Perché Piermario sì e altri no
Renato Curi era un giocatore molto più “importante” di Piermario Morosini e Perugia-Juventus una gara che valeva lo scudetto, neanche confrontabile con Pescara-Livorno.
Eppure il dramma di quel giorno a Perugia durò lo spazio di una settimana e alla fine diventò solo un ricordo: il “povero Curi”.
Così è stato anche per la scomparsa di Giuliano Taccola negli spogliatoi di Cagliari nel 1969 e si parla di un centravanti di serie A (giocava nella Roma) in odore di Nazionale: a quanto ne so c’è una vedova e una famiglia che vive quasi ai limiti dell’indigenza e che nessuno ha mai aiutato sul serio.
Per Permario Morosini è invece e per fortuna scattata una mozione di affetti a cui io stesso non riesco a sottrarmi perché a distanza di oltre 24 ore ancora penso al suo tentativo di rialzarsi, una, due volte, quasi una metafora di tutti i colpi ricevuti in nemmeno 26 anni e da cui invece era riuscito a tornare in piedi.
Questo ricordo è una cosa unica, molto bella nella sua struggente drammaticità e non è facile cercare di capire perché questa tragedia ci ha colpito più di altre storie che vanno dritte al cuore.
Non vorrei esagerare, ma mi pare che sia simile al Vermicino nel 1981 e forse c’entra la diretta televisiva (nel 1969 e nel 1977 neanche lontanamente immaginabile) o forse è la nostra voglia di respirare qualcosa di pulito in mezzo al tanto fango in cui è immerso il calcio.
Ora che i fatti cominciano a cristallizzarsi, adesso che non è più cronaca, penso e spero che la morte di Piermario Morosini sia una specie di spartiacque per l’assistenza agli atleti, tra ciò che era prima e ciò che auguriamo sia da domani in poi.
Aprile 15th, 2012 alle 21:43
Sono cinico e materiale, ma l’approssimazione che da ieri sento sull’argomento richiede un chiarimento.
La fibrillazione ventricolare è un’evenienza drammatica, che raramente lascia scampo. Anche la rottura di un aneurisma, addominale o cerebrale che sia, non è esperienza che si racconta. Stesso dicasi per l’infarto del miocardio o l’ictus.
Si moriva così nel Medioevo e lo stesso accadrà tra 300 anni.
Perchè continuare a ricamarci sopra?
Se fate una piccola indagine, tra parenti, amici e conoscenti avrete sicuramente storie da narrare.
Il fatto che accada in diretta in uno stadio lo determina soltanto la legge dei grandi numeri, mentre la morte falcia dappertutto, anche in questi 3 minuti che ho impiegato per scrivere.
Ribot
Aprile 15th, 2012 alle 21:43
“…..penso al suo tentativo di rialzarsi, una, due volte, quasi una metafora di tutti i colpi ricevuti in nemmeno 26 anni e da cui invece era riuscito a tornare in piedi.
Questo ricordo è una cosa unica, molto bella nella sua struggente drammaticità …”
riassume tutti i miei sentimenti.. complimenti david..
Aprile 15th, 2012 alle 21:47
Si David,hai detto bene,c’e’ voglia di pulito,di amore verso il prossimo perchè è da quì che il mondo deve ricominciare. Pace all’anima di Piermario,un ragazzo sfortunato come ce ne sono tanti…….solamente che era un tantino piu’ famoso e quindi sotto gli occhi di tutti gli amanti del calcio (il calcio pulito).
Aprile 15th, 2012 alle 21:54
per questo e’ importante fermarsi ogni tanto….specie in queste occasioni….per rendere una collettivita’ partecipe di un dramma ,che peraltro capita quotidianamente,per prevenire….il problema di questo paese e’ che tutti andiamo avanti per la nostra strada fin quando non ci troviamo in difficolta’….allora ci lamentiamo….insomma un momento nero per capire cosa significa vivere insieme…..certo se la cosa interessa veramente….altrimenti ognuno col suo giorno di dolore e avanti cosi’……
Aprile 15th, 2012 alle 21:56
“La morte di Piermario Morosini sembra la sintesi della sua vita. Quei reiterati tentativi di rialzarsi nel momento del malore fatale, scolpiti tragicamente nella nostra memoria, paiono fotografare i suoi coraggiosi sforzi per riscattarsi dagli incidenti di percorso di una vita, già fin troppo crudele con lui. Una vita che gli aveva tolto, in breve tempo, la mamma (2001), il papà (2003) e un fratello (2005), disabile, come disabile è la sorella che gli sopravviverà: unica sua rivincita la fidanzata Anna, prima che il destino lo colpisse nel modo più diretto e crudele. Era un grande Piermario, altrimenti non è possibile lasciare, nel volgere di soli due mesi e mezzo, un ricordo così forte, come quello che ha spinto i suoi compagni di squadra alla più straziante disperazione, o i suoi tifosi ad un omaggio commovente e sentito, quale in genere si tributa ad un’autentica bandiera!” Filippo Perugi (tratto dall’articolo scritto per “La Gazzetta Rossazzurra” di Catania)
Aprile 15th, 2012 alle 22:10
Fino ad oggi nessuno lo ha fatto, nel ricordare le tante tragedie dello sport italiano degli ultimi decenni vorrei citare anche Stefano Dal Lago, giocatore di hockey su pista, morto il 27 settembre 1988 a 24 anni durante una partita di coppa Italia fra il Novara ed il Forte dei Marmi. A lui è stato dedicato il palasport di Novara, di lui non ha parlato nessuno in queste ore ma il vuoto che ha lasciato ormai 24 anni fa è enorme.
Aprile 15th, 2012 alle 22:16
Proposte concrete:
1) Defibrillatore e cardiologo a bordo campo obbligatori e, nel caso si facciano questi stadi nuovi, una stanza adibita per il pronto soccorso con tutte le attrezzature di prima necessita’ in modo che possa essere soccorso tempestivamente anche un eventuale spettatore che si sente male.
2) Ho ascoltato oggi alla trasmissione di Varriale sulla rai diversi luminari della medicina sportiva e cardiologia i quali giustamente asserivano che il ventaglio di possibilita’ che un cuore all’apparenza sano possa fermarsi sono moltissime in quanto anche una semplice infezione virale presa dopo aver sostenuto una visita cardiologica potrebbe determinare una miocardia, dunque, semplicemente per prevenire il rischio di eventuali tragedie come quella del povero Morosini proporrei l’obbligatorieta’ di controlli piu’ severi ed anche piu’ invasivi nel caso in cui un proprio familiare sia affetto o addirittura sia deceduto a causa di una malattia cardiaca (ricordiamo che il padre di Morosini e’ morto di infarto).
