Occasione persa
Inserito da admin il 20 Nov 2014 6:37 am. Categoria: Fiorentina.
Altra sosta senza amichevole della Fiorentina.
Niente di niente, neanche una partitella in famiglia per portare i bambini a vedere quelli che loro vedono solo in televisione o nelle figurine.
Ormai è chiaro: non vuole Montella, alla società interessa il giusto e quindi si va avanti così ignorando la componente fondamentale del pallone che è la passione.
Non avete idea di quanti compagni della scuola calcio di Cosimo (l’ottimo Belmonte) farebbero le corse per guardare giocare “quelli veri” con la maglia viola, fossero perfino Yakovenko o Brillante.
E invece niente, silenzio assoluto e un’altra occasione sprecata.
Novembre 20th, 2014 alle 08:03
Siamo la squadra delle occasioni perse.
Quest’anno (ci è stato detto) sarebbe stato entusiasmante !!!
Si ma per gli altri, per quei tifosi che ci meleggiano sempre e che si fanno sempre belli con la loro squadra.
E’ vero il calcio non è altro che un gioco però ogni tanto piacerebbe anche VINCERE, magari la coppa del nonno, però comunque qualche cosa.
Al momento sono deluso profondamente, sicuramente il ciclo (speriamo di no) sembra finito. Il prossimo anno si ricomincerà a sognare e sperare che questo o quello venga.
I giornali non ci danno certo una mano, sembriamo terra di conquista, gli scemi che per un mezzo giocatore sembrano intenzionati a privarsi di altri interi.
Io mi sono rotto le PALLE.
Il cuore mi farà sempre guardare la Viola ma il cervello si è stufato
Speriamo che mi sbagli
FVS
Novembre 20th, 2014 alle 08:03
Direttore il suo post è incompleto. Si è scordato di dire che i bilanci della Fiorentina sono in regola e che i compagni di suo figlio dovrebbero essere contenti di avere una società sana e non De Laurentis o Lotito.
Del resto stiamo parlando di un’azienda e non di una società sportiva, sarà bene ricordarlo spesso un futuro per capire le scelte dirigenziali.
Novembre 20th, 2014 alle 08:08
David, non ti ci mettere anche te a seminare zizzania, in questo periodo di agitazione ce n’è abbastanza e bisogna cercare tutti insieme di riportare un po’ di calma e serenità: capisco che i ragazzi avrebbero apprezzato ma se non l’hanno fatta ci saranno stati dei motivi validi, non fare come tanti che ora si ingegnano a fare il processo alle intenzioni.
Scusa la franchezza ma ora il tuo commento mi è sembrato fuori luogo, sarò un aziendalista ma la penso così.
Con immutata stima, beninteso.
Novembre 20th, 2014 alle 08:17
@ il Duca.
È vero, sei un aziendalista e sei sereno.
Sono i tifosi ad essere un po’ meno sereni.
Novembre 20th, 2014 alle 08:23
Fine ciclo… Rottura con la tifoseria (se ma c’è stata unità) …. Bizze che portano a schierare calciatori fuoriruolo…. Grazie di tutto ma Via Montella !
Novembre 20th, 2014 alle 08:23
Condivido in pieno il pensiero di Davide. Possibile che in societa’ Fiorentina nessuno faccia notare ai Della Valle un banalita’ come questa???
Novembre 20th, 2014 alle 08:26
Sottoscrivo il Duca. Io son viola fino al midollo con vittorie poche e allenamenti visti zero. Così mio figlio. Non mi sembra cosa fondamentale.
Si, poteva essere una buona idea, ma guardiamo avanti e miriamo al sodo.
Novembre 20th, 2014 alle 08:43
Con tutto il rispetto, questo è il momento di pensare alla sostanza e molto meno all’immagine.
Se si vuol vedere i giocatori andiamo allo stadio la domenica di campionato.
Novembre 20th, 2014 alle 08:46
Ma quali motivi validi, Duca, suvvia. Cerchiamo di non essere sempre e per forza più realisti del re. Non dico di fare una amichevole a settimana, ma una ogni tanto, almeno. Proprio per stare uniti e riportare calma e serenità. Rifili 20 gol a dei dilettanti, i bambini si fanno fare un po’ di autografi e di foto e tutti contenti.
E che cavolo.
Novembre 20th, 2014 alle 08:56
potevano farla l’amichevole, anche in famiglia.
Il rischio è che si rompa un altro giocatore, cercano di limitare i danni…
Io i pomeriggi ai campini a vedere bati/rui/toldo/ecc me li ricordo con tanta gioia, compresi gli spintoni per farsi due foto o un autografo sul diario di scuola. Oggi sembra fort nox, nn ti puoi nemmeno avvicinare!
Cmq Forza Viola, sempre e solo!
Novembre 20th, 2014 alle 08:58
Siamo considerati dalla Societa’ partner e non piu’ tifosi!
Le parole di Cognigni durante l’ultima conferenza stampa sono state molto chiare ! O no?
La primula viola
Novembre 20th, 2014 alle 08:59
Non me ne volere David ma ha ragione il Duca, benche’ tu abbia ragione da vendere, ma non e’ il momento di seminare zizzania, ma fare quadrato ai ragazzi. I DV sono questi, che ci piacciano o no, bilanci sani, Fiorentina quasi sempre nella parte sinistra della classifica, ma passione, cuore e soprattutto vincere non se ne parla proprio, a me cosi non piace e lo sai, pero’ la Fiorentina e’ la mia anima e la mia pelle, indipendentemente dal piazzamento o dal risultato. Mi spiace x i bambini che sono il futuro del calcio in tutti i sensi, ai miei tempi (sono del 1974) il calcio veniva vissuto in maniera diversa, c era il senso di appartenenza, c era l orgoglio di essere tifosi viola (o di altre squadre), c era l orgoglio di essere fiorentino, contro tutti e tutto, oggi questi sentimenti non li vedo più, forse non e’ solo il calcio ad essere cambiato , in ogni caso Forza Viola sempre
Novembre 20th, 2014 alle 09:01
Hai ragione in pieno David, ed io mi ritrovo come un bischero a guardare continuamente la pagina FB del Nottingham Forest che fa un allenamento aperto alla settimana stracolmo di famiglie, nonni, bambini, con i giocatori che a turno si fermano a bordo campo per foto e autografi e la società che gestisce un book fotografico continuamente aggiornato da settanta/ottanta foto alla volta che si chiama #faceofforest, uno stadio spettacolare e tanta gente che si diverte tutta la settimana.
Ci vorrebbe tanto? I nostri comportamenti sono lo specchio della nostra anima e purtroppo, l’anima del calcio italiano, non c’è più!
Novembre 20th, 2014 alle 09:02
grande BELMONTE!
portalo alla FLORIA il piccolo COSIMO!
Bella Società con il grande ANOTNELLO MASALA a fare il direttore tecnico. Grande scuola umana prima che di calcio.
mike
Novembre 20th, 2014 alle 09:04
ci giochiamo le generazioni future, per loro il calcio sarà solo quello televisivo.
ma in questo caso tifare o la squadra di
campo di marte o per quella del sobborgo
di londra sarà uguale, anzi quella del sobborgo di Londra (Chelsea) mi sa che è più forte.
certo se ci fosse la cittadella viola farebbero sicuramente 5 partite a settimana per rientrare nell’investimento.
Novembre 20th, 2014 alle 09:11
Non sarei molto d’accordo David
È vero che un’amichevole avvicinerebbe la gente (soprattutto famiglie con bambini) alla squadra, ma se l’allenatore non vuole va bene così…
A mio avviso, finchè Montella sarà l’allenatore, la società dovrà assecondarne le scelte di gestione della rosa, e dovrebbe ascoltarlo anche sul mercato (nei limiti del possibile).
Quando ne arriverà un altro, presto o tardi che sia, sarà il nuovo a decidere.
Possiamo non essere d’accordo e contestarne le scelte, ma gestisce lui la squadra ed è lui che deve decidere
SFV
Novembre 20th, 2014 alle 09:14
sottoscrivo il Duca: se non l’hanno fatta ci sarà un motivo.. mi sembra che sia l’ultimo dei problemi. se si faceva arrivavano nippo & soci a dire che era meglio allenarsi. l’importante è lamentarsi sempre..
Novembre 20th, 2014 alle 09:20
Io vivo in provincia di Siracusa, sono tifoso della Fiorentina da 55 anni. Vivevo a Firenze quando abbiamo vinto il secondo scudetto (ero a Torino, quel magico giorno contro la Juventus), ma quest’anno mi sono stufato.
Aspetto le prossime tre partite e poi decido se disdire l’abbonamento a Sky. Mi sono scocciato di pagare per annoiarmi ed arrabbiarmi la domenica, o quando si gioca. Non vedo perché spendere dei soldi per vedere gente che guadagna milioni di euro e non onora la maglia che indossa.
Novembre 20th, 2014 alle 09:22
Io parlerei con Lucianino di Certaldo!!!!
Novembre 20th, 2014 alle 09:22
Hai detto bene . E poi chiedono a noi tifosi di stargli vicino . Ormai il calcio è un cappuccino in busta dove basta aggiungere acqua calda . Peccato .
Novembre 20th, 2014 alle 09:33
mi accontenterei che la squadra scendesse in campo nelle partite ufficiali, invece di rimanere per un tempo o addirittura di più a guardare giocare gli avversari….
