Devo confessare che sono rimasto sorpreso dalla decisione di fermare tutti i campionati e il motivo è molto triste: sono (siamo, credo) ormai a abituati a questa giungla che pare essere diventata la nostra esistenza quotidiana.
Si è giocato in altre circostanze, per altri lutti, con dolore e stupore da parte di tutti.
Le immagini di Pescara sono emotivamente spaventose, la storia personale di Piermario Morosini è dolorosamente incredibile, però io mi chiedo che senso abbia fermare il pallone per una giornata.
Se serve a ripensare costruttivamente a certe mancanze strutturali del calcio come la mancanza di un’adeguata assistenza medica su tutti i campi, anche i più poveri, allora la riflessione su ciò che è successo può servire a qualcosa.
Se invece è solo retorica inutile e sterile, allora dico chiaramente e a costo di essere impopolare in un momento triste come questo, che bloccare i campionati non serve a niente, se non a lavarsi la coscienza.
Comunque sia, è un momento in cui dobbiamo raccoglierci in noi stessi e pensare a quel grande mistero che è la vita.
Aprile 14th, 2012 alle 18:07
Non aggiungo altro, hai detto tutto te.
Andrea
Aprile 14th, 2012 alle 18:14
La penso esattamente come te. Mi pareva d’essere cinico.
Aprile 14th, 2012 alle 18:16
completamente d’accordo.
Aprile 14th, 2012 alle 18:17
sinceramente non capisco invece come si sarebbe potuto continuare. Facendo un bel minuto di raccoglimento? cinque minuti di applausi bypartisan? uno striscione strappalacrime della curva tipo “gioca nel cielo”?… comunque fai o non fai sbaglieresti sempre. Credo sia giusto fermarsi semplicemente “per lutto”. Sarò banale
Aprile 14th, 2012 alle 18:18
bravo david , giuste parole ….riposa in pace morosini.
Aprile 14th, 2012 alle 18:20
è lo stesso calcio che ha atteso la fine delle partite di serie B per dare l’annuncio. E’ lo stesso calcio che ha pensato di assegnare una coppa dei campioni mentre fuori dello stadio usavano le transenne come barelle per i cadaveri dei tifosi. E’ lo stesso calcio che consente ad un arbitro di espellere l’unico medico (nelle serie minori c’è solo quello della squadra di casa) perchè è entrato in campo senza autorizzazione, è lo stesso calcio che non ferma i campionati giovanili in contemporanea col funerale del ragazzo degli allievi della Lazio….. è lo stesso calcio che in un mondo di miliardi non obbliga le società di calcio ad avere i defribillatori (e chi li sa usare)…….. inversione di tendenza oppure ipocrisia di facciata?
Aprile 14th, 2012 alle 18:22
Approvo e sottoscrivo le ultime due righe del tuo commento.
Sul resto non sono sicuro di essere d’accordo.
E’ capitato in altre occasioni di non fermare il campionato e giù polemiche, quando si decide di fermarlo ancora polemiche.
Non lo so David, tu fai un processo alle intenzioni.Può darsi che sia come dici tu, ma intanto un gesto è stato fatto ed io lo interpreto come un segno di rispetto per un ragazzo di 26 anni che è morto mentre giocava a pallone, tra l’altro con una storia famigliare alle spalle terrificante. Doveva avere le spalle larghe e il cuore grande quel ragazzo.
Io, credo tu lo sappia, vivo a Pescara. Oggi pomeriggio ero e sono in studio a lavorare ed appena ho saputo la notizia ho telefonato al mio collega/amico che era allo stadio, per farmi spiegare che cosa era successo. Lui tifosissimo del Pescara e di nessun altro fin da bambino, abbonato da sempre, non riusciva quasi a parlare,era sconvolto e quando, forse stupidamente, gli ho chiesto il risultato della partita, si è quasi arrabbiato, non aveva proprio voglia di parlarne.
Forse è stato giusto sospendere il Grande Circo per un turno.
Riposa in pace “Moro”
Gianluca
RISPOSTA
No, Gianluca, nessun processo alle intenzioni, solo un dubbio.
Non so se sia stato giusto fermare il campionato, non ho detto che non andava fatto, coltivo semplicemente delle perplessità e mi fa venire l’orticaria la retorica, pur essendo stato anch’io colpito da quello che è successo, ciao
David
Aprile 14th, 2012 alle 18:24
Secondo me sarebbe stato doveroso fermare quelle partite che coinvolgevano molti giocatori personalmente coinvolti (penso all’Udinese che era proprietaria del cartellino, magari lo conoscevano quasi tutti). Gli altri, boh, sembra un po’ una deicisione “di facciata”, quasi per non sottomettersi alle critiche dei moralisti che avrebbero potuto tuonare “vergogna, non vi fermate neppure davanti alla morte”. Ci saranno anche disagi per i tifosi in trasferta, pensate ai genoani già a San Siro, magari c’era chi aveva fatto sacrifici per seguire la squadra in trasferta.
Comunque fra i due episodi recenti è molto più logico fermarsi per lutto se muore un tesserato FIGC che quando morì il papa anni fa, personaggio che poteva piacere o meno (a me poco), ma che di sicuro c’entrava zero con lo sport.
Detto questa la storia personale della famiglia Morosini è veramente incredibile, non si riesce davvero nemmeno a trovare le parole per esprimere il dispiacere.
Aprile 14th, 2012 alle 18:27
Giusto fermarsi.
Aprile 14th, 2012 alle 18:32
Proprio oggi ero rimasto colpito dalla pubblicità di Buffon per 30 ore per la vita volta all’uso di defibrillatori anche sui campi da calcio dei dilettanti.
Come sempre contro il destino non c’è defibrillatore che tenga.
Purtroppo questo lutto tocca anche da vicino i nostri ragazzi come Lazzari e Montolivo che erano suoi compagni di giovanili.
Condoglianze alla sorella, pare l’unica superstite di una famiglia sfortunata.
Aprile 14th, 2012 alle 18:34
secondo me hanno fatto bene, non che questa sosta risolva niente anche perchè purtroppo queste cose succedono tutti i giorni a tutte le categorie di persone, ma è un segno di lutto: un collega muore ed è giusto che gli altri calciatori si fermino. non ci vedo ne retorica ne altro.
Aprile 14th, 2012 alle 18:38
Non credo sia un problema di coscienza bensì di pudore, non credo neanche sia una questione di rispetto ma semplicemente di inadeguatezza rispetto alla morte.
Alimentare polemiche in questo caso, così come troppe tante altre volte accaduto già in passato, a cosa serve?
Attrezzare i campi con defibrillatori, bene questo potrebbe essere utile, sempre che si mantengano regolarmente efficienti e pronti all’uso da personale competente.
Fermare il campionato tutto sommato è il minimo che si possa fare per ricordare che si parla di un gioco, che si parla di calcio, che si parla di qualcosa che dovrebbe unire, che si parla di sport, che si parla di un mondo per bambini.
Il fantasmagorico giro di soldi più o meno leciti e sporchi di vergogna e disonestà passeranno in secondo piano, vorrà dire poi che tutti coloro che si nutrono del peggio del peggio di questo gioco si dovranno lamentare ed incazzare annoiati per saltare la quotidiana dose di questo calcio ormai grasso e viziato.
Basta poco e come dice Francesco sopra, questo sfortunatissimo ragazzo verrà dimenticato dalla massa velocemente non prima però di avergli augurato di correre per i campi del Paradiso ed altre puttante di questo tipo con le quali accarezzare ed addolcire ipocritamente i nostri cuori secchi, aridi e sempre più impoveriti di ciò che veramente dovrebbe farci sorridere ed amare. La vita.
Aprile 14th, 2012 alle 18:40
Mah, non sono io che decido, avessi dovuto decidere, si giocava, si chiedeva alla gente di venire allo stadio, si partecipava attivamente al lutto cercando di condividere la gioia di questo ragazzo che VOLEVA giocare al calcio.
Mi fa schifo questa ipocrisia, questo dolore forzato, per un ragazzo come tanti che perde la vita troppo presto in un modo stupido.
Spero che quando morirò, spero più tardi possibile, la gente venga al mio funerale triste ma sorridente, cercando di ricordarmi nelle mie cazzate, nei miei sorrisi, nei momenti condivisi assieme. Di certo l’ultimo addio, per me, deve essere un sorriso, un abbraccio e un arrivederci.
Il calcio non è la guerra, non puo’ esistere il cessate il fuoco, non ha senso. A meno che non ci si senta colpevoli per questa morte stupida e insensata.
Aprile 14th, 2012 alle 18:43
Oggettivamente avrei semplicemente spostato le partite di oggi a domani…per il resto concordo che stoppare tutto non serve a nulla. Sarebbe stato meglio donare parte degli incassi di questa giornata per beneficenza a nome del giocatore stesso.
Purtroppo in questi anni MAI ho condiviso una scelta fatta dai “padroni del Calcio”…
Per il resto la storia familiare e il dolore di questo ragazzo mi hanno lasciato un incredibile dolore dentro…
DANDI
Aprile 14th, 2012 alle 18:48
Fermiamo i Teamlab,non le partite!Lo sport è diventato troppo Chimico!Per il resto concordo al 100% con te,la retorica è uno dei mali del mondo!Sconvolto e attonito!
Aprile 14th, 2012 alle 18:48
Affranto all’idea che un’altra(giovane )vita se ne é andata.P perché?Perché la vita é crudele in se stessa.Il mio cordoglio sincero per la famiglia ed i suoi cari per l’immenso ed improvviso dolore .Detto questo dubito che si dovesse fermare il campionato.Di morti dolorose ed ingiuste ce ne sono ,purtroppo,tutti i giorni.Mah.
Aprile 14th, 2012 alle 18:59
Sono pienamente d’accordo.
Già da domani dovrebbero mettersi a un tavolo e decidere dei provvedimenti da applicare alla partenza del nuovo campionato.
Questa sarebbe serietà e non solo retorica.
Aprile 14th, 2012 alle 19:00
Post perfetto.
Ti dirò di più. Secondo me uno sportivo deve essere ricordato con lo sport e non con un gesto di clamore straordinario.
Nippo
Ps ma un defibrillatore quanto costa?
Pps ma in un calcio super ricco (qnche in serie B gli stipendi non sono niente male) come e’ possibile che determinate garanzie sanitarie non siano obbligatorie?
Ppps
Aprile 14th, 2012 alle 19:02
ogni tanto fermarsi fa bene.
peccato servano queste situazioni.
Aprile 14th, 2012 alle 19:03
Trattasi di sepolcri imbiancati.
Come quando nel 2000 una selezione del calcio italiano organizzò una partita di fronte al Papa Wojitila .
Povero Papa, benediva tutti e non sapeva che sudicio circo Barnum si apriva davanti a Lui.
Immonda Bestia
Aprile 14th, 2012 alle 19:03
Guarda David, il mio non era un j’accuse nei tuoi confronti.
Tu non mi conosci, forse ci sarà l’occasione, ma anche io sono caratterialmente un diffidente e mi danno terribilmente fastidio i comportamenti “di maniera”, e i grandi gesti spesso dettati dalla convenienza più che dalla spontaneità, però semplicemente, a quasi 50 anni mi sono un po’ stancato di pensare sempre male (come diceva Andreotti si pecca ma spesso ci si azzecca)e allora oggi preferisco pensare, con un po’ d’ingenuità voluta, ad un bel gesto, in segno di rispetto per questo sfortunato ragazzo.
Come dire meglio un gesto di questo tipo che nessun gesto.
Con stima
Gianluca
Aprile 14th, 2012 alle 19:07
Oltre la retorica giustissimo fermare i campionati per una vita legata comunque al calcio e che merita il rispetto di tutti, appassionati e non.
Aprile 14th, 2012 alle 19:07
Penso che sia anche rispetto per il morto, sperando che oltre alla pausa di riflessione ci siano anche iniziative preventive.
Aprile 14th, 2012 alle 19:11
Quella che tu chiami “retorica inutile e sterile” per me è ipocrisia. Il calcio italiano ormai è solo inganno.
Aprile 14th, 2012 alle 19:26
Scusa David ma dissento. Il calcio non si e’ fermato altre volte e questo corrisponde a verità, ma se finalmente ricorda a tutti che e’ uno sport e non solo business io dico bravi. Scusami David, io non so se qualcuno avrà la coscienza più leggera ma sicuramente in tanti potranno, se vorranno, riflettere.