Che ne pensate?
Aprile 15th, 2012 alle 22:23
Speriamo. Io ho il sospetto che spenti i riflettori su questa triste storia, tornerà tutto come prima.
Aprile 15th, 2012 alle 22:41
Io il senso di questo suo post non l’ho compreso,
pensavo che il suo post precedende quello del punto interrogativo poteva ampliare il discorso su ben altri temi che non siamo solo sull’assistenza in materia di soccorso che ripeto sono regole che siamo noi a dettarle…
Io il suo punto di domanda lo avevo letto come una introduzione a quel mondo oscuro che è il doping che tante vittime ha fatto e continua a fare, la Fiorentina a cavallo degli anni 50/60 è stata falcidiata dai decessi per quelle pratiche ed alcuni protagonisti di un recente passato ne sono stati colpiti anche se mancano conferme…
Pazienza.
Aprile 15th, 2012 alle 23:01
Ho riflettuto un po’ prima di scrivere. Spero non troppo poco.
Posto qui, anche se l’argomento è forse più legato al topic precedente.
Non so bene nemmeno io che cosa pensare, ma leggendo qualche notizia sulla breve vita di questo povero ragazzo, forse vien da pensare che lo stop e l’attenzione mediatica, lui in particolare, se la meritasse davvero, e che ci volesse e soprattutto un po’ di seria riflessione su alcuni argomenti relativi alla salute a alla sicurezza.
Tutto questo, in quest’ottica, non è retorica.
D’altro canto mi sono anche domandato (facendo ogni debito scongiuro): ma se domenica prossima capitasse un’altra fatalità del genere, e un povero ragazzo, magari non più famoso di Morosini dovesse lasciare questo mondo durante i novanta minuti di gioco, si rifermerebbe la macchina di nuovo?
O prevarrebbero altre priorità?
Auguriamoci di non vedere mai la prova del nove, ma un eventuale ordine di giocare regolarmente infangherebbe irrimediabilmente anche questo stop…
Ho anche pensato alle tante morti assurde di ragazzi sottopagati, caduti dall’impalcatura di turno o stroncati da un macchinario non messo in sicurezza. Non sono morti di meno e nessuno ricorderà i loro nomi, e nemmeno ci sarà qualcuno a prendersi cura dei loro familiari.
Non so cosa altro pensare, se non che la morte che è già assurda di suo, è inconcepibile per quelle età, ma alla fine è molto più rara oggi di un secolo fa, quando si mandavano a morire in guerra (per niente!!) intere generazioni di ragazzi che avevano la sola colpa di essere giovani e di sesso maschile, ancor più rara di qualche centinaio d’anni addietro ancora, quando salvo esser nobili a trent’anni si arrivava mediamente di rado e male…
Tutto sommato è un segno di crescita e di civiltà commuoversi e riflettere sulla morte di un ragazzo come un evento terribile, proprio perché non rappresenta più la regola, ma l’eccezione.
Adesso sarebbe bene, davvero, che lo stop non rimanesse un gesto formale, ma servisse a cambiare radicalmente alcuni meccanismi per la sicurezza degli atleti.
Ma una cosa (di cui un po’ mi vergogno) in questi casi non riesco a non domandarmela: ma con tanta gentaccia in giro, proprio questo povero ragazzo col passato che ha avuto doveva andarsene?
Aprile 15th, 2012 alle 23:06
io ho vissuto episodi drammatici come quello del ragazzo e rispetto chi ha rivissuto il filmato.
ripensando al dramma di morosini sono d’accordo sulla voglia di tutti di respirare qualcosa di pulito.
ci restano da giocare 6 partite in 21 giorni.
che avvenga tutto nella massima lealtà.
e poi tanta voglia di nuovo, di divertimento, di gioco.
Aprile 15th, 2012 alle 23:41
Scusa, Ma per Piermario si….che cosa???…..e cosa per altri no?
Inoltre non è vero che “per altri no”!
Per i militari morti in Afganistan o in Iraq sono svolti funerali di stato e un minuto di silenzio negli stadi e ne cito altri;
– gli operai della thyssen (scioperi e emanazione di norme per la sicurezza sul lavoro)
– Gabriele Sandri (Ti ricordi?)
– Il funzionario di Polizia Raciti (Stop al campionato e norme per la sicurezza negli stadi)
– Il tifoso Genoano, di cui non ricordo il nome che fu accoltellato da uno pseudo-tifoso Milanista (Stop al campionato)
E’ vero che la televisione amplifica la drammaticità degli eventi ma anche la morte di Curi fu drammatica esattamente come quella di Morosini, tieni presente che gli hanno intitolato uno stadio e credo che in provincia di Pescara ci sia una squadra che porta il suo nome.
Forse per il povero Taccola hai ragione (ero troppo giovane non ricordo) ma sono passati tanti anni e per fortuna oggi c’è una coscienza diversa.
A te non è piaciuto lo stop ai campionati?…la ritieni retorica? ….Ti chiedo come faresti a gioire oppure ad disperarti per un evento sportivo quando uno dei suoi “attori” è morto tragicamente a 25 anni.
Oltretutto un ragazzo più vicino a noi gente comune piuttosto che ai calciatori milionari delle massime serie.
A me darebbero enorme fastidio i cori e gli striscioni e il minuto di silenzio pre-partita per me rappresenterebbe una retorica odiosa.
Ritengo giusto lo stop ai campionati per il rispetto che si deve alla vita come valore assoluto….in fondo si può stare una domenica senza calcio…o forse no David?
Aprile 16th, 2012 alle 00:01
Per quanto straviziati, per quanto spesso futili e frivoli, questi ragazzi son sempre figli di una mamma e di un papà.
A volte hanno mogli e bambini.
Nel momento in cui un uomo lascia questa terra e giace privo dello Spirito, si dissolve ogni considerazione su ciò che era quell’uomo.
Rimane steso in terra, o su una barella, o su un letto d’ospedale soltanto un povero cumulo di carne.
Ecco ,li,nello strazio del corpo esanime in questa dimensione umana infinitamente imperferfetta sta la mia pena per ogni simile che ci lascia.
“Canto l’uomo che è morto
Non il Dio che è risorto
Canto l’uomo infangato
Non il Dio che è lavato.