Novembre 20th, 2014 alle 09:33
comunque è colpa di cognigni che notoriamente odia i tifosi.(tanto qualcuno lo scrive di sicuro..)
Novembre 20th, 2014 alle 09:33
Diego continua a lanciar siluri contro il sistema, e quest’ultimo ci renderà pan per focaccia inviando arbitri sempre piu’ compiacenti(con gli avversari).
Novembre 20th, 2014 alle 09:53
Hai ragione al 100 per100. La domanda a questo punto sorge spontanea “ma che calcio è questo se al tifoso non viene fatta vivere la passione?” Saluti viola.
Novembre 20th, 2014 alle 10:09
Io rimpiango il tragitto che dallo stadio portava ai campini.
Molto spesso mi son fermato a far qualche battuta con i giocatori ei tecnici che vi transitavano a piedi .
Perchè, non scordiamocelo , piaceva anche a loro.
E loro sentivano, e saggiavano che aria tirava.
Immondo
Novembre 20th, 2014 alle 10:09
Ma a noi che ci frega, siamo in perfetta regola con i bilanci……questo conta mica la passione dei tifosi!!
Novembre 20th, 2014 alle 10:10
Ma come David, dopo il thread di puro cazzeggio tu mi spari la bordatina sull’amichevole?
Allora un po’ fetente dentro ci sei. 😉
Guarda puo’ anche darsi che tu abbia ragione, nel senso che i tifosi, soprattutto giovani ma anche tanti pensionati, avrebbero piacere a vedere delle innocue (?) amichevoli con qualche squadra di dilettanti del circondario, così come ci sono molti che non si perdono gli allenamenti aperti al pubblico (so di un tifoso a Pescara che non se ne perde uno, a differenza della partita, e potrebbe morire se si chiudono i cancelli).
Tuttavia non la vedrei così grigia, sarà perchè essendo di fuori non ho mai visto un allenamento o un’amichevole infrasettimanale in vita mia, senza che questo cambiasse la mia percezione di tifoso viola ad oltranza, anzi può darsi che in un momento così difficile fra infortuni, scadimenti di forma e risultati deludenti, si sia pensato più a concentrarsi e a serrare i ranghi per cercare di riprendere il cammino intrapreso nei due precedenti anni.
E poi, sti ragazzi…li vogliamo far studiare un po’ invece di stare sempre in giro con questo pallone? 🙂
Un saluto
Lucky
Novembre 20th, 2014 alle 10:14
Dimenticavo, noi bisogna solo stare zitti e prendere tutto quello che ci viene dato come se ce lo dessero per grazia ricevuta! L’unica nostra passione deve essere la cultura della sconfitta!!
Novembre 20th, 2014 alle 10:16
Butto là una provocazione: ma perchè oggi un bambino dovrebbe diventare tifoso viola? In virtù dei grandi successi della squadra? O perchè siamo sfortunati ma simpatici? O magari perchè ci sono grandi personaggi tipo Ilicic??? Oppure perchè abbiamo i bilanci in ordine?
Al di là delle iniziative fumose legate al fair play (terzo tempo, sponsorizzazione di Save the children, ecc.) non ho mai visto un’azione concreta volta ad avvicinare il grande pubblico alla squadra. E tanto meno ho visto iniziative per rinsaldare il legame con la città di Firenze e il suo territorio.
Questo tipo di atteggiamento, che peraltro temo sia comune a tutte le altre squadre italiane, non fa altro che allontanare la gente dal mondo del calcio, che viene sempre più visto come un regno popolato di esseri intoccabili, inarrivabili e fuori dalla portata dei comuni mortali. E noi qui che continuiamo a discutere ed arrabbiarci come dei bischeri.
Basterebbe poco, qualche allenamento a porte aperte, qualche giocatore che si presti a passare un po’ di tempo coi tifosi, e la società secondo me ne avrebbe un sicuro ritorno in termini di marketing, di immagine e anche di affetto da parte dei tifosi. Ma probabilmente chiedo troppo.
Filippo da Prao
Novembre 20th, 2014 alle 10:41
Scusa Filippo da Prao, io sono diventato tifoso viola negli anni ’70, quando la Fiorentina languevba nelle parti medio-basse della classifica e il nostro scudetto era trattenere Antognoni ad ogni campagna acquisti. Ma te lo ricordi con che gente s’è giocato negli ani ’70?! Ilicic in confronto era Maradona!
A quel tempo non c’erano pay per view, siti internet, radio che parlavano continuamente di vicende viola….e allora perchè un bambino avrebbe dovuto avvicinarsi alla Fiorentina?
Novembre 20th, 2014 alle 10:47
Filppo da Prao: e te perchè sei diventato tifoso viola? Io non ho mai abitato a Firenze, non ho mai visto un allenamento e non ho mai visto vincere niente di serio. Eppure eccomi qua. Seguendo il tuo ragionamento solo le big avrebbero tifosi, invece per fortuna non è così.
Novembre 20th, 2014 alle 10:49
Marco-San sei un personaggio unico.
Il Cliente che tutte le aziende vorrebbero.
Provo a spiegare il mio punto di vista senza entrare in polemica. (ci provo ma non garantisco 🙂 )
Ricapitoliamo il mio “esser tifoso” e vediamo se capisci il mio punto di vista.
Mi è stato detto, ripetuto e confermato che:
1 – Nel calcio moderno non potremo mai vincere niente in quanto siamo piccoli e poveri
2 – Non mi devo innamorare dei giocatori in quanto nel calcio moderno non ci sono più le bandiere e tutti, dalla mattina alla sera, potrebbero essere venduti
3- Le Società sono aziende ed i tifosi sono partner (anche se le aziende hanno anche i Clienti e non ho capito chi sarebbero i Clienti della Fiorentina)
4 – Non devo commentare il mercato ne tantomeno sperare nel nome roboante (vedi il punto 1)
5 – Non devo parlare male della Proprietà in quanto
5.1 Abbiamo la miglior proprietà possibile (anche se in contraddizione con il punto 1)
5.2 Dopo Cecchi Gori nessuno ci voleva
5.3 Porta te lo sceicco
5.4 “Chi vorresti? Zamparini”
5.5 I Della Valle sono dei Signori
5.6 Male non fare paura non avere
6 – I Della Valle vorrebbero cambiare il calcio, anche se non entrano per scelta nelle stanze dei bottoni
7 – Stadio nuovo e Cittadella, se ne parla da 5 anni, il Burj Dubai (800 metri) è stato costruito in 3 e noi in 5 non abbiamo nemmeno approvato un progetto
8 – Non devo parlare male del Mister in quanto è giovane, elegante, ha le idee chiare e non è colpa sua se i risultati non arrivano
9 – Non devo parlare male dei giocatori come Ilicic in quanto “non si parla male dei giocatori della Fiorentina” e, come dice il Mister, sono “sotto pressione”.
Potrei continuare l’elenco ancora a lungo…
COSA MI RESTA?
La passione.
Tu sei fortunato. La passione non la perdi mai.
Io, come altri, ho bisogno, ogni tanto, che la fiammella sia alimentata per diventare un incendio di passione.
Considerati i punti elencati cosa resta per alimentare la passione?
Restano queste cose:
1 – Onore
2 – Orgoglio
3 – Storia
4 – Partecipazione
5 – Condivisione
6 – Colori
7 – Tifo
Bene. La partitella amichevole di cui parla il Direttore servirebbe per questo secondo elenco.
Allo stesso modo i pantaloncini neri.
Gli allenamenti aperti.
I giocatori nei viola clubs.
Gli autografi…
Insomma, onore, orgoglio, Storia, partecipazione, condivisione, colore e tifo.
In assenza di risultati sportivi, da “partener pagante”, almeno queste cose le vorrei.
Forse sbaglio, forse, ai tuoi occhi, sono gobbo o striisciato, poco importa. L’unica cosa che so è che non riesco ad emozionarmi davanti ad un bilancio certificato CEE.
Buona giornata…
Nippo
Novembre 20th, 2014 alle 10:59
Le società di calcio sono SPA, nascono e vivono con il solo scopo di generare guadagno in maniera diretta o indiretta.
Il pubblico c’entra, in tutto questo, anzi è fondamentale: compra il merchandising, paga il biglietto dello stadio, si abbona alla pay tv etc. etc.
Ciò che sta dietro gli allenamenti, le amichevoli in famiglia…tutto ciò che non è sponsorizzato, insomma, comporta un impegno di tipo relazionale senza generare un tornaconto economico. Se si aggiunge il motivo che ormai un’amichevole è un’occasione come un’altra per vedersi infortunare un giocatore va da sé che non è nell’interesse di nessuno organizzarne.
Possiamo rimanerne schifati quanto vogliamo, tanto poi al primo pallone che entra nella porta avversaria saremo comunque pronti ad esultare e glorificare chi ce l’ha calciato. Si, anche Ilicic.
Novembre 20th, 2014 alle 11:10
E’ già stato detto: la Fiorentina è un’azienda. Come tale, la sua gestione è lontana dal tifo passionale e puro. Premetto che io non vedo di meglio dell’attuale proprietà, ma ci vorrebbe uno che capisce questo “piccolo” dettaglio e si opera per migliorarlo. Intendiamoci, fa piacere sapere che non siamo sull’orlo del fallimento, ma forse dovrbbero dirselo tra di sè che la Viola è un’azienda, e dirlo un po’ meno a noi tifosi. Perchè, per fare un esempio, il mio nipote di 9 anni se ne frega dei conti in banca, e come dici te vorrebbe avere più contatto con i suoi beniamini. Ancora gli racconto dei pomeriggi passati ai campini e mi guarda come a dire “ma si poteva fare?!”. Infatti vuole cogliere ogni occasione, ed oggi andremo nella calca per vedere i giocatori (due, wow!) al mercato centrale.