Aprile 14th, 2012 alle 19:46
E invece è giustissimo fermarsi a riflettere su queste tragedie che ormai fanno sempre drammaticamente più parte dello sport in generale che forse è arrivato ad un punto di non ritorno quanto a metodi di allenamento, stress di ogni natura e quant’altro. Serve non serve? Non importa. Una manifestazione sportiva non può assolvere alla sua vera funzione in momenti come questi e continuare passando sopra tutto sarebbe un segnale di insensibilità inaccettabile. Io come affamato di calcio stasera non ho fame ma ho solo voglia di pensare al perchè di tutto questo. Se non servirà a nulla o se poi tutto ritornerà come prima poco mi importa. Il funerale del calcio si celebra sgonfiando il pallone e ammainando le bandiere, non continuando come se nulla fosse.
Aprile 14th, 2012 alle 19:50
concordo, tanta ipocrisia.
Sarebbe piu’ giusto fermarsi per ogni operaio che muore cadendo da un’impalcatura indeguata, con questo non voglio dire che non esiste il lutto ….
Aprile 14th, 2012 alle 19:56
Ho letto le dichiarazioni di Carlo Maggitti, comandante dei Vigili Urbani di Pescara: “Che ci fosse la nostra macchina è evidente dalle foto che vedo, ma da quello che leggo è altrettanto evidente che purtroppo non sarebbe cambiato nulla se non ci fosse stata”.
Delle semplici scuse sono ormai in disuso?
RISPOSTA
Dichiarazioni sconcertanti, che potevano essere evitate, ciao
David
Aprile 14th, 2012 alle 19:59
nessun commento nessuna parola , solo silenzio.
Aprile 14th, 2012 alle 20:03
dai lostilli non essere retorico: quando muore un operaio i suoi colleghi si fermano, è quando è successo di simoncelli hanno annullato la corsa, non è ne retorica ne altro, semplicemente i calciatori tra se si conoscono tutti, sono colleghi e hanno fatto bene a non giocare. il resto è dietrologia decisamente fuori luogo.
Aprile 14th, 2012 alle 20:07
# 11. marco-san. spesso non sono d’accordo con te, ma oggi vorrei stringerti la mano per il tuo post. mi hai levato le parole di bocca che io non avrei saputo estrapolare come te.
lasciamo da parte la retorica che non c’entra nulla e chi se ne frega del calcio e del pericolo serie B. qui è morto un ragazzo di 25 anni
ciao piermario
ps. David, ti stimo, ma questo post non lo condivido. io non sono abituato a questa giungla come dici tu, ed ogni singola tragedia mi tocca profondamente come fosse la prima che avviene.
RISPOSTA
Ho solo espresso un dubbio, non ho certezze, ciao
David
Aprile 14th, 2012 alle 20:15
un defibrillatore portatile costa intorno ai 1500 2500 euro!!! le società possono permetterselo anche quelle minori (fonte google digitare defibrillatori vendita) Obbligo immediato quindi!!!
Speriamo che questa sosta serva almeno a questo, mi dicono che non è nemmeno difficile usarlo…
Comunque giusto fermarsi anche se altre volte non è stato fatto
Aprile 14th, 2012 alle 20:17
Via, non scherziamo!
GIUSTISSIMO non giocare!
….e quanto al fatto che in altre occasioni non è stato fatto, beh! non è che se sbaglia una volta si DEVE continuare a sbagliare!!
Spero solo che questa sia l’occasione per fare MAGGIORE chiarezza su una serie di eventi di cui Morosini è solo l’ultimo tragico caso!
Aprile 14th, 2012 alle 20:17
PS David veramente bravi i tuoi ragazzi del pentasport ho seguito tutto rientrando a Firenze fino alle 20 fagli i complimenti da parte mia non era per niente facile…
RISPOSTA
Guarda, ho mandato un sms di complimenti e capita una volta ogni 3 mesi…
Sono un terribile rompiballe, ma stasera sono stati ineccepibili, grazie e ciao
David
Aprile 14th, 2012 alle 20:23
Ma!
Povera la famiglia.
Alessandro
Aprile 14th, 2012 alle 20:24
Quello che penso anch’io. Francamente questo stop non serve a nulla, il poveraccio non tornerà certo in vita e nemmeno si faranno più controlli dopo tutta questa storia (siamo in Italia, baby). E poi penso che anche Morosini avrebbe piacere che si giocasse. Vabbè. Ad ogni modo, condoglianze alla famiglia, se penso che si possa morire a 25 anni (poco più della mia età) mi vengono i brividi. RIP.
Aprile 14th, 2012 alle 20:24
Il tuo commento, David, è ineccepibile.
Aprile 14th, 2012 alle 20:35
Un defibrillatore costa attorno a 1200 euro! Vi sembra una gran cifra rispetto a una vita umana? Bene , se la pausa serve ad interrogarsi e fare qualcosa di utile allora mi sta bene ma vorrei che fin da lunedì ogni squadra si attivasse per mettere a disposizione in ogni campo, in ogni categoria ed in tutti gli sport un defibrillatore…solo così renderemo davvero onore a questo sfortunato ragazzo che la vita aveva voluto colpire in maniera quasi scientifica e la morte ha colpito quando forse cominciava a vedere un poco di sereno.
E nessuno si nasconda dietro l’alibi del personale necessario per usare un defibrillatore, oggi il personale delle ambulanze viene istruito e mi risulta che gli allenatori più giovani possano seguano un corso di formazione ad hoc.
Ciao Piermario, riposa in pace!
Aprile 14th, 2012 alle 20:36
La vita: un mistero buffo .
Questa come le altre nn ci volevano.
Mi è difficile capire e comprendere.
Conteviola
Aprile 14th, 2012 alle 20:37
ma con quale spirito un giocatore,soprattutto negli anticipi,soprattutto ad udine,dove Morosini è stato fino a gennaio sarebbe potuto scendere in campo,no giusto fermarsi,il calcio è solo una grande bischerata,non conta veramente niente
Aprile 14th, 2012 alle 20:39
AL MIO FUNERALE STAPPATE IL MIGLIOR VINO E BRINDATE RIDENDO.
LA VITA E’ UN SOFFIO DI VEGLIATURA.
Aprile 14th, 2012 alle 20:44
io credo sia stata la cosa giusta,davanti a una vita che se ne va,purtroppo questa casistica rientra nell imprevedibile.i soccorsi sono stati tempestivi ed efficaci,serve solo una preghiera per questo ragazzo che aveva ottenuto molto,combattendo la sua personale battaglia con la sfortuna..e nel momento in cui forse credeva di avercela fatta,ecco nuovamente la sorte beffarda presentare il suo conto…questa volta però è stato sconfitto,mi auguro una giustizia divina che lo faccia incontrare ai suoi genitori e al fratello che forse lo stanno aspettando per applaudirlo….
Aprile 14th, 2012 alle 20:52
Ma Dio dove era?
Scusate
Aprile 14th, 2012 alle 20:57
Completamente d’accordo con te
Aprile 14th, 2012 alle 20:58
…incredibile ma vero sono d’accordo con Marco san…
Aprile 14th, 2012 alle 21:20
Giusto fermarsi.
Ce l’avresti fatta domani te, David, in caso di un nostro gol, ad urlarlo venti volte, con la stessa intensita’, come al solito?
Boh, forse si, forse sono io che sono troppo sensibile.
RISPOSTA
Penso di no, che avrei urlato meno, ma io mi sono posto la domanda e davvero non ho risposta.
Resto un po’ perplesso di fronte a questa decisione e vorrei che lo stop ci aiutasse a migliorare le condizioni del calcio e di chi lo pratica, a tutti i livelli.
Ciao,
David
Aprile 14th, 2012 alle 21:22
Forse non c’entra per niente, ed è una mia sensazione, ma la sorte che gli aveva tolto i genitori e il fratello disabile, una sorella anch’essa in difficoltà, per come la vedo io, sono strappi terribili…. e forse oggi hanno contribuito a presentargli il conto.
Le lacrime dei compagni e degli avversari restituiscono dignità a questa categoria di ragazzi “viziati” dalla fortuna. Come per tanti coetanei meno abbienti,il dolore non conosce censo.
Ritengo straordinario che un mestierante non eccelso con il suo sfortunato epilogo possa bloccare il mastodontico “show must go on”. L’uomo è al centro di tutto. Sempre.
Aprile 14th, 2012 alle 21:39
CONCORDO CON IL POST…
– ed è perfetto anche il post 43, perfetto
– perfetto anche il minuto di silenzio del Bernabeu
Ma perdonatemi una riflessione “su me stesso”:
per un puro caso, stavo vedendo la partita su Sky (sarà la Zemanite)…è successo, direi forse ho lasciato passare 10/15 secondi, poi mi è venuto voglia di girare su Cartoon Network per guardare “Leone il cane fifone” con mio figlio.
Non dico che mentre scorrevano le immagini del cartone stessi piangendo, ma sicuramente ho provato tanta tristezza ed ho avuto solo una gran voglia di stare abbracciato a lui.
Ho pensato al quel mio momento, su quanto fosse bello, sulla vita, sulla confusione che a volte faccio (ma succede sempre meno) nel mettere in fila le priorità nel modo corretto.
Fossi uno che crede in una qualche forma di dio, avrei forse la consolazione della speranza che, finalmente, quel povero ragazzo ora può riabbracciare i suoi genitori e suo fratello….
Ma invece, come ho detto, questo cose mi mettono solo tanta tristezza… povero e sfortunato ragazzo.
Buona notte a tutti.
Aprile 14th, 2012 alle 21:40
Si sono fermati per evitare che venissero mediaticamente massacrati per non averlo fatto.
Aprile 14th, 2012 alle 21:46
Giusto fermare il calcio.
Aprile 14th, 2012 alle 21:58
Sara’ che sono diventato padre da poco ma quelle immagini mi hanno commosso enormente..poi ho sentito della tragica situazione familiare del ragazzo…senza parole…quando ero piu’ giovane cercavo sempre di esorcizzare la morte con la razionalita’, cioe’ cercando di giustificarla con spiegazioni razionali in modo da autoconvincermi che contro di essa ci fosse un ricettario per evitarla…oggi che sono piu maturo davanti ad essa c’e solo un silenzio insondabile ed il mistero della vita nei confronti del quale nessuno di noi puo’ avere una risposta…Addio caro ragazzo
Aprile 14th, 2012 alle 22:02
Giusto fermarsi oggi, che senso avrebbe avuto il minuto di raccoglimento e poi subito dopo urli offese dimenticandosi di quello che era successo poco prima.
Giusto fermarsi a riflettere qualche giorno anche per rispetto al povero Morosini un ragazzo di 25 anni già provato nella sua breve vita.
CIAO PIERMARIO R.I.P.
Aprile 14th, 2012 alle 22:17
Giusto fermarsi, il calcio deve chiedersi se questi giocatori poveracci che muoiono, è giusto o meno continuare a darli chissà cosa di medicinali vari per farli giocare tutte queste partite di calcio.
Aprile 14th, 2012 alle 22:28
Credo che sia giusto fermarsi, è morto un ragazzo di 26 anni, fra l’altro che già nella vita ne aveva passate tante. Speriamo che questo porti tutto il mondo del calcio a riflettere su tanti argomenti, dalla sicurezza sui campi ai controlli preventivi ad altro.
Ma di sicuro, avrei trovato stonati esultanze, disperazioni,polemiche e arte varia che caratterizzano le domeniche calcistiche dopo quanto è successo.
Ciao.
Pier Luigi
Aprile 14th, 2012 alle 22:38
Io ho scritto che sono d’accordo sul post di David, perchè ha espresso delle perplessità e, come ha già risposto lui, non ha certezze.
Poi leggo alcuni post che dicono che era giusto fermarsi e le motivazioni mi trovano d’accordo. Speriamo che almeno facciano qualcosa di concreto, che non sia solo una cosa fine a se stessa.
Altre perplessità però mi son venute quando mi hanno avvisato che si fermano proprio tutti, a partire dai piccoli amici del settore giovanile, mah…
Andrea
Aprile 14th, 2012 alle 22:42
mandi in campo gente che magari lo conosceva bene con la morte nel cuore???via dai david,ogni tanto un po di cordoglio e sano momento di riflessione ci vuole…….
