Le conseguenze dell’odio
Mi vergogno di quello che ho pensato.
Sì, mi vergogno perchè non esiste nella vita dolore più grande del perdere un figlio.
E’ intollerabile solo pensarla una cosa del genere: non è nella logica umana ed in fondo, a parziale sostegno della tesi sull’insostenibilità della sofferenza, non siamo neanche stati biologicamente preparati per tale evenienza.
Per questo è allucinante quello che ho pensato di istinto quando ho letto le parole di perdono del padre di Angelo Frammartino verso colui che ha gli ha ammazzato il figlio “perché sentiva il bisogno di uccidere un ebreo” ed invece ha sbagliato persona.
Ho pensato: “ma se la mattanza verso suo figlio l’avesse compiuta un israeliano queste parole così dolci e così crudeli ci sarebbero state lo stesso?”
E’ chiaro che in quel momento così buio del mio intelletto è uscita fuori tutta la mia estrazione ebraica.
Eccole qui le conseguenze dell’odio ormai quasi secolare che divide i figli di Abramo.
Se anche uno laico come me, che da trent’anni crede nella costituzione dello Stato Palestinese, che da decenni non condivide la politica di Israele, cade in queste bassezze, vuol dire che siamo già un bel pezzo avanti nella distruzione di tutto.
Agosto 21st, 2006 alle 15:14
Ciao David,
purtroppo fa parte di una mentalità ormai drammaticamente radicata per cui criticare la politica di Israele equivale ad essere antisemiti. Qualche giorno fa è stata pubblicata su Repubblica (non su Libero) una foto della sinagoga di Siena imbrattata con una scritta che diceva “basta bombe sui bambini,Israele assassini”.La didascalia recitava “scritte antisemite sulla sinagoga di Siena”…Ma possibile? si equipara una scritta del genere agli striscioni della curva della Lazio? Io sono laico, cresciuto insieme a diversi amici ebrei che ovviamente frequento ancora oggi…Da piccolo ho anche giocato un paio di partite con il Maccabi Firenze perchè mancavano giocatori :-).Ho questi amici da trent’anni, eppure a volte sono a disagio a parlare di politica con loro perchè ho paura di essere frainteso…Ti rendi conto? e ci frequentiamo da trent’anni!!! La disinformazione, la televisione, il menefreghismo,la superficialità generano mostri.
un saluto
Agosto 21st, 2006 alle 15:50
Caro David,mi hai invitato a nozze.Premetto che ho lavorato in medio oriente dall’Iran a Cipro,incluso libano ed Israele,dal ’78 al 2002.Conosco bene quei paesi ,le genti ed i governanti passati e presenti.Ho amici Arabi ed Israeliani ma neanche uno Farsi( Persiano).
Anche a me, nonostante il genuino dolore provato per un padre( lo sono anche io)che perde tragicamente un figlio,le parole di questo signore hanno lasciato amerezza e tristezza nel cuore.Israele é un grande paese ed un grande popolo,che cerca in tutti i modi di convivere con gli arabi ed in molti casi( Egitto ,Giordania, beduini di Ber Sheva,sud di Israele ed anche in Alta Galilea) ,ci riesce.Pero i terroristi Hizbollah,la Siria, l’Iran attuale,i mefitici e falsi Sauditi ed altri, congiurano quotidianamente contro lo stato Ebraico che nel 1948,contro venti e maree, si é autocreato in mezzo ad un oceano arabo che voleva spazzarlo via.Grandissimo Ben Gurion, tanto per citare un solo nome.
Gli Europei ed in particolare gli italiani di oggi,sono ignoranti sulla storia di questi popoli e della Regione.Che cosa han fatto tutti gli stati arabi con i fratelli Palestinesi?I Giordani li hanno cacciati a fucilate, i siriani,li tenevano sull’altipiano del Golan in campi di concentramento con filo spinato (L’ho visto con i miei occhi nel periodo 78-81).Sauditi e Irakeni li emarginavano.I libanesi si sono fatti corrompere e li hanno lasciati entrare in Libano(1,5MM di persone)negli anni ’70.E’ stato l’inizio della fine del paese dei cedri, la Svizzera del medio oriente.Anche questo,lo ho vissuto in diretta in mezzo a bombardamenti, fucilate,etc.Nonostante tutto cio’ e diffidando come la peste dei palestinesi, credo anche io che abbiano diritto ad un loro stato se vivono in pace con i loro vicini e sono capaci di autosostentamento.Ma il gruppo Hamas non é la Palestina.La situazione é complessa,ma io, ne ebreo ne cattolico,puro ateo, sto dalla parte della civiltà razionale, anche se questa, spesso, fa alcuni eccessi intollerabili come i terroristi.