Se c’è un rimprovero che devo fare alla società è proprio questo: basta dire che siamo un’azienda, e poi chiederci di stare vicino a tutti. Senza dare niente in cambio (specifico, in famiglia mia abbiamo tutti l’abbonamento). Boh vabbè, lo so sono un ingenuo e nostalgico, ma per me la Fiorentina è (era?) una passione, così mi smontano del tutto…che già insomma seguire il calcio è una battaglia dure…
Novembre 20th, 2014 alle 11:18
Magari c’è un motivo e noi non lo sappiamo? non penso in Fiorentina siano così coglioni da mettersi contro i tifosi.
Mi è parso un post per aizzare il popolo contro Montella.
Novembre 20th, 2014 alle 11:22
Quoto in toto il post numero 8. Chi ha fame di vedersi dal vivo i giocatori della “Viola” vada di più allo stadio; anche e sopratutto quando la partita non è il top (partite di coppa docent).
Novembre 20th, 2014 alle 11:26
Si gioca 3 volte a settimana tutto l’anno e quando ci sa un po’ di tempo per stare dietro agli allenamenti bisogna fare un’amichevole? No, non sono d’accordo…meglio 100 volte un bell’allenamento che ci se n’ha dimorto bisogno!
L’amichevole un’altra volta…
Comunque mi sembra proprio che se non c’è polemica, bisogna trovarla per forza…
P.s. Brillante torna stasera, non l’avrebbero visto nemmeno gli amici di Cosimo..
Novembre 20th, 2014 alle 11:45
tanto avrebbe sbagliato formazione lo stesso……….
Novembre 20th, 2014 alle 11:47
non condivido david. Gli allenamenti servono eccome, specie a una squadra che ultimamente di riffa o di raffa si è allenata poco. Specie ora a ranghi ridotti montella ha modo di fare cose che magari con 30-35 elementi non avrebbe modo di fare.
Mi dirai “ma un’amichevole con il ponte a greve fa perdere tanto tempo?”.
Io ti rispondo di sì. Perchè l’avresti fatta tipo sabato o domenica, ti costringeva a non dare quei due giorni di riposo ma ad anticiparli o a posticiparli, facendo quindi slittare tutta la cosa.
Io ragiono dal punto di vista interno. Penso che in Fiorentina ci siano problemi ben altro urgenti che organizzare un’amichevole per far contenti 500 bambini. No?
Se uno vuole andare a vedere i giocatori, va a incrociarli agli allenamenti. Va a vedere le partite. Va allo stadio.
In fondo loro “lavorano”, vediamola anche così.
Novembre 20th, 2014 alle 11:53
Ricordo solo che gente del calibro di Antognoni che si fa fotografare, firma autografi, è sempre in mezzo alla gente, rinasce ogni 100 anni, se rinasce. Altri come lui: Rui Costa, Baggio, per parlare di nomi grossi (Batistuta se la tirava troppo!).
Nel calcio 2.0 questi rimarranno dolci ricordi. I bambini non riconosceranno la faccia di chi indossano la maglia, e non si ricorderanno una formazione della propria squadra. E forse ci sarà un sito da cui scaricare gli autografi del giocatore preferito, per modici € 9,99 tramite paypal… “evviva evviva, così mi andra giù la pancia” così recitava un pisello finito per sempre dentro uno stagno in una famosa fiaba sonora!!!
Novembre 20th, 2014 alle 11:58
Pienamente d’accordo, almeno noi da ragazzi s’andava ai campini a vederli dal vero…
Novembre 20th, 2014 alle 12:07
@32 Nippo
Bravo Nippo! Mi sei piaciuto (non che conti qualcosa).
Non ti condivido spesso e anche in questo caso qualcosa non mi torna, ma mi è piaciuto l’esposizione del tuo modo di sentirsi tifoso viola.
In fondo credo che le posizioni si avvicinino molto quando si parla di amore e passione per la Fiorentina intesa come simbolo.
Le posizioni forse si dividono sulle reazioni e le modalità rispetto alle situazioni specifiche in cui si viene a trovare la squadra e/o la società.
Ma finchè ognuno esprime la sua in maniera civile e rispettosa dell’altrui opinione credo che non ci siano problemi, anzi, la diversità stimola anche l’attività cerebrale.
Un saluto
Lucky
P.S. A me i pantaloncini neri non mi sono mai piaciuti troppo nemmeno da bambino, ma se servissero….. 🙂
Novembre 20th, 2014 alle 12:20
Marco San mi ricorda Capezzone quando commentava al tg l’operato dei governi Berlusconi.
Novembre 20th, 2014 alle 12:25
Eh certo ci voleva l’amichevole coi dilettanti vero? Tanto non le giochiamo sempre 3 partite a settimana eh? Vaia vaia. Voglio vedere quanti vanno questo pomeriggio al mercato centrale.
Se c’è da fare polemica facciamola per cose serie, non per queste bischerate.
FORZA VIOLA
Novembre 20th, 2014 alle 12:36
Francamente non vedo quali danni ci potrebbero essere, se almeno una volta alla settimana gli allenamenti fossero aperti al pubblico…eppure è una cosa relativamente da poco che farebbe piacere a parecchie persone…
Novembre 20th, 2014 alle 12:41
non condivido nemmeno io il post o, perlomeno, avrei aspettato un momento calcisticamente più felice per pubblicarlo (vacanze di natale?). di fatto, non credo che, una amichevole “aperta”, avrebbe sortito alcun effetto positivo. la gente adesso ha sete di risultati ed un evento, come da te auspicato, magari avrebbe fatto storcere comunque la bocca a qualcuno.
adesso è il momento di stare intorno a squadra e società, magari se ne riparlerà più avanti…
no via, secondo me questo post adesso è fuori luogo, forse è stata veramente un’occasione sprecata per scrivere qualcosa d’altro…
con stima sincera.
manolo
forza viola sempre comunque e con chiunque!
Novembre 20th, 2014 alle 12:45
La Proprietà e la Dirigenza Viola stanno attuando la politica sportiva più commerciale: il mercato non è Firenze, non è la Toscana, è il mondo. Non a caso i soldi si fanno con la TV e con il merchandising. Ho visto nel negozio del Mercato Centrale un sudamericano che lasciava oltre € 500 e, chiedendo un piccolo sconto o un cadeaux, veniva tacciato dicendo che ciò era impossibile. Alla stessa domanda, a me, a Parigi nel negozio sugli Champs Elysee del PSG, 20 giorni fa, (dove la maglia ufficiale e non la replica costava € 139,00) mi hanno regalato – non chiedendolo – un gagliardatto del valore di € 11,90. Non è una questione da poco: con un regalo (in carico, probabilmente, a pochi centesimi) si sono fatti, se non un tifoso, per lo meno un simpatizzante! Ma il modo in cui la dirigenza viola tratta i Tifosi è oramai da leggenda: spostamenti dei posti degli abbonati, gestione delle biglietterie (ricordiamo tutti il servizio offerto per la finale di Coppa Italia) e dei negozi, distacco totale dei giocatori dai Tifosi, etc.
Tra qualche hanno, se sarà permesso, mi posso immaginare anche – come in America – il trasferimento della “Franchigia” chissà in quale altra città. Forse è proprio qui il punto: meglio tifosi meno caldi ovunque oppure tifo bollente solo a Firenze? In America si tifa più il giocatore che la squadra, qui la squadra rappresenta la città.
Negli Usa il giocatore è osannato (e in proporzione pagato), da noi rischia di essere rincorso per il viale dei Mille (ah, bei tempi). Mi pare che il futuro sia per squadre con pochi campioni (ben pagati) e tanti “portatori d’acqua” da cambiare ogni anno (e meno remunerati) così da mantenere il “salary cap” entro i parametri che, piano piano, l’UEFA imporrà. Io mi preparo: quando sarà il momento manderò – con il cuore a pezzi – a ca..re anche la Viola.
Novembre 20th, 2014 alle 13:05
nippo @4, ma chi ha chiesto il tuo parere? il mio scritto era indirizzato chiaramente a David Guetta, o sbaglio? chi ti ha chiesto qualcosa?
Stai sereno te e vedi di rispondere quando sei interrogato, ti farà bene. E che c…o!
Novembre 20th, 2014 alle 13:07
scusate, vado un po’fuori tema,ma forse non troppo, visto che c’è chi lo ha ribadito: al netto di tutti i discorsi di tifo e passione,ma che fa poi tanto schifo essere considerati dei “partners”? in fondo il partner collabora, non è subordinato. infatti i tifosi sono (dovrebbero essere) parte dell’intero sistema,e quindi noi “collaboriamo” con la fiore.non mi sembra malaccio… 🙂
Novembre 20th, 2014 alle 13:28
Allenamento a porte aperte ???
Non sia mai….
Che poi se no, l’Azienda Fiorentina, con il suo brand, potrebbe invertire il trend, e così la partnership con il main sponsor, attraverso il working progress, insieme all’advisor, di modo da concordare uno step, cosicchè i nostri partners…….
Poerannoi !!!
