Buon lavoro Pantaleo
Inserito da admin il 30 Nov 2006 8:13 pm. Categoria: Fiorentina.
Giusto rinnovargli il contratto, giusto dare una scadenza così lunga, anche se è vero che nel calcio le certezze durano lo spazio di un pomeriggio.
Ora Corvino potrà lavorare davvero in profondità e a questo proposito propongo un quiz (non si vince nulla, ma sarà divertente lo stesso provarci): nel 2011 quanti giocatori provenienti dalla Primavera saranno in prima squadra e perché no in Nazionale?
Sarà su questo che si misurerà il lavoro di Corvino, più che su qualsiasi altro aspetto tecnico.
Ad ogni giovane lanciato gli daremo un bonus per sbagliare cinque congiuntivi in conferenza stampa.
Buon lavoro, Pantaleo, come vedi qui la pressione non è poi così asfissiante…
Novembre 30th, 2006 alle 20:26
Intervista a
Diego Della Valle – Anna
(Pubblicata il 19/02/2000 – letta 80 volte**)
Grandi prati. Una trentina di bambini guidati da maestre si aggirano fra le spaziose costruzioni di una moderna azienda, guardano dentro attraverso enormi vetrate, lanciano gridolini riconoscendo mamme e papà al lavoro, raggiungono di corsa un parco giochi e poi si rifugiano in un asilo dove cominciano a disegnare sdraiati per terra.
In unâaltra ala della costruzione si intravedono una decina di persone, uomini e donne, impegnate a muovere quelle macchine infernali che servono per tenersi in forma. Fitness. âDobbiamo star bene noi e dobbiamo fare stare bene quelli che lavorano con noi. Dobbiamo guadagnare ma non a scapito dei dipendentiâ?. Due regolette semplici ma rivoluzionarie, almeno al giorno dâoggi.
Diego Della Valle, leader di uno dei gruppi più importanti (500 miliardi di fatturato) nel settore calzaturiero (Todâs, Hoogan) e dellâaccessorio, spiega così la sua filosofia che lo ha portato a costruire la sua ultima fabbrica in maniera così anticonvenzionale. Grandi spazi, soffitti alti, tanto verde, tanta luce. Verrebbe da dire: che spreco. In uno stanzone in cui siamo abituati a vedere trenta persone gomito a gomito, sguazzano sei dipendenti. Unâidea in fondo geniale. Nella campagna marchigiana aria, verde, luce non costano niente o quasi. E ci allontanano dallo stress. Veramente fuori del comune. Sulla facciata dellâazienda non câè scritto niente. Understatement allâultimo livello. Ci si ferma davanti al cancello e solo lâintuizione ci fa capire che siamo arrivati. Nemmeno sul campanello câè scritto Della Valle. âDâaccordo, siamo nel 2000, lâazienda è modernissima. Ma i bambini e la ginnastica che cosa câentrano?â?. Diego Della Valle continua sulla strada della semplicità .
Senza spremersi troppo il cervello e senza avere la presunzione di inventare nulla, era giusto pensare alla vita quotidiana di una persona mediamente giovane che comincia la mattina, si alza e pensa: dove vanno a finire i miei piccoli?
Dove vanno a finire?
Appunto. Se li portano qui in fabbrica. Escono insieme da casa dopo aver fatto colazione e non si separano nemmeno durante le ore di lavoro. I piccoli allâasilo nido, i genitori a cucire scarpe.
La fabbrica è diventata la nonna?
Qua le nonne hanno ancora una grande funzione di baby sitter. Il calore di una nonna in forma è insostituibile. Ma ci sono anche i nonni che lavorano. O i nonni non sempre disponibili. E allora molte mamme preferiscono portare qui i loro bambini. Sono più tranquille, se li sentono a 50 metri, nellâintervallo li vanno a trovare, e alla fine tornano a casa insieme.
E la palestra?
Eâ un altro dei problemi delle coppie giovani. Un problema meno assillante, dâaccordo, ma il miglioramento della qualità della vita passa anche attraverso un fisico a posto.
Una specie di fabbrica totalizzante: si entra la mattina, si esce il pomeriggio dopo aver mangiato, pensato al pupo e anche buttato giù la pancia. Lâideale per una donna con poco tempo.
Potrebbe sembrare un poâ paternalistico nel senso peggiore della parola. Ma è un rapporto molto normale tra noi e chi lavora. I risultati sono ottimi. La gente qui ci sta volentieri.
Fare i propri affarri ma non sulle spalle degli altri. Lo diceva prima.