Si ritorna sempre al concetto delle reazioni alle azioni criminali e di chi controlla i controllori.E non solo per quello.
Per ritornare a quel padre angosciato al quale esprimo tutto il mio sincero cordoglio e simpatia come padre, una volta ripresosi( glie lo auguro),lo inviterei a fare un viaggio in quelle terre martoriate da millenni per farsi un’opinione che non sia qulla che il suo colore e/o credo politico gli hanno inculcato.Scusami David ma dovevo dirlo.Mi piacerebbe un giorno parlarne con Te di viva voce.La Fiorentina é importante ma non si vive di sola Fiorentina.Un saluto.
Agosto 21st, 2006 alle 16:31
Senso di appartenenza, istinto di sopravvivenza. Credo sia normale ciò che hai provato, e per giunta non catastrofico come pensi.
Forza Viola
Agosto 21st, 2006 alle 16:55
Non ti devi vergognare mai di quello che pensi!
Possiamo rivedere i nostri pensieri, cambiare idea, ma mai rinnegare…a meno he uno non sia gobbo…a parte gli scherzi, vorrei aggiungere un mio piccolo pensiero:
sono padre anche io, e spesso mi capita di pensare a cosa potrei provare nel caso che uno dei miei figli morisse; il risultato è il niente, il vuoto assoluto, non riesco ad immaginarmelo; per questo ho il massimo rispetto dei sentimenti e delle esternazioni di persone che si trovano in simile situazione; non ho idea di cosa provino, per questo non oso giudicare le loro parole, le prendo per quello che sono: un grido di dolore.
Secondo me vengono dette per cercare di arginare un dolore immenso; se il padre di Angelo ha detto ciò, è perché l’idea del perdono lo solleva. Altri invece reagirebbero all’opposto, invocando la più violenta delle vendette; se in quei momenti l’odio serve ad attenuare quel dolore, lo si deve comprendere; se invece è uno stile di vita, beh, allora le cose cambiano.
Spero che tu capisca le mie parole,
tuo Cirano
Agosto 21st, 2006 alle 19:01
io penso che un uomo che riesce a dire certe cose dopo aver perso un figlio ha un cuore talmente grande che sono stra-sicuro le avrebbe dette anche se ad uccidere suo figlio fosse stato un israeliano. Non tristezza, ma immensa ammirazione a quelle parole.
Sono poi allibito dalle parole di vibenna… israele sta cercando in tutti i modi di convivere con i palestinesi e gli altri arabi? e come? bombardando senza nessun motivo (non citarmi nemmeno la propaganda del soldato rapito…) un paese, facendo 1000 morti innocenti, distruccendo case, ponti, infrastrutture ossia distruccendo la vita di migliaia di famiglie? questo genera solo odio contro israele, non lo capite? e va avanti così da 50 anni, non da ieri… ma lo sai che ci sono 74 (no, dico, 74!)risoluzioni del consiglio di sicurezza dell’ONU che condannano israele per i suoi comportamenti criminali e che questo non si è mai degnato di rispettare?
Citi ben gurion e le gloriose origini di israele e dici di conoscere la storia? ma lo sai che c’è un documento del ’48 firmato, tra gli altri, da Einstein e Hannah Arendt (forse sai chi sono) che accusano l’allora leadership israeliana di portare avanti un progetto, ideologicamente e per come è stato portato avanti, del tutto simile al nazismo? ma lo sai? no, non credo…
Agosto 21st, 2006 alle 19:10
il nuovo e direi più bello coro della fiesole:
RISPOSTA
Ho cancellato tutto e mi auguro che tu sia in preda ad allucinogeni: il coro è penoso e spero di non sentrlo mai,
David
Agosto 21st, 2006 alle 19:54
Egr.Sig.Guetta,
è la prima volta che sento il bisogno di intervenire in questo spazio ma le confesso che ho provato lo stesso disagio a leggere quelle parole.
Anche io sono padre e trovo veramente allucinante trovare giustificazioni ad una tragedia simile(e mi creda non sto esagerando)solo per delle ideologie che trovo assolutamente inquitanti.