Novembre 20th, 2014 alle 13:32
La parola “azienda”o “impresa”non è una parolaccia e non può separarsi, se non impropriamente, dall’attività sportiva che non è altro il suo “oggetto sociale”. Quando una squadra di calcio paga stipendi annuali per 50 milioni circa, non può operare senza rispettare le condizioni che regolano una sana gestione di una impresa. I risultati sportivi se non in linea con le aspettative dei fruitori (tifosi)devono indurre la “Governance”a valutare l’operato dei dipendenti preposti : allenatore, direttore sportivo, giocatori. Comunque i fruitori non sono obbligati ad acquistare il prodotto e se pur legittimati alla critica devono cercare una certa obiettività e sobrietà ed essere coscienti che la voce del fatturato che li riguarda il “Match Day”ammonta a circa il 10-15% dell’intero fatturato. Quanto all’oggetto proposto dal David, considero la decisione della Società una questione “aperta”a tutte le considerazioni, tutte con gli stessi gradi di legittimità. Comunque se la Fiorentina non ottiene un risultato positivo a Verona mi sentirò molto contrariato (eufemismo obbligato).
Novembre 20th, 2014 alle 13:48
Completamente d’accordo, è una vergogna!
Novembre 20th, 2014 alle 14:17
E chi è tifoso della viola ma non sta a Firenze avrebbe potuto raccontare come erano contenti il figliolo di Guetta e i suoi amici ed ira purtroppo non posdono farlo. Occasione persa ? Di più …….
Novembre 20th, 2014 alle 14:26
Duca la vuoi una camomilla?
Novembre 20th, 2014 alle 14:35
Anche io penso che l’amichevole sarebbe stata carina ma non fondamentale. I figli di un mio amico un paio di settimane fa sono andati fuori dall’allenamento e hanno fatto foto con diversi giocatori, tutti molto disponibili.
Sarebbe bello avere spesso occasioni per contatti fra il pubblico e la squadra ma mi fido che chi decide (Montella, la società) abbia buoni motivi per non farli (perdita di concentrazione o altro)
SFV
Novembre 20th, 2014 alle 14:46
o nippo, io non sono un tipo accomodante in tutti gli aspetti della vita: detesto l’arroganza a farmi mettere i piedi in testa. ma quando vedo le cose fatte bene, o meglio vedo l’impegno a farle bene e la buona fede, riesco a perdonare gli errori e anche gli scarsi risultati di certi periodi. te non ti emozioni davanti ad un bilancio in regola certificato cee, io invece mi sono emozionato parecchio nel 2002 davanti ad n fallimento che ci ha spazzato via in quel momento definitivamente. e mi sono emozionato anche a perdere 3 a 0 contro l’aglianese in coppa italia. eppure mi sembri anche una persona intelligente, che ci piaccia o no le società calcistiche sono delle aziende. tutte, fiorentina compresa. le cose che dici ti sono state dette, non bisognerebbe neanche dirle, fanno parte delle situazione che uno che sceglie di tifare per una squadra delle dimensioni della fiorentina si trova davanti. quando va bene, perchè la maggior parte delle squadre delle nostre dimensioni se la passa peggio. nessuno ti chiede di adorare i della valle, cosa che neanche io ovviamente faccio, ma loro in quattro anni ci hanno riportato dall’aglianese al bayern. si parla di gratitudne, questa spocchia che molti hanno con la quale si esprimono come se tutto fosse dovuto e scontato, è a volte insopportabile. firenze è bella, ma è bella anche venezia e giocano in serie c.
per l’amichevole, forse l’avrei fatta per provare qualche calciatore tipo marin, ma se hanno deciso di non farla avranno avuto i loro bravi motivi, non certo perchè odiano i tifosi. giocatori nei viola club, allenamenti aperti..ok, ci sarà anche tutta questa “fame” di fiorentina, ma in europa league lo stadio è sempre mezzo vuoto.
Novembre 20th, 2014 alle 14:58
Secondo me stiamo un po’ travisando il senso delle cose.
David ha posto una questione abbastanza evidente, che non riguarda solo la Fiorentina, ma in cui la Fiorentina, in questo caso sì, è tra le prime in classifica. Allenamenti invisibili, mai un’amichevole infrasettimanale (che non è solo un allenamento, è anche e soprattutto un modo per avvicinarsi al pubblico).
Qualcuno, colto da sindrome di Caifa, si è stracciato le vesti per l’oltraggio alla Santa Società della Sacra Famiglia.
Qualcun altro, ha tirato in ballo la storia dell’azienda che opera nello sport, che secondo me con questa questione centra il giusto.
A me pare che sul punto società e staff tecnico vadano d’amore e d’accordo. Anzi, sarà forse l’unica cosa su cui non litigano mai.
Novembre 20th, 2014 alle 15:27
Al di la di alcune esagerazioni lette, è vero che la società fa ben poco per “ingraziarsi” i tifosi.
A mio parere non perché ci considerano solo clienti ma perché sbagliano, tutto qua.
Ricolto poi a David, se citi giustamente questa “malefatta” vorrei anche ricordare che ieri la ACF Fiorentina ha onorato un nostro grande ex di nome Hamrin detto l’uccellino.
Ecco, l’avessero fatto in occasione di un’amichevole/allenamento a porte aperte avrebbero preso 10, però sono “delle fave”, più farlo notare non si può fare.
Novembre 20th, 2014 alle 15:33
Siamo a 5 punti dalla zona retrocessione, con due trasferte difficili davanti e poi LEI, che pare il solito rullo compressore, e si guarda se non hanno fatto un’amichevole utilizzando gli scartini? Siam messi proprio male.
Novembre 20th, 2014 alle 15:35
La penso come David.
Novembre 20th, 2014 alle 15:38
@Alessandro B. post 30
@linus post 31
Vedo che non avete colto il senso della provocazione: volevo proprio dire che noi ci siamo avvicinati alla Fiorentina in un tempo in cui non c’erano fenomeni, ma probabilmente il calcio veniva vissuto in maniera diversa. I calciatori non erano superuomini strapagati ma gente più o meno come noi, il calcio aveva ancora una certa aura romantica, si basava anche sulla passione e il divertimento e non esisteva lo strapotere del quattrino o l’incubo dei bilanci in ordine.
Abbiamo il piacere di leggere anche in questo blog commenti di tifosi viola non fiorentini sparsi in tutta Italia e addirittura in tutto il mondo, che hanno imparato ad amare la Fiorentina in tempi in cui la maglia non era solo un indumento di poliestere ma un simbolo da rispettare, e chi veniva a giocare a Firenze portava quella maglia nel cuore sempre e comunque.
Secondo voi oggi è lo stesso? Lo ripeto di nuovo, quale ragazzo che non ha il babbo della Fiorentina si metterebbe a tifare per una squadra che al massimo può puntare al quarto posto?
Forse, e dico forse, se la società facesse qualche sforzo in più per rimanere simpatica, avrebbe anche maggiore affetto e serenità intorno, e i nostri “sensibili” calciatori non dovrebbero fare i conti con la terribile pressione dell’ambiente…
Comunque beati voi che siete così saldi e granitici nella vostra fede, io personalmente mi son rotto di restare a bocca asciutta tutti gli anni e accontentarmi al massimo di qualche bella partita.
Ad ogni modo forza viola sempre, anche nei momenti di amarezza come questo.
Filippo da Prao
Novembre 20th, 2014 alle 16:18
shimon: se ti riferisci a me per la sindrome di caifa, un me le fare le battute culturali, ho fatto solo il commerciale e un le capisco! 🙂
Novembre 20th, 2014 alle 16:56
@ 62. La sindrome tu l’ ha fatta venire a me, leggendo leggendo i tuoi post.
Novembre 20th, 2014 alle 17:06
Ciao David, hai pienamente ragione
una partitella amichevole la potevano anche fare
per riavvicinare tutto il pubblico
si stanno allontanando sempre di più e non capisco
questo comportamento assurdo
Novembre 20th, 2014 alle 17:16
Concordo il post numero 8 se vogliamo vedere i giocatori andiamo tutti allo stadio non solo quando si gioca contro Inter Milan Gobbi Lazio Roma contro il Paok s’era in pochi pochi
Novembre 20th, 2014 alle 17:35
Tu, caro marco, sei il secondo a ruota che si è inalberato per il post di David!!! Ma almeno i DV te lo mandano il ceppo con le Hogan dentro per Natale?!?! 😀
No, seriamente, Caifa nei Vangeli è il sommo sacerdote del Tempio di Gerusalemme che, scandalizzato dalle parole di Gesù, si strappa le vesti per teatralizzare il proprio oltraggio.
Novembre 20th, 2014 alle 18:05
si evitano le amichevoli per evitare le contestazioni…almeno questo è il mio pensiero…ah bei tempi delle amichevoli a giro per la provincia con le scuole chiuse prima perchè c’era la fiorentina….e non parlo di 50 anni fa eh???
Novembre 20th, 2014 alle 18:29
Secondo me hanno fatto bene a non fare nessuna amichevole: testa bassa e pedalare forte in allenamento per provare a ripartire, cercando anche di isolarsi un pò dall’ambiente dove, diciamo la verità, in questi giorni si è sentito di tutto ed il contrario. Veramente qualcuno pensa che al primo passaggio sbagliato di Ilicic in amichevole oppure al primo cross sbagliato di Alonso non ci fosse qualcuno (molti) che iniziava a bubare? Qualcuno lo nega sapendo di negare l’evidenza di una certa parte del tifo viola?