Eâ molto facile accumulare fortuna od avere successo se lo fai a tutti i costi. Se lo vuoi fare cercando di non disturbare il prossimo è un poâ più difficile ma dà molte più soddisfazioni. Allâinizio io credevo che questa idea fosse solo una cosa di buon senso. Ma quando la prima volta da una di queste grandi finestre ho visto passare i bambini tenuti per mano dalle mamme che li portavano agli asili ho avuto un senso di soddisfazione completa. In un minuto mi sono reso conto di avere avuto la capacità e la fortuna di essere alla guida di unâazienda dove riusciamo a fare le cose che facciamo con questo clima e questo ambiente. E siamo unâazienda fra le quattro leader nel mondo nel suo settore.
La palestra quando è frequentata?
Nellâorario della mensa, oppure la sera, alla fine del lavoro. Eâ molto frequentata dalle donne. Per molte è la prima volta. Le donne marchigiane non avevano questa abitudine. Il miglioramento estetico e del benessere: molte si sono accorte che nella logica della vita famigliare non guasta. Io mi ricordo che tanti anni fa molte donne che lavoravano nelle fabbriche erano come abbrutite dal lavoro: la famiglia da crescere, le otto nove ore di lavoro, fare da mangiare. Mantenevano in ordine la famiglia e in disordine ci andavano loro, esteticamente e psicologicamente.
A quanto mi risulta la sua è lâunica azienda con uso di palestra.
Gli imprenditori, soprattutto se di generazioni un poâ vecchie, pensano che in una fabbrica si lavora e non pensano che unâora di ginnastica non cambia nulla allâimpresame migliora la qualità della vita di chi ci sta.
Anche gli asili nido non sono così frequenti.
Ce ne sono, ma in poche aziende. Se ti vuoi tenere le persone brave, calcolando che fra pochi anni molti mestieri permetteranno alle persone di lavorar da casa, devi dar loro una situazione tale che tra stare a casa e stare qui non trovano differenze grandi. Altrimenti si mettono davanti al computer e lavorano da casa.
Asilo nido e palestra sono anche un risparmio.
Risparmiano soldi naturalmente ma è lâaspetto psicologico che è vincente. I genitori sono molto più tranquilli sapendo che i bambini sono a pochi metri da loro. E quando è bel tempo i bambini girano e vedono il padre o la madre che lavorano. Familiarizzano con lâambiente. Servirà anche per non far avere in forte antipatia il posto di lavoro quando saranno grandi.
I bambini si abituano fin da piccoli che questa sarà la loro fabbrica?
Se si pensa di guidare la loro vita in questo modo, invece di fare del bene si fa del male. Io però credo che stando a contatto con un posto così non si fanno una brutta idea di quello che è un posto di lavoro. E quando toccherà a loro non ne avranno un pessimo ricordo.
Però le fabbriche non sono tutte così.
Qualche giorno fa ho visitato in Inghilterra una fabbrica di scarpe che volevo comprare. Tornando verso Londra mi sono detto: non la comprerò mai. Ho visto un degrado, un rapporto con le persone che lavorano, un ambiente di lavoro che in Italia non ho mai visto. Nemmeno centâanni fa câerano cose del genere da noi. Ambienti malsani, brutti, sporchi, a rischio, la gente abbrutita da un tipo di lavoro mai migliorato. Il vecchio concetto della miniera di cento anni fa.
Non si può fare roba di lusso come facciamo noi, frequentare negozi di lusso, strade di lusso, se non si è tranquilli su quello che câè dietro tutto questo.
Tutto ciò diminuisce la conflittualità ?
Non la diminuisce, ma certamente non la peggiora.
Quante donne lavorano da voi?
Circa 500.
Le donne lavorano meglio?
Sicuramente non peggio. Noi abbiamo un gruppo di donne, tra dipendenti e dirigenti, molto in gamba.
Lei che atteggiamento ha nei confronti delle donne?
Io posso essere definito il tipico maschio italiano. Vengo dalla provincia, frequentavo il Bar dello Sport dove si parlava di calcio e si raccontavano inesistenti conquiste femminili.
Quanto di peggio.
Esatto. Nonostanteciò ritengo che le donne abbiano le stesse chances nel lavoro degli uomini. Non mi viene mai in mente di pensare sul lavoro: questa è una donna.
Ma alla fine le donne qui da voi fanno carriera?
Nei nostri quadri dirigenziali câè un bel gruppo di donne. Saranno il 40 per cento.
Sono tante.
Perché sono brave.
Ci sono donne migliori di altre?
