Diritto di replica
giusto dare lo stesso spazio di quando furono messi alla gogna.
Attendiamo sviluppi…
ROMA – Il Tribunale del Riesame di Roma ha deciso la scarcerazione di cinque delle sei persone arrestate per la vicenda dei presunti abusi su almeno 16 bimbi della scuola materna di Rignano Flaminio: sono la maestra Patrizia Del Meglio, suo marito, l’autore televisivo Gianfranco Scancarello, le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e il benzinaio cingalese Kelum Da Silva. Motivo della decisione: secondo i magistrati, non ci sarebbero “gravi indizi” a loro carico.
La posizione della sesta arrestata, la bidella Cristina Lunerdi sarà esaminata dalla stesso tribunale il 15 maggio prossimo.
Intanto, subito dopo che si è diffusa la notizia della scarcerazione, ci sono state scene di gioia, da parte dei parenti degli indagati, davanti al Municipio del paese.
Suonando i clacson dalle auto uno di loro ha urlato: “Ce le andiamo a riprendere, ce le andiamo a riprendere”.
Il collegio di magistrati chiamato a decidere, presieduto da Bruno Scicchitano, ha finito l’udienza nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver ascoltato la replica del pm Marco Mansi, che ha ridabito la gravità dei vari indizi raccolti a carico degli indagati.
Le difese avevano puntano le loro argomentazioni sull’infondatezza e sull’inconsistenza delle accuse contestate, che vanno dall’associazione per delinquere (anche se per questo reato il gip non aveva dato il via libera all’arresto) ai maltrattamenti, dalla violenza sessuale agli atti osceni in luogo pubblico.
Maggio 10th, 2007 alle 16:39
MA DI CALCIO NON SI PARLA MAI SUL TUO BLOG? IN FONDO SEI SEMPRE UN GIORNALISTA SPORTIVO!
RISPOSTA
Ci parlo quando mi va, se non ti dispiace.
In fondo sono un essere umano, inserito in questo contesto sociale.
David
Maggio 10th, 2007 alle 16:42
La cosa che mi dà più fastidio è che ora queste persone saranno invitate nei vari programmi tv a far vedere a tutti quanto siano innocenti. Mi dà fastidio perchè io invece credo che siano colpevoli. Un bambino non mente mai, sedici bambini che ad una voce dicono la stessa cosa, ancora meno. Dico questo perchè ho un bambino di quasi nove anni che ha passato i tre anni dell’asilo a vomitare un giorno sì e uno no al momento di entrare. Non diceva nulla ma il suo comportamento tradiva il suo disagio. Ovviamente ciò non è paragonabile a quello che è successo a Rignano Flaminio, però anch’io ad un certo punto ho preso Alessandro sulle ginocchia e l’ho interrogato, ho cercato di capire il perchè di quei pianti non appena arrivavamo al cancello. Scava, scava ho capito che il suo malessere era dovuto al carattere di una maestra troppo autoritaria e troppo vociante che lo intimoriva. Mi sono recato a scuola insieme a mia moglie, ho educatamente parlato con l’insegnante e le ho esposto il problema. Lei si è molto risentita e per quasi tutto il colloquio ha parlato solo con mia moglie e neanche mi ha più guardato. Fatto sta però che da quel giorno le cose sono cambiate e mio figlio dopo un po’ di tempo ha smesso di piangere e di vomitare. Era evidente che qualcosa era successo ed era evidente che la maestra aveva nei confronti di mio figlio cambiato atteggiamento. I bambini non mentono mai e se succedesse qualcosa di simile a scuola di mio figlio, le maestre “sospettate” farebbero bene a cambiare paese perchè non saprei come fermare la mia reazione. Con i bambini, specialmente i propri, è come essere in guerra: nel dubbio, spara! Scusa lo sfogo, David, ma io la vedo così.
Maggio 10th, 2007 alle 16:50
Verrebbe da dire: “l’avevo detto”..parlandone pochi giorni fa con alcuni colleghi. Tutte le indagini penali nascondono situazioni di estrema delicatezza. Ad un uomo in vita, se escludiamo i lutti o le disgrazie in famiglia, la peggior cosa che possa capitare è un’indagine penale a suo carico. Orbene, non si tratta di voler essere garantisti a oltranza ma su temi come quello legato alla pedofilia o ai maltrattamenti sui minori bisogna andarci doppiamente coi piedi di piombo.