Io non sono così ingenuo e ripeto, per me hanno fatto benissimo e mi aspetto che questo lavoro porti dei risultati.
Finisco solo dicendo che i centri sportivi delle squadre più forti del nostro campionato, ed aggiungo europee, non solo sono super blindati ma posti a decine di chilometri dalla città, in molti casi.
Novembre 20th, 2014 alle 18:43
Vorrei aggiungere una cosa: sento e leggo he molti parlano di passione, di attaccamento alla maglia, di atteggiamenti alcuni dirigenti che sarebbero fuori luogo (pur avendo in mano un balocchino da svariate decine di milioni all’anno), insomma di una distanza tra la Fiorentina squadra e società e la città.
Beh, io quando parto da casa con lo scooter o la macchina ho già il magone e non me ne frega nulla delle discussioni che ascolto e non mi appassionano, arrivo allo stadio e vedo tutte quelle persone e bambini e ragazzi con la maglia viola e mi sento bene, a prescindere.
Entro allo stadio e mi sento a casa, con Della Valle o Cecchi Gori o chi volete, canto l’inno a squarciagola e patisco le pene dell’inferno durante la partita. Poi se si vince aspetto a glira tutte le trasmissioni e le interviste, se si perde non guardo e sento nulla ma il giorno dopo penso già che ci sarà la prossima partita per rifarmi.
Tutto questo con Montella, Trapattoni, Terim, Carosi, Pontello, Baretti, Governato, o qualunque altro. Il calcio è cambiato ma io sono sempre così e resterò così perchè per me è solo divertimento e senso di appartenenza, di grandi allenatori virtuali e contabili con i soldi degli altri proliferati con internet, l’ho già scritto altre volte, riesco a fare a meno e sono contento comunque.
Novembre 20th, 2014 alle 19:00
grazie shimon.. un giorno dovrò sdebitarmi. grazie a te ora conosco il significato di cenobita, della sindrome di caifa e dei giunti galvanici. ma sulla fiorentina si va poco d’accordo.. 🙂
discepolo, ma di preciso te da me che ca..o vuoi? tu m’avresti anche bell’e divertito. tutte le volte c’hai da fare un commentino acido. mi sembra che io non ti ho mai detto nulla neanche quando c’ammorbavi con quelle formazioni. se ti sto sulle scatole non leggere quello che scrivo, è tanto semplice.
Novembre 20th, 2014 alle 19:31
E’ evidente che questa società coltiva il distacco a tutti i livelli: società distaccata dai tifosi (si discute se siano partners o clienti, ma dimmi te ….), tecnico distaccato dalla società e dai tifosi, giocatori che non gli pare il vero di giocare di nascosto tutta la settimana e sgommare alle festicciole dopo essersi allenati quasi un’ora al giorno.
In un suo recente articolo Stefano Prizio – che non mi piace tantissimo come scrive, del resto – ha però detto una cosa giusta: l’allenatore deve decidersi, o difende le scelte della società o si schiera apertamente contro.
Da Brillante a Roma in poi, invece, sembra che ragioni di rinterzo: mi hai dato giocatori scarsi che non volevo ?
Ecco, te li faccio giocare così si perde e non è colpa mia.
Si perde e/o si gioca male ?
Solito discorsino distaccato in sala stampa sullo stile ‘noi siamo questi’ e chissenefrega.
Tutti concordi nel tenere nascosta la squadra durante la settimana.
Novembre 20th, 2014 alle 19:46
quoto marco-san 56, mi piace il paragone con Venezia in C, tra l’altro ex squadra di Zamparini, sarà un caso…
shimon @66: qui non è questione nè di Hogan a Natale nè di Caifa (la burocrazia c’era anche allora…), conta andare allo stadio per la serie A e per l’Europa League e tifare per la propria squadra senza fischiare i propri giocatori (vedi Ilicic: può non piacere ma tanto ora c’è e si deve fare con quello che c’è, a fischiarlo dall’inizio non gli si dà certo una mano, nè a lui nè alla squadra).
Novembre 20th, 2014 alle 19:48
Ragazzi, ieri s’è parlato di potta, di automobili, di Genesis, dove son stati abbassati fili spinati e socchiuse porte sprangate.
Oggi il tema è più urticante.
Il tifo.
Qui bisogna subito apparecchiare un concetto: le patenti di tifoso buono o cattivo non ha diritto di darle nessuno.
Le patenti le rilascian alla Motorizzazione, non nel blog del Guetta.
Ho letto concetti giusti, ho letto mugugni, ho letto comprensibili delusioni , ho letto puntualie circostanziate critiche.
Si tifa in tanti modi ; col cuore, con la ragione, a stomaco pieno e a stomaco vuoto, laddove per stomaco vuoto intendo una totale carestia di trofei .
Mai però deve prendere il sopravvento quel senso di distacco che odoro qua e là da certuni.
“io tifo viola …si ma… si però… ma gli altri… ma noi…”
No, niente di questo è giustificabile.
Niente deve intaccare il senso di appartenenza e quel sentire che ci rende attori principali del cammino della nostra amata Fiorentina.
Tutti siamo contenti quando si vince.
Ma nel momento bigio deve soccorrere la scintilla che ci ha fatto scegliere questa maglia.
Scintilla che può esser il campanile, l’insegnamento di un Genitore, la simpatia per un calciatore.
A nessuno piace ragionar di conti, di stipendi, di fidejussioni, noi siam qui ad amare e a rimuginare la nostra squadra.
Punto e basta.
Siam qui a rompere un portacenere di cristallo che costava uno stonfo al rigore sbagliato da Vieri in semifinale con gli scozzesi,siam qui a sperare di aver tra le mani Casiraghi dopo la beffa mafiosa di Torino, siam qui a piangere la notte del 23 novembre con Antognoni in fin di vita, siam qui a guardare per due giorni a fila il muro bianco di un ufficio dopo la botta mortale di Cagliari nell’82.
Si certo, questo son io, ma lo siete anche tutti voi, tutti voi avete avuto pulsazioni cardiache elettriche anomale e avvelenate quando le cose son andate come sono andate.
Troppo facile esser in quarantamila alle due di notte ancora a vociare sugli spalti del Comunale ad aspettar la squadra di ritorno da Bergamo con la coppa Italia in mano.
O non s’era detto che noi siamo gli Indiani?
O non s’era detto che noi siamo la Fiorentina?
o non s’era detto che noi si regna ?
E allora, animo , e che cazzo!
Basta con questo …”si fo il tifo ma non mi meritano”
Basta con questo …Io voglio vincere, voi avete la cultura della sconfitta”
Qui l’unica cultura è quella che noi sappiamo, che noi abbiamo coscienza, che noi abbiam certezza di esser nati, o diventati tifosi di una squadra che molto pretende, ma che poco potrà restituire se non molto sporadicamente.
Come quando ci battezzano.
I nostri padrini garantiscono per noi che ameremo, che rispetteremo, che osserveremo.
Poi si cresce e si fa tutti come hazzo ci pare.
E le promesse?
O non s’era promesso da bambini di amare e rispettare questa maglia ?
O non si giocava con le figurine e per una figurina d’un giocatore viola se ne dava via anche tre o quattro?
O non s’attaccava sui diari le foto dei nostri beniamini?
O non si stava tutti all’aradino a sentire Bortoluzzi quando la viola giocava nelle trasferte lontane?
In dove son finiti quelle genti ?
Si quelle genti, come diceva il povero Ciuffi, ora lo chiedo anche io, dove cazzo siete?
Siete a bubare alla tastiera ?
No ragazzi, non deve funzionare così.
Cosa ci siamo stati a fare in 22.000 abbonati in C2 ?
Date retta, ritroviamo quello spirito, abbiamo poco tempo.
le migliori cose a tutti
Immonda bestia
Novembre 20th, 2014 alle 19:51
David, sinceramente: ma ti saresti mai aspettato che da un tuo post tutto sommato leggero ed “innocente” venissero fuori tutte queste voci polemiche? E’ un buon segno, vuol dire che la Fiorentina è sempre nei nostri cuori! Neanche si fosse perso in casa 3-4 all’ultimo minuto col Parma rimasto in 10 per una cappella del ns. portiere o della difesa…
Novembre 20th, 2014 alle 20:58
Lo fanno per far studiare i giovani,
Io facevo forca a sQqquola per vedere gli allenamenti…
Oggi non sarebbe successo
Novembre 20th, 2014 alle 21:16
quoto IMMONDA AL 100% !!!!
GRANDE POST
SENZA SE E SENZA MA
FORZA VIOLA !!!!!!!!
Novembre 20th, 2014 alle 21:24
Scusate amici, ma vorrei, se si pole, dire due parole su questa cosa della Fiorentina azienda. Ma mi spiegate dov’è il problema? Personalmente concordo con @marco-san e @duca. Forse questo post del nostro padrone di casa non era proprio necessario, visto che di partite se ne fanno già molte. Se, invece, si voleva dire che il rapporto Fiorentina-Firenze ha bisogno di nuovi slanci e occasioni di innamoramento, c’è del vero, ma non credo che il problema sia fare un’amichevole. Sarebbe importante, invece, ogni tanto fare allenamenti a porte aperte perché la cosa più importante che ha scritto Davide è che i bambini sognano i loro eroi in maglia Viola, vogliono toccarli con mano, conservare quell’autografo nel diario di scuola come uno dei loro beni più preziosi.