Le ultime generazioni mi piacciono molto. Mi piace il loro atteggiamento verso le cose, le persone e il lavoro. Molto leale e diretto. Hanno una voglia di fare che prescinde dagli aspetti materiali.
Sono carrieriste le donne?
Come gli uomini. Non vedo nessuna differenza. Hanno le loro ambizioni e le portano avanti senza problemi.
Le donne devono lavorare?
Fa bene a tutti lavorare. Lâozio fa male. Capita spesso di vedere donne che non lavorano e che massacrano le famiglie, che hanno tempo da perdere e lo perdono male. Io credo che le donne debbano lavorare. Lâideale è fare un lavoro che piace.
Il lavoro rende la donna più indipendente.
Una donna senza un mestiere ha ottomila problemi più di un uomo nel momento in cui si dovesse reinventare la vita.
La casalinga quindi rimane a un livello inferiore?
La casalinga intelligente è reattiva come la donna che lavora. Eâ lâeroina di casa perché sacrifica le possibilità che la vita le mette a disposizione. Però la donna che non lavora e che non ha interessi forti corre il rischio di avere il cervello che gli si ammoscia per strada.
Il mondo del lavoro è maschilista?
Ci sono dei settori, quelli legati alla creatività , dove ormai non câè più alcuna differenza. In qualche altro settore e in qualche parte di Italia forse si. Nellâindustria pesante, o in certe regioni, lâuomo prevarica ancora. Ma nelle aziende dove câè gente giovane questo problema non esiste più.
Lâuomo è infastidito di dover cedere il passo a una donna?
Una volta se avevi un capo donna tutti ti chiedevano: come ti trovi? Adesso è impensabile. Quindici anni fa faceva impressione anche a me incontrare il presidente di un grande gruppo americano e scoprire che era una donna. Poi, essendo un italiano, davo pure unâocchiata.
Ci sono casi di molestie sessuali nelle sue fabbriche?
Non mi è mai arrivata notizia. Ma queste sono zone dove episodi del genere, ove succedessero, sarebbero regolati dai mariti, dai fratelli. Non ti farebbero scrivere dallâavvocato. Ti aspetterebbero fuori dal cancello.
Quante coppie avete?
Non ne ho idea, molte si formano qua. Mi invitano spesso ai matrimoni.
Che rapporto ha lei con le donne?
Sano. Normale. Le donne mi piacciono. Mi piace avere un rapporto alla pari. Naturale.
Quali sono le donne mito della sua gioventù?
Come tipi di donne? Audrey Hepburn, Sophia Loren, Candice Bergen.
Mica male.
Ma bisogna ricordarsi che esistono anche donne come Rita Levi Montalcini e Margherita Hack.
Bisogna?
Molti di noi sono formati dalla vita del bar. E il bar, da questo punto di vista, forma male.
Ho capito. Quali donne le piacciono?
Mi piacciono le donne sane, con un gran bel carattere, con la faccia sorridente, eleganti. Jacqueline Bisset.
E tra la Cucinotta e la Ferilli chi preferisce?
Le conosco tutte e due bene: sono belle, intelligenti e simpatiche. Hanno le caratteristiche per piacere a tutti.
Le conosce bene? Vuoi far morire di invidia qualche milione di italiani?
Le conosco bene. Con amicizia. Sono due donne moderne, con i piedi per terra.
Come hai vissuto il femminismo?
Eâ stata una rottura di scatole mondiale. Io non capivo perché ci fosse da incazzarsi così tanto. Io ho sempre pensato che una donna e un uomo, a parte la differenza estetica, dal punto di vista dei valori e dei principi dei diritti e dei doveri, fossero del tutto uguali. La cosa che mi ha dato più fastidio, in ogni caso, è stato quando il fenomeno è diventato una moda. Mi ricordo allâuniversità : su ogni cosa si faceva dei distinguo. E io allora me ne andavo molto volentieri a giocare a biliardo.
Il femminismo le ha dato fastidio ma i risultatiâ¦
Il femminismo è stato un ottimo grimaldello. Sono gli eccessi che sono stati banali. Ma il principio di mettere a posto le cose non si può che condividerlo.
Le donne nella sua fabbrica guadagnano come gli uomini?
Più o meno si. Secondo le tariffe sindacali nazionali.
E le dirigenti?
Sono pagate per le qualità professionali che hanno. Le donne brave hanno un mercato del lavoro assolutamente equivalente a quello degli uomini.