Aprile 14th, 2012 alle 22:44
Sono d’accordo con te David, quella di bloccare i campionati è una decisione che non capisco e che trovo intrisa di perbenismo, quando sono morti altri giocatori (un diciassettenne pochissimo tempo fa) o tifosi vari, addirittura per tragedie più grandi di questa (vd. Costa Concordia), lutto al braccio e via correre. Per il resto la riflessione sorge spontanea, anche perchè io ho la stessa età di quel ragazzo che ormai non c’è più. Mi unisco al cordoglio verso i familiari.
Aprile 14th, 2012 alle 22:52
No David permettimi non concordo non si puo’ morire giocando a pallone cosa si doveva fare…un minuto di silenzio e stop no assolutamente no mi sembrerebbe irrispettoso io da addetto ai lavori domani non sarei sceso mai in campo poi almeno questa è la mia opinione
Aprile 14th, 2012 alle 22:57
potevano giocare pensando ad un loro compagno con cui molti hanno convissuto?
andare allo stadio o stare davanti alla tv a vedere correre dei ragazzi dopo aver nella memoria le immagini di questo ragazzo barcollante che crollava a terra?
lunedì tutto riprenderà come prima ma il ricordo di morosini e la sua storia deve rimanere in un mondo del calcio fatto di furbacchioni, procuratori e scommesse.
dopo la disgrazia del giocatore del bolton noi italiani ci siamo vantati della ns. prevenzione.
purtroppo non è mai abbastanza contro il destino e deve essere sempre incentivata.
Aprile 14th, 2012 alle 23:06
Non daro’ una risposta alla tua perplessita’ in quanto non ci sono ne’ risposte giuste, ne’ risposte sbagliate.
Penso che pero’ l’amico MFranz, nella seconda parte della sua riflessione abbia centrato pienamente il punto, la riflessione successiva (o precedente) dovrebbe essere: e se fosse toccato a un nazionale pluridecorato…?
Zachini
Aprile 14th, 2012 alle 23:10
Io, domani, non avrei avuto il coraggio di seguire più di tanto le partite. Immagino i giocatori, che sono parte in causa, e quelli che conoscevano Morosini come si debbano sentire. Per me giusto fermarsi e non mi interessa se sia un segno di ipocrisia o retorica di un mondo a cui non crede più nessuno (ma in questo caso non penso che sia ipocrisia; ci vuole coraggio a fermare una partita a Milano e a rimandare a casa dei tifosi). Che poi la morte di Morisini sia dovuta alla mancanza di un defibrillatore, ad un’ambulanza arrivata tardi o se sia solo legata ad un destino scritto, lo sapremo in breve tempo. Io, intanto, non mi sento di puntare il dito contro niente e nessuno. Riposiamo domani, riflettiamo. La vita è breve, cerchiamo di viverla bene.
Aprile 14th, 2012 alle 23:24
d’accordissimo con te David, la morte è uguale per tutti, calciatori e altri onesti lavoratori che purtroppo ci rimettono la buccia tutti i giorni senza che nessuno ne parli tranne che per tre righe in cronaca. Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo atto ipocrita di un calcio sempre più marcio
Aprile 14th, 2012 alle 23:25
D’accordissimo, l’ipocrisia regna sovrana in quel mondo di merda. E’una vergogna e anche una mancanza di rispetto, quanto un applauso ad un funerale o ad un minuto di silenzio. Signori, la morte è una cosa seria, non un spettacolo con il sipario che si chiude. Che sia costruttivo, come dice David, che si stia 10 giorni a discutere davvero sulla sicurezza o su un campo di professionisti che non ha defibrillatore. Ma lasciamo perdere il lutto affinchè le persone che guidano il calcio, che sono poi le stesse che talvolta lo truccano, passino per sensibili e brave. Se questo significa essere impopolari David allora vuol dire che siamo messi male e che abbiamo oltrepassato uno strano confine.
Aprile 14th, 2012 alle 23:48
A pelle penso anche io che sia stato giusto fermare la giostra ( giostra x lo piu’ patetica e meschina e “mascarata” come e’ la serie A di questi tempi…). Un ragazzo di 26 anni che muore in campo, x fortuna non capita tutti i giorni e x me questa non e’ demagogia. Spero non lo sia nemmeno a livelli che contano piu’ di me.
Aprile 15th, 2012 alle 00:18
In un paese organizzato saerebbero state giocate tutte le partite domenica sera…
Magari onorando Piermario giocando tutte le partite con le squadre che indossavano le maglie dell’italia, azzurra chi giocava in casa, bianca quella fuori…
Aprile 15th, 2012 alle 00:45
Ho giocato per decenni…alleno da un paio e sento la responsabilità dei miei ragazzi..a me queste immagini hanno dato i brividi e dire che fermarsi non e’ giusto Anzi un po’retorico…mi sembra sinceramente una grande assurdita’ con una dose di sprezzante freddezza per chi come te e’nel calcio da una vita e dice di esserci con grande passione.facciamo minuti di riposo per i militari,per gli anziani campioni che se ne vanno e non rendiamo omaggio ad un ragazzo morto in campo mentre gioca?sei molto curioso e chi e’ d accordo con te o lo fa per paraculaggine oppure non sa niente del calcio.
Aprile 15th, 2012 alle 00:46
Il calcio è soprattutto uno spettacolo che oggi non si sarebbe potuto offrire, quindi ci sta la decisione di sospendere i campionati nonostante io sia uno di quelli che pensa che il maggior rispetto lo si dia andando avanti e non facendo 254mila servizi sui tempi di soccorso e sulla biografia di uno sfortunato ragazzo.
Aprile 15th, 2012 alle 04:52
Ho fatto proprio due setimane fa il corso per usare il defibrillatore, per per assurdo è obbligatorio in un albergo, ma non in un campo di calcio di serie B. Dove non è obbligatorio neanche la presenza dell’ambulanza. Solo in serie A c’è l’obbligo. Un defibrillatore ha un costo intorno alle 1200 euro (uno serio) e lo stumento è di facile utilizzo (anche se pensavo il contrario) e non può neanche essere usato per sbaglio perchè la macchina non eroga scosse se non è necessario.
Se fermare il circo del calcio per una giornata porta al risultato di rendere obbligatorie certe cose, ben venga, altrimenti è solo la solita retorica a cui siamo abituati in questo paese da marionetta.
Riposa in pace vicino alla tua famiglia Morosini.
Aprile 15th, 2012 alle 04:57
Letto solo adesso il post di Lucia, cara Lucia, oggi in ogni posto pubblico (centri commerciali, alberghi ecc.) ci deve essere presente almeno una persona in grado di saper utilizzare la macchina……ma in un campo di calcio professionistico no,ni spieghi perchè?
Aprile 15th, 2012 alle 06:35
Qualunque fosse la reale motivazione per la quale i campionati sono stati fermati hanno comunque fatto bene. Fosse solo per rispetto per la morte di un ragazzo di 25 anni.
Gli errori sono stati fatti quando non ci si e’ fermati e non adesso che lo si e’ fatto.
Che Piermario possa riposare in pace vicino ai suoi cari.
Aprile 15th, 2012 alle 06:39
@ LuciaLucia: temo che ti risulti male, i volontari (anche soccorritori di livello avanzato) non possono usare il defibrillatore. Può essere utilizzato solo dal personale medico.
O almeno fino a 4 anni fa…se adesso hanno cambiato le regole non lo so, ma credo che sia strano.
Aprile 15th, 2012 alle 06:46
Sono d’accordo con te.
Aprile 15th, 2012 alle 07:12
Fermarsi non ha senso? E giocare invece che senso aveva? Non è questione di riflettere, è questione di rispetto. Sarebbe stato rispettoso vedere giocatori e pubblico esultare ad ogni gol?
Aprile 15th, 2012 alle 07:13
prima di tutto ribadisco la mia personale tristezza sia perchè vedere un essere umano morire è sempre brutto si per la storia particolare del ragazzo, detto questo, marcosan, non mi dire che tutti i cantieri d’italia si fermano se muore un operaio: io ovviamente non mi riferivo alla partita di pescara ma a tutte le altre non direttamente toccate (per esempio forse a udine è stato gisto non giocare visto che lo conoscevano bene tutti).
La mia posizione è quella di Alberto C, espressa qui sopra, si son fermati per non essere massacrati per non averlo fatto, tutto il resto è ipocrisia.
Aprile 15th, 2012 alle 07:14
Pienamente d’accordo e in linea con te: se serve per migliorare l’assistenza medica okay, altrimenti che senso ha?
E comunque è così, la Vita fa quello che vuole, oggi ci siamo, domani chissà.
Aprile 15th, 2012 alle 07:17
Mi era sfuggito il post di Claudia.
Evidentemente le regole sono cambiate, anche se rimango fortemente perplesso sul consentire l’uso di un defibrillatore a chi non ha formazione medica.
Ma se e’ cosi’ ne prendo atto….
Aprile 15th, 2012 alle 07:41
i tuoi dubbi sono i dubbi di tutti noi.
Di fronte a questi misteri della vita è normale che siamo tutti spiazzati.
Ad esempio alcune settimane fa la morte di Bovolenta nella pallavolo fu gestita diversamente e non mi sembra che ci fu nessun scandalo mediatico.
E’ anche un pò triste valutare la morte di uno sportivo in base al peso dello sport in una nazione…
Mi è piaciuto per un verso l’idea di DARIONE (in un post precedente), ovvero di far giocare oggi tutte le partite alle 20.30 con maglie neutre su tutti i campi, bianchi contro blu con lo scudetto della nazionale e magari la scritta CIAO MORO al posto degli sponsor. Retorica? Non so, solo forse un modo per rendere omaggio in una maniera assolutamente nuova a questo sfortunato ragazzo
Aprile 15th, 2012 alle 07:42
Ragazzi,un inciso,perchè sennò è una fiera delle cazzate!Sia il Livorno,sia il Pescara avevano il defibrillatore e il personale addestrato per il suo uso!Non è stato adoperato,perchè non utile in quel tipo di crisi!Si suppone che il problema sia stato neurologico(il più sospettato è un aneurisma)e non cardiaco!In pratica il cervello ha smesso di dire al cuore di battere!Fermiamoci pure,non è sbagliato,ma se non si cerca di capire i motivi di questi problemi(Cassano è un altro identico caso,anche se più leggero)è solo ipocrisia!Smettiamo di bombardarli con medicinali sempre più tossici e (non mi riferisco a Morosini che non conoscevo)mettiamoli fermi a disintossicarsi quando nel sangue hanno più cocaina o alcool che globuli rossi invece di coprirli!
Aprile 15th, 2012 alle 07:49
Questi ragazzi per le società sono pepite d’oro da sfruttare al massimo con quasi nessuna umanità!E la perdita di valore di un calciatore,per motivi fisici o di altro genere è inaccettabile!Poco importa se ve vengono pagati bene,la salute non ha prezzo!
Aprile 15th, 2012 alle 07:51
Ipocrisia allo stato puro. Rispetto per il ragazzo, MA LA MORTE E’ UGUALE PER TUTTI!!!
Un ragazzo di 26 che gioca a calcio vale come uno di 26 che lavora in un cantiere…Potenza dei media…David d’ accordo con te (ultimamente spesso) anche se è la prima volta che scrivo…Ps legge 189 l’ uso del defibrillatore è consentito anche agli infermieri con Bsl e Asl(fo l’ infermiere)e comunque in certi casi (come credo questo ) è inutile
Aprile 15th, 2012 alle 08:00
@Massimiliano71: i defibrillatori automatici o semiautomatici possono essere usati praticamente da chiunque… in pratica c’è una voce guida che ti dice quali passi compiere, e come i defibrillatori manuali degli ospedali, sono in grado di capire se la defibrillazione va eseguita oppure no… insomma,basterebbe vedere solo una volta una simulazione per saper usare queste macchine, che tra l’altro non costano molto, tutt’altro, tant’è che in alcuni Paesi c’è chi lo ha in auto accanto alla cassetta del pronto soccorso…è questione solo di “cultura”, di abitudini di vita civile, ed è in questo che bisogna crescere e su cui riflettere.
Per quanto riguarda il povero Morosini, credo che sia stato giusto fermarsi. Non avrebbe avuto senso rinviare solo le gare di ieri, e non poteva bastare un minuto di silenzio per commemorare e salutare questo ragazzo così sfortunato.
Aprile 15th, 2012 alle 08:06
se il calcio è uno sport è giusto che continui anche perché sicuramente il povero ragazzo l’ avrebbe voluto.
se il calcio è lavoro quante volte è avvenuto una sospensione per un decesso sull’ ambiente di lavoro ?
hanno fermato il baraccone soltanto perché il dramma è avvenuto in diretta,
solo ipocrisia e falso buonismo,
da domani tutto ricomincerà come prima…
nb: per quanto mi riguarda quel baraccone malato potrebbe anche non riaprire mai più.