Ma da quello che leggo non mi pare che manchino a Firenze le occasioni in cui la Fiorentina manda i giocatori a eventi sociali o di marketing. Si può far di più e meglio, ma la passione e il radicamento della Viola a FI ha pochi eguali.
E poi… Allora ma cosa c’è di offensivo nel dire che la Fiorentina è un’azienda? Mi meraviglio davvero che qualcuno non lo capisca. Personalmente io dello sceicco o del ricco scemo che spende e spande, si fa turlupinare da schiere di avvoltoi, si arrampica sulla balaustra ne fo volentieri a meno. Certo anch’io tremavo di emozione alle prodezze di Bati e Rui, ma poi è finita un poo’ male mi pare.
Io credo nel progetto Fiorentina, che provo a spiegare visto da fuori, dalla Valencia che la Viola visitò in champions qualche anno fa. La Fiorentina, lo dice il nome, rappresenta totalmente (nel senso che ne è in toto parte) una delle città più belle del mondo. Ammirata e sognata da tutti. Firenze è universalmente conosciuta (ha ragione chi ha notato che lo è anche Venezia, che però gioca in C). Indossa una maglia di un viola acceso, splendida, e riconoscibilissima in tutto il mondo tanto che ogni volta che un telecronista la vede ne decanta il fascino (succede sempre alle reti di lingua spoagnola dove io vedo gli streaming). Ma vi siete mai chiesti la potenzialità che abbiamo e non sfruttiamo? O pensiamo che si possa tifare Viola solo tra Monte Morello e Grassina? La Fiorentina è, sì, anche un brand, con delle potenzialità enormi nel mondo, e come tutti i brand ha bisogno di un suo marketing, che poi crea i denari che, ben amministrati, ci consentono di allestire la squadra per far ciò che tutti noi vorremmo. Vincere. Ma non li vedete i giapponesini che vanno al Bernabeu a tifare Madrid con la maglia di Ronaldo? O i coreani che vanno al Camp Nou con la maglia di Messi? Beh, io li ho visti proprio un mese fa sotto al Bernabeu dopo l’ultimo clàsico (passavo per Madrid e amici avevano casa a due passi dalla Castellana dove si trova il SB) e vi assicuro che non vedo perchè la Viola non potrebbe arrivare a quel punto di penetrazione socio-sportiva. Sì, io sogno anche a Firezne schiere di tifosi che vengono da tutta la Toscana (quelli ci sono già, anche se qualche un po’ troppo provinciale fiorentino fa ancora le guerre di campanile, mi sia consentito), da altre parti d’Italia e da tutto il mondo nel nuovo stadio da 45.000 posti tutti coperti con servizi, ristoranti, cinema, museo della Fioorentina e quant’altro serve. Magari anche due curve a portata visiva del campo…
Per iruscirci cosa serve? Giocar bene, e questo è stato l’input di due anni fa, riuscito visto che io a memoria non avevo mai visto giocare la Fiorentina come un collettivo così bene,… il pallone è quello giallo…, ma anche lì c’era chi rompeva i coglioni con il “ci manca una punta” quando segnammo 72 reti. Avere un’immedesimazione con il territorio (e quella c’è, basta rinnovare la passione ogni tanto). Essere appetibile per gli sponsor (qui Firenze fa da sè). Avere giocatori simbolo (ci stanno lavorando) e gente vera, non montatelli di cui vergognarsi. Coltivare il brand a livello internazionale (perchè credete che abbiamo giocato in Svizzera o compriamo una squadra in India?). Avere uno stadio gioiello.
Chi nel 2014 ancora non vede questa potenzialità, che i DV pur con errori di percorso, hanno individuato e spera ancora nel ricco scemo che ci mette i vaini continuerà a rosicare e a viver male. Chi pensa, invece, che questa sia l’unica rotta per poter competere con le grandi in Italia e all’estero ha, a mio parere, preso il bordo giusto. Ci vuole del tempo, si capiscono e rimediano gli errori ma si guarda avanti. I bilanci sani, scusate, sono meglio di quelli farlocchi… Sarà banale ma credo che si possa anche dare un po’ di tempo. Capire che si possono anche perdere un paio di partite di fila se poi se ne vincono 4 o 5. O sbagliare un passaggio a vent’anni. Vedremo dove saremo a Natale e poi a fine Campionato. Ora che ci sono quasi tutti e Montella ha ragionato sugli errori si può far bene. Basta congetture, rosicamenti, incazzature. Vediamo cosa succede e pensiamo che abbiamo tra le mani una grande società, in cui c’è un allenatore, un quadro tecnico, dei dirigenti, degli amministrativi che stanno lì per far tornare i conti su input della proprietà. A ognuno il suo ruolo, chi sbaglia pagherà. I tifosi che vogliono tutto e subito, sempre e comunque, lo faranno facendosi rodere il fegato. Io spero che il chiacchiericcio fiorentino non rovini questo progetto. Attenti, perchè potrebbe anche succedere e non sarebbe la prima volta. Saluti e scusate il pippone.
Novembre 20th, 2014 alle 21:28
Nippo 32. Io ritenevo l’amichevole un non problema. Noi che tifiamo da fuori, allenamenti non ne abbiamo visti mai, vincere un s’è vinto, però si tifa uguale viola e non le vincenti strisciate.Quella del tifo è una miscela strana ed incomprensibile, non è un’amichevole che la cambia. A Pisa mi dicono: ma come zzo fai ad essere per la Fiorentina (e fortunatamente non son solo). Ed io rispondo: come zzo fai te ad essere per una squadra padana anziché toscana? Certo bisogna avere la forza di andare sempre controcorrente e capisco che non tutti ne hanno voglia, così come non tutti (anche tra voi fiorentini) sentono forte l’appartenenza alla Toscana. Molto più facile essere per chi vince. Capisco che per chi è di Firenze, conti molto anche la vicinanza alla squadra. Detto questo il tuo post mi è piaciuto veramente molto e lo sottoscrivo. Anche se è un approccio nostalgico al fenomeno calcio. Oggi completamente diverso anche solo da 20 anni fa. Ieri però per gli 80 anni di Uccellino mi son guardato i Leoni di Ibrox dando pieno sfogo alla parte più passionale del mio essere tifoso viola. E per questo apprezzo quello che hai scritto.
Novembre 20th, 2014 alle 21:29
Sul perchè poi noi tifiamo Fiorentina ha detto tutto, come al solito, l’immenso Immonda Bestia @73. Perfetto e, insisto, Immonda, io un ti conosco ma so che sarebbe bello bermi una birra mentre leggo un tuo libro di pensieri in libertà. Pensaci, perchè anche se ti garba fare il grullo, hai quelle due rare cose, leggerezza e talento, che in pochi hanno. Ma chi legge questo blog lo sapeva già. Chapeau
Novembre 20th, 2014 alle 21:34
Speriamo di risalire la classifica sennò l’è maiala!
Novembre 20th, 2014 alle 21:44
Dimenticavo….
T U T T I A H E L L A S!
Novembre 20th, 2014 alle 22:17
Caro Antonello, il tuo post è davvero bello. Mi riconosco in tante delle immagini che come un pittore ci disegni. Potrei aggiungere il mio pianto di bambino dopo la scoppola presa dall’Anderlecht. Dolori, più che gioie (ma tutte speciali!)
Questa è la nostra cifra. Altro che cultura della sconfitta! Siamo laureati in sconfitta, noi.
Ma avevamo lo spirito, dici bene. Quello sembra perso.
Secondo me c’entra qualcosa questa proprietà. La migliore possibile, si. Non voglio quel fanfarone alticcio di Zamparini, ne Preziosi con la sua valigetta, ne tanto meno Er Viperetta.
Però lo spirito con loro si è assopito.
Novembre 20th, 2014 alle 22:48
Se leggo il bilancio della Fiorentina il fatturato e’ fatto solo di diritti televisivi e incassi stadio.
La voce marketing e’ marginale perché mancano i tifosi dai 12 ai 30 anni che è il segmento che compra magliette.
Siamo una società per adulti.
Io sono un adulto cresciuto con Giancarlo Antognoni : da ragazzino dopo la partita vista in Fiesole aspettavo la sua uscita e degli altri viola e mi facevo autografare le loro foto. Quando i miei genitori mi comprarono la vespa andavo ai campini a vedermi Antonio, le cortade di Bertoni, i tiri al volo di Pulici , i colpi di testa di Passarella e ci scambiavo pure 2 parole nel tragitto fra lo stadio ed i campini.
L’amore per Giancarlo, la squadra vissuta da vicino sono stati il virus che mi ha appassionato alla maglia viola con il giglio.
Il post di David e’ da condividere al 100% ; una società di calcio non è un prodotto televisivo e deve appassionare , deve coinvolgere soprattutto i ragazzi.
Ci devono essere dei calciatori simbolo con i quali i ragazzi si identificano come sono stati Antonio e Batistuta, e apertura, contatti con la tifoseria che non deve vedere i calciatori solo in tv, o dagli spalti di uno stadio.
Novembre 21st, 2014 alle 00:15
Io a tutti quanti compreso lei Sig Guetta che tanto non siete mai soddisfatti quando fino all’anno scorso si diceva che il gioco della Fiorentina sembra simile a quello del Barcellona e veniva detto anche fuori da Firenze, poi precisiamo 1 siamo alla 11°giornata del girone di andata nemmeno a sentire parlare tutti e anche voi giornalisti sembra di essere a 5 partite di fine campionato e dobbiamo salvarci, ma via fra tutti datevi una regolata compreso lei Sig Guetta, ma se a Firenze abbiamo vinto 2 scudetti 6 coppe Italia una coppa delle coppe e una supercoppa italiana in tutti questi anni è sempre stata colpa dei calciatori dei Presidenti o direttori sportivi?