Senta, siamo alla fine dellâintervista. Ci dica una cosa sincera, ma proprio sincera. Quanto le piacciono le donne? Fino a che punto?
Eâ una domanda alla quale bisogna proprio rispondere?
Che fa, si appella al quinto emendamento?
Mi appello a tutto quello cui ci si può appellare.
Novembre 30th, 2006 alle 20:36
..io te la sparo..5 giocatori tra italiani e stranieri.
Novembre 30th, 2006 alle 20:51
Diciamo 4. Non di più, vedo tanta mediocrità a giro…
Novembre 30th, 2006 alle 22:24
Non dipenderà affatto da Corvino, ma dal modo in cui Firenze avrà la necessaria pazienza per far crescere questi ragazzi. quindi conoscendo il pubblico di Firenze, direi pochi.
anche perchè alle prime note negative (e ci saranno proprio perchè sono giovani e dovranno formarsi anche attraverso prestazioni negative), si imputerà a Corvino e ai Della Valle il braccino corto, e il non aver acquistato i cosiddetti campioni sbagliando per l’ennesima volta la campagna acquisti. che se si vuole primeggiare bisogna cacciare fuori la grana e non fare proclami per poi far giocare gente senza esperienza.
Dimmi se sbaglio David.
saluti.
RISPOSTA
Direi proprio di no, che non sbagli.
Ciao,
David
Novembre 30th, 2006 alle 22:50
In prima squadra ci andranno Brivio , Lepiller e Tagliani…ricordati di quello che ti dico…Di Carmine è troppo leggero e secondo me non esploderà…
Novembre 30th, 2006 alle 23:05
Io presumo 2-3 saranno in Nazionale… di cui però provenienti dalla primavera… credo nessuno.
Ho fiducia in quest’uomo… ma suo figlio deve presto cambiare mestiere se non vogliamo fare la fine della Juve di Moggi.
Novembre 30th, 2006 alle 23:16
4 e spero due almeno in Nazionale
Dicembre 1st, 2006 alle 00:57
David al contrario di quello che dicono molti a me la tua telecronaca piace ti ho imparato a conosciere da bambino che avevo poco più di 10 anni e mi divertivo parecchio a sentirti urlare quando la nostra amata viola segnava. Ora che ne o 24 ti sento poco perchè freguento ormai qualche anno Lei la nostra mitica Curva Fiesole. TI dico una cosa però i CORVO e glà ragione quando dice che unnè sistema un giorno osannare ed un altro criticare la Fiorentina solamente per riempire du fogliacci di giornale e fa bene (scusa i francesismo)a incazzassi con voi, e a dire voi vi ci metto tutti che vu sia delle Lady o delle onde Blu. Che si faccia un pò basta, almeno per la nostra amata VIOLA.
Dicembre 1st, 2006 alle 01:25
Caro David, sei ritornato sulle scommesse innocenti che piacevano a Bepe Pegolotti e a R. Paloscia. I giovani della primavera non so quanti di noi li conoscano per poter esprimere un giudizio tecnico. Io neanche uno.
Eppoi, non ti pare un pò azzardato scommettere oggi su cosa sarà di questi giovani tra 5 anni?
Magari anche Pantaleo, oggi, potrebbe non dare delle occasioni a chi invece si scoprirà campione domani. Nel calcio è già successo. Saluti e nuovamente Auguri per il blog.
RISPOSTA
Hai ragione, scommesse innocenti.
sarà il Natale che è già nell’aria, il rinnovo di Corvino o il compleanno del blog, chissà.
Ciao,
David
Dicembre 1st, 2006 alle 09:20
Ma perché non ti guardi il risultato del sondaggio di fiorentina.it invece di fare battutine scontate?
Dicembre 1st, 2006 alle 09:43
E’ giusto che la società rinnovi per il lungo termine se crede nelle qualità di un DS.Questo dovrebbe valere anche per l’allenatore/ manager.Quindi auguri a Corvino,sinceri, ma sotto osservazione annuale.Sono d’accordo sul fatto che il vivaio,i giovani, e quindi in primis la primavera, dovrebbero essere il serbatoio di campioncini per la prima squadra.Per il momento quelli che mi lasciano sperare di piu sono Brivio e Lepiller.Non moltissimo.Bisognerebbe anche che Corvino cercasse validi giocatori da immettere subito in prima squadra andandoli a cercare in tutta Italia, Europa ,Africa, Sudamerica.Per questo ci vuole una rete di talent scouts molto valida e sofisticata.La Fiorentina dovrebbe ispirarsi al modello Udinese, tanto per prendere un caso emblematico.Comunque, questo abbiamo e questo ci teniamo,col sorriso sulle labbra.