Nella fattispecie, ho trovato disgustoso che la stampa abbia dato in pasto ai lettori i nomi degli indagati ( e come tali non ancora colpevoli). Ragionando per assurdo, verrebbe ora da sperare che le accuse che sono state mosse alle sei persone di cui parla il sig. Guetta, trovino davvero riscontro, altrimenti ci troveremo in presenza di 6 persone a cui è stata distrutta la vita in nome dello scoop da parte dei giornali o delle manie di protagonismo del sig.Mansi. Se invece sono davvero colpevoli, lo decida un giusto processo e poi, come suggerto ieri,dentro nelle celle comuni, ma sino a che siamo in tempi di indagine eviterei di rendere noti i nomi. Qui non si tratta di ciclisti dopati, di partite truccate o di foto vendute ritraenti un vip, si tratta di accuse il cui peso distruggerà per sempre la vita anche di chi dovesse essere prosciolto o assolto. Ripeto, ogni indagine è delicata ma in particolar modo quella che si basa su dichiarazioni di bambini. In questa vicenda mi ha colpito un particolare…il lungo lasso di tempo trascorso dalla denuncia al muoversi della procura. Forse tanto sicuri non erano…Ora attendiamo sviluppi, dice il saggio relatore del post, ma qualsiasi sarà l’epilogo sarà un epilogo molto molto amaro.
Detto questo avrei evitato anche i caroselli dei parenti…siamo in presenza di un’indagine che a che fare con dei bimbi e non ad una rivolta di paese…
Alessio
Maggio 10th, 2007 alle 17:25
Onestamente non me la sento molto di intervenire nelle discussioni che parlano di bambini e di quanto l’essere umano animale possa essere in grado di fare del male al proprio futuro. Non me la sento perchè mi accorgo che esce fuori una parte di me che non avrei mai pensato potesse esistere, e che mi fa molta paura. Però un grido d’allarme va lanciato, un monito forte va lanciato, un senso di vergogna va vissuto e condiviso se una società non è in grado di proteggere e salvaguardare quello che di più bello ed innnocente possa esistere al mondo. Ed in questo caso specifico, trovo vergognoso che si sia parlato di tutto ma non dell’unica certezza, cioè che quei bambini hanno subito qualcosa di orrendo e che il loro piccolo grido rimane inascoltato dietro le manifestazioni becere, i flash dei fotografi, il frusciare delle carte nei tribunali. Io mi vergogno profondamente di me stesso e dei miei simili per tutto questo e credo che non esista una punizione terrena così esemplare per chi commette certi atti.
Maggio 10th, 2007 alle 17:43
io credo che possa essere facile plagiare un bambino e riucire a fargli accusare una o più persone dei reati più gravi , ma se non ho capito male si parla di 38 anzi meglio se lo scrivo così TRENTOTTO dichiarazioni,ammissioni,confessioni (oppure chiamatele come volete) di altrettanti bambini di diverse etnie o ceti sociali e in tutta sincerità non credo che si possa aver messo in moto un simile meccanismo solo sulla base di qualche atroce dubbio.
La realtà è che il sistema giudiziario italiano è costruito in modo che gli avvocati difensori possano sempre trovare un cavillo per riuscire a far scagionare i propri clienti.
Se guardiamo anche il caso Cogne alla fine si è beccata 16 anni (che da madre di una bimba piccola probabilmente non sconterà)e la domanda nasce spontanea: o è colpevole e si fà tutti e 30 gli anni (e per l’atrocità del delitto sono pure pochi) o è innocente a se ne stà fuori , oppure è malata mentale e le si toglie l’affidamento dei figli restanti.
Ma come è possibile arrivare da 30 anni a 16?
Non ritengo giusto che scegliendo il rito abbreviato si ottenga uno sconto di un terzo della pena (10 anni) e le attenuanti generiche (che non ho la più pallida idea di cosa siano) altro sconto di 4 anni.
Vista la giustizia in italia c’è poco da dormire tranquilli.
Scusa lo sfogo e se sono uscito fuori tema ma mi sembrava che potesse esserci, giuridicalmente parlando, una connessione tra le vicende .
PUOI DARMI IL TUO PARERE?
