Riabilitazione
Pensando alla Samp che arriva domani, e vedendo la sua orribile classifica, oltre che la sua discesa a picco sotto molti punti di vista, mi è venuto in mente che tranne il Milan negli ultimi dieci anni tutte le squadre che hanno fatto il turno preliminare di Champions sono poi andate a rotoli nella stagione.
E così credo che sia arrivato il momento di riabilitare il campionato 2008/09, molto sofferto sul piano del gioco e nella mia memoria legato soprattutto ad un rendimento straordinario di Frey (ma quand’è che ci convinceremo di avere avuto e, speriamo, avere un grande portiere?) e alla tripletta di Mutu a Genova.
Eppure, in quella contraddittoria stagione siamo stati addirittura ad un passo dal terzo posto e comunque in gioco fino all’ultima giornata col Milan per evitare il pericolo del preliminare, che stravolge la preparazione.
Forse non ce la siamo goduta abbastanza, forse c’erano già i primi semi delle attuali tristezze di rendimento, fatto sta che vedendo cosa hanno fatto nel corso degli anni Udinese, Chievo, Lazio e Sampdoria, penso che dovremmo ripensare a quei mesi con molta soddisfazione e una certa riconoscenza per i protagonisti dentro e fuori dal campo di quel campionato.
Febbraio 19th, 2011 alle 10:11
D’accordissimo, anche se oggi come allora il campionato è modesto…
Comunque, secondo me il ricordo più bello è la qualificazione Uefa partendo da meno diciotto poi ridotti… Un’impresa… E quello che mi dispiace è che allora, a livello di informazione, fu dato risalto alla qualificazione Champions della Lazio e quasi niente all’impresa viola…
Un saluto cordiale…
Febbraio 19th, 2011 alle 10:12
E’ una giusta considerazione questa. Però è il nostro difetto, siamo sempre pronti a criticare gratuitamente. Un allenatore del passato disse, se non sbaglio, che i fiorentini gioiscono per un 3-0, ma borbottano per il quarto gol non fatto.
Febbraio 19th, 2011 alle 10:38
Ce la siamo goduta eccome!
Febbraio 19th, 2011 alle 10:59
Vero, verissimo anche se già ai tempi mi rendevo conto e mi battevo per difendere quel gruppo. L’inizio della fine è stato il mancato festeggiamento e la quasi delusione per il mancato terzo posto. A dirle ora certe cose vengono i brividi.
Febbraio 19th, 2011 alle 11:06
Caro Direttore,avevamo soprattutto Prandelli che,per anni,ha fatto la panna con l’acqua (e nemmeno tanta…) che gli passava il convento!!!
Febbraio 19th, 2011 alle 11:10
Se può servire , io rammento ancora con grandissimo fulgore pure un terzo posto , pur a distanza siderale dalle due torinesi.
Basterebbe così poco a noi tifosi viola per godere quando apriamo i cancelli della memoria.
Quell’anno (1976) il Carletto Mazzoni ci fece divertire, e ci regalò un piazzamento UEFA splendido per le nostre povere tasche.
Peccato che ci fecero fuori subito al primo turno come polli.
Succede, quando si fa giocare un giocatore squalificato.
3-0 a Tavolino e via andare.
Certo, Tavolino è un bello stadio.
C’è chi ci vince gli scudetti
Immonda bestia
Febbraio 19th, 2011 alle 11:20
Perfettamente d’accordo sul giudizio positivo al campionato 2008/09, ma nel caso della Samp hanno pesato sicuramente di più altre variabili rispetto ai preliminari di Champions. Con Cassano e Pazzini ancora in rosa la classifica sarebbe altrettanto disastrosa? Un motivo in più per inquadrare nella giusta luce la nostra proprietà che, con tutti gli errori che le possono e le sono stati rimproverati, dobbiamo soltanto elogiare.
Febbraio 19th, 2011 alle 11:28
D’accordo totalmente, mi ricordo che scrivevo le tue stesse parole nei post di quel periodo.
Non una grande figura in Champions perché eravamo novizi, ma un rendimento soddisfacente, a ripensarci grandioso, visti gli ultimi campionati.
Dobbiamo sempre confrontarci con le squadre che dovrebbero essere al nostro livello per capire quanto buone sono state le nostre 4/5 stagioni, con la speranza di ricominciare!
Febbraio 19th, 2011 alle 11:52
Mah, senza voler fare paragoni nello specifico delle qualità dei singoli, avrei voluto vedere dove saremmo andati a sbattere se la società si fosse liberata a gennaio di Mutu e Gila. Senza contare il bordello che, io per primo, avremmo fatto contro la proprietà. Per questo forse c’è da riflettere. La famosa frase “Ciclo chiuso” si riferisce anche al target delle ambizioni riposizionato 4-5 posizioni più in basso, laddove anche un piazzamento Europa League rappresenta più un costo che un motivo di prestigio. Volendo allargare il discorso si potrebbe parlare di “Imprenditoria all’italiana” che l’unico gioco che riesce a giocare è quello di farsi sponsorizzare dalla politica quando deve condividere i rischi scordandosi poi di spartire i profitti.
