…e così alla fine mi sono detto: perché no?
Perchè non provare la conturbante esperienza di andare all’Ikea il sabato pomeriggio, verso le cinque, per acquistare (in teoria, molto in teoria) solo quattro cuscini per le seggiole e un stand per gli abiti (ovviamente per il termine stand mi sono fatto aiutare, perché ero rimasto a Celentano al suo Stand by me…)
Il primo sussulto arriva ad un paio di chilometri dal traguardo, proprio come in una tappa del Giro d’Italia: ma che cavolo succede oggi a Firenze?
Come mai c’è tutto questo casino?
Poi l’illuminazione (assistita): non é che andranno tutti all’Ikea?
Risposta esatta, trenta minuti di coda, più o meno come uscire dal Franchi dopo la partita.
Animato da uno spirito che teneva fortemente conto dei cambiamenti avvenuti nella mia vita privata negli ultimi mesi ho iniziato il mio viaggio verso l’ignoto.
Per caritá, conoscevo giá il posto, ma diciamo che la mia predisposizione d’animo delle prime volte non si sposava proprio alla perfezione con l’attenzione che antropologicamente si dovrebbe riservare a certi luoghi.
Per esempio l’osservazione dei volti maschili (tendenti allo sbadiglio e con lo sguardo quasi sempre rivolto allo smartphone) e quelli femminili (attente, acute, direi quasi rapaci nel cogliere l’ultimo arrivo e quel colore arancio che l’altra volta non c’era).
Naturalmente l’acquisto dello stand e dei quattro cuscini si è trasformato in tre capienti sacchi colmi di oggetti, “tutti indispensabili e comunque abbiamo fatto alla svelta”.
In effetti…
Un’ora esatta tra l’arrivo e la partenza, penso che a molti di voi sia andata molto peggio.
P.S. Stamani bis, con minore difficoltá ad essere sinceri: spesa alla Coop
Voto complessivo per le due prestazioni: 6 pieno, ma convinto e consegnatomi con la seguente motivazione “è di stimolo per ulteriori miglioramenti, restano come elementi negativi l’impazienza, e la scarsa partecipazione all’avvenimento”.
Sì, va bene, ma mica era Fiorentina-Juventus…
Gennaio 2nd, 2016 alle 23:19
Decisamente peggio, decisamente. David, non puoi però minimizzare su una delle canzoni più belle mai scritte citando per altro il molleggiato che ne fece una dozzinale cover italiana. Ben. E. King autore di stand by me, praticamente la colonna sonora di ognuno di noi. Si comincia con i cuscini e poi non si esce più dal tunnel.
Gennaio 3rd, 2016 alle 00:02
Era il post n.3000. Peccato, speravo parlassi di altro, di qualcosa di più aulico.
Gennaio 3rd, 2016 alle 00:32
Sabato pomeriggio allikea? Capisco che essere tifosi viola abitua alla sofferenza ma questo è troppo. Preferirei un concerto di Giggidalessio, si patisce meno.
CIRANO
Gennaio 3rd, 2016 alle 00:47
Da veterano dell’ikea ti dico che se ci sei stato solo un’ora sei stato bravo. Parecchio bravo
Gennaio 3rd, 2016 alle 01:39
Nemmeno per Ikea…
Gennaio 3rd, 2016 alle 08:42
mercato, Cosi oggi a marseilles:
“Ocampos très proche de la Fiorentina ?
Selon la presse italienne, Lucas Ocampos, protégé de Marcelo Bielsa lors de son passage à l’OM, devrait quitter la Ligue 1 cet hiver pour rejoindre la Serie A. L’Argentin, acheté 7M€ par Marseille à Monaco en juin dernier, pourrait être prêté à la Fiorentina. Il s’agirait d’un prêt payant avec une option d’achat. A 21 ans, l’ancien joueur de River Plate n’a jamais séduit sur la Canebière, réalisant même cette saison une première partie plus que décevante. Son départ pourrait faciliter l’arrivée d’un ailier offensif, souhait de Michel, qui ne retiendra pas Ocampos, dont il n’a jamais été un grand fan.”
Gennaio 3rd, 2016 alle 08:44
Mi consolo a pensare che anche te hai passato il pomeriggio all’Ikea . A Pisa perlomeno non ho dovuto fare mezz’ora di coda per il parcheggio , in compenso non c’era neanche un carrello e quindi tutto nella borsina gialla .
