessimo gusto e prive di rispetto oggi nei confronti dell’Italia e soprattutto nei confronti di coloro che hanno perso TUTTO E TUTTI, come lo era ieri nei confronti del mondo musulmano. Diciamo la verità, la carta stampata da Charlie e’ utile solo per pulirsi il culo e per quel che mi riguarda possono andare a fare in culo per sempre;!!!
Settembre 3rd, 2016 alle 07:55
@22 Roberto Rapallo VIOLA: Hai ragione sugli stereotipi, tutto il mondo ne ha: italiani come hai scritto, francesi “baguettes, si lavano poco e megalomani”, americani “hamburger, Hollywood e guerre”, arabi “terroristi, fotti-capre e petrolio”, ecc…
Chiunque di noi fa battute su queste cose, alcuni per professione, ma quando si parla di tragedie, chi non è capace di non generalizzare ha un’intelligenza limitata ed è schiavo degli stereotipi che i media e chi tira le fila del mondo vuole far passare come verità inconfutabili.
Io mi indigno, perché ho la presunzione di saper fare la differenza. Il paragone più facile mi viene con gli arabi (o islamici se vuoi). Nessuno mi convincerà mai che sono tutti cattivi e terroristi, ma quando sono “beccati” sarei a favore della tortura e delle esecuzioni senza processo. Forse ho uno strano senso della giustizia… Mi rendo conto che ho un po’ divagato.
Settembre 3rd, 2016 alle 08:29
Quelle vignette sono indecenti, immorali, volgari, offensive, inopportune e nemmeno divertenti. Non si può ridere sulle disgrazie.
questo è sciacallaggio intellettuale, il peggiore attentato all’intelligenza umana.
Nessuno mette in dubbio la libertà di esprimersi ma qualcuno invoca l’uso del buon senso e della moralità. Loro sono liberi di pubblicare, ci mancherebbe altro, ma noi siamo altrettanto liberi di mandarli affanculo.
Entrando nel merito, questa non è nemmeno satira. La satira colpisce i potenti, gli intoccabili, gli dei dell’olimpo, allo scopo di renderli umani e far capire che sotto la parvenza di invincibilità sono dei miseri esseri umani come tutti. Quando si offendono e disprezzano i miseri, gli ultimi, le vittime, gli impotenti, allora si diventa bulli, prepotenti, sciacalli.
Volevano sottolineare il malcostume italiano e la malafede degli operatori del settore nelle costruzioni e ricostruzioni? Benissimo, lo facciano, anche perché non indicano che la verità, ma che colpiscano i veri responsabili, non le vittime e chi le piange ancora.
e poi, dai ancora nel 2016 ad insistere sui maccheroni, sulla pizza…non sono nemmeno originali.
Patetici, banali e nemmeno divertenti.
CIRANO, che non è mai stato Charlie.
Settembre 3rd, 2016 alle 08:29
È inutile. La satira non è per tutti. E chi non la capisce vorrebbe spiegare agli altri cosa la satira è, e soprattutto cosa non è.
È soprattutto per questo che la satira in Italia non c’è praticamente più, perché nessuno la capisce.
Massimiliano.
Settembre 3rd, 2016 alle 08:31
PS: ora faccio lo scorretto e mi calo al loro livello.
strage al Bataclan…magari, se avessero passato musica migliore…
Questa è satira? e’ divertente, pertinente?
Strage al Charlie Hebdo…non sono stato io ad insultare Maometto…
Questa è satira? e’ divertente, pertinente?
Siamo seri…
CIRANO
Settembre 3rd, 2016 alle 08:42
Se penso che loro hanno Charlie Ebdo e noi il Vernacoliere capisco, nei fatti, che a parte la loro merdosissima e sbandieratissima “grandeur”, noi italiani saremo sempre 1.000 anni luce avanti a questi ridicoli mangialumache.
Settembre 3rd, 2016 alle 09:00
Solo perchè è satira non è detto che le vignette debbano essere tutte accettate oppure non accettate.
Ma come cavolo ragionate?
Ci sono vignette divertenti, umoristiche, anche dissacranti.
La satira va benissimo per la politica. Per la religione.
M’importa sega se prendono in giro Cattolici o Musulmani.
Ma ironizzare sui morti proprio no.
La vignetta sul terremoto è terribile. Vergognosa.
Non c’entra una beamata sega con la satira su maometto.
Auguro a chi l’ha disegnata e chi l’ha pubblicata tutto il male.
Anzi gli auguro un morto in famiglia e di farci sopra poi una vignetta umoristica….PUBBLICATA. E vediamo allora come se la rivogano.
Settembre 3rd, 2016 alle 09:16
ww.lastampa.it/2016/09/03/italia/cronache/terremoto-con-le-accise-sui-carburanti-raccolto-il-doppio-del-necessario-per-le-ricostruzioni-YrFZL4zXE2FnS66QOOiQrN/pagina.html
la w mettetela voi ….
e ci si indigna per due vignette di m …
Umberto Alessandria
Settembre 3rd, 2016 alle 09:18
Ma cosa vogliono questi mangiarane? Ho a che fare con loro tutti i GG per lavoro. Non mi stupisco del concetto che hanno di noi Italiani, vignette o no.
Settembre 3rd, 2016 alle 09:38
Caro David, mi sa che non hai neanche provato a capire il senso della vignetta, accecato dal perbenismo e dalla superficialita’. Lo hanno spiegato loro in una seconda vignetta. Poi si puo’ discutere, ma prima capiscila, please. Inoltre, chi ha detto che una vignetta deve far ridere? Molto deluso dal tuo post.
Settembre 3rd, 2016 alle 09:48
….aggiungo: perché quelli di Charlie Hebdo non ci hanno “divertito” con qualche vignetta sull’attentato alla LORO SEDE?
Prendendo per il culo i loro 12 morti?
Io quelle vignette non l’ho viste.
E nel caso avessero fatto le vignette mi sarebbe piaciuto sentire cosa avrebbero avuto da ridire i familiari delle vittime.
Meditate gente.
Settembre 3rd, 2016 alle 09:50
Allora spiegateci cosa è la satira ……e soprattutto cosa è la libertà………io avevo un concetto più aulico di libertà più poetico prima che arrivassero i Francesi ad impartirci la loro lezioncina infarcita di falso progressismo
quindi se io ti do due labbrate …cosa è ??
libertà d’azione ?
non mi puoi impedire di muovere a mio piacimento l’arto superiore ……..e poi sei te che ti sei messo in coordinata per riceverlo….
non si può giustificare e sdoganare anche l’idiozia………perchè potrebbe alla lunga comportare a conseguenze irreversibili….e si è sulla strada giusta
ps se devo essere sincero Cirano preferisco la prima che hai scritto ad una qualsiasi dei Francesi …….è concettualmente molto più evoluta e farebbe anche ridere se dietro non si fosse consumata una strage di innocenti….
fossi in Charlie dedicherei più tempo a revisionare la vulnerabilità sismica dello stabile che ospita la propria redazione piuttosto che disperderlo a sporcare un foglio con schizzi di inchiostro velenoso ed aberrante ……….sai com’è potrebbe capitare a tutti
Settembre 3rd, 2016 alle 09:52
sorry volevo scrivere “portare a conseguenze”
Settembre 3rd, 2016 alle 09:55
Massimiliano n 25:
Ma che dici?