Febbraio 19th, 2011 alle 12:01
Ed infatti alla fine di quella stagione pensai che, forse, una parte di quel salto di qualità che era rischiesto alla squadra, lo avevamo compiuto, che, in fondo, eravamo finalmente entrati in maniera definitiva nel gruppo delle grandi, anche se ultimi fra queste…
Febbraio 19th, 2011 alle 12:01
Una domanda: con la nuova logica della spartizione dei diritti televisivi su quanto potrà contare la società Viola al termine del campionato? Secondo me meno dell’anno scorso perchè non abbiamo fatto la CL (quindi meno spettatori, meno interesse) ed il piazzamento finale non sarà molto superiore. Il cosiddetto “bacino d’utenza’ come viene calcolato? Grazie a chi mi vorrà rispondere.
Febbraio 19th, 2011 alle 12:27
I molti che ora esaltano il passato sono gli stessi che nel passato non si accontentavano mai…
Febbraio 19th, 2011 alle 12:34
Ci penso spesso anche io a queste squadre. Per quanto riguarda noi, io per 5 anni ho goduto davvero tanto, mi sentivo grande squadra anche se forse, anzi, sicuramente, ci mancava qualcosa. Anche l’anno scorso mi sentivo grande… almeno fino all’inizio della querelle con Prandelli, vero artefice di questi anni pieni di soddisfazioni. L’inizio della fine.
Io sono stato bene a ‘sentirmi grande’, anche se poi alla fin fine un s’è vinto nulla, però meglio 5 anni così che una Coppa Italia e 3 anni come quello in corso.
Intanto ci siamo dati una dimensione Europea di tutto rispetto, sperando di non starci troppo lontano, Uefa o CL Firenze la merita. O meglio la meritava, se non si riparte anche noi dagli spalti.
Caro Antonello domani ho deciso: in Curva anche se piove!
Febbraio 19th, 2011 alle 13:20
Paragone che non regge. Alla Sampdoria mancano Cassano e Pazzini.
Febbraio 19th, 2011 alle 13:25
asfaltiamo i doriani
AVANTI VIOLA
Alessandro
Febbraio 19th, 2011 alle 13:45
CHE COMBINEREMO NEL 2011-2012?
(11° posto o 4/7?)
Questo guardarsi in dietro è decisamente corviniano tuttavia è giusto far notare come le nostre avversarie fossero tecnicamente inferiori e abbiano miseramente fallito i traguardi europei. Questo dovrebbe farci pensare su come e perchè ci abbiano superato in queste ultime due stagioni. Napoli e Palermo sono adesso belle realtà mentre i rubinetti chiusi dei DV come l’acquisto di strani tessuti da parte del commerciante di Vernole hanno suicidato un gruppo che stava dando ottimi risultati. Il primo killeraggio è stato fatto nei confronti Prandelli(unico vero valore aggiunto) prima di passare ai giocatori col contratto un po’ pesante tentando di mandarli via, senza riuscirci…
Aria di ristrutturazione, già ma il RILANCIO DOV’ E’?!
Quanto ai protagonisti di quella stagione uno e il tecnicamente più forte, tale Mutu, ci consentirà una salvezza senza patemi d’animo a cominciare da domani. Perchè è obbligatorio battere la Samp che senza Pazzini e Cassano è veramente poca cosa. Mi spiace e qui concludo che non ci sia più Dainelli un’altro che seppur con i suoi limiti contribuì a portarci in Champions.
Forza ragazzi
CUORE E GRINTA!
m
Febbraio 19th, 2011 alle 14:00
@CaneSciorto post 12:
….Mai frase fu piu’ vera….
Hai perfettamente ragione. Purtroppo e’ la realta’. Pensa che dopo Palermo (vittoria fuori casa dopo 1 ANNO e su un campo difficiel) qualcuno ha trovato il modo di criticare….Sono sicuro che alcuni tra quelli che oggi criticano la possibile cessione di Montolivo domani ne criticheranno la conferma (se ci sara’).
Viola78
Febbraio 19th, 2011 alle 14:08
quindi quando corvino diceva dei 4 scudetti aveva ragione ??
che stare lassu’ e’ difficile ed e’ cmq difficile ripetersi ?
chi lo sa …
io finalmente da 2 partite ho visto giocare a calcio , poi si vince , si perde , si pareggia ma si gioca ..
speriamo anche domani di vedere del bel gioco e magari i 3 punti
forza viola
Febbraio 19th, 2011 alle 14:12
Secondo me, la Fiorentina 2008/2009 era nettamente + forte delle altre squadre che hai preso come termine di paragone. Ok, ci furono delle partite bruttine, ma mi ricordo, tra le altre,anche una stupenda Fiorentina – Roma 4-1 !!
Febbraio 19th, 2011 alle 14:15
……GIA’ DIMENTICATO UN ANNO E MEZZO DI SCONFITTE CON UNA VITTORIA( MENO NETTA DI QUELLO CHE SEMBRA VISTO CHE IL PALERMO POTEVA ANDARE SUL 3-1 ANCHE CON UN RIGORE NEGATO) E CON UNA SCONFITTA IN CASA CON L’INTER CHE NON E’ PIU’ LA SOLITA INTER SENZA MILITO,LUCIO CHIVU THIAGO MOTTA E SALUEL!!!….SE VINCIAMO CON LA SAMPDORIA CI SARA’ FINALMENTE LA SVOLTA DICE QUALCHE GIORNALISTA…..:SEMPRE I SOLITI DIREI!!….INVECE CHE FIRENZE SVEGLIATI MI VERREBBE DA DIRE POVERA FIRENZE!! FORZA VIOLA SEMPRE E COMUNQUE…
Febbraio 19th, 2011 alle 14:38
COME SI PUO’ PERMETTERE IL SERBO DI PARAGONARSI A PRANDELLI????????????