Gennaio 3rd, 2016 alle 10:32
Per caso all’Ikea hai incontrato Pradé anche lui in cerca di occasioni? Per motivi familiari non posso provare il brivido Ikea.Un parente ha un negozio di mobili e derivati e non possiamo frequentare altre situazioni.
Gennaio 3rd, 2016 alle 11:02
Che ikea del piffero !
La primula viola
Gennaio 3rd, 2016 alle 11:20
Nel mio caso invece,
a notare l’ultima sfumatura di arancio che l’altra volta non c’era sono io, mentre mia moglie sbadiglia e guarda lo smartphone…..
Gennaio 3rd, 2016 alle 12:03
permettetemi un escursus alla IB, che comunque tanti conosceranno:
ahhh la Svezia dei tempi giovanili…allora bisognava andare lassù al profondo Nord per combinare qualcosa, adesso meno male che c’è l’IKEA, l’unico posto dove prendi una svedese, la porti a casa, la monti e se non ti piace la riporti indietro e la cambi…..
Gennaio 3rd, 2016 alle 12:29
A me è andata anche peggio! Ero in Olanda, a Utrecht e, dato che pioveva, abbiamo avuto l’idea di andare all’Ikea.
Nessuno poteva immaginare che nella civilissima terra dei Paesi Bassi, dove si fuma Mariuana e si sposano omosessuali i cani non potessero entrare.
Così, con il mio chihuahua di 2 kg (altamente pericoloso) sono stato scortato da un poliziotto ARMATO fino all’uscita.
Credimi David meglio l’Ikea della bistrattata Italia all’Ikea della perfetta Olanda!
Gennaio 3rd, 2016 alle 12:47
Ho letto da qualche parte che a Guantanamo aboliranno la cella di rigore ed i prigionieri che si comportano male li porteranno all’Ikea il sabato pomeriggio. Pare che la sofferenza sia infinitamente più grande.
Gennaio 3rd, 2016 alle 13:31
siccome ci sono degli xenofobi che scrivono in gotico moderno,allego la traduzione…
“Ocampos molto vicino alla Fiorentina?
Secondo la stampa italiana, Lucas Ocampos, Marcelo Bielsa protetto durante il suo tempo in OM, dovrebbe lasciare la Ligue 1 questo inverno per unirsi alla Serie A. L’argentino, € 7M acquistato da Marsiglia a Monaco nel mese di giugno, potrebbe essere prestato alla Fiorentina. Questo sarebbe un prestito pagato con una opzione di acquisto. A 21 anni, l’ex giocatore del River Plate non ha mai vinto sulla Canebière, anche facendo una prima in questa stagione più che parte deludente. La sua partenza potrebbe facilitare l’arrivo di un ala offensiva, salutando Michel, che non detengono Ocampos, non è mai stato un grande fan “.
Gennaio 3rd, 2016 alle 14:03
Uff. Anche io quando entro all’Ikea con l’obiettivo dI “prendere solo una cosina” esco col carrello pieno. E i conto più vuoto…😅
Ma sto ancora rileggendo l’intervista a Cognigni di stamattina. È la terza volta che la leggo perché non sono sicuro di aver capito bene.
Faremo innesti di primo livello. Se necessario faremo uno sforzo economico per essere più forti. Rossi va via solo se arriva un altro attaccante. Per Bernardeschi non ascolto neppure offerte.
Sogno o son desto?
Gennaio 3rd, 2016 alle 16:07
Ciao David,
Mi sono allegramente convertito all’ecommerce in tutte le sue forme, le maledizioni del mio portinaio ad ogni pacco ricevuto non mi faranno tornare indietro.
Gennaio 3rd, 2016 alle 18:41
Oramai sei nel tunnel
Ikea, Coop, ti mancano i vivai di di piante a Pistoia e hai completato il master di marito modello !!!!
Gennaio 3rd, 2016 alle 19:25
“Il sabato la spesa, il giorno dopo in chiesa: sei un po’ nervoso ed un motivo ci sarà…”
LIGABUE, Vivo, morto o X?
Gennaio 3rd, 2016 alle 22:05
O.T.:
@14 dalgarvesibilla:
…caro amico, io non sono xenofoba e non credo di scrivere in gotico, ma purtroppo non so il francese(poco anche l’inglese!),forse per te sono degna di fucilazione all’istante?!