Canto l’uomo impazzito
Non il Dio rinsavito
L’uomo che è tutta una croce
L’uomo senza più voce
L’uomo intirizzito
L’uomo nudo, straziato
L’uomo seppellito.
Canto la rabbia e l’amore
Dell’uomo che è stato vinto
Canto l’uomo respinto
Non l’uomo vincitore.
Canto l’uomo perduto
L’uomo che chiede aiuto
Canto l’uomo che è solo
Come una freccia
Nel suolo.
L’uomo che vuole lottare
E che non vuole morire”
da “comunista” Lucio Dalla, 1990
Ciao PierMario +
Antonello
Aprile 16th, 2012 alle 00:01
Senza scadere nella cinicità, penso che a volte vengano strumentalizzati alcuni eventi mentre altri no, per cercare consensi o per creare una situazione di cui parlare a lungo e cavalcarne l’onda della sensazionalità, purtroppo oltre il dovuto rispetto.
Morosini non era diverso dagli altri che sono morti in precedenza, forse la drammaticità della diretta, che negli anni 70 non c’era, ha creato molto coinvolgimento data la drammatiità delle immagini.
Però non lo vedo diverso da un operaio che muore cadendo da un’impalcatura o schiacciato da una macchina.
Allora tuto si dovrebbe giustamente fermare anche in quel caso.
Di Natale ha avuto due pensieri per l’occasione, uno giusto e uno nefasto: ha pensato di promuovere o comunque sensibilzzare i colleghi sul problema della sorella di Morosini e poi si è lamentato che giocano troppo e sono maggiormente a rischio.
A parte che lui ha 34 e se si sente a rischio, perche non smette?
Poi, questi signori guadagnano milioni e vorrebbero anche avere zero rischi professionali.
Basta che si facciano controllare meglio, che cosa c’entra la quantità di partite giocate?
Aprile 16th, 2012 alle 00:21
Ha sorpreso anche me la decisione di fermare il calcio per un’intera giornata. Ero abituata a vedere continuare gare di ogni tipo di sport nonostante nel corso di esse fossero avvenuti incidenti mortali.La morte di Piermario Morosini, quelle immagini drammatiche saranno dure a dimenticare. Mi ha sorpreso,ma mi ha fatto bene,perché per una volta ha prevalso il rispetto per una morte cosi assurda di un ragazzo di appena 25 anni.
Aprile 16th, 2012 alle 00:47
Provo ad abbozzare delle risposte.
I primi eventi possono essere recepiti come ineluttabili, malasorte. Poi la nostra storia personale la rivive (non come una calamità che è avvenuta secoli fa, tipo terremoto) e ci fa pensare che potrebbe ripetersi.Poi viviamo anni in cui in medicina abbiamo il senso dell’onnipotenza: un po’ per colpa degli stessi medici che quando parlano in televisione debbono parlare sempre in positivo, di miglioramenti e con toni spesso enfatici. Poi ci sono i giornalisti che ormai non riuscirebbero più a vendere un giornale se scrivessero la notizia di una morte del genere parlando solo di malasorte e non accennare neppure un minimo ad uno dei propellenti più efficaci per la tiratura di un giornale: macchè malasorte, malasanità ‘tra ciò che era prima e ciò che auguriamo sia da domani in poi’. Embè cosa succederà poi? Ma stiamo scherzando, qui parliamo di società dove girano palate di soldi; ma vogliamo credere che per i giocatori di serie A non venga fatto tutto il possibile in termini di controllo, prevenzione di simili drammi? Cosa dovremmo dire allora per il calcio e lo sport amatoriale? Per ogni tragedia del genere successa a personaggi noti, grandi sportivi ne sono successe una decina (azzardo una proporzione) a personaggi meno noti. Penso che il lutto debba essere uguale nei confronti di tutti. Invece assecondiamo questa > sensazione che evoca la notizia del più noto. Perchè? Che senso ha? Forse ci spaventa sapere che dietro quella speranza,’ciò che auguriamo sia da domani in poi’, non c’è proprio nulla; che di ‘fango’ in questa vicenda non c’è altrettanto nulla. Malasorte e non malasanità, puà spaventare vero? Totò è passato alla storia anche per una poesia ‘ a livella’; la morte come una livella: ebbene a questi livelli (sport professionale ad alti livelli)anche la malasorte diventa una livella. Spiace per i giornalisti ma in questi casi possono solo limitarsi a fare coccodrilli, invocare più attenzione in medicina, quindi malasanità, è davvero chiedere l’impossibile e fuoriluogo.
Spiace per Morosini come per tutti , grandi e piccoli, atleti che hanno ‘morti improvvise’ in campo.
Aprile 16th, 2012 alle 05:00
Perche’ Piermario e’ stato “figlio di un Dio minore”.
Aggrappiamoci alla speranza che il significato della sua esistenza sia magari quello che proponi tu, nelle belle ultime tre righe del tuo post.
Aprile 16th, 2012 alle 06:33
Un paio di riflessioni:
– sulla presunta ipocrisia della Federcalcio a me pare che in parecchi anche su questo blog riescano a fare una bella gara di ulteriore ipocrisia: “per altri non si sono fermati”, “le motivazioni per la quali ci si e’ fermati sono ipocrite”, “per cose peggiori il mondo del calcio e’ andato avanti” e blablabla….quindi se in passato il mondo del calcio ha sbagliato e’ giusto che persista nell’errore? A prescindere dalle motivazioni profonde che hanno mosso l’interruzione del campionato era giusto bloccare le partite, si’ o no? Per me si’, senza se e senza ma. Altrimenti, poi, gli stessi che scrivono di ipocrisia sono gli stessi che rinfacciano alla UEFA di non aver fermato le partite di Champions la sera dell’11 settembre 2001. Per la serie: “qualunque cosa decidono devo far vedere che io vado controcorrente perché non ragiono come la maggioranza”.
-sui controlli agli sportivi: esistono difetti congeniti che possono restare nascosti per anni o anche per tutta una vita. Io capisco che si voglia dare per forza la colpa a qualcuno, ma mettetevi in testa che ci sono situazioni in cui la colpa e’ solo del fato e della sfortuna di un ragazzo.
Aprile 16th, 2012 alle 06:48
Mi piacerebbe, anche se per un giorno solo, che si parlasse di almeno un imprenditore morto suicida.
So che vado OT e che forse in molti di voi mi offenderanno ma vedo una tragedia sociale piu’ grande in un uomo che si toglie la vita perché nessuno lo aiuta piuttosto che in un ragazzo sfortunato che muore per cause naturali.
Anche nella vita ci sono morti di serie A e morti di serie B.