Febbraio 19th, 2011 alle 14:43
Rimango perplessa quando ascolto giocatori che pongono condizioni alla società per rinnovare un contratto. Che si tratti di Gilardino mesi fa o di Montolivo oggi. Trovo legittimo che lo facciano privatamente, nel momento in cui trattano, ma non nelle interviste pubbliche. Anzi, secondo me la società dovrebbe proibire di rispondere a domande sui contratti e sul calciomercato. Ed anche la società (Corvino) dovrebbe tacere su questi aspetti. E se i giornalisti hanno meno da scrivere, pace, ma così facendo si creano tormentoni che durano mesi.
Comunque, Montolivo è un dipendente di una società che da anni lo paga bene e tutti i mesi. Sembra che a giocare a Firenze ci faccia un piacere.
Il suo punto di vista è comprensibile, ha tutto il diritto di fare le sue valutazioni, ma all’interno della società.
Febbraio 19th, 2011 alle 15:26
Quando Corvino dice che per quattro anni abbiamo vinto uno scudetto secondo me ha pienamente ragione. Il nostro monte ingaggi è il quinto per cui arrivare terzi e quarti potrebbe sembrare una cosa che sta nella normalità. Questo non è assolutamente vero perchè la distanza tra noi e la Roma e soprattutto con le tre a striscie è abissale. Il nostro miglior giocatore prendeva meno dello stipendio di Dida che faceva il secondo portiere al Milan per fare un esempio.Al contrario tra noi e altre 4-5 squadre al di sotto del nostro monte ingaggi la distanza è minima (visto che si parla di milioni come fossero spiccioli) per cui ci sta che se esci ingiustamente da una champions ti arbitri qualche Rosetti di turno e hai giocatori che ti prendono le pasticchine una stagione all’inizio trionfale finisca piuttosto male.
Febbraio 19th, 2011 alle 16:11
mah,
mi sembra un discorso molto sofisticato
ma forse è semplicissimo, della serie siamo così messi male oggi che basta dare uno sguardo al passato
e ci sentiamo subito gratificati,
un po’ come la giovinezza,
quando avevi 15 anni eri triste, impippato, in lotta con il mondo
ora che ne hai 50 daresti tutto per tornare a quella età,
ma non è che quell’età tu vivevi bene,
la verità e che tu oggi ti senti uno schifo.
Febbraio 19th, 2011 alle 16:26
Ciao sandra! Forse in linea di massima hai ragione, ma mai come quest’anno abbiamo bisogno di chiarezza da parte della società! Da questo punto di vista capiremo subito le intenzioni dei DV, se i due rinnovano oppure no.
Febbraio 19th, 2011 alle 16:29
“La mia Fiorentina non sta facendo peggio di quanto abbia fatto quella di Prandelli, è vero che lui ha fatto la Champions, ma noi non abbiamo attaccanti, l’anno scorso Gilardino segnava di più grazie agli assist di Vargas e Jovetic, io non li ho mai avuti. In campionato stiamo facendo gli stessi risultati”. Chissà se un giorno qualcuno in sala stampa troverà il coraggio di chiedergli se ci prende in giro o fa sul serio, o se invece l’atteggiamento da buttafuori costringe tutti all’omertà…
Febbraio 19th, 2011 alle 17:11
Proprio in merito alla preparazione, mi vengono in mente molti dubbi che ho da tempo.
Ve li dico nella speranza che qualcuno illumini la mia ignoranza.
Prendo come riferimento il calcio inglese perchè è quello che in fatto di prestazioni più si scosta dal nostro.
Come mai loro sono in grado di correre così tanto e velocemente rispetto a noi?
Preparazione diversa e poi schiantano o semplicemente fatta meglio?
Ci sono sostanze che loro possono prendere e noi no?
Non è che in generale si parla tanto di carriera calcistica allungata fino a quasi 40 anni quando poi in realtà ci si ritrova un sacco di gente di 30 anni e oltre che salvo qualche eccezione sono rotti o non reggono più di 3 partite di fila? Ringiovanire la serie A non sarebbe meglio?
Saranno le tante/troppe partite unite ad un calcio molto/troppo fisico ma a me sembra così. Talmente fisico che ci si ritrova molta gente in serie A che non sa fare un passaggio di 10 metri, un cross o un dribling.
Tornando alla Fiorentina e premesso che non sono una vedova di prandelli o come cavolo vengono chiamate, credo che a quei tempi la Fiorentina avesse una programmazione molto migliore (abbastanza ovvio). A dicembre/gennaio nella pausa invernale si andava a Marbella a fare una preparazione particolare. Si tornava appesantiti ma poi si ripartiva di slancio e si arrivava in forma fino a quasi all’ultima giornata, mentre tante altre squadre arrancavano. Un po’ come spezzare atleticamente il campionato in due.
E mi è venuto da chiedermi più volte la stagione passata se l’aver saltato quel ritiro (per vari motivi tra cui l’impegno in champions) non abbia contribuito ad un finale di stagione così disastroso, chiaramente insieme ai due capitani andati via, il rilassamento per una stagione ormai non più al vertice, il caso prandelli, l’anarchia con una società dimissionaria etc.
So che oggi la preparazione non è l’unico problema ma credo abbia contribuito al girone di andata più brutto che io ricordi.