La satira la si fa sui potenti,
Sugli intoccabili,
Ma senza andare oltre i limiti della decenza.
Il vernacoliere è un esempio.
All’epoca dell’attentato non avevo visto mai cosa pubblicava quel giornale,
Se fai delle vignette raffigurando il nostro Dio come un maiale ti becchi una denuncia,
Se raffiguri in quel modo Maometto
Ti ritrovi quelli coi kalasnikov sotto l’ufficio
Cosi te lo spuegano loro dove finisce la satira e comincia l’offesa.
Tra l’altro
Anche il solo pensare di fare una vignetta
Su un bimbo di due anni morto
O sulle vittime di un terremoto
È da idioti.
E basta,
Anni fa, sul sito romanista, ultraschierico
I gentilissimi tifosi romani fecero un sondaggio
Su chi si augurassero che dovesse morire per prima.
In testa alla classifica c’era la moglie di Prandelli
Che infatti mori dopo pochi mesi.
Io gli scrissi anche educatamente per dirgli quanto sono stronzi,
Ovviamente fui coperto di insulti
Ma il concetto era che loro scherzano su tutto
Ed ero io che non capivo il loro umorismo.
Io ho continuato a non capirlo
E loro a fare vignette sulla moglie di Prandelli anche dopo morta.
Gente di merda.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:09
Affermare di essere Charlie significava essere a favore della libertà di espressione.
Dire che quella vignetta fa schifo significa esercitare la propria libertà di espressione.
Non vedo nessuna contraddizione.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:09
Io sono uno che di humor nero, ci campa. Anche ironizzando sui morti. E diciamocelo, noi fiorentini ridiamo sempre sulle tragedie, nostre, e altrui.
Ma queste vignette di Hebdo… io non le capisco. Non capisco cosa debba far ridere, francamente. E allora decade la satira, decade lo humor nero. E non rimane che niente.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:10
ORRENDO!!!!! Il sarcasmo si fa sui vivi, anche pesante e volgare come loro sono soliti fare, ma non speculando sulla morte di povera gente.
Mi viene da pensare che quello che succede a questi “boriosi” francesi se lo vanno a cercare!!!!!!
NON SONO CHARLIE HEBDO
Settembre 3rd, 2016 alle 10:16
Vi parlo da Francese e Parigino per giunta: Quei maledetti assassini islamisti han fatto di Charlie Hebdo un mausoleo di vittime innocenti.In effetti noi chiamiamo questo tipo di giornali:torchons!(stracci da cucina).Il massimo del rispetto per le vittime,per le loro famiglie e cari e feroce condanna degli ignobili assassini.Vendevano solo poche migliaia di copie e dopo l’attentanto il primo numero uscito ha fatto 3milioni di copie! per me non é satira,non é vero giornalismo.Sono insulti di bassa lega. A chi piacevano,liberissimi di comprarli.Pero’ ,spesso, l’emotività dopo un dramma cosi crudele ,cancella la realtà ed entra nella leggenda. Comunque sempre libertà di espressione,con tutti i rischi che ne possono conseguire.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:20
Io non sono mai stato Charlie e non lo sono oggi.
I francesi non fanno ridere, è un dato di fatto. In confronto al più grande comico francese, Gigi e Andrea sono Charlie Chaplin.
Sinceramente nemmeno mi offendo più di tanto, li trovo solo molto patetici, come tutti quelli che sparano cazzate credendo di far colpo.
Inutili come la Juve.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:24
Invito a leggere questa bella intervista a Vincino.
VINCINO: “DISEGNO TERRIBILE, MA DIFENDO IL LORO DIRITTO A PUBBLICARLO”
Francesca Paci per “la Stampa”
Vincino, da oltre trent’ anni matita irriverente d’ Italia: la vignetta di «Charlie Hebdo» sul terremoto del 24 agosto scorso l’ ha divertita?
«No, per niente. Ma capisco perché l’ hanno fatta».
Ci aiuti, allora. Perché?
«Sin dal primo secondo dopo il terremoto di Amatrice i media italiani hanno fatto riferimento alla pasta, agli spaghetti, all’ amatriciana. La vignetta è terribile, il termine lasagne è terribile, tutto lo è, ma va letto nel contesto alimentare messo in piedi sin dall’ inizio. E poi va tenuto conto della distanza della Francia, che non ha vissuto il terremoto sulla propria pelle come noi, e di chi è “Charlie Hebdo”».
Se lo chiedono in molti: chi è?
«”Charlie” è una rivista che viene dalla cultura irriverente del ’68, sono di 24 pagine zeppe di vignette, rubriche, satira fortissima e anche inutile, piena di cattivo gusto. C’ è di tutto e in fondo c’ è la pagina delle copertine rifiutate, un trucco che copiammo anche al “Male” per pubblicare le idee più imbecilli, terribili e inutilmente sciocche come questa sul terremoto. Ripeto, la storia va letta nel contesto di “Charlie”».
Per una testata come «Charlie» è necessario irridere tutto?
«Dentro l’ economia di un giornale di satira, che è anche uno spettacolo in cui si mescolano il bello e il brutto, sì, è necessario. Sarebbe diverso se si trattasse di un quotidiano, dove hai una sola vignetta da mettere in prima pagina: in quel caso, se fossi il direttore, non pubblicherei una vignetta così. La disegnerei? Io no, ma ogni autore ha la sua sensibilità».
Ieri il sindaco di Amatrice non ha riso per niente.
«E lo capisco. Tutti in Italia viviamo da una settimana nell’ angoscia. Io vengo dal Belice, il terremoto del ’68, quando, mentre la terra tremava ancora, ero con i volontari a scavare, tirare fuori cadaveri, spalare la morte. Sto male anche solo a vedere il sisma al cinema.
Ma Parigi è lontana e poi la satira affronta ogni aspetto della vita umana, non si inibisce davanti a nulla. L’ Italia ha fatto le spaghettate di solidarietà e ci sta che qualcuno la prenda in giro. La satira non si può fermare, c’ è quella intelligente e quella idiota, ma non la si può né deve limitare. Quanto a me, il mio limite è il buongusto».
Le vignette di «Charlie» sull’ islam, costate la vita a 14 persone, la divertivano?
«Quelle, diversamente da questa sul terremoto, sì, mi divertivano, erano doverose. “Charlie” ha costruito la sua identità anche sulla critica radicale alle religioni, a tutte le religioni. Abbiamo detto e dovremmo ripetere “Je Suis Charlie”, io sono Charlie, perché 14 persone sono morte per svolgere il loro ruolo che è esattamente il mio stesso ruolo, quello di criticare la società in cui viviamo».
I più irritati hanno accusato «Charlie» di volersi fare pubblicità, di voler vendere più copie.
«Questo è assurdo. “Charlie” non vende copie in Italia, non si trova nelle nostre edicole. La verità è che, considerata la distanza emotiva della Francia rispetto all’ Italia, quella vignetta è la normalità di “Charlie”, l’ hanno pensata e disegnata così come è venuta. Sono sicuro che ne avranno fatte di analoghe sulle fosse comuni in Iraq o sul conflitto in Ucraina».
Settembre 3rd, 2016 alle 10:25
D’accordo con Alessandro post 28.