Nippo
Aprile 16th, 2012 alle 06:57
http://www.youtube.com/watch?v=1oThJau-OUw
la comunità più grande è l’intera umanità.
Aprile 16th, 2012 alle 06:58
Speriamo sia davvero così, che questa morte serva almeno a questo.
Aprile 16th, 2012 alle 06:59
L’articolo di Bartolozzi che ieri, col tuo permesso, ho condiviso sul tuo Blog, in parte risponde alla domanda che ti fai e al perché rimaniamo attaccati a certe immagini che da un lato sono dolorose, e per qualcuno angoscianti, dall’altro contengono in sé lo svolgimento di un mistero profondo che probabilmente abbiamo bisogno di contattare per ritrovare in qualche modo l’intensità e la verità della vita.
Poi i motivi sono sicuramente anche altri, di vario genere e settore, ma il bisogno di essere in contatto con i sentimenti che proviamo , quindi in contatto con noi stessi e col collettivo, ci porta a sentire di avere una vita, qualcosa di vivo, di vero, anche se passa attraverso il dolore. Col tempo potremmo imparare anche a contattare la vita attraverso la gioia.
Aprile 16th, 2012 alle 07:16
@ Nippo96 (post 19): premesso che non mi riferisco a questo blog, la realtà è che non se ne può parlare altrimenti si disturba il macchinista e questo, lo sai, non è accettabile.
Per il prof. Monti un suicidio non è un elemento micro o macroeconomico di cui tenere conto nelle sue meravigliose teorie liberiste. I suicidi sono elementi esogeni di scarsa rilevanza che non influiscono su domanda ed offerta aggregata. E quindi non se ne deve parlare.
Aprile 16th, 2012 alle 07:19
La diretta, le i margini televisive, ti lasciano di pietra, il tutto unito alla sfortunata vita di questo ragazzo.
Anche nel caso di Simoncellli c’è stata una commozione nemmeno paragonabile a quella di altri suoi sfortunati colleghi, anche in questo caso la faccia pulita, la spontaneità della persona e la morte in diretta hanno certamente influito. La speranza è come dici te questo evento sia lo spunto definitivo per cambiare le cose,a senza illuderci che saremo comunque del tutto indenni da tali tragedie, come Ribot ha scritto qualche post sopra.
Aprile 16th, 2012 alle 07:30
Per tutti quelli che hanno ritenuto giusto lo stop totale e che ringrazionano Abete per la decisione:
sappiate che in lega si stanno scannando sulla decisione se far slittare tutte le partite o rimandare la giornata non giocata, questo in base ad infortuni e/o squalifiche delle singole società.
Come previsto, dopo neanche 48 ore, hanno già smerdato la decisione presa, CVD
Tanto per la precisione.
Aprile 16th, 2012 alle 07:35
Anche a me ha particolarmente commosso l’immagine dello sforzo di rialzarsi, di correre. C’è tutta la passione, vera, di una vita, quella che tutti noi abbiamo provato, in parte, correndo da ragazzini dietro a un pallone. Ciao.
Aprile 16th, 2012 alle 07:37
X Massimiliano 71.io non voglio dare la colpa per forza a nessuno e se poteva o no essere salvato lo dirà l’autopsia, ma con questo fatto è venuto alla luce un problema di cui mi aveva parlato proprio la persona che mi ha fatto il corso (che tra l’altro fa i corsi a Coverciano agli allenatori). Sono rimasta sconvolta già in quel momento….assurdo pensare che a livello professionistico certe cose non siano obbligatorie. E quello che dice Robot sulla fibrillazione ventricolare e cioè che è difficile salvare qualcuno, non è vero niente, si possono salvare tante vite in quel modo.
Perciò se fermare il campionato serve affinchè la gente si faccia delle domande ben venga, l’importante è che non cada tutto nel dimenticatoio.
Aprile 16th, 2012 alle 07:43
Caro LoStilli,se è per codesto,penso che anche la decisione di fermare i campionati sia venuta dalla volontà di qualcuno di aggiustarsi le ultime partite!Per esempio,il Milan in difficoltà,penso abbia fatto pressioni per fermarsi!Non avrete mica creduto davvero alla carità cristiana e alla riflessione?Dove ci sono fiumi di soldi che scorrono,non c’è ne carità ne amore!E penso che fosse il sospetto che evidenziava David il Tread precedente!Poveri noi!!
Aprile 16th, 2012 alle 08:13
Ancora un saluto affettuoso al “Moro”. La decisione di sospendere il campionato l’ho compresa in parte ed infatti i litigi di ieri e quelli che ci saranno oggi in lega mi confermano quanto sono ipocriti i vertici della lega calcio ed i loro affiliati. Poi come non si fà a provare dolore e sconcerto per la morte di un ragazzo di 26 anni??? Io penso che le cose importanti nella vita sono poche..il resto è aria fritta compreso il calcio che seguo da oltre 50 anni. Purtroppo questto sfugge ai più.
Aprile 16th, 2012 alle 08:19
Se una si vita si ferma in mezzo al prato verde e’ giusto che si fermi anche il pallone. E’ giusto che si trovi il tempo per pensare, riflettere, piangere ed abbandonare per un momento il 4-4-2 il 4-3-3 gli errori arbitrali, la salvezza, la champions e lo scudetto.
Per una volta il calcio e’ stato reso umano e riportato alla sua giusta dimensione. Le emozioni e gli stati d’ animo hanno mangiato i soldi.
Nonostante tutto il modo di polemizzare e’ stato trovato ugualmente grazie alla bagarre sui calendari e sulle date del recupero.
Condivido con David nell’ attribuire all’ immagine di Piermario che tenta di rialzarsi due volte un valore di straziante umanita’ come metafora della sua vita.
Forse, per chi crede, avra’ ritrovato la pace e la serenita’ lassu’ riabbracciando la sua famiglia.