Forse ho un po’ esagerato ma penso che da questo punto vista si veda la scomparsa di programmazione e di uno staff non all’altezza, allenatore e suoi collaboratori,società latitante, il tutto in mano ad uno uomo solo che preso dal giocare a scacchi tra bilancio, acquisti, vendite, viaggi e comunicazione probabilmente molte cose se le perde per la strada.
Febbraio 19th, 2011 alle 18:56
X Tanai (21):
Hai perfettamente ragione: prima vinca tutto cio’ che ha vinto Cesare e poi puo’ permettersi il paragone. Non dimenticando lo stipendio da fame che riceveva Il povero Prandelli.
Febbraio 19th, 2011 alle 19:39
Per Sacha (POST 7): pienamente d’accordo con te.
Questa proprietà, nonostante sia migliorabile sotto molti punti di vista, va soltanto elogiata perchè il confronto che dobbiamo fare non è con le 3 BIG ma con: Sampdoria, Genoa, Torino, Bologna, Lazio, Bari, Udinese, Parma…….
Poi se qualcuno vuole criticare solo per il gusto di distruggere faccia pure……
Febbraio 19th, 2011 alle 20:22
Col passare del tempo tutto acquista un’immagine più nitida e – talvolta – più gradevole. Sarà forse perché liberi dagli affanni della contingenza si distingue meglio ciò che è stato da ciò che poteva essere; la naturale ambizione a traguardi più alti frena sempre l’entusiasmo per quelli raggiunti. Durante il “ciclo Prandelli” c’è sempre stata la sensazione che si potesse fare di più e meglio, che mancasse davvero poco per compiere l’idea di grande squadra già messa in piedi. Purtroppo nei ricordi i rimpianti si impongono sulle deboli soddisfazioni (bel gioco, grandi ambizioni, ottimi traguardi: nessun trofeo).
Febbraio 19th, 2011 alle 22:58
A QUESTO ALLENATORE LA MODESTIA NON MANCA, (SCUOLA INTER)L’ARROGANZA NEPPURE, ORA PERO’
CI FACCIA VEDERE QUALCOSA, PERCHE’ FINO AD OGGI NON ABBIAMO VISTO NIENTE DI BUONO… POI
VADA PURE DOVE VUOLE…
Febbraio 19th, 2011 alle 23:11
Dai David, sono d’accordo, ma diciamo allora le cose fino in fondo. Qualcuno ha pensato che quello che è stato fatto si poteva fare anche senza Prandelli e ora si sono visti i risultati. Cesare era l’anima di tutto il meccanismo, quello che faceva la differenza perchè aveva dato alla squadra un gioco vero, che prescindeva anche dagli uomini che scendevano in campo. Senza i campioni che facevano la differenza ovviamente era più difficile vincere, però la Fiorentina giocava sempre bene, eravamo quelli che giocavano il miglior calcio in Italia. Però a molti dopo un po’ piace cambiare. Contenti voi.
Febbraio 19th, 2011 alle 23:15
Vediamo. Siamo tutti curiosi di vedere.
Intanto accontentiamoci delle dichiarazioni di chi, per rimanere vuole una squadra più forte.
Eh si! accanto a campioni come Montolivo e Gilardino, ci vogliono altri campioni, altrimenti questi grandissimi campionio se ne andranno a splendere da latre parti.
E noi che vogliamo la riconferma di gente come Santana e Donadel….per non parlare di Comotto!!!!!!
Febbraio 19th, 2011 alle 23:26
Duccio se fai il bravo ti regalo la maglia di Buffon
Febbraio 20th, 2011 alle 01:22
A me viene invece in mente solo una cosa: la samp ha dato via Cassano e Pazzini, noi abbiamo tenuto Mutu e Gilardino. Le statistiche le lascio a Tiberio Fossi. Se nell’ ’82 Picchio l’anno prima ci avesse portato ai preliminari champions , con l’arrivo di Graziani,Pecci, Massaro, Vierchowod e Cuccureddu avrei voluto vedere come si sarebbe andati a rotoli.
Febbraio 20th, 2011 alle 01:38
D’accordissimo con il tuo post.Tutti o comunque molti,io per primo,pensavamo i preliminari di Champions come una semi-formalità,come se arrivare quarti e non terzi fosse uguale,sia perchè ci sentivamo già alla fase a gironi,sia perchè non consideravamo minimamente gli effetti della preparazione anticipata su tutta la stagione.Quello che hanno fatto le altre squadre negli anni,ci dimostra invece che non era così facile e che il lavoro svolto da Prandelli,dalla squadra e dalla società in questi anni,è stato notevole.Poi si potrà obiettare sulla pedanteria di Corvino nel ricordare i 4 scudetti,ma mettendosi nei suoi panni,anche vedere minimizzato sistematicamente il proprio lavoro da parte di stampa e tifo,non credo sia simpatico.Le cose sono sicuramente peggiorate e non è giusto accontentarsi e cullarsi sul passato,ma un pò di credito questi signori che nel 2002 hanno”usurpato”la nostra amata Fiorentina a qualche mecenate nostrano pronto a svenarsi,se lo saranno pur guadagnato?Che non vuol dire riconoscenza eterna,ma nemmeno deve far buttare tutto all’aria,dopo un’annata torta quanto di buono è stato fatto.In fondo,pur in un periodo non proprio trionfale,non mi sembra che a gennaio i Della Valle abbiano smantellato la squadra,in stile Samp e in parte Genoa,portate spesso ad esempio di gestione da parte di noi tifosi e un minimo di equilibrio in più ,tanto caro a Prandelli,da parte di tutti noi sarebbe sicuramente apprezzabile.