A questo punto, mi accodo a Cirano 27, e faccio anche io satira “i francesi hanno voluto far passare la strage di Nizza per un attentato di islamici, quando in realtà era un povero idiota che cercava i Pokemon in passeggiata zigzagando tra la gente!”
Settembre 3rd, 2016 alle 10:43
Un plauso (e anche un caro saluto) al grande Prof. Violetviper. 🙂
Settembre 3rd, 2016 alle 10:44
Io mi indigno per questa vignetta volgare e razzista piena di luoghi comuni ed ancora di più per la risposta che le case in Italia sono costruite dalla Mafia.
Mi indigno ancora di più con i perbenisti che imperversavano con i je suis charlie e che compravano questo giornalaccio e che invitavano anche a diffonderlo anche nelle scuole dimenticando che pubblicava vignette dello stesso stampo di quella che oggi ci fa schifo.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:45
Sono solo vignette di merda e tali rimangono.
Settembre 3rd, 2016 alle 10:53
Tutti a dire che la satira deve far ridere.
La comicità fa ridere, l’ironia deve pungere e tagliare, il grottesco deve ridicolizzare, la satira deve far riflettere.
Caro Linus, non hai ben capito di cosa stai parlando. La vignetta non colpisce le vittime, è infantile pensarlo, colpisce i potenti che in un paese sismico risparmiano sui piani antisismici, costruiscono case di sabbia, non fanno piani di informazione per la popolazione spiegandogli come devono comportarsi in caso di terremoto ( basti pensare che una stima dice che metà delle vittime sono dovute a comportamenti errati ), gioisce per il pil che aumenta, ride per l’affare della ricostruzione.
Un terremoto di 6.0 di magnitudo in un paese occidentale non fa vittime se non un infartuato al massimo. Sicuramente non fa calcinacci. Qui uccide 292 persone.
Possibile che non si capisce che i prodotti tipici nazionali sono la pasta ed i terremotati, possibile che non si capisca che una politica seria può far diminuire le vittime, possibile che non si capisca che quella spaventosa lasagna esiste veramente e che l’hanno cucinata politici, amministratori, imprenditori, infiltrati mafiosi e camorristici.
Possibile che non si capisca che se non ci sbrighiamo di lasagne come quella ne vedremo ancora molte. Possibile che non si capisca che chi denuncia questo malaffare, denudando il re e mettendolo di fronte alle sue colpe, sia nostro amico e non nostro nemico?
Ma, ripeto, la satira è solo per chi la capisce, e gli italiani stanno dimostrando di non essere all’altezza.
Massimilliano.
Settembre 3rd, 2016 alle 11:13
Caro @I’Piani,la penso esattamente come te.piu che ridere fanno incazzare
Settembre 3rd, 2016 alle 11:22
Hai ragione si poteva fare benissimo a meno delle vignette.
Si poteva fare anche a meno della disgrazia. Purtroppo noi italiani siamo convinti di essere i più furbi, perchè in qualche modo la sfanghiamo sempre.
Siamo noi i primi che continuamo a votare chi ci prende per i fondelli da sempre,
Siamo noi che vogliamo risparmiare su tutto, cercando di tirare sempre sul prezzo,
siamo noi che ce ne infischiamo se possiamo o no, ma il rialzo abusivo della casetta di un altro piano lo facciamo, ovviamente a risparmio,
siamo noi che NON rispettiamo le regole,
Siamo noi italiano fino in fondo.
Inutile indignarsi se ci prendono in giro, siamo questo pizza pasta e mandolino, tanto simpatici, ma da non prendere sul serio.
Settembre 3rd, 2016 alle 11:26
Io non ci vedo niente di scandaloso. Sinceramente mi pare si stia esagerando.
Cosa dovrebbero dire in Vaticano del vernacoliere?
Settembre 3rd, 2016 alle 11:32
Cavalcano una pubblicità macchiata di sangue perché, con quello che gli è accaduto, ora si sentono intoccabili.
Non si tratta di difendere il diritto di critica, si tratta di difendere il diritto a non essere criticati con atti di sciacallaggio.
Io non sono piu Charlie Hebdo.
Settembre 3rd, 2016 alle 11:33
Per Jhonny 33
Cerca si google ‘charlie hebdo vignetta attentato’
Ne vedrai delle belle.
Massimiliano.
Settembre 3rd, 2016 alle 11:36
Perfetto.
Per quelli che “è pur sempre satira….è libertà d’espressione”: non venite più a rompere i coglioni quando la Fiesole intona il coro “mi ricordo lo stadio Heysel….”.
Anche quella è satira, goliardia, libertà d’espressione sui morti. Ok?
Settembre 3rd, 2016 alle 11:36
X caccia
ricambio i saluti con affetto e ringrazio per l’investitura…… ma con immenso rammarico devo constatare una ahimè dolorosa e prolungata assenza del Prof.Dott.Piro Scafista da queste pagine ove sovente era solito illuminarci con i suoi brillanti interventi dall’alto della sua rinomata erudizione di stampo accademico………spero stia bene e torni presto ……un caro saluto
Settembre 3rd, 2016 alle 11:46
Quoto Massimiliano @47 in toto, Je suis Charlie
Settembre 3rd, 2016 alle 11:53
Il brutto o il bello, il mi fa ridere o meno, non hanno niente a che vedere con la categoria della libertà di pensiero. Altrimenti, e mi stupisco che un emerito giornalista non colga il focus della questione, si deroga ad un principio inderogabile. Allora, quando si cita “morirei per il tuo diritto ad esprimere la tua opinione” si è solo ipocriti. Altrimenti ci si mette sullo stesso piano di chi si sente in diritto di giudicare (purtroppo fino alle estreme conseguenze svelate da chi ha sparato) piuttosto che limitarsi a ridere o non ridere per una vignetta (più o meno riuscita). È proprio quando la vignetta eventualmente non riesce che si è credibili nel difendere certe libertà; si è contro la pena di morte di fronte all’assassinio più efferato. Altrimenti è troppo facile.
Non scendo poi nel merito di chi l’ha capita o meno, dato che il focus non era “sui morti, sui quali non si deve scherzare” ma su chi ha costruito le case in quel modo, provocandoli. Ma questo, davvero, è un altro discorso. Lo humour nero esiste, da sempre. Come la mafia che costruisce case di cartone. Indigniamoci per questo, sarebbe più intelligente.
Settembre 3rd, 2016 alle 12:07
Coluche, comico francese di grande successo all’epoca dell’Heysel, disse della morte su Bruxelles: 38 coglioni di meno di cui due o tre belgi.
Ebbe molti proseliti involontari in Italia con scritte deliranti sui muri degli stadi da Trieste in giù.
La frase non ebbe molta pubblicità all’epoca ma spiega il modo di fare comicità e satira in certi ambienti della “cultura” francese non da oggi.
Settembre 3rd, 2016 alle 12:21
che quelle case so cadute come castelli di sabbia,lo stiamo dicendo tutti. ma se la stessa cosa ce la dicono gli altri,sbattendocela in faccia usando l’ironia , facciamo gli offesi. In questo siamo proprio italiani,polemizziamo per delle vignette, e non ci incazziamo abbastanza con quei bastardi che hanno “messo in sicurezza” nel 2012 (e non avanti Cristo), la scuola crollata. Caro David, sono completamente in disaccordo con te. Non credo che gli ideatori delle vignette, volessero ridere delle nostre disgrazie, ma hanno voluto dirci, che è arrivato il momento di “svegliarci”
Settembre 3rd, 2016 alle 12:27
Charlie l’ho conosciuto solo dopo i fattacci
Non frequento la Francia è generalmente i francesi mi stanno pure sul gozzo…
Ad ogni modo x quanto di cattivo gusto si possa trovare caro David e tutti gli indignados del blog la vignetta dice una sacrosanta verità.