Aprile 15th, 2012 alle 08:49
se muore un carabiniere, un muratore, un medico…..il giorno dopo i colleghi del settore si permettono il lusso di non andare a lavorare e stanno a casa ad affrontare il lutto? no fanno il loro dovere comunque mentre i calciatori sono privilegiati anche in questo!!
Aprile 15th, 2012 alle 08:52
Non ci sono ragioni specifiche per poter analizzare e commentare un episodio del genere. Purtroppo suona strano come un atleta di alto livello possa restare vittima di quel genere di malore perchè di controlli periodici e approfonditi e della tanto raccomandata attività fisica uno come il povero Morosini ne avrà fatti a bizzeffe e quantomeno anche il regime della dieta alimentare e eventualmente il vizio del fumo saranno stati certamente più che nella decenza. Credo che ieri purtroppo fosse giunta la sua ora e se i medici, dall’autopsia, non evinceranno malformazioni congenite, problemi cardiaci sfuggiti in precedenza o altro di cui non saprei, dare una spiegazione credo sia impossibile.
Io la vedo così e di questa triste storia altro non rimane che la grande rabbia per vedere andare via in quella maniera un ragazzo così giovane e sfortunato come Morosini e le dichiarazioni, assurde, sconcertanti e vergognose del Comandante dei Vigili Urbani che fin da subito ha pensato a pararsi il culo.
Aprile 15th, 2012 alle 09:00
Per me la domanda che ti poni è più che lecita difficile dire. Secondo il mio pensiero sarebbe stato meglio ricordarlo con applausi, striscioni e tutto quello che riguradava la sua Vita di calciatore rispetto a stadi triste e vuoti. Certo fossi stato un suo amico oggi non avrei potuto certamente giocare, quindi anche fermare il tutto non è stato poi sbagliato.
Aprile 15th, 2012 alle 09:07
Sono d’accordo con te tuttavia desidererei avere anche commenti circa:
– chi ha fatto le visite “medico sportive” come venivano chiamate al Calcit fino dai tempi di via Chiantigiana, Ponte a Niccheri ecc.;
– cosa ci faceva quella macchina, chiusa, davanti alla porta di ingresso.. Non ho udito il solito annuncio (al momento dell’inizio) “il possessore della macchina targata ……. è pregato di …..”;
– se è del Comune di pescara perche’ non arrestano chi è andato a vedere la partita ad ufo.-
Per cui doverosi il minuto di silenzio, le condoglianze ai familiari e punire i responsabili.-
Grazie
Mario Manfredi
Livorno
Aprile 15th, 2012 alle 09:21
Bravo David la tua riflessione coglie nel segno
Non hanno fermato il campionato per avvenimenti molto più tragici , così al volo mi viene da pensare all’ 11 settembre.
Questo della FIGC è un gesto fortemente ipocrita a mio avviso
Aprile 15th, 2012 alle 09:24
Molta demagogia, parole inutili e probabilmente molti calciatori di tutte le categorie ieri sera sapendo di non avere impegni oggi sono andati in discoteca.Io scrivo dalla Romagna e in città sono posizionati vari defibrilatori e come dice la Franci di Orvieto con un corso semplicissimo é facile per tutti saperli usare.Il macchinario ti guida in tutta l’operazione di soccorso.Importantissimo non toccare il paziente al momento della scarica.Comunque purtroppo si muore.Come dice un mio amico in dialetto riminese ” a sem ad raza cha murem” siamo di razza che moriamo.Comunque un pensiero di dolcezza e vicinanza alla sorella.
Aprile 15th, 2012 alle 09:30
a fare esempi e paragoni si rischia di essere più ipocriti della presunta ipocrisia che si vuol denunciare. è vero che se muore un operaio in cantiere non ne parlano tutti i tg, ma il cantiere si ferma, eccome se si ferma. quindi fatela finita. è morto un ragazzo di 26 anni sul campo di calcio, non si è fermata l’italia, si è fermato il campionato e mi sembra un semplice atto di rispetto. se poi si vuol vedere ipocrisia a tutti i costi allora fate voi..
Aprile 15th, 2012 alle 09:39
Da ciò che ho sentito, usare il defebrillatore e’ cosa molto semplice. nn occorre una preparazione medica , l’ apparecchio e’ programmato quindi l’addetto che ne ha la custodia dopo un breve corso di preparazione deve fare attenzione che al momento dell’uso nessuna persona che nn sia il paziente si avvicini o lo tocchi.. Non e’ detto che se ci fosse stato il defillibratore il povero Morosini si sarebbe salvato , certo una possibilità in più forse ci sarebbe stata.. Dovremmo riflettere pero’ che i controlli medici accurati e nn solo quelli standard andrebbero fatti fin dalle categorie inferiori e dai bambini che iniziano ad avvicinarsi allo sport. Pochi anni fa e’ morto Un ragazzo che aveva l’età di Morosini, ha giocato x anni a calcio ( scuola calcio Florentia , Sporting Arno, Affrco,) annualmente faceva la visita x l’idoneita sportiva eppure questi esami nn sono stati sufficienti x fare vedere che c’era una piccola malformazione che gli fu fatale. Ecco perché credo che soprattutto quando un ragazzo / a si avvicinano allo sport gli esami devono essere approfonditi( tipo eco cardio) Cmq il medico, il defillibratore , l’ambulanza dovrebbero essere d’obbligo in qualsiasi categoria, se nn addirittura anche negli amatoriali. La via e’ un dono… Per quanto riguarda la sospensione dei campionati , forse l’unica alternativa sarebbe stata quella di giocare tutte le partite in contemporanea alle ore 15 con il minuto di raccoglimento , senza applausi, e con il lutto al braccio ..
Aprile 15th, 2012 alle 09:55
Sono d’accordo in parte,però dall’altra penso che sia giusto fermarsi,visto che è una cosa che riguarda direttamente il calcio.
Poi non tralascerei il fatto che ad esempio a Udine lo conoscevano tutti, visto che fino a gennaio è stato li e si erano già rifiutati di giocare, e come loro magari ci sono altri in altre squadre che lo conoscevano bene.
Aprile 15th, 2012 alle 09:58
David, questo post da parte tua mi ha sorpreso, lo dico con rispetto. Di fronte a quelle immagini pensare che il primo titolo che ti è venuto in mente è “fermarsi?” mi stupisce. Io sono rimasto annichilito. E nell’annichilimento generale credo sia giusta la decisione di sospendere tutto. Poi, e lo dico sempre con rispetto, ti ho sempre ritenuto fin troppo pieno di buonismo e retorica, che non necessariamente sono un difetto, quando è sincero come mi sembra nel tuo caso. La tua reazione un po’ cinica non la capisco, e tra l’altro è poi smentita dall’ultima frase, ancora intrisa di retorica (che ripeto trovo sincera), in cui chiedi di raccoglierci e interrogarci sul mistero della vita. Il post avrebbe dovuto avere quel titolo, secondo me. Con affetto.
Aprile 15th, 2012 alle 10:00
Concordo pienamente sulla fermata,solo per il rispetto al ragazzo.
Come sarebbe stato possibile,oggi, esultare anche per un gol in trasferta??? Il tempo lenisce ogni dolore e fra qualche giorno,resterà solo il ricordo di questo atleta sfortunato.
Solo per i famigliari sarà un dolore per sempre.
Stiamo dando dei plus valori alla vita,dimenticandoci sempre che tutti siamo attaccati ad un filo sottilissimo.
Aprile 15th, 2012 alle 10:04
@ la_franci_di_orvieto: lo so che sono semplici da usare, il problema sta nell’individuare i presupposti per l’utilizzo. Ci sono situazioni in cui un malore può essere scambiato per infarto ma non è infarto e se defibrilli un soggetto non infartuato rischi di mandarlo al creatore con una manovra sbagliata.
E per riconoscere l’infarto ci vuole una preparazione medica.
Ecco perchè esprimo dei dubbi.
Aprile 15th, 2012 alle 10:10
sicuramente se tutto fosse andato avanti normalmente qualcuno (e forse propio te)avresti avuto da ridire per una volta almeno non facciamo polemica tanto qualsiasi cosa fosse stata decisa non andava bene è stata presa questa decisione punto e basta.
pregate almeno per quel povero ragazzo…
Aprile 15th, 2012 alle 10:19
Anche io ho avuto le sue stesse perplessità, ma davanti alla tragedia è giusto fermarsi.
Lei si chiede se poi ha valore questo momento di riflessione. Beh, se quel punto interrogativo sul titolo voleva significare quello le rispondo di no!
Non ha valore, non serve assolutamente a niente….e guardi che non c’entrano niente i campini di periferia,ma è il sottobosco di reclutatori e industrie dello sport che pescano nel torbido.
Morosini può essere stato vittima del fato, ci stà, ma nessuno mi può convincere del contrario che vengono avviati giovani, sopratutto dei paesi sottosviluppati, per esibizione nei moderni anfiteatri flavio che sono gli stadi,all’limite delle condizioni fisiche solo perchè c’è un minimo di talento e i guadagni futuri sul ragazzino possono autorizzare qualsiasi cosa. Vere e proprie bombe viventi con la tragedia dietro l’angolo
Quindi perchè di quel punto interrogativo quando, tutto sommato esigiamo lo spettacolo ad ogni costo?
I limiti per la praticabilità ci sono, ma sono limiti che imponiamo noi è più c’è richiesta di questi novelli gladiatori più il limite tra illecito e lecito si assottiglia. Le inchieste di Guariniello qualcosa dovebbero aver insegnato o no?…Quelle vere e proprie cliniche del doping che sono i team-lab quanto vengono controllate? I talent-scout…ecc
Di esempi eppure ne abbiamo a bizzeffe dalle cure ormonali di Messi alla crescita rapida di EL-nonsocosa del Milan, Kanu ecc tutti ragazzini che sono state scommesse sulla loro pelle ma con il comune denominatore del giro di denaro. Ripeto limiti tra illecito e lecito che determiniamo noi ma che è condizionato dal denaro
Meglio non porsi tante domande direttore, perchè quello che andremmo a scoprire non ci piacerà.
Aprile 15th, 2012 alle 10:22
Con il permesso di David, vorrei condividere con voi un articolo di Bruno Bartolozzi, apparso a pagina 2 del quotidiano “Stadio” di oggi. Per me è molto bello e affronta la morte in diretta del ragazzo in modo diverso dalla cronaca dei fatti che tutti conosciamo. Lo riporto di seguito, per chi non lo avesse letto sul giornale stamani .
“… Cos’è accaduto a Morosini prima del buio? Cos’è accaduto a noi davanti la televisione, ai tablet, ai computer, rivedendo quelle immagini e partecipando, ora che sappiamo tutto, di quegli attimi finali?
“Quando Lachesis non ha più del lino
solvesi dalla carne, e in virtute
ne porta seco e l’umano e ‘l divino:
l’altre potenze tutte quante mute;
memoria, intelligenza e volontade
in atto molto più che prima agute.”
E’ Dante per bocca del poeta Stazio (Purgatorio, XXV, 79-84) a descrivere il momento del trapasso. Lachesis, secondo il pensiero classico, assieme alle altre Parche regola l’esistenza di ciascuno di noi. Lachesis svolge l’ultimo tratto del filo della vita dal suo fuso che resta a girare, vuoto. In quel momento i sensi di chi sta morendo collassano, non si vede, non si sente, non si ha più forza (“l’altre potenze tutte quante mute”). Ma accade una cosa straordinaria, sostiene con forza il grande teologo, filosofo e poeta fiorentino: la memoria, l’intelligenza e la volontà sono in atto e più acute. La forza del termine “in atto” sta lì a dire che ai sensi ammutoliti risponde una coscienza vivida come mai. Non più di prima, come mai: c’è, poco prima del buio, un salto di livello. Tanto breve quanto intenso.
Qualche tempo fa è scomparso uno straordinario uomo del nostro tempo e di tutti i tempi: James Hillmann. Il suo trapasso graduale, in piena consapevolezza, è stato descritto da lui stesso con l’arte dello studioso della psiche. “Muoio e comprendo cos’è il vivere in modo più straordinario.” Anche in questo caso, comunicandolo, è morto, in qualche modo, in diretta.