Dicembre 1st, 2006 alle 09:44
Caro davide la tua scommessa mi fa pensare che fino ad oggi mi ero illuso e non avevo capito nulla del progetto.Io non credevo che il progetto fosse quello di far si che nel 2011 ci fossero 4 primavera in prima squadra di cui 2 anche in nazionale ,poi nel 2015 7 in prima squadra e magari 3/4 in nazionale e da li cominciare a lottare per un qualcosa di veramente importante che con un po di fortuna arriverà entro il 2020.io avevo capito,e ti ringrazio di avermi fatto capire che sbagliavo,che il progetto prevedeva qualcosa di importante molto prima,per esempio in 3/4 anni e che addirittura erano dispiaciuti per il rallentamento avuto dal progetto per questo anno di calciopoli.Figurati che scemo ,che illuso,forse sarà l’amore che ho per il calcio e per questa squadra con le maglie viola che mi aveva portato a sognare e a fraintendere quello che veniva detto.Ora ho capito perchè mi prendevi indirettamente per il ….(in giro) criticando chi rimpiangeva brocchi,ora ho capito perchè va bene che il grande pantaleo abbia portato blasi,potenza,pazienza,reginaldo,gobbi,kroldrup, do prado,liverani,questi non devono servire come avevo capito io a lottare per un qualcosa di importante ,ma devono invece servire per apettare che il settore giovanile dopo essere stato pesantemente ricostruito cominci a sfornare campioncini che poi dopo la giusta esperienza fatta possano dare il loro contributo al meraviglioso avvenire viola.Ora ho capito perchè la difesa va bene così,perchè non deve servire a vincere cose importanti,peccato perchè speravo che prima di morire avrei rivisto qualcosa di importante,ma invece mi sa che forse solo i miei figli avranno la grande fortuna di arrivare a tanto.mi dispiace anche per te perchè siamo quasi coetanei.mi permetto di dare a tutti un piccolo consiglio quando fate il conto di dove saremmo stati senza penalizzazione tenete anche conto che senza calciopoli ci sarebbe stata anche la juve e un milan non in queste condizioni,perchè non lo sento fare a nessuno questo conto.
p.s. avevo altri sentimenti ma li ho scordati e invio così.CIAOOOOO
Dicembre 1st, 2006 alle 09:58
A me il rinnovo di Corvino non mi entusiasma più di tanto. Mi avrebbe entusiasmato se fosse stato contemporaneo al rinnovo di Prandelli, meglio ancora se fosse stato prima Prandelli a rinnovare e solo dopo Corvino. Perchè? Perchè sono superconvinto che il campionato dell’anno scorso sia il frutto molto più della bravura di Prandelli che di quella di Corvino. Obbiettivamente quella squadra era da sesto-ottavo posto e Prandelli l’ha fatta arrivare in alto e poi le ha fatto reggere l’assalto della super Roma. Diversi giocatori scelgono Firenze proprio per la presenza del mister, sia per conoscenza diretta (Mutu, Frey, Donadel, Brocchi, Blasi) sia per la stima umana e tecnica di cui gode. Prandelli ha dimostrato anche di saperci fare, eccome, con i fiorentini e con Firenze, ha capito quali difetti combatterne e quali pregi esaltarne.
A fronte di tutto ciò Corvino non mi sembra abbia dimostrato, ancora, la stessa incisività. Il settore giovanile a mio avviso non si giudica sul numero di finali che raggiunge ma sul numero di giocatori di alto livello che riesce a fornire alla prima squadra (e su questo Corvino è ancora ingiudicabile). Alcune trattative, vedi Mutu e Frey che si è ridotto l’ingaggio, le si devono a Prandelli e non certo a Corvino. Inoltre secondo me Corvino ha dimostrato di non sapersi liberare dalla mentalità provinciale da cui proviene (Lecce), perchè trincerandosi dietro la scusa di voler sempre chiudere alle sue condizioni non capisce che a Firenze bisogna anche saper prendere il grande giocatore: ha rischiato di perdere Toni, idem con Pasqual (senza calciopoli sarebbe forse bianconero?), si è fatto letteralmente derubare dal Manchester per Vidic, si è lamentato del prezzo di Diarra quando costava 13 milioni e poi il Real lo ha preso a 35. Insomma non si può pensare di applicare la “formula Lecce” con la Fiorentina e con i Della Valle. Quando il livello comincia ad essere più alto, quando si deve competere con grandi club, si deve anche pensare in grande ed essere disposti a spendere (ovviamente non come fa l’Inter ma come fanno Valencia, Liverpool, Lione si!) e capire che non hai a che fare con il DS della Ternana o del Cesena con i quali fai la voce grossa e ottieni, ma hai a che fare con gente del calibro di Ferguson che non ci mette niente a fartela sotto il naso.