Ma invece dì indignarsi con loro ma fare finalmente fare pulizia su i costruttori malavitosi e gli amministratori corrotti? Nulla ?
Invece di cambiare 50 e rotti articoli della costituzione ma la legge sugli appalti?
Che paese bigotto e sudicio siamo
Settembre 3rd, 2016 alle 12:44
Quale giornale satirico in Italia scriverebbe una cosa del tipo:
Migliaia di vittime in Francia, 5 milioni di rane ringraziano i terroristi?
Settembre 3rd, 2016 alle 12:58
Massimiliano 52: non c’è traccia di 1 (DICO UNA) vignetta sui 12 morti della redazione di charlie hebdo pubblicata da charlie hebdo
E parlo di vignette intrise di sangue, che deridono i MORTI come quelle pubblicate sul terremoto
E non avevo dubbi.
charlie hebdo miserabili sciacalli. Iene che si cibano di cadaveri.
Settembre 3rd, 2016 alle 13:13
Sono totalmente d’accordo con Alessandro B.
Si fanno troppi discorsi “intelligenti”.
Sui morti nelle tragedie non si scherza.
E basta.
Se avessi perso qualcuno di caro nel terremoto,
non andrei certo a Parigi a cercarli
ma se mi capitasse a tiro l’autore della vignetta delle lasagne con le persone spiaccicate dentro,
sfruttando la mia libertà di pensiero
una testata nei denti gliela tirerei volentieri.
Non parliamo poi del caso fossi il padre del bimbo morto.
Settembre 3rd, 2016 alle 13:18
Sinceramente me ne sono sempre fregato di cosa facerrero a Charlie e penso che in questo momento i terremotati rimasti vivi abbiano altro a cui pensare che a delle vignette dementi e dissacranti.
Se pero’ vogliamo cercare il pelo nell’uovo, la loro linea editoriale e’ sempre stata quella di utilizzare qualunque cosa, dalle tragedie alle religioni ecc…per accusare le malefatte e le iniquita’, quindi da un certo punto di vista sono stati coerenti. C’e’ da dire che in tanti accecati giustamente dalla rabbia non hanno capito il significatomdella prima vignetta (anche se si intuiva) oggi spiegata con una vignetta piu’ eloquente.
Personalmente a me fanno skifo, penso che i morti non si debbano utilizzare qualunque sia il fine, sia che sia goliardico come i canti sullHysel sia che voglia fare accuse pesanti e veritiere come le vignette di Charlie, i morti vanno lasciati riposare in pace, dall’altra parte rivendico il loro diritto ad esprimersi come meglio credono ed utilizzare qualunque mezzo per arrivare al loro fine (una denuncia alla mafia italiana).
Sono molto Machiavellici, non li approvo assolutamente, ma non ne vorrei creare un caso.
Faccio solo notare la differenza della reazione di matrice cattolica- agnostica al fatto in genere, che si indigna e basta, rispetto alla matrice mussulmana estremista che ha fatto tutto quello che noi ricordiamo bene, ma queste sono bestie senza mezzi termini, quindi e’ inutile anche stare a parlarne
Vdz
Settembre 3rd, 2016 alle 13:22
@Alessandro B.
Uso il tuo post 53 per risponderti.
Con questa stessa logica i parenti delle vittime dell’ Heysel avrebbero il diritto di mettere una bomba tra i tifosi.
Se sulla coerenza siamo in sintonia ma sulla “lieve differenza” resto dell’ idea che un conto è criticare un altro è sparare.
Settembre 3rd, 2016 alle 13:28
La prima vignetta non e’ umorismo e qualcos altro che non riesco a definire.La seconda purtroppo rispecchia la verita’ anche se e’un momento difficile per ammetterlo.Mafia, incuria interessi, mancati controlli e legislazioni volontariamente carenti hanno provocato piu’ morti e distruzioni di quanto non possono fare le peggiori malattie incurabili.Anche un prelato (non so chi sia in quanto per me pari sono)ha detto chiaramente che molto e’stato causato dalla non’opera dell’uomo.E’inutile scandalizzarci,come sempre questo e’.
Mi scandalizzo piuttosto che gran parte dei media “del sistema”abbia dedicato piu tempo alle vignette di un giornale che ha una tiratura ridicola a migliaia di chilometri da noi piuttosto a capiree indagare il motivo per cui la ristrutturazione della scuola di Amatrice sia stata affidata senza gara ad una ditta indagata a L’Aquila.Dicono che erano molto raccomandati dicono…
ma come direbbe Crozza ,io non ci credo.
Settembre 3rd, 2016 alle 13:37
E’ per queste differenze di buon gusto, di umanita’ e di stile che noi siamo Italiani e loro solo francesi.
Alessandro Boldrini da Galleno IL RE E’NUDO
Settembre 3rd, 2016 alle 13:37
Italiano pizza spaghetti mandolino mamma – e mafia -.
Questo passa oltre confine, ad ogni latitudine.
Questo e` il nostro orto. Oppure no?
Certo: gli spagnoli che si azzannano fra di loro; i francesi, in trincea contro africani, arabi, chi più ne ha più ne metta; etc.
Però qui si sentono macerie: di stato sociale, di democrazia, di futuro, di nuove generazioni, di idee.
La vignetta e’: macerie di luoghi comuni. Vecchia, stupida, gratuita. Con il di più di quella mafia così rassicurante, così “altra” dall’ Europa…
Sono andati a mangiare pasta, sono diventati loro stessi pasta.
Io non ero ad Amatrice: questo pensiero e` il solaio che mi crolla addosso e mi uccide, lasciandomi vivo.
L’idea che hanno in molti di me mi marchia.
Quale risposta? Legalità? Giustizia? Dove? Come?
Qui? A Bruxelles? Dove? Quando? Grazie a chi?
Amatrice. Leggo questa parola come sinonimo di Amante.
Quanta gente che non conosco!! Quanti connazionali a me ignoti!!
Ed ho un’ istruzione passabile, ma non ho curiosità. Cosa pretendo da uno straniero? Rispetto? Lo ho, per me stesso? E’ sufficiente?
Macerie. Lavoro. Dignità. Scintilla. Oppure macerie.
Firenze, certo. Rinascimento David Leonardo, si; ma pizza, mandolino e di nuovo daccapo. Questa e` la foto. Vera? Falsa? C’e` nessuno in casa?
Charlie. Bataclan. I nostri giovani belli e fieri. Le nostre figlie altrettanto se non di più e oltre. E io? E noi? Ma seriamente? A partire da….?
Fratelli… nell’ignoranza più nera, oppure nella consapevolezza.
Ognuno sia libero. Poi scelga. Amen.
Settembre 3rd, 2016 alle 13:41
Sento parlare della libertà di criticare l’Italia come parse di pizza, spaghetti r mafia (affermazione errata solo nell’ordine di importanza: mafia, pizza r spaghetti).
Ricordate la nota copertina del Times con sopra un piatto di spaghetti ed una pistola fumante ?