Febbraio 20th, 2011 alle 08:15
Intervengo così, un po’ a casaccio e in ordine sparso, avendo letto più thread e relativi post in un’unica soluzione.
Cominciamo col dire caro Marcos del 24, che a 15 anni giocavo a basket, andavo alle superiori, cazzeggiavo con gli amici divertendomi un casino e forse il pensiero più “triste” che mi passava per il cervello a quei tempi, era quello impossibile di approcciare per conseguente appuntamento galante su SI PIAGGIO, con relativa fermata d’obbligo in luogo verde e appartato, la Laura del primo banco, così mora e così bellina e così inarrivabile, che anche il solo pensare di rientrare nelle sue grazie, pareva impresa ardua…
Infatti la lestofante, usciva con un “tafano brufoloso” con tendenze sul coatto convinto di quasi 19 anni, che tutti e dico tutti i cavolo di giorni all’uscita da scuola, la veniva a “requisire” alla nostra presenza (e abbacinata vista) con Giulietta 1.6 di colore blu scuro modello “digos” e se ne scompariva con lei nel lontano orizzonte di via Capodimondo angolo via Scipione Ammirato… puff… e noi li, a slucchettare e togliere il bloccasterzo a quell'”inutile” mezzo biruota davanti all’entrata della “Da Verrazzano”, attendendo con ansia che all’indomani quel primo banco davanti alla cattedra si riempisse di nuovo di “luce”, per continuare a “sognare” a occhi aperti… 🙂
Caro Marcos, questo per dire che a 15 anni difficilmente si è tristi, ma sicuramente si è molto spesso e volentieri, piacevolmente confusi e speranzosi e sognatori… 😉
E adesso che di anni ne ho 47, non vivo nel rimpianto di ciò che è stato e non è più, ma vivo nel presente e nel ricordo piacevole e bellissimo di quegli anni, che non torneranno e su questo siam tutti d’accordo (magari ci fosse un orologio che ogni tanto procede in senso antiorario… che ore sono?… le 11:00 e tra un quarto d’ora saranno le 10:45… ganzo!.. 😀 ), ma che attraverso un percorso, che è quello della vita, mi hanno fatto apprezzare tante cose e non ultima anche la Fiorentina di quei e di questi tempi con tutte le sue implicazioni.
E soprattutto a tutt’oggi e nel particolare fino alle ore 07:53 di domenica 20 febbraio 2011 non mi sento assolutamente uno schifo.
Si fa così per parlare eh Marcos… assolutamente nessuna polemica in ciò che ti dico… solo un po’ più di positività nella vita e perché no, anche nei confronti della Fiorentina ogni tanto non guasterebbe.
Penso che gran parte di noi sia malata di “sindrome da grande squadra”, una malattia “incurabile” che porta a ragionamenti sul genere “hai vinto col Lecce, tirati su le poppe… è il Lecce…”, passando per deprimenti “salviamoci al più presto dalla serie B, l’anno scorso di questi tempi s’eramo in Champions”, salvo poi ai primi due o tre risultati positivi consecutivi, uscirsene con frasi tipo “l’Europa League è ancora alla nostra portata e ce la dobbiamo fare perché checcazzarola, siamo il quinto monte ingaggi della serie A e quindi secondo le statistiche e i grafici e le proiezioni ortogonali e i vari teoremi di Euclide e conseguentemente di Pitagora, siamo una squadra da 4.o – 7.o posto in classifica…”
Ma dico io… e del povero pallone che poverino “ruzzola” ogni tre giorni sul tappeto di gioco, ogni tanto ne vogliamo parlare, o vogliamo anche stilare una bella classifica sul rapporto rendimento/trombata di ogni singolo componente la rosa Viola e quale posto in Europa ci meritiamo in base ad esso?
Ma il Genoa esattamente al nostro pari in classifica, che monte ingaggi avrà?
E in base a quello dovrebbe o no lottare per il terzo o quarto posto in classifica?
E invece dove “razzola” il Grifone a tutt’oggi?
Suvvia…
Sentire e leggere poi Montolivo, che VUOLE (mica “SE FOSSE POSSIBILE lui VORREBBE”) una Fiorentina più competitiva per restare a Firenze negli anni a venire, dopo aver giocato 3 gare decenti in tutto l’anno calcistico 2010-2011, mi fa sorgere spontanea la domanda conseguente da porgli:
“Ma te Riccardino caro, quante volte quest’anno sei stato competitivo, al punto da ESIGERE l’anno prossimo una Fiorentina più competitiva?… E’ forse colpa dei tuoi compagni NON COMPETITIVI, se quest’anno nell’80% dei casi, hai fatto letteralmente CACARE IN CAMPO e hai “trotterellato” mollemente, sbagliando una caterva di passaggi di 3 metri, innescando spesso pericolosi contropiedi della squadra avversaria?”
Sarebbe gradita una risposta dal Montolivo in questione (utopia pura), possibilmente senza la spocchia che davanti alle telecamere, spesso e volentieri sfoggia senza cognizione di causa.