Maggio 10th, 2007 alle 18:16
X Roberto 73:
concordo sull’analisi del caso Cogne ma sul tuo incolpare gli avvocati che usano i cavilli per far uscire i delinquenti andrei coi piedi di piombo…Se sono stati tenuti in carcere 5 soggetti per settimane e poi un collegio ( non una persona) deduce cha allo stato non vi siano gravi indizi, beh allora, come vedi le armi degli avvocati non sono poi molte, anzi c’è spesso disparità tra le agevolazioni dei pm e la situazione della difesa a cui si cerca spesso di togliere ogni facoltà.
X carlo:
se fossi uno dei parenti di chi è stato in carcere e poi un collegio deduce la mancanza di gravi indizi che diresti? non bisogna esagerare con le sentenze preventive…Tu credi che siano colpevoli e avrai i tuoi motivi per farlo, io non so… vorrei sperare di no per quelle sante creature che avrebbero subito gli abusi ma se non sono colpevoli chi li risarcirà moralmente? Si doveva evitare di rendere pubblici i nomi, questo è il mio pensiero…Abbiamo talmente bisogno di un colpevole che a volte la fretta e il bisogno di processi sommari possono fare dei gravi danni.
Alessio
Maggio 10th, 2007 alle 18:40
X Alessio R. Probabilmente hai ragione e la mia è solo una sensazione. Io ti dico che è sbagliato condannare preventivamente ma è sbagliato anche assolvere preventivamente. Fare le fiaccolate in difesa degli accusati e suonare il clacson per la loro scarcerazione non è corretto nei confronti delle famiglie dei bambini. Devo mettermi nei panni dei parenti degli indagati? Se io fossi nei loro panni volerei molto basso e soprattutto sarei molto preoccupato, non è la prima volta che persone insospettabili compiono azioni terribili. Che mi dici della fiaccolata anti-immigrati che fu fatta quando la “povera” Erika li accusò della morte della madre e del fratello? Cerco il più possibile di stare ai fatti e ritengo che sia difficile manipolare all’unisono 16 bambini molti dei quali neppure si conoscono.
Maggio 10th, 2007 alle 18:51
Mi associo ad Alessio, sia per l’ “avevo detto” (aspettavamo da giorni la decisione del tribunale della libertà con i miei colleghi e non mi sono affatto stupita di com’è andata…), sia per le critiche agli avvocati. Innanzitutto non potete rendervi conto quanto è difficile, soprattutto per chi, come me, è penalista, lavorare circondati dalle critiche di chi pensa che non si sia altro che un branco di azzeccagarbugli che godono se riescono a farla passar liscia a dei delinquenti. Conosco molti avvocati che in effetti lavorano così, ma, sebbene sia difficilissimo, io (e come me molti altri) combatto tutti i giorni con la mia morale e mille sensi di colpa…cercando di usare soltanto gli strumenti che ho studiato e che so maneggiare per fare quello che penso sia giusto. Inoltre non farei passare in secondo piano il fatto che se non esistesse la figura dell’avvocato difensore in un processo penale molte persone sarebbero sprovviste di qualsiasi mezzo per dimostrare la loro innocenza, perchè, non ce lo dimentichiamo…esistono anche gli innocenti porca miseria! Se non è così ditemelo subito perchè sono sempre in tempo ad aprire un banchino di cocomeri…
Giusto per fare un esempio vicino a tutti (e anche per parlare di calcio, sennò qualcuno si offende): sto difendendo uno dei tifosi viola fermati dopo gli incidenti (gravissimi) di Fiorentina-Livorno. La prima volta che si presentò in studio ero prevenutissima, non lo nego…dopo averlo ascoltato ho capito la sua situazione: è stato completamente messo in mezzo per colpa di uno stupido sms anti-livorno che aveva mandato quella mattina e che è stato rinvenuto nel cellulare sequestrato ad un suo “amico”, beccato in flagranza mentre malmenava il ragazzo amaranto. Giustissimo che le indagini nei suoi confronti siano svolte, ma se quando la polizia giudiziaria è andata a casa sua a perquisire persino la culla del suo bimbo non ci fosse stato il suo legale ad assisterlo?! E se adesso non ci fosse qualcuno che gli presta il proprio servizio per affermare la sua versione dei fatti? Io ci penserei…anzi, ci penso tutti i giorni…e accantono l’idea dei cocomeri.