Quello era un capolavoro di critica r di satira per descrivere l’Italia.
Le vignette di Charlie sono solo sciacallaggio.
Settembre 3rd, 2016 alle 14:03
Pensa se facessero una vignetta sulla Fiorentina ora alla conclusione del calciomercato…………..
Settembre 3rd, 2016 alle 14:15
Ha detto tutto Massimiliano, al nr 47…condivido al 100%
Settembre 3rd, 2016 alle 14:32
Caro David,
qualcuno può rivoltare la frittata come gli pare, in buona fede, oppure perché ha degli interessi professionali o familiari da difendere. C’è libertà.
Tuttavia, anche uno dei maggiori disegnatori italiani, come Sergio Staino, che non è proprio l’ultimo arrivato in materia di satira, ha storto la bocca, ha abbassato gli occhi e ha detto che quella vignetta non gli piace.
Detto da un vignettista del suo calibro, quel “non mi piace” va ben oltre il valore stilistico della vignetta.
Se qualcuno volesse leggere tale intervista di Staino come una semplice questioni di gusti, passi pure a rigirare la seconda frittata.
Un abbraccio.
Settembre 3rd, 2016 alle 15:15
si ma ora basta parlarne.Siamo stucchevoli… Sennò si deve fare come i beduini, entrare in redazione e finirli tutti con una serie di mitragliate!!!
Settembre 3rd, 2016 alle 15:19
In effetti l’intero centro storico di Amatrice l’aveva costruito la mafia tra il 1400 e il 1700.
Gli avi di Riina e Provenzano in trasferta nello Stato Pontificio.
Settembre 3rd, 2016 alle 16:03
E’ VERAMENTE SCHIFOSA ,
Settembre 3rd, 2016 alle 16:21
Visto che per me è difficile esprimere un giudizio in merito ( o meglio è preferibile che non scriva niente…) O.T. Io una bella vignetta la farei a quei simpatici della “fiesole” che minacciano a destra e manca: FAREI QUELLA IN CUI HANNO BACIATO LE P…E A JENNY LA CAROGNA NELLA FINALE DI ROMA, MINACCIANDO I TIFOSI VIOLA IN CURVA! Una serata che non dimenticherò, cari signorini della fiesole, a parte la sconfitta, un viaggio di ritorno di merda a pensare a quello che avevo visto. Li avete toccato il fondo della vergogna. Ancora aspetto che facciano un comunicato per farci sapere che ha avuto quella splendida idea demenziale??? Scusate ma ancora mi girano i co….i a bestia.
Settembre 3rd, 2016 alle 17:09
@ Inca: ti rispondo con le parole di Linus: io non andrei a cercarli, ma avessi un familiare morto ad Amatrice e mi capitasse il disegnatore a tiro…una testata nei denti non gliela leverebbe neppure Cristo.
Tu chiamala se vuoi libertà di pensiero.
Settembre 3rd, 2016 alle 17:35
Maladetto toscano: era Der Spiegel. E come ci prese nel cuore del problema. Tempo di terrorismo, roba seria.
Seria come la democrazia.
Per questo ci possono essere oggi cose di cattivo gusto, come le vignette francesi, perché la democrazia lo permette.
E permette che una cosa di cattivo gusto possa essere aspramente criticata, sputtanata, condannata a parole, considerata eticamente una miseria.
L’alternativa è il Kalashnikov o la pistola del brigatista, usati da chi non ha mai conosciuto la democrazia oppure la voleva rovesciare.
Quindi, mentre affermiamo che le vignette ci fanno schifo, perché hanno usato un simbolo sbagliato, le vittime del terremoto e quindi i deboli e non il potere, che dovrebbe essere il vero oggetto della satira, salutiamo anche che, vivaddio, si possano leggere vignette sbagliate, che ci confermano di vivere ancora in un mondo libero e non in una teocrazia o in una dittatura più o meno colorata.
Settembre 3rd, 2016 alle 17:39
Alessandro B.
Da Charlie Hebdo cercano un usciere.
Con le cazzate che stai dicendo, ti assumono di sicuro
Settembre 3rd, 2016 alle 17:42
X68
anche der spiegel in copertina pubblicò un piatto di spaghetti con appoggiata sopra una pistola,segnalando ai propri connazionali i rischi che avrebbero incontrato a fare itale vacanze….
certo che dopo la strage di ferragosto, ( a Duisburg) 6 morti di drangheta nel 2007, fecero
grande scalpore nella beota terra dei lender.
l’ironia è il sale della vita,certo che a volte troppo sale….
Settembre 3rd, 2016 alle 19:09
Siamo Toscani e si sà, a volte si esagera scherzando anche sui morti, ma fare battute su una tragedia collettiva dove sono morti i bambini lo trovo inqualificabile, in poche parole da francesi!
Settembre 3rd, 2016 alle 20:23
mi riallaccio al post 73 di Alessandro: il grosso problema dell’Italia è che abbiamo dei centri storici stupendi, con edifici in pietra di 500/600 anni di età. Hai voglia a far delle modifiche antisismiche a tutti quegli edifici. E poi, quanti paesini esistono nel centro Italia, magari abitati da 100 anime con valori immobiliari di 30.000 euro. E quanto ti costerebbe fare i lavori di bonifica? Se lo possono permettere quelle famiglie? È giusto che lo Stato si accolli i costi? Oppure demoliamo tutto per ricostruire a norma, mandando a catafascio la nostra identità storica?
Certo, poi quando vedi che una scuola appena ristrutturata crolla come un castello di carta, allora si che mi incazzo!
Settembre 3rd, 2016 alle 20:26
P.s. mi permetto di fare i complimenti a tutti i fruitori del blog del Guetta. Quando non siamo accecati dalla nostra passione viola, riusciamo a costruire dei bei dibattiti. Fiero di far parte di Voi.
Un saluto dalla Liguria!
Settembre 3rd, 2016 alle 20:57
TOR, cercano anche vignettisti visto che un anno e mezzo fa hanno fatto un taglio copioso del personale.
Potresti mandare il curriculum, l’ironia degna di loro non ti manca.
Settembre 3rd, 2016 alle 21:04
Credo invece che dobbiamo difendere la libertà di stampa sempre anche quando è di di cattivo gusto come quelle sul terremoto. Infine mi risulta che i nuovi vignettista non siano certo bravi cone i precedenti uccisi dalla follia jidaista.
Settembre 3rd, 2016 alle 21:45
Grazie Roberto Rapallo, hai capito perfettamente quello che intendevo.
E lo hai spiegato come io non avrei mai potuto fare.
Settembre 3rd, 2016 alle 22:09
Se io fossi un genitore di uno dei bambini morti a causa del terremoto, andrei a stanare gli autori delle vignette e giuro che farei di tutto per non farli scrivere più. ( in eterno )
Settembre 3rd, 2016 alle 23:10
Caro Roberto di S. Jacopino,
era Der Spiegel, hai ragione.
Ritengo quel servizio con relativa copertina il limite massimo di critica accettabile e tutelabile come libertà di espressione del pensiero.
Oltre c è lo sciacallaggio e lì si colloca il mio ex amico Charlie.
Settembre 4th, 2016 alle 08:42
Un pensiero per Gaetano Scirea!
Oggi ricorre l’anniversario della sua scomparsa.