Con la morte la nostra coscienza trapassa in qualcosa di altro. Ci sfugge cosa sia questo altro. Ma c’è l’intensificarsi di un atto di consapevolezza. La Morte – lo afferma la tradizione dei Padri – è un’implosione della coscienza. Cos’è un’implosione? Dal punto di vista tecnico è una detonazione verso l’interno. Come si fa? Purtroppo è anche semplice. Basta fare una carica di esplosivo e disporla in modo circolare; dopo di che allo scoppio, all’interno, l’enorme pressione determina una temperatura e una pressione spaventosa. E così l’implosione di coscienza è il brillare di una consapevolezza estrema. E così la diretta televisiva e le infinite repliche che ci rimandano agli spasmi di Morosini, restando impressi nell’anima di milioni di persone, rappresentano l’implosione della coscienza collettiva.
E così tutti noi, da vivi, abbiamo vissuto quello che Stazio ha raccontato dal suo Purgatorio. Noi tutti, insieme a Morosini, siamo usciti dalle condizioni abituali dell’esperienza verso qualcosa d’altro. La nostra coscienza non è mai stata così vivida, abbiamo in un attimo capito tutto, abbiamo afferrato il terrore del buio e l’intensità della vita. In un certo senso, insieme a Piermario, siamo morti. Anche se manca la lingua per dirlo.”
Aprile 15th, 2012 alle 10:23
Si muore, talvolta anche da giovani. Non capisco perchè tanto stupore. Si muore in tutte le situazioni e quindi anche giocando al calcio. Fermare il campionato è un non senso. Se muore un operaio mentre sta lavorando, si chiudono tutte le fabbriche per un giorno? La morte è per tutti, inevitabile, casuale, inaspettata o prevista: insomma la morte è la normalità. Fermarsi non ha senso.
Aprile 15th, 2012 alle 10:29
@giorgiogiorgi: i fatti sono che : il defibrillatore era in ambulanza e non a bordo campo. Per avere un risultato positivo il soccorso adeguato deve essere applicato , non iniziato ma completato, entro 4 minuti. Vi e’ stato un ritardo nei soccorsi anche per una esitazione nel comprendere cosa stava accadendo. Il cardiologo di Pescara ha avuto difficoltà ad ottenere l’accesso in campo ed e’ giunto quando ormai si era in arresto irreversibile. L’ambulanza era bloccata. Le immagini fanno pensare ad un problema non cerebrale perché non cade a corpo morto subito ma cerca di rialzarsi, poi posso anche sbagliare ma la medicina non e’ purtroppo una scienza esatta.
Piuttosto io mi chiedo: se e’ vero come ho sentito che i genitori erano morti di cuore in giovane eta’ questo ragazzo veniva visitato con maggior frequenza e sottoposto a test più severi?
Seconda domanda: come mai ieri si sono verificati nei vari campi altri due episodi simili, per fortuna senza le stesse conseguenze?
Utilizziamo questa sisma forzata per riflettere e cercare di porre in atto correttivi utili affinché non siamo costretti a rivivere drammi simili.
Infine una lode alla Ligabue spagnola che ieri sui campi di Madrid e del Levante ha onorato in maniera toccante e sentita questo nostro ragazzo!
Aprile 15th, 2012 alle 10:30
Il defibrillatore anche se facile da usare, lo usa solo chi in possesso di attestato di 1o soccorso(Bls, Asl…),eviterei disinformazione.
La morte di un ragazzo al di là del dispiacere umano è uguale per un calciatore come per un muratore o uno che si spacca le mele in fabbrica…per chiunque…IPOCRISIA E BUONISMO ALL’ ITALIANA…per qualcuno di voi vale di più un calciatore(peraltro già sfortunato nella vita)che quella di qualunque altro individuo…e magari siete gli stessi che dicono che i calciatori guadagnano troppo, che sono dei viziati…salvo poi ergerli nei momenti brutti come questi…più coerenza please…LA MORTE E’ UGUALE PER TUTTI!!!
Aprile 15th, 2012 alle 10:31
Ancora scusa per errori da tastiera, naturalmente volevo dire sosta non sisma, anche se per certi versi ci rassomiglia.
Aprile 15th, 2012 alle 10:32
Caro David, hai perfettamente ragione : ci si ferma per un giorno e poi continua tutto come prima !!
Molte morti improvvise, a parere di illustri medici, possono essere causate anche da ubuso di farmaci, di doping tanto per intenderci !!
Ma i controlli antidoping ci sono ancora nel calcio ??
Sono ormai diversi anni anni che non si hanno più notizie di calciatori risultati positivi ai controlli, mentre nel ciclismo un giorno sì e l’altro pure beccano qualcuno : che il calcio sia un mondo a parte dove tutto è possibile e lecito ??
Aprile 15th, 2012 alle 10:32
Pps. Liga volevo dire Liga ..uffa, ma come si leva l’autonomia a questo coso?
Aprile 15th, 2012 alle 10:41
Mi dispiace David, spero che Tu accetti la critica, ma penso che sia Tu a fare retorica con una buona dose di qualunquismo e molto Egoismo.
Quando scrivi “…però io mi chiedo che senso abbia fermare il pallone per una giornata.” ….te lo dico io quale è il senso;
Il rispetto per la vita!!!!
Il rispetto per chi ama Piermario!!!
Il rispetto per un ragazzo Italiano che potrebbe essere uno di noi!!
Il rispetto per tutti quelli che in passato hanno avuto la sua stessa sfortuna ma non lo stesso clamore!!
Il calcio è Gioia e Dolore ma un dolore “sportivo” non “umano”.
Quando un ragazzo di 25 anni muore sul campo, non si può fare finta di niente e cavarsela con un minuto di silenzio. Nella tua radiocronaca avresti avuto il coraggio di gioire ad un goal della Viola?….se Si in che modo?…e con quale animo?
In un epoca dove la perdita dei valori è (ahimè) ormai conclamata, questa sosta fà bene a tutti.
Aprile 15th, 2012 alle 10:53
Se oggi si fosse giocato il campionato sicuramente non sarei stata in grado di ascoltare o vedere nessuna partita, neanche la mia amata Fiorentina.
Lo so, fermare il campionato per una giornata non serve a niente, ma magari a rispettare per una volta il dolore di chi ha visto morire in diretta su un campo di calcio un ragazzo di 25 anni. L’amarezza è tanta……….
Aprile 15th, 2012 alle 10:55
perfettamente d’accordo.
Aprile 15th, 2012 alle 11:06
per me si doveva continuare non ha senso fermarsi
Aprile 15th, 2012 alle 11:16
Lucialucia,che probabilmente è stato un problema neurologico lo stanno dicendo tutti i luminari che intervistano da ieri sera,non lo dico io che faccio il giornalaio!Anche un paio di anestesisti,rianimatori che sono miei clienti stamane mi hanno detto che dai filmati,sembra più il cervello che non il cuore,proprio per la non immediata perdita di coscienza e le convulsioni!Ma ai fini del discorso cambia poco,anzi nulla!
Aprile 15th, 2012 alle 11:18
Molte volte nei confronti della società dove giocava mio figlio ho segnalato che almeno un presidio di pronto soccorso era necessario durante le partite dei campionati giovanili. avevo proposto che durante l’orario delle gare stazionasse un autoambulanza nei pressi del campo da dove poteva comunque partire per gli interventi di urgenza. la risposta: non ci sono possibilità neanche per la prima squadra.
questa è l’organizzazione del calcio e dello sport in italia. purtroppo solo quando capitano episodi drammatici ma che hanno una risonanza mediatica emrge il problema.
Aprile 15th, 2012 alle 11:24
Leggo stupito le uscite di ALE1312 e di tutti gli altri portatori di slogan, non meravigliandomi certo del cinismo o della insensibilità che traspare, quanto dell’IGNORANZA di chi si assurge a giudice dei comportamenti altrui.
Chi l’ha detto che quando muore un lavoratoreil mondo del lavoro non si ferma? Quando vi è stato il rogo della ThyssenKrupp,ad esempio, a Torino e nel resto del paese vi è stato uno sciopero immediato. Quante volte i sindacati si sono adoperati per migliorare la sicurezza nei posti di lavoro rivendicandola anche negli scioperi generali? Forse le piccole (e qualche media industria) non si fermano davanti ad un lutto di un loro dipendente?
E per Raciti non vi è stato il blocco del calcio? Forse Morosini vale meno di Raciti?e per Sandri non vi è stato una mobilitazione trasversale anche feroce di tutti i gruppi ultras? E per i morti in divisa non vi è un trattamento specifico con i funerali di stato?
Ma forse per lor signori la morte è incidente trascurabile rispetto agli interessi del pallone alle sue TV agli inserzionisti che le foraggiano e a tutto l’indotto che ci vive dietro. Guai bloccare il divertimento!!
E, per favore, non mettete in bocca pensieri e orientamenti del deceduto senza averne probabilmente mai sentito parlare fino ad ieri. Non uccidiamolo 2 volte con l’indifferenza e la “ragione economica”. UMANITA’, please.
Aprile 15th, 2012 alle 11:24
e comunque ha senso far vedere milioni di volte la morte di un ragazzo in prima serata in televisione.
la claudia quando non parla di montolivo dice cose sensate: se si ferma il calcio così per retorica non serve a nulla, se invece lo si ferma per prendere precauzioni è cosa giusta.
Aprile 15th, 2012 alle 11:25
VERGOGNA !!!!
sulla mia Home Page “Corriere.it” sono andato a vedere il video dell’accaduto al povero Morosini.
Una volta caricato il video , prima del servizio su Pescara è andato in onda la pubblicità di una nota casa di pannolini per bambini .
Incredulo e schifato, ho voluto rivedere il video di Morosini, ma ancora una volta , prima di partire il video c’è stata la reclame di un SUV giapponese.
Ecco, questa è la coscienza degli uomini.
Questo è il nostro lutto.
Arriveremo un giorno a mettere le pubblicità persino sulle nostre bare.
Imonda Bestia
Aprile 15th, 2012 alle 11:26
X Massimiliano 71 intanto sono contenta di averti conosciuto, non è che tutti possono adoperare il defibrillatore, si fanno dei corsi di primo soccorso e poi il Bls altro corso per imparare come adoperarlo. La macchina non è assolutamente pericolosa, perchè ti dice lei se la defibrillazione è necessaria oppure no. Tra l’altro spiega passo passo cosa fare e anche i tempi per il massaggio cardiaco. Perciò è una macchina veramente utile. La cosa assurda è solo che in un centro commerciale è obbligtoria in un campo da calcio ecc .no!
Aprile 15th, 2012 alle 11:27
Quando muore un operaio in un cantiere non solo si ferma il cantiere ma spesso, lo stesso, viene messo sotto sequestro per vedere se ci sono responsabilità anche nell'”ambiente” di lavoro partendo dalle domande “si poteva salvare? Qualcuno ha sbagliato?”
Nippo
Aprile 15th, 2012 alle 11:29
Buongiorno direttore!
Io quasi mai sono in accordo con lei, però questa volta ha dato voce anche al mio sdegno. L’Italia è davvero un Paese di “buffoni”, ed io sono il primo. Questa giostra di indignazioni, falsità, demagogia è davvero intollerabile.
Mi sento spesso come “una voce che grida nel deserto”, nel deserto di valori che oramai ci circonda. Un deserto fatto di parole vuote e gesti ipocriti.
Penso alle difficoltà che attraversano le persone in questi mesi, penso ai tanti suicidi che aumentano per via della crisi economica, ma soprattutto morale, che ci attanaglia. Lavoratori, imprenditori, famiglie.
Mi dispiace, con tutto il cuore, ma a me di questo ragazzo interessa ben poco. Tutti i giorni vediamo situazioni al limite del tollerabile, situazioni che richiamano una giustizia che dovrebbe venire dal’alto.
Ma davvero questo ragazzo morto sul campo non mi commuove. Mi dispiace, perché è un ragazzo giovane come tanti altri, ma non mi commuove.
Penso ai tanti che vivono, soffrono e muoiono nel silenzio. Davvero questo ragazzo non mi commuove.
Mi commuove invece vedere quante falsità ed ipocrisie riempiono televisioni e giornali su questa faccenda.
Svegliati mondo, svegliatevi gente, svegliate anche me!
Matteo
Aprile 15th, 2012 alle 11:29
non voglio fare polemica, dico solo
Giusto fermarsi.