Poi il signor Corvino la deve smettere con questa storia che fino a tre anni fa eravamo in serie B e bla bla bla … Semmai lui è uno che ha conosciuto più B che A ma Firenze di serie B nella sua storia ne ha vista davvero poca, e sempre per colpe altrui (FGCI, Cecchi Gori). La dimensione della Fiorentina è quella di una squadra che ha sempre bazzicato le prime 5-6 posizioni della serie A, che ha giocato spesso in Europa, che ha uno dei primissimi pubblici d’Italia (meglio di Juve e Lazio, peggio solo di Milan-Inter-Roma quando lotta per lo scudetto), con un bacino di utenza inferiore a Juve, Milan, Inter e Roma ma non certo a Lazio e Palermo, che ha visto giocare tra le sue fila fior di fuoriclasse. Tutto questo Corvino sembra a volte non saperlo o non volerlo sapere, vorrebbe propinarci un bagno di umiltà per il quale la nostra reale dimensione sarebbe la B o poco più e tutto quello che viene di più (che comunque non lo si deve pretendere) è tutta farina del suo sacco.
INFINE UNA DOMANDA: NON CREDI/CREDETE CHE SAREBBE STATO MEGLIO FAR RINNOVARE PRIMA PRANDELLI DI CORVINO. NON CREDI CHE QUESTA MOSSA VENGA INTERPRETATA DA PRANDELLI COME IL FATTO CHE LA SOCIETA’ METTE AL CENTRO DEL PROGETTO CORVINO E NON LUI? IO HO PAURA DI SI. DA MOLTI SEGNALI E MESSAGGI SUBLIMINALI DEL MISTER IO TEMO CHE LUI PER SPOSARE LA FIORENTINA PER LUNGO TEMPO PRETENDA UN RUOLO CHE DAL PUNTO DIVISTA TECNICO DELLA PRIMA SQUADRA DOVESSE ESSERE SUPERIORE A QUELLO DI CORVINO, UN RUOLO ALLA FERGUSON, UN MANDATO PER DIRIGERE TUTTO CIO’ CHE RIGUARDA LA PRIMA SQUADRA, DAL MERCATO AI CAMPI DI ALLENAMENTO. IO NATURALMENTE SPERO DI SBAGLIARMI E SPERO CHE AL RINNOVO DI CORVINO SEGUI QUELLO DI PRANDELLI. TU CHE NE PENSI DAVID?
Dicembre 1st, 2006 alle 10:42
auguri pantaleo
Dicembre 1st, 2006 alle 10:58
Altro che difensori…ci serve un buon centrocampista alla Lampard!!!
Dicembre 1st, 2006 alle 11:12
Al di là di tutto (non si può esser d’accordo su tutto, men che mai sullo sport, dove non ci sono valori netti e/o oggettivi), si tenga sempre bene a mente: è arrivato Corvino e ha portato una squadra (praticamente rifondandola, o quasi) in champions, con un campionato straordinario; ha – forse dato di fatto ancor più importante – del tutto rifondato un settore giovanile, conquistando 3 finali su 4 (mi pare, o erano 4 su 4?) di categoria; sfoltito una rosa che stava arricchendosi negli anni di errori cecchigoriani (stipendi alti a giocatori mediocri, frotte di giocatori assolutamente inutili e via e via). Poi, è chiaro che ci sono stati anche degli errori, tipo giocatori acquistati che non hanno reso (Lobont? Reginaldo? riguardo a quest’ultimo sono convinto che sia stato preso per realizzare un qualche scambio che poi – ci sta! – è saltato), o che ANCORA non hanno reso (un esempio su tutti è Gobbi, su cui tutti sputano veleno: ma Gobbi l’anno scorso a Cagliari ha fatto un grandissimo campionato – diamogli tempo, il giocatore verrà fuori!); o giocatori che potevano essere venduti meglio (e qui si potrebbe parlare un giornata: Fantini? Riganò? Maggio? Ariatti? Su Riganò si può anche pensare come un premio alla persona – era inutile facesse panchina qui, a 30 anni; era giusto agevolare altre società perché lo prendessero; di Maggio si può dire che comunque qui non ha mai convinto, e sì che di occasioni ne ha avute; Fantini resta un buon giocatore, ok, ma di serie B; Ariatti forse poteva esser venduto meglio, ma si consideri che è servito anche per instaurare importanti rapporti con una società che di giovani ne sforna spesso!).