Mi sento in dovere di giustificare asserzioni così tassative:
io sono una persona che abbraccia, sia pur con grandissime difficoltà e contraddizioni la fede cattolica, ma non ritengo accettabile una discriminazione che permetta di accettare con il sorriso sulle labbra la perdita di un figlio.
Questo non lo posso che considerare frutto o di un legittimo tentativo di alleviare il proprio dolore per una perdita così inaccettabile o frutto( e temo che sia la cosa più probabile)di una visione assolutamente ottusa figlia di uno squallido indottrinamento di gran moda ultimamente.
Inoltre ci tengo a dire che condivido buona parte del commento di Vibenna anche se non mi sembra abbia buona memoria storica sull’atteggiamento italiano a partire dal Sen.Andreotti(anni 70-80) per arrivare all’On.D’Alema attuale Ministro degli Esteri.
Condivido col Lui il desiderio di confrontarmi con te di persona e soprattutto l’assoluta inutilità e tristezza di voler parlare di Fiorentina quando si affrontano argomenti del genere.
Scusa se ho approfittato della Tua pazienza e buon lavoro.
Jacopo
Agosto 21st, 2006 alle 20:01
David,
il pensiero è fulmineo ed istintivo e, in quanto tale, non è pensabile soffocarlo o reprimerlo, quasi fosse uno specchio del subconscio.
Negli istanti successivi la razionalità ha due possibilità, o assecondare l’istinto, o contrapporsi.
Non vedo particolare negatività nella tua reazione istintiva, semplicemente per il fatto che le “condizioni al contorno” non possono ammettere un atteggiamento molto diverso.
Al contrario, ti fa onore aver capito in pochi secondi che stavi andando fuori strada.
Mi meraviglia, piuttosto, che tu abbia asserito in un post precedente di non aver rapporti cordiali con circa il 40% dei tuoi colleghi giornalisti quando, al contrario, mostri di avere un senso di autocritica spiccato, una costante apertura verso idee diverse dalle tue, e una ricerca della condivisione dei tuoi pensieri.
Ciao
Agosto 21st, 2006 alle 20:22
Caro amico delle nostre domeniche viola, ti fa onore questa autoanalisi e la successiva conseguente ammissione. Ti ringrazio perchè la forza dell’esempio vale più di tutte le parole possibili.
Sei un giusto amico mio, pur con tutte le tue sfaccettature e fino a quando esisteranno persone che come te hanno coraggio, ci sarà sempre una speranza per qualcosa di diverso.
Grazie per questo.
Un caldo e caro saluto.
Daniele.
Agosto 21st, 2006 alle 21:26
Io non riesco a giudicare le parole di un padre che ha perduto suo figlio. Le situazioni non si giudicano per quanto letto sui giornali, o sentito al TG. Scusate l’esempio, ma abbiamo visto tutti cosa è successo sulla questione Fiorentina, quello che era vero e quello che hanno detto. Per quanto ne so, studiato sui libri dell’Università, cercando quanto più possibile di attenermi ai fatti, non sono riuscito a trovare un colpevole e un innocente. Ho solo visto delle situaioni in cui i colpevoli erano innocenti e viceversa.
Sai cosa pensoe spero, David? Che il padre del ragazzo avrebbe detto quelle cose anche se fosse stato un israeliano ad uccidere suo figlio. Perchè suo figlio non era lì perchè i palestinesi sopraffacessero gli israeliani, ma era lì perchè INSIEME costruissero qualcosa.
In Medio oriente c’è il fulcro della strumentalizzazione dei popoli, sia da occidente che da oriente si è messa nelle mani di quei popoli la guerra tra due civiltà diverse, quella orientale e quella occidentale. Da questa parte si è antisemiti se si va contro Israele, nel mondo arabo è il contrario. Cerchiamo di non voler per forza giudicare chi ha ragione e chi ha torto. Stanno morendo centinaia di migliaia di persone da mezzo secolo in quei posti. Da tutte e due le parti.
E una cosa per te, caro David, anche se non condivido il tuo “pensiero istintivo”, fossi in te non me ne vergognerei affatto.