Sempre per Alessio: mi hai fatto venir voglia e mi sto riscaricando l’album di Renato…grazie per la dritta, non era uno di quelli che avevo più freschi!
Maggio 10th, 2007 alle 20:33
Da subito ero perplesso. Non capisco perchè in Italia ci si debba sempre dividere tra innocentisti e colpevolisti. Sulla base di cosa? Della TV? Bene ha fatto Carlo a ricordare la fiaccolata anti-immigrati del dopo Novi Ligure. Ma a Erba? Se il padre del bambino fosse stato in Italia lo sbattevano in galera e sulle prime pagine dei giornali come colpevole, Borghezio avrebbe organizzato una ronda ecc ecc. Io non me la sento nè di condannare di partecipare ad una fiaccolata di solidarieà con gli accusati..come si fa ad essere certi della colpevolezza o innocenza. RIsegnalo un film “l’uomo spezzato” e lo segnalo soprattutto a tutti coloro che gridano alla pena di morte per queste persone, alla vendetta ecc. Lasciamo che la giustizia compia il suo dovere.
X Chiara: il problema dell’atteggiamento verso gli avvocati dipende dal fatto che, soprattutto nel civile, se chi ha ragione sceglie un avvocato mediocre (solo che non lo si capisce prima) e chi ha torto un “principe del foro” tra rinvii, cavilli, “agganci” al tribunale ecc ecc diventa un calvario farsi dare ragione anche quando è veramente palese
Maggio 10th, 2007 alle 22:13
Scusa David, faccio l’ultimo intervento e poi non disturbo più. Volevo dire a Viking che ha pienamente ragione riguardo a Erba. Io sono estremamente garantista e non sopporto che una persona venga sbattuta in prima pagina senza aver prima dimostrato la sua colpevolezza. E allora qua, mi domanderai, mica è stata provata la colpevolezza? Qua la vicenda è diversa, magari non si sono trovate prove certe, magari qualcuno ha saputo delle indagini e ha fatto in tempo a farle sparire, magari tante cose, resta il fatto che 16 bambini, ripeto 16 bambini, stanno dicendo tutti la stessa cosa. Guarda che è difficilissimo farsi raccontare quello che un bimbo fa a scuola, non ti dicono niente, litigano e se gli domandi cosa è successo sembra che nemmeno siano mai stati lì. Poi vorrei dire anche a Chiara, che per ciò che asserisce reputo una persona estremamente seria, che ci sono anche gli avvocati che difendono Totò Riina e che, sempre purtroppo, il loro mestiere è far si che Riina prenda meno anni possibile anche se ha ucciso 30 persone. E poi sei proprio sicura che il tuo assistito ti abbia raccontato la verità o, come dici te, la sua versione dei fatti? In bocca al lupo per la tua vicenda, ti sono vicino anche se non ti conosco.
RISPOSTA
Non disrturbi affatto, interventi come il tuo contribuiscono solo al dialogo.
Ciao,
David
Maggio 10th, 2007 alle 22:36
Sottoscrivo Viking, eccetto per la parte sugli avvocati, sulla quale non giudico, non avendo esperienza in merito.
Maggio 10th, 2007 alle 22:42
p.s.: sugli avvocati dico solo, sostenendo le idee di Chiara, che l’avvocato penalista (difensore) svolge un ruolo istituzionale FONDAMENTALE, su cui si basa il concetto moderno di giustizia: ognuno ha diritto ad un processo nella quale possa essere difesa nel migliore modo possibile, innocente o colpevole che sia. Chiara, tu devi difendere sia gli innocenti sia i colpevoli (non servo certo io a dirtelo) proprio perché il tuo è un ruolo istituzionale imprescindibile dal concetto stesso di giustizia e di processo (nel senso moderno del termine ovviamente).