Un avversario che indossava una maglia odiosa, ma l’uomo ed il calciatore erano da rispetto assoluto.
RIP Gaetano.
Settembre 4th, 2016 alle 09:01
E ancora: ma quelle vignette fossero comparse su un giornale italiano, qualcuno avrebbe gridato ancora alla libertà di pensiero?
Settembre 4th, 2016 alle 10:10
Le vignette sono di pessimo gusto, come lo era l’anno scorso quella sul bambino profugo morto sulla spiaggia. Pero’ mettono il dito nella piaga di un problema reale. In Italia il numero di morti che si registrano nei terremoti e’ dovuto all’inerzia nell’intraprendere seri programmi di prevenzione e laddove questi programmi sono timidamente intrapresi e’ dovuta alle ruberie. La vignette dice: “non e’ Charlie che ha costruito le case, e’ la mafia”. La scuola crollata che era stata ristrutturata nel 2012 non doveva crollare. E’ successo per via delle ruberie. Io sto con Charlie arrivederci a tutti.
Settembre 4th, 2016 alle 10:45
Io sono sempre Charlie.Queste vignette non mi piacciono, ma accetto la libertà di pubblicarle.Grazie al cielo Erdogan non é in Italia ma il Turchia.
Settembre 4th, 2016 alle 12:07
Roberto post 82.
Pensavo la stessa cosa.
Settembre 4th, 2016 alle 13:58
la satira è tale quando attacca i potenti; quando prende in giro i poveri cristi diventa spazzatura nauseabonda. E un modo indecente di farsi pubblicità.
Io non m’indigno per le vignette di quella rivista. Li conosco, i francesi engagè, sempre pronti a salire in cattedra con una spocchia pari solo alla loro superficialità tranchante. Mi fanno incazzare, e dimolto, i miei connazionali che gli fanno il coro.
Settembre 4th, 2016 alle 14:06
Non mi piacciono affatto, ma non capisco perché tutto questo trambusto. Si sa che nascono con lo scopo di provocare, se non piacciono basta non leggerle. Nel mondo ci sono cose ben più importanti di cui si dovrebbe parlare. E ho trovato francamente del tutto fuori luogo le frasi del nostro ministro degli interni, che ha detto: noi siamo stati vicini ai francesi dopo gli attentati, e loro ci trattano così con quelle vignette. Noi? Loro? Che senso ha identificare due vignettisti tutta la Francia? Mah.
Settembre 4th, 2016 alle 15:20
Non si scherza sui morti … di qualunque etnia, religione o gruppo sociale facciano parte. A volte quelli di Charlie la fanno fuori dal vaso …
Alberto
Settembre 4th, 2016 alle 18:06
A me fanno molta più tristezza coloro che difendono tali vignette o giudicano perbenisti quelli che le condannano.
Sputano sentenze sui loro status su facebook o commentando su blog come questo, sempre e comunque comodamente seduti da qualche parte con la tastiera o uno smartphone sotto mano.
A loro tutti, senza sentirmi né cattivo né infantile, auguro di trovarsi in una qualche situazione drammatica e di vedersi sbeffeggiare da chicchessia.
Spero solo di trovarmi nei paraggi quando accadrà, per dire loro di non arrabbiarsi perché gli altri stanno semplicemente avvalendosi del sacrosanto diritto di fare dell’ironia.
Settembre 4th, 2016 alle 19:28
Ciao Charlie,
sono A…… ho 9 anni e in quella “lasagna” ho perso tutto.. 🙁 Ho perso la mia bellissima mamma e il mio forte papà.. Quella notte ero solo, avevo paura. Era buio e sentivo urla e pianti. E non sentivo l’odore buono della lasagna come quella che preparava la mia nonna…
Sai? Mi dispiace aver visto quella vignetta.. Però ti racconto qualcosa di bello! Sono arrivate qui tante buone persone.. Tante mani hanno scavato e hanno estratto vivi più di 215 amici! Charlie! Sai tu quante sono 215 vite?!! Il mio popolo in pochi giorni ha raccolto più di 15 milioni di euro.. Hanno mandato qui tantissime cose.. Pensa che ad un certo punto non c’era più spazio per metterle!! Pensa sono venuti anche in moto ad aiutarci! Ci hanno costruito delle tende e ci cucinano sempre cose buone.. Mi hanno promesso che mi costruiranno una scuola e tante case nuove.. E non è come dici tu! Qui la mafia non c’è.. Il mio era un piccolo vecchio bellissimo paese nel centro della nostra vecchia e stanca Italia. Ma il cuore del mio popolo è grande grande!
Però di una cosa sono contento. Si, sono contento di non essere francese, di non essere nato in un paese che permette ad un giornale di prendere in giro le vite di 294 persone, delle loro famiglie, di una nazione intera. Non vivo in uno stato che ha dei poliziotti che fanno entrare un grande camion bianco a tutta velocità in un’area pedonale… E poi sai che ti dico?! Almeno io dopo aver fatto la cacca mi posso lavare il culettto! Voi no! Tiè!
Dimenticavo . Le mie matite non sono sporche di sangue la vostra redazione si !
Vas te faire encule #Charliehebdo ! Votre satire indigne mettre dans le cul !
Settembre 4th, 2016 alle 20:59
Guardando le vignette… viene da pensare che quelli più bravi fossero quelli morti.
Non se la prendano: é satira
Settembre 4th, 2016 alle 23:10
Senza essere bugiardi alzi la mano chi vive in italia e li conosceva prima dell attentato…alla fine, di chi/cosa stiamo parlando?
Detto questo le vignette non mi fanno ne ridere ne riflettere (non ho bisogno di loro per sapere quanto si sperpera in Italia) ma non sono peggiori di qualche servizio sul cane o sul gatto sopravvisuto al terremoto.
Tutto fa brodo in tv.
Vergogna
Settembre 5th, 2016 alle 06:06
Forse già sbagliato dare tutto questo risalto
Non meritano la nostra considerazione
Settembre 5th, 2016 alle 08:31
Qualsiasi libertà, anche quella di satira, finisce dove comincia quella degli altri. Non può esistere nessun diritto che può essere esercitato senza limiti, nemmeno la liberta di espressione. Non a caso Salvini è contro l’eccesso di legittima difesa. Che probabilmente avevano esagerato se ne sono accorti anche loro visto che dopo aver disegnato case crollate come lasagne hanno tirato fuori la mafia quasi a legittimare le loro assurde e offensive vignette. Che non si possano bombardare è ovvio. Che loro possano dire e disegnare proprio tutto perché sono stati dei martiri del terrorismo non è comunque giusto.
Settembre 5th, 2016 alle 08:41
Sinceramente a me Charlie mi ha fatto sorridere sempre poco , ma non hanno mai riservato diverso trattamento a nessuno , su questo loro sono davvero super partes …. detto cio’ : PARAFRASANDO CORTO MALTESE DICO A CHARLIE CHE “TRA IRONIA E SARCASMO C’E’ LA STESSA DIFFERENZA CHE PASSA TRA UN SOSPIRO E UN RUTTO !”
Settembre 5th, 2016 alle 09:27
Tutti ne siamo consapevoli, qualcuno lo scrive, altri lo sottintendono. Comunque sia, è bene ribadire un concetto che deve stare alla base di tutto.