Viola78
Aprile 16th, 2012 alle 08:42
Massimiliano71 (post 18)
‘Io capisco che si voglia dare per forza la colpa a qualcuno’
Vero. Chissà se prima o poi qualcuno si accorgerà che esiste anche il destino tragico, come è esistito fino a qualche decennio fa e la smette sui giornali di fare solo semplice e puro sensazionalismo anche sulla morte più inevitabili di questo mondo. Dovremmo tutti inorridire di fronte a questo atteggiamento, sono molte altre le morti che consentono le giornalate: le ‘morti bianche’, le morti con il ‘rigor Montis’, le morti per le missioni militari …
@Ribot
‘Perchè continuare a ricamarci sopra’? Lo so che non sei così ingenuo. Abbi il coraggio di scriverla quella risposta: per fare del sensazionalismo, per vendere la notizia … ricamata. Inorridiamo insieme. Saprai benissimo che i contenziosi in malasanità (commissione Orlando) finisce con l’assoluzione del malasanitario. Qui viene persa una battaglia (dai giornalisti) in partenza, che non considerano neppure l’adeguare i controlli medico sportivi nello sport ‘che conta’ a quello degli sport minori; la domandina ‘ma se succede ad un calciatore di serie A, allora chissà quanto + più a rischio un ciclista amatoriale, mica se la fanno! Addirittura dove le risorse finanziarie sono spese come Dio comanda per la salute (in nome del mercato, mica della carità cristiana) riescono a trovarci qualcosa da pergezionare !
Aprile 16th, 2012 alle 08:45
Caro David, mi meraviglio del fatto che nessuno, dico nessuno, metta in evidenza quello che è il fenomeno devastanta che mette veramente a rischio la salute di decine di migliaia di atleti : il doping !!
Chiunque frequenti gli ambienti dello sport, qualsiasi sport a qualsiasi livello, sa benissimo che questa pratica è drammaticamente estesa e diffusa !!
Ora invece ci si limita ipocritamente a fare polemiche sulla mancanza dei defribrillatori e sui ritardi nei soccorsi, mettendo volutamente e dolosamente in secondo piano quello che il vero problema dello sport modeerno : il DOPING !!
E’ questa pratica che produce ogni anno centinaia di morti ed invalidità permanenti, ma su cui conviene a tutti stendere un velo pietoso e far finta di non vedere e non sapere !!
Aprile 16th, 2012 alle 09:07
@ Claudia: il defibrillatore a Pescara c’era ma, purtroppo, non è servito.
Aprile 16th, 2012 alle 09:07
ot ciao petrini …. uno che ha sbagliato molto nella vita ma ha avuto il coraggio e ci ha messo la faccia ….. naturalmente il suo mondo lo ha messo in un angolo …. la giostra non si poteva fermare ….
Aprile 16th, 2012 alle 09:23
@MaxVinell
Sai perchè non si mette in evidenza il doping nel calcio?
Perchè il popolo che lo abita è il target principale di tutti gli asset economici del settore.
È UN POPOLO BUE – esclusi i presenti del blog, ovviamente – che deve essere continuamente alimentato con i propri idoli e questi idoli muovono interessi colossali.
Saprai del resort che il Real costruirà nei paesi arabi del golfo solo per interessi economici
Mi chiedo cosa accadrebbe se in quel club la pratica del doping venisse acclarata.Si parla di 1 MILIARDO di euro investiti, non sò se è chiaro il concetto.
Per concludere.
Dalle tagliatelle di Peruzzi all’affaire Mutu, passando per l’inchiesta di Guariniello al momento nel mondo del calcio il doping non esiste!
Quindi non si muore o si acquisiscono patologie invalidanti per le pratiche dopanti.
Aprile 16th, 2012 alle 09:25
Commovente questa lettera di Luca Rossettini, difensore del Siena.
Se avete due minuti, leggetela, credenti e non.
http://www.ilsussidiario.net/News/Editoriale/2012/4/16/Il-dono-di-Morosini-a-tutti-noi/268252/
Aprile 16th, 2012 alle 09:27
@claudia:
a parte il fatto che il mio soprannome è Ribot (pronuncia francese…); stai più attenta, sennò fanno bene a chiamare il tuo ragazzo Dormolivo…
Poi che c’è di sbagliato nel definire la fibrillazione ventricolare un’evenienza drammatica che raramente lascia scampo?! Vuoi confutarla?!? Pensi che Morosini sia morto per mancanza di soccorsi?! Ammesso che abbia avuto una fibrillazione.
Il senso del mio post era ben diverso da quello che vuoi specificare tu, io volevo dare un significato filosofico all’ineluttabilità della morte. E’ ovvio poi che si debba far di tutto per evitare l’evitabile.
Ribot
Aprile 16th, 2012 alle 09:33
Edit post precedente
Al momento MaxVinella il doping che uccide è quello del calcio-scommesse, uccide l’interesse.
Aprile 16th, 2012 alle 09:34
Effettivamente siamo tutti colpiti dalla maggior rilevanza mediatica che ha suscitato questa tragedia rispetto ad altre accadute in passato.
A me ha fatto molto effetto vedere anche la commozione e il pathos vissuto in altri paesi, vedi ad esempio Barcellona, con la foto del giocatore, gli striscioni dei tifosi, il tutto dedicato ad un -fino ad allora- “perfetto sconosciuto” (scusate il cinismo di questa definizione della quale sono il primo a vergognarmi).
Per dare una risposta al quesito di David si potrebbe dire che oggi il mondo dello sport teme di più queste morti “sospette” e quindi gli da più rilevanza per la paura di chi potrà essere il prossimo.
Tra ex calciatori e giovani sportivi in attività, si sta verificando un numero di anomalie e decessi che vanno al di sopra della media statistica. Che tutti gli addetti ai lavori stiano pensando che lo sportivo sia carne da macello predestinata ad un trattamento finalizzato allo spettacolo a tutti i costi, e che quindi sia un soggetto imbottito di qualsiasi sostanza affinchè lo spettacolo appunto ne benefici sempre più in barba alla salute dello sportivo stesso? E’ di stamani la morte del poco più che sessantenne Petrini, ex centravanti della Roma che denunciò la problematica del doping nello sport.
E’ stato un bene parlare di Morosini in questi giorni, tra qualche giorno si ricomincerà a parlare di Ibrahimovic, DelPiero, scudetto, salvezza, Stramaccioni ecc.
THE SHOW MUST GO ON, questa purtroppo è la triste realtà, fino al prossimo dramma…
Aprile 16th, 2012 alle 09:47
@Ribot. Massimiliano 71. Claudia. Ferdinando Tacca.
Chi ha fatto un corso anche terra terra di BLS per fare il volontario sull’ambulanza e vede le immagini su you tube capisce quanto tempo venga perso inutilmente. Poi se sotto l’arresto cardiaco c’è l’aneurisma cerebrale neppure il Padreterno può salvarti.Quindi condivido quanto leggo sulla querulomania,sulla perdita del senso della ‘mortalità’ umana, sul giornalismo sempre più sensazionalistico di questi tempi ma è evidente anche ai non professionisti la possibilità di organizzare meglio i soccorsi (ma giustizia umana vorrebbe per tutti, non solo per i miliardari): si potrebbe fare, peccato che chi riempie i giornali non dica, in modo impopolare, che certe prestazioni sono garantite solo a chi ha i soldi per pagarsele, e la storia del compianto Piermario dimostra, a volte neppure a quelli.