Perché anche noi Fiorentini non incominciamo a farsi un esame di coscienza tutti quanti dai tifosi giornalisti e cercare di essere un po più coerenti in quello che si dice sia nel bene che nel male.
Saluti e grazie.
Novembre 21st, 2014 alle 02:07
@ NIPPO 32
IL POST PIU’ BELLO MAI LETTO SU QUESTO BLOG
TI STIMO.
Novembre 21st, 2014 alle 10:28
Caro Immonda,
post come al solito centrato perché nell’amarcord sei imbattibile.
Rileggiti però un attimo: hai scritto quello che il mitico Zalone pensava di Pompei.
Un verbo al passato.
Tutto quello che hai scritto vale per gli ultraquarantenni, quelli che vanno dal Mondiale in Argentina del ’78 in poi.
Che ne dici dei ventenni di oggi, quelli calcisticamente nati dalla fine dell’impero romano sotto i consoli Vittorio – Luna sino ad oggi ?
Noi ultra cinquantenni siamo legati alla Fiorentina da un cordone ombelicale mai reciso, nato e cresciuto dai tempi del calcio giocato allo stadio da uomini nonché giocatori veri e non mimato in una televisione da finti attori.
Ma quelli di oggi ?
Quelli che il calcio si gioca allo stesso piano e nello stesso studio di Amici, Uomini e donne, Sanremo, Pomeriggio cinque e Domenica live ?
Quelli che il calcio non si gioca più il mercoledì di coppe con partite sulla Rai dalle tre a notte fonda senza interruzioni ?
Quelli che il calcio si gioca con semifinali e finali europee sempre delle solite quattro perché gli hanno fatto i gironi apposta e non gli scontri diretti ?
Quelli che il calcio ben che vada arriva agli ottavi di coppa Campioni o alle semifinali di coppa Uefa ?
Quelli che il calcio si giocava con i BOT al 23% e l’inflazione al 25% ?
Quanto sono responsabili quelli di ieri se sono tiepidi e quelli di oggi se son proprio diaccini ?
Quelli dell’altro ieri un po’ giustificati lo sono: quando c’è stato da godere un po’ dopo anni di sacrificio c’eravamo tutti (Baggio e Latorre, coppa Italia vinta con il Cotonato e retrocessione in B, presentazione di Mario Gomez e Brilllante, Batistuta e Derticya, Rui Costa e Maiellaro, Wembley e Grosseto, Barcellona e Perugia), se poi si tira un po’ il fiato in questo periodo di ….. non credo si debba essere crocefissi o certi messaggi – provenienti soprattutto da un direttore da conferenza stampa come Pradè – riguardino noi.
Ma cosa ha fatto questa società per conquistare i giovani, le nuove leve del tifo ?
Ti ricordo che sotto l’impero DV si sono sciolti i gruppi della Curva Fiesole, dove i padri portavano i figli o i nonni i nipotini ad imparare a fare i tifosi: noi avremo anche mancato di trasmettere quella poca passione rimasta ma una partitella pubblica scapoli – ammogliati dei giocatori della Fiorentina poteva servire, un autografo su viale dei Mille anche, un pochino più di partecipazione durante le conferenze stampa dei giocatori / dirigenti / allenatori avrebbe giovato.
Quando De Sisti andava in conferenza stampa sembrava appena uscito da una cena con noi, quando sento Montella mi sembra di essere ad una lezione di livello universitario dove al professore interessa poco degli alunni e viceversa.
Se nel post partita tu cambiassi di posto Montella ed un commentatore Sky non ti accorgeresti di nulla.
Hanno messo la Fiorentina in una teca di vetro: bella, solida ma intoccabile.
Novembre 21st, 2014 alle 10:34
E se quando passo davanti ad una vetrina non mi invitano ad entrare in negozio, uno guarda, saluta e sen va.
Novembre 21st, 2014 alle 10:59
Ragazzi, questo intervento di David ha scatenato il meglio del blog. Veramente difficile fare una classifica. Nippo, Immonda, Valencia Viola, tutti interventi da applausi.. quando la discussione è a questi livelli è un piacere seguire il blog. Applausi!
OT.
Valencia Viola, son passato in settembre. Non vedevo Valencia da 30 anni. Ho trovato una città trasformata. Ho pensato a Firenze, ma anche alle città italiane in genere e non mi capacito di come da noi sia impossibile metter mano ad un piano regolatore che ci porti in modo così mirabile nel 21esimo secolo. Eppure l’architetto è lo stesso del ponte che a Venezia suscita tante polemiche. È tutto realmente bello come percepisce un turista, o anche li c’è qualche problema? Certo che a pensare al tormentone stadio-aeroporto a Firenze, il raffronto stride da morire.
Novembre 21st, 2014 alle 11:16
Maladetto mio diletto, non si vive di sole vetrine e di scaffali pieni di gloria.
A volte gli oggetti migliori o più interessanti , ma sopratutto più amorevoli e appassionanti li trovi in negozi che han le vetrine sguarnite e dentro poca illuminazione.
Troppo facile andar a comprare le macchinine dal Dreoni o un libro da Feltrinelli.
Sono certo che tu capisci icchè intendo.
Un abbraccio
Antonello
Novembre 21st, 2014 alle 11:51
Grande Immonda @73, mi hai fatto venire in mente gli occhi che mi si riempirono di lacrime quando si andò in B con quel povero bischero di VCG all’ultima giornata nel ’93 e telefonai ad un amico e gli dissi:”Marino, ma siamo in serie B davvero?” e lui, con la voce strozzata “sì Sandro non me lo dire”.
Chi non ha pianto quel giorno – e nel 2001 – non è un tifoso della Fiorentina, lasciatemelo dire, e un vero tifoso deve comportarsi come si deve per il bene della società, senza se e senza ma (politichese puro ma adeguato).
Novembre 21st, 2014 alle 11:53
@luca-pisas bravo a te. A Valencia fondalmentalmente si vive bene. hai ragione, la citta’ e’ stata trasformata in pochi anni. Io venni qui per la Coppa America del 2007 (lavoro nel settore nautica) e ci sono voluto tornare. Certo, la crisi si sente eccome, ma si percepisce anche movimento in su e in giu’ e possibilita’ di ripresa, non come da noi in Itkalia dove e’ tuttto fermo, bloccato da piccoli ricatti e rendite dinposizione incrociate. Qui non c’e’ la palude, ci puo’ essere corruzione ma non c’e’ quella cosa che si chiama matia. In tre anni hanno fatto il raddoppio del porto, stanno facendo una nuova linea metro, il nuovo Mestalla e’ quasi pronto. Certo Firemze e’ piu’ bella ma qui si vive e si va avanti.E la Viola, lo ripeto, ha un’enorme occasione davanti a se’, basta capirla.
Novembre 21st, 2014 alle 12:37
Post Nippo (32) e Maladetto Toscano (86) da incorniciare!!!!!
Novembre 21st, 2014 alle 15:33
Maladetto Toscano post 86
Hai colto pienamente nel segno.
Se vogliamo vivere di ricordi è un conto, se vogliamo guardare al futuro l’atteggiamento giusto non è quello di rendere la squadra un’isola lontana da tutto e da tutti.
E’ un po’ quello che ha fatto notare, a modo suo e con le dovute proporzioni, Conte per quanto riguarda la nazionale: possiamo illuderci campando di rendita con il mondiale vinto del 2006 e pensare che siamo ancora forti, ma non è così. Lo stesso per la Fiorentina: è l’ora di finirla con le scuse degli infortuni e della sfiga, se si vuole fare il benedetto salto di qualità è ora il momento di fare qualcosa.
Io sono rimasto tifoso della Fiorentina anche quando è retrocessa prima e poi fallita, ma attaccarsi a questo per dire che bisogna essere tifosi incondizionati senza se e senza ma non mi pare giusto: stiamo parlando di una squadra di calcio, non di Nostro Signore Gesù Cristo, quindi criticare a mio avviso può anche essere legittimo. E ribadisco che l’atteggiamento quasi altezzoso di tutti, da Della Valle a Montella ai calciatori, non mi piace.
Filippo da Prao
Novembre 21st, 2014 alle 17:41
@ Valencia Viola.
Quando venni nella tua splendida città una cosa mi colpì : il letto del fiume deviato da un’altra parte e ora adibito a ordinatissima viabilità e parchi giochi.
C’era, rammento, una statua enorme di un Gulliver,disteso dormiente e cava internamente , dove i bambini giocavano a frotte.
Sembrava davvero di essere nel mondo dei lillipuziani.
Immondo
Novembre 21st, 2014 alle 21:07
@immondo Sì, il Turia, negli Anni 50 e 60 un anno si e un anno no faceva alluyvioni devastanti. Lo hanno deviato e ci hanno fatto 7km di giardini. Bellissimi. Ciao e complimenti per come scvrivi, ci sono volte che mi fai scompisciare dalle risate e altre in cui mi fai riflettere, il che mi pare ottimo mix.