Tutta questa ondata di indignazione verso le vignette incriminate non è finalizzata alla repressione o censura di quella rivista. Il diritto ad esprimere la propria opinione è la base della cosiddetta società occidentale, la pietra angolare della democrazia.
Nessuno invoca la chiusura o la cancellazione. Non sia mai.
Tutto quello che scriviamo è la sottolineatura che la libertà di espressione comporta una assunzione di responsabilità personale nei confronti di ciò che viene espresso. Chi esprime, deve valutare l’entità dei propri pensieri e soppesare l’opportunità di procedere o meno. Se viene meno questo, si arriva alle aberrazioni di Hebdo.
Chi decide comunque di procedere sa benissimo, o dovrebbe sapere, che il rischio di essere infamati è altissimo, quasi scontato. Qualcuno in realtà proprio questo cerca.
Quindi, riassumendo, loro liberissimi di scrivere ciò che vogliono, noi liberissimi di giudicare e reagire, sempre verbalmente obviously, come crediamo.
Quindi chiedo a chi critica chi critica di non usare come strumento di dibattito la libertà di espressione, che nessuno qui mette in discussione, ma entrare in merito alla portata di tali espressioni.
Tutto qui.
CIRANO, che non è mai stato Charlie ma che non vuole impedirgli di essere ciò che è.
Settembre 5th, 2016 alle 10:14
#81 Roberto Rapallo Viola:
Concordo in toto!!!
#88 Shintaiwasa:
Chapeau!
SFV!
Settembre 5th, 2016 alle 10:16
la satira è bella solo quando colpisce “gli altri”…
Settembre 5th, 2016 alle 10:18
coi musulmani non si scherza e s’è visto…
Che una tonnellata di sugo alla amatriciana li sommerga!
Settembre 5th, 2016 alle 10:19
Sarà la nostra vendetta!
Settembre 5th, 2016 alle 10:26
Questo post (mi riferisco agli interventi e non a David, per evitare equivoci)potrebbe essere oggetto di una interessante analisi di posizioni filosofiche e culturali spesso in linea con le caratteristiche storiche dei vari postatori.
Due sono le posizioni che emergono: una filo-assolutistica che sostiene alcune idee e stereotipi, l’altra filo-relativistica che si relativizza, appunto al caso per caso cercando di esprimere una posizione parziale.
I concetti assolutistici sono sostanzialmente due: la coerenza e la libertà. Pur essendo spesso in antitesi nello posizioni specifiche gli assolutisti hanno un modus pensieri sostanzialmente uguale cioè l’affermazione di un principio inderogabile.
Ecco che si descrive l’italiano come malgovernato, il francese come mangialumache, l’italiano come mangiapizze il tedesco come prono all’ubbidienza e magari l’inglese come snob. Sono macchiette divertenti ma poco hanno a che fare con le persone reali.
Il filo-relativista cerca di non cadere in simili trabocchetti: avrà più dubbi e meno convinzioni, probabilmente, ma cercherà di valutare gli accadimenti e il pensiero retrostante caso per caso. Personalmente sarò con CH nel momento in cui vengono brutalmente assassinati i disegnatori, sarò contro nel momento in cui fanno vignette provocatorie contro la fede altri o i morti in Abruzzo.
Le posizioni assolute, oltre che semplificanti, sono, a mio modo di vedere patrimonio di 2 categorie, gli ottusi e i fanatici. Ed è per questo che mi urtò parecchio la dottrina anti-relativistica del cardinal Ratzinger prima di assumere il papato. Fermo restando che per sua concezione la chiesa è espressione di assoluto, molto meglio papa Francesco che pur pensandola simile ha un approccio più soft.
Due incisi: GALLIENO VIOLA, la tua supremazia italica è miseramente crollata con la vignetta sul quotidiano il “Tempo”. Chissà un giorno riuscirai a capire che le qualità personali non sono legate alla posizione geografica.
OUTSIDER: prima parli di saper cogliere la differenza e poi parli di torture e niente processi tipico degli mentalità degli stessi che vuoi combattere. Non discuto l’istinto forcaiolo, quanto la dicotomia insita in due concetti adiacenti.
Augh!
Settembre 5th, 2016 alle 10:41
le parole uccidono anche più delle armi,
comunque criminali.E basta con questa idiozia della libertà di stampa.I limiti ci vogliono,soprattutto per i cretini.Vergogna francese!
Settembre 5th, 2016 alle 10:42
Per chi non lo sapesse Charlie è diventato il nulla,basta parlare con i francesi,quelli dotati di cervello.
Settembre 5th, 2016 alle 10:51
Il diritto alla critica è sacrosanto, così come la libertà di fare satira.
Questo però vale anche al contrario.
Io trovo le vignette di cattivo gusto, e neanche spiritose se vogliamo, però hanno ottenuto ciò che volevano, risonanza mediatica.
Un saluto viola.
Poli Simone.
Settembre 5th, 2016 alle 11:02
Le vignette sono brutte,cattive e non fanno ridere ma questo dipende dal cattivo gusto del vignettista non dalla satira in generale.questa deve continuare a esistere perché fustigatrice di potenti e massima espressione della libertà di pensiero e di opinione.le vignette non ci piacciono?sono d’accordo!ma allora ignoriamole o non commentiamole ma non diciamo che non dovrebbero essere pubblicate perché ogni volta che avalliamo un divieto di questo tipo rinunciamo ad un piccolo pezzetto della nostra libertà finché pezzetto dopo pezzetto non rimarrà niente e allora si che saranno volatili per diabetici.
Settembre 5th, 2016 alle 11:04
Non e’ vero che non si puo’ scherzare sui morti e sulle disgrazie. Bisogna pero’ saperlo fare, con intelligenza e talento.
Ecco, quelle vignette mancano di talento, sono idiote e basta.
Esempio: una delle piu’ belle canzoni di tutti i tempi “L’alluvione” di Marasco. Dovreste conoscerla bene no? Personalmente, piango e rido ogni volta che la sento. Capolavoro assoluto, poesia graffiante.
A icche tu t’attacchiiiiii???
Settembre 5th, 2016 alle 11:23
L’ignorante non sapendo difendersi a parole, alza sempre la voce o utilizza le mani… Le vignette di Charlie le ho sempre trovate brutte e, molto spesso, discutibili, inappropriate e di pessimo gusto. Detto questo, la libertà di pensiero è, per me, un diritto inviolabile. Possiamo indignarci, criticarli, non certo sopprimerli. Concordo con quanto scritto da Roberto Rapallo (81) e mi riallaccio soprattutto alla sua ultima riflessione. Ospedali, scuole ma… anche chiese o luoghi di aggregazione o pubblici non possono, non devono crollare. Non è questo più inaccettabile della deprecabile vignetta?.
Settembre 5th, 2016 alle 11:36
Cari Charlini avete scritto di Maccheroni e Lasagne …. se passa di costì un parente e vi tira due Pizze in faccia ..
Poi non piangete come avete fatto l’altra volta , coglioni.
Settembre 5th, 2016 alle 11:55
Mi scusi,potrebbe chiarire,magari con un esempio esplicativo,perchè secondo Lei non c’entrano nulla la libertà di pensiero e di satira?
Potrei essere d’accordo se capissi la sua posizione fino in fondo.
Grazie e saluti.
Settembre 5th, 2016 alle 12:16
La satira è uno strumento contro il potere, perché ne abbattono l’efficacia, ridicolizzandolo e portandone alla luce aspetti che le persone tendono a non riconoscere.