Comunque sia, in una ideale bilancia, penso che i meriti pesino assai di più. Quindi, onore a Corvino, tutto sommato. E che ci faccia vedere ancora altro.
Più che tutto, adesso il secondo passo: Prandelli per 5 anni, e più. Con pieni poteri, anche alla Ferguson.
E poi il terzo: il centro sportivo.
Personalmente, ho un solo rimpianto: che in questa società non ci sia più Giovanni Galli, un uomo che sa di calcio, e che è bravissimo anche a scovar giocatori, e che – infine – per il progetto della Valle è perfetto. Purtroppo non ha accettato l’incarico che gli avevano proposto (e che mi pare sia lo stesso avuto al RealMadrid – che comunque resta il RealMadrid!). Ecco, quello è più grande rimpianto, altro che Brocchi o Jimenez…
FORZA, CHE QUESTA E’ LA VOLTA BUONA. UN ANNO DI SACRIFICI, POI IL PROSSIMO CI DIVERTIAMO!
Dicembre 1st, 2006 alle 11:19
Auguri per il tuo futuro Viola, anche se non ti poerdono un GRANDE UNICO ERRORE…NON AVER CONFERMATO BROCCHI. Con lui sarebbe stato tutto un altro campionato, campionato di vertice nonostante la penalizzazione e non campioanto di coda. CIAO PANTALEO E ALE’ VIOLA.
Dicembre 1st, 2006 alle 11:31
Piu’ che sbagliare i congiuntivi mi sembra che le conferenze stampa di Corvino siano in generale incomprensibili.
Mi sembra che per arrivare al fine di una sua dichiarazione salti spesso di palo in frasca;in teoria come se una persona per andare da Firenze a Livorno, passa da Genova.
Non so’ che dire del suo rinnovo, sinceramente sono del partito che era meglio il rinnovo di Prandelli.
Anche perche’ ascoltando l'”ingarbugliata” conferenza stampa di ieri e sentire dire che questa squadra non ha bisogno di rinforzi in difesa……mah, mi sembra una dichiarazione molto opinabile.
Comunque sia per il bene della Fiorentina mi associo agli auguri a Pantaleo per un buon lavoro.
Buona giornata a tutti.
Dicembre 1st, 2006 alle 11:37
SONO MOLTO CONTENTO,ADESSO TOCCA A CESARE RINNOVARE…
Dicembre 1st, 2006 alle 12:18
Fonti a me vicine mi hanno riferito che Corvino nel mercato di gennaio proverà a prendere in prestito con diritto di riscatto uno tra questi giocatori(in ordine di preferenza):
Samuel,Thuram,Paulo Ferreira,Bonera,Boulahrouz o Ferrari.
Dicembre 1st, 2006 alle 12:50
Io credo che Di Carmine della primavera possa diventare un grande giocatore tu cosa ne pensi David
Dicembre 1st, 2006 alle 13:24
Panta Panta Panta….
Leon Leon Leon…..
svvvvv , bum…..
Auguri e fai fare alla Fiorentina un affare come hai fatto fare al Lecce con Bojinov.
PS: chi se ne frega dei congiuntivi… che io dicessi
Dicembre 1st, 2006 alle 13:35
Permetti David che dia una mia veloce opinione all’amico PAOLO/SEMPREFIRENZE.
Caro amico, dopo aver letto il tuo post, devo dire che se tu, come dici, pensavi ad un certo progetto DV ed invece, ora, “che hai aperto di più gli occhi” ne vedi un altro completamente opposto a quello che pensavi, devo dire che sei, a mio avviso s’intende, in pieno torto.
A parte che si può vincere campionati e coppe anche con i ragazzi primavera, se questi si riveleranno dei campioni nell’imminente futuro (la Fiorentina 68/69 nacque così), ma credo che sei nel torto, quando pensi che i Della Valle non abbiano messo in conto che Firenze la pazienza di vedere il film “Diventeranno famosi” non ce l’ha. Sanno bene, perchè informati da chi dei tifosi viola se ne intende, che la Fiorentina non è l’Atalanta o l’Empoli. Qua, sanno tutti perfettamente ( la prova l’hanno avuta proprio questa settimana) che dopo due pareggi col l’Ascoli e col Siena, tanto per fare un esempio, è sceso il più acceso dei malumori.