Maggio 11th, 2007 alle 00:25
Eh caro David. Siccome in Italia non siamo come in America dove si è colpevoli fino a prova contraria, dobbiamo accettare il giudizio. Mettiamola così, se sono colpevoli, sono stati abbastanza scaltri da non lasciare tracce per farla franca, nonostante che io sia convinto che i bambini siano la bocca della verità e che qualcosa deve essere sicuramente successo. Siccome sono molto duro, freddo e cinico in questi casi, semmai dovessero accertare la colpevolezza di queste creauture disumane, ripropongo quanto ho commentato sul tuo post SE QUESTO E’UN UOMO/2. Messi ad un angolo della strada sotto la mira di un cecchino. Non migliorerò certo la società e il modo di pensare con questo mio metodo da sesto mondo, ma non m’interessa, l’unica cosa è evitare che persone come queste circolino. Dico questo solo perchè so come funziona la giustizia in Italia che è il paese del Bengodi. Basta! Se la giustizia funzionasse sarebbe tutto diverso. Ciao
Maggio 11th, 2007 alle 06:47
Caro David, di tutta questa faccenda francamente non ci si capisce niente. Sono dei mostri? Non lo sono? Si è fatto un processo mediatico con relative condanne ingiustamente? Non si capisce come mai sedici (non uno solo) bambini dicano la stessa cosa: istruiti a dovere? Da chi? Veramente, di questo passo si rischia di dubitare sempre di tutto e di tutti, su qualsiasi circostanza. Ma vorrei sottolineare un’altra faccenda: i giornali, le televisioni hanno detto che sono stati scarcerati. Bene, va bene. Ma perchè dire “sono stati scarcerati le maestre, l’autore televisivo, il benzinaio cingalese”? Perchè sottolineare “il benzinaio cingalese” e non “le maestre italiane, l’autore televisivo italiano”? Perchè nella vicenda che hai segnalato nell’altro tuo post non è stato detto “il padre italiano”? Perchè si deve sottolineare sempre la nazionalità solo se non è la nostra? Che noi italiani siamo più bravi di tutti? Eppure le statistiche dicono che un terzo dei reati è commesso da stranieri. Conseguentemente i due terzi sono ad opera di italiani. Quindi non siamo tanto bravi. Ma ci piace sottolineare il terzo commesso da stranieri. Che si stia diventando razzisti?
Maggio 11th, 2007 alle 07:24
In questi ultimi post gli avvocatidel sito hanno dato sfoggio del loro sapere e delle loro esperienze. Beh, è sempre utile poter dialogare con persone “diverse” da te, che fanno lavori e esperienze lontane dal tuo vivere. Credo troverei affascinante parlare con Chiara, Alessio, ecc. del loro lavoro, imparerei molte cose…
Per il resto, sono d’accordo con tutti: non si è colpevoli fino alla fine del processo, ma 16 bimbi che raccontano le stesse cose! La Franzoni colpevole? ci andrei piano, e condivido la stranezza della pena (da profano in materia): 16 anni li trovo una via di mezzo, una classica cosa all’italiana.
Maggio 11th, 2007 alle 07:36
X Carlo: purtroppo anzi per fortuna non essendoci dentro si parla solo per proprie convinzioni derivanti penso più da percezioni che da fatti. Da quello che ho visto io i bambini dicono le stesse cose su domande guidate dei genitori. Non ho figli ma immagino che se ad un bambino chiedi 10 volte “hai visto la neve, che bella..” alla fine può anche finire per dirti che oggi c’è la neve. Ma è una mia impressione. Come dici tu pare improbabile che 16 bambini mentano tutti. Ma pare improbabile a mio giudizio, non trattandosi di una questione economica visto che per i soldi ci sono essere “umani” disposti a tutto, ma di una perversione individuale e sessuale, che in un paese tre maestre di 50 anni sposate con figli siano tutte e tre perverse e pedofile. Tutto può essere ma mi pare improbabile anche solo per il calcolo delle probabilità. E poi maestre che esercitano da 30 anni sono tutte diventate pedofile in contemporanea? Non è uscito niente dagli ex alunni degli anni precedenti che anzi le difendono. Come vedi è facile farsi un opinione discordante sulle stesse cose. La cosa che più mi fa indignare è che in Italia il giornalismo va per mode. Ieri Cogne, oggi Rignano, un giorno gli stupri, un giorno la pedofilia, un giorno i figli che uccidono i genitori, un giorno gli infanticidi, un giorno i morti sul lavoro. Senti i tg e pare che tutti i reati o fatti di una specie avvengano tutti in contemporanea. Improvvisamente pare che siano finite le morti sul lavoro. Se posso dire la mia…in questo schifo si salva solo chi prova a ragionarci su e per questo ringrazio David per lo spazio e tutti quelli che scrivono.