Aprile 15th, 2012 alle 11:30
Era giusto fermarsi, anche per riflettere sul da farsi. Sono situazioni che, a quanto pare, nessuno può prevedere. Però è onecessario rendere più efficienti i soccorsi, con l’utilizzo di attrezzature appropriate a bordo campo. Quando succedono fatti del genere ci si chiede sempre se è stato fatto il possibile. Condoglianze a parenti e amici.
Aprile 15th, 2012 alle 11:36
non sono d’accordo per una volta la figc ha preso una giusta decisione detta da tutti,dovete smettere di criticare sempre tutto. l’udinese nn sarebbe scesa in campo, quindi tutte le partite nn si sarebbero giocate. il calcio con ieri ha dimostrato che rimane un gioco e un divertimento gli interessi passano in secondo piano questo è stato il messaggio
Aprile 15th, 2012 alle 11:38
Concordo pienamente con David senza alcun dubbio…. Decisione un po’ ipocrita della FIGC..
Nn sono certo uno del motto ‘the show must go on’ ma penso a tante altre occasioni ben più discutibili per cui fermarsi… Nn solo, in migliaia di cantieri, aziende, ecc dove e’ successo cose simili nn accade…
Tutto questo con la Messina sensibilità e rispetto per un ragazzo che ci ha lasciato tutti con il groppo in gola…
Aprile 15th, 2012 alle 12:03
Ciao David… io sono combattuto, solo perché ho paura che questa mossa della FIGC sia solo pura demagogia. Se il campionato fermo servisse a migliorare la sicurezza degli atleti, con l’obbligo del defibrillatore a bordo campo, la sicurezza del pubblico, con stadi più decenti e anche il buon senso di certi impavidi stewards, forse questo stop avrebbe un senso. Ma come sempre, domenica prossima le squadre scenderanno in campo e il povero Morosini sarà solo l’ultimo della lista dei calciatori morti su un campo, mentre praticavano il loro sport. Sarebbe il momento di guardarsi tutti negli occhi e di dare un senso al calcio. Perché un bel repulisti anche nel mondo del pallone ci vuole, eccome se ci vuole. Non è possibile che in Serie A nessun campo da gioco abbia un defibrillatore che costa 1200€. Non è possibile che gli stadi siano sempre più obsoleti, senza riparo, contro sole… e non è nemmeno minimamente pensabile che gli stewards abbiano tutto questo potere, come il “fenomeno” che ieri durante la partita disgraziata tra Pescara e Livorno ha impedito l’accesso al campo ad un cardiologo che era in tribuna ad assistere al match, perché gli mancava l’autorizzazione. Il calcio è marcio, anzi fa proprio schifo.
Aprile 15th, 2012 alle 12:06
Sono piuttosto d’accordo, anche perchè quando la Morte vince sulla Vita è sempre una sconfitta per tutti. L’unica cosa che si può dire è che tutto l’ambiente del calcio era sotto choc, e giocare in quelle condizioni poteva risultare inutile e crudele. D’altra parte se si fosse giocato ci sarebbero state polemiche sul fatto che si era giocato…
Aprile 15th, 2012 alle 12:15
@ giorgiogiorgi : io non ho visto convulsioni nei filmati e in diretta e nessuno ne ha parlato. Inoltre per cause cerebrali non si muore in 3 minuti, lo avrebbero ripreso, magari per pochi giorni o ore. Ritengo inoltre probabile la causa cardiaca perché i genitori erano deceduti per questo. Sarebbe la prima volta che vedo una morte cerebrale cosi in 40 anni , ma si puo’ sempre sbagliare.
Per il resto direi che la riflessione va naturalmente estesa a tutto tondo: in ogni scuola, fabbrica o luogo di assembramento dovrebbe esserci un defibrillatore e quelli automatici oggi in dotazione ti dicono cosa fare passo passo. Comunque formare gli operatori non mi sembra un
problema insormontabile. Se cogliamo la giornata di oggi come una opportunità da una tragedia può nascere un vantaggio per tutti, calciatori o meno.
Aprile 15th, 2012 alle 12:22
D’accordo al 100% con Lucia post 38 e Claudia post 68. Le donne come sempre vanno dritte al punto meglio.
Se si volesse imparare dalle tragedie come questa si comincerebbe a a chidersi se è tutto ok in come son fatte le visite mediche e su come sono rilasciate le idoneità. Poi si dovrebbe ricominciare a discutere di come sono organizzati i soccorsi a bordo campo.
Se proprio uno vuole dare un segno simbolico allora intitoliamo a questo ragazzo la Coppa Italia o il campionato per sempre , così che ci si possa sempre ricordare di lui e della sua storia triste anzichè agire con quesa nauseante ipocrisia di fermare tutto o di fare i minuti di silenzio che servono solo alle nostre coscienze per sentirsi un po’ più buoni o sensibili quando in realtà ce ne frega poco se un evento doloroso non ci tocca da vicino. E’ inutile fare la faccia compunta o triste e poi pensare ad altro. E siamo tutti così. Meglio andare avanti e cercare di migliorare gli strumenti che possono ridurre simili possibilità, fermo restando che c’è anche l’imponderabile in questa vita strana.
P.S. ogni week end muoiono giovani per strada negli incidenti stradali. Nessuno si ferma e nessuno ne parla mai e nessuno discute di come si guida male in questo paese privo di educazione stradale. Si piange, ci si commuove e poi tutto ricomincia come sempre.
Aprile 15th, 2012 alle 12:24
Pietà per questo povero ragazzo! Tutto il resto non conta nulla!
Aprile 15th, 2012 alle 12:49
giusto fermarsi. la vita ed il rispetto prima di tutto.
Aprile 15th, 2012 alle 13:07
direi che è stato giusto fermare tutto, non ci sono parole perché a 25 insegui una passione e vieni ripagato cosi….
Aprile 15th, 2012 alle 13:08
Sono d’accordo. Io avrei spostato i 2 anticipi di ieri a oggi e oggi giocavano tutti. Un bel 10% degli incassi devoluto alla famiglia di Morosini, così si faceva qualcosa di concreto invece delle solite ipocrisie, che tanto fra una settimana nessuno si ricorda più del povero Morosini e ci sarà magari anche qualche allenatore che darà la colpa allo spostamento del calendario per la sconfitta.
Aprile 15th, 2012 alle 13:08
Giusto fermarsi. La Vita va avanti, verissimo, ma un momento di riflessione e di meditazione è necessario (questo il valore e il senso dello shabbat ebraico, del venerdì musulmano e della domenica cattolica-cristiana). Come il respiro la Vita procede in inspirazione, espirazione e in quel fugace momento di apnea fra i due movimenti. Momento necessario al rinnovamento del movimento stesso che acquista così diversità da quello precedente perchè arricchito e liberato dalla meccanicità. Fermamioci allora di fronte a questa e altre tragedie. Diamo significato e soprattutto senso a quello che accade attorno e dentro noi. Non sprechiamo questa occasione. Sarà sull’ennesima arroganza e superbia di non imparare e porre rimedio a quello su cui si può agire come uomini (non si blocca un uscita con un mezzo!!!!!! e si dovrebbe avare un luogo di primo soccorso dentro ogni stadio visto il rischio non solo per i giocatori ma anche per i tifosi di qualsiasi incidente) giusto porre il nostro domandarsi, non sul momento di pausa deciso dopo una tragedia. Grazie Antonello – Immonda (preferisco pensarti In-Mondo) per avere segnalato ciò che hai descritto sul post pubblicato, denunciare queste vergognose attività di pubblicità (che si saranno fatti anche pagare un bel pò di soldini visto il numero elevato di persone che sono e saranno andate a cliccare per vedere le immagini della morte di Morosini) restituisce almeno un pò di umanità persa.
Aprile 15th, 2012 alle 13:09
Fermarsi ers obbligatorio, com’è obbligatorio pensare di fare il massimo per prevenire certi fatti ma alcune complicsnze è impossibile prevenirle.
Aprile 15th, 2012 alle 13:26
tutta questa retorica si legge solo quando la morte è ripresa dalle telecamere.
ogni giorno muoiono persone sul proprio posto di lavoro. ma se muore un muratore nessuno chiede la chiusura di tutti i cantieri edili.
Aprile 15th, 2012 alle 13:29
HANNO FATTO BENE!
Aprile 15th, 2012 alle 13:45
Bravo Abete. Giusto e tempestivo
Aprile 15th, 2012 alle 13:57
Premetto che sono rimasto colpito dalla morte di un ragazzo di 25 anni ( poco importa se calciatore o altro), volevo proporti/vi una riflessione. come mai quando in italia muore un ragazzo che appartiene ad una qualunque classe lavorativa, questa classe lavorativa non interrompe il servizio che sta prestando?
Grazie
Filippo
Aprile 15th, 2012 alle 14:00
Per Ale1312 se fosse possibile gradirei una spiegazione a quel 1312!.già un certo Narcos adesso sparito,aveva fatto un giochino idiota con quei numeri,sostituendoli con lettere dell’alfabeto.una spiegazione,così tanto per non avere malintesi.fabrizio
RISPOSTA
Mi è sfuggito, mi spiace.
Chi si firma così è un imbecille, stop.
Ciao,
David
Aprile 15th, 2012 alle 14:11
Caro David, credo che il lutto abbia un valore a prescindere. Non è necessario trovare scopi secondari (tipo ripensare a ciò che non ha funzionato ecc.). Inoltre rispetto ad altre morti nel mondo del calcio stavolta c’è il fatto che la tragedia è avvenuta sul campo, cioè nel corso stesso dello spettacolo e sotto gli occhi di tutti. In queste circostanze fermarsi, oltre che rispettoso, è moralmente sano.
Aprile 15th, 2012 alle 14:16
Era giusto fermarsi invece David, senza se e senza ma!!! Adesso occorre che la FIGC, con la stessa fermezza e intelligenza intervenga per rendere obbligatorio che tutte le società, dalla serie A ai campionati dei pulcini, debbano dotarsi di un defibrillatore, con annesso obbligo di un cardiologo e presenza in ogni impianto sportivo, di un’ambulanza di classe A. Solo così la morte di questo sfortunato ragazzo non sarà stata vana!!! Ciao Morosini riposa in pace
Aprile 15th, 2012 alle 14:28
temo che se non ci fosse stato il 25 aprile a portata di mano (che cade di mercoledi, per di più) e se il Milan fosse stato ancora dentro la CL, nessuno si sarebbe fermato.
Ma forse dico questo solo a causa del mio cinismo, o forse perché conosco bene i miei polli (cioè gli italiani).
Aprile 15th, 2012 alle 14:49
Magari per te Morosini non è nessuno o uno dei tanti. Ma per gli addetti ai lavori tesserati, Morosini era un collega, un amico, un compagno di squadra, di nazionale, un giocatore delle giovanili, una giocatore allenato in una rosa.
Solo nella Fiorentina lo conoscevano direttametne in tre.
Basterebbe riflettere, prima di scrivere.
RISPOSTA
Il tuo post è molto offensivo, ma visto il tema evito di risponderti per le rime, avendo pietà della tua assoluta mancanza di comprensione.
Aprile 15th, 2012 alle 15:10
Finalmente la FIGC fa una cosa giusta e la si critica. Riappropriarsi di certi valori che questa società ha dissolto, lo reputo un bel messaggio.
Aprile 15th, 2012 alle 15:16
Assolutamente daccordo sul fermarsi. Il fatto che in altri casi non ci si sia fermati è stato un errore.
Siete incredibili, se non si fermavano “ma come si fa a non fermarsi in certe occasioni”….se si fermano “..ma se l’altra volta non ci siamo fermati…”.
Una volta che la Figc ha preso una decisione non legata al vile denaro, voi che fate la criticate! Mah! Non capisco!
Non è un modo per lavarsi la coscienza ma solamente il rispetto per un ragazzo di 26 anni appartenente a quel mondo che è deceduto facendo il suo lavoro…..Immaginatevi oggi dei suoi colleghi ad esultare dopo un goal….oppure uno stadio esultante per la vittoria della sua squadra…tutto questo sarebbe fuori luogo….una giornata di lutto purtroppo non lo riporterà in vita, ma sicuramente porterà rispetto a lui ed alla sua famiglia!
Aprile 15th, 2012 alle 15:18
Buonasera David,
mi dispiace, ma non sono d’ accordo.
Se si è sbagliato in precedenza(e sono stati commessi errori, perchè quando succedono certe tragedie i campionati devono essere sempre fermati) non vuol dire che si debba continuare a sbagliare…
Quindi ritengo sacrosanta la decisione di fermare i campionati.