Concludendo e riallacciandomi al discorso rivolto a Marcos all’inizio di questa mia “lungagnata bloggara”, mi sia consentito dire che non dovremmo rimpiangere ieri e non dovremmo andare troppo oltre l’indomani… bisognerebbe ogni tanto contentarsi di vivere serenamente l’oggi, che possa essere esso tinto di Viola, o contornato dai fatti e dai tratti che caratterizzano la nostra esistenza in questa pazza pazza vita.
Un abbraccio a tutti voi.
SEMPRE FORZA VIOLA!!! CUORE E SACRIFICIO!!!
Marco
Febbraio 20th, 2011 alle 08:41
Per alcune stagioni la Fiorentina ha vissuto in una sorta di fiaba a ridosso delle superbig. Grazie alla competenza dello staff tecnico, ma sopratutto grazie ai soldi dei Della Valle. I soldi, vero valore aggiunto.
Come era fisiologico questo flusso ad un certo punto è rallentato, per 2 motivi basilari. Primo, perchè da investimenti oculati si sarebbero trasformati in macigni nella gestione della società. Secondo, non sarebbero stati in linea con la risposta della città, vedi cittadella, o della tifoseria, vedi calo di presenze allo stadio. Il tutto nella prospettiva futura del fair play finanziario che allo stato attuale probabilmente ci impedirebbe un qualsiasi rilancio.
Quello che ha fatto la Fiorentina in Europa nei due anni precedenti, è fuori dalla portata delle squadre che hai menzionato ed è vanto e lustro per questa città e per questa società.
In questa logica post come quello di Marco da Rifredi(16), sono dimostrazione di incapacità analitica, di luoghi comuni assurti a postulati, di evidenti controsensi e sopratutto di difficoltà a riconoscersi nell’identità del tifoso.
Febbraio 20th, 2011 alle 08:43
due sole considerazioni:
D1. se fossimo stati i tifosi della Samp e ci avessero ceduto quello che hanno ceduto loro, cosa avremmo fatto ???
R1. vedremo il prossimo anno …
D2. come mai qualsiasi tg che riporta le partite del campionato, non nomina mai la viola (salvo essere la vittima sacrificale delle strisciate e non)???
R2. non contiamo un c…o (vedremo il prossimo anno)
PS: dobbiamo sempre apettare il prossimo anno … che amarezza
FORZA VIOLA oggi 3-1 per noi
Febbraio 20th, 2011 alle 10:32
Leggo su violanews l’articolo sul Corriere fiorentino “La cassanata di Garrone”, in cui si accusa il proprietario della Samp di aver disfatto la squadra (ed è oggettivamente vero) cominciando col mandar via Cassano e rimettendoci economicamente.
Eppure, quando l’episodio avvenne, leggevo e ascoltavo dai commentatori lodi sperticate sulla coerenza e la fermezza di Garrone (che anch’io ho apprezzato, intendiamoci). Adesso lo si accusa, Garrone e non Cassano, di aver rotto il giocattolo Samp.
Questa è la dimostrazione che nei vari fatti del calcio hanno, sul momento, ragione tutti (o meglio, tutti hanno la loro ragione), poi però conta come va a finire. E le lodi di due mesi fa diventano critiche.
Pensiamo alla questione Mutu, alla diversità di pareri che c’era (anche su questo blog). Poi l’ingresso di Mutu in squadra, e anche l’acquisto di Behrami, hanno portato alla quadratura del cerchio nell’assetto di gioco della Fiore. Se DV avesse fatto come Garrone, forse saremmo messi peggio.
Qual è la conclusione di questo discorso?
Che nulla è aleatorio come il calcio, che i pareri sono legati esclusivamente ai risultati, che la coerenza non conta nulla, che esiste solo il presente.
E forse questo è contemporaneamente il bello e il brutto del calcio.
Febbraio 20th, 2011 alle 10:58
Buona parte dei frequentatori di questo blog considerano che “l’acqua passata non macina più”.
Purtroppo è vero. La società in cui viviamo è, forse anche giustamente, proiettata unicamente al futuro e dimentica in fretta il passato, e il presente soprattutto quello positivo. La vita ci impone, o forse è meglio dire che ci facciamo imporre dalla vita,sempre traguardi superiori il cui mancato raggiungimento è causa di frustrazione. Il mondo del lavoro, la famiglia, la scuola mettono ogni anno l’asticella un gradino sopra. Diffcilmente resta immutata, mai viene preso in considerazione il gradino sotto, anche se si dovrebbe. Non per pigrizia o adagiamento sugli allori, ma perchè la vita è fatta di successi e piccoli fallimenti, di vittorie e di sconfitte. Ma si vogliono solo i primi e non si accettano più i secondi. Col solo risultato che non ci godiamo più i primi e esacerbiamo troppo i secondi perdendo spesso di vista la realtà e i nostri eventuali limiti.
Dovremmo imparare di più a vivere il presente, a cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano, senza essere immediatamente condizionati da obbiettivi superiori per il futuro, accontentandoci di ciò che abbiamo, o che abbiamo avuto, e che altri forse mai avranno. Vivremmo tutti sicuramente più sereni e meno arrabbiati.
MARIO T.
Febbraio 20th, 2011 alle 11:33
Ciao Mifranz, io invece ritengo che il valore aggiunto in una società di calcio non siano i soldi, a maggior ragione da qui in poi, se dovessero attuare il far play finanziario. Ho scritto decine di volte che con gli stessi soldi si può fare benissimo o schifo. Io ai DV rimprovero alcune cose (forse più di alcune…) ma non certo il fatto che hanno investiti pochi soldi. Ciao Andrea
Febbraio 20th, 2011 alle 12:03
Bravo Antonello. Io mi sono divertito tanto anche nello splendido (e dolorosissimo) 4° posto del 1983-84 e, due anni dopo, con il primo Agroppi, nella sofferta qualificazione Uefa con Eriksson ai danni dei Giallozozzi con gol di Pruzzo. No, sai, qui c’è chi pensa che il calcio sia cominciato con i DV.