Un saluto
Maggio 11th, 2007 alle 07:52
Per Carlo, prima di tutto grazie e crepi il lupo!
Comunque sono un avvocato, non una macchina della verità a gettoni…se dovessi difendere serenamente solo chi so per certo dire la verità il mio lavoro lo farebbero i medium, non credi?!
Maggio 11th, 2007 alle 08:38
Sono completamente d’accordo con “Carlo, Firenze”. Inizialmene oltre a provare un senso di schifo una volta appresa la notizia, mi ha dato molto fastidio la veemenza con cui alcuni concittadini hanno difeso le maestre indiziate. Mi chiedo: come si fa ad essere assolutamente certi dell’innocenza preventiva di una persona? Soprattutto quando di mezzo ci sono accuse così gravi formulate da una pluralità di bambini. Cortei, caroselli, frasi gridate al vento….bè mi sembra tutto molto esagerato soprattutto irriverente nei confronti della controparte e cioè le famiglie dei piccoli. Non voglio dire che le maestre devono essere colpevoli per forza, però non le difenderei a spada tratta sapendo quello che le persone sono capaci di fare al giorno d’oggi. E’ mancato solo un pò di buon senso da parte della gente, poi se si dimostrerà che è stato tutto completamente inventato ( e non l’assenza di GRAVI indizi!) tanto meglio, ma ho la sensazione che non siamo ancora alla fine di questa sporca faccenda……….
Maggio 11th, 2007 alle 08:46
Buongiorno a tutti,
sono “mancata” un po’ per carenza di tempo, un po’ perché, di fronte a questi fatti, tendo a stare alla finestra ed a lasciarli decantare almeno un paio di giorni, nel timore mi scappino di bocca emerite banalità (cosa che, mi ripeto, troverei irrispettosa nei confronti di chi suo malgrado ne è protagonista).
Fin dall’inizio ero stata cauta col facile colpevolismo, ora lo sarò col facile innocentismo. L’unica cosa davvero certa è che qualcosa non funziona, prima o dopo non lo so. E’ assurdo strombazzare fermi, arresti ecc… se non c’è sicurezza, ma anche l’opposto lo è.
Sottoscrivo poi il pensiero di Carlo, nel trovare allucinante e priva di ogni rispetto l’esultanza dei parenti degli scarcerati; capisco la loro gioia, ma questa mancanza di ritegno è vergognosa.
Inoltre ho un’impressione (che magari Chiara o Alessio o qualche altro esperto di diritto potrà confermare, o smontare): che quei filmati presentati dai genitori si siano rivelati un’arma a doppio taglio perché la difesa li ha definiti “non professionali”, e siano stati decisivi ai fini della scarcerazione degli imputati. Se le cose stanno così, non mi sembra giusto. E’ il film già visto del cittadino che, di fronte ad una situazione di allarme, tenta istintivamente di procurarsi una prova, qualcosa che lo salvaguardi, ma viene respinto dalla legge per un cavillo… non so se mi sono spiegata bene. Pur non avendo esperienze neanche indirette di procedure penali, nel mio lavoro m’incontro – e scontro – spesso con leggi, leggine, ordinanze, regolamenti. Da persona, come mi ritengo, “perbene”, che cerca di svolgere un lavoro con coscienza, l’impatto è sgradevole: la legge spesso vessa e non tutela.
E se ce ne sono tante, troppe e farraginose, e manca la volontà politica di fare piazza pulita dove serve, non sarà mica perché altrimenti puntare il dito contro chi sbaglia sarebbe più difficile?!?
Ma mi sono dilungata troppo e sono rimasta nei freddi campi dell’astratto, mentre questi drammi (di cui si ha notizia sempre più spesso…) sono concreti, e danno uno sgomento senza nome.