Agosto 21st, 2006 alle 21:40
Caro David,
non vergognarti, i tuoi dubbi ti fanno onore, sono sacrosanti e condivisibili; in piu’ vorrei aggiungere una considerazione : dove sono finite le bandiere arcobaleno ? Forse questa è una guerra di serie B, o forse quando tutta Italia era tappezzata c’ era un motivo politico particolare ? Non sono fuori tema, il fatto è che il credo politico, purtroppo molto spesso, distorce la mente e fa perdere l’ obbiettività dei pensieri ed influisce negativamente sui comportamenti: le tue non sono bassezze, sono i legittimi dubbi di chi non ha perso obbiettività e sincera autocritica. Avanti così.
un saluto
Agosto 21st, 2006 alle 21:51
Caro David,
non so cosa intendi quando ti definisci “laico”, laico sono pure io anche se con i miei limiti cerco di seguire gli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Forse politicamente siamo divisi, ma non lontani ma credimi, anch’io ho provato le stesse sensazioni di te ascoltando quel padre. Certo,la morte del figlio è un dolore che finchè non si è provato non può essere compreso,ma quelle parole comunque fanno traspirare un velato risentimento preconcetto verso gli ebrei ed una netta presa di posizione a favore dei palestinesi. La questione mediorientale non potrà mai essere risolta finchè esisteranno filoisraeliani e filopalestinesi. Bisogna essere invece amanti della pace ma con i fatti non con le bandiere colorate! Diamo il diritto agli arabi di creare un vero stato di diritto con dei confini
RISPOSTA
Caro Lorenzo, intendo dire che ho molti dubbi su Dio e che soprattutto non rispetto niente di ciò che che prescrive la mia religione di nascita.
Ciao,
David
Agosto 21st, 2006 alle 23:20
“Non ho rancore verso questa persona che ha ucciso mio figlio. Angelo si è impegnato in favore della pace. Il messaggio che ha voluto lanciare è più grande di ogni altra cosa terrena”
“Che si sia trattato di un errore conferma tutti i ragionamenti che abbiamo fatto in questi giorni, ma aumenta la sofferenza”
“Ora è ancora più forte l’orgoglio per Angelo. Stava portando un po’ di pace e serenità ai bambini palestinesi. Non c’è rancore in noi, come nella famiglia. Solo una forza più grande nell’impegno per la pace”
sinceramente io avevo letto queste dichiarazioni, non so se ne sono uscite di nuove.
Mai in tutti questi anni di guerra, dopo morti ebrei e arabi, avevo sentito qualche familiare dire parole di pace e non di odio.
Nella mia ingenuità pensavo fossero parole a cui nessuno avrebbe potuto appigliarsi per dare voce al proprio odio e alla propria paura.
un saluto
Agosto 22nd, 2006 alle 00:28
Ciao David
mi ha colpito quello che hai scritto….e nello stesso tempo riflettere.
Spariamo solo di non essere troppo avanti per non poter tornare indietro,ma se parli così credo ci sia ancora speranza.
Grazie
Agosto 22nd, 2006 alle 07:25
Che dire, David. Siamo davvero in fondo ad un abisso di odio, rancore. Eppure è proprio grazie all’opera di GIUSTI come il povero Angelo Frammartino, grazie alle parole dolci di uomini come suo padre che la speranza resiste. Se ci sono ancora ragazzi che hanno il coraggio di rischiare la vita per un sogno di pace, se ci sono ancora padri che hanno la forza di perdonare l’imperdonabile, allora non siamo finiti.
Da ebreo non praticante, sono schifato dalle cose che quella comunità islamica ha fatto pubblicare sui giornali. Purtroppo, la pelosa e non disinteressata solidarietà di molti (penso a un baffuto giornalista del TG5) fa dimenticare all’opinione pubblica che se il paragone tra il genocidio nazista e i crimini dello stato di Israele è semplicemente improponibile, di immani crimini spesso si è realmente trattato. Del resto, giustamente ci indignamo di fronte ai regimi islamici che negano il diritto all’esistenza di Israele. Ma nessuno dice che tanti, tantissimi israeliani(molti con responsabilità di governo) ugualmente negano il diritto all’esistenza di uno stato palestinese. E, soprattutto, nessuno si indigna. Shalom ‘Alekhem.
Agosto 22nd, 2006 alle 08:10
Per Solaria:purtroppo sei tu che,nel caso specifico e circonstanziato, non sai di cosa parli e sembri imbevuta di propaganda anti semita.Ma quali crimini puoi imputare ad Israele? Quello di esistere,? Leggi bene quello che ho scritto.E’ facile emettere sentenze sedute/i davanti alla propria télé insieme ad amici.Altra cosa é estrarre rape dal deserto dovendo ,allo stesso tempo difendersi dai pacifisti arabi che ti sparano nella schiena.Finché ragionerete cosi, e siete liberi di farlo,perché siamo in democrazia,almeno in Europa, la pace non ci sarà .Non ti piace Ben Gurion? Pensa ad Anwar Sadat allora, grande politco Egiziano che ,caso raro, capi che solo la pace avrebbe portato stabilità e prosperità per il popolo egiziano e la regione.