Febbraio 20th, 2011 alle 12:05
spettacolare antigufo. complimenti davvero.
ah comunque alla samp mancano solo cassano e pazzini. belle palle c’ha i mi hane
Febbraio 20th, 2011 alle 12:56
Marcos (N°21) tu hai combinato un disastro.
Anzi no, hai evocato energia positiva, hai generato una ventata che prosciuga le pozzanghere ,e spazza via il fogliame secco dalle strade.
Ti volevo scrivere ieri, poi ho lasciato perdere , perchè avevo un pò fretta,e inoltre non volevo farmi male con i ricordi.
Stamani leggo una risposta a te indirizzata dall’Antigufo.
Una risposta che è una prova splendida, uno sprazzo di vita vissuta che scintilla nella sua semplicità,una semplicità che fa grande una vita.
Lode , oggi a te Marco, che reggi il vessillo orgoglioso dei nostri 15 anni ,il quale vessillo, 35 anni dopo, sventola ancor più fiero e gaudente di allora.
Marcos, io ti devo, mi devo,un pensiero.
Ti debbo ,mio gentile Marcos, i pensieri che mi pervadevano la mente quando avevo 15 anni.
Io nella mia vita non ho ricordanza d’aver passato un giorno davvero triste.
Eppure dispiaceri ne ho avuti tanti.
Ma sono un drogato.
Sono un drogato di emozioni.
Sono un drogato del domani.
Sono un rabdomante in cerca perenne di un evento o situazione che in ogni momento mi possano dare giovamento e rinfrancamento.
Oggi è andata così? Si, però adesso esco fuori, c’è il sole, toh! guarda quella bimba che culo si porta a spasso,ora mi fermo a prender un bel caffeino, magari trovo un vecchio amico, mi fumo un sigaro, mi fermo a comprare un libro, e poi tra un po torno a casa, sento due dischi, finalmente rivedo le mie figlie, abbraccio la mia sposa,la guardo , lo sai che è ancora splendida, stasera a letto gli do due morsi, e poi stasera gioca anche la Fiorentina, certo,perchè no?!
Ma chi sta meglio di me….!
Domani andrà meglio, si,si, domani andrà meglio ,la vita si sa, è tutta discese e risalite, discese e risalite.
La vita è tutto un episodio.
Oggi pago, domani incasserò.
Sempre, a 15 anni come a 50.
Marcos , mio carissimo, no, non mi sento uno schifo come frettolosamente invece dichiari di sentirti tu.
Dimmi, soltanto il fatto di vivere, di esserci,ora, adesso ,in questo preciso istante che stai leggendo ti porta a usare il termine orribile di “schifo?”
50 anni.
il fulcro della maturità dell’uomo.
Sei ancora di rincorsa, ma ormai cominci a raccogliere i frutti.
Raccogli i frutti del lavoro, dell’amore , dell’educazione dei figli.
Guardi avanti ma già puoi cominciare a voltarti indietro.
Hai un futuro che da corrente elettrica al cuore per nuove corse, ma già un passato in cui crogiolarti come gatto al sole primaverile.
Non è splendido Marcos?
No dai, non parlare di vita da schifo.
E poi scusami, ma davvero a 15 anni tu eri come dici?
Non me lo dire, ti prego.
15 Anni? non scherziamo.
A 15 anni non siamo tristi e impippati come citi tu.
A 15 anni siamo grulli e strafatti di vita , briachi come un maialino a cui hanno messo la grappa nel pastone.
Dalla mia zia , lo fecero davvero una volta.
Povero maiale, ma che spettacolo,non sapevo se ridere o piangere, mi dicevo, cazzo, ma quello sono io !
A 15 anni gli unici problemi che avevo erano:
1-mettersi in fila al posto giusto , ovvero dietro alla bellona compagna di classe quando nell’aula di meccanica ci mandavano a lavarci le mani a un lavandino situato talmente in basso da doversi chinare praticamente a 90 gradi.
Pomiciata assicurata alle di lei mele, bellona che mi si rivoltava contro e solito urlo…”Vannucci esca dalla classe !”
2- Barattolini delle vernicine e pennellini giusti per fare i numerini alle maglie dei giocatorini di Subbuteo.
Ai portieri si dipingeva no anche le maglie e i pantaloncini.
Si faceva delle maglie! Canaletto e Tintoretto ci faceva una pippa.
Però ho fatto carriera.
Trentanni dopo mi son ritrovato a battagliare in mezzo ai maglifici e alle confezioni per davvero.
3-Con le 1000 lire giornaliere di paghetta del povero babbo farci entrare : pacchetto di Muratti, un paio di partitine al bigliardino e acconto per le uscite degli lp di mio gradimento. Costo di un lp nel 1975 , ben 3500 lire.
4- Infine , problema angosciante.
Al campo d’allenamento le pozzanghere saranno asciugate ?
Porto le scarpini a quattro tasselli o quelle a dodici?
Marianna cane , ma guarda tu che mi devo rodere la vita con queste preoccupazioni!