…comunque se proprio vuoi tradurre, quest’altra volta sforzati di tradurre te con farina del tuo sacco, che col traduttore google tutti son boni!! 😉
Gennaio 3rd, 2016 alle 22:06
p.s.: …comunque al precedente giro introduttivo e distratto di david all’ikea ci credo, perchè qualche tempo fa ce l’ho visto anche io!! (ma forse non era sabato ?? boh!… 🙂 )
Gennaio 3rd, 2016 alle 23:03
Ahahahah 😀 😀
Tifo per altri post così!
Gennaio 4th, 2016 alle 00:43
Che per caso all’ IKEA c’era pure Cognigni per gli acquisti di gennaio?
Gennaio 4th, 2016 alle 08:09
ikea, fila per il pranzo:
lavori in corso al reparto ristorazione; fila all’ italiana con quattro – quattro – code verso l’unica cassa aperta.
Bene: “Vado io, famiglia! “, m’ incolonno, davanti a me la cassiera…..
Dalla quarta fila di destra una donna mi apostrofa:”Io ero avanti a lei, lei mi è passato avanti! ”
Non fosse per le figlie piccole che aspettano da dodici minuti la loro pasta al pomodoro, avrei abbozzato…. Comincia lo spettacolo, lo ammetto, indegno, con tutti che ti guardano, come a ricordarti: “Occhio, a litigare con un imboccare, è pericoloso; la gente potrebbe non notare la differenza……”
Never again.
Buona Befana, anche a quella, di Befana!!!
Gennaio 4th, 2016 alle 08:11
novaaa…..
“Occhio, a litigare con un imbecille, etc.”
Gennaio 4th, 2016 alle 08:36
Poteva andare peggio. Potevi dover mangiare le polpettine alla salsa di mirtillo!
Tu devi aver avuto veramente dei grandi cambiamenti di vita privata per decidere di andare alle 17 di sabato pomeriggio all’Ikea!
Io devo dire che non ho una avversione preventiva per il gigante Svedese ed anzi ammiro sinceramente chi riesce a dare un nome anche al manico di una seggiola di legno di pino.
Devo dire anzi che, pur terrorizzato di poter rischiare di dover montare una scrivania o un armadietto di 52 pezzi, spesso rimango sorpreso dalla capacità di metterti a disposizione piccoli accessori utilissimi o idee geniali per sfruttare piccoli spazi.
Avendo dovuto ristrutturare casa tre anni fa c’è stato un periodo della mia vita che con mia moglie passavo più tempo all’Ikea che a casa.
Quindi ora, per fortuna, sono ancora in fase di disintossicazione sono trattato con il metadone e ci vado raramente.
Detto questo forse si! Come dice Cirano è meglio un concerto di Giggidalessio magari con la Tatangelo a chiappedifori!
Saluti
Lucky
P.s @14 Forse Viebennal l’è un po ‘ snob presumendo che tutti conoscano la lingua d’oltralpe, come per caso il sottoscritto, ma la traduzione da Google non si può proprio leggere. 😉
Gennaio 4th, 2016 alle 11:14
gentile Monica,
le rispondo unicamente perchè credo che non abbia ben capito il concetto del mio post,forse mi sono espresso male ma vengo alla spiegazione:
“siccome ci sono degli xenofobi che scrivono in gotico moderno,allego la traduzione…”
il riferimento xenofobo era e rimane a chi ha postato “in gallico moderno” (rettifica d’autore) e non certo a chi legge…mi sembra chiarissimo,pertanto se l’ho tratta in inganno,a lei le mie scuse!
ci vada piano con ipotetiche fucilazioni in tempo reale perchè questo mi sembra un eccesso molto fuoriluogo visti i tempi,giusto per rientrare e restare nel “bon ton” della discussione.
circa la traduzione ripresa da Google era una provocazione visto che il “monsieur” transalpino ci snobba..concludo scrivendo che l’Italiano è la lingua parlata e scritta più bella del mondo e con l’occasione segnalo che anche a casa di mio nonno c’era già il bidet…
Gennaio 4th, 2016 alle 12:55
sabato all’ikea? nemmeno se mi pagano…l’ultima volta ci sono andato a Innsbruck…pomeriggio piovoso…che si fa? …mah vediamo se q
Gennaio 4th, 2016 alle 12:56
(maledetta tastiera)
sabato all’ikea? nemmeno se mi pagano…l’ultima volta ci sono andato a Innsbruck…pomeriggio piovoso…che si fa? …mah vediamo se qui ci sono cose diverse…
no
però c’era meno coda…
ma non era sabato.
in un’ora sola sei stato davvero un grande…
Gennaio 4th, 2016 alle 14:04
I cani non possono entare nelle Ikea olandesi?