Grazie David per l’opportunità. Saluti a tutti
Dicembre 1st, 2006 alle 13:52
Senz’altro mi associo agli auguri di un buon lavoro a Corvino, però David io credo che se da qui al 2011 si vuol provare a vincere qualcosa non sia una questione di giovani promesse da far maturare, ma di campioni affermati che fanno la differenza (e quindi che costano cari…)
Dicembre 1st, 2006 alle 16:30
Buonlavoro Pantaleo!
Dicembre 1st, 2006 alle 17:09
DAVID MA è VERO CHE bRIVIO S’è UN Pò MONTATO IL CAPO????
Dicembre 1st, 2006 alle 18:41
David ma secondo te non ne abbiamo già abbastanza di giovani in rosa? Che c’entra, se qualcuno della Primavera diventasse un campione sarebbe bellissimo, su questo non c’è dubbio. Io mi riferisco alle prossime strategie di mercato: non sarebbe giunto il momento di smetterla di rivoluzionare la squadra e di inserire 3-4 giocatori al massimo, ma di grande valore? So bene che non possiamo permetterci Ronaldinho..ma giocatori che valgano 10-12 milioni credo che siano più che accessibili per questa società, o no?
Dicembre 1st, 2006 alle 19:55
caro ENRICO,mi dispiace che la critica sia arrivata proprio da te che sei sicuramente tra i primi due ma forse il primo con cui sono più spesso daccordo e condivido le idee.però penso che sia stato frainteso,o mi sono spiegato male io o non mi hai capito te,sicchè va bene che non mi sono spiegato io.Io ti assicuro che per ora non ho perso nessuna fiducia nei dellavalle proprio mercoledi ero in compagnia di una persona stimatissima a firenze e conosciuta anche dal” sig.blog” e lui mi è testimone che invece li ho difesi da chi gli muoveva delle critiche.la mia voleva essere solo una risposta all’articolo di davide perchè io sarei si contento che qualche giovane arrivasse alla prima squadra ma prima di ciò sarei più contento dell’arrivo finalmente di giocatori che diano nell’immediato quella visibilità alla squadra che la società ci aveva a più riprese promesso ed io ben avevo compreso e di certo non avevo frainteso.Comunque dopo aver scritto il post ho letto quì su violanews un articolo su dichiarazioni del grande pantaleo che mi ha davvero convinto della bontà del mio articolo.
Dicembre 1st, 2006 alle 20:15
Per UMBERTO: Corvino aveva il contratto in scadenza e ora si avvicina il momento di gettare le basi per il prossimo mercato di Giugno..sarebbe stato un po’ difficile senza il rinnovo. A Prandelli il contratto scade nel 2008 e comunque i Della Valle hanno già detto che lo considerano un allenatore-manager e che gli rinnoveranno il contratto fino al 2011.
Dicembre 1st, 2006 alle 22:50
ti propongo,David, un altro gioco per giudicare il lavoro di Corvino…Invece di contare i giocatori viola in nazionale o cresciuti nel vivaio,contiamo i piazzamenti Champions e gli scudetti…Per ora un piazzamento…
ciao,simone
Dicembre 8th, 2006 alle 12:39
L’unica speranza è che ora, visto il rinnovo, ci si dedichi veramente al settore giovanile. La spina del fianco è la squadra degli allievi nazionali, quella che l’anno scorso era vice campione d’Italia con Chiarugi in panchina e che quest’anno arranca nelle parti basse della classifica con Tarroni. Come mai? Non credo sia tutta colpa dei ragazzi (perlomeno di quelli che giocano, visto che su 25 in rosa, 10-11 restano sempre fuori)….perlomeno l’anno scorso avevamo un allenatore che in panchina urlava, dirigeva, suggeriva, disponeva…
Dicembre 11th, 2006 alle 17:31
Ma Corvino va a vederle le partite o si attiene a quello che gli raccontano? Perchè qualche volta non capita a vedre anche gli allenamenti delle varie squadre e magari parla direttamente con i ragazzi (senza magari farsi raccontare da qualcuno che va tutto bene)? Secondo me lui non sa neanche chi sono i componenti delle varie squadre, non conosce i loro problemi, i loro sogni, le loro speranze e, perchè no?, le loro delusioni, il loro sconforto. Gli dicono magari che va tutto bene e così siamo a posto. Ma se dal settore giovanile deve venire la Viola del futuro, non credete che meriterebbe maggiore attenzione? Se no ricadiamo nell’ipocrisia e questo farebbe veramente male, non credete?