@Maxvinella.
Il doping è un altro capitolo, sottocapitolo di questo, che non può essere cancellato.
Aprile 16th, 2012 alle 10:01
XRibot
Condivido appieno il tuo concetto espresso con dovizia di particolari tecnici ed etici.Non condivido il tuo concetto su quello che accadrà fra 300 anni.
Fra 3 secoli questo tipo di problema sarà risolto in anticipo,nasceranno e vivranno solo esseri umani perfettamente risolti..chi avrà delle deficienze strutturali,sarà irrimediabilmente
costretto in laboratorio ed usato per correggere altre anomalie di altri esseri umani.
I nostri posteri saranno obbligati a riscriveranno la Morale,non la Costituzione….
Aprile 16th, 2012 alle 10:02
Se questo servirà a far approvare una Legge che sta in un cassetto da circa quattro anni allora la morte di Moro non risulterà vana ma servirà a salvarne molte altre.
O.T. Propongo Di Natale per il cartellino Viola di aprile.
O.T. Ma in Lega invece che discutere li guardano i calendari. Si devono recuperare anche la partita del Torino e quella dell’ Albinoleffe che giocano in casa ed il recupero e’ fissato per il 25. Come fanno a giocare insieme a Juve e Atalanta? Scusate e’ un problema piccolo con quello che e’ successo ma proprio per questo mi infastidiscono i discorsi inutili.
Aprile 16th, 2012 alle 10:32
Ribot ha scritto una grande verità.
L’ineluttabilità della morte rende tutto così incerto.
Dovremo morire, defribillatore o no.
Tutti.
La grande falciatrice non conosce ostacoli.
Che sia un poveraccio come me, o il penultimo dei fratelli Gibb oramai in punto di morte succube del brutto male .
E’ scritto che Dio verrà come un ladro nella notte.
Io non ho più paura di questo ladro, inteso come la separazione dal corpo terreno.
Perchè nella mia vita ho sempre fatto il mio dovere, perchè tanto lascio in questa terra il sangue del mio sangue, e perchè, credo che ritroverò tutti i cari della mia vita oramai in cielo.
Immonda Bestia
Aprile 16th, 2012 alle 10:49
Scusa Diretoore se forse esco dall’argomento, ma insieme a Leo e Sara avremmo pensato di rifletterci su stasera, con gli ascoltatori, nella puntata di Viola nel Cuore. Riflettere significa interrogarsi anche sui settori giovanili, su quanto questo mondo crei illusioni. Quanto questo mondo metta in vetrina solo i privilegiati e nasconda altre storie più umane, più vere come quella di Morosini. Di quanto ieri tutti solidali e oggi a becchettarsi in Lega su quando si rigioca, come si rigioca etc etc. I lupi rimangono lupi anche se si travestono da agnelli per una domenica. Tanto di cappello a Di Natale che senza tanti giri di patrole ha detto: ” colleghi adesso mettiamo mano seriamente al portafoglio, serie A e B, visto che gudagniamo una barca di soldi” e occupiamoci di una ragazza disabile, alla quale il Moro dava la sua esistenza, immaginando cosa possa provare oggi questa donna, privata dal fratello, unico suo sostentamento. Stasera non ho voglia di ridere e parliamone tutti insieme.
Pemettimi un appunto a Ribot e Claudia, con il massimo rispetto. Almeno in questo post, oggi, visto l’accaduto, fatela finita con polemichette da bar, per favore!
Aprile 16th, 2012 alle 10:58
MI FA TANTO MALE……NON TI HO MAI CONOSCIUTO MORO ..MA E’ COME SE MI FOSSE MORTO UN AMICO….CHE TU POSSA AVERE IN UN ALTRA VITA TUTTO CIO’ CHE TI E’ MANCATA IN QUESTA…..
GENNARO
Aprile 16th, 2012 alle 11:01
la storia, pregressa, di questo ragazzo mi ha davvero scolvolto…veramente si può affermare che “quando è merda è merda”…anche io ho avvertito il suo disperato tentativo di rialzarsi una due tre volte come l’ennesimo scatto di vita, di voglia di vita , di questo sfortunato ragazzo. Io sono ateo ( o comunque religioso a modo mio ) ma spero veramente che esista qualcosa di più per te.
Aprile 16th, 2012 alle 11:04
che ipocriti di melma siamo.
crediamo sia giusto che quei palloni gonfiati, ignoranti e strapagati possano decidere di fermare il calcio perchè son troppo scossi per la morte di un loro collega che neppure cacavano di striscio?
Allora dovremmo anche ritenere sacrosanto che il mondo del lavoro si fermi ad ogni morte bianca.
Che la circolazione dei mezzi a motore si blocchi ad ogni incidente stradale.
Che il volley avrebbe dovuto fermarsi quando morì Bovolenta.
Che dovremmo digiunare per ogni bambino che muore per denutrizione…
O forse pensiamo ci siano morti più nobili di altre solo perchè le tv ce le danno in pasto in diretta ed in alta definizione
Quanta ipocrisia in tutti questi inutili, grotteschi epitaffi
Aprile 16th, 2012 alle 11:08
Le cose che potrebbero essere messe in atto per poter tentare di guadagnare tempo, aumentare la sicurezza ed essere pronti più o meno a tutto sono talmente semplici che ci si vergogna a dirle! Non parlo dello stadio di Pescara nello specifico, ma se in ogni stadio ci fosse un seppur piccolo presidio di pronto soccorso attrezzato, se ci fosse sempre un’ambulanza parcheggiata di culo a bordo campo pronta a sgommare, se i mezzi di soccorso avessero una pista da e per lo stadio che salti a più pari cancelli, recinzioni e quant’altro, se si facessero check up completi a cadenza trimestrale e se tanti piccoli accorgimenti, FORSE il Morosini di turno non si sarebbe ugualmente salvato, ma FORSE avrebbe avuto una chance in più.
Aprile 16th, 2012 alle 11:11
Opinione personale:
Per la vergognosa querelle sul recupero/slittamento messa in atto da lega e presidenti sarei per lasciare gli stadi vuoti nel giorno del recupero.
Dobbiamo far capire che il calcio giocato passa in secondo piano di fronte ad un evento del genere.