Maggio 11th, 2007 alle 09:03
X carlo:
all’inizio sembrava che i bimbi fossero 38, poi 28, in seguito 16, ora paiono meno di 10 quelli han raccontato particolari di cui solo 4 all’unisono tra loro. Posto che quand’anche ve ne fosse uno solo ciò non toglierebbe nemmeno un po’ di gravità a quanto da essi subito, il mio era un invito (in determinati casi) ad andarci piano con sentenze preventive di assoluzione o colpevolezza, talvolta suffragate dall’atteggiamento dei media. Tra le cose che dici ve ne sono alcune assolutamente condivisibili ma non obbiamo dimenticarci del fatto che la custodia cautelare è un mezzo eccezzionale e come tale prevede la presenza di alcuni requisiti che dovrebbero essere accertati con accuratezza.
x marcoviola: la vicenda franzoni ricorda quella relativa all’omicidio di Marta Russo presso l’università La sapienza di Roma. Vi è una convinzione diffusa di chi siano i colpevoli senza averlo provato, ciò porta a delle sentenze che ti possono assomigliare alla classica “via di mezzo”…prassi sbagliatissima ma molto in voga in casi simili.
X Chiara: “Stranieri” sul disagio sociale sembra scritta oggi, “Sterili”, vent’anni prima che si cominciasse a dibattere di fecondazione assistita, “Padre Nostro”, sui figli maltrattati e disagiati,
Passerà” sul mercato delle sostanze stupefacenti, “Gente” mai come oggi inerente ai problemi che stai vivendo col tuo fidanzato.Già ti immagino che gli dici “…e poi dammi una mano, sennò noi due ci perdiamo..racconta la tua storia e qualcuno ti ascolterà…” e poi il capolavoro per eccellenza “Marciapiedi” …
Maggio 11th, 2007 alle 09:10
x Enrico:
Mi sembra lapalissiano il fatto che un terzo dei reati commessi da stranieri sia meno dei due terzi commessi da italiani; ma una persona mediamente intelligente si renderebbe conto che: in Italia ci sono 59 milioni di abitanti di cui 3 milioni stranieri.
Ipso facto se 1/3 dei reati viene commesso dal 5% della popolazione questo 5% è pesantemente influenzato da malintenzionati
Il mio discorso non vuole essere razzista ma bisogna capire che se in una nazione ( qualsiasi sia ) non vi è la possibilità di integrazione per vari motivi ( sopratutto per mancanza di lavoro ) si scade inevitabilmente nella delinquenza.
Sò david di essere andato fuuri tema e mi scuso
Maggio 11th, 2007 alle 10:02
Per Cotogna: lo so, hai detto le stesse cose che ho detto io, i dati sono gli stessi. Ma perchè non dire “la maestra italiana, l’autore televisivo italiano” e sottolineare “il benzinaio cingalese”?
Maggio 11th, 2007 alle 10:03
X Alessio:
ed infatti anche in quel caso la pena è apparsa ridicola. Come dici te, mi pare una prassi diventata quasi legge, si è sempre fatto così perché cambiare?
In molti processi, da profano ripeto, sembra che l’opinione pubblica voglia il colpevole subito e certo, e allora il processo di turno si indirizza verso il primo verdetto senza guardare altre strade. Come ha detto qualcun altro, siamo sicuri che ad Erba se il tunisino fosse stato in Italia sarebbe venuta fuori la verità?
Scusa se mi dilungo, ma come detto prima, sono materie che non conosco e che mi affascinano (un ragioniere che ha portato diritto alla maturità…)
Maggio 11th, 2007 alle 11:00
Stamani mentre leggevo il giornale m’è proprio venuto il mente il tuo post…se nn erro era molto duro nei confronti degli accusati.bene in molti avevano seguito il tuo stesso pensiero(populismo docet..adesso ci vengono i dubbi..
Ma pariteticamente mi domando se questi dubbi ci vengono anche nel caso che purtroppo riguarda altri bambini.In particolari quelli uccisi nell’autobus…vi sembrerò demagocico..ma vogliamo far parlare i ben pensanti della politica(e gli altri furboni che si ingegnano per dargli ragione) sulla depenalizzazione della canna dopo quello che è successo?è normale che l’autista del pulman si sia fatto una cannetta prima di guidare??e non diciamo che gli effetti nn ci sono..oh tanto per esse chiari provate a fumarvi una malboro rossa la mattina appena svegli…poi se ne riparla sugli effetti della cannabis..
Disgutato da questo mondo di sterco..
Ti saluto
Forza viola
Maggio 11th, 2007 alle 11:14
X marcoviola.
a parer mio, ci sono più situazioni indiziarie di colpevolezza per la Franzoni che per Ferraro E Scattone ma il discorso non cambia.