Un saluto
Davide
Aprile 15th, 2012 alle 15:23
@ Claudia: prendo atto di quello che mi dici. Ho ancora qualche dubbio, non ovviamente su quello che mi dici te, ma sul fatto di mettere certi macchinari in mano ad alcune persone sulla base di un semplice corso di formazione.
Ma se, appunto, e’ cosi’ semplice da usare effettivamente sarebbe indispensabile in molti posti: in primis mi viene da pensare su quei campi di calcetto dove si vedono attempati cinquanta-sessantenni, con vistose pancette, che si danno battaglia senza risparmiarsi. Ogni volta penso a quanti drammi sfiorati nell’indifferenza degli stessi interessati.
Aprile 15th, 2012 alle 15:23
Penso che i due estremi opposti della sensibilita’ umana possano essere rappresentati dal post di Elena (97) e il successivo.
Aprile 15th, 2012 alle 15:23
Un fuori tema significativo per noi tifosi della Fiorentina. Sembra che ADV voglia proporre il rinnovo del contratto a Natali. Mi pare strano, ma se è vero si tratta di una pessima notizia. In una difesa a 3, con Nastasic e Camporese sempre schierati, ci vuole un campionissimo, cioè un giocatore da 2/3 ml di euro di stipendio. Natali più uno fra Felipe e Gamberini se ne devono andare e quello che rimane va in panchina a coprire eventuali assenze. Se, invece, i difensori dovessero restare quelli di quest’anno il voto al reparto sarebbe ancora 4,5 e anche il prossimo anno è lotta per non retrocedere.
Aprile 15th, 2012 alle 15:48
P.s. Claudia sono contento anch’io di avervi conosciuto. L’avevo scritto l’altro giorno e lo ribadisco volentieri oggi.
Aprile 15th, 2012 alle 15:51
Completamente d-accordo con te.
Aprile 15th, 2012 alle 15:51
@ immonda.
O ci indignano sempre o non ci indignano mai.
Sul sito del corriere, quelle pubblicità prima dei video, ci sono sempre.
C’erano per il terremoto dell’Aquila, per lo tsunami in giappone, per la costa concordia..
Tragedie ben piu’ gravi rispetto a quella ieri.
Nippo
Aprile 15th, 2012 alle 16:08
Premetto,mi dispiace tantissimo quello che è successo,e spero serva magari a migliorare i soccorsi per casi simili nel futuro,ma mi chiedo se il giocatore stessosarebbe contento che tutto il movimento si fosse fermato a causa sua,ricordiamoci che lo sport deve essere preso come una festa,uno sfogo,per farci evaderedai problemi del quotidiano.
Comunque sia,bene ci si fermamma quando moriremo noi,poveri disgaziati,non chiudrà ne l’ufficio,ne il bar,la banca eccecc dove lavoravamo,ditemi dove à la differenza?e si che ne muoiono(purtroppo)di giovani.Gli auguro di riposare in pace,che la sua sorella e fidanzata se la cavino e che sia felice dove sitrovera.
Aprile 15th, 2012 alle 16:13
Sposo, come spesso accade, il tuo pensiero.
Questo Paese si nasconde, da secoli, dietro atti riparatori per non confrontarsi con i problemi e soprattutto per risolverli.
Non vado oltre ….
Un pensiero per questo atleta sfortunato.
Ps
Come è possibile che l’atuo dei vigili urbani ostruisse il passaggio per l’autoumbulanza?
Aprile 15th, 2012 alle 17:05
X Immonda
Io trovo un po’ macabro il fatto che si possa fruire a piacimento, su internet, del filmato degli ultimi istanti di vita di un uomo.
L’ultima cosa che vorrei per me stesso.
L’aquila (ma anche il gatto e altri animali) va a nascondersi per morire con dignita’.
Io non ho voluto vedere il video, proprio per rispetto del ragazzo. Immaginarlo dal racconto per me basta e avanza.
Pero’ arrivare a lamentarsi della pubblicita’ prima del filmato…
Aprile 15th, 2012 alle 17:32
Faccio mie le parole di Prandelli oggi ” lo stop ai campionati un gesto di civiltà”. saluti viola
Aprile 15th, 2012 alle 17:46
completamente d’accordo con te. magari ci si puo’ fermare per rispetto, ma sentire i giornalisti parlare di riflessione..e’ incredibile! ma riflessione di che’? e’ una tragedia punto e basta, un infarto. dovrebbero ma fermare i campionati per il calcio scommesse altroche’..li’ c’e’ da riflettere vai..la soria del ragazzo comunque e’ di una commozione e ti suscita una pieta’ fuori dall’umano se possibile. una tragedia dietro l’altra; la vita si accanisce inspiegabilmente su alcune persone. io sono agnostico, ma non si puo’ non pensare che ci sara’ una giustizia superiore.ci deve essere per forza. se non va in paradiso lui chi ci deve andare..
Aprile 15th, 2012 alle 18:04
solo grande rispetto per questo ragazzo
Aprile 15th, 2012 alle 18:14
Credo che sia stata una di quelle occasioni nelle quali, come si dice, “come fai sbagli”: non era ne’ facile ne’ semplice prendere questa decisione e comunque qualcuno l’ha fatto perchè lo doveva fare ed accollandosene quindi tutte le responsabilità. Dopo è troppo facile commentare pro e contro.
Domanda: tecnicamente, era possibile sospendere solo quella partita?
Aprile 15th, 2012 alle 18:54
non ci si doveva fermare….punto!
Aprile 15th, 2012 alle 18:57
ho sentito tifosi presenti a san siro ieri lamentarsi di aver fatto un lungo viaggio dalla puglia per vedersi la partita annullata e reclamare rispetto per loro. cioè dico io, qui siamo alla follia david. nessuno obbliga nessuno a farsi 700km per andare a vedere una partita, ieri è successa una disgrazia e il calcio per rispetto si è fermato, io non ci trovo niente di assurdo, anzi per una volta sono d’accordo con la federazione e la lega calcio. mi spiace david, ma (opinione mia) a questo giro hai toppato anche te, qui non c’entra valutare se fermarsi per prendere ulteriori precauzioni, è solo una questione di rispetto. possibile che questa semplicissima, umanissima parola, rispetto, non possa venire presa in considerazione da persone dotate di intelletto? deve tutto eventualmente servire a qualcosa, tutto deve avere una funzione utilitaristica? e se giocavano comunque, chissà quanta gente avrebbe detto “ah le tv che schifo, in nome del dio denaro non si rispetta nemmeno la morte”. bene, per una volta che le tv e il vil denaro passano in secondo piano, cristo santo, possiamo anche apprezzare. chiedo scusa perchè questo è il terzo messaggio che scrivo, ma davvero non riesco a capacitarmi. a tutti coloro che scrivono che il calcio non doveva fermarsi, voi sareste andati allo stadio e avreste esultato per un gol o la vittoria? non ci credo. e allora se questo non è possibile, è segno che è stato giusto fermarsi.
Aprile 15th, 2012 alle 19:14
Sauro, hai frainteso quel che intendeva Immonda. Leggi meglio. Immonda passami quest’arbitraria tua difesa di cui non hai bisogno, ma necessitava.
Aprile 15th, 2012 alle 19:16
@ in risposta al n*150
Trovi che sia macabro voler rendersi conto di ciò che è successo in campo a quel ragazzo ?
E’ una mancanza di rispetto vedere come quel povero giovane è caduto vinto dal male?
Macabri sono coloro che vanno a fare le foto alla Villetta di Cogne o al relitto della Concordia.
Se vuoi essere coerente fino in fondo allora non vedere mai più telegiornali, non vedere mai più documentari, ne servizi sulle guerre, ne sui terremoti, sulle disgrazie umane.
Io quando succedono queste cose non chiudo gli occhi, li apro, perchè voglio sapere, voglio capire e se se possibile, nel mio piccolo voglio aiutare.
Caro amico , io ho passato tre anni ad accudire anziani e malati di casa mia.
Conosco le mattonelle del reparto di oncologia una per una, ogni sera ho pianto per tre anni, non mi venire a fare la morale.
@ Nippo
Daniele, stavolta non sei stato attento.
Io non ho parlato di pubblicità indecorosa solo in relazione a questo video.
Ne ho già parlato altre volte, rammento che ne parlai sul video di Simoncelli, e su questo blog denunciai che c’erano video di maltrattamenti di animali con tanto di pubblicità , non più tardi di due mesi fa.
Invito gli utenti a confermare se rammentano di queste mie denuncie.
Nippo, io non mi indigno a tempo, o ad argomento.
Immonda Bestia
Aprile 15th, 2012 alle 19:43
Claudia leggo solo ora il tuo post con la domanda a me diretta. Lo so che negli alberghi e centri commerciali devono esserci ed in campo no ed anche io mi sono chiesta perché ..mi auguro che adesso ci si interroghi su questo anche in alto loco e si provveda, solo così potremo dire di aver onorato Morosini!
Aprile 15th, 2012 alle 20:06
X Massimiliano 71 potrebbe essere utile, comunque il corso di primo soccorso e quello Bsl deve essere fatto. Comunque per fortuna sempre più persone vengono addestrate, se si pensa che in ogni posto di lavoro ci deve essere presente una persona in grado di effettuare la rianimazione……ci stiamo evolvendo.
Aprile 15th, 2012 alle 20:10
giustissimo fermarsi
per una volta che fanno una cosa fatta bene!!
Aprile 15th, 2012 alle 20:14
Ma della foto in prima pagina sul giornale il Tempo che ne dite?
A me pare almeno vergognosa!
Aprile 15th, 2012 alle 20:28
Io veramente non capisco alcuni post. Si può essere d’accordo o meno con lo stop del campionato ma accusare, a questo giro, la FIGC di aver fatto retorica mi sembra profondamente ingiusto. Possiamo per una volta sola nella vita pensare che un po’ di umanità si sia insinuata in alcune menti o dobbiamo sempre e comunque fare dietrologia su ogni azione? Apparteniamo alla razza umana: dimostriamolo.
Aprile 15th, 2012 alle 21:20
Caro David,
francamente anch’io non saprei quale delle due opzioni sia la migliore. Ora dopo una intera giornata di bombardamento mediatico, dopo che tutte le tv ci hanno riproposto in tutte le salse la morte come uno spettacolo, dopo aver sentito uno tsunami di stronzate, ipocrisie, bugie, demenzialita’ , per me e’ il momento non del raccoglimento, ma del furore : da sportivo voglio che siano intensificati i controlli agli atleti di tutte le discipline e che i defribillatori siano resi obbligatori. Da cittadino italiano PRETENDO che i vigili che hanno impedito il passaggio della ambulanza siano LICENZIATI, perché rappresentano l’ immagine dell’ Italia cialtrona , menefreghista, non professionale , un ‘ Italia di cui ero molto fiero, ma che comincio purtroppo a rifiutare sempre di più.
Con molta tristezza , non mi sento di aggiungere altro .
Aprile 15th, 2012 alle 21:35
Sono stato informato del fatto da mio figlio mentre andavo in campagna dove non ho accesso a Internet.
Da quel momento ho molto pensato a quanto accaduto. Molti pensieri, molte parole si sono accavallate nella mia mente, ma niente riusciva ad esprimere compiutamente il mio stato d’animo. Niente che rendesse l’idea di ciò che ho provato.
E ho pensato che il silenzio era la cosa migliore, così come ha deciso la FIGC, anche se ciò che ha scritto “andrea sienaviola” al 137 temo sia una deludente verità.
E questo purtroppo legittima le perplessità di David.
Un pensiero per Piermario Morosini.
MARIO T.
P.S: Non ho voluto vedere il video dell’accaduto ma La pubblicità di cui si lamenta Immonda non è esecrabile perchè ne ritarda la visione, come sembrerebbe adombrare Sauro al 150 che forse non ha colto il significato del post di Antonello, ma è vergognosa perchè approfitta dell’evento in questione, come di altri altrettanto tragici, a fini biecamente e cinicamente commerciali.
E per me è inaccettabile e per principio non acquisterei mai niente pubblicizzato prima e dopo filmati di questo tipo.
MARIO T.
Aprile 16th, 2012 alle 00:03
Giovane Holden, la tua difesa mi giunge sorpresa, ma tanto, tanto gradita.
Ti ringrazio di cuore.
Antonello
Aprile 16th, 2012 alle 00:23
@ in risposta al post 158
Non te la prendere, essere curiosi non significa mica essere cattivi!