Viola78
Aprile 16th, 2012 alle 11:19
Come prevedevo, purtroppo, siamo riusciti ad infangare anche il dramma di questo ragazzo! I litigi tra società ci fanno capire che la decisione di fermare il campionato sia stata solo una sceneggiata e non dettata da sentimenti. Condivido anche il fatto che siamo abituati a trattare darmmi da seire A,B etc etc. chi ferma qualcosa se muore un ragazzo giovane per il ritardo o la mancanza di soccorsi??? Certo in quel caso non si sono 20 telecamere …Io penso che Morosini non abbia gradito tutta questa messa in scena di ipocrisia.
Aprile 16th, 2012 alle 12:29
HOMO HOMINI LUPUS!
Aprile 16th, 2012 alle 12:50
Grande Pietro, stasera se ce la faccio chiamo!
Aprile 16th, 2012 alle 13:16
@ Il Bottegaio
Si capisce chiaramente che tu non vivi il mondo del calcio dall’interno, ma solo dalle pagine dei giornali !!
Aprile 16th, 2012 alle 13:32
La vicenda è raccapricciante.
Prima di tutto per il fatto in sè…morire a 25 anni mentre si gioca a pallone è tremendo; ma purtroppo alle volte bisogna arrendersi di fronte a quelle che sono solo fatalità e non responsabilità di qualcuno.
Poi c’è tutto il contorno, che fa ancor più rabbrividire, come i soccorsi ritardati da una situazione tutt’altro che involontaria e non dipendente da responsabilità di QUALCUNO.
Infine il ridicolo che il mondo del calcio sa gettarsi addosso ad ogni occasione: prima la sospensione di tutti i campionati (non mi sembra abbia portato a niente di costruttivo nè, soprattutto, a poter aiutare il povero Piermario) e poi le polemiche legate alla data per il recupero.
Io non ho parole!
Aprile 16th, 2012 alle 14:30
OT: Un saluto a Giorgio Giorgi, che stamani mi sono pregiato di andare a conoscere presso la sua edicola.
Un altro amico viola a cui ho dato un volto.
E’ sempre un piacere scambiare parole di persona, face to face, piuttosto che sul blog.
Ciao Giorgio e al tuo amico viola che era con noi stamattina.
Aprile 16th, 2012 alle 15:01
@MaxVinella
Si capisce chiaramente che non hai capito un emerito…….dato che ti davo ragione….
Aprile 16th, 2012 alle 15:31
Non che ci volesse un genio,ma oggi,in un servizio molto dettagliato,a studio sport,hanno,squadra per squadra delle prime 8 in classifica,evidenziato i benefici avuti dal fermarsi sabato e domenica passata!Tutte hanno tratto enormi giovamenti dalla sospensione,anche lei,che pur lanciata in testa recupererà alcuni acciaccati e il milan che recupera Tiago Silva(scusa se è poco)!La Roma poi,nostra avversaria ne recupera 4,tra cui Borini!
Ripeto chi pensava che fossero rinsaviti si ricreda,continuano a fare schifo!Hanno colto al balzo l’occasione e questo mi fa ribrezzo!
Aprile 16th, 2012 alle 15:33
Perfettamente d’accordo con Cairolibrothers (41).
Aprile 16th, 2012 alle 16:19
Per quanto riguarda quello che dice Maxvinella,mi trovo completamente daccordo!Il dooping e gli eccessi dei giocatori,non solo non sono combattuti ma sono celati e sopportati!Bisogna iniziare ad indagare sui vari laboratori privati delle squadre ,vere e proprie università dell’illecito!Ma pensate un po a quello che è successo al milan solo quest’anno!Cassano,Pato,Gattuso e quello che non trapela!Pensate,come inizio,ai bambini di 8-10 anni,nel te all’intervallo qualcuno mette l’aspirina,che con il te diventa vasodilatatore e aumenta le prestazioni!
Aprile 16th, 2012 alle 16:45
cartellino Viola di Aprile a MARCO VERRATTI
per la sua corsa verso il lettino dell’ambulanza.
Non è facile trovare tanta responsabilità in un calciatore di appena 19 anni.
Aprile 16th, 2012 alle 16:49
Il problema è che da ieri a Domenica il ricordo di Piermario sarà ricordato per lo slittamento od il posticipo del turno di campionato…
che tristezza!!!
Aprile 16th, 2012 alle 17:18
E’ una domanda da fare alla Divinita’: potrebbe avere a che fare con l’espiare un karma negativo accumulato in vite passate. In questo senso la maggioranza degli italiani ne avranno tanto da espiare visto che fanno del ‘fottere il prossimo’ il principio cardine del loro stile di vita … ad esempio rinascendo in Iraq sotto i bombardamenti. Comunque, nel nostro ottavo chakra ci sono tutti gli accordi presi prima di nascere per ogni particolare esistenza.
Aprile 16th, 2012 alle 17:32
Seguendo la “logica ” di RANIERI ORVIETO,
si dovrebbero chiudere gli ospedali quando qualcuno ci muore,
smettere di bere quando ci sono le alluvioni,
distruggere tutte le corde quando qualcuno decide di impiccarsi.
Ma invece di pontificare simili amenità, non sarebbe più semplice accettare, magari obtorto collo, che lo show si fermi un attimo? Poi tanto riprende, tale e quale prima, ma almeno l’indifferenza e l’egoismo sono stati messi in un angolo per qualche attimo.
In fondo così si giustifica anche il minuto di silenzio. Non è solo raccoglimento. E’ anche l’antidoto più efficace contro le stupidaggini. Di Tutti. Me compreso, naturalmente.
Aprile 16th, 2012 alle 17:37
Io davvero non capisco perchè si stia ancora parlando se sia stato giusto o meno interrompere il Campionato, o perchè per Morosini sì ed altri no!
Finalmente, per la prima volta, la FIGC ha fatto una scelta intelligente e GIUSTA e noi stiamo qui a discutere dei perchè e i per come!
Ricordiamoci TUTTI che è MORTO un ragazzo di 25 anni, con una storia familiare penosissima, quindi rimandare una partita di calcio non mi sembra un gran dramma!
Aprile 16th, 2012 alle 17:44
Speriamo che il “tossicologico” sia negativo!Per non peggiorare la situazione di un calcio malatissimo!
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2012/04/16/news/morosini_autopsia-33389026/?ref=HREC1-2
Aprile 16th, 2012 alle 17:59
ma lasciarlo un pò tranquillo questo ragazzo e i suoi cari no?