La vignetta così com’è non attacca nessun potere, quindi è probabilmente inefficace. Diverso sarebbe stato, secondo me, se invece che “sisma all’italiana” avessero scritto “magna magna all’italiana”.
Certo, a chi si sente vicino alle persone colpite dal sisma non avrebbe fatto ridere comunque quella vignetta, ma la satira è e deve essere anche amara, talvolta.
Settembre 5th, 2016 alle 12:55
Sousa sta per dimettersi…
Settembre 5th, 2016 alle 13:12
In quelle vignette di satirico non c’è proprio niente, è solo spazzatura
Settembre 5th, 2016 alle 14:05
Bene! Ora mi sono rotto! Pretendo che i media fiorentini inizino una campagna di sostegno della Viola perché sono strastufo di questa gentaglia vendigiornali che continuano a spalare merda nei nostri confronti. Per ultimo il presunto trasloco di Sousa alla volta del Portogallo. Ma che vadano a far le pulci alle disperate società milanesi. Lì c’è parecchio da scrivere!!!!!
Settembre 5th, 2016 alle 14:41
prego, invece di parlare a sproposito date un’occhiata a Lercio.it e al post che per prendere per il culo Studio Aperto tira in ballo i bambini morti siriani.
Settembre 5th, 2016 alle 15:34
Sono stato un lettore postumo di alcune pagine de IL MALE, che poco aveva da invidiare a Charlie Hebdo in quanto a volontà e ferocia dissacrante.
Ma, per quanto mi sforzi, non ho ricordo di vignette o storie che riguardano la pelle di donne, uomini, bambini morti sotto le macerie di un terremoto, magari dopo ore o giorni di sofferenze non immaginabili.
Ho un ricordo nitido di vignette o storie che colpirvano i potenti, i politici, gli intellettuali chic, gli stereotipi ma sempre senza oltrepassare un limite umano, e sottolineo umano, di decenza e rispetto.
Questa vignetta di Charlie Hebdo è, pià di ogni altra cosa, inutilmente CATTIVA, nel senso più profondo che si può dare alla cattiveria lucida e frutto di riflessione fredda.
Settembre 5th, 2016 alle 16:36
Voltaire ha detto: “Io non approvo quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”. Appena vista la vignetta mi ha fatto schifo, ma se vogliamo mettere paletti alla libertà di espressione, chi ha diritto di fissare il limite? Su quali criteri universalmente accettati? La libertà o è tale o non è. Poi ognuno è libero di non leggere quella pubblicazione e indignarsi perché trova il contenuto ripugnante nel contesto. Credo che alla fine il tuo post volesse dire questo. Altrimenti pacatamente dissento.
Settembre 5th, 2016 alle 22:31
Scrivo ancora non per ribadire il mio pensiero riguardo la libertà di satira, ma solo per due piccole precisazioni a mio avviso utili, visto i molti commenti riguardo il sisma:
1) che il problema siano i centri storici…è un falso storico, che politici occupati a preservare se stessi reverberano ad arte (es.: Alfano “la natura è più forte” etc etc). Mettere in sicurezza un edificio storico costa un po’ di più ma si può fare, e l’esempio è sotto i nostri occhi: a Norcia non è caduto un mattone;
2) e chi paga? Beh, a me risulta che si pagano le tasse. E come vengono spesi i soldi, le priorità, ha a che vedere con la politica. Va di moda dire che son tutti uguali e ladri, io non lo so ma ecco: meno f16 e più edifici sicuri fa troppo veterocomunista?
3) le case del 1600 non le avrà costruite Totò Riina. La svuola “antisismica” costruita da una ditta indagata per mafia per la ricostruzione a L’Aquila invece nemmeno. Perchè nel frattempo è morto. Ma cisa cambia?
I terremoti non uccidono, o uccidono pochissimo. Le case di cartone, quelle sì. Poi indignamoci per le vignette. E non per chi le risate se le fa pensando alle tangenti e al business della ricostruzione. A quelli battiamogli le mani, che sono italianissimi.
Ps a me CH non fa ridere. Ma questo non c’entra nulla.
Settembre 5th, 2016 alle 22:32
Scusate i refusi…ho i ditoni e non rileggo mai
Settembre 6th, 2016 alle 01:44
Di norma la satira prende di mira i potenti e questo è il contrario, quindi non più satira. Poi ci sono le intercettazioni post terremoto in Emilia dei due che sghignazzavano contenti per gli affari che avrebbero fatto sulla ricostruzione. Domandona: Dove sta il peggio?
Settembre 6th, 2016 alle 07:05
Sousa Sousa e sempre Sousa…a me hanno sempre detto che le aziende si valutano dalla proprietà…per piacere…
Settembre 6th, 2016 alle 11:07
Leggo che è stato scritto che la rivista Charlie Hebdo non viene venduta in Italia.
Errore.
Incollo questa cosa.
Immonda Bestia ha scritto:
gennaio 15th, 2015 alle 10:03 am
Comunque, ragazzi, stamani all’edicola, nel tempo che ho guardato le nuove uscite delle edizioni Bonelli, hanno venduto tre nuovi numeri di quella rivista francese.
Una signora ha anche chiesto se era quella originale e in lingua francese.
L’è roba da ricovero.
Quel numero successivo alla strage e quello precedente che l’ha provocata diventeranno oggetti da collezione come le prime pagine dello sbarco sulla luna o la vittoria ai Mondiali del 34 e del 38.
E ancora una volta le beghe di religioni muovono il money.
E viceversa.
Money Money Money only money.
Settembre 6th, 2016 alle 13:07
giovanni post 97
Charlie ha fatto le stesse vignette sui morti Francesi di Nizza.
Anche i parenti delle vittime e la maggioranza dei francesi si è indignata.
Non credere che loro rappresentano i pensieri dei francesi perché carestia nella loro trappola…
Vorrei ricordarti che quando abbiamo vinto i mondiali di calcio contro la Francia nel 2006, un quotidiano nazionale (libero) fece la prima pagina con Gattuso che addenta un ratto con il tricolore francese…
È vero che si tratta di “libero” (e lo conosciamo tutti) ma si parlava di una partita di calcio…
Quando tanti italiani si sono sentiti charlie lo hanno fatto con sufficienza se oggi si indignato perché loro sono questi, lo erano anche prima e lo saranno pure domani.
Io non ero Charlie ieri e neanche oggi.
Credo che sia giusto che esistono ma non ho letto di vignette dove sulle tombe dei vignettisti morti si vede un tizio urinare o defecare…
Ben più grave è stato l’atteggiamento del presidente del consiglio che andò a manifestare per Charlie e adesso si indigna dopo un anno e mezzo…
A Matteo sta bene vedere presi in giro i bambini siriani morti ma non quelli italiani?
matteo,Matteo, i bambini sono uguali in tutto il mondo……sono…….bambini…
Settembre 14th, 2016 alle 14:10
Magna, magna, mafia e catastrofi. E spesso le tre cose vanno a braccetto in Italia.
Questa é la vignetta di Charlie, non è per far ridere, é una denuncia.
Chi s’indigna, secondo me, ha dei grandi limiti, pregiudizi.
Neanche le vignette sull’islam erano lì per far ridere. Charlie non è il Vernacoliere o Strisciala aNotizia, é giornalismo.