Aprile 16th, 2012 alle 05:14
X giovane Holden
Io non ho attaccato nessuno, ho solo detto che, a mio avviso, e’ peggiore il fatto che ci sia un filmato in internet di una morte in diretta che il fatto che questo filmato sia preceduto dalla pubblicita’.
Aprile 16th, 2012 alle 06:40
Ok, non ero attento.
Non sono necessari testimoni.
Nippo
Aprile 16th, 2012 alle 06:41
Ps, io non ho voluto vedere il video.
Aprile 16th, 2012 alle 09:28
@Sauro: Lo so che non hai attaccato ma hai esternato a mio avviso una conclusione errata non proprio edificante su di un altrui pensiero.
@Antonello: Lo sai che le parole hanno un significato ben preciso, a maggior ragione su di un blog dove sono l’unica modalità di esprimere, capire, farsi capire e volenti o meno crearsi un giudizio. Sauro ancora non ti conosce e non sa che non potresti mai asserire bestialità tanto immonde. Abbraccio.
Aprile 16th, 2012 alle 11:33
per Caraibi e David..manca 78 e poi 13 dicembre è la mia data di nascita.grazie per l’ imbecille.per mrFranz forse non hai capito il senso..
1o umanità per tutti e dico tutti
2o un conto è che si ferma una ditta(magari direttamente coinvolta) un conto è che si ferma una nazione
3o non mi faccio portatore di nessuna verità dico la mia se si può
4o semmai dovessi riscrivere firmerò sempre Alessandro (mi hanno spiegato il significato..anche se credo sia assurdo)
Aprile 16th, 2012 alle 11:48
No, scusami giovane Holden, da bischero non mi va di passarci.
Mi riporti per favore, virgolettato, il passaggio in cui “esterno una conclusione errata poco edificante” e le “bestialità immonde” che avrei messo in bocca ad Immonda?
Grazie
PS: Hai ragione, David, deve essere davvero dura qualche volta mandare avanti questo blog, con tanta gente che non riesce a nemmeno leggere quello che scrivi.
Aprile 16th, 2012 alle 13:57
Antonello hai ragione da vendere e confermo che la pubblicità la avevi criticata anche in precedenza. In certi casi dovrebbe essere addirittura proibita!
Aprile 16th, 2012 alle 14:45
Ok, vedo che sono in minoranza.
Dunque, giusto avere in rete il filmato di un disgraziato che, suo malgrado, muore in diretta.
Sbagliato che tale filmato sia preceduto da pubblicita’.
Per me e’ guardare al dito che la indica, invece che alla luna.
Degustibus
Aprile 16th, 2012 alle 14:56
Sauro, in questo post proprio non avrei voluto alimentare polemiche inutili, ma giustamente anche tu pretendi chiarimenti sull’interpretazione delle tue parole, ebbene, come ho scritto, ripeto che a mio parere, virgoletto “a mio parere”, con la tua ultima frase: “Pero’ arrivare a lamentarsi della pubblicita’ prima del filmato…” beh, io ho inteso che tu potessi immaginare che Antonello potesse pensare di essere seccato di dover attendere un paio di minuti davanti alla pubblicità prima di gustarsi finalmente il video della morte in diretta. Pensiero, a mio parere, davvero poco edificante. Se intendevi altro, credimi, io non l’ho capito ed ho pertanto ritenuto doveroso chiarire il pensiero dell’Immondo che dopo un bel po’ di blog non ho dubbi su quale sia chiaro e manifesto; evidenziare lo schifo dello sfruttamento per miseri e poco nobili fini commerciali e di lucro l’attesa fervente prima di poter visionare un triste e forte documento su cui probabilmente varrebbe davvero la pena riflettere nel profondo delle coscienze.
Aprile 16th, 2012 alle 15:09
Sauro, detto questo, poi solitamente usa corregersi, basta tendere la mano con un elegante e dignitoso “… probabilmente, mi devo spiegare meglio …” cercando di dare più ampio respiro alle proprie parole in modo da fugare eventuali dubbi o fraintendimenti, perché la “gente” che non capisce quello che scrivi o quello che dici o quello che pensi ti circonderà sempre e ti sarà utile spiegare meglio loro ciò che vuoi dire. Davvero.
Aprile 16th, 2012 alle 15:58
Giovane Holden, non ti curar , ma leggi e passa oltre , tanto costui non si rende conto di quel che ha scritto.
“Pero’ arrivare a lamentarsi della pubblicita’ prima del filmato…”
Come dire….”bada questo di che si preoccupa!”
Mah!
Se questo non è biasimare, criticare il pensiero di un altro utente, significa proprio che uno tira cazzotti e poi dice “t’ho fatto mica male vero?”
Immondo
Sauro, Saurino mio, un ti vedo tanto attento a come spendi le parole.
Scrivi che non vuoi passar da bischero.
Ottimo proponimento.
Allora soppesa meglio le parole e i concetti su chi ti permetti di criticare.
Immonda Bestia
Aprile 16th, 2012 alle 19:00
Puoi non avere torto David, anche perché ho sentito oggi che muoiono circa 300 giovani all’anno mentre praticano sport a vari livelli (e sono tutte vite, non dimentichiamolo!).
Però non siamo mai contenti. Se non si fossero fermati i campionati si sarebbe urlato allo scandalo per insensibilità e per lo spettacolo che non si ferma neanche davanti alla morte. Ricordo a tal proposito la morte di Niccolo Galli con Bologna-Roma che si giocò il giorno dopo. Io credo che un motivo valido per fermarsi sia semplicemente che non è facile giocare a breve distanza per tanti colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato. Basta polemiche e trasmissioni infinite per favore, almeno davanti alla morte
Aprile 16th, 2012 alle 19:39
Giovane Holden
Quello che scrivi e’ vero, e’ un mio difetto pensare subito che siano gli altri a non aver capito piuttosto che io a non essermi spiegato bene. Me ne scuso con te.
Riguardo ad Antonello, che rispondere? Io ho provato ad avviare un dialogo con lui su un argomento delicato, forse in modo un po’ colorito, cercando di essere misurato, comunque, al contrario di lui verso i ragazzi della radazione di Corriere.it.
Ma cosa dire ad un uomo che non teme nemmeno il giudizio di Dio, come si evince da un suo post sull’argomento successivo? Niente.
Aprile 16th, 2012 alle 19:48
Comunque, e qui chiudo, mi scuso con Antonello, con David, e con tutti quelli che potrei anche indirettamente aver offeso nel blog.
Aprile 16th, 2012 alle 21:57
Sauro io non temo il giudizio di DIO ?
Tra tutti quelli nel blog tu fai questa considerazione proprio a me ?!
Perchè ho citato i versi di Lucio Dalla ?
Versi che dicono quanto è piccolo l’uomo, quanto è misero l’uomo, quanto è vinto l’uomo abbattuto, in ginocchio, dinanzi alla
grandezza , alla perfezione e alla vittoria sulla morte del Signore .
Sauro, guarda io non voglio far polemiche perchè siamo davanti ad un momento di grande commozione, ma tu davvero sei molto distratto.
E poi scusa … ma che c’entrano i ragazzi della redazione di Corriere.it ?
Comunque, non ti devi scusare con me di niente.
Non ci son problemi.
Siamo qua per discutere.
C’è chi capisce le cose al volo e chi le deve rileggere un paio di volte.
Ma tanto non c’è furia, non ci rincorre nessuno.
Immonda Bestia
Aprile 16th, 2012 alle 23:55
X Alessandro (172) avevo solo chiesto se potevi spiegare quei numeri nulla piu’,dal momento Che gia’ c’era stato un cretino che gli aveva dato ben altro significato.felice della tua spiegazione.saluti fabrizio
Aprile 17th, 2012 alle 05:50
Antonello,
mi riferivo al post 43, quando dici “Io non ho più paura di questo ladro(…)
Perchè nella mia vita ho sempre fatto il mio dovere(…)”.
Beato te se davvero hai questa convinzione, lo dico senza ombra di ironia, perchè io, purtroppo, non ce l’ho propio.
Pur non avendo ucciso nessuno, mi ritrovo tante volte a pensare di avere scelto il male invece del bene e a confidare fin troppo nella bontà divina invece di sforzarmi di essere migliore.
Mi sono sentito, questa volta, di aver scelto il bene decidendo di non guardandare quel filmato, ma, di conseguenza, mi sono sentito migliore, più giusto degli altri.
Dunque, ancora una volta, ho peccato.
Ecco il perchè della mia reazione al tuo post.
Ecco tutta la verità.
Mi sono pentito, e mi sono scusato 5 minuti dopo aver scritto quelle cose, che non penso, su di te.
Non rinnego il mio punto di vista su quella che io ritengo la profonda ingiustizia di consegnare a Youtube, e al tempo, quelle immagini.
Domani, dopodomani e ancora tra vent’anni chiunque, da dovunque nel mondo, possa trovarsi per qualsiasi motivo a leggere della storia di Piermario Morosini, potrà, semplicemente digitandone il nome su quel sito, aver accesso alle immagini della sua morte.
Ti tendo la mano, rinnovando le mie scuse, per una polemica che, in ogni caso, avrei fatto meglio ad evitare.
Sauro
Aprile 17th, 2012 alle 07:57
A mio modestissimo non sono d’accordo sul pubblicare un filmato come questo. Come vi sentireste se mettessero in rete gli ultimi istanti di vita di un vostro parente che si dibatte nell’agonia?
P.S. Antonello: quando arriverà la mia ora non avrò paura di Dio, ma il motivo è che se mi salverà lo farà per la sua misericordia infinita. Se dovessi basarmi solo sulle opere buone e sul mio dovere allora di paura ne dovrei avere parecchia, perchè penso che son più le volte che ho sbagliato che quelle in cui ho fatto giusto.
Aprile 17th, 2012 alle 08:04
Sauro, hai fatto un’ottima considerazione sul conseguimento del peccato di superbia nel momento in cui un uomo fa una scelta che esso suppone lo renda migliore degli altri uomini.
E’ un peccato in cui cadiamo tutti.
Ma il peccato porta l’inganno, anzi è esso stesso inganno , nel momento in cui promette beneficio e invece rende pena.
Quando io parlo di fare il proprio dovere, intendo il dovere civico, di cittadino, di padre di marito,di lavoratore, la figura cristiana viene dopo ,viene oltre.
Non vì è azione umana che non sia intrisa nel peccato, pensiamoci bene.
Ogni azione, ogni pensiero , porta al conseguimento del nostro agio e benessere personale , quindi antepone l’io al resto del Creato.
Ciò è peccato.
Ma è inevitabile, è la natura umana, imperfetta, rispetto al Bene assoluto che è solo Dio.
Visti i tuoi giusti concetti sulle forme del peccato ,subdolo ,che sotto mille aspetti sempre si presenta nella nostra vita,
ti consiglio la lettura delle
“Fonti Francescane”, ovvero la vita e l’opera di S.Francesco scritta da fra Tommaso da Celano e Padre Bernardo , i primi congregati di s.Francesco che lo seguirono tutta la vita appuntandone ogni giorno le opere e le parole a postera gloria e studio.
Un caro saluto.
Immonda Bestia
Aprile 17th, 2012 alle 08:08
Sinceramente anche io all’inizio ero un po’ perplesso sulla sospensione delle partite,poi però mi sono chiesto: con quale stato d’animo entrano in campo i calciatori che hanno conosciuto direttamente Morosini? Visto che purtroppo ultimamente ho vissuto un lutto molto grave per la mia famiglia ho pensato che fosse semplicemente giusto fermarsi perchè è molto difficile continuare ad andare avanti come se nulla fosse successo,specialmente i giorni seguenti alla tragedia.
La cosa che mi fa’ più rabbia di tutta la vicenda è che ci sono troppi sciacalli e avvoltoi che volteggiano intorno alla figura del buon Morosini.
Aprile 17th, 2012 alle 12:19
Grazie Antonello, molto lucido il tuo pensiero sull’argomento.
Non mancherò di seguire il tuo consiglio sulla lettura.
Un caro saluto.
Aprile 18th, 2012 alle 17:32
ok Fabrizio,bene che ci siamo capiti,poi mi hanno spiegato,mi aspettavo le scuse anche da David ma va bè, ho preso di imbecille a gratis.A lui che apprezzo per libertà d’ opinione vorrei chiedere se chi si firma col nome e poi 88 se inneggia al nazismo…, un unica riflessione, al di là moralizzatori(uno è mr franz),poi chiudo con le polemiche…
LA MORTE E’ UGUALE PER TUTTI.