Alessandro
Aprile 16th, 2012 alle 18:11
Il punto penso che sia proprio quello: allora non c’era la diretta-tv come oggi e l’immaginario collettivo venne influenzato meno.
La tv amplifica, dilata, ingigantisce e, purtroppo, mercifica tutto quello che tocca.
Era giusto, secondo me, non giocare, ma lo si doveva fare in silenzio, nel rispetto di un ragazzo sfortunato, per riflettere su cosa fare per evitare queste disgrazie, ma nel silenzio di tutti, radio, tv, giornali.
Invece è stato un altro Vermicino, un’altra Avetrana, un’altra Cogne, senza ritegmo, senza rispetto, ma per fare la solita vergognosa audience.
Potenza della TV !
Aprile 16th, 2012 alle 18:21
Siamo in una società che non contempla la morte, la rifiuta come possibilità. In quest’ottica si cercano responsabilità e risarcimenti attraverso vie legali su presunte negligenze o imperizie mediche se la grande falce spezza una vita.
Vite come quella di Morosini invece sparigliano tutto e ci portano a riflettere sul destino dell’uomo, sulla sua finitezza, sul suo essere completamente in balia degli eventi senza poter in nessun modo controllare nè gli eventi nè le cause. Tale devastante riflessione ci getta, con una secchiata d’acqua gelata che ci sveglia dall’illusione, nel più totale e disperato sconforto.
Aprile 16th, 2012 alle 19:37
Lavarsi la coscienza con la sospensione del campionato è troppo ipocrita per me.
Non è così che puoi provare il rispetto per la morte di un ragazzo veramente sfortunato.
Un ragazzo che ormai nella vita aveva quasi solo il calcio per poter essere felice. Gli hanno tolto anche quello. Hanno eliminato un giorno di passione appesantendo ulteriormente il dolore suo (ovunque ora sia) e delle persone a lui vicino.
Forse si può far qualcosa di più per evidenziare il rispetto e il ricordo per un ragazzo. Magari ogni squadra potrebbe preparare un discorso in suo onore da far leggere ai capitani prima della partita. Si potrebbero mettere le canzoni di ligabue (che era un suo idolo) nell’attesa delle partite… cose così. far diventare quella giornata una giornata in suo onore…
invece la fantasia italica trova solo l’idea della sospensione farcita di litigi per decidere come recuperare ognuno dietro ai suoi interessi.
Ma l’hanno sentito cosa ha passato in vita sua. come si riesce a non avere questo rispetto???
La vita a volte è proprio stronza. nn so se esiste il paradiso ma in casi come questi spero proprio che una persona come morosini ci possa passare il resto dell’eternità.
Aprile 16th, 2012 alle 20:01
Credo che i motivi principali di tanto coinvolgimento siano stati:
– la presenza di internet e la conseguente possibilità di vedere le immagini comunque,a qualsiasi ora anche se non le avevi viste in tv
– la storia personale di questo ragazzo, onestamente più unica che rara
Riposa in pace Piermario.
Aprile 16th, 2012 alle 20:04
A cosa è servito fermare il campionato per lutto se poi i presidenti si litigano già le date dei recuperi? A cosa è servito fermare il campionato per lutto se domenica Schelotto, laterale dell’Atalanta, ha invitato ad una grigliata diversi giocatori fra cui Lavezzi con tanto di foto divertite pubblicate su Twitter? A cosa è servito fermare il campionato per lutto se ogni giorno siamo bombardati in tv da quelle terribili immagini del campo di gioco e sui giornali da foto e scritte con decine di pubblicità nella stessa pagina? Siamo un Paese di ipocriti, siamo un Paese che, come quella macchina dei vigili urbani, molto spesso si trova in divieto di sosta. Si doveva giocare per Moro, come volevasi dimostrare.
Aprile 16th, 2012 alle 20:36
Caro David, digli a Matteo Sestini, ascoltato nel programma di stasera, che il regolamento non prevede slittamento e che la decisione corretta in quanto la unica possibile è quella presa, cioè rimanere con il calendario prestabilito e spostare solamente la partita rinviata.
Se Palermo e Siena non si presentano non c’è problema: 0-3 a tavolino e -1 in classifica.
Bisogna conoscere i regolamenti prima di parlare in radio, e soprattutto rispettarli senza deroghe. Cosa, mi rendo conto, difficoltosa in Italia, però è bene non farsi ridere dietro una volta di più.
Massimiliano.
Aprile 16th, 2012 alle 23:08
Non posso capire di che discutere….del perche’ si o del perche’ no……se e’ giusto o se non e’ giusto…..se e’ meglio recuperare o se e’ meglio far slittare…
posso solo abbracciare e salutare un ragazzo che ci ha lasciato cosi’ …..un ragazzo di altri tempi….ciao grande MORO!!!
Aprile 16th, 2012 alle 23:39
mi pare che se ne sia già parlato anche troppo, che tutti ci abbiano ricamato molto perchè la notizia si legge, si ascolta e purtroppo si vede al pari dei vari commenti e messaggi di comiato. Settimana prossima nessuno ne parlerà più a parte i suoi cari.
Lasciate in pace i morti, soprattutto quelli degli altri.
Aprile 17th, 2012 alle 12:06
oggi un “atleta” calciatore di serie A prende delle cifre che noi poveri mortali manco in una intera vita ce la facciamo a metterle insieme. questo in generale. poi soffemiamoci caso per caso e scegliamo.
Aprile 17th, 2012 alle 19:42
Caro David,
mi spiace di non poter partecipare alla discussione, ma sono ancora invelenito con i media che hanno fatto vergognosamente della morte uno spettacolo. Riproporre in continuazione a tutte le ore, in ogni trasmissione tv quelle immagini, mi fa pensare alle esecuzioni medioevali o del far west, senza considerare poi tutte le banalità , le ipocrisie, o le discussioni sulle convenienze delle varie società di calcio. Non mi si venga a parlare di diritto di cronaca, perché e’ stato soltanto un indecoroso spettacolo.
Con molta tristezza ……
Aprile 18th, 2012 alle 00:07
Apprendo adesso della scomparsa di Carlo Petrini.
Un uomo che eroicamente ha affrontato una battaglia ammirevole contro il marcio del calcio.
Cagato zero…
Questa è l’ipocrisia.
Aprile 19th, 2012 alle 07:40
Caro David questo tuo scritto è veramente bello… credo che quello che resterà di tutta questa storia sarà il coraggio di questo ragazzo e la sua gioia nonostante tutto, dovremmo solo imparare……ciao