Prendere le vittime per boia e parlare di cose solo per sentito dire, é una tradizione tutta italiana.Comunque sono per la libertà di espressione e per il libero arbitrio.quindi contenta tu, contenti tutti.vi consiglio, in queste condizioni di stare molto attenti prima di inviare dei poveri soldati italiani nel sud del Libano a farsi massacrare per una causa in cui non credete.Quello si che sarebbe un dramma ingiusto ed inammissibile.Lasciate il compito ad i vostri amici hizbollah. Auguri.
Agosto 22nd, 2006 alle 16:21
ebrei, cristiani, musulmani..sono solo la causa di milioni e milioni di morti nella storia dell’umanità..le religioni dei figli di abramo sanno solo prescrivere e proibire, non esisterebbe libertà stando ai loro concetti. non capisco come ancora oggi ci siano dei rincoglioniti che seguono i (pre)concetti ebraici, cristiani e musulmani. sarebbe molto meglio pensare a cucire i rapporti tra i popoli e i popoli sono fatti di persone. se si continua a parlare di rapporti tra “musulmani” e “cristiani”, tra “musulmani” e “ebrei”, tra “ebrei” e “cristiani” si continua solo impegnarsi sul nulla, perchè quelle parole non significano niente. le persone “significano”, le etichette sono vuote.
Agosto 22nd, 2006 alle 16:52
Che dire,caro David.Il mondo in cui viviamo è intriso di odio,di guerre e di violenze incomprensibili.Ormai non siamo più abituati al ‘buon sentimento’,al fare qualcosa per gli altri,in maniera disinteressata.Oggi vige la legge dell’IO,costi quel che costi.Le differenze,le divisioni, sono vissute come muri invalicabili,non come eventuali motivi di crescita culturale.Oggi,purtroppo, ci s’informa ‘prima’,se una certa persona è musulmana,ebrea,cristiana oppure se è di destra o di sinistra.Vogliamo sapere subito se il suo ‘status’ è vicino al nostro,aimè.Da quel punto in poi,decidiamo se accettarlo,evitarlo o fargli la guerra.Questo,come ben sai ,succede anche nel mondo più frivolo che tutti noi ogni domenica andiamo a frequentare: amicizie(poche) odio verso certe squadre,sentimenti al limite della decenza umana verso altre.Anche l’occasione settimanale che (a mio parere) dovrebbe essere ‘ricreativa’,diventa momento,spesso di violenze e di tensione.Dovremmo tutti sforzarci un pò di più a cercare di capire il nostro prossimo,prima di fermarci ad una superficiale impressione.Ciao e buon lavoro.
Agosto 22nd, 2006 alle 17:19
Caro David,
Io condivido il tuo pensiero e non me ne vergogno affatto. Anche se i vari governi di Israele possono essere criticati (lo saranno sempre come tutti i governi perche’ l’opinione pubblica non e’ mai unanime nel giudicare) ritengo che lo stesso valga per coloro che si sono alternati nel governo dell’autorita’ palestinese o olp come si chiamava prima poiche’ raramente hanno dimostrato di avere a cuore le sorti del loro popolo (ma molto di piu’ si sono mostrati motivati de sete di potere o denaro). Nonostante questo noi in europa siamo il frutto di una cultura essenzialmente socialista e quindi educati con dei valori che istintivamente ci portano a simpatizzare con i piu’ deboli (fino al 67 Israele – dopo i palestinesi). Inoltre i nostri media essendo un prodotto della suddetta cultura tendono ad attirare la nostra attenzione su aspetti che sollecitano la nostra sensibilita’ dando una visione del tutto incompleta e parziale, favorevole appunto al “piu’ debole”. E’ per questo motivo che penso come te. Non giudico il padre di questo ragazzo perche’ vista la conoscenza parziale di questa tragedia, per lui, sicuramente brava persona, l’atto e’ comprensibile. Mi rammarico invece di dover accettare questa situazione perche’ sono convinto che se fosse stato un’ebreo tutti quei pagliacci colorati che sono per modo di dire motivati da una visione del mondo pacifista – ma a senso unico – sarebbero per strada a fare un casino incredibile e a bruciare le bandiere di paesi che sono simboli del nostro mondo occidentale (nel quale sicuramente molti non si riconoscono)tra le quali quelle degli Stati Uniti e di Israele.