La mediatizzazione delle vicende giudiziarie fa si che la massa elegga un colpevole. E’un atteggiamento comprensibile ma chi ha il conrollo dell’informazione potrebbe, se volesse, frenarlo.
A quel punto un’assoluzione suonerebbe scandalosa e la sentenza dev’essere di colpevolezza per forza ma se tale colpevolezza da presunta non diviene provata che si fa? Per non venir meno alle attese della folla si trova la via di mezzo. E’ vero la materia è affascinante ma questa prassi non trova spunto nei saggi dotrinali. E’ frutto di decenni di elaborazioni giurisprudenziali che sbilanciano le sentenze utilizzando il concetto di concessione o meno delle attenuanti generiche.
Con tutto il rispetto per lo splendore estetico che rappresentano, è giusto che da Vespa in svariate puntate a dibattere di Cogne ci fossero Pamela Prati, Alba parietti o Anna Kanakis?…Lasciamo i processi nelle aule, che già son complicati di suo e per lo spettacolo utilizziamo scenari diversi.L’ho detto ieri, un conto è Moggi che tarocca i campionati, un conto sono tematiche come quelle dibattute negli ultimi giorni sul post del sig. Guetta.
Alessio
Maggio 11th, 2007 alle 13:15
X ALESSIO R
è vero che spesso i media ci portano a eleggere un colpevole a tutti i costi , ma ho visto uno speciale sul caso e leggevano le ammissioni dei bambini parola per parola e, sperando nella veridicità di quasta lettura, non mi sembrava ci fosse spazio per ogni ragionevole dubbi.
Cmq io sono ancora dell’idea che ogni uomo è innocente finche non viene ampiamente dimostrato il contrario, ma a volte, visti parecchi precedenti, capita di volersi sfogare contro il sistema giuridico italiano e probabilmente in quanto padre di 2 bimbi piccoli mi sono sentito particolarmente chiamato in causa e non sono stato del tutto obiettivo.
Accettare le critiche oppure un aiuto all’obiettività può solo essere positivo, grazie
Maggio 11th, 2007 alle 15:22
Caro David, hai visto ? Il Tribunale del Riesame ha ritenuto che non ci fossero indizi di colpevolezza. Sai cosa POTREBBE significare questo ? Per la modesta esperienza che ho sul campo devi sapere che il Tribunale del Riesame nella stragrande maggioranza dei casi conferma l’operato del Giudice che ha applicato gli arresti; sulla base della mia esperienza, quindi, ciò significa che se una volta avviene il contrario temo che il bagaglio accusatorio sia molto modesto: insufficiente, ad oggi, per il carcere prima del processo ed altrettanto insufficiente per patire una gogna mediatica come è avvenuto, di cui anche te hai partecipato e dalla quale non saranno mai riabilitati, anche se prosciolti in dieci gradi di giudizio. Le accuse però potrebbero essere sufficienti per una condanna ma questo è un altro paio di maniche. All’esito della condanna, poi, sostengo con te la necessità della certezza della pena (ma anche l’insufficienza delle carceri, del personale e quanto altro …..). E’ una lezione di civiltà questa, non di diritto. Pensaci ed insegna ai tuoi figli le regole del vivere democratico, che sono soprattutto una questione di metodo e non di risultato…
Maggio 13th, 2007 alle 00:19
Bufala colossale che già si capiva dall’inizio, figlia dell’isteria di massa e di mamme nevrotiche. I video degli interrogatori dei bambini da parte dei genitori sono eloquenti. Fin dal processo di Salem nel 17° secolo per arrivare ai recenti fatti (o “fattoidi”) di Brescia questi casi si ripetono sempre uguali, siamo sempre alla caccia alle streghe sulla base di voci. Siccome il PM ormai ha cominciato e non ammetterà di certo di avere sbagliato, la cosa continerà ad andare avanti finchè al processo non farà una definitiva e colossale figura di m..da, ammesso che ci sia il processo perchè probabilmente l’autorizzazione a procedere a questo squilibrato non la daranno. Mi immagino che il PM in questione continuerà a esercitare, la “psicologa” delle perizie-bufala continuerà a fare consulenze lautamente pagate, nessuno dei comandanti dei Carabinieri sarà chiamato a rispondere delle indagini dilettantesche e subirà sanzioni.