Ma il problema dei problemi, quello che davvero spostava la graduatoria di gradimento di una giornata tipica dei miei 15 anni era:
Oggi c’è sciopero, c’è assemblea, spiegano o interrogano?
Cosa ? Compito in classe ?
Si, Sta fava!
Oggi…FORCA! E vai !
Un caro saluto a Marcos, un abbraccio a Marco, e una pernacchia al teorema di Euclide da lui rammentato.
Scusate la lunghezza, non è che tergiverso, è che proprio non mi riesce.
Immonda Bestia
Febbraio 20th, 2011 alle 13:01
XAntigufo
se penso che io alla “Da Verrazzano” ho fatto la prima media..il primo anno che usci la riforma si chiamava MEDIA UNICA,il latino era facoltativo ed io lo scelsi per snob.
Assieme all’inglese.
Non c’era la passerella sulla stazione e si doveva attraversare la ferrovia dalla passerella in fronte a Via Fra’Paolo Sarpi,passerella che in occasione,poi,del secondo successo Viola,furono verniciati tutti gli scalini di tricolore.
Ciao Marco.
Febbraio 20th, 2011 alle 14:24
certo caro antigufo,
quello che tu dici (in modo veritiero)
lo leggi sulla pagina dove i caratteri che la vita v’imprime sono illuminati dalla chiara luce del giorno,
ma quella pagina, come tutte le pagine, ha un risvolto, i cui caratteri , che sempre la vita s’incarica di scrivere e riscrivere, sono immersi in una luce più oscura, tremolante, incerta se disvelare o celare.
A 15 anni abbiamo paura di quella luce e quindi è vero tutto quello che hai scritto,
ma nondimeno, anche a 15 anni, (anzi, soprattutto a 15 anni) una parte di noi avverte quella oscurità
che gli cela qualcosa di veramente importante, qualcosa che, in un qualche modo, dira a lui qualcosa che fino allora non conosceva di se stesso.
In quella luce buia, sente, che si nasconde una luce che deve possere per vedere della vita tutto, e non solo la parte più semplice.
Di fronte a questo anche l’apparenza di vivere senza avere particolari problemi
è sintomo dell’esistenza di un grosso problema.
E ora pensiamo alla samp.
Febbraio 20th, 2011 alle 15:54
ormai,non ci sono piu scuse a due terzi del campionato;questo allenatore non ci piglia una mazza!Sbaglia sempre formazione anche con gli zombi che si ritrova.Il lecce ha stangato la Rubentus ma per noi le strisciate sono tabu?Primo tempo conla samp tragico, col droghiere che non si muove!ma dove si vuole andare quando si é contenti di perdere incasa 1-2 con un’inter piccola piccola?
Febbraio 20th, 2011 alle 18:07
doppio salto mortale indietro carpiato eseguito correttamente! voto 10.
allenatore indecoroso e presuntuoso.
come si fa ad essere soddisfatti di questa classifica…
mi ha fatto apprezzare varriale( è tutto dire):”ALLORA LEI MI DICE CHE AVREBBE FIRMATO PER AVERE 33PT ALLA SETTIMA DI RITORNO…. FAI RIDERE SINISA!!!
DAVID SINCERAMENTE….CREDI ANCHE TU CHE NON CI SIANO POSSIBILITà CHE VENGA CONFERMATO..VERO??
VOGLIO UN VERO ALLENATORE!!!
Febbraio 22nd, 2011 alle 13:33
caro immondo, ti lego solo adesso.
e credimi se ti dico che sono ultracontento delle soddisfazioni che oggi 50 enne ricavi dalle grande e soprattutto piccole cose della vita,
anzi esserci ancora in questa vita, rosicchiarne le pareti giorno dopo giorno, è impagabile.
Anch’io posso dire di trarre dalle piccole cose, un sorriso, da un volto straniero, una lingua diversa una soddisfazione reale (oggi molto più che a 15 anni)
E tuttavia.
Sì, perché esiste un “tuttavia”,
che ci si presenta con le scarpe chiodate di chi è passato sopra i fili spinati e ne è rimasto ferito e sanguinamente,
un “tuttavia” che ci mostra come fosse uno specchio oscuro ma luminoso, che ci rende un’immagine di noi che non riesce a risolversi in quella che vediamo alla luce del sole.
Credo, ma forse vale solo per me, e spero che valga solo per me, che non siamo stati all’altezza della sfida che quel “tuttavia” ci chiedeva,
e il non esserlo stato, ci ha reso un pochino peggiori di quanto avremmo potuto essere.
Anch’io ti do un caro abbraccio.
Febbraio 25th, 2011 alle 19:55
Marcos carissimo, ogni giorno che tiriamo avanti questa carretta ci rendiamo all’altezza di ciò per il quale siamo stati creati.
Tu non sei peggiore di altri, anche se la vita ti ha eventualmente fatto sanguinare i piedi camminando sui fili spinati della gioventù.
Le ferite aiutano a leggere i pericoli, e a non ricaderci più.
Ogni giorno non scorre mai invano, e tu , io, tutti noi siamo ciò che riusciamo ad essere nel miglior modo possibile che ci viene dato dal nostro carattere, dalla nostra personalità e dalla nostra esperienza.
Ti auguro una vita serena, Marcos, e ricordati il mio motto, alla fine dei conti deve esserci almeno un sorriso in più di quelle che saran le lacrime.
Ti abbraccio, sei una cara persona.
Immonda Bestia