Saluti e forza viola
Stephen
Agosto 22nd, 2006 alle 18:33
L’umanità in maniera più o meno convinta si schiera sempre da una parte o dall’altra, tutti abbiamo comunque delle radici, che sentiamo più forte nei momenti più intensi. Penso che il padre di Angelo, abbia fatto un grande atto di generosità a perdonare ma, penso anche che questa genrosità faccia parte di lui, che ha insegnato al figlio in maniera così profonda i valori della pace, la pace per l’umanità, sia per la Palestina, sia per Israele, la vendetta non porta alla pace, il perdono sì e questo padre ha onorato così la memoria del figlio, perdonando ha dato un senso al suo dolore.
Agosto 22nd, 2006 alle 19:05
Fare il tifo per Israeliani o Palestinesi, dettato magari dall’ orientamento politico, vuol dire fare il tifo per la guerra. Dopo tanti anni e tanta violenza assurda e inumana, anche le differenze che ci sono fra le due culture si azzerano. Basta girare un pò nei vari siti per rendersi conto che non c’è uno migliore dell’altro. Anche le popolazioni sono ormai rassegnati a questa guerra infinita. E per questo che il ragazzo è morto. Perchè ormai anche chi ne traeva beneficio vive senza speranza.
Agosto 23rd, 2006 alle 08:01
Caro david, non so se tornerai a leggere anche questo mio messaggio, dato che non è l’ultima cosa che hai scritto, però voglio dirti lo stesso il mio pensiero, brevemente. Anch’io ho avuto lo stesso identico pensiero, perchè sono sicurissimo che in caso di omicida israeliano non solo non ci sarebbe stato perdono, ma probabilmente avremmo avuto anche dimostrazioni di piazza, cortei contro gli ebrei e cosucce simili. Ma io non mi vergogno di questo pensiero, perchè non è pensare male ma semplicemente prendere atto della realtà. I nostri sono tempi estremamente faziosi…tutto quello che viene fatto da chi la pensa come noi va bene, mentre chi la pensa diversamente è un fetentone sempre e comunque. Non avviene forse lo stesso anche nel calcio, in politica, nel lavoro? Dovremmo cercare di darci una calmata a livello planetario, ma mi sembra alquanto improbabile e utopistico…per cui concludo dicendo che se il figlio l’avessero ammazzato a me, non mi fregherebbe nulla della razza e delle motivazioni di chi l’ha fatto: sarei incazzato come una bestia e non potrei mai perdonarlo, perchè un assassino non deve essere perdonato.
Agosto 23rd, 2006 alle 18:45
beh vibenna, quali colpe si possono imputare ad israele, vediamo: magari il fatto che è da 30 che occupa una terra che era libera prima del loro arrivo. Magari il fatto che in quella terra i nativi vengano fatti stare in “ghetti” o peggio ancora campi che assomigliano a lager ( lo dicono i rappresentanti dell’ONU che ci sono andati, mica io da casa mia ). Magari anche il solo fatto che appena uno critica lo stato israeliano si taccia di antisemitismo oppure di neonazismo. Il fatto che ancora dopo oltre 60 anni al primo apparire di scritte antisemite ci “ricordino” con sdegno l’olocausto…sdegno giusto sia chiaro, è stata forse la più grande tragedia subita da un popolo, ed è giustissimo che venga ricordata…ma non riversandoci sempre le colpe. Ormai degli sciacalli che hanno compiuto quei misfatti non c’è più nemmeno l’odore, perchè dovrei sentirmi in colpa per atti che non ho compiuto nè io nè nessuno della mia famiglia. Ho la bruttissima impressione che s’appiglino all’olocausto per poter continuare ad occupare terre che non sono di loro proprietà ( ricordarsi tutte le risoluzioni ONU che li riguarano e che sono state disattese, quella degli hezbollah è solo l’ultima ), e questo non mi sta assolutamente bene. Forse dovrebbero cominciare a farsi autocritica quegli israeliani ( notare bene: ho scritto israeliani, non ebrei ) che si comportano così, magari risulterebbero meno odiosi ai più. io non faccio il tifo per Israele, palestinesi o libanesi, io spero nella pace e di certo non con le bandierine colorate che in realtà servivano dottrine antiamericane.