Novembre 22nd, 2014 alle 00:38
…io mi stupisco che qualcuno si sorprenda di una proprietá dove il vertice è chi della Fiorentina se e strafrega alla grande…
Novembre 22nd, 2014 alle 00:42
…leggo adesso Nippo del post 32 e mi sono spellato le mani dagli applausi…Grande!!!
Novembre 22nd, 2014 alle 12:05
Nippo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!sei un grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Novembre 22nd, 2014 alle 14:02
Ragazzi non scherziamo…
Non ho scritto niente di particolare.
Basterebbe così poco… Basterebbe copiare.
Novembre 22nd, 2014 alle 18:40
Io credo che il tifoso viola ODIERNO, una volta consapevole della sua “malattia”, debba prendere coscienza che la nostra dimensione, particolarmente nel calcio di oggi, è una dimensione un po’ “bastarda”.
A metà del guado.
Per storia, città e ambizioni abbiamo il dovere di ambire sempre a posizioni di prestigio.
Per “bacino d’utenza”, fatturato, merchandaising, tutte qualità e caratteristiche un tempo FORTUNATAMENTE sconosciute e totalmente ininfluenti, siamo invece un gradino, ma anche due o tre, sotto a realtà metropolitane come Juve, Milan e Inter, le romane, il Napoli. Per non prendere in considerazione altre realtà europee che godono anche di realtà economiche interne totalmente diverse.
Su questo piano ci dobbiamo confrontare con Genova, Bologna, Udine, Palermo.
E PURTROPPO quest’ultimo aspetto è assolutamente preponderante sul primo e, a meno che non spunti un “magnate”, improvvisamente folgorato da un viscerale e totalmente disinteressato amore per la viola da dilapidare i suoi averi (soggetto a mio parere difficilmente esistente), non possiamo competere.
Ci dobbiamo pertanto accontentare, se proprio si vuol usare questo verbo, di ciò che passa il convento e il panorama
E tra gli Zamparini e i Ferrero, i Preziosi e i Pozzo, i Guaraldi e i Tacopina, i Cairo e i Ghiradi scelgo sempre i Della Valle, con i loro pregi e difetti.
Nippo, Shimon, Maladetto, e anche il Generale, e molti altri che mi scuseranno se non cito, dicono spesso cose giuste e condivisibili.
E’ vero, peccano nel rapporto con i tifosi e con la comunicazione, non sono per niente ruffiani e accattivanti, sono apertamente calcolatori, un po’ perchè obbligati un po’ per forma mentis, e fanno sempre il passo più corto della gamba piuttosto che più lungo, non sono estemporanei e istrionici come i colleghi”cinematografari” De Laurentis e Ferrero, per non parlare del caro Cecchi Gori, non sono vulcanici come Zamparini o bravi scouters come Pozzo, non sono tifosi DOC come Moratti o Berlusconi o Agnelli, ci impongono un “presidente” o AD che dir si voglia inviso ai più piuttosto che un piacione intrallazzone alla Galliani, abilissimo nelle public relations e nelle stanze dei bottoni……………………………………………………………………………………………………………………..
MA
detto e ammesso tutto ciò, anche se molti non vogliono sentirselo dire, ci hanno tirato fuori dalla merda in cui ci aveva cacciato un Presidente tifoso (?), vulcanico, presenzialista, piacione, accattivante, con intuizioni geniali (BATI), che si circondava di personaggi graditi al popolo (Poggi, Antognoni) poco calcolatore e che ha fatto molti passi più lunghi della gamba, fin quando non ci ha abbandonato a un triste destino, tipo quello che tocca adesso al Parma dei miracoli.
Tutto sommato questa presidenza ci ha fatto spesso divertire, gioire e togliere soddisfazioni che tutte le altre che ho citato, e con le quali ci dovremmo confrontare, neanche si sognano. Ci hanno portato giocatori, pagati fior di milioni, che ci hanno fatto e che ci fanno inorgoglire. I Gonzalo, Pizarro, Borja Valero, Gomez, Aquilani sono qui perchè sono stati acquistati ma anche per quello che questa squadra ha fatto e altre no. E’ vero, ci hanno portato giocatori da rigenerare, scommesse come Rossi, Richards, Marin ma è anche vero che se non fossero stati da rigenerare ce lo saremmo sognati di vederli giocare al Franchi….
Quindi mi chiedo perchè questo fucile sempre puntato, pronto a sparare non appena le cose cominciano a girare storto. Perchè spulciare sempre tutto quello che la Società fa tanto da farci un dibattito
Pongo un quesito, del quale non ho risposta…………..
Ma le squadre che ci stanno sopra, quelle belle e brave che spendono e vincono, in settimana hanno giocato qualche partita aperta al pubblico?
Non mi risulta. Non mi pare che a Torino la Juve abbia incontrato l’Astimacobi, o a San Siro il Milan il Gallarate o l’Inter il Gorgonzola, all’Olimpico la Roma l’Ostiense o al San Paolo il Napoli il Sorrento.
Non mi pare che a Vinovo, Milanello, Appiano Gentile, Trigoria, Soccavo i tifosi abbiano libero accesso e pullulino.
Proviamo un po’ ad accettare ciò che abbiamo, senza stare sempre a sputare nel piatto in cui, volenti o nolenti, mangiamo. Proviamo a remare tutti insieme per uscire prima possibile da una tempesta che prima o poi passerà e che sicuramente, incontrovertibilmente, ciclicamente si abbatterà su teste che magari oggi sorridono, ridono e magari ci guardano dall’alto in basso.
M.T.
Novembre 22nd, 2014 alle 20:15
@ Nippo
Quando uno c’ha ragione c’ha ragione. Ti poni a metà tra i totali disfattisti e chi non ha mai il coraggio di muovere una critica perché si sente il modello unico di tifoso, non so chi è peggio…
Novembre 23rd, 2014 alle 09:28
Il mio amico Mario (M.T.) è come il vino.
Più invecchia e più migliora.
Ma qua dentro di bottiglie di vino ottimo ce ne son tante e di cui val la pena soffermarsi a gustarne le peculiarità.
Novembre 23rd, 2014 alle 10:41
Daniele mio, t’hanno detto che ti poni nel mezzo,che non stai ne di qua ne di la’.
Praticamente t’hanno dato di democristiano. 😀
Coraggio, un te ne pigliare, c’è di peggio nella vita che esser democristiano.
Ciao.
Immondo
Novembre 23rd, 2014 alle 10:43
Tintori la vita è fatta di compromessi. Almeno nel calcio amo sognare…
Novembre 23rd, 2014 alle 11:20
Bravo MT il tuo post è sacrosanto ma purtroppo inutile. Hai scritto cose ovvie e incontrovertibili, ma per molti trovare sempre qualcosa per poter dire male di qualcuno è un’attività alla quale non possono rinunciare. Mettici che a qualcuno , per qualche misterioso motivo i dv stanno sulle palle e capisci perché dobbiamo sopportare una quantità industriale di discorsi a bischero tutte le volte che le cose non girano. Penso che in c2 ci siamo stati troppo poco e che a qualcuno farebbe bene tornarci. Penso anche che sia estremamente palloso stare qui sempre a ribadire concetti ovvi e scontati e mi do di bischero tutte le volte che intervengo.
Un saluto.
Novembre 23rd, 2014 alle 14:38
Mi hanno dato di banderuola democristiana?
Un po’ come il Giovedì..,
Mi sento il Ciriaco del blog ;-(
Novembre 23rd, 2014 alle 14:49
Nippo, il sogno ce l’hanno portato via con l’elicottero il giorno in cui Berlusconi atterrò a S. Siro. Da allora il calcio non è più stato lo stesso. Almeno quello che mi ha divertito e appassionato dal 56 in po
Detto senza voler minimamente farne un discorso politico ma di costume.
Almeno io considero quella data lo spartiacque tra il calcio dei sogni e quello dei soldi
M.T.
Novembre 23rd, 2014 alle 18:42
Nippo, era meglio se invece di De Mita ti sentivi il Poggiolini del Blog, aimmeno t’avevi i miliardi rimpiatttati in salotto dentro alla gomma piuma del divano.
Rammenti ?
Novembre 23rd, 2014 alle 18:48
Io invece considero la fine del calcio romantico e parzialmente onesto la scelta di abolire il sorteggio delle designazioni arbitrali.
Attendo lo stasamento delle acque putride con l’inserimento della moviola in campo.
Immonda Bestia
Novembre 23rd, 2014 alle 19:23
A Poggiolini trovarono i dobloni d’oro dentro il “puff” del salotto.
Il puff è il divano di Fantozziana memoria.
I dobloni d’oro! Non riesco ad immaginare niente che ostenti più ricchezza di un sacco di liuta zeppo di monete d’oro! Roba da Paperon de Paperoni…
Novembre 23rd, 2014 alle 19:28
Mario c’è qualcosa che non torna…
Nel nba e nel nfl girano più soldi che nel calcio ed alcuni divari economici sono come da noi eppure, quando esci da uno stadio, anche se la partita è stata mediocre, hai sempre la sensazione di aver vissuto un “evento”.
Eppure anche li ci sono compagni che mai hanno vinto e mai vinceranno!!!
Novembre 23rd, 2014 alle 20:57
L’Europa non è l’America e l’Italia ancora meno.
E’ il senso, la cultura, dello sport che determina l’evento.
M.T.
P.S.
Nessuno, nemmeno il Direttore, mi ha saputo ragguagliare sulle amichevoli aperte al pubblico giocate in settimana dalle altre squadre alle quali facciamo sempre riferimento.