Bene, vi fornisco allora un’altra testimonianza che i Grigiastri (intesi come capelli) potranno rammentare.
Avete presente quel grande magazzino all’Osmannoro di cui non posso e non voglio fare il nome ?
Si lo ricordate,nei favolosi anni 70/80 c’era altro che quello.
Negli anni 70/80 e primi 90 avere la tessera di quel Grande Magazzino era quasi un privilegio.
Veniva data solo ai commercianti e si suddivideva in tue tipologie : alimentare e non alimentare.
Per esempio, un cartolaio non poteva fare la spesa alimentare.
Tale tessera prevedeva eventuale prestito della stessa ai non possessori del titolo dell’attività, ma solo previa delega scritta del cedente e documento di identità di chi entrava.
All’entrata del grandissimo stabile un ufficio provvedeva al rilascio del pass per la temporana utilizazione dell’eccezionale privilegio da parte di un non censito nella propria anagrafe clienti.
I prezzi sugli scaffali erano tutti esenti iva, in quanto si supponeva merce che il negoziante dovesse poi vendere nel merito della propria attività.
Nello scontrino alla cassa , poi chiaramente il prezzo da pagare era Ivato.
Ma veniamo alla chicca.
Avuta mia figlia da poco, un giorno decido con mia moglie di andare a codesto magazzino per fare un po di spese.
Impossibile avvenimento… all’entrata un addetto ci avvisa che non possiamo entrare.
Motivo?
I bambini sotto i dieci anni non potevano entrare.
Ripeto: I BAMBINI NON POTEVANO ENTRARE.
Litigo come si conviene con l’addetto, li mando affancoul , strappo la preziosa tessera e gliela butto sul bancone , che si ci puliscano il sottocoda.
Passano anni.
Mi arriva una lettera.
E’ spedita dalla direzione tedesca del Grande Magazzino a tutti i propri fortunati possessori della sacra tessera .
Dentro c’è un buono spesa di cinquantamilalire,(si parla di fine anni 90) e l’avviso che il grande magazzino ora è accessibile anche a visitatori con bambini.
Prendo la lettera, monto in macchina, mi presento al solito sportello dell’entrata, e gliela strappo buttandone i coriandoli sul solito bancone.
Invito chi sa , chi rammenta, chi ha subito la vergogna dell’ ingresso viatato ai bambini a porgere sul blog la loro esperienza.
—————————————–
Su Ikea.
Non ci vado volentieri ma trovo che il rapporto qualità prezzo sia cosa che agevola i meno fortunati.
Fermo restando che a casa mia di Ikea mi par che ci sia solo un portacenere e una base con rotelle per la pianta che ho in sala.
I più attenti ricorderanno le vicende della macchina del gelato al bar a pianterreno.
Wuuuuaooo!! 😉 😉 😉
Solo gli svedesi potevano non pensare al conseguente comportamento italico che con un euro, chi voleva, mangiava gelato dalla mattina alla sera.
le migliori cose a tutti
Immondo
Gennaio 4th, 2016 alle 15:54
I mobili ikea costano meno e valgono meno e durano meno.
Il problema è che in Italia i mobili sono carissimi a prescindere dall’ikea, che equivale al rigattiere scomparso ma in scala amplificata per 2000.
Gennaio 4th, 2016 alle 16:56
Che poi non si capisce perchè in quel grande magazzino, dove potevano comprare solo i commercianti, erano ammessi gli undicenni.
Gennaio 4th, 2016 alle 18:23
@ Antico (post n.30)
Bruno , ciao carissimo e Buon Anno.
A te, salute, amore e prosperità.
I mobili buoni son cari perchè lavorare il legno a modino costa assai.
Ma una buona camera dura tutta la vita.
Stesso discorso per una libreria o un tavolo da cucina.
Chi più spende meno spende.
Nella casa dei miei poveri genitori c’è un armadio a muro fatto da un artigiano prima che nascessi.
Tra poco vo in pensione e quell’armadio par nuovo.
Le ante combaciano ancora al millimetro e le chiusure d’ottone chiudono come una cassaforte e fanno un clic che è musica.
Gli angoli e le cassettiere ?
Tutti rigorosamente con incastri a coda di rondine. (siccome tu sei Antico 😉 tu saprai di cosa ragiono)
Con una passata di cera d’ambra (non quei troiai di spray in commercio) quel legno sembra che parli.
Ritroanne!
Lo sai quante volte l’hanno ammortizzata quella spesa !! (marianna cane)
Un abbraccio
Antonello